SIGNORA DI DIO

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  • Опубликовано: 4 окт 2024
  • SIGNORA DI DIO
    Sempre china alla luce di una fede che rapisce, cerchi di amare sincera chiunque il cuor t’affanna, accrescendo in te il limpido sognare sereno.
    Profumata come fiori d’arancio,
    inebriante come l’aria, tua umile serva,
    hai offerto ora il tuo dono migliore
    a quella Luce chiara che abbaglia
    A Lei hai donato fiera esitanti respiri
    e li hai condotti nei meandri del cuore
    che si affanna a conservare il Suo amore.
    Una volta pensavi di avere tutto
    perché ti bastava appena
    una promessa d’amore.
    Tra i capelli avevi timidezza
    dello stesso rosso colore
    filtrato dal sole d’estate.
    L’inverno ti gelava tutto
    così che la strada che sembrava dritta
    lastricata solo di fiori e profumi
    si smarriva alla prima curva
    calpestando così non più fiori e profumi
    ma frantumi di un amore andato a pezzi.
    Non bastava l’inverno, poiché la nebbia
    avvolgeva il tuo fragile corpo
    per condurlo con nebulosa scia
    verso sentieri tortuosi come fossero abissi.
    E’ cos’ che hai perduto l’amore vergine:
    sopra un colle bagnato di rugiada
    mentre guardavi il tramonto
    che ti significava che era arrivata la croce.
    Ora hai mani tese altrove
    che prima stringevano altri cuori
    mentre ti ritorna alla mente
    il ricordo di un ultimo abbraccio.
    Prima per te era sempre inverno
    che mai cancellava quei giorni
    che la neve custodiva gelosa
    sotto la sua coltre bianca.
    Ma non era un dispetto che faceva
    obbediva solo ad un comando del cielo
    perché voleva tenerli caldi quei giorni
    per offrirli alla prossima primavera
    che sarebbe tornata come sempre fa
    per illuminare i tuoi occhi di fede.
    Indossi ora vesti senza dubbi,
    perché non spenga mai la mente.
    Starai mani congiunte e occhi al cielo
    e non avrai più paura,
    non esiterai un solo istante,
    a domandarti quale sia
    il nome da implorare.
    Quando capirai cosa è il buio,
    i pensieri non giocheranno più in confusione,
    ascolterai la Sua voce nella notte
    e non vorrai più allungare il passo.
    E’ questa dunque l’atmosfera
    che respirerai nelle tua piccola stanza,
    con quel sapore di quiete
    che si infonderà fresca ovunque.
    Mai più vibrazioni per terreni amori
    dove il cuor si batteva il petto,
    ma oasi di pace di cui adesso godi.
    Ti sei consegnata ormai,
    fiera e religiosa al sommo mistero
    come testimone di un traguardo di fede!
    E come il mare che prima increspa e poi si cheta
    anche la tua vita ora è limpida e dorata,
    così che il crepuscolo, pur in assenza di stelle
    diventerà chiaro come la notte delle comete.
    Tu ora bella signora di Dio
    che l’ombra sempre ti segue,
    con carrozza andrai a Lui incontro,
    ti prenderà le mani per farti capire,
    fino a quando potrai scrutare orizzonti
    che si muteranno nel tempo se sarà tempo.
    I.F.

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