Archeologia a Roma, a Largo Torre Argentina visitabile l'area sacra dove fu ucciso Giulio Cesare
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- Опубликовано: 27 янв 2025
- La storia millenaria dell’Area Sacra di Largo Argentina, dal 20 giugno, si offre al pubblico con un nuovo percorso che per la prima volta consente di accedere al sito e visitarlo in modo sistematico, leggendone le fasi di vita dall’età repubblicana attraverso l’epoca imperiale e medievale, fino alla riscoperta avvenuta nel secolo scorso con le demolizioni degli anni Venti.I lavori, condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sono stati resi possibili grazie a un atto di mecenatismo da parte della Maison Bulgari. La maestosità dei resti dei templi dell’Area Sacra si può ora cogliere a distanza ravvicinata, apprezzandone i dettagli, le fasi costruttive e i materiali, camminando allo stesso livello di strutture che per decenni cittadini e turisti hanno osservato dal piano stradale. I lavori sono stati realizzati ponendo attenzione ai criteri che hanno consentito di rendere il sito facilmente accessibile a tutti. Da via di San Nicola de’ Cesarini il visitatore ha la possibilità di scendere e visitare l’area archeologica grazie a un percorso su passerella completamente privo di barriere architettoniche. Una piattaforma elevatrice consente l’accesso alle persone con mobilità ridotta, mentre all’interno sono stati eliminati tutti i dislivelli e salti di quota, rendendo agevole la visita anche in sedia a rotelle o con passeggini. Elemento di grande novità sono le due aree espositive nel portico della medioevale Torre del Papito e nei locali al di sotto del piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini. Gli spazi sono stati allestiti con una selezione dei numerosi reperti provenienti dagli scavi e dalle demolizioni del secolo scorso, tra cui frammenti di epigrafi, sarcofagi, decorazioni architettoniche e due teste di statue colossali appartenenti a divinità venerate nell’area. Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver contribuito a rendere finalmente fruibile ai cittadini e ai turisti questo gioiello archeologico e architettonico, preziosa testimonianza dell’affascinante sovrapposizione di epoche e stili che rende la Città Eterna unica al mondo. Un progetto che ci ha consentito di onorare, ancora una volta, il profondo legame che abbiamo con Roma, da sempre inesauribile fonte di ispirazione e crocevia millenario di arti, culture e tradizioni. Nell’Area Sacra si percepisce il respiro della Storia. Queste maestose vestigia - che da oggi potremo ammirare da vicino - raccontano la grandezza di un impero che ha forgiato la nostra civiltà”. “Il prezioso lavoro dei tecnici dalla Sovrintendenza - dichiara il Sovrintendente Claudio Parisi Presicce - ha restituito alla città un’area importantissima, consentendo a tutti di ammirare uno spaccato di storia di oltre due millenni: dalla Roma repubblicana a quella degli imperatori, dal riutilizzo delle strutture come dimore di famiglie aristocratiche, chiese e monasteri fino alle demolizioni degli anni Venti del ‘900. Lo splendido risultato che si può ammirare da oggi è stato possibile grazie a una proficua collaborazione tra pubblico e privato per il quale voglio ringraziare il Gruppo Bulgari.”
Cenni storici.
Tra il 1926 e il 1929 i lavori di demolizione del quartiere compreso tra via del Teatro Argentina, via Florida, via S. Nicola de' Cesarini e corso Vittorio Emanuele II per la costruzione di nuovi edifici, riportarono alla luce una vasta piazza lastricata su cui sorgono quattro templi, comunemente indicati con le prime quattro lettere dell'alfabeto in assenza di identificazione certa: il tempio C (inizi III sec. a.C.), dedicato probabilmente a Feronia; il tempio A (metà III sec. a.C.) in onore di Giuturna; il tempio D (inizi II sec. a.C.), dedicato alle Ninfe o ai Lari Permarini; e il tempio B (fine II sec. a.C.), dedicato alla Fortuna huiusce diei.Alla metà del I sec. a.C. si data il complesso dei Portici di Pompeo, adiacente all’area sacra, nella cui Curia (di cui è ancora visibile il basamento in tufo alle spalle dei templi B e C) ebbe luogo l’assassinio di Giulio Cesare.L’incendio dell’80 d.C. che devastò gran parte del Campo Marzio portò a una profonda trasformazione dell’area sotto l’imperatore Domiziano, con la realizzazione di una nuova pavimentazione in lastre di travertino, ancora visibile, e la ricostruzione degli alzati dei templi.Con il V secolo ha inizio il processo di abbandono e trasformazione degli edifici. Si ipotizza che l’area venne occupata da un complesso monastico, mentre successivamente, tra l’VIII e il IX secolo, vennero realizzate strutture forse pertinenti a case aristocratiche. Sempre al IX secolo appartengono anche le prime testimonianze dell’impianto di una chiesa all’interno del tempio A, che nel 1132 fu dedicata a San Nicola, con la denominazione prima de’ Calcarario e poi de’ Cesarini. In età barocca sulla chiesa medievale si impostò un nuovo edificio sacro, distrutto completamente durante le demolizioni del Governatorato
Bellissimo, siete bravissimi ! Viva l'archeologia ❤
Grazie mille per questo video, ho sempre pensato fosse un peccato non valorizzare un luogo così importante per la storia come il sito di Largo Argentina. Una sorta di Damnatio memoria del “luogo del delitto” protratta fino ai giorni nostri, senza neanche una targa che ne indicasse gli eventi. Ora “giustizia” è stata fatta! 😂
Bella notizia! Grazie per condividere questo video! Che sfortuna però avere perso l’aula. Anzi, sicuramente tutto il complesso costruito da Pompeo fosse molto bello.
Una piccola e insignificante curiosità da me notata: il centro esatto del muro di fondo della Curia dove, presumibilmente, era la statua di Pompeo e ai cui piedi morì Cesare nel 44 a C, è ubicato sotto il numero civico 44 di via di Torre Argentina.
Lutazio Catullo : una curiosità da indagare e averare ! Non è eccezionale che case fossero construite sui ruderi di monumenti antichi. Magari la statua di Pompeo si trova ancora sotto le cantine del Nr 44.!
@@ezzovonachalm9815 È bello pensarlo, ma la statua è stata ritrovata nel '500 e ora è collocata in un palazzo romano.
Che meraviglia!!! Io sono fortunato di vivere vicino all'area archeologia di albintimilium dove c'è un'ottimo museo che merita se passate di qui....❤
❤️❤❤❤❤ povero imperatore,che brutta fine ha fatto😢
Grazie.
La nostra storia, eterna come Roma , alma mater.
🙏❤️❤️
Ho riguardato il video, adesso le scritte non ci sono più. Interessante. Da visitare quanto prima
E i gatti ? Che misera fine avranno fatto i gatti che hanno tenuto Roma libera dai ratti per secoli ?
Una volta, sotto via Florida, c'era il famoso ospedale dei gatti. Forse esiste ancora.
Ave. Caesar. Murituri. Te. Salutant.
Bellissimo!!!!! Finalmente! Peccato solo quella caduta di stile del tronfio personaggio politico che parla di passerelle ecosostenibile.
Dovrebbe essere parzialmente ricostruito, nel modo più accurato possibile e con gli stessi materiali, è il modo migliore per mantenere i monumenti e continuare a stupirci tra migliaia di anni. Ci sono molti esempi, l'Agorà di Atene, l'Arco di Tito, l'Ara Pacis e molti altri.
Non è "Largo Argentina" (come Paese sudamericano) bensì Largo di Torre Argentina...
Non sarebbe il caso di cambiare il nome "Largo Argentina" con un nome meglio appropriato ?
In effetti il nome corretto è Largo di Torre Argentina (che non ha nulla a che vedere con il Paese sudamericano). Il Largo è riferito a un lato corto dello spazio rettangolare, gli altri sono via di Torre Argentina (dove c'è il teatro), via Florida e via di San Nicola de Cesarini.
Ma i gatti che ci vivevano sono stati sfrattati? 😢
Non credo
Ringrazia bulgari non certo l'inauguratore seriale che sona e dorme
Toh ... il Busker.
Templi e non tempi. Nella scritta appare sempre tempi
Nel titolo leggo correttamente "Templi", dove ci è scappata la "elle"? Grazie della segnalazione
Non nel titolo, ma nello scritto che si vede per un po'. Almeno 4-5 volte
@@gabriellafontecchia9313 è il sottotitolo generato automaticamente da RUclips e che l'utente può escludere, si vede che sente la parola "tempi" e non "templi". Non è scritta da noi
Grazie del vostro interessamento e spero di non disturbarvi più
Nessun disturbo anzi grazie della segnalazione
Un occasione persa !...Se pensiamo che si vorrebbero trattare tutti i fori in questo modo, inaccessibili a livello ed attraversabili solo con passerelle, i brividi salgono, velocemente, lungo la schiena. Che cosa potrà accadere ?
Le "passerelle" sono troppo strette...e se qualcuno si ferma a leggere qualcosa o guardare un dettaglio blocca tutti. L'aspetto delle stesse, poi, è da "sala macchine" del Titanic...forse bisognava pensarle alla "romana".
Ma ci sarebbe voluto l'intervento, il vaglio, di un progettista competente e sensibile ... e ciò, ostensibilmente, non è accaduto.
Chissà !...Forse non ci sono più !
E poi... diciamola tutta... se si lasciano tutti i livelli, come ad un archeologo sembra naturale, questi luoghi appaiono caotici come se fossero stati progettati da una scimmia.o da un architetto moderno in delirio. Il dato documentario che consiglia (...od impone ?...) di allineare rigorosamente tutti i resti di colonne e trabeazioni di tutte le epoche, come ad un mercatino antiquario di provincia, confligge con l'aspirazione del visitatore, anche molto acculturato, cui piacerebbe respirare un po' di fascino che solo una visione unitaria può dare.
Saluto Deluso
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