Reginella Trilogia Sintesi 4/4

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  • Опубликовано: 4 янв 2025

Комментарии • 3

  • @andreagianelli5273
    @andreagianelli5273 6 дней назад +1

    Sintesi davvero perfetta che,aprendo,con ragione, a una pluralità di temi che si desumono dalla trilogia,viene incontro a una mia personalissima chiave di lettura che si distacca da quella sentimental-amorosa offerta dai commenti al secondo video. Per questo ho ritenuto opportuno attendere la fine delle presentazioni per espormi: proprio questa sintesi mi convince della fondatezza della mia chiave di lettura (che non esclude,ovviamente, altre interpretazioni). Paperino e Reginella non avrebbero mai potuto mettersi assieme perché appartengono a due sistemi culturali/politici contrapposti: Paperino vive e crede in un mondo libero,che accetta anche la violenza come rischio di questa libertà; Reginella è dittatrice di un regime totalitario nel quale il dissenso è proibito (e,con buona pace di tutti e di qualsiasi sentimentalismo,il pacifismo è un’ideologia totalitaria, perché pretende di imporre la pace con la violenza!). La ragion di Stato che in lei prevale è solo la punta dell’iceberg di qualcosa di molto più terribile: se fosse solo ragion di Stato, Pacificus sarebbe un regime autoritario; poiché intende anche fare il “lavaggio del cervello” a chi vi abita,è, per definizione, totalitario (manca solo il colore della camicia da imporre agli abitanti!). Come viene trattato Paperino? Se uno straniero dovrebbe essere accolto, protetto, valorizzato e integrato (chiedo scusa se mutuo le parole dell’attuale Pontefice regnante, ma questi dovrebbero essere i criteri di qualsiasi sistema politico laico, libero e democratico), Paperino non viene accolto (di fatto è “rapito”,e non restituito all’affetto dei suoi cari), non viene protetto (viene “usato” a seconda delle convenienze politiche di Reginella e di Pacificus) e non viene valorizzato né tantomeno integrato: viene, al contrario, sradicato dai suoi valori (la “copia terrestre”) e, calpestando la sua dignità, si tenta di omologarlo/assimilarlo al totalitarismo di Pacificus. Viene,infine, “scartato” quando è percepito come elemento “deviante” per i giovani i quali, anziché essere educati all’apertura e a "costruire ponti" verso il “diverso”, vengono indotti ad alzare "muri", indottrinati ai principi/disvalori del totalitarismo regnante: lo straniero è sempre visto da Pacificus come potenziale “nemico”. E’ una trilogia che, in proposito, dovrebbe insegnarci molto riguardo a come porsi umanamente riguardo a certi problemi spinosi (penso ai migranti, ma non solo…), affrontati, invece, da Paesi e da partiti politici sedicenti democratici allo stesso modo,simil-totalitario, di Pacificus. Contestualizzando da un punto di vista storico questa vicenda, gli anni di questa trilogia erano effettivamente caratterizzati dalla contrapposizione fra due blocchi politici antitetici l’uno verso l’altro: quello dei Paesi democratici che accettavano la libertà anche come rischio di violenza, e quello dei Paesi comunisti, caratterizzati da un regime totalitario omologante senza alcuna libertà e marcati come tratto distintivo dalla violenza. Erano talmente inconciliabili fra loro che, per avvicinarsi, uno dei due blocchi avrebbe dovuto rinunciare a un proprio pilastro esistenziale: la libertà (per i primi) o la “non libertà” (per i secondi). La stessa rinuncia a questo pilastro politicamente esistenziale sarebbe stata l’unica condizione che avrebbe permesso a Paperino e Reginella di unirsi: ma nessuno dei due ha fatto, coerentemente con sé stesso/a, un passo indietro. Fra i due mondi, è chiaro che io preferisco quello corrotto e viziato, ma libero, di Paperino, e rifiuto quello ordinato ma totalitario e senza libertà di Reginella. Unisco, infatti, la mia voce a quella di Gracco nel film Spartacus di Stanley Kubrick (1960), che, battendosi per la libertà, pur imperfetta, della repubblica di Roma contro il tentativo da parte di Marco Licinio Crasso di instaurare una dittatura, in una scena urla in Senato: "Accetterei un po' più di repubblicana corruzione con un po' più di repubblicana libertà, ma non accetto la dittatura di Crasso senza alcuna libertà!". E' vero: Paperino non ha le qualità umane di suo zio Paperone come ho descritto nel mio commento al video “Grandi autori Disney: Carl Banks”; è viziato, pigro, capriccioso, a volte disonesto. Ma Reginella è molto peggio, molto più violenta (non c'è solo la violenza fisica...) e molto più marcia di lui.

  • @stefanochierici923
    @stefanochierici923 8 дней назад +1

    Grande Frank 🎉

    • @ceraunavoltailclassico1180
      @ceraunavoltailclassico1180  6 дней назад

      Ciao Stefano grazie per il tuo commento. La trilogia di Reginella ha avuto un grande inaspettato successo e secondo alcuno non si è voluto intaccare la relazione con Paperina. Ciao!