Raffaele, mi è dispiaciuto non essere presente all'incontro... I tuoi interventi in queste occasioni sono sempre illuminanti. Stessa considerazione per quello dell'anno scorso a Roma. Condivido in pieno quanto hai argomentato... D'altronde il mercato detta le regole e noi dobbiamo essere bravi a sincronizzarci con il cambiamento! Grazie di tutto.
In linea generale l'argomento fila, ma mi permetto di dire, senza offesa, che alcuni punti sono un po' troppo semplicistici. Se è vero che ogni cambiamento tecnologico genera scetticismo e proccupazione, è anche vero che quella dell' AI è una rivoluzione che non solo genera un automatismo, ma "crea" qualcosa al posto di un essere umano, soprattutto di quello che era pagato per svolgere quel compito. Se il pittore ritrattista poteva adattarsi e diventare fotografo, o se il postino e i mezzi commerciali nonostante il telefono i pacchi e le merci dovevano trasportarli, se le persone dovevano comunque spostarsi fisicamente nonostante potessero chiamare etc, molti mestieri oggi sono destinati non a cambiare il "mezzo con cui", ma ad essere sostituiti dall' IA. Esempio fra tutti, i doppiatori o i traduttori, ma la lista è lunga. Tu stesso non fai degli esempi concreti, a parte il manutentore delle colonnine, che comunque sarà un perito elettronico che ha fatto dei corsi di aggiornamento, per non parlare della problematica legate all'immigrazione nello sfruttamento del lavoro e nel livellamento verso il basso delle retribuzioni (gente che accetta di essere pagata meno). Purtoppo ogni invenzione tecnologica che apporti un più o meno radicale cambiamento nella società si porta necessaiamente dietro il fatto che alcuni (o molti) lavori diverranno obsoleti e molti lavoratori dovranno adattarsi a fare altro, specie quelli assimilabili dall'intelligenza artificiale. Per ora, a meno che non si implementi l'IA nei robot, difficilmente un idraulico, un giardiniere o un muratore perderanno il posto. Ultima cosa, hai tralasciato molte delle preoccupazioni che intellettuali ed esperti del settore nutrono a proposito degli sviluppi dell'intelligenza artificiale, dato che già in fase embrionale com'é ora, vediamo di cosa è capace.
E invece penso che il punto sia proprio qui, e il tuo commento ne è la prova. Tendiamo a guardare con occhi diversi le rivoluzioni del passato rispetto a quelle del futuro. Penso che l'errore di fondo sia nel dire "si, ma stavolta è diverso". No, non lo è mai. Perché lo è sempre. Ogni rivoluzione è diversa. Solo che quelle del passato sono, appunto, passate e le guardiamo col senno di poi. Non ci coinvolgevano in prima persona e quindi riusciamo ad essere distaccati nell'analisi. Invece quelle in corso (e quelle future) ci spaventano perché non sappiamo cosa ci aspetta e ci manca la terra sotto i piedi. E sta cosa la affronto moooolto in dettaglio nel talk. C'è tutta la parte sui bias cognitivi che sta li proprio a dire "ragà non ci dobbiamo fidare del nostro cervello, ci frega, ci ha sempre fregato".
Raffaele ti seguo sempre con entusiasmo ma da 54enne ti posso dire che io sono sempre stato uno che ha rivoluzionato sempre il sistema....amo le rivoluzioni....le persone critiche e le innovazioni con un certo equilibrio ...però ho provato a immaginare fra trent'anni cosa sarà capace di fare? Non e solo un problema di sostituire il lavoro di qualcuno....ma guardiamo a cosa diventerà un intelligenza artificiale senza cuore ? Proveranno a controllare l umanità! Come hanno già fatto con l emergenza sanitaria mondiale? Poniamoci qualche domanda perché nel mondo non ci sono solo le persone buone con buoni propositi come noi e voi!
@@faberbettarini2441 e dimmi allora, come verrai pagato? Potremmo essere liberi già da ora ma se lavoriamo è solo per portare a casa dei soldi e consentirci di campare. La prego solo di non rispondere con la fesseria del "Reddito Universale"
Raffaele, devo dirti che i tuoi video su RUclips sono un’altra storia! Non mi capitava da tempo di rimanere così attaccato allo schermo. Sei riuscito a fare centro. Grazie per il tuo lavoro!
Con il passare degli anni, le disuguaglianze sono aumentate, e l'introduzione di nuove tecnologie ha spesso favorito una piccola élite a discapito della maggioranza. Questa e' la mia reale preoccupazione.
Grazie per questo video, è una ulteriore motivazione a migliorare le mie competenze orizzontali (ormai per me questa idea è diventata uno stile di vita da molto tempo).
Buonasera Raffaele, devo dire la verità, io ho paura delle intelligenze artificiali. Come dicevi tu questo atteggiamento della "paura del progresso tecnologico" non è necessariamente di chi è estraneo alla tecnologia tanto che l'ha avuto persino Bill Gates. Io non sono Bill Gates ma la mia laurea magistrale in informatica e i miei 7 anni di esperienza lavorativa nel mondo IT ce li ho. Diciamo che non sono di quelli che dice "le intelligenze artificiali ci ruberanno sicuramente il lavoro" o "distruggeranno sicuramente la creatività umana" però mi sembra che la possibilità ci sia e spero di sbagliarmi. Il fatto che l'abbiamo sempre detto di per sè non significa niente, le parobole del "tacchino induttivista" o del "ragazzo che gridò a lupo a lupo" ci insegnano questo. Non è che perché è "sempre andata così" allora le cose andranno "sempre così" questo è un confermation bias. In secondo luogo, è qualcosa di concettualmente diverso da quello che abbiamo visto fin'ora. Faccio l'esempio con il mio ambito, io faccio lo UI UX designer, gli strumenti che usiamo oggi sono estremamente più comodi di quelli che si usavano 5 anni fa. Nello specifico, Figma del 2023 è estremamente più comodo di Adobe XD del 2017, però Figma non ti fa l'interfaccia, la AI stanno cominciando a fare le interfacce. Per molti lavori manuali è già avvenuto un processo analogo, tipo oggi non c'è più il commesso della videoteca che a manina ti affitta il film ma è la prima volta che a essere "sotto attacco" (passami il termine) sono lavori di concetto: scrittori, illustratori, designer, ecc. In terzo luogo ho paura che l'umanità finirà per svilire sé stessa, per esempio sento dire cose tipo "ma infondo che differenza c'è tra creatività umana e intelligenza artificiale? Midjourney fa permutazioni del già visto come lo fanno tutti gli illustratori" e io non credo in questo. In primo luogo gli artisti umani sono in grado anche di inventare tecniche nuove (pochissimi ma esistono: Brunelleschi e la prospettiva in pittura, Leonardo e la prospettiva aerea, Hitchcook e l'effetto Vertigo, ecc) in secondo luogo non confondiamo lo stile con la tecnica. Tim Burton come disegnatore avrà anche tratto dal già visto ma per arrivare al suo stile di disegno, molto riconoscibile, ha sicuramente fatto un percorso di ricerca sia artistico (vedo cosa fanno gli altri artisti) sia personale (vedo cosa mi piace mi funziona nei disegni) per elaborare uno stile personale riconoscibile diverso da ogni altro. Se infondo la creatività umana è mero rimescollamento, perché non tutti i rimescolamenti sono sullo stesso piano? Perché le persone chiedono a midjourney di disegnare nello stile di Tim Burton, dello studio Ghibli, di Leonardo, ecc... evidentemente perché questi rimescolamenti sono unici e secondo me, per artisti viventi, andrebbero coperti da copyright. Io sono preoccupato, però spero che tu abbia ragione.
Su molte cose che dici sono d'accordo con te, però il tuo discorso sembra non prendere minimamente in considerazioni le conclusioni del mio talk. 1. Il lavoro che faremo oggi non è lo stesso che faremo domani 2. Il lavoro che faremo domani non lo conosciamo ancora, anzi non esiste ancora Il fulcro del discorso è tutto lì. Tu fai UI/UX designer. Se lo dico a mio nonno manco sa di cosa si tratta e manco avrebbe potuto immaginare la nascita di un lavoro del genere nel suo mondo senza computer e senza internet. Il tuo lavoro (così come il mio e tanti altri) lo dobbiamo allo stesso progresso e alla stessa tecnologia che ci ha portato all'IA. E mi sembra che in molti stiano facendo il gioco dei due pesi e delle due misure: "mi va bene il progresso che ha portato alla nascita dello UX designer, non mi va bene tutto quello dopo" Comodo così, no? 😅 Io sono pronto a fare un lavoro che non esiste ancora. Anzi, non vedo l'ora. Sta cosa mi stimola tantissimo. Tu lo sei? (questa è la domanda più importante di tutte a mio avviso)
@@RaffaeleGaitonon è che non lo prendo in considerazione, è solo che io non ho paura di perdere il lavoro (almeno non presto), ho più che altro paura che la società finisca per sminuire le capacità umane, e in parte sto già vedendo questa tendenza (appunto l'esempio di chi dice che la creatività umana infondo è come quella artificiale solo che non trae dalla stessa quantità, quindi in realtà è inferiore) e anzi mi ha fatto molto piacere vedere che tu sei "human first" (passami il termine). L'unica vera critica che ti ho fatto è al pensiero ottimista. "È andata sempre bene quindi andrà sempre bene". Io lo spero, però non ne sono sicuro.
@@yuripalazzo3512occhio che io non dico “è sempre andata bene quindi andrà bene” (quello si che sarebbe tacchino induttivista, per citare il caro Taleb). Io dico “abbiamo sempre ostacolato il progresso e siamo sempre stati spaventati dalla tecnologia” che è diverso. Quella parte del talk (con la mega trafila degli aneddoti storici) serve a far capire che “non c’è nulla di nuovo sotto il sole” e che la storia è un ciclo che si ripete. Questo aspetto è fondamentale per aiutarci a contestualizzare ciò che sta accadendo e soprattutto la reazione della stampa (è con loro che ce l’ho soprattutto!) Concludo dicendo che sono ottimista per natura, perché credo che una delle grandi capacità dell’essere umano sia quella di adattarsi a qualsiasi cosa. Anzi, se ottimista non ti piace (che a volte suona quasi ingenuo) allora diciamo “possibilista” (per citare un altro grande autore): ossia credo che ci sia sempre una possibilità di fare meglio, e di questo ne sono sicuro al 100%, altrimenti non farei il lavoro che faccio 😊
Ciao Raffaele. Sto scrivendo la mia tesi in gestione dell'innovazione e il tuo discorso iniziale sulla paura dell'innovazione con esempi concreti mi ha molto aperto la mente. Farò delle ricerche in merito e proverò ad inserirlo nella tesi.
l'intelligenza artificiale non si può paragonare alle innovazioni del passato, sia per la sua grande potenza sia per il fatto che possa essere usata in ogni campo. Inoltre l'IA progredirà, non è come un telefono che anche dopo un secolo sostanzialmente è sempre la stessa cosa. L'errore dei giornalisti e dei politici è focalizzarsi solo sulla perdita di lavori, come se quella fosse la cosa più grave. Nessuno parla degli utilizzi in guerra dell'IA, di quando avremo ampi reparti dell'esercito totalmente automatizzati, con macchine progettate per uccidere. E ben pochi fanno presente che tra un po' quasi tutte le email e i messaggi saranno scritti dall'IA, perchè l'essere umano è pigro; e progressivamente perderemo la capacità di scrivere, di organizzare i pensieri e di creare, esattamente come ci siamo disabituati a scrivere a mano usando le tastiere. Ogni messaggio che riceveremo e invieremo non sarà originale, nel senso che non sarà frutto del mittente, e che comunicazione sarebbe questa? Non solo, ma tutte le notizie che troveremo online, i testi delle notizie dei telegiornali, tutte le pubblicità dei prossimi anni, i libri... saranno sostanzialmente tutti scritti dall'IA, con un piccolo input iniziale umano e forse qualche fugace controllo. La gente pensa che i robot conquisteranno il mondo alla Terminator. No, l'Intelligenza Artificiale conquisterà l'umanità facendola smettere di pensare, poi facendola smettere di dover lavorare, e quindi di fatto rendendo inutile la vita umana.
@micinomax81 Non avrei potuto scriverlo meglio. Purtroppo la maggior parte delle persone non ha la lungimiranza per capire la profondità di queste riflessioni.
@@massimo.merigo quello che chiami telefono in sostanza è oggi un computer con dentro un telefono, una macchina fotografica, un registratore vocale, una torcia elettrica, un modem, un rilevatore di movimento, un GPS, un monitor, ecc... direi che sia errato chiamarlo ancora telefono, infatti oggi è chiamato per lo più smartphone.
appunto. Ho scritto quello che ho scritto proprio per marcare l'evoluzione che c'è stata nell'evoluzione dello strumento. Tutto cambia e tutto evolve. vai a vedere cosa pensavano un secolo fa dell'ascensore o semplicemente cosa diceva Bill Gates di Internet. Tutte le evoluzioni hanno portato a loro modo uno stravolgimento, inizialmente visto come spaventoso, poi accettato, poi reso inesorabile. @@gunther744
In tutte le cose c'è un pro e un contro, ma le cose vanno prima analizzate, capite, e poi come dici tu integrate in qualcosa che da valore, che arricchisce. E' inutile un rifiuto senza sapere.."l'AI ci ucciderà tutti", "L'AI ci porterà via il lavoro", "Ci renderà stupidi". Io penso invece che dipenda da noi, posso utilizzarla per imparare nuove cose, per farle più velocemente, per fare ciò che prima non potevo. A me il fanatismo non piace ne nel pro ne nel contro. Una consapevole via è quella di studiare e capire. Grazie per questo bel video. (Bellissimi tutti i vecchi articoli, quando proposero la corrente alternata, Thomas Edison per far vedere che era negativa arrivò all'elettrocuzione di animali in piazza per dimostrare che la corrente continua era migliore). Ciao.
I luddisti, spesso considerati come individui poco istruiti o retrogradi, in realtà avevano una preoccupazione fondamentale e in parte fondata. Si temeva che con l'avanzare della tecnologia i salari sarebbero diminuiti, un timore che si è materializzato nel corso del tempo. Oggi, questo scenario persiste e si evolve ulteriormente con l'aumentare delle disuguaglianze sociali ed economiche.
Dipende da cosa si intende per lavoro. Personalmente, credo che il concetto di lavoro nell'essere umano sia intrinseco e che ci sarà sempre, indipendentemente dalle circostanze. Ma il lavoro retribuito è destinato ad essere sempre più in crisi se la politica non ridistribuisce la ricchezza generata dalla tecnologia e la lascia nelle mani di pochi capitalisti senza scrupoli come sembra fare e ha fatto in questi ultimi decenni.
Quoto ogni parola, virgola, pausa e intonazione di quello che dici ed è ciò che provo a spiegare ai miei colleghi, io lavoro in ambito grafico, nella fattispecie faccio grafiche per fotolibri e i miei colleghi quando hanno visto il nuovo photoshop con il riempimento generativo hanno detto "Siamo rovinati" e io "Perché?" "Perché fa tutto lui" "Davvero fa tutto lui ? e tu non ci metti niente ?" Sono convinto che il mio lavoro cambierà, forse pure tanto, ma sono convinto che finché ci aggiungerò del mio avrò sempre qualcosa da dire. E poi è anche il discorso che faccio a mio figlio, che ha appena iniziato l'università "Non pensare alle opportunità di lavoro che puoi avere, non scegliere su questo ma su ciò che ti piace, perché da qui a quando lavorerai molti lavori nasceranno che ancora non esistono e l'esempio sono io, il mio lavoro quando andavo a scuola non esisteva". Purtroppo però convincere la gente di questo, spesso è come lottare con i mulini a vento.
E qui c’è proprio il tema finale del valore. Se uno pensa che “faccia tutto lui” deve chiedersi qual è il valore aggiunto che apportava col proprio lavoro
Esatto è proprio la tua conclusione che mi ha fatto ripensare alle questioni lavorative, perché la penso come te, anche se i miei colleghi mi reputano "folle" ho comunque fiducia nel futuro e nel valore che ancora posso (e possiamo) dare al nostro lavoro.@@RaffaeleGaito
@@JustanuzzoPearls, un famoso e grande psicanalista degli anni ‘50 disse: “se una persona ti dice che sei un elefante probabilmente sta proiettando, se invece tutti ti dicono che sei un elefante allora è meglio che ti compri un sacchetto di noccioline.” Finchè si vince è facile dire che il gioco è sano e corretto, è invece quando si perde nonostante si sia messo in campo ogni nostra risorsa che le cose diventano difficili… gli africani questo lo sanno meglio di noi.
Lo stesso Kubrick, in Odissea 2001, fa corrispondere la prima scoperta dell'uso di uno strumento da parte di una scimmia (l'osso che brandisce verso il cielo) con un'omicidio e sullo sfondo posiziona un parallelepipedo scuro a rappresentare la realtà inconscia umana (e quindi creativa) come qualcosa di inquietante e alieno al mondo circostante. Un quadro complesso, ma molto preciso, di quella che è una tipica reazione umana di fronte a ciò che è nuovo e che non riguarda solo la tecnologia, vedi Semmelweis o Giordano Bruno.
Sono perfettamente d'accordo, aggiungo inoltre che secondo me si puó usare l'i.a. a proprio vantaggio sfruttandolo per il lavoro che si fa. Insomma se non riesci ad uscire dal tunnel, arredalo! 😉
@@RaffaeleGaito azzz ok mi hai beccato, non ero in effetti riuscito a vedere il video fino alla fine 😆 ma ho recuperato 😁 cmq per farmi perdonare hai il caffè ed il cornetto pagato quando torni a Napoli 😉
Raffaele, scusa, tu ci scherzi, ma tutte le tecnologie che hai nominato per fare un confronto con l'intelligenza artificiale, hanno profondamente e radicalmente cambiato la società e l'umanità, che si è adattata alla loro esistenza, come al solito di ogni cosa si può fare un uso costruttivo o un uso distruttivo, senza la luce, i computer, la fotografia certo non ci sarebbe stato il progresso che c'è stato, ma non ci sarebbero state anche tante mostruosità e persone rovinate, l' elettricità + fotografia + computer => gli esibizionisti di Instagram elettricità + telefoni + computer = smartphone = generazioni di zombie e così via pertanto secondo me un sano timore per l'intelligenza artificiale è più che lecito
@@RaffaeleGaito perché no, senza inquinamento, con cibo vero non più svuotato di ogni nutrimento, ovviamente non si torna indietro, ma si potrebbe(e si sarebbe potuto) tranquillamente avanzare cercando di evitare i vari effetti collaterali
Davvero un ottimo speech! Proprio ieri ne parlavo con un collega preoccupato dell'arrivo dell'AI. Tu hai davvero riassunto tutte le paure ma anche le soluzioni. Davvero da condividere! Bravo!
Video davvero molto interessante e gli esempi da te apportati rispecchiano esattamente quello che l'umanitá da sempre ha temuto con le novitá, ovvero il cambio ed il non essere preparati ad esso. Le I.A: credo che in fondo siano il primo vero e proprio cambio, probabilmente dall'invenzione della ruota, dove realmente quello che viene sostituito/innovato non é un processo fisico o automatico/automatizzabile, bensí il processo logico-cognitivo, ovvero quello che realmente ci rende diversi a questo mondo. Elaborare informazioni, processare, creare un ragionamento (unire i puntini) e in definitiva trarre conclusioni o come dici tu "offrire valore aggiuntivo" a ció che si fa. Ora la mia domanda é, credi che questo valore aggiuntivo che oggi possiamo ancora dare rispetto ad una I.A. o una macchina prima o poi diventerá superfluo o inferiore rispetto a quello che una I.A. possa dare? E se si, in definitiva, cosa potremo apportare noi a quel punto che ci distingua da una Super I.A.?
Sono domande da un milione di dollari e non ho la risposta. Ci sono le migliori menti della nostra epoca al lavoro su questi interrogativi. Quello che so per certo è che la soluzione non è mettere la testa sotto la sabbia o gridare allo scandalo ogni 5 minuti.
Ottimo speech..👍 io ho appena finito la mia tesi proprio su questo tema.😃😃 PS Come diceva il buon Costanzo ...a più di 100 anni dall' invenzione di Marconi e non si riesce ancora a venirne a capo con sti radiomicrofoni...😂. questo perché non ci ha lasciato il manuale d'istruzione 😂😂😂😂🤷🤷🤷
A me non fa paura uno strumento, a nessuno penso faccia paura uno strumento ( quando è appoggiato inerte su di un piano ), quando è fermo in una custodia, quando lo si sta forgiando, pensando, quando alla fine diviene su questa realtà una forma tangibile o intangibile ma esistente. Ma poi arriva l'uomo, le sue paure, i suoi egoismi i pensieri malvagi e ogni mondo oscuro che si porta dietro. Certo, non abbiamo mai rinunciato ad affrontare tutto questo. Ma in noi è di default questo mostro che ci accompagna e ad oggi non vi abbiamo ancora rinunciato. Io direi che un po' di timore non guasta... e senza che questo possa essere paralizzante (non lo è mai stato), qualcuno che osa c'è sempre su questo pianeta, infatti non manca mai il coraggio, ma purtroppo si difetta sempre in saggezza...sempre
Su questo sono d'accordo, ma è un'altra questione. Una cosa è demonizzare l'AI (che è quello che succede ultimamente) e n'altra è ragionare sugli abusi che ne può fare l'essere umano. Ma è la solita questione del coltello: ci tagli la carne o ci ammazzi le persone, smettiamo di produrre coltelli?
Non ho assolutamente posto l'accento sul doversi privare di un probabile "aiuto" futuro (anche se alcune cose dovrebbero essere accantonate per amore della ragione e della sensibilità anche se fattibili.) "Non tutto ciò che è in nostro potere ci pone in obbligo di doverlo fare per forza", né è mia intenzione di demonizzare nulla (non rientra in questa osservazione e quindi non si parla di questo nel caso, ben altri lanciano strali a tutto e non rientra nella mia indole). Quel che ribadisco è che nel "procedere" si utilizzi una certa cautela, in quanto se a nostra disposizione "dall'alto" scende 100, "altri" hanno a disposizione molto più potere e con il nostro entusiasmo e consenso si sentiranno in "dovere" di poter utilizzare 2000 . A volte, potrebbe sembrare che il mondo sia simile a noi (forti della nostra "innocenza") purtroppo non è così e troppe volte sono state utilizzate "anime pure" per aprire porte che si sono rivelate passaggi che si rivolgono a mondi spaventosi, proprio perché solo loro potevano percorrere quel sentiero (ad altri precluso) per poi essere seguiti da tanti loro simili, attratti dalla luce che il primo emanava.
@@ranierocappelli4542Concordo con la sua riflessione, il recente film “Oppenheimer” mette in luce questa dinamica per quanto riguarda le armi nucleari. Ancora dopo 70 anni molte persone continuano a non vedere il pericolo di queste armi, e quando sperimenteranno sulla loro pelle l’errore nelle proprie convinzioni non saranno più vivi per pentirsi. Credo che l’IA sia valido lo stesso ragionamento fatto per le armi nucleari.
In realtà, sono proprio le persone più informate (quelle che hanno letto centinaia di studi scientifici e report d'intelligence sull'argomento) quelle attualmente più preoccupate dalla china che ha preso internet dopo l'esplosione di IA, deepfake e GAN. Le violazioni del copyright e la perdita di posti di lavoro NON sono le conseguenze peggiori, solo che il grande pubblico non se n'é ancora reso conto, e non se n'é reso conto apparentemente neanche questo relatore, che liquida il tutto con una faciloneria imbarazzante senza neanche menzionare le questioni più gravi.
be, il telefono , internet , le macchine , hanno trasformato in maniera radicale i settori in cui sono state inserite . hanno cambiato persino le malattie psichiche , siamo passati dall'isteria alla fibromialgia . le macchine hanno levato lavoro a tanti è un dato di fatto! che poi queste persone si sono riadattate è un discorso di verso. l'intelligenza artificiale farà la stessa cosa , provocherà l'ennesima rivoluzione nel mondo del lavoro con un nuovo adattamento che l'uomo farà superando alcune condizioni e creando nuove disfunzioni. come ogni cosa.
@@RaffaeleGaito io ci sto mettendo del mio con questo ruclips.net/video/Q7R9PBeWt1I/видео.html . ma quanto è dfficile far capire le innovazioni alle persone
Il problema è che non tutte le persone che hanno perso il lavoro sono riuscite a rinnovarsi, riciclarsi e riaddattarsi, e se non ci riesci questa civiltà non ti mantiene in vita, e se lo fa ti dà giusto il minimo per la più misera sopravvivenza. L’IA porterà le ingiustizie umanitarie a livelli mai visti fino ad oggi, in quanto la quasi totalità degli esseri umani non avranno più alcun valore.
Ma si e' una moda morira' in fretta ... ahah vero verissimo sentito tantissime volte. In un paese che ODIA LA TECNOLOGIA questi incontri hanno un valore inestimabile. Grazie e un saluto a tutti
Ammazza questo me lo chiami superficiale? 😂 Riferimenti storici, ritagli originali dei giornali dell'epoca, spiegazione dei bias cognitivi, supporto della letteratura, suggerimenti pratici finali, ecc. Direi che è esattamente l'opposto di superficiale 😉
@@paolorossi7430 lui chi? Guarda che sono io quello del video 😂 Ma il confronto con la fotografia l'hai almeno capito? Si parla di pattern ricorrenti, del modo con il quale la nostra mente percepisce le innovazioni. E, giusto per chiarezza, non viene citata solo la fotografia, ma anche cose dirompenti e sconvolgenti come internet e l'elettricità. All'epoca abbiamo detto le stesse cose che oggi dicono i giornali. Il senso del video è: ci siamo già passati, è già successo, l'essere umano ha paura delle novità e del progresso. Ma credo che non ci sia peggior sordo di chi non vuole sentire 😉
@@RaffaeleGaito non sono d'accordo per nulla con le tue valutazioni e mi associotra gli altri ad elon musk che nutre forti perplessità e dubbi....ritengo che l'IA non sia confrontabile con nessuna altra rivoluzione tecnologica e richiede una riflessione globale sul suo utilizzo molti degli esempi che hai fatto sono incoerenti e tendono a sminuire la portata dei problemi che andremo ad affrontare
@@paolorossi7430 stiamo calmi ad andare appresso a Elon Musk. Negli ultimi anni ha dimostrato: 1) di non essere coerente (ha fondato 3 aziende di AI) e 2) di non avere tutte le rotelle apposto (vedi deliri complottisti e casino con twitter) Comunque aldilà di tutto, mi spiace sempre leggere certi toni nei commenti. Paolo io e te manco ci conosciamo, e scommetto qualsiasi cosa che non hai mai detto di persona a qualcuno qualcosa con questi modi. Non capisco perché invece farlo su internet lo trovi normale. Se fossi stato lì in sala saresti venuto da me a dirmi che ho fatto esempi ridicoli? Ci son modi e modi di discutere online, questo non è il modo migliore. E mi spiace...
Stai prendendo dal lato sbagliato la questione è spero che la posizione espressa non sia faziosa.... il problema non è la tecnologia che avanza il problema sono LE NORME che devono creare un recinto di utilizzo. Perché i rischi ci sono. Rischi di utilizzazione non consoni
Sì sì, certo... quelli che si preoccupano che l'AI ci toglierà il lavoro sono degli ignoranti sottosviluppati, certo. Si preoccupano di quella perversione ch'è il lavoro, quei poveri luddisticoli. Però... Rafè... ammé che per esempio il lavoro lo schìfo proprio... ammé che frégastacìppa di portare un valore e che datosi che mi sento solo 'sta vita da spararmi ambirei spararmela in perenne vacanza... ammé che se c'ho in effetti un bel cagàzzo di 'sta AI è perché ho letto Yudkowsky... ... ecco, Rafè... anche a me mi liquidi perché non ho capito qualche cosa di fondamentale? Senza dirmi cosa sarebbe, 'sta cosa fondamentale che non avrei capito? 🤨 Perché questo mi rasserenerebbe, laddove ora sono piuttosto agitatino... cheqqualcuno mi persuadesse che faccio male a preoccuparmi. Tu ce l'hai un punto di vista autorevole... un altr'aforisma einsteiniano, una perla teologica o un bìbidi bòbidi bù per tranquillarmi? 😕
Il tuo ultimo video, @@RaffaeleGaito, quello di Google Gemini, dove, al minuto 00:13:35, dicevi: "... è una cosa ovviamente che farà incazzare tantissime persone e quindi aspetto i commenti dei complottisti e dei catastrofisti qua sotto non vedo l'ora di bannarvi e di cancellare i vostri commenti...". Ora, io a quel "bannare" ho sostituito il parasinonimo "liquidare" ma direi che il senso fosse comunque comprensibile. Almeno, senz'altro comprensibile ad uno che DAVVERO bannerebbe con tanto fervore cassatorio delle voci che ritiene fuor dal coro dei prevalenti plaudenti. 🤨 Perché questo è il punto topolinico: il fatto che non ti conosco abbastanza per esser certo che tu fossi davvero serio o se cazzeggiavi, nel dire le cose ch'ho riportato quassopra. Ed allora ho cercato un tuo video in cui parlassi di pericolosità dell'AI. Ed ho trovato questo. Ed in questo video su quali forme di pericolosità vai dissertando? Beh, lo sai. E, visto che te l'ho scritto, sai che non sono le forme di pericolosità che stuzzicano miei patemi. Quel che invece mi patemizza anzichenò (non tanto per me che son con un piede ne la fossa, quanto per i miei pargoli che ti son quasi coetanei), e l'ho scritto anche questo, è quel che dice uno Yudkowski... o un Bostrom che, sai, leggendoli non mi son sembrati esattamente come quei testimoni geovesi che ti scassano l'anima al citofono alle 8 di domenica mattina. Un po' più affidabili, ecco... un po'. E tu gnènte, no... tu sei tutto concentrato su quant'è fìca 'sta cosa, su quante possibilità produttive può aprire a chi cerca di dar valore alla propria esistenza... eggnènte... sembra proprio ch'atté Skynet ti rimbàlza proprio. Eqquindi, la domanda ch'evidentemente non ho saputo formulare in modo comprensibile si potrebbe riassumere in: "madavvero mi càssi, se dico che tutto 'st'entusiasmo AIésco mi pàre non tener conto che FORSE un eventuale pericolo non risiede SOLTANTO nel veder sfumare il proprio businessétto di app creator?". Se invece non mi càssi e mi rispondi ancora... mi dici come mai brilla di tanto fulgore la mancanza di un discorsetto (per dirla semplice semplice) sulle leggi della robotica asimoviane tra i tuoi video? 🤔 Nopperché... che fantastica cosa è questa AI che cìccia fuori quando proprio non ce la saremmo aspettati prima d'almeno altri vent'anni... e OK! 🤗 Ma che adesso a reggere le fila di un'iniziativa produttiva di questa specie possa essere chiunque abbia abbastanza quattrini come, non dico Scientology o la Soka Gakkai... ma una OpenAI i cui "soci" stanno già litigando dibbrùtto per chi deve fare più quattrini... sì, beh... insomma... faccio davvero tanto male a cagarmi sotto un po'? 😟 Comunque, Rafè, se ti sto guardando (un paio di settimane, allincìrca) è perché mi sei sembrato un tipetto sveglio. Sennò continuavo a farmi bastare i video di Biglino e Malanga. E datosi che mi sono andato a guardare le tue risposte a tuoi detrattori quissotto che non mi pare ch'hai bannato, forse non sei quel coso fetuso ch'avevo temuto potessi essere. 🤭 Però, senti... visto ch'ormai stiamo in confidenza... perché non fai un bel video in cui dici il motivo per cui stai tutto puntato sulle opportunità lavorative offerte da Skynet, invece di organizzare un bel webinar sulle tecniche di smontaggio veloce del Terminatorchip? Giusto per quella cosa d'un colpo al cerchio ed uno alla botte... non si sa mai. 😉
Non credo che il problema sia la tecnologia in sé, ma l'uso che ne farà la classe dominante del mondo. Basta guardare che schifo è diventato il web da quando è passato dalle mani di Tim Berners Lee alle multinazionali...
Ciao grazie per i tuoi video, mi permetto un piccolo consiglio, parla più lentamente, l'uso dei termini in inglese, generalmente, porta a una parlata più veloce, questo poi influenza anche la nostra normale parlata, chiaramente è una mia opinione buona giornata ancora grazie per i suoi video che mi aiutano molto, anche nel mio ambito che non centra nulla con il tech
ahahah me lo dicono da quando ho 10 anni io parlo così, è ciò che mi caratterizza 😉 Se parlassi più lentamente mi addormenterei durante i miei stessi talk 😂
🙏 Se questo video ti è stato utile abbonati al canale o lascia un "super grazie" per supportarlo: ruclips.net/channel/UCrebGs3b-Z7JLKQM2YOpUKAjoin
Raffaele, mi è dispiaciuto non essere presente all'incontro... I tuoi interventi in queste occasioni sono sempre illuminanti. Stessa considerazione per quello dell'anno scorso a Roma. Condivido in pieno quanto hai argomentato... D'altronde il mercato detta le regole e noi dobbiamo essere bravi a sincronizzarci con il cambiamento! Grazie di tutto.
Grazie a te Ottavio. E mi raccomando, non perderti l'edizione 2023 ;)
In linea generale l'argomento fila, ma mi permetto di dire, senza offesa, che alcuni punti sono un po' troppo semplicistici. Se è vero che ogni cambiamento tecnologico genera scetticismo e proccupazione, è anche vero che quella dell' AI è una rivoluzione che non solo genera un automatismo, ma "crea" qualcosa al posto di un essere umano, soprattutto di quello che era pagato per svolgere quel compito. Se il pittore ritrattista poteva adattarsi e diventare fotografo, o se il postino e i mezzi commerciali nonostante il telefono i pacchi e le merci dovevano trasportarli, se le persone dovevano comunque spostarsi fisicamente nonostante potessero chiamare etc, molti mestieri oggi sono destinati non a cambiare il "mezzo con cui", ma ad essere sostituiti dall' IA. Esempio fra tutti, i doppiatori o i traduttori, ma la lista è lunga. Tu stesso non fai degli esempi concreti, a parte il manutentore delle colonnine, che comunque sarà un perito elettronico che ha fatto dei corsi di aggiornamento, per non parlare della problematica legate all'immigrazione nello sfruttamento del lavoro e nel livellamento verso il basso delle retribuzioni (gente che accetta di essere pagata meno). Purtoppo ogni invenzione tecnologica che apporti un più o meno radicale cambiamento nella società si porta necessaiamente dietro il fatto che alcuni (o molti) lavori diverranno obsoleti e molti lavoratori dovranno adattarsi a fare altro, specie quelli assimilabili dall'intelligenza artificiale. Per ora, a meno che non si implementi l'IA nei robot, difficilmente un idraulico, un giardiniere o un muratore perderanno il posto. Ultima cosa, hai tralasciato molte delle preoccupazioni che intellettuali ed esperti del settore nutrono a proposito degli sviluppi dell'intelligenza artificiale, dato che già in fase embrionale com'é ora, vediamo di cosa è capace.
E invece penso che il punto sia proprio qui, e il tuo commento ne è la prova.
Tendiamo a guardare con occhi diversi le rivoluzioni del passato rispetto a quelle del futuro. Penso che l'errore di fondo sia nel dire "si, ma stavolta è diverso".
No, non lo è mai. Perché lo è sempre.
Ogni rivoluzione è diversa. Solo che quelle del passato sono, appunto, passate e le guardiamo col senno di poi. Non ci coinvolgevano in prima persona e quindi riusciamo ad essere distaccati nell'analisi. Invece quelle in corso (e quelle future) ci spaventano perché non sappiamo cosa ci aspetta e ci manca la terra sotto i piedi.
E sta cosa la affronto moooolto in dettaglio nel talk. C'è tutta la parte sui bias cognitivi che sta li proprio a dire "ragà non ci dobbiamo fidare del nostro cervello, ci frega, ci ha sempre fregato".
ok.
Raffaele ti seguo sempre con entusiasmo ma da 54enne ti posso dire che io sono sempre stato uno che ha rivoluzionato sempre il sistema....amo le rivoluzioni....le persone critiche e le innovazioni con un certo equilibrio ...però ho provato a immaginare fra trent'anni cosa sarà capace di fare? Non e solo un problema di sostituire il lavoro di qualcuno....ma guardiamo a cosa diventerà un intelligenza artificiale senza cuore ? Proveranno a controllare l umanità! Come hanno già fatto con l emergenza sanitaria mondiale? Poniamoci qualche domanda perché nel mondo non ci sono solo le persone buone con buoni propositi come noi e voi!
Nel 2116 sarà automatizzato tutto il lavoro esistente oggi .... Faremo altri lavori per poche ore al giorno e saremo più liberi
@@faberbettarini2441 e dimmi allora, come verrai pagato? Potremmo essere liberi già da ora ma se lavoriamo è solo per portare a casa dei soldi e consentirci di campare. La prego solo di non rispondere con la fesseria del "Reddito Universale"
Grazie.
Grazie!
Raffaele, devo dirti che i tuoi video su RUclips sono un’altra storia! Non mi capitava da tempo di rimanere così attaccato allo schermo. Sei riuscito a fare centro. Grazie per il tuo lavoro!
Sul "si stava meglio prima" ricordo benissimo il film Midnight in Paris... Bellissimo spech Raffaele!
Che filmone!
Con il passare degli anni, le disuguaglianze sono aumentate, e l'introduzione di nuove tecnologie ha spesso favorito una piccola élite a discapito della maggioranza. Questa e' la mia reale preoccupazione.
No. I dati dicono esattamente in contrario in realtà. Questo è il miglior periodo storico di sempre.
Bellissimo, grazie! 🤩
È un argomento che mi sta un sacco a cuore
Grazie per questo video, è una ulteriore motivazione a migliorare le mie competenze orizzontali (ormai per me questa idea è diventata uno stile di vita da molto tempo).
E fai benissimo. È il miglior investimento che tu possa fare!
Grandissimo! As usual… 👍😎
Grazie!
Buonasera Raffaele, devo dire la verità, io ho paura delle intelligenze artificiali. Come dicevi tu questo atteggiamento della "paura del progresso tecnologico" non è necessariamente di chi è estraneo alla tecnologia tanto che l'ha avuto persino Bill Gates. Io non sono Bill Gates ma la mia laurea magistrale in informatica e i miei 7 anni di esperienza lavorativa nel mondo IT ce li ho.
Diciamo che non sono di quelli che dice "le intelligenze artificiali ci ruberanno sicuramente il lavoro" o "distruggeranno sicuramente la creatività umana" però mi sembra che la possibilità ci sia e spero di sbagliarmi. Il fatto che l'abbiamo sempre detto di per sè non significa niente, le parobole del "tacchino induttivista" o del "ragazzo che gridò a lupo a lupo" ci insegnano questo. Non è che perché è "sempre andata così" allora le cose andranno "sempre così" questo è un confermation bias.
In secondo luogo, è qualcosa di concettualmente diverso da quello che abbiamo visto fin'ora. Faccio l'esempio con il mio ambito, io faccio lo UI UX designer, gli strumenti che usiamo oggi sono estremamente più comodi di quelli che si usavano 5 anni fa. Nello specifico, Figma del 2023 è estremamente più comodo di Adobe XD del 2017, però Figma non ti fa l'interfaccia, la AI stanno cominciando a fare le interfacce. Per molti lavori manuali è già avvenuto un processo analogo, tipo oggi non c'è più il commesso della videoteca che a manina ti affitta il film ma è la prima volta che a essere "sotto attacco" (passami il termine) sono lavori di concetto: scrittori, illustratori, designer, ecc.
In terzo luogo ho paura che l'umanità finirà per svilire sé stessa, per esempio sento dire cose tipo "ma infondo che differenza c'è tra creatività umana e intelligenza artificiale? Midjourney fa permutazioni del già visto come lo fanno tutti gli illustratori" e io non credo in questo. In primo luogo gli artisti umani sono in grado anche di inventare tecniche nuove (pochissimi ma esistono: Brunelleschi e la prospettiva in pittura, Leonardo e la prospettiva aerea, Hitchcook e l'effetto Vertigo, ecc) in secondo luogo non confondiamo lo stile con la tecnica. Tim Burton come disegnatore avrà anche tratto dal già visto ma per arrivare al suo stile di disegno, molto riconoscibile, ha sicuramente fatto un percorso di ricerca sia artistico (vedo cosa fanno gli altri artisti) sia personale (vedo cosa mi piace mi funziona nei disegni) per elaborare uno stile personale riconoscibile diverso da ogni altro. Se infondo la creatività umana è mero rimescollamento, perché non tutti i rimescolamenti sono sullo stesso piano? Perché le persone chiedono a midjourney di disegnare nello stile di Tim Burton, dello studio Ghibli, di Leonardo, ecc... evidentemente perché questi rimescolamenti sono unici e secondo me, per artisti viventi, andrebbero coperti da copyright.
Io sono preoccupato, però spero che tu abbia ragione.
Su molte cose che dici sono d'accordo con te, però il tuo discorso sembra non prendere minimamente in considerazioni le conclusioni del mio talk.
1. Il lavoro che faremo oggi non è lo stesso che faremo domani
2. Il lavoro che faremo domani non lo conosciamo ancora, anzi non esiste ancora
Il fulcro del discorso è tutto lì.
Tu fai UI/UX designer. Se lo dico a mio nonno manco sa di cosa si tratta e manco avrebbe potuto immaginare la nascita di un lavoro del genere nel suo mondo senza computer e senza internet.
Il tuo lavoro (così come il mio e tanti altri) lo dobbiamo allo stesso progresso e alla stessa tecnologia che ci ha portato all'IA.
E mi sembra che in molti stiano facendo il gioco dei due pesi e delle due misure: "mi va bene il progresso che ha portato alla nascita dello UX designer, non mi va bene tutto quello dopo"
Comodo così, no? 😅
Io sono pronto a fare un lavoro che non esiste ancora. Anzi, non vedo l'ora. Sta cosa mi stimola tantissimo. Tu lo sei?
(questa è la domanda più importante di tutte a mio avviso)
@@RaffaeleGaitonon è che non lo prendo in considerazione, è solo che io non ho paura di perdere il lavoro (almeno non presto), ho più che altro paura che la società finisca per sminuire le capacità umane, e in parte sto già vedendo questa tendenza (appunto l'esempio di chi dice che la creatività umana infondo è come quella artificiale solo che non trae dalla stessa quantità, quindi in realtà è inferiore) e anzi mi ha fatto molto piacere vedere che tu sei "human first" (passami il termine). L'unica vera critica che ti ho fatto è al pensiero ottimista. "È andata sempre bene quindi andrà sempre bene". Io lo spero, però non ne sono sicuro.
@@yuripalazzo3512occhio che io non dico “è sempre andata bene quindi andrà bene” (quello si che sarebbe tacchino induttivista, per citare il caro Taleb).
Io dico “abbiamo sempre ostacolato il progresso e siamo sempre stati spaventati dalla tecnologia” che è diverso.
Quella parte del talk (con la mega trafila degli aneddoti storici) serve a far capire che “non c’è nulla di nuovo sotto il sole” e che la storia è un ciclo che si ripete.
Questo aspetto è fondamentale per aiutarci a contestualizzare ciò che sta accadendo e soprattutto la reazione della stampa (è con loro che ce l’ho soprattutto!)
Concludo dicendo che sono ottimista per natura, perché credo che una delle grandi capacità dell’essere umano sia quella di adattarsi a qualsiasi cosa. Anzi, se ottimista non ti piace (che a volte suona quasi ingenuo) allora diciamo “possibilista” (per citare un altro grande autore): ossia credo che ci sia sempre una possibilità di fare meglio, e di questo ne sono sicuro al 100%, altrimenti non farei il lavoro che faccio 😊
...la mia stima per te aumenta di video in video..... grande uagliò !!
ma grazie!
grazie Raffaele, speech super motivante! 🦾
È un piacere
Perché alcuni dicono di stare attenti ai dati che diamo in pasto a chatgpt e simili?
C'è rischio venga violato?
Perché i dati vengono usati dall'azienda per "allenare" i suoi algoritmi. Quindi bisogna fare MOLTA attenzione
@@RaffaeleGaito a dati personali o aziendali? Come posso migliorare il lavoro senza fornire dati al sistema?
Ciao Raffaele. Sto scrivendo la mia tesi in gestione dell'innovazione e il tuo discorso iniziale sulla paura dell'innovazione con esempi concreti mi ha molto aperto la mente. Farò delle ricerche in merito e proverò ad inserirlo nella tesi.
Mi fa piacere di essere stato d'aiuto! Buona ricerca allora
l'intelligenza artificiale non si può paragonare alle innovazioni del passato, sia per la sua grande potenza sia per il fatto che possa essere usata in ogni campo. Inoltre l'IA progredirà, non è come un telefono che anche dopo un secolo sostanzialmente è sempre la stessa cosa.
L'errore dei giornalisti e dei politici è focalizzarsi solo sulla perdita di lavori, come se quella fosse la cosa più grave. Nessuno parla degli utilizzi in guerra dell'IA, di quando avremo ampi reparti dell'esercito totalmente automatizzati, con macchine progettate per uccidere. E ben pochi fanno presente che tra un po' quasi tutte le email e i messaggi saranno scritti dall'IA, perchè l'essere umano è pigro; e progressivamente perderemo la capacità di scrivere, di organizzare i pensieri e di creare, esattamente come ci siamo disabituati a scrivere a mano usando le tastiere. Ogni messaggio che riceveremo e invieremo non sarà originale, nel senso che non sarà frutto del mittente, e che comunicazione sarebbe questa? Non solo, ma tutte le notizie che troveremo online, i testi delle notizie dei telegiornali, tutte le pubblicità dei prossimi anni, i libri... saranno sostanzialmente tutti scritti dall'IA, con un piccolo input iniziale umano e forse qualche fugace controllo.
La gente pensa che i robot conquisteranno il mondo alla Terminator. No, l'Intelligenza Artificiale conquisterà l'umanità facendola smettere di pensare, poi facendola smettere di dover lavorare, e quindi di fatto rendendo inutile la vita umana.
Mi aspettavo commenti del genere sotto questo video, ma questo supera ogni mia fantasia più spinta 😂
@micinomax81 Non avrei potuto scriverlo meglio. Purtroppo la maggior parte delle persone non ha la lungimiranza per capire la profondità di queste riflessioni.
Il telefono dopo un secolo è sostanzialmente la stessa cosa?? 😂
@@massimo.merigo quello che chiami telefono in sostanza è oggi un computer con dentro un telefono, una macchina fotografica, un registratore vocale, una torcia elettrica, un modem, un rilevatore di movimento, un GPS, un monitor, ecc... direi che sia errato chiamarlo ancora telefono, infatti oggi è chiamato per lo più smartphone.
appunto. Ho scritto quello che ho scritto proprio per marcare l'evoluzione che c'è stata nell'evoluzione dello strumento. Tutto cambia e tutto evolve. vai a vedere cosa pensavano un secolo fa dell'ascensore o semplicemente cosa diceva Bill Gates di Internet. Tutte le evoluzioni hanno portato a loro modo uno stravolgimento, inizialmente visto come spaventoso, poi accettato, poi reso inesorabile.
@@gunther744
In tutte le cose c'è un pro e un contro, ma le cose vanno prima analizzate, capite, e poi come dici tu integrate in qualcosa che da valore, che arricchisce. E' inutile un rifiuto senza sapere.."l'AI ci ucciderà tutti", "L'AI ci porterà via il lavoro", "Ci renderà stupidi". Io penso invece che dipenda da noi, posso utilizzarla per imparare nuove cose, per farle più velocemente, per fare ciò che prima non potevo. A me il fanatismo non piace ne nel pro ne nel contro. Una consapevole via è quella di studiare e capire. Grazie per questo bel video. (Bellissimi tutti i vecchi articoli, quando proposero la corrente alternata, Thomas Edison per far vedere che era negativa arrivò all'elettrocuzione di animali in piazza per dimostrare che la corrente continua era migliore). Ciao.
Grazie a te del bellissimo commento :)
I luddisti, spesso considerati come individui poco istruiti o retrogradi, in realtà avevano una preoccupazione fondamentale e in parte fondata. Si temeva che con l'avanzare della tecnologia i salari sarebbero diminuiti, un timore che si è materializzato nel corso del tempo. Oggi, questo scenario persiste e si evolve ulteriormente con l'aumentare delle disuguaglianze sociali ed economiche.
Avevano torto marcio perché poi è stato dimostrato che ogni innovazione ha portato più lavori di quelli che ha eliminato
Dipende da cosa si intende per lavoro. Personalmente, credo che il concetto di lavoro nell'essere umano sia intrinseco e che ci sarà sempre, indipendentemente dalle circostanze. Ma il lavoro retribuito è destinato ad essere sempre più in crisi se la politica non ridistribuisce la ricchezza generata dalla tecnologia e la lascia nelle mani di pochi capitalisti senza scrupoli come sembra fare e ha fatto in questi ultimi decenni.
hai lanciato un messaggio bellissimo con questo tuo video, sottile ma bellissimo!!!!!
non tanto sottile se ci pensi 😬
Quoto ogni parola, virgola, pausa e intonazione di quello che dici ed è ciò che provo a spiegare ai miei colleghi, io lavoro in ambito grafico, nella fattispecie faccio grafiche per fotolibri e i miei colleghi quando hanno visto il nuovo photoshop con il riempimento generativo hanno detto "Siamo rovinati" e io "Perché?" "Perché fa tutto lui" "Davvero fa tutto lui ? e tu non ci metti niente ?"
Sono convinto che il mio lavoro cambierà, forse pure tanto, ma sono convinto che finché ci aggiungerò del mio avrò sempre qualcosa da dire.
E poi è anche il discorso che faccio a mio figlio, che ha appena iniziato l'università "Non pensare alle opportunità di lavoro che puoi avere, non scegliere su questo ma su ciò che ti piace, perché da qui a quando lavorerai molti lavori nasceranno che ancora non esistono e l'esempio sono io, il mio lavoro quando andavo a scuola non esisteva".
Purtroppo però convincere la gente di questo, spesso è come lottare con i mulini a vento.
E qui c’è proprio il tema finale del valore. Se uno pensa che “faccia tutto lui” deve chiedersi qual è il valore aggiunto che apportava col proprio lavoro
Esatto è proprio la tua conclusione che mi ha fatto ripensare alle questioni lavorative, perché la penso come te, anche se i miei colleghi mi reputano "folle" ho comunque fiducia nel futuro e nel valore che ancora posso (e possiamo) dare al nostro lavoro.@@RaffaeleGaito
@@JustanuzzoPearls, un famoso e grande psicanalista degli anni ‘50 disse: “se una persona ti dice che sei un elefante probabilmente sta proiettando, se invece tutti ti dicono che sei un elefante allora è meglio che ti compri un sacchetto di noccioline.” Finchè si vince è facile dire che il gioco è sano e corretto, è invece quando si perde nonostante si sia messo in campo ogni nostra risorsa che le cose diventano difficili… gli africani questo lo sanno meglio di noi.
Speech bellissimo, complimenti veramente
Grazie!
Lo stesso Kubrick, in Odissea 2001, fa corrispondere la prima scoperta dell'uso di uno strumento da parte di una scimmia (l'osso che brandisce verso il cielo) con un'omicidio e sullo sfondo posiziona un parallelepipedo scuro a rappresentare la realtà inconscia umana (e quindi creativa) come qualcosa di inquietante e alieno al mondo circostante. Un quadro complesso, ma molto preciso, di quella che è una tipica reazione umana di fronte a ciò che è nuovo e che non riguarda solo la tecnologia, vedi Semmelweis o Giordano Bruno.
Sono perfettamente d'accordo, aggiungo inoltre che secondo me si puó usare l'i.a. a proprio vantaggio sfruttandolo per il lavoro che si fa. Insomma se non riesci ad uscire dal tunnel, arredalo! 😉
Che è proprio il messaggio finale del talk
@@RaffaeleGaito azzz ok mi hai beccato, non ero in effetti riuscito a vedere il video fino alla fine 😆 ma ho recuperato 😁 cmq per farmi perdonare hai il caffè ed il cornetto pagato quando torni a Napoli 😉
Raffaele, scusa, tu ci scherzi, ma tutte le tecnologie che hai nominato per fare un confronto con l'intelligenza artificiale, hanno profondamente e radicalmente cambiato la società e l'umanità, che si è adattata alla loro esistenza, come al solito di ogni cosa si può fare un uso costruttivo o un uso distruttivo, senza la luce, i computer, la fotografia certo non ci sarebbe stato il progresso che c'è stato, ma non ci sarebbero state anche tante mostruosità e persone rovinate, l' elettricità + fotografia + computer => gli esibizionisti di Instagram
elettricità + telefoni + computer = smartphone = generazioni di zombie
e così via
pertanto secondo me un sano timore per l'intelligenza artificiale è più che lecito
Ma sei serio?
Tu riusciresti a immaginare una società senza internet? o senza computer? o senza aerei? o senza elettricità?
@@RaffaeleGaito perché no, senza inquinamento, con cibo vero non più svuotato di ogni nutrimento, ovviamente non si torna indietro, ma si potrebbe(e si sarebbe potuto) tranquillamente avanzare cercando di evitare i vari effetti collaterali
@@GaetanoCriscivabbè non penso che abbiamo molto altro da dirci allora 😂
Sei sul canale RUclips sbagliato 😂
Davvero un ottimo speech! Proprio ieri ne parlavo con un collega preoccupato dell'arrivo dell'AI. Tu hai davvero riassunto tutte le paure ma anche le soluzioni. Davvero da condividere! Bravo!
Grande! mi fa piacere che ti sia stato utile e d'ispirazione
Le "paure" sono ben altre. Non riguardano soltanto diritti d'autore e perdita di posti di lavoro. Magari fosse soltanto questo...
Per la prossima presentazione: déjà-vu o déjà vu
👍
Video davvero molto interessante e gli esempi da te apportati rispecchiano esattamente quello che l'umanitá da sempre ha temuto con le novitá, ovvero il cambio ed il non essere preparati ad esso.
Le I.A: credo che in fondo siano il primo vero e proprio cambio, probabilmente dall'invenzione della ruota, dove realmente quello che viene sostituito/innovato non é un processo fisico o automatico/automatizzabile, bensí il processo logico-cognitivo, ovvero quello che realmente ci rende diversi a questo mondo.
Elaborare informazioni, processare, creare un ragionamento (unire i puntini) e in definitiva trarre conclusioni o come dici tu "offrire valore aggiuntivo" a ció che si fa.
Ora la mia domanda é, credi che questo valore aggiuntivo che oggi possiamo ancora dare rispetto ad una I.A. o una macchina prima o poi diventerá superfluo o inferiore rispetto a quello che una I.A. possa dare?
E se si, in definitiva, cosa potremo apportare noi a quel punto che ci distingua da una Super I.A.?
Sono domande da un milione di dollari e non ho la risposta.
Ci sono le migliori menti della nostra epoca al lavoro su questi interrogativi.
Quello che so per certo è che la soluzione non è mettere la testa sotto la sabbia o gridare allo scandalo ogni 5 minuti.
Bravo
grazie
*Applaudo in piedi!, grandissimo Raffaele*
Grazie!
Ottimo speech..👍 io ho appena finito la mia tesi proprio su questo tema.😃😃 PS Come diceva il buon Costanzo ...a più di 100 anni dall' invenzione di Marconi e non si riesce ancora a venirne a capo con sti radiomicrofoni...😂. questo perché non ci ha lasciato il manuale d'istruzione 😂😂😂😂🤷🤷🤷
ahahaha questa mi mancava
Bravo Raffaele, in un mondo che cambia serve un bagno di realtà.
Quello serve sempre ;)
A me non fa paura uno strumento, a nessuno penso faccia paura uno strumento ( quando è appoggiato inerte su di un piano ), quando è fermo in una custodia, quando lo si sta forgiando, pensando, quando alla fine diviene su questa realtà una forma tangibile o intangibile ma esistente. Ma poi arriva l'uomo, le sue paure, i suoi egoismi i pensieri malvagi e ogni mondo oscuro che si porta dietro.
Certo, non abbiamo mai rinunciato ad affrontare tutto questo. Ma in noi è di default questo mostro che ci accompagna e ad oggi non vi abbiamo ancora rinunciato.
Io direi che un po' di timore non guasta... e senza che questo possa essere paralizzante (non lo è mai stato), qualcuno che osa c'è sempre su questo pianeta, infatti non manca mai il coraggio, ma purtroppo si difetta sempre in saggezza...sempre
Su questo sono d'accordo, ma è un'altra questione.
Una cosa è demonizzare l'AI (che è quello che succede ultimamente) e n'altra è ragionare sugli abusi che ne può fare l'essere umano.
Ma è la solita questione del coltello: ci tagli la carne o ci ammazzi le persone, smettiamo di produrre coltelli?
Non ho assolutamente posto l'accento sul doversi privare di un probabile "aiuto" futuro (anche se alcune cose dovrebbero essere accantonate per amore della ragione e della sensibilità anche se fattibili.) "Non tutto ciò che è in nostro potere ci pone in obbligo di doverlo fare per forza", né è mia intenzione di demonizzare nulla (non rientra in questa osservazione e quindi non si parla di questo nel caso, ben altri lanciano strali a tutto e non rientra nella mia indole). Quel che ribadisco è che nel "procedere" si utilizzi una certa cautela, in quanto se a nostra disposizione "dall'alto" scende 100, "altri" hanno a disposizione molto più potere e con il nostro entusiasmo e consenso si sentiranno in "dovere" di poter utilizzare 2000
. A volte, potrebbe sembrare che il mondo sia simile a noi (forti della nostra "innocenza") purtroppo non è così e troppe volte sono state utilizzate "anime pure" per aprire porte che si sono rivelate passaggi che si rivolgono a mondi spaventosi, proprio perché solo loro potevano percorrere quel sentiero (ad altri precluso) per poi essere seguiti da tanti loro simili, attratti dalla luce che il primo emanava.
@@ranierocappelli4542Concordo con la sua riflessione, il recente film “Oppenheimer” mette in luce questa dinamica per quanto riguarda le armi nucleari. Ancora dopo 70 anni molte persone continuano a non vedere il pericolo di queste armi, e quando sperimenteranno sulla loro pelle l’errore nelle proprie convinzioni non saranno più vivi per pentirsi. Credo che l’IA sia valido lo stesso ragionamento fatto per le armi nucleari.
Hai espresso quello che è il mio pensiero da sempre.
Grande 💪
In realtà, sono proprio le persone più informate (quelle che hanno letto centinaia di studi scientifici e report d'intelligence sull'argomento) quelle attualmente più preoccupate dalla china che ha preso internet dopo l'esplosione di IA, deepfake e GAN. Le violazioni del copyright e la perdita di posti di lavoro NON sono le conseguenze peggiori, solo che il grande pubblico non se n'é ancora reso conto, e non se n'é reso conto apparentemente neanche questo relatore, che liquida il tutto con una faciloneria imbarazzante senza neanche menzionare le questioni più gravi.
Il livello del dibattito in Italia è veramente infimo, a quanto pare. Ne pagheremo le conseguenze.
Non pensavo fossi tanto fisicato!
Ahahaha ti ringrazio, perché no? 😂
Faccio palestra tutti i giorni, da anni 🏋️
Ma da YT penso si vedano poco ste cose 😬
be, il telefono , internet , le macchine , hanno trasformato in maniera radicale i settori in cui sono state inserite . hanno cambiato persino le malattie psichiche , siamo passati dall'isteria alla fibromialgia . le macchine hanno levato lavoro a tanti è un dato di fatto! che poi queste persone si sono riadattate è un discorso di verso. l'intelligenza artificiale farà la stessa cosa , provocherà l'ennesima rivoluzione nel mondo del lavoro con un nuovo adattamento che l'uomo farà superando alcune condizioni e creando nuove disfunzioni. come ogni cosa.
Esatto, il riassunto del video è proprio: la storia è una ciclo che si ripete all'infinito. That's it :)
@@RaffaeleGaito io ci sto mettendo del mio con questo ruclips.net/video/Q7R9PBeWt1I/видео.html . ma quanto è dfficile far capire le innovazioni alle persone
Il problema è che non tutte le persone che hanno perso il lavoro sono riuscite a rinnovarsi, riciclarsi e riaddattarsi, e se non ci riesci questa civiltà non ti mantiene in vita, e se lo fa ti dà giusto il minimo per la più misera sopravvivenza. L’IA porterà le ingiustizie umanitarie a livelli mai visti fino ad oggi, in quanto la quasi totalità degli esseri umani non avranno più alcun valore.
Ma si e' una moda morira' in fretta ... ahah vero verissimo sentito tantissime volte. In un paese che ODIA LA TECNOLOGIA questi incontri hanno un valore inestimabile. Grazie e un saluto a tutti
"È una moda" è la frase più abusata dal genere umano 😂
che visione semplicistica e superficiale ca le problematiche relative all IA conferenza inutile
Ammazza questo me lo chiami superficiale? 😂
Riferimenti storici, ritagli originali dei giornali dell'epoca, spiegazione dei bias cognitivi, supporto della letteratura, suggerimenti pratici finali, ecc.
Direi che è esattamente l'opposto di superficiale 😉
@@RaffaeleGaito il mondo intero si sta muovendo per i possibili sconvolgimenti della ia e lui la confronta con la fotografia ma andiamo...
@@paolorossi7430 lui chi? Guarda che sono io quello del video 😂
Ma il confronto con la fotografia l'hai almeno capito? Si parla di pattern ricorrenti, del modo con il quale la nostra mente percepisce le innovazioni.
E, giusto per chiarezza, non viene citata solo la fotografia, ma anche cose dirompenti e sconvolgenti come internet e l'elettricità. All'epoca abbiamo detto le stesse cose che oggi dicono i giornali.
Il senso del video è: ci siamo già passati, è già successo, l'essere umano ha paura delle novità e del progresso.
Ma credo che non ci sia peggior sordo di chi non vuole sentire 😉
@@RaffaeleGaito non sono d'accordo per nulla con le tue valutazioni e mi associotra gli altri ad elon musk che nutre forti perplessità e dubbi....ritengo che l'IA non sia confrontabile con nessuna altra rivoluzione tecnologica e richiede una riflessione globale sul suo utilizzo molti degli esempi che hai fatto sono incoerenti e tendono a sminuire la portata dei problemi che andremo ad affrontare
@@paolorossi7430 stiamo calmi ad andare appresso a Elon Musk. Negli ultimi anni ha dimostrato: 1) di non essere coerente (ha fondato 3 aziende di AI) e 2) di non avere tutte le rotelle apposto (vedi deliri complottisti e casino con twitter)
Comunque aldilà di tutto, mi spiace sempre leggere certi toni nei commenti. Paolo io e te manco ci conosciamo, e scommetto qualsiasi cosa che non hai mai detto di persona a qualcuno qualcosa con questi modi. Non capisco perché invece farlo su internet lo trovi normale. Se fossi stato lì in sala saresti venuto da me a dirmi che ho fatto esempi ridicoli?
Ci son modi e modi di discutere online, questo non è il modo migliore. E mi spiace...
Stai prendendo dal lato sbagliato la questione è spero che la posizione espressa non sia faziosa.... il problema non è la tecnologia che avanza il problema sono LE NORME che devono creare un recinto di utilizzo. Perché i rischi ci sono. Rischi di utilizzazione non consoni
Lato sbagliato secondo chi? 😂
cinema e musica erano senza dubbio meglio prima, ma non è un bias, è il neo-proletariato
ahahah si chiama nostalgia ed è na cosa bruttissima 😂
guardati Coded Bias, poi rifai il video
Bill Gates ha ignorato l'esistenza di internet fino al 2014
a conferma che anche i geni possono toppare
Sì sì, certo... quelli che si preoccupano che l'AI ci toglierà il lavoro sono degli ignoranti sottosviluppati, certo.
Si preoccupano di quella perversione ch'è il lavoro, quei poveri luddisticoli.
Però... Rafè... ammé che per esempio il lavoro lo schìfo proprio... ammé che frégastacìppa di portare un valore e che datosi che mi sento solo 'sta vita da spararmi ambirei spararmela in perenne vacanza... ammé che se c'ho in effetti un bel cagàzzo di 'sta AI è perché ho letto Yudkowsky...
... ecco, Rafè... anche a me mi liquidi perché non ho capito qualche cosa di fondamentale?
Senza dirmi cosa sarebbe, 'sta cosa fondamentale che non avrei capito? 🤨
Perché questo mi rasserenerebbe, laddove ora sono piuttosto agitatino... cheqqualcuno mi persuadesse che faccio male a preoccuparmi. Tu ce l'hai un punto di vista autorevole... un altr'aforisma einsteiniano, una perla teologica o un bìbidi bòbidi bù per tranquillarmi? 😕
Ti confesso che non ho capito la domanda 😅
In che senso ti liquido? Io non liquido nessuno 😊
Il tuo ultimo video, @@RaffaeleGaito, quello di Google Gemini, dove, al minuto 00:13:35, dicevi: "... è una cosa ovviamente che farà incazzare tantissime persone e quindi aspetto i commenti dei complottisti e dei catastrofisti qua sotto non vedo l'ora di bannarvi e di cancellare i vostri commenti...".
Ora, io a quel "bannare" ho sostituito il parasinonimo "liquidare" ma direi che il senso fosse comunque comprensibile. Almeno, senz'altro comprensibile ad uno che DAVVERO bannerebbe con tanto fervore cassatorio delle voci che ritiene fuor dal coro dei prevalenti plaudenti. 🤨
Perché questo è il punto topolinico: il fatto che non ti conosco abbastanza per esser certo che tu fossi davvero serio o se cazzeggiavi, nel dire le cose ch'ho riportato quassopra.
Ed allora ho cercato un tuo video in cui parlassi di pericolosità dell'AI.
Ed ho trovato questo.
Ed in questo video su quali forme di pericolosità vai dissertando?
Beh, lo sai. E, visto che te l'ho scritto, sai che non sono le forme di pericolosità che stuzzicano miei patemi.
Quel che invece mi patemizza anzichenò (non tanto per me che son con un piede ne la fossa, quanto per i miei pargoli che ti son quasi coetanei), e l'ho scritto anche questo, è quel che dice uno Yudkowski... o un Bostrom che, sai, leggendoli non mi son sembrati esattamente come quei testimoni geovesi che ti scassano l'anima al citofono alle 8 di domenica mattina.
Un po' più affidabili, ecco... un po'.
E tu gnènte, no... tu sei tutto concentrato su quant'è fìca 'sta cosa, su quante possibilità produttive può aprire a chi cerca di dar valore alla propria esistenza... eggnènte... sembra proprio ch'atté Skynet ti rimbàlza proprio.
Eqquindi, la domanda ch'evidentemente non ho saputo formulare in modo comprensibile si potrebbe riassumere in: "madavvero mi càssi, se dico che tutto 'st'entusiasmo AIésco mi pàre non tener conto che FORSE un eventuale pericolo non risiede SOLTANTO nel veder sfumare il proprio businessétto di app creator?".
Se invece non mi càssi e mi rispondi ancora... mi dici come mai brilla di tanto fulgore la mancanza di un discorsetto (per dirla semplice semplice) sulle leggi della robotica asimoviane tra i tuoi video? 🤔
Nopperché... che fantastica cosa è questa AI che cìccia fuori quando proprio non ce la saremmo aspettati prima d'almeno altri vent'anni... e OK!
🤗
Ma che adesso a reggere le fila di un'iniziativa produttiva di questa specie possa essere chiunque abbia abbastanza quattrini come, non dico Scientology o la Soka Gakkai... ma una OpenAI i cui "soci" stanno già litigando dibbrùtto per chi deve fare più quattrini... sì, beh... insomma... faccio davvero tanto male a cagarmi sotto un po'? 😟
Comunque, Rafè, se ti sto guardando (un paio di settimane, allincìrca) è perché mi sei sembrato un tipetto sveglio. Sennò continuavo a farmi bastare i video di Biglino e Malanga. E datosi che mi sono andato a guardare le tue risposte a tuoi detrattori quissotto che non mi pare ch'hai bannato, forse non sei quel coso fetuso ch'avevo temuto potessi essere. 🤭
Però, senti... visto ch'ormai stiamo in confidenza... perché non fai un bel video in cui dici il motivo per cui stai tutto puntato sulle opportunità lavorative offerte da Skynet, invece di organizzare un bel webinar sulle tecniche di smontaggio veloce del Terminatorchip? Giusto per quella cosa d'un colpo al cerchio ed uno alla botte... non si sa mai. 😉
🦾
le tue scarpe fanno paura
grazie 👟
Non credo che il problema sia la tecnologia in sé, ma l'uso che ne farà la classe dominante del mondo. Basta guardare che schifo è diventato il web da quando è passato dalle mani di Tim Berners Lee alle multinazionali...
Punti di vista. Senza il web non esisterebbe il mio lavoro, io e te non staremmo parlando i questo momento
Ciao grazie per i tuoi video, mi permetto un piccolo consiglio, parla più lentamente, l'uso dei termini in inglese, generalmente, porta a una parlata più veloce, questo poi influenza anche la nostra normale parlata, chiaramente è una mia opinione buona giornata ancora grazie per i suoi video che mi aiutano molto, anche nel mio ambito che non centra nulla con il tech
ahahah me lo dicono da quando ho 10 anni
io parlo così, è ciò che mi caratterizza 😉
Se parlassi più lentamente mi addormenterei durante i miei stessi talk 😂
Ma l,intelligenza artificiale fa' i pomxxxi? Se li fa' va bene
Tu ci scherzi, ma la risposta (volendo allargare molto il discorso) potrebbe essere SI 😂