Il commentatore parla di "preistoria delle trasmissioni" e l'ingegnere informa che essa è terminata nel '49. In realtà, egli sa benissimo che la "preistoria" era già terminata nel 1939, quando terminata la fase sperimentale, dalle stazioni di Roma, Milano e Torino ebbero inizio le trasmissioni regolari, con un vero palinsesto, con la partecipazione di cantanti, orchestre, attori, presentatori. Questo è provato da altre testimonianze ma specialmente dai giornali dell'epoca. Forse l'ingegnere si riferiva al 1949 nel senso di sopraggiunte migliorie tecniche, ma stupisce che dichiari che esse rappresentavano in qualche modo "la fine della preistoria televisiva". L'impressione è che si tratti di pura accondiscendenza nei confronti del clima politico, che all'epoca di questo filmato non permetteva molta libertà di parola, non molto diversamente dal precedente regime.
Il commentatore parla di "preistoria delle trasmissioni" e l'ingegnere informa che essa è terminata nel '49.
In realtà, egli sa benissimo che la "preistoria" era già terminata nel 1939, quando terminata la fase sperimentale, dalle stazioni di Roma, Milano e Torino ebbero inizio le trasmissioni regolari, con un vero palinsesto, con la partecipazione di cantanti, orchestre, attori, presentatori.
Questo è provato da altre testimonianze ma specialmente dai giornali dell'epoca.
Forse l'ingegnere si riferiva al 1949 nel senso di sopraggiunte migliorie tecniche, ma stupisce che dichiari che esse rappresentavano in qualche modo "la fine della preistoria televisiva".
L'impressione è che si tratti di pura accondiscendenza nei confronti del clima politico, che all'epoca di questo filmato non permetteva molta libertà di parola, non molto diversamente dal precedente regime.