Super questo artificio retorico utilizzato in maniera ironica! Sarebbe interessante anche per un confronto tra pianoforte tradizionale e pianoforte digitale 😅😊😊
Buongiorno Maestro, ritornando al "giro di DO" , forse un po' sottovalutato dai praticanti di musica classica ma, volendo , come lei ha dimostrando in un video tempo fa, dai semplici giri di Do , si costruiscono brani piuttosto gradevoli. Per esempio, potrebbe cortesemente fare un video con un'armonia e melodia sui seguenti gradi? :1 5 6 3 4 1 4 5 con relativi salti e/o rivolti ? grazie
Bellissimo video....❤️🤝🤝🤝👏👏👏👏👏👏👏👏ho ripreso da qualche anno a studiare da appassionato e dilettante ma effettivamente ho vissuto in prima persona tutte queste contraddizioni...a questo punto mi pomgo una domanda..come orientarsi e chi stare a sentire in mezzo a tutte queste contraddizioni?
Ma non direi che si tratti di trovare dove stia la verità....ogni Scuola ha le sue idee, quasi come fossimo tra ricercatori scientifici.... Il problema vero è un altro: la Fissazione di una scuola per un certo tipo di approccio tecnico e non saperne uscire...mentre, come evidenzia il racconto nel video stesso, per OGNI tecnica ( e per i repertorii dei vari periodi storici) , e per ogni tipo di scrittura si dovrebbero applicare tecniche differenti....( tenendo anche conto delle caratteristiche salienti della mano del pianista che si sta formando...). L' approccio articolatorio classico dovrebbe rimanere, a mio modo di vedere , la base imprescindibile, perché per formare una mano forte e dinamica, articolare , con una pressione quasi sempre fino a fondo tasto , rimane imprescindibile.... Casella sosteneva che è importatissimo arrivare e dominare la sonorità del piano, e fino al pp, sempre arrivando praticamente a fondo tasto, anche su un gran coda con fior di scappamento. Questione di alone armonico, rotondità del suono e di proiezione del suono nell' ambiente dove si sta suonando. Poi gradualmente, crescendo il giovane pianista dovrà di necessità approcciare ed imparare ad usare tutte le altre tecniche ( mezzo tasto, spostamenti laterali, uso dei pesi naturali, finger flat, etc etc....) Ma sempre ricordandosi che tutto questo rientra in un uso da applicarsi dalla letteratura romantica in avanti, principalmente.... La tecnica " digitale", lineare, e articolatoria pura, serve soprattutto per il classicismo e in parte per il barocco ( dove poi entrano in gioco altro usi della mano, ugualmente, data la preponderanza della scrittura polifonica...). Tutto questo partendo da un suono concreto e presente come quello di un buon pianoforte acustico, tedesco si spera, sviluppando presto, fin dagli esordi il gusto per un buon suono pianistico, concetto oggidì direi completamente dimenticato ....
Grazie per l ottimo commento (che sottoscrivo).. anche se questo voleva essere soprattutto un video ironico 🙂 non mi aspettavo un commento così importante 🙂
@@Davidebertibeh, si un video ironico, certo l' avevo compreso, che tuttavia espone seppur in forma , giustamente sintetica, alcune risposte che tipicamente, dalle varie scuole, un allievo si sente dare....e che evidentemente potrebbero creare molta confusione nella mente di una persona in fase di acquisizione...per questo mi sono sentito di poter dare un minimo di contributo, infatti è importante capire, a mio parere, sia alcuni principi generali validi sempre, e poi scegliere la metodologia di didattica che meglio si confà a noi, all' allievo insomma... Fermo restando che, per me, in generale i vari metodi "russi", Scaramuzza, I Biomeccanici etc contengono una bella dose di piaggeria e di dissimulazione ( tutto da verificare che un Richter non avesse mai studiato esercizi chesso' del Pischna, o del Piccolo Pischna etc....). Vale sempre la regola aurea: il fine giustifica i mezzi ( adattando i mezzi tecnici alle proprie possibilità....mi sembra lo dicesse il grande Tagliapietra : sostanzialmente acquisire una tecnica specifica consiste nel REALIZZARE le proprie possibilità).
In generale mi ritrovo più con i consigli del Maestro A , con qualche eccezione per i consigli del Maestro B , il maestro C mi sembra esprimere la "non tecnica " , comunque anche se i consigli del Maestro A e B sembrano apparentemente diametralmente opposti suggerirei un dialogo costruttivo tra i due , grazie per gli spunti di riflessione adesso ho le idee molto più chiare !! ):
Un video semiserio😂! Il maestro che da del lei al discente è proprio molto accademico e mi ha fatto ridere😂. Ti faccio alcune domande. Nell'eseguire gli arpeggi è corretto fare un movimento rotatorio del polso? Mi sono accorto che nel preludio n 1 di Bach primo libro del clavicembalo ben temperato, alcuni pianisti lo eseguono altri no. Ma la qualità del suono è ben diversa. Gli esercizi dell'Hanon è meglio farli piano articolando bene le dita? Mi piacerebbe che facessi un video per capire che differenze ci siano fra le varie scuole, in particolare quella Russa che hai citato più volte qui. Grazie ciao❤ (ma dopo questo video ti dobbiamo dare del lei?😂😂😂. Alla prossima.
Ciao, non avevo visto il commento (il suo commento 🙂). La risposta è quasi sempre "dipende da cosa vuoi ottenere".. comunque se ruoti il polso nei piccoli arpeggi (es. del preludio di Bach) ottieni un suono più morbido e delle note finali più leggere, quindi un' esecuzione più romantica. Hanon? vai lento e muovi (articolando è meglio) solo le dita richieste, le altre rimangono morte sui tasti.
Sostanzialmente sta dicendo di essere il più naturali possibili, postura del corpo rilassata ed evitare lo stress e non aver paura di sbagliare. Con l'allenamento, anche mentale, penso che i suggerimenti dati, siano la soluzione !!!i
Sembro io dopo che ho finito di cercare info in rete in materia....uguale...rende perfettamente l'idea...!🤣
Buona Pasqua Davide
Grazie, altrettanto 🙂
Super questo artificio retorico utilizzato in maniera ironica!
Sarebbe interessante anche per un confronto tra pianoforte tradizionale e pianoforte digitale 😅😊😊
Ci penserò! 🙂🙂
Buongiorno Maestro, ritornando al "giro di DO" , forse un po' sottovalutato dai praticanti di musica classica ma, volendo , come lei ha dimostrando in un video tempo fa, dai semplici giri di Do , si costruiscono brani piuttosto gradevoli. Per esempio, potrebbe cortesemente fare un video con un'armonia e melodia sui seguenti gradi? :1 5 6 3 4 1 4 5 con relativi salti e/o rivolti ? grazie
Ciao Antonio 🙂 così, ad orecchio, mi ricorda il canone di pachelbel 🙂
❤❤❤❤
Bellissimo questo video 😂
Bellissimo video....❤️🤝🤝🤝👏👏👏👏👏👏👏👏ho ripreso da qualche anno a studiare da appassionato e dilettante ma effettivamente ho vissuto in prima persona tutte queste contraddizioni...a questo punto mi pomgo una domanda..come orientarsi e chi stare a sentire in mezzo a tutte queste contraddizioni?
🙂 sono scuole di pensiero diverse per raggiungere lo stesso obiettivo.. io di solito provo le varie soluzioni e poi scelgo 🙂
Ma non direi che si tratti di trovare dove stia la verità....ogni Scuola ha le sue idee, quasi come fossimo tra ricercatori scientifici....
Il problema vero è un altro: la Fissazione di una scuola per un certo tipo di approccio tecnico e non saperne uscire...mentre, come evidenzia il racconto nel video stesso, per OGNI tecnica ( e per i repertorii dei vari periodi storici) , e per ogni tipo di scrittura si dovrebbero applicare tecniche differenti....( tenendo anche conto delle caratteristiche salienti della mano del pianista che si sta formando...).
L' approccio articolatorio classico dovrebbe rimanere, a mio modo di vedere , la base imprescindibile, perché per formare una mano forte e dinamica, articolare , con una pressione quasi sempre fino a fondo tasto , rimane imprescindibile....
Casella sosteneva che è importatissimo arrivare e dominare la sonorità del piano, e fino al pp, sempre arrivando praticamente a fondo tasto, anche su un gran coda con fior di scappamento.
Questione di alone armonico, rotondità del suono e di proiezione del suono nell' ambiente dove si sta suonando.
Poi gradualmente, crescendo il giovane pianista dovrà di necessità approcciare ed imparare ad usare tutte le altre tecniche ( mezzo tasto, spostamenti laterali, uso dei pesi naturali, finger flat, etc etc....)
Ma sempre ricordandosi che tutto questo rientra in un uso da applicarsi dalla letteratura romantica in avanti, principalmente....
La tecnica " digitale", lineare, e articolatoria pura, serve soprattutto per il classicismo e in parte per il barocco ( dove poi entrano in gioco altro usi della mano, ugualmente, data la preponderanza della scrittura polifonica...).
Tutto questo partendo da un suono concreto e presente come quello di un buon pianoforte acustico, tedesco si spera, sviluppando presto, fin dagli esordi il gusto per un buon suono pianistico, concetto oggidì direi completamente dimenticato ....
Grazie per l ottimo commento (che sottoscrivo).. anche se questo voleva essere soprattutto un video ironico 🙂 non mi aspettavo un commento così importante 🙂
@@Davidebertibeh, si un video ironico, certo l' avevo compreso, che tuttavia espone seppur in forma , giustamente sintetica, alcune risposte che tipicamente, dalle varie scuole, un allievo si sente dare....e che evidentemente potrebbero creare molta confusione nella mente di una persona in fase di acquisizione...per questo mi sono sentito di poter dare un minimo di contributo, infatti è importante capire, a mio parere, sia alcuni principi generali validi sempre, e poi scegliere la metodologia di didattica che meglio si confà a noi, all' allievo insomma...
Fermo restando che, per me, in generale i vari metodi "russi", Scaramuzza, I Biomeccanici etc contengono una bella dose di piaggeria e di dissimulazione ( tutto da verificare che un Richter non avesse mai studiato esercizi chesso' del Pischna, o del Piccolo Pischna etc....).
Vale sempre la regola aurea: il fine giustifica i mezzi ( adattando i mezzi tecnici alle proprie possibilità....mi sembra lo dicesse il grande Tagliapietra : sostanzialmente acquisire una tecnica specifica consiste nel REALIZZARE le proprie possibilità).
In generale mi ritrovo più con i consigli del Maestro A , con qualche eccezione per i consigli del Maestro B , il maestro C mi sembra esprimere la "non tecnica " , comunque anche se i consigli del Maestro A e B sembrano apparentemente diametralmente opposti suggerirei un dialogo costruttivo tra i due , grazie per gli spunti di riflessione adesso ho le idee molto più chiare !! ):
Concordo 😀
Un video semiserio😂! Il maestro che da del lei al discente è proprio molto accademico e mi ha fatto ridere😂. Ti faccio alcune domande. Nell'eseguire gli arpeggi è corretto fare un movimento rotatorio del polso? Mi sono accorto che nel preludio n 1 di Bach primo libro del clavicembalo ben temperato, alcuni pianisti lo eseguono altri no. Ma la qualità del suono è ben diversa. Gli esercizi dell'Hanon è meglio farli piano articolando bene le dita? Mi piacerebbe che facessi un video per capire che differenze ci siano fra le varie scuole, in particolare quella Russa che hai citato più volte qui. Grazie ciao❤ (ma dopo questo video ti dobbiamo dare del lei?😂😂😂. Alla prossima.
Ciao, non avevo visto il commento (il suo commento 🙂). La risposta è quasi sempre "dipende da cosa vuoi ottenere".. comunque se ruoti il polso nei piccoli arpeggi (es. del preludio di Bach) ottieni un suono più morbido e delle note finali più leggere, quindi un' esecuzione più romantica. Hanon? vai lento e muovi (articolando è meglio) solo le dita richieste, le altre rimangono morte sui tasti.
È vero, ognuno ha idee diverse
Sostanzialmente sta dicendo di essere il più naturali possibili, postura del corpo rilassata ed evitare lo stress e non aver paura di sbagliare. Con l'allenamento, anche mentale, penso che i suggerimenti dati, siano la soluzione !!!i
😂😂😂😂😂😂mito assolutoooooooo!!!!!
Raggiunti, forse superati, i livelli di Crozza! Questo video è un’opera d’arte! Sto ancora ridendo! 😂
@@chiara9605 wow, Gentilissima! 🙂
ceeeerrrrrrrrto XD chiarissimo XD
Bellissimo video, però adesso voglio sapere tu di che scuola sei 😄
Semplicemente "Girovago" 🙂
La tecnica giusta è quella che funziona per te
Sono parzialmente d'accordo 🙂
@@Davideberti anche io 🤣
😂
E quindi a chi bisogna credere? 😅😂