Bellissimo Coro di neoneli ,❤Elio bravissimo ,incontrato a Villagrande ,santa Barbara, 🌹 conmio figlio antonio ❤️ un abbraccio da una amica fior fiore margherita
Sono siciliano, ho conosciuto i Tenores grazie a Sos Epidos - ultima traccia della raccolta "Del meglio del nostro meglio", di Elio e le Storie Tese - e sono rimasto colpito dall'incredibile potenza di questo tipo di canto, ora sto facendo il "giro" dei video e continuo a rimanere a bocca aperta... veramente strepitosi.
What a cultural treasure this kind of singing is. They are all very accomplished, but the older man...! Although I have no idea what the song is about, his voice has an intensity and expressive power that put shivers up my spine. Unbelievable in a man of his age!
Ciao Paolino, che voce, che storia. Credo che ci siamo visti con Gonario fine anni 70, due sperduti di Amsterdam, abbiamo mangiato insieme nel villaggio qua su, tutto bianco, Io mangiando anche formaggio a vermi. Popolo gentile e protettiva degli altri e la storia, giusto cosi. Io ancora ho un dente di cinghiale, secondo Gonario il primo sparato da te come ragazzo, lo vedo tutti giorni, alex
Anche chi è nato in riva al mare può "imparare" per imitazione le note di un canto alpino, ma sarà sempre e solo una modesta e sterile imitazione di suoni, senza arrivare alla comprensione dello spirito che ha dato vita a quella cultura
bisognerebbe cantarla all'oligarchia cleptocratica (definizione dl Luigi Firpo dei politici). Purtroppo non so parlare la lingua sarda, ma il senso sono riuscito ad afefrrarlo. Bravi!!!
Cercate di moderare Baroni, la vostra tirannia, Altrimenti a costo della mia vita tornerete con i piedi per terra! È già stata dichiarata la guerra contro la prepotenza Nel popolo la pazienza ormai sta finendo. State attenti perché contro di voi si sta levando il fuoco, attenti perché non è un gioco questo movimento sta iniziando davvero guardate che le nubi preannunciano temporale gente consigliata male ascoltate la mia voce. Non continuate ad usare lo sprone con il povero ronzino, altrimenti in mezzo al cammino si ribellerà imbizzarrito; è così stanco e malandato da non poterne più, e finalmente dovrà rovesciare il basto e il cavaliere. Il popolo che nel profondo letargo era sepolto, con la forza della disperazione, si accorge delle sue catene, sa di soffrire le pene dell'indolenza antica: Feudo, legge nemica di ogni buona filosofia! Come se si trattasse di una vigna o di una tanca, un campo, i villaggi hanno venduto, gratis o a buon mercato, come un gregge di pecore gli uomini e le donne coi loro figli hanno venduto. Per poche migliaia di lire e talvolta senza avere nulla in cambio, Eternamente schiave tante popolazioni, e migliaia di persone sono schiave del tiranno. Povero genere umano, povero popolo sardo! Dieci o dodici famiglie si sono spartite la Sardegna, in modo indegno se ne sono impossessate; hanno diviso i villaggi nella buia e cieca antichità, però in questo periodo si pensa di porvi rimedio. Il sardo nasce assoggettato a mille obblighi, tributi e tasse che versa al signore, in bestiame e grano, in danaro e in natura, e paga per il pascolo, e paga per lavorare. Molto prima della nascita dei feudi esistevano i villaggi, e questi erano i veri proprietari dei boschi e dei campi. In quale modo a voi, Baroni, è passata la proprietà altrui? Colui che ve l’ha data non ve la poteva dare. Non è mai plausibile che deliberatamente la povera gente abbia rinunciato alle sue proprietà; il titolo, ergo, è viziato da indebita appropriazione, e i villaggi hanno ben ragione ad impugnarlo. Le tasse che inizialmente esigevate erano limitate, poi esse sono state ogni giorno aumentate, in questo modo con la loro crescita siete diventati ricchissimi, in questo modo nello sperpero abbandonavate ogni economia. Non potete voi avvalervi di titoli di proprietà antichi; minacciando la galera, con punizione e pene, con ceppi e catene, dai poveri ignoranti diritti esorbitanti avete preteso fossero pagati. Se almeno utilizzaste il ricavato per mantenere la giustizia, punendo la malvagità dei delinquenti locali; almeno in questo modo gli onesti avrebbero potuto continuare, avrebbero potuto andare e venire sicuri, per la loro strada. Questo è l’unico obiettivo di ogni tributo e diritto, che sicuri e tranquilli si viva rispettando la legge, ma anche di questo ci priva il barone per avarizia; nelle spese per la giustizia, solo lì fa economia. Il primo che si presenta viene nominato ufficiale, faccia bene o faccia male, purché non chieda salario, procuratore o notaio, cameriere o lacchè, sia bianco o sia nero, è adatto per governare. Basta che si adoperi per incrementare la rendita, basta che soddisfi la borsa del Signore; che aiuti il fattore a riscuotere velocemente, inviato o altre persone, che sappia diligentemente eseguire. Come se fosse il Feudatario talvolta governa il cappellano i villaggi con una mano e con l’altra la dispensa. feudatario, pensa e rifletti che i vassalli non esistono solo per aumentare i tuoi beni, o solo per scorticarli. Il patrimonio, la vita per difenderli, il paesano, con la armi in mano occorre che stia notte e giorno; dato che deve essere così, perché allora pagare tanti tributi? Se essi non danno alcun frutto è una pazzia pagarli. Se il Barone non fa il suo dovere, vassallo, da parte tua non hai più nessun obbligo; i diritti che ti ha sottratto in tanti anni passati, sono soldi rubati e te li deve restituire. Le rendite servono soltanto per mantenere amanti, per carrozze e livree, per servizi inutili, per alimentare i vizi, per giocare a bassetta, e per poter sfogare gli istinti sessuali fuori dalla propria casa. Per poter avere quindici o venti piatti in tavola, affinché la marchesa possa andare sempre in portantina, la scarpa stretta, poverina, la fa zoppicare, le pietre pungono troppo e non può camminare. Anche solo per una lettera il vassallo, poverino, cammina per giorni interi a piedi e senza compenso, mezzo scalzo e malvestito, esposto alle intemperie, eppure ha pazienza, eppure deve tacere.
@Sonaggia Se preferisci riformulo il mio pensiero. La voce solista che preferisco tra quelle che ho sentito, ok fila liscio? Non era un giudizio di qualità il mio, anche perchè poco ne capisco di canto a tenore.
Cercate di moderare Baroni, la vostra tirannia, Altrimenti a costo della mia vita tornerete con i piedi per terra! È già stata dichiarata la guerra contro la prepotenza Nel popolo la pazienza ormai sta finendo. State attenti perché contro di voi si sta levando il fuoco, attenti perché non è un gioco questo movimento sta iniziando davvero guardate che le nubi preannunciano temporale gente consigliata male ascoltate la mia voce. Non continuate ad usare lo sprone con il povero ronzino, altrimenti in mezzo al cammino si ribellerà imbizzarrito; è così stanco e malandato da non poterne più, e finalmente dovrà rovesciare il basto e il cavaliere. Il popolo che nel profondo letargo era sepolto, con la forza della disperazione, si accorge delle sue catene, sa di soffrire le pene dell'indolenza antica: Feudo, legge nemica di ogni buona filosofia! Come se si trattasse di una vigna o di una tanca, un campo, i villaggi hanno venduto, gratis o a buon mercato, come un gregge di pecore gli uomini e le donne coi loro figli hanno venduto. Per poche migliaia di lire e talvolta senza avere nulla in cambio, Eternamente schiave tante popolazioni, e migliaia di persone sono schiave del tiranno. Povero genere umano, povero popolo sardo! Dieci o dodici famiglie si sono spartite la Sardegna, in modo indegno se ne sono impossessate; hanno diviso i villaggi nella buia e cieca antichità, però in questo periodo si pensa di porvi rimedio. Il sardo nasce assoggettato a mille obblighi, tributi e tasse che versa al signore, in bestiame e grano, in danaro e in natura, e paga per il pascolo, e paga per lavorare. Molto prima della nascita dei feudi esistevano i villaggi, e questi erano i veri proprietari dei boschi e dei campi. In quale modo a voi, Baroni, è passata la proprietà altrui? Colui che ve l’ha data non ve la poteva dare. Non è mai plausibile che deliberatamente la povera gente abbia rinunciato alle sue proprietà; il titolo, ergo, è viziato da indebita appropriazione, e i villaggi hanno ben ragione ad impugnarlo. Le tasse che inizialmente esigevate erano limitate, poi esse sono state ogni giorno aumentate, in questo modo con la loro crescita siete diventati ricchissimi, in questo modo nello sperpero abbandonavate ogni economia. Non potete voi avvalervi di titoli di proprietà antichi; minacciando la galera, con punizione e pene, con ceppi e catene, dai poveri ignoranti diritti esorbitanti avete preteso fossero pagati. Se almeno utilizzaste il ricavato per mantenere la giustizia, punendo la malvagità dei delinquenti locali; almeno in questo modo gli onesti avrebbero potuto continuare, avrebbero potuto andare e venire sicuri, per la loro strada. Questo è l’unico obiettivo di ogni tributo e diritto, che sicuri e tranquilli si viva rispettando la legge, ma anche di questo ci priva il barone per avarizia; nelle spese per la giustizia, solo lì fa economia. Il primo che si presenta viene nominato ufficiale, faccia bene o faccia male, purché non chieda salario, procuratore o notaio, cameriere o lacchè, sia bianco o sia nero, è adatto per governare. Basta che si adoperi per incrementare la rendita, basta che soddisfi la borsa del Signore; che aiuti il fattore a riscuotere velocemente, inviato o altre persone, che sappia diligentemente eseguire. Come se fosse il Feudatario talvolta governa il cappellano i villaggi con una mano e con l’altra la dispensa. feudatario, pensa e rifletti che i vassalli non esistono solo per aumentare i tuoi beni, o solo per scorticarli. Il patrimonio, la vita per difenderli, il paesano, con la armi in mano occorre che stia notte e giorno; dato che deve essere così, perché allora pagare tanti tributi? Se essi non danno alcun frutto è una pazzia pagarli. Se il Barone non fa il suo dovere, vassallo, da parte tua non hai più nessun obbligo; i diritti che ti ha sottratto in tanti anni passati, sono soldi rubati e te li deve restituire. Le rendite servono soltanto per mantenere amanti, per carrozze e livree, per servizi inutili, per alimentare i vizi, per giocare a bassetta, e per poter sfogare gli istinti sessuali fuori dalla propria casa. Per poter avere quindici o venti piatti in tavola, affinché la marchesa possa andare sempre in portantina, la scarpa stretta, poverina, la fa zoppicare, le pietre pungono troppo e non può camminare. Anche solo per una lettera il vassallo, poverino, cammina per giorni interi a piedi e senza compenso, mezzo scalzo e malvestito, esposto alle intemperie, eppure ha pazienza, eppure deve tacere.
giuseppe mi spiace deluderti, ma non parli con cognizione di causa.... documentati, o vienici a trovare e vedrai che c è di molto meglio da noi in barbagia
oddeu odde vi a parene polhos a zirrios non pare beru. poi andana a supra e palcu a narghe a l'an de tradizione inverzes alberto zucca ad imparau a hantare in ovodda e in bidda e ad imbentau su tenore e neoneli
Bellissimo Coro di neoneli ,❤Elio bravissimo ,incontrato a Villagrande ,santa Barbara, 🌹 conmio figlio antonio ❤️ un abbraccio da una amica fior fiore margherita
Complimenti, meraviglioso canto, forte nel contenuto e dolce nelle note che delicate s'insinuano nella profondità dell'Anima. Grazie CORO DI NEONELI
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Sono siciliano, ho conosciuto i Tenores grazie a Sos Epidos - ultima traccia della raccolta "Del meglio del nostro meglio", di Elio e le Storie Tese - e sono rimasto colpito dall'incredibile potenza di questo tipo di canto, ora sto facendo il "giro" dei video e continuo a rimanere a bocca aperta... veramente strepitosi.
El Mud Non c'e nulla di simile in Sicilia?
Non è un coro. E' un Tenore. Una particolarità tutta nostra, Sarda. Oggi, Patrimonio immateriale dell'Unesco
Bellissima e incomparabile interpretazione
Quando sento queste canzoni mi sento orgogliosa di essere sarda
grazie Sardi per questo frammento di cultura :). Un connazionale.
Il coro mi piace , il solista mi piace tanto, il figlio mi piace ancora di più
What a cultural treasure this kind of singing is.
They are all very accomplished, but the older man...! Although I have no idea what the song is about, his voice has an intensity and expressive power that put shivers up my spine. Unbelievable in a man of his age!
Thank you so much
P
Adoro quest'uomo ❤ bravissimo
Andiamo molto lontano a cercare chi sa cosa quando qui nella nostra bella Italia abbiamo molte etnie e molte culture complimenti x i cori etnici
Quello che manca e il lavoro
Etnici 😂😭😭😂 direi popolari, come se fosse il canto degli alpini o "bella ciao"
BRAVI...Angelo Piras poi sembra un "Peppeloisu junior"(veramente molto simile alla voce del padre) !!
Ciao Paolino, che voce, che storia. Credo che ci siamo visti con Gonario fine anni 70, due sperduti di Amsterdam, abbiamo mangiato insieme nel villaggio qua su, tutto bianco, Io mangiando anche formaggio a vermi. Popolo gentile e protettiva degli altri e la storia, giusto cosi. Io ancora ho un dente di cinghiale, secondo Gonario il primo sparato da te come ragazzo, lo vedo tutti giorni, alex
Bella canzone sono. Fiero di essere sardo
Bravissimi , vorrei vedere esibirsi quelli che mettono il pollice inverso sempre che ne siano capaci
I will never get tired of listening to this music!
Anche chi è nato in riva al mare può "imparare" per imitazione le note di un canto alpino, ma sarà sempre e solo una modesta e sterile imitazione di suoni, senza arrivare alla comprensione dello spirito che ha dato vita a quella cultura
bisognerebbe cantarla all'oligarchia cleptocratica (definizione dl Luigi Firpo dei politici). Purtroppo non so parlare la lingua sarda, ma il senso sono riuscito ad afefrrarlo. Bravi!!!
Cercate di moderare Baroni, la vostra tirannia, Altrimenti a costo della mia vita tornerete con i piedi per terra! È già stata dichiarata la guerra contro la prepotenza Nel popolo la pazienza ormai sta finendo. State attenti perché contro di voi si sta levando il fuoco, attenti perché non è un gioco questo movimento sta iniziando davvero guardate che le nubi preannunciano temporale gente consigliata male ascoltate la mia voce. Non continuate ad usare lo sprone con il povero ronzino, altrimenti in mezzo al cammino si ribellerà imbizzarrito; è così stanco e malandato da non poterne più, e finalmente dovrà rovesciare il basto e il cavaliere. Il popolo che nel profondo letargo era sepolto, con la forza della disperazione, si accorge delle sue catene, sa di soffrire le pene dell'indolenza antica: Feudo, legge nemica di ogni buona filosofia! Come se si trattasse di una vigna o di una tanca, un campo, i villaggi hanno venduto, gratis o a buon mercato, come un gregge di pecore gli uomini e le donne coi loro figli hanno venduto. Per poche migliaia di lire e talvolta senza avere nulla in cambio, Eternamente schiave tante popolazioni, e migliaia di persone sono schiave del tiranno. Povero genere umano, povero popolo sardo! Dieci o dodici famiglie si sono spartite la Sardegna, in modo indegno se ne sono impossessate; hanno diviso i villaggi nella buia e cieca antichità, però in questo periodo si pensa di porvi rimedio. Il sardo nasce assoggettato a mille obblighi, tributi e tasse che versa al signore, in bestiame e grano, in danaro e in natura, e paga per il pascolo, e paga per lavorare. Molto prima della nascita dei feudi esistevano i villaggi, e questi erano i veri proprietari dei boschi e dei campi. In quale modo a voi, Baroni, è passata la proprietà altrui? Colui che ve l’ha data non ve la poteva dare. Non è mai plausibile che deliberatamente la povera gente abbia rinunciato alle sue proprietà; il titolo, ergo, è viziato da indebita appropriazione, e i villaggi hanno ben ragione ad impugnarlo. Le tasse che inizialmente esigevate erano limitate, poi esse sono state ogni giorno aumentate, in questo modo con la loro crescita siete diventati ricchissimi, in questo modo nello sperpero abbandonavate ogni economia. Non potete voi avvalervi di titoli di proprietà antichi; minacciando la galera, con punizione e pene, con ceppi e catene, dai poveri ignoranti diritti esorbitanti avete preteso fossero pagati. Se almeno utilizzaste il ricavato per mantenere la giustizia, punendo la malvagità dei delinquenti locali; almeno in questo modo gli onesti avrebbero potuto continuare, avrebbero potuto andare e venire sicuri, per la loro strada. Questo è l’unico obiettivo di ogni tributo e diritto, che sicuri e tranquilli si viva rispettando la legge, ma anche di questo ci priva il barone per avarizia; nelle spese per la giustizia, solo lì fa economia. Il primo che si presenta viene nominato ufficiale, faccia bene o faccia male, purché non chieda salario, procuratore o notaio, cameriere o lacchè, sia bianco o sia nero, è adatto per governare. Basta che si adoperi per incrementare la rendita, basta che soddisfi la borsa del Signore; che aiuti il fattore a riscuotere velocemente, inviato o altre persone, che sappia diligentemente eseguire. Come se fosse il Feudatario talvolta governa il cappellano i villaggi con una mano e con l’altra la dispensa. feudatario, pensa e rifletti che i vassalli non esistono solo per aumentare i tuoi beni, o solo per scorticarli. Il patrimonio, la vita per difenderli, il paesano, con la armi in mano occorre che stia notte e giorno; dato che deve essere così, perché allora pagare tanti tributi? Se essi non danno alcun frutto è una pazzia pagarli. Se il Barone non fa il suo dovere, vassallo, da parte tua non hai più nessun obbligo; i diritti che ti ha sottratto in tanti anni passati, sono soldi rubati e te li deve restituire. Le rendite servono soltanto per mantenere amanti, per carrozze e livree, per servizi inutili, per alimentare i vizi, per giocare a bassetta, e per poter sfogare gli istinti sessuali fuori dalla propria casa. Per poter avere quindici o venti piatti in tavola, affinché la marchesa possa andare sempre in portantina, la scarpa stretta, poverina, la fa zoppicare, le pietre pungono troppo e non può camminare. Anche solo per una lettera il vassallo, poverino, cammina per giorni interi a piedi e senza compenso, mezzo scalzo e malvestito, esposto alle intemperie, eppure ha pazienza, eppure deve tacere.
I don't understand italian because I am indian but this song touch to heart.....
...in this era of competition we forget our real happiness
this song no italian, its SARDINIAN !
It's not Italian language, it's Sardinian language :)
It a song expressing rage, it is the peasants telling rich people to stop oppressing them
La mia terra natia putroppo mi hanno portato via da piccolino per ragioni lavorative dei miei genitori però la ho sempre nel cuore
E tutta ☹️
Grandi tenores di neoneli e tutti quelli della Sardegna 😉👍👍👍
siete sempre i miei preferiti ciao
Si custu este unu tenore. Itana a narrere Sos tenores veroso
Viva la Sardegna ❤,terra benedetta
Viva la nostra Sardegna ❤❤❤
Bravi, ma bravi davvero, e complimenti questa canzone mi mette i brividi (barones....)
Che meraviglia 💚💚💚
One day I will be there. Beautiful bella.
in assoluto la migliore voce solista che abbia mai sentito.
Allora te ne intendi🤣🤣
E ne hai sentito di solisti
Wonderful!
una musica nel ❤
stà invecchiando il quartetto eh ? cess. Pepeloisu,,, però gane de cantae ne tene sempre !!!!!
favolosi
could anyone please help us with the translation of this beautiful song?
Tenores di Neonelli ,un grande della Sardegna
non mi stanco mai il coro di neoneli
sono troppo giovani, i tenores devono essere almeno sopra i 60 anni, apprezzo la buona volontà
Sardegna Bella ❤❤❤
saluti a Pepe Luisa e amici del grupo da Willy , marito di Florentina Contini !!
2021?
👍👍👍👌👌❤️❤️
Bella proprio bella
Si custu est unu tenore comente si toccat, dego so su Cristu Redentore. Arratz'e imbentu custu tenore! Oi... oi...
Bellisssimo
Dove posso trovare il testo in sardo?
La cultura sarda si presenta, molto bene, col gruppo di neoneli.
@Sonaggia Se preferisci riformulo il mio pensiero.
La voce solista che preferisco tra quelle che ho sentito, ok fila liscio?
Non era un giudizio di qualità il mio, anche perchè poco ne capisco di canto a tenore.
👍👍👍
Cantat peri mariane e duncas podies cantare
Where are the Sardinians? What is this song about?
❤️
8
@arrescottu ascolta Pietro Nanu... in bonu mundu siata...
nessun sardo di buona volontà che possa scrivere qualche frase di presentazione e spiegazione del testo?
Una veronese frustrata...
Cercate di moderare Baroni, la vostra tirannia, Altrimenti a costo della mia vita tornerete con i piedi per terra! È già stata dichiarata la guerra contro la prepotenza Nel popolo la pazienza ormai sta finendo. State attenti perché contro di voi si sta levando il fuoco, attenti perché non è un gioco questo movimento sta iniziando davvero guardate che le nubi preannunciano temporale gente consigliata male ascoltate la mia voce. Non continuate ad usare lo sprone con il povero ronzino, altrimenti in mezzo al cammino si ribellerà imbizzarrito; è così stanco e malandato da non poterne più, e finalmente dovrà rovesciare il basto e il cavaliere. Il popolo che nel profondo letargo era sepolto, con la forza della disperazione, si accorge delle sue catene, sa di soffrire le pene dell'indolenza antica: Feudo, legge nemica di ogni buona filosofia! Come se si trattasse di una vigna o di una tanca, un campo, i villaggi hanno venduto, gratis o a buon mercato, come un gregge di pecore gli uomini e le donne coi loro figli hanno venduto. Per poche migliaia di lire e talvolta senza avere nulla in cambio, Eternamente schiave tante popolazioni, e migliaia di persone sono schiave del tiranno. Povero genere umano, povero popolo sardo! Dieci o dodici famiglie si sono spartite la Sardegna, in modo indegno se ne sono impossessate; hanno diviso i villaggi nella buia e cieca antichità, però in questo periodo si pensa di porvi rimedio. Il sardo nasce assoggettato a mille obblighi, tributi e tasse che versa al signore, in bestiame e grano, in danaro e in natura, e paga per il pascolo, e paga per lavorare. Molto prima della nascita dei feudi esistevano i villaggi, e questi erano i veri proprietari dei boschi e dei campi. In quale modo a voi, Baroni, è passata la proprietà altrui? Colui che ve l’ha data non ve la poteva dare. Non è mai plausibile che deliberatamente la povera gente abbia rinunciato alle sue proprietà; il titolo, ergo, è viziato da indebita appropriazione, e i villaggi hanno ben ragione ad impugnarlo. Le tasse che inizialmente esigevate erano limitate, poi esse sono state ogni giorno aumentate, in questo modo con la loro crescita siete diventati ricchissimi, in questo modo nello sperpero abbandonavate ogni economia. Non potete voi avvalervi di titoli di proprietà antichi; minacciando la galera, con punizione e pene, con ceppi e catene, dai poveri ignoranti diritti esorbitanti avete preteso fossero pagati. Se almeno utilizzaste il ricavato per mantenere la giustizia, punendo la malvagità dei delinquenti locali; almeno in questo modo gli onesti avrebbero potuto continuare, avrebbero potuto andare e venire sicuri, per la loro strada. Questo è l’unico obiettivo di ogni tributo e diritto, che sicuri e tranquilli si viva rispettando la legge, ma anche di questo ci priva il barone per avarizia; nelle spese per la giustizia, solo lì fa economia. Il primo che si presenta viene nominato ufficiale, faccia bene o faccia male, purché non chieda salario, procuratore o notaio, cameriere o lacchè, sia bianco o sia nero, è adatto per governare. Basta che si adoperi per incrementare la rendita, basta che soddisfi la borsa del Signore; che aiuti il fattore a riscuotere velocemente, inviato o altre persone, che sappia diligentemente eseguire. Come se fosse il Feudatario talvolta governa il cappellano i villaggi con una mano e con l’altra la dispensa. feudatario, pensa e rifletti che i vassalli non esistono solo per aumentare i tuoi beni, o solo per scorticarli. Il patrimonio, la vita per difenderli, il paesano, con la armi in mano occorre che stia notte e giorno; dato che deve essere così, perché allora pagare tanti tributi? Se essi non danno alcun frutto è una pazzia pagarli. Se il Barone non fa il suo dovere, vassallo, da parte tua non hai più nessun obbligo; i diritti che ti ha sottratto in tanti anni passati, sono soldi rubati e te li deve restituire. Le rendite servono soltanto per mantenere amanti, per carrozze e livree, per servizi inutili, per alimentare i vizi, per giocare a bassetta, e per poter sfogare gli istinti sessuali fuori dalla propria casa. Per poter avere quindici o venti piatti in tavola, affinché la marchesa possa andare sempre in portantina, la scarpa stretta, poverina, la fa zoppicare, le pietre pungono troppo e non può camminare. Anche solo per una lettera il vassallo, poverino, cammina per giorni interi a piedi e senza compenso, mezzo scalzo e malvestito, esposto alle intemperie, eppure ha pazienza, eppure deve tacere.
giuseppe mi spiace deluderti, ma non parli con cognizione di causa.... documentati, o vienici a trovare e vedrai che c è di molto meglio da noi in barbagia
Top mirare non esti giogu
ampu bellu traiu peri su izzu, at piccau propriu su traiu de su babbu...
come si chiama questo coro?
CORO NEONELI! si chiama così :) è PATROMONIO DELL'UNESCO
ahahahahhahah povero lui... si vede che ha sentito solo questo :)
oddeu odde vi a parene polhos a zirrios non pare beru. poi andana a supra e palcu a narghe a l'an de tradizione inverzes alberto zucca ad imparau a hantare in ovodda e in bidda e ad imbentau su tenore e neoneli
servirebbero all'ospedale san francesco,come pulghe..una mina bos falede!
se dici questo vuol dire che non sei un grande esperto di cultura sarda... sono vergognosi
tenore orgolesu zizi
arriteraebos pro piaghere
Una voce solista anonima e incolore!
AHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAAH ma che ridere!!!! tenoraos hi non sezzes vazze a marrare ha bos torra prus a hontu!!!!!!!!!!!!
Il tenore più sopravvalutato di sempre
tenore?? non sarà un po troppo chiamarlo tenore? l'unica cosa veramente bella che c'è è la poesia .
Che schifo