Ciao Gianni ormai sei noto sul web per il tuo canale RUclips dove condividi la tua esperienza e le infinite conoscenze nel campo delle energie rinnovabili e delle soluzioni green. È incredibile, hai una vasta gamma di contenuti che spaziano dalla costruzione e installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici, alla creazione di dispositivi per l'efficienza energetica e altre tecnologie verdi. Quello per cui particolarmente ti apprezzo è per il suo approccio pratico e didattico, rendendo temi complessi accessibili anche ai non esperti. I tuoi video spesso includono guide passo-passo, dimostrazioni pratiche e spiegazioni dettagliate, aiutando noi semplici spettatori e appassionati a comprendere meglio le tecnologie e le metodologie necessarie per creare e gestire impianti energetici fai-da-te. Grazie, mi sono permesso di mandarti un piccolo contributo su PayPal per ciò che fai, la scuola che fai tu su questo canale varrebbe migliaia di euro.
Questo canale è stato il primo In italia a trattare argomenti così professionali sull'energia alternativa. Nel futuro parleranno della storia di questo canale di Gianni che ha insegnato a migliaia di persone a staccarsi dalla rete ed essere energeticamente autonoma. Grazie a nome di tutti gli Iscritti.
Confesso che questo video lo aspettavo con trepidazione… super interessante, ha sconvolto i primi progetti fatti dal video numero uno e devo dire che anche dai commenti c’è veramente tanto da attingere…ognuno potrà realizzare al meglio la propria batteria utilizzando i materiali e le metodiche che riterrà opportuno, perché la conoscenza viene dal canale… insomma sembra proprio che a nessuno di noi piaccia vedere i regolatori che hanno chiuso… Gianni grazie e avanti così, complimenti!!!
ciao Andrea, condivido perfettamente 😱 quando il regolatore fotovoltaico chiude perché le batterie sono piene tutti noi ci chiediamo "ma questa energia potevo utilizzarla"… Ebbene sì andremo a scaldare un puffer di 200 l e una batteria a sabbia da 30 kg… Vediamo cosa succede, i test saranno tanti e c'è tanto entusiasmo e collaborazione intorno a questo progetto. Grazie
Buongiorno Gianni, sorvolo i complimenti per la tua, anzi per le tue capacità tecniche e di comunicazione, a dir poco fantastiche, mentre sinceramente mi complimento per lo spirito altruista, sociale e umano che metti in campo, senza tralasciare l'onestà che dimostri. Il progetto della batteria di sabbia mi interessa molto, accumulare energia, sotto forma di calore, è una valida alternativa. Per quel che mi riguarda non penso di arrivare a 500 gradi il perché e facile da capire a quella temperatura c'è bisogno ti tanta qualità, è la qualità costa, ad esempio userei la lana di vetro fermandomi a 100 o 200 gradi. Come si dice studiando una Ferrari rischia di fare ottime cinquecento.. Buon lavoro..
grazie Maurizio per il tuo bellissimo commento. Non solo hai reso chiaro la mission del canale ma hai anche esternato la tua volontà costruttiva a fronte di riflessioni tecniche importanti. Facci sapere come va. 👍🏻😊
Bravissimo, stavo giusto aspettando la progressione per cominciare la realizzazione personalizzata per le mie necessità, grazie per la tua immensa sapienza tecnica
sono io che ringrazio te per la pazienza, come dico sempre tutte le mie playlist vanno avanti, alcune sono più lente perché più complesse ma si fermeranno solo quando ... 🥶😳 speriamo più in là possibile. 😵💫😎
grazie caro, i prototipi saranno tanti e significativamente culturali perché si evolveranno mostrando diverse tecnologie e metodi costruttivi fino ad arrivare al prototipo finale (1 mt x 2 mt) che sarà il definitivo, da allacciare all'impianto di casa ...acqua calda sanitaria e riscaldamento a pavimento.
Progetto interessantissimo.👍 La forma o, meglio, il rapporto tra superficie e volume, è comunque importante per il mantenimento dell'energia termica nel tempo. 👋
@@ENERGIAFAIDATEma nel serbatoio della sabbia non manca lo scambiatore per l'aria? Lo potresti fare usando strati di sabbia-ghiaia a granulometrie diverse... e un uscita sopra verso l'elettrovalvola...🤞
Le temperature nella batteria a sabbia sono altissime e variano da 80º a 500° a seconda della riserva energetica prodotta dal sole, quindi è impensabile affiancare l'acqua che andrebbe subito in evaporazione . Ci vuole uno scambio termico dosato per evitare vapore ed esplosioni.
Grande Gianni, progetto molto interessante, aspettavo il video da mesi. Mi aspettavo che mettessi gli strati isolanti all'interno per far sì che le giunture si sigillassero col peso della sabbia. Attendo trepidante il prossimo video ❤
era previsto però si sarebbe creato troppo schiacciamento sull'isolante che avrebbe compattato le fibre diminuendola dissipazione .penso che dai test ed dai commenti la cosa ideale sarà l'uso della fibra sia internamente che esternamente. A seguire i prossimi step dei prototipi.
È un progetto molto gradevole, tecnico e con un briciolo di avventura che non guasta mai nei prototipi e nelle invenzioni che partono da zero. La collaborazione di tutti voi, iscritti al canale, sarà importantissima. 👍🏻😊
Hai ragione, i progetti vanno avanti ma sono tanti. Preferisco comunque divulgare la cultura anche al suo inizio che nasconderla ai cari amici del canale, anche perché ognuno di voi è già partito con qualcosa, anche se io non l'ho finito e quindi si crea una sorta di Test collettivo che fa sempre piacere.
Che figata Gianni! Sto sbavando per vedere il prossimo! Questo sarà il mio modo per riscaldare aria e acqua di casa mia. Non ho un soldo, ma ho tempo e passione.
Finalmente un video realmente utile, grazie. Ho però qualche perplessità riguardo l efficienza. Un kg di sabbia a 500 gradi immagazzina circa la stessa energia di un kg di di acqua a 100 gradi. L acqua però ha doti uniche. Il moto convettivo che si crea all interno permette di trasferire energia molto più rapidamente rispetto alla sabbia cosa molto importante perché i pannelli solari producono per poco e succede che nella sabbia la resistenza andrà in protezione per non bruciarsi perché nella sabbia il trasferimento è lento mentre in acqua può rimanere sempre accesa cosa non da poco. Poi con la sabbia c'è la perdita nello scambio aria / acqua, mentre con l acqua è già tutto pronto a disposizione. Il test andrebbe fatto equiparando lacstessa energia accumulata in un boiler isolato bene anch esso. Perché anche l acqua costa poco ed è molto più pratica da caricare e scaricare...
Ci sono tanti progetti che riguardano l'accumulo e lo stoccaggio di energia termica tra cui acqua, sabbia, sfere metalliche, mattoni eccetera. Questo progetto riguarda "la batteria a sabbia", un progetto culturale che sarà realizzato in definitiva dopo i vari passaggi per i prototipi. I vostri commenti sono tutti apprezzati perché servono a coinvolgere tutti voi nella realizzazione di un progetto a mio avviso fantastico, ovvero una batteria termica a sabbia a basso costo che utilizza energia pulita proveniente dal sole, dal vento e dall'acqua. Lo studio del progetto rivelerà tutte le criticità e le difficoltà in essere, ma arriveremo sicuramente ad una meta piccola o grande che sia, che ci avrà arricchiti culturalmente e ci farà risparmiare sulla bolletta, anzi ci farà staccare dalla bolletta. (questa è la mission)...
Buongiorno Gianni, aspettavo questo video con ansia,( e anche i prossimi ) avevo già pensato di utilizzare la fibroceramica come isolante, però prima farei saldare degli aghi in inox su tutta la superfice del contenitore per poi infilare la coperta di fibroceramica e fissarla con delle clips, Aspetto con trepidazione il proseguire del progetto,GRAZIE
sarà sicuramente caldissimo ma è stato studiato apposta per arrivare oltre i 500° in quanto tutti i metalli che lo compongono sono resistenti oltre i 1000º
Gianni, innanzitutto complimenti per il suo valore umano oltre che tecnico. Poi vorrei far notare che per migliorare la trasmittanza del calore nella sabbia si potrebbe miscelare la stessa con derivati del silicone come quelli usati nella pasta termica per dissipatori oppure con semplice carbone. Buon lavoro, seguo con interesse👍
Grazie del tuo commento e dell'interazione col progetto, tieni presente che la batteria sabbia arriverà a 500° e sia il silicone che il carbone purtroppo resistono a temperature molto inferiori. Aspetto comunque i prossimi commenti e le riflessioni sempre utili per collaborare tutti insieme a questa iniziativa unica al mondo "batteria a sabbia fai da te".
Ciao buona serata :-) intanto Grazie per l'impegno, per la diffusione di informazioni e per questa attività di creazione di un gruppo attorno a un obiettivo comune. Attendo anch'io con equilibrata ansia la continuazione di questa playlist. Più che ci ragiono più capisco che è tutt'altro che banale, che è un progetto di lungo respiro e che sono molti i fattori di cui tenere conto ma anche che si presta a ulteriori casi d'uso. Nel mio caso, attualmente, la fonte principale di riscaldamento invernale è la legna (autoprodotta), che crea calore discontinuo e inquina proporzionalmente al numero di accensioni e spegnimenti; dovrei abbinare due puffer da 1000L per ottimizzare l'impianto ma è costoso ingombrante e pericoloso (la legna brucia a 700° e l'acqua va in pressione a 100°); la batteria a sabbia potrebbe risolvere il mio problema e magari chissà un giorno la potrei integrare nel forno per fare le pizze 🙂 il mio inesperto contributo: possibile problema P: e possibile soluzione S: P: costo del contenitore della sabbia S: come contenitore si potrebbe partire da un fusto carburante di recupero. tiene 220lt = 300 kg di sabbia P: le resistenze potrebbero essere fuori dei range normali S: usare resistenze per alte temperature P: i cavi di alimentazione della resistenza elettrica sono esposti ad alte temperature S: usare guaine in fibra di vetro, silicone P: i pannelli non producono potenza costante, a bassi amperaggi le resistenze scalderebbero poco e il delta di temperatura inefficiente S: diverse resistenze attivate selettivamente P: la sabbia non genera moti convettivi, il calore della resistenza rischia di stratificare troppo S: aumentare la superficie della resistenza con lamine di metallo S: distribuire le resistenze in verticale, misurare la temperatura in più punti P: con la resistenza elettrica l'unico modo di apportare calore è elettrico S: trasmissione per conduzione di un metallo ad esempio scaldato da fonte esterna S: predisporre serpentina in rame nello strato inferiore P: il prelievo di calore è ad alta temperatura porta con se il fenomeno dello scorrimento viscoso e danneggiamento della ventola S: nel circuito chiuso di scambio comprimere l'aria raffreddata invece che aspirare quella calda e inserire polmoni P: la sabbia potrebbe assorbire umidità o bagnarsi S: inserire una valvola di sovrapressione/sfiato per i possibili vapori
Ciao Alessandro e inizio subito con ringraziarti per la tua partecipazione a questo progetto che parte già dalla consapevolezza che non sia una cosa da fare in un paio di video su RUclips, è un progetto che ho deciso di divulgare dal suo inizio per rendere tutti gli scritti a questo canale partecipi di questa Idea che reputo molto interessante e soprattutto, anche se a livello industriale ci sono già i prototipi, è la prima in assoluto ad essere presentata per il fai da te e quindi completamente autocostruita. Dato che le tue affermazioni e domande sono tante preferisco mandarti diversi messaggi in modo da non saturarti con un'unica risposta. Ricorda anche tu la prossima volta di spezzettare l'argomentazione, grazie. 😊👍🏻
Il primo aspetto riguarda la temperatura alla quale brucia la legna che di solito è intorno ai 280° non 700°, inoltre la legna non ha mai inquinato e continua ad essere un combustibile naturale completamente auto producibile e riciclabile al 100%. Questo lo dico perché nelle città i fumi della legna possono creare fastidio ai condomini ma da quando è nato il fuoco si è iniziata a bruciare legna, tanto è vero che ancora oggi non è vietato bruciare legna ma invece è obbligatorio acquistare camini che costano un botto con i quali bruciare la legna. Se devo disboscare per scaldarmi non va bene ma se creo una rotazione tra produzione della legna e utilizzo, ovviamente non possibile nelle città, allora la cosa diventa fattibile. detto questo io sono comunque favorevole all'utilizzo del solo sole, del vento e dell'acqua che potrebbero sostituire completamente anche la legna.
ovviamente il contenitore può essere di qualsiasi tipologia basta che sia ben coibentato per evitare dispersioni e le resistenze ovviamente per alte temperature con cavi protetti per le alte temperature o addirittura con dei busbar metallici di rame.
Per quanto riguarda i pannelli in esubero produrranno e introdurranno tutta la corrente nelle batterie che sarà poi prelevata da un inverter dedicato e quindi ci sarà la costante alimentazione delle resistenze attraverso l'esubero.
mi piace molto l'idea di aumentare la propagazione delle resistenze attraverso barre metalliche connesse alle resistenze presenti all'interno della sabbia ma questa è una cosa che ancora devono analizzare in quanto probabilmente le resistenze saranno all'esterno in un contenitore dove passerà aria che andrà a scaldare la sabbia invece che una presenza diretta delle resistenze all'interno della sabbia. Per quanto riguarda l'umidità non è un problema in quanto dopo la prima accensione, al raggiungimento delle alte temperature, ogni forma di umidità o di vita sarà completamente annientata al raggiungimento di alte temperature fino ad arrivare a 500°.
grazie😊 è un progetto che sta entusiasmando moltissimi iscritti a questo canale perché durante la realizzazione, attraverso i prototipi, analizzerò tutte le formule elettriche chimiche e fisiche coinvolte. Ci sarà un grande input per la conoscenza collettiva e alla fine arriverò alla realizzazione del "primo impianto di batteria a sabbia in fai da te" esistente. Una grandissima soddisfazione verso l'autonomia energetica.
chiamami Gianni, sono io che ringrazio tutti voi iscritti al canale che mi seguite assiduamente e che contribuite allo sviluppo di questo canale attraverso commenti e idee collaborative. Tutti i commenti sono attentamente vagliati e le risposte danno costantemente dignità e importanza sia che siate principianti o professionisti. Buona visione e buona partecipazione a questo canale. ♥️🔝😊
Buongiorno Gianni,veramente un bel progetto,come sempre curato nei particolari. Mi permetto di fare un'osservazione sulla resistenza,che durante il riscaldamento arriverà sicuramente a temperature stratosferiche rischiando di esplodere,ma non conosco le specifiche di quegli elementi.consiglierei una sonda di temperatura a contatto degli elementi.inoltre consiglierei un numero maggiore di elementi per avere più superfice a contatto con la sabbia,che ha un basso scambio termico,in più permette di modulare la potenza su più elementi. Magari con 3 resistenze da 1200w. Ottimo l'isolamento in fibroceramica.
grazie Stefano del tuo commento, la valutazione della resistenza immersa nella sabbia è stata condizionata dal prototipo perché non sarà assolutamente la condizione finale, dove la resistenza sarà all'esterno della batteria e all'interno di una camera attraversata costantemente dall'aria e non permetterà alla resistenza di superare i 500°. Come dici tu indubbiamente, la resistenza raggiungerà temperature molto alte, ecco perché in questo prototipo interporrò un timer di funzionamento che dovrà scaldare la resistenza, e quindi la sabbia, con degli On e degli off temporizzati che dovranno interrompersi per permettere la propagazione del calore a tutto il resto. Il prototipo servirà proprio a evidenziare le varie criticità comprese eventuali rotture o bruciature.
@@ENERGIAFAIDATE ok Gianni,capisco, comunque un sensore di sicurezza a contatto con gli elementi ti aiuterebbe anche a capire l'andamento del processo, esistono delle resistenze specifiche per funzionamento in aria con materiali che resistono ad alte temperature specifiche come per esempio l'INCOLOY 800. Credo che per la regolazione ti potrebbe aiutare molto un buon regolatore PID. Buon lavoro,anzi buon divertimento
Buongiorno Gianni, ottima pensata, bravissimo. Stavo pensando che si potrebbe migliorare di tanto l'isolamento rivestendo con la fibroceramica anche la parte interna del serbatoio (visto lo spessore relativo della stessa). Cosa ne pensate?
L'idea è interessante ho bisogno di tener conto che la batteria finale la sabbia fluttuerà sgretolando la fibra ceramica. Intanto vediamo come si comporterà temperature e dissipazione in questo primo prototipo.
Ciao Gianni, io suggerirei un serbatoio semi ermetico con resistenza leggermente più in basso, un flussaggio di aria forzata e riciclo, prelevo dall'alto dell'aria più fredda per scambio termico con la sabbia e re-immissione sul fondo per il re-flussaggio, lasciare solo una apertura di respiro per evitare l'innalzamento della pressione e lavorare sempre a pressioni basse dell'aria di circolazione. L'aria secondo me va bene per il sistema sabbia ma per avere uno scambio più efficiente consiglio una serpentina in acciaio con olio diatermico in modo da farlo passare in un adeguato scambiatore a piastre a fluidi separati. La serpentina, trovandosi nella sabbia e nel flussaggio caldo a riciclo, avrebbe una buona efficienza di scambio ed il successivo a piastre olio/acqua beneficerebbe altresì. Considerando le alte temperature credo si necessiti anche di un modulatore perché se l'acqua fredda incontra una piastra a temperature oltre i 150 gradi celsius si va incontro a violenti colpi di ariete che bisognerebbe calcolare oltre ovviamente al violento passaggio dallo stato liquido a vapore. Poi ci sarebbe da implementare tutti i sensori di sicurezza, di temperature, umidità (nel caso di infiltrazione nella sabbia), pressione (sia dell'aria di flussaggio che dell'olio dello scambiatore) realizzabili con circuiti realizzabili o trovabili a poco prezzo su aliexpress. Perdona il mio essere prolisso, fai un bel lavoro di divulgazione, bravissimo.
Grazie del tuo commento e della tua partecipazione al progetto. Alcune cose da te menzionate sono esattamente quelle che saranno realizzate e per quanto riguarda l'olio che può girare a temperature intorno ai 250° è purtroppo ancora troppo basso perché la sabbia arriverà a 500°. Per quanto riguarda lo scambiatore, ovviamente sarà dosato per evitare botte di pressione rischiose per tutto l'impianto. Grazie della tua partecipazione e se hai altre idee da divulgare fai pure attraverso i commenti.
Buonasera Gianni , sempre grazie e complimenti per quello che fai. Scusami per l’ ingenuità della mia domanda, ma chiedo se la resistenza che usi, non è a bagno in acqua, non c’è il rischio che si bruci, come succede ad uno scaldabagno acceso senza acqua ?
potrebbe succedere, tieni presente che ho usato una resistenza in acciaio inox e molto robusta e la stessa funzionerà a impulsi temporizzati e non in maniera fissa.
@@ENERGIAFAIDATE grazie per la risposta, io sto usando questa resistenza perché ho modificato lo scaldabagno 80 L da 1200w 220v con resistenza 24v 600w alimentata da 3 pannelli fotovoltaici
È un progetto molto affascinante, ma anche impegnativo da realizzare in fai da te, ma con le accortezze che sto studiando sarà una cosa fattibile da tutti coloro che vorranno intraprendere questa strada. Fondamentalmente si tratterà di scaldare la sabbia con l'avanzo di energia prodotta dal fotovoltaico e sarà dirottata all'interno del contenitore fortemente coibentato. La rotazione avverrà attraverso l'aria fluidizzata nella sabbia e lo scambio di energia dosato, ovviamente dosato, sull'acqua.
Ciao Gianni! Seguo da tempo il tuo canale, sempre con molto interesse. Già mio padre fantasticava di poter conservare il caldo dell'estate per scaldare la casa d'inverno, e io da vari anni ci sto ragionando seriamente. Prima di vedere il tuo primo video avevo pensato ad un accumulo ad acqua di grandi dimensioni. Con una temperatura di 60° per minimizzare le dispersioni, avevo stimato un volume di 100 m3. Possibile nel mio caso essendo in campagna, ma certamente un'opera imponente. Il vantaggio sarebbe di usare dei pannelli solari ad acqua calda autocostruiti. Dal video numero uno mi sono convinto che probabilmente il sistema a sabbia è più economico semplicemente perché più piccolo (anche se non ho fatto dei calcoli comparativi), e perché l'eccesso di energia elettrica ci sarebbe comunque in un impianto off grid. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, avevo già pensato di far fluire l'aria direttamente nella porosità della massa termica, magari usando la ghiaia invece della sabbia. Un problema potrebbe essere la dilatazione termica della massa che andrebbe a spingere sulle pareti in modo ciclico con le variazioni di temperatura. Ho pensato di risolvere con un serbatoio tronco conico, per permettere alla spinta di scaricarsi verso l'alto, l'inclinazione andrebbe valutata in base all'angolo di attrito tra la ghiaia e la parete metallica. Il letto fluidizzato risolverebbe in parte questo problema, ma porterebbe con se altre complicazioni. Intanto richiede una portata d'aria molto grande, difficilmente scalabile sul modello di accumulo stagionale, e poi ci sarebbero sempre delle polveri che nel tempo rovinerebbero il ventilatore e potrebbero depositarsi nei canali. Per l'isolamento penso di usare la vermiculite (venduta nei consorzi agrari a circa 20-25€ per sacco di 100L) oppure la pomice, se riesco a recuperarla. La vermiculite è un minerale argilloso che, cotto ad alta temperatura si espande fino ad una densità di circa 250 kg/m3. Compresso in lastre si usa nelle stufe a legna, resiste ad altissime temperature. Non ho ancora deciso se usarla in forma granulare in un'intercapedine tra il serbatoio ed una parete di gasbeton, o compattata con un legante (argilla) e fibre (paglia o canapa sminuzzata, solo nella parte esterna)
intanto grazie del messaggio molto tecnico che fa capire quanto questo progetto ti abbia appassionato. Prima di intraprendere l'opera definitiva che nel tuo caso è molto imponente ti consiglio di fare un progetto in piccola scala anche perché per scaldare 100 m³ d'acqua ci vorrebbe veramente tanta tanta energia. Facci sapere come andranno i vari step... 👍🏻😊
@@ing.pagano l'acqua riscalda più velocemente della sabbia ma si raffredda altrettanto velocemente: ecco che la sabbia è ottimale come accumulo. Serve capire come si apre e chiude la "valvola" per immettere aria nello scambiatore per riscaldare il puffer
grazie della solidarietà, vediamo i vari prototipi che cosa riveleranno in termini di analisi globale delle temperature in ballo, delle dissipazioni, del trasporto delle temperature e dello scambio con l'acqua.
hai perfettamente ragione 😊 difatti questo prototipo serve solo a verificare il comportamento ad alta temperatura e la dissipazione. Se guardi il video numero uno nel progetto finale si parla di circolazione ad aria con resistenze corazzate esterne alla sabbia.
Questo primo prototipo sarà il test di temperatura e dissipazione e servirà a valutare il comportamento della sabbia e delle resistenze elettriche all'interno della stessa che, seppure a contatto diretto, non riuscendo a dissipare come nell'acqua dovranno essere pilotate da un timer ciclico.
Complimenti Gianni per il tuo impegno in questo tuo nuovo progetto,vorrei chiederti se la batteria termica possa essere utilizzata in qualche maniera come una stufa ler riscaldare casa magari con bocchette canalizzate da dove esce aria calda naturalmente non a 300 gradi magari ad una temperatura simile a quella delle pompe di calore in inverno
la circolazione dell'alta temperatura diventa complessa quando la vuoi gestire direttamente ecco perché ho preferito concentrare la centrale tutta all'esterno compreso lo scambiatore, e verso casa lasciare solo l'acqua di circolazione.
Ciao Gianni, grazie per i tuoi preziosi progetti!!! Volevo farti presente se hai considerato i mattoni di gas beton ottimi isolanti qualcuno ho visto che le ha usate come piccole fornacette .
questo è un prototipo al suo inizio, quindi tutto è in corso di valutazione e miglioria. I piedini in questo caso non sono isolati e saranno oggetto di analisi. 😉👍🏻
Salve , complimenti per il lavoro che condividi. L'aria calda che si può estrarre da questa batteria si può canalizzarea ptemperature adeguate dentro i termosifoni?
può essere una soluzione adottata, come dici tu opportunamente dosata per evitare scottature, ovviamente per il riscaldamento le dimensioni della batteria a sabbia dovranno essere importanti visto il grande assorbimento. L'idea comunque è carina e, all'interno di questo canale culturale, tutto ciò che non sarà realizzato contribuirà a realizzare altre cose.
ciao Gianni , bell'idea questo progetto, ti dico come farei io, magari può servire . Contenitori economici inox sono i serbatoi per olio o latte vino, sotto metterei i gasbeton almeno 20 30 cm con un po di gesso per unire. La circolazione d'aria non mi sembra una buona idea perchè serve un canale in metallo per la circolazione e andrebbe coibentato , forse una ventola. io farei un asta in metallo che penetra nell'isolamento , regolando la profondità forse è possibile regolare la temperatura, l'altro lato a contatto con lo scambiatore, intorno 40-50cm di lana di roccia e finito in cartongesso se la temperatura è umana😅. Comunque possiamo solo scegliere quanto tempo energia ci impiega per uscire, ma uscirà . almeno credo😂
Ciao ALESSIO, l'asta in metallo che entra ed esce è un'idea che trovo fantastica e mi riporta un po' alle barre che entrano ed escono dalle centrali nucleari. Da valutare seriamente. 😊👍🏻
Grazie ho visto se inseriamo il contenitore rivestito dalla fibra ceramica in un contenitore pieno di sale potrebbe sostituire la lana di roccia grazie e buona serata
qualsiasi isolamento ulteriore andiamo a sommare è sicuramente una protezione aggiunta, l'unica cosa negativa è che il sale di solito viene scaldato a 300° massimi e non 500°
Ciao molto spesso la semplicità è alla base di un progetto funzionale. Lo scambiatore aria acqua successivamente previsto e necessario a parzializzare le enormi temperature in gioco, costa in termini di realizzazione sicuramente un impegno maggiore di costi e materiali. Ti faccio un esempio. Io ho un fornetto per la fusione dei metalli che raggiunge i 1100 gradi, eppure la scatola metallica esterna durante il funzionamento rimane intorno agli 80 gradi. Proporzionando adeguatamente la coibentazione del contenitore della sabbia, si potrebbe avvolgere direttamente la serpentina dell'acqua subito dopo quest'ultima, sfruttando appunto la dissipazione termica parziale del calore comunque ceduto da qualsiasi materiale di isolamento, anche il più nobile, e rendendo il progetto molto più semplice.
L'idea di sfruttare il calore residuo è ottima quando si ha la temperatura costante all'interno della condotta primaria ma dato che la temperatura della batteria a sabbia varia da 500° a 80° in funzione di quanta energia in avanzo abbiamo da buttar dentro alla stessa, può accadere che ti ritrovi in inverno la batteria a 150°, che va benissimo per scaldare l'acqua del puff er ma la temperatura esterna alla cella primaria potrebbe essere 40° . Ecco perché ho studiato un sistema con la parzializzazione del flusso dell'alta temperatura sullo scambiatore in modo da garantire sempre gli 80° stabili verso l'acqua.
Grande Gianni. Qualche considerazione, interrompere il ponte termico dei piedini con dell isolante sicuramente riduce la dispersione. Anche incapsulare il termometro non sarebbe sbagliato. Seguo con curiosità... ps. Grazie
hai ragione Davide, questo prototipo avrà delle funzioni specifiche su temperature e dissipazione. Nei successivi video vedremo altre sperimentazioni di questa "batteria a sabbia fai da te" prima al mondo riguardo il fai da te.
Ciao Gianni, avrei alcuni spunti di riflessione. Al livello industriale si creano dei convogliatori di flusso per uniforme il flusso su tutta la sezione, altrimenti convoglierebbe su un unico "punto". Più alte sono le velocità del flusso, più alti saranno gli atriti tra sabbia e sabbia e tra sabbia e metallo... Ciò genererebbe usura del materiale metallico e anche diminuzione della granulometria della sabbia. Con la diminuzione di granulometria aumenterebbe il trascinamento di polveri nel flusso di aria. A quel punto con un letto fluido, in uscita, servirebbero filtri a cicloni. E farebbe perdere inerzia termica.
Andrea per evitare gli attriti fra sabbia e metallo ma soprattutto fra metallo e aria quando lavoravo nella posa delle pipe line di media pressione si utilizzavano dei campi elettromagnetici che creavano una separazione fra il metallo dei tubi mannesmann in acciaio ed il metano che vi scorreva dentro proprio per evitare che l'attrito fra le volatili particelle di metano andassero a consumare il metallo. Per quello che avevo capito era un sistema piuttosto semplice ma non ne conoscevo profondamente le specifiche perché facevo il geometra di cantiere e quindi non il saldatore o l'esecutore di quelle lavorazioni specifiche. Visto che mi sembri ferrato in questa problematica secondo te è possibile replicare questa soluzione nel nostro caso specifico? Grazie per l'eventuale risposta tua o un intervento di Gianni 👋
Dici che l acqua ha un coefficiente termico maggiore della sabbia. So che in zone desertiche degli Usa utilizzano piccole piscine x scaldare durante il freddo notturno. So di essere fuori tema, ma se puoi rispondimi. Avrei intenzione di utilizzare una piccola piscina come accumulatore di calore. Complimenti x la chiarezza.
Ciao Amedeo, l'acqua ha una potenza di accumulo superiore alla sabbia ma nello stesso tempo anche una dissipazione maggiore. Questo significa che se vuoi utilizzare una piscina come batteria termica devi coibentare in maniera eccezionale tutte le sue pareti e soprattutto quella superiore. Nella progettazione devi contemplare anche le fughe della pressione quindi non costruirai una piscina ermetica, e tutte le condotte, nonché le pompe di circolazione dalla piscina alla casa, dovranno essere anch'esse coibentate in maniera eccezionale. Se possiedi una piccola piscina, anche soltanto 5 × 4 mt hai un potere calorifico di 20 tonnellate di acqua, quindi un'inerzia termica incredibilmente alta... ma tieni presente che tutto quello che ti darà in temperatura prima dovrai inserirla per riscaldare la piscina stessa. In questo caso non ti consiglio l'avanzo del fotovoltaico ma disseminare 100 m di campo con tubo nero di gomma colpito dal sole e una semplice pompa di circolazione potente, alimentata dal fotovoltaico. Ti serve solo un termostato e non il vaso di espansione e le valvole di massima pressione. Sarebbe un bel progetto fammi sapere se lo realizzi che potresti finire nella playlist "impianti degli amici del canale"
@@ENERGIAFAIDATE io sinceramente non capisco questo boom della batteria a sabbia, sembra una moda, il calore specifico della sabbia rispetto all'acqua è 1/5, quindi già con lo stesso volume d'acqua puoi accumulare la stessa energia a 1/5 della temperatura (100°) cosa che comincia a essere già gestibile usando l'acqua. Inoltre, è vero che l'acqua ha i suoi moti convettivi ma coebentare un serbatoio di acqua con un deltaT con l'esterno di 80° non è come coebentare un deltaT di 480°...la potenza dispersa in calore è quadratica come è quadratica la potenza trasmessa all'aumentare della tensione, quindi considerando anche la diversa conduttanza termica dei due materiali ci vorrebbe 2-3 volte lo spessore isolante per avere la stessa dispersione che si ha 100°. Quindi ora mi sorge una domanda...sbaglio io la valutazione o è solo una moda questa? io sinceramente non ci vedo vantaggi... senza considerare gli stress termici a cui è sottoposto un riscaldatore a 6-700°, forse anche di più dato che la sabbia fa più fatica ad assorbire il calore
Devi tenere sempre presente quando approcci un canale tecnico che la tua opinione non è mai la peggiore... ma neanche la migliore. Su questo canale, come in tutti i canali professionali si fanno test per insegnare, far riflettere, analizzare tutti gli aspetti legati all'energia alternativa compresa la fisica. Qui non passano le mode... passa la cultura, di chi vuole ricevere o condividere. Detto questo puoi tranquillamente riformulare la domanda per avere le risposte adeguate al tuo progetto... Perché sicuramente hai un progetto, giusto? mi fai simpaticamente venire in mente un amico che mi chiamava ogni volta che c'era un programma alla televisione che a lui non piaceva e io gli facevo la domanda "visto che non ti piaceva il programma tu cosa hai fatto?" non mi ha mai risposto "ho chiamato il direttore della televisione per contestare il suo operato"... semplicemente cambiava canale.
Complimenti per il video e il canale . Vorrei proporre una possibile trasformazione diretta da termica in elettrica attraverso il sistema con termocoppia . Ovviamente produce una piccola intensità di corrente. Basandoci comunque su questo sistema, quanta se ne potrebbe produrre inserendo due contenitori , isolati elettricamente uno dall'altro?
E sicuramente un progetto interessante ma esce completamente da questo. Qui lo scopo è dirottare energia elettrica con il semplice scopo di riscaldare una batteria a sabbia, termica, per utilizzarla come fonte energetica per riscaldare acqua.
Ciao Gianni ho a cuore questa tematica del riciclo e soprattutto del fai da te. Ho installato l'anno scorso un un'impianto di pannelli solari ad aria calda di circa 20 metri quadrati e nel periodo estivo ho la necessità di smaltire aria calda da 100 a 120 gradi di temperatura pensi che sia possibile poter immagazzinare questa enorme quantità di calore in questa batteria a sabbia da poter utilizzare nel periodo invernale? Visto che tu utilizzi la resistenza e la corrente elettrica pensi si possa fare qualcosa grazie aspetto notizie spero buone.
la produzione esclusivamente estiva da usare in inverno non è possibile e nel mio video N.1 evidenziavo quanto si possa caricare tanto in estate ma poi costantemente anche nei periodi invernali dove andiamo ad assorbire tutto quello che consumiamo. Però tutta quell'aria calda che produci sprecata così dispiace. 😬😳😵💫 sicuramente potresti utilizzarla per una piscina o per l'acqua calda sanitaria... 🤷♂️
Ciao Complimenti :-) alcuni pensieri: per l'isolamento si potrebbe come primo strato da mettere a contatto con il metallo la pietra refrettaria, la stessa che si usa per costruire i forni. le serpentine potrebbero riprendere quelle dei puffer, una bassa dove entra il calore, una superiore dove viene prelevato. a differenza dell' acqua la sabbia non ha moti convettivi, per cui la serpentina deve assomigliare più a una griglia di un condizionatore con un ampia superficie che raggiunge tutto il serbatoio. e se invece di un unica sepentina per scaldare/prelevare usassi direttamente la resistenza elettrica in sabbia ( con un tombino di accesso ) e una diversa serpentina esterna al serbatoio dove scorre glicole ?
le tue affermazioni dimostrano l'impegno e la passione che hai su questo progetto. Alcune cose che hai detto sono fondamentali altre un pelino discutibili, come ad esempio il glicole che non può essere immesso viste Le altissime temperature in gioco.
assolutamente no... questa playlist è un prototipo che sarà in continua evoluzione, modifiche e migliorie per arrivare all'ottimo. Dal primo step di interramento al secondo ho preferito parlare di "fuori terra" per evitare un eventuale pericoloso di infiltrazione dalle falde acquifere.
Preferisco la prima idea,della batteria sotto terra. Posto che l'acqua non ci deve entrare,basta prevedere uno o più tubi di sfiato,nella rara eventualità che ci sia una infiltrazione. Se sono costruiti a sifone,si evita che diventino ingresso di acqua. E possino essere riempiti di isolante,che non è un tappo ermetico che trattiene la pressione. Inoltre,facendoli sfogare ad esempio in un vespaio, sempre sotterraneo,si evitano eventuali sbuffi di vapore pericolosi. Complimenti x ciò che fai
indubbiamente anch'io preferisco la batteria interrata perché hai una notevole coibentazione già con la terra all'interno di un vespaio protetta si potrebbe mettere anche un pozzetto con una pompa dove un' eventuale raccolta di acque piovane venga istantaneamente espulsa, tutte cose da considerare e ti ringrazio per la tua opinione approfondita su questo argomento...Work in progress. 👍🏻😊
Ciao Gianni, hai preso in valutazione la cenere come isolante? A mio avviso dovrebbe essere un isolante formidable perché se fai un falò un po grande, la brace rimane in temperatura per oltre 24 ore se ben coperta di cenere. Persino se ci piove sopra non disperde più di tanto. Grazie e sei un grande!
Questa playlist conterrà diversi prototipi. Questo prototipo, è il numero uno dove ci sarà l'analisi delle (temperature e della dissipazione), seguiranno altri prototipi per la scelta dei materiali, il passaggio dell'aria, le valvole... e quant'altro.
Molto interessante. Hai fatto una stima del rumore generato dal ventilatore? Se dovesse essere installato in casa, questo rappresenterebbe un vincolo importante
Salve, innanzitutto complimenti per questo meraviglioso e secondo me visionario progetto che vorrei anch'io iniziare ma ho una curiosità e spero che la risposta sia positiva altrimenti non posso farlo, la domanda è:Io ho una caldaia legna/pellet con un puffer da 800 lt che gestisce acqua sanitaria e riscaldamento termosifoni il puffer ha un ingresso per il solare ovviamente quindi è a questo ingresso che devo collegare la mandata e il ritorno di questa batteria che scalderà lo scambiatore che normalmente sarebbe scaldato dal solare oppure serve uno scambiatore apposito o addirittura un puffer apposito? Grazie in anticipo per la risposta e complimenti ancora per questo meraviglioso progetto e per tutto quello che porti sul canale. (spero di poter utilizzare questo sistema anch'io perché i prezzi di pellet e legna sono diventati improponibili). Grazie in anticipo e ancora complimenti
ciao Alex, la temperatura che può raggiungere la Batteria a sabbia e tra gli 80 e 500°. Questa temperatura dovrà essere dosata durante il passaggio nello scambiatore altrimenti si creerebbe un'evaporazione istantanea con le relative sovrappressioni pericolose. L'aggancio solare che hai nel tuo puffer presumo sia un aggancio idrico del cosiddetto solare termico, ed è proprio lì che puoi agganciare questa batteria a sabbia ma non in maniera diretta. Solo dopo che avrò effettuato tutti i test potrò darti con certezza i parametri da me utilizzati per trasportare, ovvero dosare le alte temperature negli scambiatori all'interno dei quali circolerà l'acqua spinta dalle pompe ovvero dal circolatore del puffer.
@@ENERGIAFAIDATE Si è l'ingresso del solare termico, ah ok allora aspetto i prossimi video per capire meglio, perdonami perché non direttamente? Ci va un liquido di processo tipo come avviene nel solare termico tipo il glicole? grazie mille sei super gentile, non vedo l'ora che escano gli altri video di questa e delle altre playlist continua così sei il migliore 💪
Bellissimo progetto, se in corso d'opera mi viene qualche idea, la proporrò sicuramente... ma come si può superare la tua Genialità e la tua esperienza? Ciao Gianni.
Grazie Rosario ma mi sento di dire che anche tu non scherzi... i tuoi progetti, nonché i commenti professionali che fai qui sul canale hanno un valore personale e nella condivisione della cultura.
ciaoRiccardo, l'idea non è per niente banale... due camere metalliche con all'interno l'isolante è indubbiamente la cosa migliore. Questo è il primo prototipo che sta aprendo un' interessantissima discussione tecnica dalla quale ne usciremo sicuramente acculturati e con prototipi già funzionanti. Grazie a tutti gli iscritti per la collaborazione questo video.
Sei fantastico❤❤il mantenimento del calore magari anche a 700 gradi, è una questione di isolamento 😊 volevo lanciarti questa idea provocatoria 😮 esistono concentratori solari parabolici con motore stirling da 10kw😊e se usassimo la batteria a sabbia (povere} in sostituzione almeno in parte delle costose batterie lifo? 😊 producendo corrente nelle ore che il fv non produce con il motore stirling? 😊 Hanno lunghissima durata, vedi frigor 😊 dovrò costruire una villetta e l'idea di fare un grande serbatoio sotterraneo a fianco dei box mi attira molto😊 un saluto e grazie per la tua cortesia e il tuo lavoro😊😊
Il motore Stirling è a mio avviso un'invenzione fantastica e non è mai invecchiata, tant'è vero che ancora oggi viene usata in alcune nazioni con successo e semplicità. vediamo in futuro se si potrà realizzare qualche progetto e relativo video. 👍🏻😊
@@ENERGIAFAIDATE alcune considerazioni a spanne a) 30 kg di sabbia 3,5 kwh una batteria da 3kwh pesa 34kg. b} la sabbia deve avere unica granulometria ed essere molto bene lavata. Se seguisse la linea di fuller l'aria avrebbe difficoltà a passare. C). Ero rimasto a 20€ a tonnellata per il vetro all'ingrosso quotazioni 2021 . A quel prezzo da prendere in considerazione. D) sto prendendo in considerazione due serbatoi anche per il raffrescamento estivo. Grazie per la tua pazienza 🥰
certo basta avere eccesso in abbondanza. Già discusso in un altro commento, ma non ha senso ritrasformare in elettrico quello che avevi trasformato in termico.
Salve Gianni, avendo un esubero estivo, che non mando dietro alla rete di almeno 15kw giornalieri, ho pensato che questo sistema potrebbe aiutare magari l'inverno a scaldare 2 camere da letto anche se per qualche periodo (che non riesco a calcolare idealmente) Avrei per l'occasione una cisterna zincata da 1500lt quindi circa 2000kg di sabbia che a conti fatti dovrebbero ospitare circa 240kw di energia. Caricabile in una 15ina di giorni. Internamente andrei a mettere un tubo di rame dove un circolatore di aria mi garantirebbe un riscaldamento dentro casa. Ora il problema sarebbe calcolare a grandi linee quanta potenza mi servirebbe idealmente per scaldare questo ambiente. Idealmente ho 180m³ di aria che pesano circa 220kg con un dT(delta) di 6 gradi cioè da 16 a 22. Mediante il cal.spec. dell'aria ho un calcolo ideale di 0.0003kw/kg°c quindi il conto sarebbe 220kg x0.0003 x6 =0.4kwh Adesso sono sicuro che sto sbagliando qualcosa e mi sono inceppato qui a fare i conti per capire in quanto tempo andrei a portare ad esaurimento la batteria di sabbia senza l'ausilio di energia l'inverno. Ho volontariamente omesso le perdite di calore dalla casa, dal sistema e dalla batteria stessa per semplificare il calcolo. Scusami della lunghezza del commento ma non sapevo come spiegarmi in maniera più semplificata. Potrebbe comunque essere un idea fattibile cosa ne pensi? Buon proseguimento Ed un saluto da un tuo iscritto 🙂
Ciao Giovanni un commento significativo che esprime l'immedesimazione in un progetto che ti attrae. Devi evidenziare due cose come citate nel video numero uno e ribadite nel video numero due; non puoi creare un accumulo estivo da utilizzare in inverno, ma approfitti del grande accumulo estivo da integrare costantemente in maniera più facile in inverno quando già hai portato a 500° la sabbia nella sua totalità. Tra dissipazione e assorbimento dell'acqua calda sanitaria hai un continuo calo delle temperature che vanno integrate da un abbondante impianto fotovoltaico. A tal proposito vedremo come si comportano i test di questo primo prototipo su questi due elementi, temperature e dissipazione.
Ciao ho rifatto i tuoi conti e mi sembrano esatti. in una condizione ideale teorica 180m3 quindi 60m2 hanno bisogno di 18000 BTU/h che equivalgono a 0.5kwh quindi 12kwh al giorno. se stori 240kwh li consumi in meno di 20 giorni. ora le condizioni saranno tutt'altro che ideali introducendo le perdite e il non scambio con delta T bassi ; vuoto per pieno 10 giorni senza mai ri-riscaldare ?
ciao hai avuto modo di alimentare la tua resistenza 48v immersa nella sabbia? Dovrebbe essere una resistenza per liquidi? mi incuriosisce sapere come si è comportata.
scusa, non fai prima ad usare la corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici per alimentare la resistenza di un boiler per acqua calda e riscaldamento ????
L'utilizzo di tutte le sorgenti dirette è una cosa diversa dall'utilizzo di energia, come quella della Batteria a sabbia, quando non hai più il sole. L'accumulo termico usato, ad esempio, solo per l'acqua calda sanitaria durerebbe settimane, anche a fronte di nuvole, pioggia o neve.
Buongiorno Gianni. Ottimo video come solo tu sai fare. Solo non mi é chiaro come il calore accumulato venga ceduto poi al boiler o puffer che sia. Grazie e ancora complimenti.
ciao Massimiliano grazie dei complimenti. Il calore viene ceduto non in maniera diretta ma attraverso uno scambiatore posizionato al di fuori della BATTERIA che dovrà gestire il dosaggio dell'altissima temperatura generata. Per ulteriori dettagli guarda il video numero uno dove ci sono anche i progetti sintetizzati.
Buongiorno carissimo. Attendo con ansia la continuazione del video della batteria di sabbia. Ma quanto tempo ci si mette secondo te a scaldare la sabbia fino ai 500°. Con una resistenza di 1500w ?
tieni presente che in base alle leggi della fisica tutti i kWh termici che hai all'interno di questa batteria a sabbia, prima di usarli devono essere immessi nel contenitore e per portare la sabbia a quella temperatura ci vuole veramente molto molto tempo, solo dopo il test saprò dare alcuni dati identificativi reali.
Ciao Gianni, vorrei capire l'accumulo quanto dura. D'estate è facile ma poi quanto si mantiene? Se necessito sempre di fotovoltaico anche d'inverno allora non ha senso. Scusa l''ignoranza. Ciao
tutte le domande sono lecite, i mesi estivi serviranno ad arrivare prepotentemente alla massima temperatura, ma indubbiamente dovrà essere poi mantenuta costantemente durante l'anno in funzione dell'utilizzo, ecco perché in questo progetto si parla di energia in avanzo, prelevata da una significativa installazione di pannelli fotovoltaici o altra fonte di energia alternativa green.
Ciao Gianni, un altra perplessità è che il cambio della resistenza risulterebbe molto difficoltosa nel caso si bruciasse…..non avendo una sede tutta sua….
grazie Danilo della giusta osservazione. Tieni presente che questo sarà un prototipo che serve a misurare il comportamento alle alte temperature e le relative dissipazioni non sarà la costruzione sul progetto originale finale.
Caro Gianni. prima di tutto complimenti per i tuoi sforzi per erudire noi semplici mortali 🙂 Vorrei chiederti cortesemente cosa ne penseresti di un impianto fatto tutto "modulare"off-grid. Ossia 30 pannelli che ricaricano 30 batterie da 100Ah tramite 30 regolatori di ricarica e infine 30 inverter da 1000/2000W ...insomma praticamente avrei la possibilità di sfruttare, alla fine, 30 KW di accumulo e di fruibilità sempre a disposizione. Il vantaggio sulla carta sarebbe che, col tempo, se una batteria o un inverter dovessero fallire, si rimedierebbe facilmente sostituendo solo quel singolo componente con poca spesa e facilmente. Ogni kit sarebbe da 1 kw quindi appunto 30 kit equivarrebbero piu o meno a 30 kw finali. Il costo sarebbe di circa 300 euro a kit quindi con circa 9000 euro avrei ben 30 Kw. Sulla carta non sarebbe male giusto? Costi per montaggio a parte. Ho solo un dubbio: come collegare efficacemente e in sicurezza i 30 inverter finali per avere appunto la potenza desiderata ...e che tipo di centralina finale dovrei istallare per far poi far entrare il cavo finale in casa ? Grazie infinite...sei forte ! 🙂
Tutte le invenzioni e le idee sono piacevoli da ascoltare, però come tu stesso dici… Spesso sono sulla carta. La difficoltà maggiore di connettere i 30 inverter è quella di trovare 30 inverter parallelabili da 1 kW. Un'altra cosa importante è che ogni inverter, ibrido consuma circa 70 W. Quindi tu avresti un consumo di stand-by giornaliero di circa 45 kWh su tutto il tuo progetto, e questo è elevatissimo. 🤷♂️👎🏻😊
La resistenza è una 48V inox per alte temperature immersa nella sabbia, ma che dovrà necessariamente avere un'attivazione regolata da un timer periodico in quanto la sabbia non ha la stessa trasmittanza dell'acqua e rischierebbe di bruciarsi per "over Temperature"
salve... una domanda ma 4 pannelli dedicati da 300w tot 1200w in serie 48 v collegati direttamente alla resistenza da 1500w 48v suggerita nel video è fattibile o dico una castroneria? grazie seguo il progetto con molto interesse
Qualsiasi resistenza pilotata direttamente senza timer, rischierebbe all'interno della sabbia di bruciarsi, e poi per pilotare una resistenza da 48 V dovrebbero essere in parallelo non in serie.
sarebbe in effetti l'ideale, valutandone i costi. Nel video stesso parlo di un contenitore di mattoni refrattari con all'interno un altro isolante in modo da creare uno spessore di circa 30 cm. Primo strato fibro-ceramica, secondo strato lana di roccia e a chiudere mattoni refrattari su tutti e 6 i lati.
Ciao Gianni mi è abbastanza chiaro , ma non capisco: diciamo che io ho 10kw al giorno disponibili per la resistenza ma come fa la resistenza ad arrivare a quei 500° gradi Grazie
Non devi arrabbiarti e nel contempo non devi pretendere che gli altri ti ascoltino, segui la tua strada. Professionalità, serietà e onestà pagano sempre. 🤷♂️😊
Mettere dei tubi di rame verticali, pieni anch'essi di sabbia, (o delle barrette di rame) dalla zona della resistenza fino alla parte più alta del contenitore per distribuire meglio il calore?
Ciao Gianni avrei una domanda da porti ; Quando la resistenza sarà da sostituire per usura come faremo a sostituirla senza che la sabbia ci impedisca di fare un buon lavoro? Grazie per l'attenzione.
questo è un prototipo e ne seguiranno altri per valutare tutte le condizioni di funzionamento. quello definitivo non avrà assolutamente una resistenza a diretto contatto con la sabbia che andrebbe bruciarsi per over temperature.
ciao Antonio, il video numero uno lo trovi nella playlist "batteria a sabbia". Per quanto riguarda il passaggio di acqua all'interno di una batteria a sabbia che raggiungerà i 500° come puoi ben capire ci sarebbe la vaporizzazione istantanea dell'acqua, quindi bisogna fare un passaggio esterno calibrato.
Le playlist sono veramente tante e capisco che ognuno è innamorato della sua ma devo tener conto di tutti gli iscritti a questo canale. Come ho detto in un video ho preferito buttare la conoscenza a pezzi invece che nasconderla e tirarla fuori al momento opportuno come se fosse un diamante. In questo modo tanti amici del canale stanno ragionando sulle varie playlist, stanno acquisendo cultura, alcuni sono partiti con idee personali e si crea in questo modo una sorta di collaborazione tra il promotore, cioè io, e coloro che seguono e possono anche aggiungere, migliorare o modificare ciò che avviene su questo canale ... con i giusti tempi. Sono innamorato di questo progetto della batteria a sabbia e vorrei partire domani e finirlo fra un mese ma rischierei di tralasciare tutto il resto, quindi confido nella vostra pazienza, ringrazio costantemente tutti voi iscritti al canale e… Se siete d'accordo procediamo gradualmente, le sorprese saranno tante. ⭐️🥹
Io comunque dopo farei la prova ad aggiungere blocchetti di rame e blocchetti di pionbo (hanno circa lo stesso calore specifico molto minore della sabbia)
Ciao, interessante il progetto ma devo dirti che la resistenza nella sabbia dura pochissimo; sto provando proprio in questi giorni una pistola termica ad aria con regolazione di due temperature differenti ovvero a 350 e 600 gradi alimentata con sovraproduzione di energia FV e mi sembra che funzioni meglio. Devo ancora provare se è meglio far passare l' aria attraverso la sabbia o attraverso un tubo scambiatore, appena ho ottenuto dei risultati farò un aggiornamento.
bravo Marco, facci sapere il risultato dei tuoi test, questa playlist si è rivelata molto interessante e culturale e avanzerà progressivamente passo dopo passo per identificare tutte le problematiche nonché le migliori soluzioni. Alla prossima.
quanto sono durate le resistenze che hai usato tu? Il fatto credo sia che arrivi si a 500 gradi ma attorno alla resistenza si arrivi a temperature molto piu' alte e le resistenze sono fatte per funzionare in aria o acqua dissipando il calore prodotto in essi.
È bene alimentare la RESISTENZA con una tensione minore (di poco) rispetto ai dati di targa di fabbrica: la dissipazione del calore con la sabbia è minore rispetto al proprio utilizzo nell'acqua con conseguente extrariscaldamento e rischi di rottura del filamento riscaldante.
Questa può essere una soluzione, invece io ho optato per un temporizzatore che accende e spegne per permettere al calore della resistenza di passare sulla sabbia. Questo è chiaramente un prototipo che evidenzierà le criticità che saranno poi modificate nei vari step dei video successivi.
@@ENERGIAFAIDATE oppure, in prossimità della resistenza, riempirla con sabbia con granellini più piccoli per consentire una migliore aderenza col ferro.
Carissimo Gianni buongiorno , dopo la visione del tuo ultimo video della serie :BATTERIA A SABBIA,mi sono capitati in mano dei tubetti di ceramica grezza bianca per la purificazione dell’acqua . Mi ha subito fatto pensare al progetto in questione……e se visto che la ceramica in questione fosse usata come letto di propagazione e diffusione primaria di scambio termico fra la serpentina e la sabbia? Visto che sono tubetti di ceramica (forse il materiale più inerte al mondo) faciliterebbe la diffusione primaria , favorirebbe la distribuzione del calore su tutta la superficie interna della sabbia (vista la forma tubolare )favorendone una più immediata accumulazione del calore?…..così mi è venuta in mente e così te la dico………intanto saluto tutti gli amici del canale ……e ti ringrazio per quello che fai……aspettando nuovi video come questi che ci riportano alla condizione di Sapiens in un mondo che ci vorrebbe decerebrati…….grazie ciao ( tubetti ceramica em)
(Tubetti ceramica )Anche sul cappello , sulla sommità della sabbia sarebbero utili a scambiare il calore che avrebbe nei tubetti più superficie per lo scambio del calore accumulato favorendo la circolazione dello stesso calore che dalla sabbia dovrebbe tornare all aria……. Se questo è il progetto Sempre tutto all interno del coibentante ……… solo pensieri ma te li voglio proporre……..
Questo è quello che tu scrivi in risposta ad un amico del canale : La resistenza è una 48V inox per alte temperature immersa nella sabbia, ma che dovrà necessariamente avere un'attivazione regolata da un timer periodico in quanto la sabbia non ha la stessa trasmittanza dell'acqua e rischierebbe di bruciarsi per "over Temperature" Ecco da lì il mio pensiero di facilitare questa diffusione del calore a diretto contatto della resistenza Rispondi
Bel video, volevo solo osservare che la sabbia pesa circa 1500 kg/mc quindi 1,5 kg al litro per avere un'idea del contenitore, quindi se ho capito bene i 30 kg di cui parli occupano circa 20 litri nel contenitore che hai usato nel video. Ancora complimenti Gianni!
Ciao Giovanni, per capire meglio il funzionamento del prototopo batteria a sabbia e farmi un idea precisa, vorrei visionare il video N.1 che non riesco a trovare. Se qualcuno potesse comunicarmi il link le saro molto grato. A presto e mille grazie
Ciao Gianni ormai sei noto sul web per il tuo canale RUclips dove condividi la tua esperienza e le infinite conoscenze nel campo delle energie rinnovabili e delle soluzioni green. È incredibile, hai una vasta gamma di contenuti che spaziano dalla costruzione e installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici, alla creazione di dispositivi per l'efficienza energetica e altre tecnologie verdi.
Quello per cui particolarmente ti apprezzo è per il suo approccio pratico e didattico, rendendo temi complessi accessibili anche ai non esperti. I tuoi video spesso includono guide passo-passo, dimostrazioni pratiche e spiegazioni dettagliate, aiutando noi semplici spettatori e appassionati a comprendere meglio le tecnologie e le metodologie necessarie per creare e gestire impianti energetici fai-da-te. Grazie, mi sono permesso di mandarti un piccolo contributo su PayPal per ciò che fai, la scuola che fai tu su questo canale varrebbe migliaia di euro.
Non potrei aggiungere altro e hai pienamentecolto nel segno … E grazie. 🥹
Questo canale è stato il primo In italia a trattare argomenti così professionali sull'energia alternativa. Nel futuro parleranno della storia di questo canale di Gianni che ha insegnato a migliaia di persone a staccarsi dalla rete ed essere energeticamente autonoma. Grazie a nome di tutti gli Iscritti.
Che bellissimo commento, un grazie di cuore. 🥹
Confesso che questo video lo aspettavo con trepidazione… super interessante, ha sconvolto i primi progetti fatti dal video numero uno e devo dire che anche dai commenti c’è veramente tanto da attingere…ognuno potrà realizzare al meglio la propria batteria utilizzando i materiali e le metodiche che riterrà opportuno, perché la conoscenza viene dal canale… insomma sembra proprio che a nessuno di noi piaccia vedere i regolatori che hanno chiuso… Gianni grazie e avanti così, complimenti!!!
ciao Andrea, condivido perfettamente 😱 quando il regolatore fotovoltaico chiude perché le batterie sono piene tutti noi ci chiediamo "ma questa energia potevo utilizzarla"… Ebbene sì andremo a scaldare un puffer di 200 l e una batteria a sabbia da 30 kg… Vediamo cosa succede, i test saranno tanti e c'è tanto entusiasmo e collaborazione intorno a questo progetto. Grazie
Buongiorno Gianni, sorvolo i complimenti per la tua, anzi per le tue capacità tecniche e di comunicazione, a dir poco fantastiche, mentre sinceramente mi complimento per lo spirito altruista, sociale e umano che metti in campo, senza tralasciare l'onestà che dimostri.
Il progetto della batteria di sabbia mi interessa molto, accumulare energia, sotto forma di calore, è una valida alternativa. Per quel che mi riguarda non penso di arrivare a 500 gradi il perché e facile da capire a quella temperatura c'è bisogno ti tanta qualità, è la qualità costa, ad esempio userei la lana di vetro fermandomi a 100 o 200 gradi.
Come si dice studiando una Ferrari rischia di fare ottime cinquecento..
Buon lavoro..
grazie Maurizio per il tuo bellissimo commento. Non solo hai reso chiaro la mission del canale ma hai anche esternato la tua volontà costruttiva a fronte di riflessioni tecniche importanti. Facci sapere come va. 👍🏻😊
Penso che questa playlist è questo progetto passerà alla storia.
Progetto molto interessante che utilizza la sabbia, praticamente un prodotto a costo zero.
Ciao Gianni , aspettavo questo video, come sempre al super top...
Tanta sperimentazione, test e adesso il primo prototipo. 🥶😎
Bravissimo, stavo giusto aspettando la progressione per cominciare la realizzazione personalizzata per le mie necessità, grazie per la tua immensa sapienza tecnica
grazie Paolo, prenditi il tempo per fare un'attenta valutazione anche perché nei prossimi video ci saranno già delle modifiche migliorative.
Bella cosa, non vedo l'ora di arrivare alla prova finale. Complimenti. 😊
il percorso sarà lungo però sta dando a tutti grandi soddisfazioni, questa è una delle playlist più seguite .
Magnifico 👍👍👍sono impaziente di vedere il seguito. Grazie Gianni e continua cosi
come al solito grazie a te Andrea e a tutti gli iscritti a questo canale che mi seguite assiduamente.
Quanto mi piace questo progetto!!👍🏻
👍🏻😊 grazie mille.
Bel lavoro Gianni complimenti. Tu fai sempre la differenza. Un particolare Io la fibra l avrei messa dentro poi tenuta dalla sabbia.
Molto interessante, grazie del commento da valutare nel proseguo dei prototipi.
Erano mesi che lo aspettavo! Grandissimo Gianni!
sono io che ringrazio te per la pazienza, come dico sempre tutte le mie playlist vanno avanti, alcune sono più lente perché più complesse ma si fermeranno solo quando ... 🥶😳 speriamo più in là possibile. 😵💫😎
Interessante progetto.. continua così.. un grande
Grazie mille e buona visione, se poi riesci a realizzarlo anche tu facci sapere.
Che lavorone Gianni. Solo tu potevi farlo. Voglio vedere il prossimo step...forza!
grazie caro, i prototipi saranno tanti e significativamente culturali perché si evolveranno mostrando diverse tecnologie e metodi costruttivi fino ad arrivare al prototipo finale (1 mt x 2 mt) che sarà il definitivo, da allacciare all'impianto di casa ...acqua calda sanitaria e riscaldamento a pavimento.
Progetto interessantissimo.👍
La forma o, meglio, il rapporto tra superficie e volume, è comunque importante per il mantenimento dell'energia termica nel tempo.
👋
assolutamente sì, difatti lo spessore dell'isolante sarà una delle cose importanti da valutare.
@@ENERGIAFAIDATEma nel serbatoio della sabbia non manca lo scambiatore per l'aria?
Lo potresti fare usando strati di sabbia-ghiaia a granulometrie diverse...
e un uscita sopra verso l'elettrovalvola...🤞
Le temperature nella batteria a sabbia sono altissime e variano da 80º a 500° a seconda della riserva energetica prodotta dal sole, quindi è impensabile affiancare l'acqua che andrebbe subito in evaporazione . Ci vuole uno scambio termico dosato per evitare vapore ed esplosioni.
@@ENERGIAFAIDATE penso che si possano evitare tubi nella sabbia/ghiaia scegliendo una sua corretta granulometria.
assolutamente si è un'idea alternativa menzionata nel video stesso, si parla di letto fluidizzato a sabbia.
Grande Gianni, progetto molto interessante, aspettavo il video da mesi. Mi aspettavo che mettessi gli strati isolanti all'interno per far sì che le giunture si sigillassero col peso della sabbia. Attendo trepidante il prossimo video ❤
era previsto però si sarebbe creato troppo schiacciamento sull'isolante che avrebbe compattato le fibre diminuendola dissipazione .penso che dai test ed dai commenti la cosa ideale sarà l'uso della fibra sia internamente che esternamente. A seguire i prossimi step dei prototipi.
Grazie,preciso come sempre. Credo che mi coinvolgero in questo progetto
È un progetto molto gradevole, tecnico e con un briciolo di avventura che non guasta mai nei prototipi e nelle invenzioni che partono da zero. La collaborazione di tutti voi, iscritti al canale, sarà importantissima. 👍🏻😊
Progetto piuttosto interessante. Seguiremo l'evolversi! 💪
Buona visione, aspetto qui le tue osservazioni.
Gianni spero sempre un giorno di vedere il terzo episodio quando arrivano le notifiche del canale!!! 🥰🥰🥰✌️
Hai ragione, i progetti vanno avanti ma sono tanti. Preferisco comunque divulgare la cultura anche al suo inizio che nasconderla ai cari amici del canale, anche perché ognuno di voi è già partito con qualcosa, anche se io non l'ho finito e quindi si crea una sorta di Test collettivo che fa sempre piacere.
Che figata Gianni! Sto sbavando per vedere il prossimo!
Questo sarà il mio modo per riscaldare aria e acqua di casa mia. Non ho un soldo, ma ho tempo e passione.
Tempo e passione sono sempre i primi 😊👍🏻 se realizzi il progetto a costo zero facci sapere, sarà molto interessante analizzare gli aspetti vari.
Recupera un vecchio scaldaacqua elettrico ed usane il boiler già hai risparmiato un bel po'.
@@ENERGIAFAIDATE Prima devo fare tanti altri lavori per la casa. Comunque sicuramente se realizzo ve lo faccio sapere.
può essere un'idea ... grazie
Finalmente un video realmente utile, grazie. Ho però qualche perplessità riguardo l efficienza. Un kg di sabbia a 500 gradi immagazzina circa la stessa energia di un kg di di acqua a 100 gradi. L acqua però ha doti uniche. Il moto convettivo che si crea all interno permette di trasferire energia molto più rapidamente rispetto alla sabbia cosa molto importante perché i pannelli solari producono per poco e succede che nella sabbia la resistenza andrà in protezione per non bruciarsi perché nella sabbia il trasferimento è lento mentre in acqua può rimanere sempre accesa cosa non da poco. Poi con la sabbia c'è la perdita nello scambio aria / acqua, mentre con l acqua è già tutto pronto a disposizione. Il test andrebbe fatto equiparando lacstessa energia accumulata in un boiler isolato bene anch esso. Perché anche l acqua costa poco ed è molto più pratica da caricare e scaricare...
Ci sono tanti progetti che riguardano l'accumulo e lo stoccaggio di energia termica tra cui acqua, sabbia, sfere metalliche, mattoni eccetera. Questo progetto riguarda "la batteria a sabbia", un progetto culturale che sarà realizzato in definitiva dopo i vari passaggi per i prototipi. I vostri commenti sono tutti apprezzati perché servono a coinvolgere tutti voi nella realizzazione di un progetto a mio avviso fantastico, ovvero una batteria termica a sabbia a basso costo che utilizza energia pulita proveniente dal sole, dal vento e dall'acqua. Lo studio del progetto rivelerà tutte le criticità e le difficoltà in essere, ma arriveremo sicuramente ad una meta piccola o grande che sia, che ci avrà arricchiti culturalmente e ci farà risparmiare sulla bolletta, anzi ci farà staccare dalla bolletta. (questa è la mission)...
Buongiorno Gianni, aspettavo questo video con ansia,( e anche i prossimi ) avevo già pensato di utilizzare la fibroceramica come isolante, però prima farei saldare degli aghi in inox su tutta la superfice del contenitore per poi infilare la coperta di fibroceramica e fissarla con delle clips, Aspetto con trepidazione il proseguire del progetto,GRAZIE
ogni opinione è rispettabile quindi grazie della tua collaborazione al progetto. 😊
Ciao Gianni, coibenda pure il termometro perché sarà molto caldo! Bravissimo e complimenti 👍
sarà sicuramente caldissimo ma è stato studiato apposta per arrivare oltre i 500° in quanto tutti i metalli che lo compongono sono resistenti oltre i 1000º
Gianni, innanzitutto complimenti per il suo valore umano oltre che tecnico. Poi vorrei far notare che per migliorare la trasmittanza del calore nella sabbia si potrebbe miscelare la stessa con derivati del silicone come quelli usati nella pasta termica per dissipatori oppure con semplice carbone. Buon lavoro, seguo con interesse👍
Grazie del tuo commento e dell'interazione col progetto, tieni presente che la batteria sabbia arriverà a 500° e sia il silicone che il carbone purtroppo resistono a temperature molto inferiori. Aspetto comunque i prossimi commenti e le riflessioni sempre utili per collaborare tutti insieme a questa iniziativa unica al mondo "batteria a sabbia fai da te".
E vero, il carbone prende fuoco dai 540 ai 700gradi, ci vorrebbe il vuoto per evitare la combustione,
👍🏻😊
Ciao buona serata :-) intanto Grazie per l'impegno, per la diffusione di informazioni e per questa attività di creazione di un gruppo attorno a un obiettivo comune. Attendo anch'io con equilibrata ansia la continuazione di questa playlist. Più che ci ragiono più capisco che è tutt'altro che banale, che è un progetto di lungo respiro e che sono molti i fattori di cui tenere conto ma anche che si presta a ulteriori casi d'uso. Nel mio caso, attualmente, la fonte principale di riscaldamento invernale è la legna (autoprodotta), che crea calore discontinuo e inquina proporzionalmente al numero di accensioni e spegnimenti; dovrei abbinare due puffer da 1000L per ottimizzare l'impianto ma è costoso ingombrante e pericoloso (la legna brucia a 700° e l'acqua va in pressione a 100°); la batteria a sabbia potrebbe risolvere il mio problema e magari chissà un giorno la potrei integrare nel forno per fare le pizze 🙂
il mio inesperto contributo:
possibile problema P: e possibile soluzione S:
P: costo del contenitore della sabbia
S: come contenitore si potrebbe partire da un fusto carburante di recupero. tiene 220lt = 300 kg di sabbia
P: le resistenze potrebbero essere fuori dei range normali
S: usare resistenze per alte temperature
P: i cavi di alimentazione della resistenza elettrica sono esposti ad alte temperature
S: usare guaine in fibra di vetro, silicone
P: i pannelli non producono potenza costante, a bassi amperaggi le resistenze scalderebbero poco e il delta di temperatura inefficiente
S: diverse resistenze attivate selettivamente
P: la sabbia non genera moti convettivi, il calore della resistenza rischia di stratificare troppo
S: aumentare la superficie della resistenza con lamine di metallo
S: distribuire le resistenze in verticale, misurare la temperatura in più punti
P: con la resistenza elettrica l'unico modo di apportare calore è elettrico
S: trasmissione per conduzione di un metallo ad esempio scaldato da fonte esterna
S: predisporre serpentina in rame nello strato inferiore
P: il prelievo di calore è ad alta temperatura porta con se il fenomeno dello scorrimento viscoso e danneggiamento della ventola
S: nel circuito chiuso di scambio comprimere l'aria raffreddata invece che aspirare quella calda e inserire polmoni
P: la sabbia potrebbe assorbire umidità o bagnarsi
S: inserire una valvola di sovrapressione/sfiato per i possibili vapori
Ciao Alessandro e inizio subito con ringraziarti per la tua partecipazione a questo progetto che parte già dalla consapevolezza che non sia una cosa da fare in un paio di video su RUclips, è un progetto che ho deciso di divulgare dal suo inizio per rendere tutti gli scritti a questo canale partecipi di questa Idea che reputo molto interessante e soprattutto, anche se a livello industriale ci sono già i prototipi, è la prima in assoluto ad essere presentata per il fai da te e quindi completamente autocostruita. Dato che le tue affermazioni e domande sono tante preferisco mandarti diversi messaggi in modo da non saturarti con un'unica risposta. Ricorda anche tu la prossima volta di spezzettare l'argomentazione, grazie. 😊👍🏻
Il primo aspetto riguarda la temperatura alla quale brucia la legna che di solito è intorno ai 280° non 700°, inoltre la legna non ha mai inquinato e continua ad essere un combustibile naturale completamente auto producibile e riciclabile al 100%. Questo lo dico perché nelle città i fumi della legna possono creare fastidio ai condomini ma da quando è nato il fuoco si è iniziata a bruciare legna, tanto è vero che ancora oggi non è vietato bruciare legna ma invece è obbligatorio acquistare camini che costano un botto con i quali bruciare la legna. Se devo disboscare per scaldarmi non va bene ma se creo una rotazione tra produzione della legna e utilizzo, ovviamente non possibile nelle città, allora la cosa diventa fattibile. detto questo io sono comunque favorevole all'utilizzo del solo sole, del vento e dell'acqua che potrebbero sostituire completamente anche la legna.
ovviamente il contenitore può essere di qualsiasi tipologia basta che sia ben coibentato per evitare dispersioni e le resistenze ovviamente per alte temperature con cavi protetti per le alte temperature o addirittura con dei busbar metallici di rame.
Per quanto riguarda i pannelli in esubero produrranno e introdurranno tutta la corrente nelle batterie che sarà poi prelevata da un inverter dedicato e quindi ci sarà la costante alimentazione delle resistenze attraverso l'esubero.
mi piace molto l'idea di aumentare la propagazione delle resistenze attraverso barre metalliche connesse alle resistenze presenti all'interno della sabbia ma questa è una cosa che ancora devono analizzare in quanto probabilmente le resistenze saranno all'esterno in un contenitore dove passerà aria che andrà a scaldare la sabbia invece che una presenza diretta delle resistenze all'interno della sabbia. Per quanto riguarda l'umidità non è un problema in quanto dopo la prima accensione, al raggiungimento delle alte temperature, ogni forma di umidità o di vita sarà completamente annientata al raggiungimento di alte temperature fino ad arrivare a 500°.
Bravissimo
Molto interessante
grazie😊 è un progetto che sta entusiasmando moltissimi iscritti a questo canale perché durante la realizzazione, attraverso i prototipi, analizzerò tutte le formule elettriche chimiche e fisiche coinvolte. Ci sarà un grande input per la conoscenza collettiva e alla fine arriverò alla realizzazione del "primo impianto di batteria a sabbia in fai da te" esistente. Una grandissima soddisfazione verso l'autonomia energetica.
Bellissimo video...grazie Ing.
chiamami Gianni, sono io che ringrazio tutti voi iscritti al canale che mi seguite assiduamente e che contribuite allo sviluppo di questo canale attraverso commenti e idee collaborative. Tutti i commenti sono attentamente vagliati e le risposte danno costantemente dignità e importanza sia che siate principianti o professionisti. Buona visione e buona partecipazione a questo canale. ♥️🔝😊
Buongiorno Gianni,veramente un bel progetto,come sempre curato nei particolari. Mi permetto di fare un'osservazione sulla resistenza,che durante il riscaldamento arriverà sicuramente a temperature stratosferiche rischiando di esplodere,ma non conosco le specifiche di quegli elementi.consiglierei una sonda di temperatura a contatto degli elementi.inoltre consiglierei un numero maggiore di elementi per avere più superfice a contatto con la sabbia,che ha un basso scambio termico,in più permette di modulare la potenza su più elementi. Magari con 3 resistenze da 1200w. Ottimo l'isolamento in fibroceramica.
grazie Stefano del tuo commento, la valutazione della resistenza immersa nella sabbia è stata condizionata dal prototipo perché non sarà assolutamente la condizione finale, dove la resistenza sarà all'esterno della batteria e all'interno di una camera attraversata costantemente dall'aria e non permetterà alla resistenza di superare i 500°. Come dici tu indubbiamente, la resistenza raggiungerà temperature molto alte, ecco perché in questo prototipo interporrò un timer di funzionamento che dovrà scaldare la resistenza, e quindi la sabbia, con degli On e degli off temporizzati che dovranno interrompersi per permettere la propagazione del calore a tutto il resto. Il prototipo servirà proprio a evidenziare le varie criticità comprese eventuali rotture o bruciature.
@@ENERGIAFAIDATE ok Gianni,capisco, comunque un sensore di sicurezza a contatto con gli elementi ti aiuterebbe anche a capire l'andamento del processo, esistono delle resistenze specifiche per funzionamento in aria con materiali che resistono ad alte temperature specifiche come per esempio l'INCOLOY 800. Credo che per la regolazione ti potrebbe aiutare molto un buon regolatore PID. Buon lavoro,anzi buon divertimento
@@ENERGIAFAIDATE ora ho capito.... Geniale !!
bene, grazie da valutare. Ringrazio anche a te per la partecipazione a questo progetto con la tua esperienza e le tue idee.
Un secondo strato di aerogel e sei al top
ottima idea. da valutare 👍🏻
Buongiorno Gianni, ottima pensata, bravissimo.
Stavo pensando che si potrebbe migliorare di tanto l'isolamento rivestendo con la fibroceramica anche la parte interna del serbatoio (visto lo spessore relativo della stessa). Cosa ne pensate?
L'idea è interessante ho bisogno di tener conto che la batteria finale la sabbia fluttuerà sgretolando la fibra ceramica. Intanto vediamo come si comporterà temperature e dissipazione in questo primo prototipo.
Ciao Gianni, io suggerirei un serbatoio semi ermetico con resistenza leggermente più in basso, un flussaggio di aria forzata e riciclo, prelevo dall'alto dell'aria più fredda per scambio termico con la sabbia e re-immissione sul fondo per il re-flussaggio, lasciare solo una apertura di respiro per evitare l'innalzamento della pressione e lavorare sempre a pressioni basse dell'aria di circolazione. L'aria secondo me va bene per il sistema sabbia ma per avere uno scambio più efficiente consiglio una serpentina in acciaio con olio diatermico in modo da farlo passare in un adeguato scambiatore a piastre a fluidi separati. La serpentina, trovandosi nella sabbia e nel flussaggio caldo a riciclo, avrebbe una buona efficienza di scambio ed il successivo a piastre olio/acqua beneficerebbe altresì. Considerando le alte temperature credo si necessiti anche di un modulatore perché se l'acqua fredda incontra una piastra a temperature oltre i 150 gradi celsius si va incontro a violenti colpi di ariete che bisognerebbe calcolare oltre ovviamente al violento passaggio dallo stato liquido a vapore. Poi ci sarebbe da implementare tutti i sensori di sicurezza, di temperature, umidità (nel caso di infiltrazione nella sabbia), pressione (sia dell'aria di flussaggio che dell'olio dello scambiatore) realizzabili con circuiti realizzabili o trovabili a poco prezzo su aliexpress. Perdona il mio essere prolisso, fai un bel lavoro di divulgazione, bravissimo.
Grazie del tuo commento e della tua partecipazione al progetto. Alcune cose da te menzionate sono esattamente quelle che saranno realizzate e per quanto riguarda l'olio che può girare a temperature intorno ai 250° è purtroppo ancora troppo basso perché la sabbia arriverà a 500°. Per quanto riguarda lo scambiatore, ovviamente sarà dosato per evitare botte di pressione rischiose per tutto l'impianto. Grazie della tua partecipazione e se hai altre idee da divulgare fai pure attraverso i commenti.
Buonasera Gianni , sempre grazie e complimenti per quello che fai. Scusami per l’ ingenuità della mia domanda, ma chiedo se la resistenza che usi, non è a bagno in acqua, non c’è il rischio che si bruci, come succede ad uno scaldabagno acceso senza acqua ?
potrebbe succedere, tieni presente che ho usato una resistenza in acciaio inox e molto robusta e la stessa funzionerà a impulsi temporizzati e non in maniera fissa.
@@ENERGIAFAIDATE grazie per la risposta, io sto usando questa resistenza perché ho modificato lo scaldabagno 80 L da 1200w 220v con resistenza 24v 600w alimentata da 3 pannelli fotovoltaici
ottimo grazie del tuo feedback 😊
Canale TOP
gentile... 🥹😊
Bene❤ attendiamo nuovi sviluppi❤grazie
😊👍🏻
6:30 vorrei approfondire questo meccanismo. In termini pratici come avverrà? Compressore, filtri, altro?
È un progetto molto affascinante, ma anche impegnativo da realizzare in fai da te, ma con le accortezze che sto studiando sarà una cosa fattibile da tutti coloro che vorranno intraprendere questa strada. Fondamentalmente si tratterà di scaldare la sabbia con l'avanzo di energia prodotta dal fotovoltaico e sarà dirottata all'interno del contenitore fortemente coibentato. La rotazione avverrà attraverso l'aria fluidizzata nella sabbia e lo scambio di energia dosato, ovviamente dosato, sull'acqua.
Ciao Gianni!
Seguo da tempo il tuo canale, sempre con molto interesse.
Già mio padre fantasticava di poter conservare il caldo dell'estate per scaldare la casa d'inverno, e io da vari anni ci sto ragionando seriamente.
Prima di vedere il tuo primo video avevo pensato ad un accumulo ad acqua di grandi dimensioni. Con una temperatura di 60° per minimizzare le dispersioni, avevo stimato un volume di 100 m3. Possibile nel mio caso essendo in campagna, ma certamente un'opera imponente. Il vantaggio sarebbe di usare dei pannelli solari ad acqua calda autocostruiti.
Dal video numero uno mi sono convinto che probabilmente il sistema a sabbia è più economico semplicemente perché più piccolo (anche se non ho fatto dei calcoli comparativi), e perché l'eccesso di energia elettrica ci sarebbe comunque in un impianto off grid.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, avevo già pensato di far fluire l'aria direttamente nella porosità della massa termica, magari usando la ghiaia invece della sabbia.
Un problema potrebbe essere la dilatazione termica della massa che andrebbe a spingere sulle pareti in modo ciclico con le variazioni di temperatura. Ho pensato di risolvere con un serbatoio tronco conico, per permettere alla spinta di scaricarsi verso l'alto, l'inclinazione andrebbe valutata in base all'angolo di attrito tra la ghiaia e la parete metallica.
Il letto fluidizzato risolverebbe in parte questo problema, ma porterebbe con se altre complicazioni. Intanto richiede una portata d'aria molto grande, difficilmente scalabile sul modello di accumulo stagionale, e poi ci sarebbero sempre delle polveri che nel tempo rovinerebbero il ventilatore e potrebbero depositarsi nei canali.
Per l'isolamento penso di usare la vermiculite (venduta nei consorzi agrari a circa 20-25€ per sacco di 100L) oppure la pomice, se riesco a recuperarla. La vermiculite è un minerale argilloso che, cotto ad alta temperatura si espande fino ad una densità di circa 250 kg/m3. Compresso in lastre si usa nelle stufe a legna, resiste ad altissime temperature.
Non ho ancora deciso se usarla in forma granulare in un'intercapedine tra il serbatoio ed una parete di gasbeton, o compattata con un legante (argilla) e fibre (paglia o canapa sminuzzata, solo nella parte esterna)
intanto grazie del messaggio molto tecnico che fa capire quanto questo progetto ti abbia appassionato. Prima di intraprendere l'opera definitiva che nel tuo caso è molto imponente ti consiglio di fare un progetto in piccola scala anche perché per scaldare 100 m³ d'acqua ci vorrebbe veramente tanta tanta energia. Facci sapere come andranno i vari step... 👍🏻😊
@@ENERGIAFAIDATE alla fine penso che seguirò la tua idea di farlo a sabbia, con i dettagli di cui ho parlato nel primo commento
@@ing.pagano l'acqua riscalda più velocemente della sabbia ma si raffredda altrettanto velocemente: ecco che la sabbia è ottimale come accumulo. Serve capire come si apre e chiude la "valvola" per immettere aria nello scambiatore per riscaldare il puffer
grazie della solidarietà, vediamo i vari prototipi che cosa riveleranno in termini di analisi globale delle temperature in ballo, delle dissipazioni, del trasporto delle temperature e dello scambio con l'acqua.
ottimo video, davvero interessante, io non metterei la resistenza così, una volta pieno di sabbia, può essere un problema estrarla
hai perfettamente ragione 😊 difatti questo prototipo serve solo a verificare il comportamento ad alta temperatura e la dissipazione. Se guardi il video numero uno nel progetto finale si parla di circolazione ad aria con resistenze corazzate esterne alla sabbia.
@@ENERGIAFAIDATE ammetto di essermi perso il primo video 😅
non c'è problema non è obbligatorio. segui comunque questa playlist perché si sta facendo interessante e siamo solo al video numero 2 😎
Ciao Gianni, senza fascio “tubiero “ come pensi di estrarre il calore dal contenitore di sabbia?
Questo primo prototipo sarà il test di temperatura e dissipazione e servirà a valutare il comportamento della sabbia e delle resistenze elettriche all'interno della stessa che, seppure a contatto diretto, non riuscendo a dissipare come nell'acqua dovranno essere pilotate da un timer ciclico.
Complimenti Gianni per il tuo impegno in questo tuo nuovo progetto,vorrei chiederti se la batteria termica possa essere utilizzata in qualche maniera come una stufa ler riscaldare casa magari con bocchette canalizzate da dove esce aria calda naturalmente non a 300 gradi magari ad una temperatura simile a quella delle pompe di calore in inverno
la circolazione dell'alta temperatura diventa complessa quando la vuoi gestire direttamente ecco perché ho preferito concentrare la centrale tutta all'esterno compreso lo scambiatore, e verso casa lasciare solo l'acqua di circolazione.
Grazie 😊
😎
Ciao Gianni, grazie per i tuoi preziosi progetti!!!
Volevo farti presente se hai considerato i mattoni di gas beton ottimi isolanti qualcuno ho visto che le ha usate come piccole fornacette .
assolutamente sì, probabilmente saranno la tipologia refrattaria che utilizzerò per chiudere il tutto nella batteria finale. 🔝👍🏻😊
Bellissimo progetto. Mi chiedevo se anche i pedini sono isolati.
questo è un prototipo al suo inizio, quindi tutto è in corso di valutazione e miglioria. I piedini in questo caso non sono isolati e saranno oggetto di analisi. 😉👍🏻
Salve , complimenti per il lavoro che condividi. L'aria calda che si può estrarre da questa batteria si può canalizzarea ptemperature adeguate dentro i termosifoni?
può essere una soluzione adottata, come dici tu opportunamente dosata per evitare scottature, ovviamente per il riscaldamento le dimensioni della batteria a sabbia dovranno essere importanti visto il grande assorbimento. L'idea comunque è carina e, all'interno di questo canale culturale, tutto ciò che non sarà realizzato contribuirà a realizzare altre cose.
ciao Gianni , bell'idea questo progetto, ti dico come farei io, magari può servire . Contenitori economici inox sono i serbatoi per olio o latte vino, sotto metterei i gasbeton almeno 20 30 cm con un po di gesso per unire. La circolazione d'aria non mi sembra una buona idea perchè serve un canale in metallo per la circolazione e andrebbe coibentato , forse una ventola. io farei un asta in metallo che penetra nell'isolamento , regolando la profondità forse è possibile regolare la temperatura, l'altro lato a contatto con lo scambiatore, intorno 40-50cm di lana di roccia e finito in cartongesso se la temperatura è umana😅. Comunque possiamo solo scegliere quanto tempo energia ci impiega per uscire, ma uscirà . almeno credo😂
Ciao ALESSIO, l'asta in metallo che entra ed esce è un'idea che trovo fantastica e mi riporta un po' alle barre che entrano ed escono dalle centrali nucleari. Da valutare seriamente. 😊👍🏻
Finalmente grazie
È sempre un piacere dare risposta alle tue richieste. 😎👍🏻
Grazie ho visto se inseriamo il contenitore rivestito dalla fibra ceramica in un contenitore pieno di sale potrebbe sostituire la lana di roccia grazie e buona serata
qualsiasi isolamento ulteriore andiamo a sommare è sicuramente una protezione aggiunta, l'unica cosa negativa è che il sale di solito viene scaldato a 300° massimi e non 500°
Ciao molto spesso la semplicità è alla base di un progetto funzionale. Lo scambiatore aria acqua successivamente previsto e necessario a parzializzare le enormi temperature in gioco, costa in termini di realizzazione sicuramente un impegno maggiore di costi e materiali.
Ti faccio un esempio. Io ho un fornetto per la fusione dei metalli che raggiunge i 1100 gradi, eppure la scatola metallica esterna durante il funzionamento rimane intorno agli 80 gradi. Proporzionando adeguatamente la coibentazione del contenitore della sabbia, si potrebbe avvolgere direttamente la serpentina dell'acqua subito dopo quest'ultima, sfruttando appunto la dissipazione termica parziale del calore comunque ceduto da qualsiasi materiale di isolamento, anche il più nobile, e rendendo il progetto molto più semplice.
L'idea di sfruttare il calore residuo è ottima quando si ha la temperatura costante all'interno della condotta primaria ma dato che la temperatura della batteria a sabbia varia da 500° a 80° in funzione di quanta energia in avanzo abbiamo da buttar dentro alla stessa, può accadere che ti ritrovi in inverno la batteria a 150°, che va benissimo per scaldare l'acqua del puff er ma la temperatura esterna alla cella primaria potrebbe essere 40° . Ecco perché ho studiato un sistema con la parzializzazione del flusso dell'alta temperatura sullo scambiatore in modo da garantire sempre gli 80° stabili verso l'acqua.
Grande Gianni. Qualche considerazione, interrompere il ponte termico dei piedini con dell isolante sicuramente riduce la dispersione. Anche incapsulare il termometro non sarebbe sbagliato. Seguo con curiosità... ps. Grazie
hai ragione Davide, questo prototipo avrà delle funzioni specifiche su temperature e dissipazione. Nei successivi video vedremo altre sperimentazioni di questa "batteria a sabbia fai da te" prima al mondo riguardo il fai da te.
Ciao Gianni, avrei alcuni spunti di riflessione. Al livello industriale si creano dei convogliatori di flusso per uniforme il flusso su tutta la sezione, altrimenti convoglierebbe su un unico "punto". Più alte sono le velocità del flusso, più alti saranno gli atriti tra sabbia e sabbia e tra sabbia e metallo... Ciò genererebbe usura del materiale metallico e anche diminuzione della granulometria della sabbia. Con la diminuzione di granulometria aumenterebbe il trascinamento di polveri nel flusso di aria. A quel punto con un letto fluido, in uscita, servirebbero filtri a cicloni. E farebbe perdere inerzia termica.
Ciao Andrea, interessante la tua analisi su cui rifletterò attentamente. 😊👍🏻🔝
Andrea per evitare gli attriti fra sabbia e metallo ma soprattutto fra metallo e aria quando lavoravo nella posa delle pipe line di media pressione si utilizzavano dei campi elettromagnetici che creavano una separazione fra il metallo dei tubi mannesmann in acciaio ed il metano che vi scorreva dentro proprio per evitare che l'attrito fra le volatili particelle di metano andassero a consumare il metallo. Per quello che avevo capito era un sistema piuttosto semplice ma non ne conoscevo profondamente le specifiche perché facevo il geometra di cantiere e quindi non il saldatore o l'esecutore di quelle lavorazioni specifiche. Visto che mi sembri ferrato in questa problematica secondo te è possibile replicare questa soluzione nel nostro caso specifico? Grazie per l'eventuale risposta tua o un intervento di Gianni 👋
Dici che l acqua ha un coefficiente termico maggiore della sabbia.
So che in zone desertiche degli Usa utilizzano piccole piscine x scaldare durante il freddo notturno.
So di essere fuori tema, ma se puoi rispondimi. Avrei intenzione di utilizzare una piccola piscina come accumulatore di calore.
Complimenti x la chiarezza.
Ciao Amedeo, l'acqua ha una potenza di accumulo superiore alla sabbia ma nello stesso tempo anche una dissipazione maggiore. Questo significa che se vuoi utilizzare una piscina come batteria termica devi coibentare in maniera eccezionale tutte le sue pareti e soprattutto quella superiore. Nella progettazione devi contemplare anche le fughe della pressione quindi non costruirai una piscina ermetica, e tutte le condotte, nonché le pompe di circolazione dalla piscina alla casa, dovranno essere anch'esse coibentate in maniera eccezionale. Se possiedi una piccola piscina, anche soltanto 5 × 4 mt hai un potere calorifico di 20 tonnellate di acqua, quindi un'inerzia termica incredibilmente alta... ma tieni presente che tutto quello che ti darà in temperatura prima dovrai inserirla per riscaldare la piscina stessa. In questo caso non ti consiglio l'avanzo del fotovoltaico ma disseminare 100 m di campo con tubo nero di gomma colpito dal sole e una semplice pompa di circolazione potente, alimentata dal fotovoltaico. Ti serve solo un termostato e non il vaso di espansione e le valvole di massima pressione. Sarebbe un bel progetto fammi sapere se lo realizzi che potresti finire nella playlist "impianti degli amici del canale"
@@ENERGIAFAIDATE io sinceramente non capisco questo boom della batteria a sabbia, sembra una moda, il calore specifico della sabbia rispetto all'acqua è 1/5, quindi già con lo stesso volume d'acqua puoi accumulare la stessa energia a 1/5 della temperatura (100°) cosa che comincia a essere già gestibile usando l'acqua. Inoltre, è vero che l'acqua ha i suoi moti convettivi ma coebentare un serbatoio di acqua con un deltaT con l'esterno di 80° non è come coebentare un deltaT di 480°...la potenza dispersa in calore è quadratica come è quadratica la potenza trasmessa all'aumentare della tensione, quindi considerando anche la diversa conduttanza termica dei due materiali ci vorrebbe 2-3 volte lo spessore isolante per avere la stessa dispersione che si ha 100°. Quindi ora mi sorge una domanda...sbaglio io la valutazione o è solo una moda questa? io sinceramente non ci vedo vantaggi... senza considerare gli stress termici a cui è sottoposto un riscaldatore a 6-700°, forse anche di più dato che la sabbia fa più fatica ad assorbire il calore
Devi tenere sempre presente quando approcci un canale tecnico che la tua opinione non è mai la peggiore... ma neanche la migliore. Su questo canale, come in tutti i canali professionali si fanno test per insegnare, far riflettere, analizzare tutti gli aspetti legati all'energia alternativa compresa la fisica. Qui non passano le mode... passa la cultura, di chi vuole ricevere o condividere. Detto questo puoi tranquillamente riformulare la domanda per avere le risposte adeguate al tuo progetto... Perché sicuramente hai un progetto, giusto? mi fai simpaticamente venire in mente un amico che mi chiamava ogni volta che c'era un programma alla televisione che a lui non piaceva e io gli facevo la domanda "visto che non ti piaceva il programma tu cosa hai fatto?" non mi ha mai risposto "ho chiamato il direttore della televisione per contestare il suo operato"... semplicemente cambiava canale.
Complimenti per il video e il canale .
Vorrei proporre una possibile trasformazione diretta da termica in elettrica attraverso il sistema con termocoppia . Ovviamente produce una piccola intensità di corrente. Basandoci comunque su questo sistema, quanta se ne potrebbe produrre inserendo due contenitori , isolati elettricamente uno dall'altro?
E sicuramente un progetto interessante ma esce completamente da questo. Qui lo scopo è dirottare energia elettrica con il semplice scopo di riscaldare una batteria a sabbia, termica, per utilizzarla come fonte energetica per riscaldare acqua.
mitico
Grazie Carmine, buon weekend.
Ciao Gianni ho a cuore questa tematica del riciclo e soprattutto del fai da te. Ho installato l'anno scorso un un'impianto di pannelli solari ad aria calda di circa 20 metri quadrati e nel periodo estivo ho la necessità di smaltire aria calda da 100 a 120 gradi di temperatura pensi che sia possibile poter immagazzinare questa enorme quantità di calore in questa batteria a sabbia da poter utilizzare nel periodo invernale? Visto che tu utilizzi la resistenza e la corrente elettrica pensi si possa fare qualcosa grazie aspetto notizie spero buone.
la produzione esclusivamente estiva da usare in inverno non è possibile e nel mio video N.1 evidenziavo quanto si possa caricare tanto in estate ma poi costantemente anche nei periodi invernali dove andiamo ad assorbire tutto quello che consumiamo. Però tutta quell'aria calda che produci sprecata così dispiace. 😬😳😵💫 sicuramente potresti utilizzarla per una piscina o per l'acqua calda sanitaria... 🤷♂️
Dove trovo il primo video?Non c è nella playlist.
È nella playlist "Batteria a sabbia" 😎
In quanto tempo si scarica?
il comportamento di questo prototipo alla massima temperatura, alla dissipazione e ai relativi tempi sarà oggetto del prossimo video.
@@ENERGIAFAIDATE attendiamo ansiosamente
Ciao Complimenti :-) alcuni pensieri: per l'isolamento si potrebbe come primo strato da mettere a contatto con il metallo la pietra refrettaria, la stessa che si usa per costruire i forni. le serpentine potrebbero riprendere quelle dei puffer, una bassa dove entra il calore, una superiore dove viene prelevato. a differenza dell' acqua la sabbia non ha moti convettivi, per cui la serpentina deve assomigliare più a una griglia di un condizionatore con un ampia superficie che raggiunge tutto il serbatoio. e se invece di un unica sepentina per scaldare/prelevare usassi direttamente la resistenza elettrica in sabbia ( con un tombino di accesso ) e una diversa serpentina esterna al serbatoio dove scorre glicole ?
le tue affermazioni dimostrano l'impegno e la passione che hai su questo progetto. Alcune cose che hai detto sono fondamentali altre un pelino discutibili, come ad esempio il glicole che non può essere immesso viste Le altissime temperature in gioco.
Super video…mi chiedevo se dev’essere per forza interrato..(per chi come me non ha giardino) Grazie
assolutamente no... questa playlist è un prototipo che sarà in continua evoluzione, modifiche e migliorie per arrivare all'ottimo. Dal primo step di interramento al secondo ho preferito parlare di "fuori terra" per evitare un eventuale pericoloso di infiltrazione dalle falde acquifere.
Bravo
grazie 👍🏻
Sei il mio idolo..posso chiedere quando uscirà il prossimo video della batteria a sabbia ?
Esagerato 🥶 di preciso non lo so ma spero a breve. 😊
Preferisco la prima idea,della batteria sotto terra.
Posto che l'acqua non ci deve entrare,basta prevedere uno o più tubi di sfiato,nella rara eventualità che ci sia una infiltrazione.
Se sono costruiti a sifone,si evita che diventino ingresso di acqua.
E possino essere riempiti di isolante,che non è un tappo ermetico che trattiene la pressione.
Inoltre,facendoli sfogare ad esempio in un vespaio, sempre sotterraneo,si evitano eventuali sbuffi di vapore pericolosi.
Complimenti x ciò che fai
indubbiamente anch'io preferisco la batteria interrata perché hai una notevole coibentazione già con la terra all'interno di un vespaio protetta si potrebbe mettere anche un pozzetto con una pompa dove un' eventuale raccolta di acque piovane venga istantaneamente espulsa, tutte cose da considerare e ti ringrazio per la tua opinione approfondita su questo argomento...Work in progress. 👍🏻😊
@@ENERGIAFAIDATE si potrebbe partire da un cassone in lamiera , nuovi costano sui 200€ . attorniato da pietra refrettaria e cemento per forni.
Ciao Gianni, hai preso in valutazione la cenere come isolante? A mio avviso dovrebbe essere un isolante formidable perché se fai un falò un po grande, la brace rimane in temperatura per oltre 24 ore se ben coperta di cenere. Persino se ci piove sopra non disperde più di tanto. Grazie e sei un grande!
L'idea mi sembra buona, da valutare.
Video molto interessante, ma la serpentina per l aria dove la fai passare visto che hai coibentato tutto?
Questa playlist conterrà diversi prototipi. Questo prototipo, è il numero uno dove ci sarà l'analisi delle (temperature e della dissipazione), seguiranno altri prototipi per la scelta dei materiali, il passaggio dell'aria, le valvole... e quant'altro.
Molto interessante. Hai fatto una stima del rumore generato dal ventilatore? Se dovesse essere installato in casa, questo rappresenterebbe un vincolo importante
la batteria a sabbia va installata assolutamente fuori casa visto le alte temperature.
Salve, innanzitutto complimenti per questo meraviglioso e secondo me visionario progetto che vorrei anch'io iniziare ma ho una curiosità e spero che la risposta sia positiva altrimenti non posso farlo, la domanda è:Io ho una caldaia legna/pellet con un puffer da 800 lt che gestisce acqua sanitaria e riscaldamento termosifoni il puffer ha un ingresso per il solare ovviamente quindi è a questo ingresso che devo collegare la mandata e il ritorno di questa batteria che scalderà lo scambiatore che normalmente sarebbe scaldato dal solare oppure serve uno scambiatore apposito o addirittura un puffer apposito? Grazie in anticipo per la risposta e complimenti ancora per questo meraviglioso progetto e per tutto quello che porti sul canale. (spero di poter utilizzare questo sistema anch'io perché i prezzi di pellet e legna sono diventati improponibili). Grazie in anticipo e ancora complimenti
ciao Alex, la temperatura che può raggiungere la Batteria a sabbia e tra gli 80 e 500°. Questa temperatura dovrà essere dosata durante il passaggio nello scambiatore altrimenti si creerebbe un'evaporazione istantanea con le relative sovrappressioni pericolose. L'aggancio solare che hai nel tuo puffer presumo sia un aggancio idrico del cosiddetto solare termico, ed è proprio lì che puoi agganciare questa batteria a sabbia ma non in maniera diretta. Solo dopo che avrò effettuato tutti i test potrò darti con certezza i parametri da me utilizzati per trasportare, ovvero dosare le alte temperature negli scambiatori all'interno dei quali circolerà l'acqua spinta dalle pompe ovvero dal circolatore del puffer.
@@ENERGIAFAIDATE Si è l'ingresso del solare termico, ah ok allora aspetto i prossimi video per capire meglio, perdonami perché non direttamente? Ci va un liquido di processo tipo come avviene nel solare termico tipo il glicole? grazie mille sei super gentile, non vedo l'ora che escano gli altri video di questa e delle altre playlist continua così sei il migliore 💪
😊👍🏻
@@ENERGIAFAIDATE grazie sei fortissimo 💪💪💪
Bellissimo progetto, se in corso d'opera mi viene qualche idea, la proporrò sicuramente... ma come si può superare la tua Genialità e la tua esperienza? Ciao Gianni.
Grazie Rosario ma mi sento di dire che anche tu non scherzi... i tuoi progetti, nonché i commenti professionali che fai qui sul canale hanno un valore personale e nella condivisione della cultura.
Ciao Gianni, ma se invece di interrarlo metto il silos in garage, che è sottoterra, ovviamente coibentando il tutto?
se realizzerai una coibentazione veramente significativa va bene altrimenti avrai il garage troppo caldo. 🥵
Geniale...
Banalmente, avrei rivestito internamente; come il forno per le pizze. In modo da creare un sarcofago
ciaoRiccardo, l'idea non è per niente banale... due camere metalliche con all'interno l'isolante è indubbiamente la cosa migliore. Questo è il primo prototipo che sta aprendo un' interessantissima discussione tecnica dalla quale ne usciremo sicuramente acculturati e con prototipi già funzionanti. Grazie a tutti gli iscritti per la collaborazione questo video.
Sei fantastico❤❤il mantenimento del calore magari anche a 700 gradi, è una questione di isolamento 😊 volevo lanciarti questa idea provocatoria 😮 esistono concentratori solari parabolici con motore stirling da 10kw😊e se usassimo la batteria a sabbia (povere} in sostituzione almeno in parte delle costose batterie lifo? 😊 producendo corrente nelle ore che il fv non produce con il motore stirling? 😊 Hanno lunghissima durata, vedi frigor 😊 dovrò costruire una villetta e l'idea di fare un grande serbatoio sotterraneo a fianco dei box mi attira molto😊 un saluto e grazie per la tua cortesia e il tuo lavoro😊😊
Il motore Stirling è a mio avviso un'invenzione fantastica e non è mai invecchiata, tant'è vero che ancora oggi viene usata in alcune nazioni con successo e semplicità. vediamo in futuro se si potrà realizzare qualche progetto e relativo video. 👍🏻😊
@@ENERGIAFAIDATE alcune considerazioni a spanne a) 30 kg di sabbia 3,5 kwh una batteria da 3kwh pesa 34kg. b} la sabbia deve avere unica granulometria ed essere molto bene lavata. Se seguisse la linea di fuller l'aria avrebbe difficoltà a passare. C). Ero rimasto a 20€ a tonnellata per il vetro all'ingrosso quotazioni 2021 . A quel prezzo da prendere in considerazione. D) sto prendendo in considerazione due serbatoi anche per il raffrescamento estivo.
Grazie per la tua pazienza 🥰
grazie a te, Giuseppe, di aver condiviso le tue idee su questo meraviglioso progetto.
Buongiorno. Mai pensato di abbinare uno Stirling a questa batteria a sabbia?
certo basta avere eccesso in abbondanza. Già discusso in un altro commento, ma non ha senso ritrasformare in elettrico quello che avevi trasformato in termico.
Salve Gianni, avendo un esubero estivo, che non mando dietro alla rete di almeno 15kw giornalieri, ho pensato che questo sistema potrebbe aiutare magari l'inverno a scaldare 2 camere da letto anche se per qualche periodo (che non riesco a calcolare idealmente)
Avrei per l'occasione una cisterna zincata da 1500lt quindi circa 2000kg di sabbia che a conti fatti dovrebbero ospitare circa 240kw di energia.
Caricabile in una 15ina di giorni. Internamente andrei a mettere un tubo di rame dove un circolatore di aria mi garantirebbe un riscaldamento dentro casa. Ora il problema sarebbe calcolare a grandi linee quanta potenza mi servirebbe idealmente per scaldare questo ambiente.
Idealmente ho 180m³ di aria che pesano circa 220kg con un dT(delta) di 6 gradi cioè da 16 a 22. Mediante il cal.spec. dell'aria ho un calcolo ideale di 0.0003kw/kg°c quindi il conto sarebbe 220kg x0.0003 x6 =0.4kwh
Adesso sono sicuro che sto sbagliando qualcosa e mi sono inceppato qui a fare i conti per capire in quanto tempo andrei a portare ad esaurimento la batteria di sabbia senza l'ausilio di energia l'inverno.
Ho volontariamente omesso le perdite di calore dalla casa, dal sistema e dalla batteria stessa per semplificare il calcolo.
Scusami della lunghezza del commento ma non sapevo come spiegarmi in maniera più semplificata.
Potrebbe comunque essere un idea fattibile cosa ne pensi?
Buon proseguimento
Ed un saluto da un tuo iscritto 🙂
Ciao Giovanni un commento significativo che esprime l'immedesimazione in un progetto che ti attrae. Devi evidenziare due cose come citate nel video numero uno e ribadite nel video numero due; non puoi creare un accumulo estivo da utilizzare in inverno, ma approfitti del grande accumulo estivo da integrare costantemente in maniera più facile in inverno quando già hai portato a 500° la sabbia nella sua totalità. Tra dissipazione e assorbimento dell'acqua calda sanitaria hai un continuo calo delle temperature che vanno integrate da un abbondante impianto fotovoltaico. A tal proposito vedremo come si comportano i test di questo primo prototipo su questi due elementi, temperature e dissipazione.
Ciao ho rifatto i tuoi conti e mi sembrano esatti. in una condizione ideale teorica 180m3 quindi 60m2 hanno bisogno di 18000 BTU/h che equivalgono a 0.5kwh quindi 12kwh al giorno. se stori 240kwh li consumi in meno di 20 giorni. ora le condizioni saranno tutt'altro che ideali introducendo le perdite e il non scambio con delta T bassi ; vuoto per pieno 10 giorni senza mai ri-riscaldare ?
ciao hai avuto modo di alimentare la tua resistenza 48v immersa nella sabbia? Dovrebbe essere una resistenza per liquidi? mi incuriosisce sapere come si è comportata.
A breve farò i primi test, ovviamente sarà una resistenza che dovrà essere attivata in maniera pulsante per evitare un surriscaldamento eccessivo.
scusa, non fai prima ad usare la corrente prodotta dai pannelli fotovoltaici per alimentare la resistenza di un boiler per acqua calda e riscaldamento ????
L'utilizzo di tutte le sorgenti dirette è una cosa diversa dall'utilizzo di energia, come quella della Batteria a sabbia, quando non hai più il sole. L'accumulo termico usato, ad esempio, solo per l'acqua calda sanitaria durerebbe settimane, anche a fronte di nuvole, pioggia o neve.
Buongiorno Gianni. Ottimo video come solo tu sai fare. Solo non mi é chiaro come il calore accumulato venga ceduto poi al boiler o puffer che sia. Grazie e ancora complimenti.
ciao Massimiliano grazie dei complimenti. Il calore viene ceduto non in maniera diretta ma attraverso uno scambiatore posizionato al di fuori della BATTERIA che dovrà gestire il dosaggio dell'altissima temperatura generata. Per ulteriori dettagli guarda il video numero uno dove ci sono anche i progetti sintetizzati.
@@ENERGIAFAIDATE benissimo grazie mille per la tua infinita gentilezza e disponibilità.
grazie come al solito a tutti voi iscritti al canale che mi seguite assiduamente. Buon impianto a tutti e buona bolletta a zero euro
Buongiorno carissimo. Attendo con ansia la continuazione del video della batteria di sabbia. Ma quanto tempo ci si mette secondo te a scaldare la sabbia fino ai 500°. Con una resistenza di 1500w ?
tieni presente che in base alle leggi della fisica tutti i kWh termici che hai all'interno di questa batteria a sabbia, prima di usarli devono essere immessi nel contenitore e per portare la sabbia a quella temperatura ci vuole veramente molto molto tempo, solo dopo il test saprò dare alcuni dati identificativi reali.
Ciao Gianni, vorrei capire l'accumulo quanto dura. D'estate è facile ma poi quanto si mantiene? Se necessito sempre di fotovoltaico anche d'inverno allora non ha senso. Scusa l''ignoranza. Ciao
tutte le domande sono lecite, i mesi estivi serviranno ad arrivare prepotentemente alla massima temperatura, ma indubbiamente dovrà essere poi mantenuta costantemente durante l'anno in funzione dell'utilizzo, ecco perché in questo progetto si parla di energia in avanzo, prelevata da una significativa installazione di pannelli fotovoltaici o altra fonte di energia alternativa green.
Ciao Gianni, un altra perplessità è che il cambio della resistenza risulterebbe molto difficoltosa nel caso si bruciasse…..non avendo una sede tutta sua….
grazie Danilo della giusta osservazione. Tieni presente che questo sarà un prototipo che serve a misurare il comportamento alle alte temperature e le relative dissipazioni non sarà la costruzione sul progetto originale finale.
Caro Gianni. prima di tutto complimenti per i tuoi sforzi per erudire noi semplici mortali 🙂
Vorrei chiederti cortesemente cosa ne penseresti di un impianto fatto tutto "modulare"off-grid.
Ossia 30 pannelli che ricaricano 30 batterie da 100Ah tramite 30 regolatori di ricarica e infine 30 inverter da 1000/2000W
...insomma praticamente avrei la possibilità di sfruttare, alla fine, 30 KW di accumulo e di fruibilità sempre a disposizione.
Il vantaggio sulla carta sarebbe che, col tempo, se una batteria o un inverter dovessero fallire, si rimedierebbe facilmente
sostituendo solo quel singolo componente con poca spesa e facilmente.
Ogni kit sarebbe da 1 kw quindi appunto 30 kit equivarrebbero piu o meno a 30 kw finali.
Il costo sarebbe di circa 300 euro a kit quindi con circa 9000 euro avrei ben 30 Kw.
Sulla carta non sarebbe male giusto? Costi per montaggio a parte.
Ho solo un dubbio: come collegare efficacemente e in sicurezza i 30 inverter finali per avere appunto la potenza desiderata
...e che tipo di centralina finale dovrei istallare per far poi far entrare il cavo finale in casa ?
Grazie infinite...sei forte ! 🙂
Tutte le invenzioni e le idee sono piacevoli da ascoltare, però come tu stesso dici… Spesso sono sulla carta. La difficoltà maggiore di connettere i 30 inverter è quella di trovare 30 inverter parallelabili da 1 kW. Un'altra cosa importante è che ogni inverter, ibrido consuma circa 70 W. Quindi tu avresti un consumo di stand-by giornaliero di circa 45 kWh su tutto il tuo progetto, e questo è elevatissimo. 🤷♂️👎🏻😊
Buonasera che resistenza hai usato? Quello che non ha capito se la resistenza e immersa direttamente nella sabbia.... grazie mille!
La resistenza è una 48V inox per alte temperature immersa nella sabbia, ma che dovrà necessariamente avere un'attivazione regolata da un timer periodico in quanto la sabbia non ha la stessa trasmittanza dell'acqua e rischierebbe di bruciarsi per "over Temperature"
salve... una domanda ma 4 pannelli dedicati da 300w tot 1200w in serie 48 v collegati direttamente alla resistenza da 1500w 48v suggerita nel video è fattibile o dico una castroneria? grazie seguo il progetto con molto interesse
Qualsiasi resistenza pilotata direttamente senza timer, rischierebbe all'interno della sabbia di bruciarsi, e poi per pilotare una resistenza da 48 V dovrebbero essere in parallelo non in serie.
Gianni una domanda ma la resistenza non era meglio farla attraversare tutta la sabbia che si scaldava meglio e molto più veloce?
ovviamente sì, una resistenza che percorre una superficie più ampia lavora meglio, vediamo cosa succede in questo prototipo.
Per migliorare potresti usare un secondo contenitore che avvolge il tutto isolando ulteriormente per un utilizzo esterno
sarebbe in effetti l'ideale, valutandone i costi. Nel video stesso parlo di un contenitore di mattoni refrattari con all'interno un altro isolante in modo da creare uno spessore di circa 30 cm. Primo strato fibro-ceramica, secondo strato lana di roccia e a chiudere mattoni refrattari su tutti e 6 i lati.
Ciao Gianni mi è abbastanza chiaro , ma non capisco: diciamo che io ho 10kw al giorno disponibili per la resistenza ma come fa la resistenza ad arrivare a quei 500° gradi Grazie
La tua domanda sarà esattamente frutto di studio per arrivare alle logiche produttive globali 😊
Quando 5 anni fa parlavo di batterie alla sabbia la gente mi prendeva per matto,a se li ribecco quelli ,gliele suono stile palude della Louisiana 🪕
Non devi arrabbiarti e nel contempo non devi pretendere che gli altri ti ascoltino, segui la tua strada. Professionalità, serietà e onestà pagano sempre. 🤷♂️😊
Salve Gianni... io ho molta sabbia calcarea, finissima. Se la utilizzo al posto della sabbia silicea può funzionare?
Assolutamente sì. 😎
@@ENERGIAFAIDATEgrazie mille
⭐️😊
Mettere dei tubi di rame verticali, pieni anch'essi di sabbia, (o delle barrette di rame) dalla zona della resistenza fino alla parte più alta del contenitore per distribuire meglio il calore?
potrebbe essere un'idea, grazie della tua opinione.
Ciao Gianni avrei una domanda da porti ; Quando la resistenza sarà da sostituire per usura come faremo a sostituirla senza che la sabbia ci impedisca di fare un buon lavoro? Grazie per l'attenzione.
questo è un prototipo e ne seguiranno altri per valutare tutte le condizioni di funzionamento. quello definitivo non avrà assolutamente una resistenza a diretto contatto con la sabbia che andrebbe bruciarsi per over temperature.
Non vedo il video n 1 su questo faccio una domanda se si inserisce una serpentina all interno dove far passare l acqua sanitaria
ciao Antonio, il video numero uno lo trovi nella playlist "batteria a sabbia". Per quanto riguarda il passaggio di acqua all'interno di una batteria a sabbia che raggiungerà i 500° come puoi ben capire ci sarebbe la vaporizzazione istantanea dell'acqua, quindi bisogna fare un passaggio esterno calibrato.
Ciao Gianni, ma quando fai il test di batteria a sabbia.
Le playlist sono veramente tante e capisco che ognuno è innamorato della sua ma devo tener conto di tutti gli iscritti a questo canale. Come ho detto in un video ho preferito buttare la conoscenza a pezzi invece che nasconderla e tirarla fuori al momento opportuno come se fosse un diamante. In questo modo tanti amici del canale stanno ragionando sulle varie playlist, stanno acquisendo cultura, alcuni sono partiti con idee personali e si crea in questo modo una sorta di collaborazione tra il promotore, cioè io, e coloro che seguono e possono anche aggiungere, migliorare o modificare ciò che avviene su questo canale ... con i giusti tempi. Sono innamorato di questo progetto della batteria a sabbia e vorrei partire domani e finirlo fra un mese ma rischierei di tralasciare tutto il resto, quindi confido nella vostra pazienza, ringrazio costantemente tutti voi iscritti al canale e… Se siete d'accordo procediamo gradualmente, le sorprese saranno tante. ⭐️🥹
Io comunque dopo farei la prova ad aggiungere blocchetti di rame e blocchetti di pionbo (hanno circa lo stesso calore specifico molto minore della sabbia)
grazie valuterò in corso d'opera... 👍🏻😊
Che isolante usare a 500 gradi?
Allo stato attuale, il miglior isolante risulta essere la fibroceramica in silicato di alluminio
Ciao, interessante il progetto ma devo dirti che la resistenza nella sabbia dura pochissimo; sto provando proprio in questi giorni una pistola termica ad aria con regolazione di due temperature differenti ovvero a 350 e 600 gradi alimentata con sovraproduzione di energia FV e mi sembra che funzioni meglio. Devo ancora provare se è meglio far passare l' aria attraverso la sabbia o attraverso un tubo scambiatore, appena ho ottenuto dei risultati farò un aggiornamento.
bravo Marco, facci sapere il risultato dei tuoi test, questa playlist si è rivelata molto interessante e culturale e avanzerà progressivamente passo dopo passo per identificare tutte le problematiche nonché le migliori soluzioni. Alla prossima.
quanto sono durate le resistenze che hai usato tu? Il fatto credo sia che arrivi si a 500 gradi ma attorno alla resistenza si arrivi a temperature molto piu' alte e le resistenze sono fatte per funzionare in aria o acqua dissipando il calore prodotto in essi.
Per coibentare si possono valutare lapillo vulcanico, argilla espansa o paglia pressata
Per quanto riguarda il lapillo e l'argilla sono ideali, la paglia purtroppo no perché questa batteria a sabbia arriverà a 500°.
È bene alimentare la RESISTENZA con una tensione minore (di poco) rispetto ai dati di targa di fabbrica: la dissipazione del calore con la sabbia è minore rispetto al proprio utilizzo nell'acqua con conseguente extrariscaldamento e rischi di rottura del filamento riscaldante.
Questa può essere una soluzione, invece io ho optato per un temporizzatore che accende e spegne per permettere al calore della resistenza di passare sulla sabbia. Questo è chiaramente un prototipo che evidenzierà le criticità che saranno poi modificate nei vari step dei video successivi.
@@ENERGIAFAIDATE oppure, in prossimità della resistenza, riempirla con sabbia con granellini più piccoli per consentire una migliore aderenza col ferro.
Da valutare... grazie della partecipazione. 🔝👍🏻
Carissimo Gianni buongiorno , dopo la visione del tuo ultimo video della serie :BATTERIA A SABBIA,mi sono capitati in mano dei tubetti di ceramica grezza bianca per la purificazione dell’acqua . Mi ha subito fatto pensare al progetto in questione……e se visto che la ceramica in questione fosse usata come letto di propagazione e diffusione primaria di scambio termico fra la serpentina e la sabbia? Visto che sono tubetti di ceramica (forse il materiale più inerte al mondo) faciliterebbe la diffusione primaria , favorirebbe la distribuzione del calore su tutta la superficie interna della sabbia (vista la forma tubolare )favorendone una più immediata accumulazione del calore?…..così mi è venuta in mente e così te la dico………intanto saluto tutti gli amici del canale ……e ti ringrazio per quello che fai……aspettando nuovi video come questi che ci riportano alla condizione di Sapiens in un mondo che ci vorrebbe decerebrati…….grazie ciao ( tubetti ceramica em)
(Tubetti ceramica )Anche sul cappello , sulla sommità della sabbia sarebbero utili a scambiare il calore che avrebbe nei tubetti più superficie per lo scambio del calore accumulato favorendo la circolazione dello stesso calore che dalla sabbia dovrebbe tornare all aria……. Se questo è il progetto
Sempre tutto all interno del coibentante ……… solo pensieri ma te li voglio proporre……..
Scusate le pecche di scrittura 😅
Questo è quello che tu scrivi in risposta ad un amico del canale : La resistenza è una 48V inox per alte temperature immersa nella sabbia, ma che dovrà necessariamente avere un'attivazione regolata da un timer periodico in quanto la sabbia non ha la stessa trasmittanza dell'acqua e rischierebbe di bruciarsi per "over Temperature" Ecco da lì il mio pensiero di facilitare questa diffusione del calore a diretto contatto della resistenza
Rispondi
ogni commento e valutazione verrà attentamente analizzato da me. grazie della tua interazione col progetto.
Quanta è
Elettricità assorbe per far arrivare a temperatura la batteria?
la cosa bella del prossimo video sarà proprio la valutazione del comportamento alle alte temperature e la relativa dissipazione nel tempo.
Quanto tempo per caricare?
lo vedrò nei test di questo primo prototipo.
Ciao ho un dubbio nella formula sono 0.2 cal o 200 cal?
0.2kcal oppure 200cal è uguale.
Bel video, volevo solo osservare che la sabbia pesa circa 1500 kg/mc quindi 1,5 kg al litro per avere un'idea del contenitore, quindi se ho capito bene i 30 kg di cui parli occupano circa 20 litri nel contenitore che hai usato nel video. Ancora complimenti Gianni!
Il tuo calcolo è perfetto, il serbatoio è circa 20 LT.
Ciao Giovanni, per capire meglio il funzionamento del prototopo batteria a sabbia e farmi un idea precisa, vorrei visionare il video N.1 che non riesco a trovare. Se qualcuno potesse comunicarmi il link le saro molto grato. A presto e mille grazie
Il video numero uno è esattamente in questa playlist della batteria a sabbia, la trovi nella home page principale delle playlist.
Ciao! Non trovo la parte nº 1, puoi linkarmi il video?
Trovata!! 😅
😊 playlist " batteria a sabbia "
@@ENERGIAFAIDATE infatti…. Grazie ancora … e attendo con ansia le successive puntate. ❤
😎👍🏻