Amano è effettivamente un cognome, mediamente, ma in questo caso si tratta di uno pseudonimo che cita uno yokai tradizionale giapponese, e l'autore desidera che nelle edizioni estere il suo nome venga scritto in quest'ordine.
Ero nel dubbio ma potrei più avanti recuperarlo… comunque un Giappone i camion sbucano fuori come funghi appena un bambino tenta di attraversare la strada…
L'ho acquistato dopo esser rimasto attratto proprio dai molteplici rimandi ad Akira presenti nella copertina, ma solo di recente sono riuscito a leggere questo primo volume. Che dire, molto carino, soprattutto se penso che (a quanto pare) sia l'opera prima di questo misterioso mangaka. Sebbene in questo primo volume ci sia molto che sembra distaccarsi dal capolavoro di Otomo, è altrettanto vero che per ora Adou sembra voler spingere forse un po' troppo su forti richiami visivi alle avventure distopiche di Tetsuo e Kaneda. I disegni gasano e il formato bello corposo da sempre una sensazione piacevole anche solo sfogliandolo tra le mani, ma sono un po' in dubbio sul continuarlo. Nei prossimi volumi potrebbe scoppiare o rischiare di diventare uno showoff continuo di personaggi nuovi e i loro mirabilanti poteri a base di piantine tutte diverse e ammetto che la cosa potrebbe stancarmi abbastanza presto. Vedremo.
è molto interessante come i mangaka in giappone in molti casi vogliano rimanere totalmente sconosciuti al grande pubblico in alcuni casi non si sa manco se siano maschi o femmine se si prende uno come oda ad esempio in 20 anni che seguo il suo manga di lui avrò visto 3 4 foto
Akira era una denuncia sulla società giapponese post bomba atomica. E sul mondo in generale. Bellissimo l’articolo su fumettologica a riguardo.
Okay, devo prendere anche questo!! Ora basta che mi parli anche di: Planet of the Fools che anche quello è una nuova uscita!!
Attendevo questo video. Pensavo che uscisse la settimana prossima, perciò sono contento.
Comunque son d'accordo su questo punto 07:23 :D
Davvero molto promettente, e anche molto carini il tratto e il formato
E vai grande formato
Mi hai convinto
Amano è effettivamente un cognome, mediamente, ma in questo caso si tratta di uno pseudonimo che cita uno yokai tradizionale giapponese, e l'autore desidera che nelle edizioni estere il suo nome venga scritto in quest'ordine.
Ecco spiegato l'inghippo :)
Grande. Domani lo vado a prendere in fumetteria
Ero nel dubbio ma potrei più avanti recuperarlo… comunque un Giappone i camion sbucano fuori come funghi appena un bambino tenta di attraversare la strada…
L'ho acquistato dopo esser rimasto attratto proprio dai molteplici rimandi ad Akira presenti nella copertina, ma solo di recente sono riuscito a leggere questo primo volume. Che dire, molto carino, soprattutto se penso che (a quanto pare) sia l'opera prima di questo misterioso mangaka. Sebbene in questo primo volume ci sia molto che sembra distaccarsi dal capolavoro di Otomo, è altrettanto vero che per ora Adou sembra voler spingere forse un po' troppo su forti richiami visivi alle avventure distopiche di Tetsuo e Kaneda. I disegni gasano e il formato bello corposo da sempre una sensazione piacevole anche solo sfogliandolo tra le mani, ma sono un po' in dubbio sul continuarlo. Nei prossimi volumi potrebbe scoppiare o rischiare di diventare uno showoff continuo di personaggi nuovi e i loro mirabilanti poteri a base di piantine tutte diverse e ammetto che la cosa potrebbe stancarmi abbastanza presto. Vedremo.
è molto interessante come i mangaka in giappone in molti casi vogliano rimanere totalmente sconosciuti al grande pubblico
in alcuni casi non si sa manco se siano maschi o femmine
se si prende uno come oda ad esempio in 20 anni che seguo il suo manga di lui avrò visto 3 4 foto
In giappone gli stalker sono pesanti
Cosa hai con le costine colorate dietro il robot rosso
forse dceased, ma ho cambiato la disposizione da un po'
Bene, bene, molto bene…