Fantastico video, veramente molto bello e interessante. Mi piacerebbe fare un viaggio del genere in Africa. Comunque, per me, il Cardano rimane sempre la scelta più affidabile e senza troppe preoccupazioni di manutenzione. Il problema delle BMW su questo aspetto è ben noto: a 60.000 km spesso si rende necessaria la sostituzione. Una vera follia, considerando il costo elevato che si paga per queste moto.
Spettacolare! Paesaggi lunari, grazie sempre per il modo in cui svolgi la tua professione, cenni storici, culturali e paesaggistici, sei un grande. Mi piacerebbe sapere anche qualcosa sul clima, per esempio l'ultimo tratto di questo video con quella bella giornata, che temperature c'erano? Si soffriva il caldo? Grazie
Grazie Mario! Clima c’erano forti escursioni termiche, mattina circa 10/11 gradi durante il giorno anche 30 e passa. Anche perché oltre a zone diverse abbiamo cambiato molto le altitudini bisogna vestirsi a strati. A volte c’era il sole ma eravamo a 1.600mt e faceva comunque fresco. Quando faceva caldo toglievamo tutto e rimanevamo con la giacca traforata
@N0North grazie mille. Se poi alla fine ci dici come si fa a partecipare ad una prossima "uscita" di questo tipo e magari i costi, mi piacerebbe pensarci su
Ciao, no uso una Gopro 11 che è ottima, tra l’altro ha lo stesso identico sensore e gamma dinamica della Gopro 13. La Ace Pro mai provata finché non vedo miglioramenti sostanziali la mia Gopro 11 va benissimo come qualità e stabilizzazione. Gomme tkc70 rocks, ottime
Ti seguo e mi piace molto il tuo modo di narrare, ma stavolta faccio un paio di critiche. Rispetto alla pericolosità di andare in motorino senza casco ed in ciabatte ti invito a farti un giro a Napoli e dintorni, leggesi Italia. E poi quando incontri un ciclista soprattutto raggiungendolo da dietro devi essere molto più prudente. Detto ciò ho appena dato indietro una k1600 uguale a quella nel video e in due anni e mezzo non ho mai avuto un problema. (Te lo avevo scritto su Instagram) Immagino che il proprietario abbia fatto strade diverse dalle tue in questo viaggio. È pur sempre una ragazza stradale di oltre 400 kg…..comunque il Marocco sembra veramente bello. Lo scorso anno ho fatto la Tunisia, molto bella ma, credo, meno varia e con meno cultura alle spalle. Il prossimo anno mi piacerebbe fare il vostro giro. Buona strada a tutti
Grazie per il tuo commento! È sempre un piacere ricevere opinioni dettagliate e ben articolate, come la tua. Prima di tutto, mi fa molto piacere sapere che apprezzi il mio modo di narrare e che trovi interessante il contenuto che condivido. È proprio grazie ai feedback come il tuo che cerco di migliorare sempre, portando contenuti che non siano solo emozionanti ma anche utili e riflessivi per chi segue il mio lavoro. Ti ringrazio anche per la tua sincerità: è bello quando qualcuno si prende il tempo per offrire una prospettiva più ampia. Detto ciò, capisco perfettamente il tuo punto di vista riguardo alla sicurezza stradale, e sono d’accordo sul fatto che, soprattutto in viaggio, la prudenza debba essere sempre una priorità. La questione del motorino senza casco è un tema che ho notato genera sempre discussioni accese. In alcuni contesti, come quello di certi paesi stranieri, capita di vedere abitudini diverse da quelle italiane, anche se è chiaro che le leggi italiane, e più in generale il buon senso, devono rimanere il nostro punto di riferimento. La tua osservazione sul rispetto dei ciclisti, in particolare quando li si supera, è preziosa e, a mio parere, rappresenta un principio di base che ogni motociclista o automobilista dovrebbe avere a cuore, indipendentemente dal paese in cui si trova. Per quanto riguarda il tuo riferimento alla K1600, capisco benissimo il legame che si crea con una moto di quel calibro, soprattutto in due anni e mezzo di esperienza su strada. È una moto che, per prestazioni e comfort, si presta a essere una “compagna di viaggio” eccezionale, e sono sicuro che avrai accumulato tantissimi ricordi speciali con lei. Ogni viaggio, tuttavia, porta con sé esperienze uniche, e posso immaginare come i percorsi fatti dal proprietario della moto che hai menzionato possano aver contribuito a una percezione diversa rispetto alla tua. Ogni strada ha la sua storia, e il bello del viaggiare sta proprio nel viverle tutte, imparando qualcosa di nuovo lungo il cammino. Infine, il tuo paragone tra Marocco e Tunisia è molto interessante. È vero che il Marocco, con la sua varietà paesaggistica e la ricchezza culturale, offre un’esperienza particolarmente coinvolgente. La Tunisia, dal canto suo, ha un fascino diverso, forse meno vario, ma altrettanto unico per chi sa apprezzarne le sfumature. Sono contento che tu abbia in programma di tornare a esplorare queste terre: viaggiare ci insegna sempre qualcosa di nuovo e, soprattutto, ci regala prospettive che difficilmente potremmo acquisire in altro modo. Ti auguro buona strada per i tuoi futuri viaggi e spero che il nostro percorso possa incrociarsi nuovamente, magari su una di quelle strade che raccontano storie. Grazie ancora per il tuo commento!
Caro Andrea, ti ringrazio molto per la tua risposta completa e ponderata. Del resto trovo molto utile scambiarsi delle opinioni. Viaggiare (anche solo per un giorno, come fai anche tu) è la vera ricchezza della nostra vita e la condivisione, durante e dopo é uno degli aspetti migliori. Ho dato indietro la k1600 proprio perché ha il limite delle strade asfaltate, e in un viaggio più lungo limita la voglia di esplorare luoghi meno battuti. In Tunisia ero andato con una ktm 890 che ancora ho. Il prossimo anno, famiglia e lavoro permettendo (ma anche qui alla fine dipende molto dalle nostre scelte) vorrei andare in Marocco e spingermi verso il grande nord europeo (in passato sono arrivato sino in Svezia) con la Norvegia e la Finlandia. Chissà magari ci si incontrerà per bere insieme un buon bicchiere. Grazie ancora e continua ad arricchire le nostre vite con i tuoi racconti. Dimenticavo, la mia battuta sull’andare senza casco era più una critica al nostro belpaese, dove esistono le leggi, ma a seconda di dove ci si trova vengono applicate in modo diverso. O non vengono applicate proprio. E questo lo trovo vergognoso quando poi ti applicano sanzioni tipo Svizzera se, magari svolti a sinistra in un incrocio dove c’è l’obbligo di andare diritto (purtroppo e sottolineo purtroppo vivo a Roma)
Affascinante il deserto. Considerando qualche tratto in off e qualche guado, il tizio con con il 1600 cosa si inventava. Spero gli abbiano rimediato il Transalp.
ma gocciolava olio o era solo il cerchio schizzato? perchè poteva semplicemente essere la valvola di spurgo che ha espulso quello in eccesso. Lo so per esperienza. 😅
@@marcobortolini547 dell'affidabilità o della tua permalosità? 😁 era una battuta la mia, capita...anche la mia Tracer ha fatto in un anno di vita 2 fermi in officina 🥲 cavolate ma antipatiche se la moto è nuova. Sappi che sono un iper fan della RS!! Non denigro nessun brand 😇
L’ho avuta uguale a quella nel video sino ad un mese fa. Primo tagliando dei 1000 gratis. Secondo dopo 10000 km (quindi ad 11000 o giù di lì 214 euro) e parliamo di un sei cilindri. Pura poesia quando la guidi. Ma certamente non ci puoi fare tutto.
Tutto bellissimo, ma una considerazione la voglio fare, anche le B. M. W hanno delle rotture, mi dispiace per il tuo collega, ma mi è caduto un mito. Io che provengo dal lontano 68,quando ho iniziato a correre in moto, è non sono mai rimasto a piedi con le italiane e poi con le giapponesi, vedere una tedesca nuova che si rompe, mi ripeto ma mi è caduto veramente un mito. Buon viaggio e continuo a seguirti.
Ragazzi, per me, NON avete colto la bellezza del paese, asfalto, sterrato, guado(sorpasso a destro con il pelo a un ciclista locale..)si rischia l'arresto!!!.ricordatevi che siete certo in viaggio, pero, OSPITE ! Non in conquista di un un paese. (Firmato un Locale rispettando le regole in IT)
Grazie per il tuo commento così appassionato e ricco di spunti di riflessione. Ogni viaggio è, in fondo, un atto d’incontro: con le persone, con i paesaggi, ma soprattutto con una cultura che non è la nostra. È un gesto di apertura, ma anche di profondo rispetto. Ed è proprio quest’ultimo elemento che sembra essere il cuore della tua osservazione, un elemento che non può e non deve mai mancare. Hai sottolineato un punto cruciale: in viaggio siamo ospiti, non conquistatori. Questa distinzione, che può sembrare ovvia, racchiude in realtà un universo di significati. Nel mondo arabo, e in particolare in Marocco, l’ospitalità non è solo un valore culturale, ma una vera e propria filosofia di vita. Il grande poeta marocchino Mohammed Choukri scrisse che “le strade sono il ventre di una città”. Attraversarle, quindi, non significa solo percorrere un luogo fisico, ma immergersi nella vita e nelle regole che quel luogo ispira. Essere ospiti significa rispettare il ventre della città e non ferirlo con comportamenti irrispettosi o imprudenti. Il tuo richiamo alla prudenza e al rispetto delle regole locali è un invito a ricordare che viaggiare non è un atto solitario, ma una danza con il contesto che ci ospita. In questo senso, viene in mente un pensiero di Ibn Battuta, celebre esploratore marocchino del XIV secolo, il quale sosteneva che “viaggiare lascia senza parole, poi ti trasforma in un narratore”. Ma quale narratore vogliamo essere? Se trascuriamo di cogliere la bellezza di un paese e di rispettarne le regole, rischiamo di raccontare storie vuote, prive di quella consapevolezza che rende un viaggio davvero trasformativo. Per quanto riguarda l’aspetto specifico delle regole stradali e della prudenza, non posso che concordare. Anche piccoli gesti, come superare un ciclista con rispetto o evitare manovre azzardate, non sono solo questioni di sicurezza: sono atti di rispetto verso chi vive quei luoghi ogni giorno. Essere ospiti significa anche sapersi adattare, comprendere che la nostra libertà di viaggiatori non può mai prevaricare il diritto dei locali a vivere serenamente nelle proprie comunità. Questa consapevolezza ci porta a riflettere sul significato stesso del viaggio. Il filosofo marocchino Taha Abderrahmane, nelle sue opere, invita a concepire l’agire umano come un equilibrio tra l’etica e il senso del sacro. Forse è proprio questo che dovremmo tenere a mente quando attraversiamo le strade di un paese: il nostro agire deve essere un incontro armonioso con ciò che ci circonda, e non una sua imposizione. In definitiva, il tuo commento è un richiamo a vivere il viaggio non come un atto di consumo, ma come un’esperienza trasformativa. Grazie per aver condiviso questo pensiero e per averci invitato a riflettere su quanto sia importante viaggiare con consapevolezza e rispetto.
Non per contestualizzare, mah dovresti scindere le situazioni ok, la sicurezza dal tuo punto di vista europea, mah magari il tipo senza casco è stivali perché non se li può permettere e con quei soldi sfama la sua famiglia, ben più grave il terrone italico di turno che facendo lo sborone d’estate in infradito senza casco… un saluto
@@MrGigbot credo il suo sia un discorso in base a quello che ha visto, probabilmente di persone senza casco ne ha viste parecchie per affermare ciò. Quello che ha detto é anche che dal momento che ti puoi permettere una moto/scooter/ monopattino che sia difficilmente non hai i soldi per un casco. La vedo così
Forse non è stata una scelta azzeccatissima portare La K 1600 GT Bmw in off anche se leggero, è normale che la transalp ti porta a casa in quel contesto! Come se uno ci portasse la Goldwing a fare quel giro!
Beh dipende. In Italia abbiamo molta più cultura e paesini, da noi sarebbe impensabile fare anche solo 30 km senza trovare niente di interessante da vedere, di contro qui il viaggio è molto più rilassante perché il traffico è praticamente inesistente cosa che in Italia ormai non esiste più, sei sempre super attento perché ci sono ovunque tante macchine in qualsiasi giorno della settimana
Hai fatto il pelo al ciclista al guado :D
Bellissimo video, panorama affascinante, atmosfera suggestiva, bravo !!! complimenti da Ines e Giuseppe ♥
Ma che spettacolo 😊
☺️💪🏻
Ottimo video ma soprattutto ottimo il cambio bmw Honda Transalp....
Video sempre straordinari! Ma la Tuareg ???? Sarebbe bello sapere le tue impressioni
A prima vista la strada sembra essere in buone condizioni.
🇲🇦 Un paese bello e ospitale
Il futuro sarà l’Africa...
Buon viaggio Buon divertimento
Grazie si strade ottime!
Fantastico video, veramente molto bello e interessante.
Mi piacerebbe fare un viaggio del genere in Africa.
Comunque, per me, il Cardano rimane sempre la scelta più affidabile e senza troppe preoccupazioni di manutenzione.
Il problema delle BMW su questo aspetto è ben noto: a 60.000 km spesso si rende necessaria la sostituzione. Una vera follia, considerando il costo elevato che si paga per queste moto.
È esattamente quello che penso anch’io
Spettacolare! Paesaggi lunari, grazie sempre per il modo in cui svolgi la tua professione, cenni storici, culturali e paesaggistici, sei un grande. Mi piacerebbe sapere anche qualcosa sul clima, per esempio l'ultimo tratto di questo video con quella bella giornata, che temperature c'erano? Si soffriva il caldo?
Grazie
Grazie Mario! Clima c’erano forti escursioni termiche, mattina circa 10/11 gradi durante il giorno anche 30 e passa. Anche perché oltre a zone diverse abbiamo cambiato molto le altitudini bisogna vestirsi a strati. A volte c’era il sole ma eravamo a 1.600mt e faceva comunque fresco. Quando faceva caldo toglievamo tutto e rimanevamo con la giacca traforata
@N0North grazie mille. Se poi alla fine ci dici come si fa a partecipare ad una prossima "uscita" di questo tipo e magari i costi, mi piacerebbe pensarci su
Bei paesaggi e spiegazioni! Una curiosità, utilizzi la Insta360 Ace Pro sul tuo casco? Inoltre che pneumatici hai utilizzato? Grazie in anticipo.
Ciao, no uso una Gopro 11 che è ottima, tra l’altro ha lo stesso identico sensore e gamma dinamica della Gopro 13. La Ace Pro mai provata finché non vedo miglioramenti sostanziali la mia Gopro 11 va benissimo come qualità e stabilizzazione. Gomme tkc70 rocks, ottime
@@N0North grazie!
Bel video e bel tracciato misto. Sembrava di essere nei paesaggi di guerre stellari. Che la forza sia con te 😂
Come ti stai trovando con la Tuareg? Consumi, protezione dall’aria, confort sella. Grazie
Benissimo! Ottimi consumi 26km/litro bel motore, protezione dall’aria non granché, sella di legno 😵💫
pistolotto sulla sicurezza per uno in motorino con le regole marocchine e poi sorpasso a destra un velocità con sfioro in off road 😂🚀
Ti seguo e mi piace molto il tuo modo di narrare, ma stavolta faccio un paio di critiche. Rispetto alla pericolosità di andare in motorino senza casco ed in ciabatte ti invito a farti un giro a Napoli e dintorni, leggesi Italia. E poi quando incontri un ciclista soprattutto raggiungendolo da dietro devi essere molto più prudente. Detto ciò ho appena dato indietro una k1600 uguale a quella nel video e in due anni e mezzo non ho mai avuto un problema. (Te lo avevo scritto su Instagram) Immagino che il proprietario abbia fatto strade diverse dalle tue in questo viaggio. È pur sempre una ragazza stradale di oltre 400 kg…..comunque il Marocco sembra veramente bello. Lo scorso anno ho fatto la Tunisia, molto bella ma, credo, meno varia e con meno cultura alle spalle. Il prossimo anno mi piacerebbe fare il vostro giro. Buona strada a tutti
Grazie per il tuo commento! È sempre un piacere ricevere opinioni dettagliate e ben articolate, come la tua. Prima di tutto, mi fa molto piacere sapere che apprezzi il mio modo di narrare e che trovi interessante il contenuto che condivido. È proprio grazie ai feedback come il tuo che cerco di migliorare sempre, portando contenuti che non siano solo emozionanti ma anche utili e riflessivi per chi segue il mio lavoro. Ti ringrazio anche per la tua sincerità: è bello quando qualcuno si prende il tempo per offrire una prospettiva più ampia.
Detto ciò, capisco perfettamente il tuo punto di vista riguardo alla sicurezza stradale, e sono d’accordo sul fatto che, soprattutto in viaggio, la prudenza debba essere sempre una priorità. La questione del motorino senza casco è un tema che ho notato genera sempre discussioni accese. In alcuni contesti, come quello di certi paesi stranieri, capita di vedere abitudini diverse da quelle italiane, anche se è chiaro che le leggi italiane, e più in generale il buon senso, devono rimanere il nostro punto di riferimento. La tua osservazione sul rispetto dei ciclisti, in particolare quando li si supera, è preziosa e, a mio parere, rappresenta un principio di base che ogni motociclista o automobilista dovrebbe avere a cuore, indipendentemente dal paese in cui si trova.
Per quanto riguarda il tuo riferimento alla K1600, capisco benissimo il legame che si crea con una moto di quel calibro, soprattutto in due anni e mezzo di esperienza su strada. È una moto che, per prestazioni e comfort, si presta a essere una “compagna di viaggio” eccezionale, e sono sicuro che avrai accumulato tantissimi ricordi speciali con lei. Ogni viaggio, tuttavia, porta con sé esperienze uniche, e posso immaginare come i percorsi fatti dal proprietario della moto che hai menzionato possano aver contribuito a una percezione diversa rispetto alla tua. Ogni strada ha la sua storia, e il bello del viaggiare sta proprio nel viverle tutte, imparando qualcosa di nuovo lungo il cammino.
Infine, il tuo paragone tra Marocco e Tunisia è molto interessante. È vero che il Marocco, con la sua varietà paesaggistica e la ricchezza culturale, offre un’esperienza particolarmente coinvolgente. La Tunisia, dal canto suo, ha un fascino diverso, forse meno vario, ma altrettanto unico per chi sa apprezzarne le sfumature. Sono contento che tu abbia in programma di tornare a esplorare queste terre: viaggiare ci insegna sempre qualcosa di nuovo e, soprattutto, ci regala prospettive che difficilmente potremmo acquisire in altro modo.
Ti auguro buona strada per i tuoi futuri viaggi e spero che il nostro percorso possa incrociarsi nuovamente, magari su una di quelle strade che raccontano storie. Grazie ancora per il tuo commento!
Caro Andrea, ti ringrazio molto per la tua risposta completa e ponderata. Del resto trovo molto utile scambiarsi delle opinioni. Viaggiare (anche solo per un giorno, come fai anche tu) è la vera ricchezza della nostra vita e la condivisione, durante e dopo é uno degli aspetti migliori. Ho dato indietro la k1600 proprio perché ha il limite delle strade asfaltate, e in un viaggio più lungo limita la voglia di esplorare luoghi meno battuti. In Tunisia ero andato con una ktm 890 che ancora ho. Il prossimo anno, famiglia e lavoro permettendo (ma anche qui alla fine dipende molto dalle nostre scelte) vorrei andare in Marocco e spingermi verso il grande nord europeo (in passato sono arrivato sino in Svezia) con la Norvegia e la Finlandia. Chissà magari ci si incontrerà per bere insieme un buon bicchiere. Grazie ancora e continua ad arricchire le nostre vite con i tuoi racconti. Dimenticavo, la mia battuta sull’andare senza casco era più una critica al nostro belpaese, dove esistono le leggi, ma a seconda di dove ci si trova vengono applicate in modo diverso. O non vengono applicate proprio. E questo lo trovo vergognoso quando poi ti applicano sanzioni tipo Svizzera se, magari svolti a sinistra in un incrocio dove c’è l’obbligo di andare diritto (purtroppo e sottolineo purtroppo vivo a Roma)
Bellissimo lo voglio fare anche io
Affascinante il deserto. Considerando qualche tratto in off e qualche guado, il tizio con con il 1600 cosa si inventava. Spero gli abbiano rimediato il Transalp.
😮
ma gocciolava olio o era solo il cerchio schizzato? perchè poteva semplicemente essere la valvola di spurgo che ha espulso quello in eccesso. Lo so per esperienza. 😅
No gocciolava di brutto costantemente
@@N0North allora era proprio andato il paraolio.
Perdonate la domanda, ma cosa ci fa una 1600 nel deserto?
Boooo
E' bellissimo anche il nulla. L'importante è non essere chi asfalta quelle strade.
Mi è sembrato di sentire € 500 per il primo tagliando dell'affidabile K1600....rimaniamo in Yamaha valà 😅😅😅
Ho un k1600 con 200.000 km. MAI avuto un problema....ne vogliamo parlare?
Oh oh bello scontro qua 😉
@@marcobortolini547 dell'affidabilità o della tua permalosità? 😁 era una battuta la mia, capita...anche la mia Tracer ha fatto in un anno di vita 2 fermi in officina 🥲 cavolate ma antipatiche se la moto è nuova. Sappi che sono un iper fan della RS!! Non denigro nessun brand 😇
@@N0North no no, lui pesa troppo, lotta impari 😆
L’ho avuta uguale a quella nel video sino ad un mese fa. Primo tagliando dei 1000 gratis. Secondo dopo 10000 km (quindi ad 11000 o giù di lì 214 euro) e parliamo di un sei cilindri. Pura poesia quando la guidi. Ma certamente non ci puoi fare tutto.
Bravo Andrea, bella avventura...
E quei guadi li voleva fare con il camion della BMW??? 🤔🤔😄😄
In Marocco con un camion bmw??? 🤔🤔
In condizioni estreme tutto può accadere.Sarebbe bello poter sempre contare su un mezzo indistruttibile.
Si ma stiamo parlando di 30000 euro di moto non di 12000….
Tenere 1200
Occhio se va sul freno contamina le pastiglie dei freni.
TUAREG
Tutto bellissimo, ma una considerazione la voglio fare, anche le B. M. W hanno delle rotture, mi dispiace per il tuo collega, ma mi è caduto un mito.
Io che provengo dal lontano 68,quando ho iniziato a correre in moto, è non sono mai rimasto a piedi con le italiane e poi con le giapponesi, vedere una tedesca nuova che si rompe, mi ripeto ma mi è caduto veramente un mito.
Buon viaggio e continuo a seguirti.
Mito? I mucs sono ko
Ragazzi, per me, NON avete colto la bellezza del paese, asfalto, sterrato, guado(sorpasso a destro con il pelo a un ciclista locale..)si rischia l'arresto!!!.ricordatevi che siete certo in viaggio, pero, OSPITE ! Non in conquista di un un paese. (Firmato un Locale rispettando le regole in IT)
Grazie per il tuo commento così appassionato e ricco di spunti di riflessione. Ogni viaggio è, in fondo, un atto d’incontro: con le persone, con i paesaggi, ma soprattutto con una cultura che non è la nostra. È un gesto di apertura, ma anche di profondo rispetto. Ed è proprio quest’ultimo elemento che sembra essere il cuore della tua osservazione, un elemento che non può e non deve mai mancare.
Hai sottolineato un punto cruciale: in viaggio siamo ospiti, non conquistatori. Questa distinzione, che può sembrare ovvia, racchiude in realtà un universo di significati. Nel mondo arabo, e in particolare in Marocco, l’ospitalità non è solo un valore culturale, ma una vera e propria filosofia di vita. Il grande poeta marocchino Mohammed Choukri scrisse che “le strade sono il ventre di una città”. Attraversarle, quindi, non significa solo percorrere un luogo fisico, ma immergersi nella vita e nelle regole che quel luogo ispira. Essere ospiti significa rispettare il ventre della città e non ferirlo con comportamenti irrispettosi o imprudenti.
Il tuo richiamo alla prudenza e al rispetto delle regole locali è un invito a ricordare che viaggiare non è un atto solitario, ma una danza con il contesto che ci ospita. In questo senso, viene in mente un pensiero di Ibn Battuta, celebre esploratore marocchino del XIV secolo, il quale sosteneva che “viaggiare lascia senza parole, poi ti trasforma in un narratore”. Ma quale narratore vogliamo essere? Se trascuriamo di cogliere la bellezza di un paese e di rispettarne le regole, rischiamo di raccontare storie vuote, prive di quella consapevolezza che rende un viaggio davvero trasformativo.
Per quanto riguarda l’aspetto specifico delle regole stradali e della prudenza, non posso che concordare. Anche piccoli gesti, come superare un ciclista con rispetto o evitare manovre azzardate, non sono solo questioni di sicurezza: sono atti di rispetto verso chi vive quei luoghi ogni giorno. Essere ospiti significa anche sapersi adattare, comprendere che la nostra libertà di viaggiatori non può mai prevaricare il diritto dei locali a vivere serenamente nelle proprie comunità.
Questa consapevolezza ci porta a riflettere sul significato stesso del viaggio. Il filosofo marocchino Taha Abderrahmane, nelle sue opere, invita a concepire l’agire umano come un equilibrio tra l’etica e il senso del sacro. Forse è proprio questo che dovremmo tenere a mente quando attraversiamo le strade di un paese: il nostro agire deve essere un incontro armonioso con ciò che ci circonda, e non una sua imposizione.
In definitiva, il tuo commento è un richiamo a vivere il viaggio non come un atto di consumo, ma come un’esperienza trasformativa. Grazie per aver condiviso questo pensiero e per averci invitato a riflettere su quanto sia importante viaggiare con consapevolezza e rispetto.
Una moto bmw che funziona non è una bmw.
Beh no dai 😆
Bel video.. peccato per il titolo che hai messo, davvero fuori luogo
Grazie! Ma🧐 perché il titolo fuori luogo? La bmw si è rotta con quella perdita non poteva proseguire
Perché a mio parere poco c'entra con il video e il siparietto della rottura della moto e' di un'ironia che trovo di cattivo gusto...
Se era una moto cinese che si rompeva e lo facevo vedere invece ero un eroe vero?
È inutile la bmw è andata in mona...
Non per contestualizzare, mah dovresti scindere le situazioni ok, la sicurezza dal tuo punto di vista europea, mah magari il tipo senza casco è stivali perché non se li può permettere e con quei soldi sfama la sua famiglia, ben più grave il terrone italico di turno che facendo lo sborone d’estate in infradito senza casco… un saluto
@@MrGigbot credo il suo sia un discorso in base a quello che ha visto, probabilmente di persone senza casco ne ha viste parecchie per affermare ciò.
Quello che ha detto é anche che dal momento che ti puoi permettere una moto/scooter/ monopattino che sia difficilmente non hai i soldi per un casco.
La vedo così
Può capitare ad una moto, un paraolio difettoso può capitare. Certo è che un k1600 non è la moto più adatta per questi tipi di viaggi
Forse non è stata una scelta azzeccatissima portare La K 1600 GT Bmw in off anche se leggero, è normale che la transalp ti porta a casa in quel contesto! Come se uno ci portasse la Goldwing a fare quel giro!
Rimarresti colpito da cosa ho fatto con il mio K di ben 13 anni...
@@RobertoChibbaro non ho dubbi ma sempre che non è il suo habitat naturale…
@@promoskow su questo siamo pienamente d'accordo 😉
Ciao guardo i tuoi video e facendo un paragone 10000 km li non valgono 1000 in Italia
Beh dipende. In Italia abbiamo molta più cultura e paesini, da noi sarebbe impensabile fare anche solo 30 km senza trovare niente di interessante da vedere, di contro qui il viaggio è molto più rilassante perché il traffico è praticamente inesistente cosa che in Italia ormai non esiste più, sei sempre super attento perché ci sono ovunque tante macchine in qualsiasi giorno della settimana
Sicuro che stavano gli spagnoli e non i francesi?
sicuro si 😆. Sahara spagnolo nessun francese
ci vuole coraggio per andare nel deserto con una bmw 1600 gt 🤣🤣🤣
Pensa il silenzio se ognuno parlasse solo di quello che conosce