Le campane di S.Giorgio di Piano (BO)

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  • Опубликовано: 13 сен 2024
  • S.Giorgio di Piano (BO) - Chiesa Arcipretale di S.Giorgio Martire
    4 campane in Fa3 intonate in quarto maggiore:
    Fa3 -14/100 = Giuseppe Brighenti, 5 Agosto 1837
    Sol3 -28/100 = Giuseppe Brighenti, 1 Ottobre 1837
    La3 -46/100 = Giuseppe Brighenti, 1 Ottobre 1837
    Do4 -13/100 = Giuseppe Brighenti, 5 Agosto 1837
    Centro attivo già in epoca romana, come testimoniano numerosi ritrovamenti e la topografia di alcuni luoghi, nel Medioevo il "Castello di San Giorgio" compare citato con i nomi di "Selva tauriana" o "Massa tauriana" e "Saltus plano", bosco di pianura. L'imperatore Ottone nel 947 lo cita come "Castello sancti Georgii": in epoche poco tranquille gli abitanti avevano scelto come protettore un santo guerriero. Il luogo, già situato in posizione strategica per scambi commerciali, fu fortificato nel Trecento con opere imponenti di cui restano tracce ben conservate: nel 1388 venne fortificato tutto il castello. Sotto il dominio pontificio fino al 1796, Comune in epoca napoleonica, vede un rinnovato dinamismo economico e sociale nell'Ottocento, caratterizzato da un'economia rurale che vede prevalenti la coltura della canapa e del grano. La Chiesa parrocchiale nel medioevo era una Pieve dalla quale dipendevano ben 15 chiese. Dedicata a San Giorgio venne ristrutturata e modificata nel XIX secolo, mentre il campanile risale al secolo precedente. L'interno è a tre navate e custodisce sull'altare maggiore un pregevole dipinto di Antonio Randa raffigurante la Madonna col Bambino che appare a San Giorgio e ai Santi Leonardo e Pancrazio; si tratta della prima opera pubblica di questo artista, allora allievo di Guido Reni, e si colloca intorno al 1611/1613. Interessante anche la copia del Battesimo di Gesù del Verrocchio, attribuita a Mario Roversi. Nei primi mesi del 1837, fu dato l'incarico a Giuseppe Brighenti I° di progettare e fondere 4 grandi nuove campane per S.Giorgio di Piano. Nel mese di Maggio Giuseppe morì improvvisamente e il padre Gaetano si prese l'incarico di fondere i sacri bronzi. Le iscrizioni della grossa informano che quest'ultima fu fusa nel mese di Agosto. Più precisamente, secondo le notizie fornite dai registri della fonderia la piccola e la grossa furono fuse il 5 Agosto mentre la mezzanella e la mezzana il 1 Ottobre. Le iscrizioni delle 3 piccole informano che per la loro fusione fu impiegato il bronzo delle campane preesistenti fuse rispettivamente nel 1728, 1671 e 1740. Le 4 campane, caratteristiche per la loro voce forte e penetrante, sono tra le migliori di tutta la diocesi e formano con i doppi similari di Zola Predosa e S.Bartolomeo e Gaetano di Bologna la triade dei capolavori ottocenteschi della fonderia Brighenti. Inoltre in cella è presente un sonello fuso sempre da Brighenti in sostituzione di uno fuso nel 1410. Il campanile fu restaurato nel 2005. La grossa "Giorgia Maria" di nota nominale Fa3-14, pesa 8,95 q.li ed ha un diametro di 110,7 cm. La mezzana "Vincenza Maria" di nota nominale Sol3-28, pesa 6,13 q.li ed ha un diametro di 98,5 cm. La mezzanella "Giuseppa Luigia" di nota nominale La3-46, pesa 4,49 q.li ed ha un diametro di 88,4 cm. La piccola "Antonia Maria" di nota nominale Do4-13, pesa 2,71 q.li ed ha un diametro di 74,6 cm. Le 4 campane sono montate su un perfetto castello ligneo ottocentesco.
    Fonte dati delle campane: "Campanili e Campane di Bologna e del Bolognese" (a cura di Mario Fanti; Cassa di Risparmio in Bologna, 1992)
    Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono
    Suonate:
    -Doppio da Trave: Due in S.Pietro Ribattute e 24 di S.Bartolomeo in scala
    -Doppio da Trave: Doppio di Renazzo
    16 Novembre 2019
    Buona visione :-)
    Giacomo (Bolocampanaro02):
    / @giacomolacascia
    Andrea Tescari:
    / @andreatescari4781
    Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
    / @nicotosstoss9060
    Giorgio Chiletti:
    / @giorgiochiletti5486

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