Grazie sig. Puggioni e grazie Enzo. Purtroppo temo che non sapremo mai come andarono effettivamente le cose. Sarebbe potuta andare diversamente se l'Italia avesse fatto i conti con il Fascismo e chiuso definitivamente questa pagina di storia. Non è successo, quindi, onde evitare strumentalizzazioni politiche, si è deciso di lasciare avvolta nel mistero la verità sulla fine del duce. Il primo di tanti misteri italiani....
Contando anche Ferrero Valsecchi alias Dott. Rossi, che conoscevo bene, il curvone di Giulino e le immediate vicinanze erano molto affollate quel pomeriggio del 28 aprile 1945. Nel parco della villa Rondinella (sottostante al cancello di Villa Belmonte) di proprietà allora di un noto dirigente della filiale FIAT di Milano, c'era un campo di bocce e quel pomeriggio, guarda a caso c'era gente che ci stava giocando e sosteneva di avere visto tutto. Poi da una stretta via che dalla Statale Regina sale verso la frazione di Giulino e sbuca nelle immediate vicinanze del cancello, stavano salendo almeno una decina di persone proprio in quell'esatto momento. Poi c'era la vecchietta affacciata alla finestra di casa che giurava di avere visto tutto e poi e poi, ho solo 54 anni e ne ho sentite tante. Alla fine sono state date talmente tante versioni che sono sempre più convinto che Mussolini e la Petacci siano stati uccisi in seguito a circostanze che nessuno aveva previsto, poi è stata costruita la versione ufficiale, quella da scrivere nei libri
Giungere a fatti certi sulla fine di Mussolini è come Hansel nella famosa fiaba: ritrovare tutti i sassolini bianchi per giungere finalmente a casa. Penso che poco a poco parecchi siano stati trovati: saranno quelli lasciati da Hansel o lasciati da altri? Quanto a me è stato detto lo sottopone a verifiche secondo me approfondite . Ciò che mi disse Ferrero Valsecchi, primo sindaco di Giulino di Mezzegra dopo la Liberazione mi sembrò una ipotesi plausibile. Quanto alla "folla" presente nei pressi di Villa Belmonte si deve tenere presente che la notizia della cattura di Mussolini suscitò una infinità di interessi politici nazionali e internazionali. Da tenere presente che Emilio Quincy Daddario era a Como da qualche settimana e un giornalista inglese seguì la colonna di Mussolini e giunse a Dongo pochi giorni dopo le fucilazioni.
Grazie a Gavino e grazie ad Enzo per cercare di fornire con onestà intellettuale ulteriori elementi di informazione su come siano effettivamente andate le cose quel giorno. Ciò che è certo è che al di là della completa verità storica (che forse non conosceremo mai nei dettagli), l'emozione che ancora si prova vivissima nel sentire rievocare quegli avvenimenti è chiara testimonianza di quanto tutti ne siamo profondamente segnati. Sergio
Gentile professore, ho raccolto negli anni documenti sul periodo resistenziale. Incontravo Partigiani, mi raccontavano e li portavo nelle scuole per dialogare con gli studenti e gli insegnanti, e non era facile. Parecchi Partigiani mi hanno donato documenti, mi pregavano di conservali, di fare buon uso; non volevano sbarazzarsi del passato, forse cercavano di tramandarlo, senz’altro erano delusi del loro vano sacrificio. Per caso ho incontrato Enzo, l’intenzione era di mettere a disposizione delle sue ricerche e studi questi documenti. Alla fine i video. La ringrazio dell'attenzione
@@gavinopuggioni8507 Buongiorno e grazie mille per questo supplemento di informazioni interessantissime. Confido in ulteriori occasioni di incontro per poterne sapere ancora di più.
Grazie signor marco dell'attenzione, toccare gli argomenti sulla fine di Mussolini suscita dibattiti, vorrei che fossero dialoghi dove granello dopo granello ci si approssimi alla certezza
Sig.Gavino, non le nascondo che ascoltare la sua tetimonianza mi ha sinceramente emozionato. Le rinnovo I miei personali complimenti e vorrei aggiungere una mia personale opinione. Lei ha anche detto di aver conosciuto la signora Wilma Conti. Ad oggi e' la unica persona vivente che potrebbe darci una testimonianza decisiva su quel 28 di Aprile del 1945. Pero,' purtroppo per noi, credo che non lo fara' mai.
@@marcocolleoni7303 Wilma Conti ha detto molto, molto altro sarebbe da dire, c'è però un certo ritegno, anche altri avrebbero dovuto raccontare, non lo hanno fatto, perché? e non si tratta dell'Oro di Dongo né del Carteggio. Per 50 anni ho incontrato Partigiani, ascoltavo i loro racconti, li verificavo, parecchi di loro mi hanno donato documenti che conservo, nulla di definitivo, li farò pubblicare? Probabilmente proseguirò con video su Erodoto TV grazie a Enzo Cicchino. Quanto ai documenti che conservo sono tutti consultabili
@@marcocolleoni7303 Le consiglio di leggere DONGO: L'ULTIMA AZIONE, Pier Bellini delle Stelle; era uscita una edizione in inglese pubblicato in Inghilterra e in seguito al film MUSSOLINI ULTIMO ATTO uscì l'edizione Oscar Mondadori che passò inosservata, oggi è pubblicato da una piccola casa editrice e si trova i libreria. Potrà trovare quelle che erano le posizioni del Neri e di Bellini delle Stelle
Non vedi nessuna rotonda perchè non c'è e non c'è mai stata, abito a pochi metri. A differenza di allora la strada è stata allargata di 1,5 mt e dove dovrebbe esserci una rotonda c'è la via Pola che fino all'inizio degli anni 80 non c'era
@@giannimolteni8110 esatto, solo che ai tempi , dove ora c'è Largo Partigiani c'era un prato che rimaneva più basso rispetto al piano della strada, con tutto il rispetto per il Sig. Gavino il racconto di Ferrero Valsecchi alias Dott. Rossi non mi sembra molto attendibile. Conoscevo bene il Sig. Ferrero, mai saputo che fosse stato un partigiano, farò qualche indagine era una persona molto conosciuta in paese.
Buona sera Questo testimoni mi scusi ma non mi convince, egli ha parlato con gente che ormai è morta quindi non possono fare una contraddittoria. Comunque complimenti Sig. Cecchino per la sua professionalità,competenza , grazie ancora.
Se ci fosse consentito di desegretare tutta la documentazione riguardante i primi anni 50 del secolo scorso che sono ancora sotto segreto militare e di Stato, avremmo tante risposte a situazioni che per sentito dire, sbugiardano le versioni ufficiali anche di questa vicenda.
Molta documentazione è andata distrutta negli archivi privati e pubblici, rimangono "più scheletri che armadi" dice un verso del poeta Raboni... Apriamo gli armadi e togliamo gli scheletri
Secondo me a nessuno dei testimoni di allora interessava un Mussolini vivo era troppo imbarazzante per le rivelazioni che avrebbe potuto fornire,anche se qualcuno presente sul posto tra i partigiani si sarebbe potuto fare "bello" intestandosi delle azioni non veritiere...
Ma che ci fosse un Americano in abiti civili proveniente dalla Svizzera era certo. Era Valerian Lada-Mocarski della CIA che viaggiava con una macchina consolare Svizzera. Ci sono le foto con tanto di cartelli stradali. Bisognerebbe domandarsi quanto può influire invece la versione Lonati.
Una trattativa all'aperto quando c'era a disposizione casa De Maria a due passi per godere della necessaria discrezione. Tra l'altro Lazzaro identificando in Valerio proprio Longo, lo ha già collocato implicitamente a Giulino, non sarebbe certo una novità assoluta.
Grazie sig. Puggioni e grazie Enzo. Purtroppo temo che non sapremo mai come andarono effettivamente le cose. Sarebbe potuta andare diversamente se l'Italia avesse fatto i conti con il Fascismo e chiuso definitivamente questa pagina di storia. Non è successo, quindi, onde evitare strumentalizzazioni politiche, si è deciso di lasciare avvolta nel mistero la verità sulla fine del duce. Il primo di tanti misteri italiani....
Contando anche Ferrero Valsecchi alias Dott. Rossi, che conoscevo bene, il curvone di Giulino e le immediate vicinanze erano molto affollate quel pomeriggio del 28 aprile 1945. Nel parco della villa Rondinella (sottostante al cancello di Villa Belmonte) di proprietà allora di un noto dirigente della filiale FIAT di Milano, c'era un campo di bocce e quel pomeriggio, guarda a caso c'era gente che ci stava giocando e sosteneva di avere visto tutto. Poi da una stretta via che dalla Statale Regina sale verso la frazione di Giulino e sbuca nelle immediate vicinanze del cancello, stavano salendo almeno una decina di persone proprio in quell'esatto momento. Poi c'era la vecchietta affacciata alla finestra di casa che giurava di avere visto tutto e poi e poi, ho solo 54 anni e ne ho sentite tante. Alla fine sono state date talmente tante versioni che sono sempre più convinto che Mussolini e la Petacci siano stati uccisi in seguito a circostanze che nessuno aveva previsto, poi è stata costruita la versione ufficiale, quella da scrivere nei libri
Giungere a fatti certi sulla fine di Mussolini è come Hansel nella famosa fiaba: ritrovare tutti i sassolini bianchi per giungere finalmente a casa. Penso che poco a poco parecchi siano stati trovati: saranno quelli lasciati da Hansel o lasciati da altri?
Quanto a me è stato detto lo sottopone a verifiche secondo me approfondite . Ciò che mi disse Ferrero Valsecchi, primo sindaco di Giulino di Mezzegra dopo la Liberazione mi sembrò una ipotesi plausibile. Quanto alla "folla" presente nei pressi di Villa Belmonte si deve tenere presente che la notizia della cattura di Mussolini suscitò una infinità di interessi politici nazionali e internazionali. Da tenere presente che Emilio Quincy Daddario era a Como da qualche settimana e un giornalista inglese seguì la colonna di Mussolini e giunse a Dongo pochi giorni dopo le fucilazioni.
Incredibile...sto guardando ogni giorno una intervista fatta ai protagonisti del tempo, e quante versioni...
Esatto….
50 anni di palle per timore di finire nel lago…
T 20:17
Grazie a Gavino e grazie ad Enzo per cercare di fornire con onestà intellettuale ulteriori elementi di informazione su come siano effettivamente andate le cose quel giorno. Ciò che è certo è che al di là della completa verità storica (che forse non conosceremo mai nei dettagli), l'emozione che ancora si prova vivissima nel sentire rievocare quegli avvenimenti è chiara testimonianza di quanto tutti ne siamo profondamente segnati.
Sergio
Gentile professore, ho raccolto negli anni documenti sul periodo resistenziale. Incontravo Partigiani, mi raccontavano e li portavo nelle scuole per dialogare con gli studenti e gli insegnanti, e non era facile. Parecchi Partigiani mi hanno donato documenti, mi pregavano di conservali, di fare buon uso; non volevano sbarazzarsi del passato, forse cercavano di tramandarlo, senz’altro erano delusi del loro vano sacrificio. Per caso ho incontrato Enzo, l’intenzione era di mettere a disposizione delle sue ricerche e studi questi documenti. Alla fine i video. La ringrazio dell'attenzione
@@gavinopuggioni8507 Buongiorno e grazie mille per questo supplemento di informazioni interessantissime. Confido in ulteriori occasioni di incontro per poterne sapere ancora di più.
ottimo lavoro di ricostruzione! Bravo Enzo
eccellente questa intervista al simpatico signor Puggioni. Che ginepraio!!!!
Sempre interessanti i tuoi video comunque
mi sono riguardato questa intervista perchè è interessantissima
@@mammaliturchi54 Puggioni è affascinante
@@ERODOTO_TV56 vero!
Grazie infinite Sig. Gavino per questa sua testimonianza. E grazie naturalmente anche a Enzo .
Grazie signor marco dell'attenzione, toccare gli argomenti sulla fine di Mussolini suscita dibattiti, vorrei che fossero dialoghi dove granello dopo granello ci si approssimi alla certezza
Sig.Gavino, non le nascondo che ascoltare la sua tetimonianza mi ha sinceramente emozionato. Le rinnovo I miei personali complimenti e vorrei aggiungere una mia personale opinione. Lei ha anche detto di aver conosciuto la signora Wilma Conti. Ad oggi e' la unica persona vivente che potrebbe darci una testimonianza decisiva su quel 28 di Aprile del 1945. Pero,' purtroppo per noi, credo che non lo fara' mai.
@@marcocolleoni7303 Wilma Conti ha detto molto, molto altro sarebbe da dire, c'è però un certo ritegno, anche altri avrebbero dovuto raccontare, non lo hanno fatto, perché? e non si tratta dell'Oro di Dongo né del Carteggio. Per 50 anni ho incontrato Partigiani, ascoltavo i loro racconti, li verificavo, parecchi di loro mi hanno donato documenti che conservo, nulla di definitivo, li farò pubblicare? Probabilmente proseguirò con video su Erodoto TV grazie a Enzo Cicchino. Quanto ai documenti che conservo sono tutti consultabili
@@gavinopuggioni8507 lei continui ed io la seguiro' sempre con molta sttenzione.
@@marcocolleoni7303 Le consiglio di leggere DONGO: L'ULTIMA AZIONE, Pier Bellini delle Stelle; era uscita una edizione in inglese pubblicato in Inghilterra e in seguito al film MUSSOLINI ULTIMO ATTO uscì l'edizione Oscar Mondadori che passò inosservata, oggi è pubblicato da una piccola casa editrice e si trova i libreria. Potrà trovare quelle che erano le posizioni del Neri e di Bellini delle Stelle
della presenza di Longo ne parla anche Urbano Lazzaro (Bill) nei suoi libri
Cosa centrava mussolini con l'uccisione dei partiggiani a piazale loreto dai Tedeschi?
peccato che Pisanó ha i testimoni oculari....ed ha spiegato perfettamente cosa successe...
Ringrazio infinitamente erodoto TV nella persona del signor Enzo Antonio Cicchino per questi servizi preziosissimi.
Marinella cara, grazie per esserti abbonata, con simpatia vivissima. Enzo
Racconto confusionario
sto guardando su google maps ma non vedo alcuna rotonda
Non vedi nessuna rotonda perchè non c'è e non c'è mai stata, abito a pochi metri. A differenza di allora la strada è stata allargata di 1,5 mt e dove dovrebbe esserci una rotonda c'è la via Pola che fino all'inizio degli anni 80 non c'era
@@brunoorlandi1773 per cui dove si troverebbe questo punto di osservazione ?
@@brunoorlandi1773 dove c'è Largo Partigiani Tremezzini ????
@@giannimolteni8110 esatto, solo che ai tempi , dove ora c'è Largo Partigiani c'era un prato che rimaneva più basso rispetto al piano della strada, con tutto il rispetto per il Sig. Gavino il racconto di Ferrero Valsecchi alias Dott. Rossi non mi sembra molto attendibile. Conoscevo bene il Sig. Ferrero, mai saputo che fosse stato un partigiano, farò qualche indagine era una persona molto conosciuta in paese.
@@brunoorlandi1773 grazie, molto interessante
Buona sera
Questo testimoni mi scusi ma non mi convince, egli ha parlato con gente che ormai è morta quindi non possono fare una contraddittoria.
Comunque complimenti Sig. Cecchino per la sua professionalità,competenza , grazie ancora.
Se ci fosse consentito di desegretare tutta la documentazione riguardante i primi anni 50 del secolo scorso che sono ancora sotto segreto militare e di Stato, avremmo tante risposte a situazioni che per sentito dire, sbugiardano le versioni ufficiali anche di questa vicenda.
Molta documentazione è andata distrutta negli archivi privati e pubblici, rimangono "più scheletri che armadi" dice un verso del poeta Raboni...
Apriamo gli armadi e togliamo gli scheletri
Secondo me a nessuno dei testimoni di allora interessava un Mussolini vivo era troppo imbarazzante per le rivelazioni che avrebbe potuto fornire,anche se qualcuno presente sul posto tra i partigiani si sarebbe potuto fare "bello" intestandosi delle azioni non veritiere...
La versione più plausibile sulla fucilazione di Mussolini è narrata dal giornalista Luciano Garibaldi.
Edgar
Prego,MENO BUFALE.!!!!!!
Ma che ci fosse un Americano in abiti civili proveniente dalla Svizzera era certo. Era Valerian Lada-Mocarski della CIA che viaggiava con una macchina consolare Svizzera. Ci sono le foto con tanto di cartelli stradali. Bisognerebbe domandarsi quanto può influire invece la versione Lonati.
Chi fossero i personaggi di lingua inglese penso che nemmeno Ferrero Valsecchi lo sapesse altrimenti lo avrebbe detto
Mocarski c'era per certo. Ci sono le foto con Pedro e Bill il giorno dopo.
Anche Allen Dalles della cia era a Dongo
Una trattativa all'aperto quando c'era a disposizione casa De Maria a due passi per godere della necessaria discrezione. Tra l'altro Lazzaro identificando in Valerio proprio Longo, lo ha già collocato implicitamente a Giulino, non sarebbe certo una novità assoluta.
Bravissimo come sempre. Iĺ testimone è molto vago però.
Io sono stato sul luogo ma dov'è è la rotonda?
Non è proprio una rotonda, è il bivio che sta nella parte alta della strada