Music lover? Probably NO!

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 29 янв 2025

Комментарии • 64

  • @andrea_carnicci
    @andrea_carnicci 3 месяца назад +2

    Abbiamo esperienze diverse, forse dovute all'età. Nei miei cinquant'anni non ho mai sentito nessuno che conosce due pezzi di un artista definirsi fan di quell'artista, e fare la guerra per lui. E tantomeno sentirsi appassionato di musica.
    Le fazioni si formano di solito tra fan di un gruppo anziché di un altro, di un genere anziché di un altro, fra la "musica del passato" e "musica di oggi", con il solito conflitto generazionale di mezzo.
    In quanto agli strumenti d'ascolto, come tanti ragazzini degli anni ottanta ho ascoltato musica su qualunque cosa. Il passaggio dal registratorino a cassette della Philips ereditato in famiglia al registratorone della Grundig regalato su richiesta di qualcosa di meglio fu una svolta, mentre poco più tardi gli walkman diventarono un supporto insostituibile, fino al bombardone mangiapile su cui hanno girato centinaia di cassette duplicate basf, quelle più a buon mercato, sony, ma soprattutto TDK, le migliori! E quando sono cresciuto e ho potuto permettermi "l'impianto stereo", non era certo "l'impiantone" di chi sceglieva con accortezza l'amplificatore le casse e il piatto, ma una cosa a buon mercato che facesse casino.
    Ho sempre preferito la quantità di musica che riuscivo a trovare e ad accaparrarmi alla qualità degli ascolti. La frase tipica è sempre stata "senti qua che bomba di disco che ho trovato!" piuttosto che "senti come suonano queste nuove cuffie", nonostante ne abbia accatastate a decine, e tutte rigorosamente a buon mercato.
    E' sempre stata una questione di priorità. Beccare l'autore sconosciuto e risalire alla sua produzione, conoscere un genere nuovo e approfondirlo, accompagnando l'ascolto con la letteratura di settore, per me hanno sempre avuto più importanza. Poi in qualche modo quello che c'è da ascoltare si ascolta, se le cuffie si rompono si ricomprano, se la cassa si sfonda si compra un altro aggeggio... l'importante è che la musica sia forte!!

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад +1

      @@andrea_carnicci che dire? Mi fa piacere che tu non abbia trovato tante persone che hanno un approccio estremamente limitato alla musica. Io continuo a sentire gente che davvero non conosce niente, eppure dice di amare la musica. Vedo anche gente con tatuaggi inneggianti la grande passione, ma non ascoltano un pezzo che non gira in radio, manco se gli spari.😅
      Per quanto riguarda gli ascolti: anche io, come quasi tutti, mi sono spesso accontentato di ciò che trovavo, ereditavo o potevo permettermi.
      Però con il tempo ho iniziato ad apprezzare una certa qualità. Cosa ancora più importante: ho visto che con i giusti accorgimenti, si possono fare grandi ascolti, spendendo pochissimo, a volte niente. Su questo argomento ho fatto qualche video di recensione auricolari, e altri ne farò, proprio per cercare di aiutare qualcuno che vuole avvicinarsi.
      Il mondo degli audiofili spesso rasenta la follia, io non appartengo a quel genere, però credo che sia un peccato mortificare un ascolto per non spendere pochi euro o anche solo curare un posizionamento.

    • @andrea_carnicci
      @andrea_carnicci 3 месяца назад +2

      @@prospettivanedgar Ho visto il tuo video sulla qualità dell'ascolto "per barboni"... devo dire che fin lì ci sono arrivato! Equalizzazione... meglio flac che mp3...Meglio il cavo del bluetooth... Sì ok, ci siamo!
      C'è anche un'altra cosa che mi fa tenere la qualità dei supporti relativamente in secondo piano: ascolto parecchia roba vecchia, anche di cent'anni fa, letteralmente. Ci sono registrazioni di Charley Patton e di Robert Johnson in cui la traccia originale frigge come un calamaro... Della cornetta di Louis Armostrong con gli Hot Five ci è arrivato un range di frequenze ristrettissimo... Della potenza devastante della voce di Bessie Smith noi probabilmente sentiamo solo l'eco, e le incisioni di Billie Holiday degli anni cinquanta ci rivelano che quelle di vent'anni prima sarebbero state molto più ricche se ci fosse stata la tecnologia che è venuta dopo. E le big band degli anni trenta? All'orecchio nostro certe incisioni appaiono come un impasto informe di suoni.
      E lì la differenza la fa il lavoro di chi ha digitalizzato, per migliorare la resa.
      Sulla questione della musica come hobby piuttosto che come passione, sì, probabilmente è proprio una questione generazionale. Una volta ci si divideva fra metallari e non, fra appassionati ed indifferenti, e di quelle cose là oggi è rimasta la "guerra fra bande" delle fanbase. Roba da vecchi rinco.

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад +1

      @andrea_carnicci sono contento che tu abbia visto altro, probabilmente ora hai una visione più completa di quelle che sono le mie intenzioni, e del mio linguaggio.
      Ovviamente con roba che non è stata digitalizzata, o digitalizzata male, c'è poco da fare, come dici tu. Però anche lì sono state fatte cose buone: io ho in FLAC l'album Etta e James, che è un piacere per le orecchie. Se poi vuoi ascoltare un disco di Robert Johnson, gli auguri vanno fatti anche solo per trovarlo. 😅
      Visto che ne stiamo parlando, rimanendo sui vinili, c'è in giro roba veramente penosa, anche tra ristampe moderne. Vabbè, il capitolo "vinili" meglio non toccarlo...

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад

      @@andrea_carnicci pensavo all'ultima parte del tuo commento, mi chiedo: ma il fatto che una volta ci si divideva tra chi seguiva questo e chi seguiva quello, anche solo tra appassionati ed indifferenti, non è di ieri sé un forte segnale della musica che ha perso centralità?
      P.S.: io sono per la musica che si incontra, non che si scontra, sia chiaro. Però vedo comunque più sano discutere mentre si difende qualcosa che si conosce, rispetto ad un finto rispetto, dato che non è originato dall'accettazione ma dal menefreghismo

    • @andrea_carnicci
      @andrea_carnicci 3 месяца назад +2

      @@prospettivanedgar La musica ha perso centralità? Sì, decisamente, ha perso centralità e ha perso "peso", importanza culturale. Oggi siamo praticamente in autarchia, fino agli anni novanta eravamo più esposti alle influenze del mondo anglosassone, che venivano "subite", ma venivano anche "digerite" e rielaborate. Il discorso sarebbe lunghissimo e dovremmo attraversare i decenni, ma fermiamoci al mainstream più terra terra: la tv, in cui una trasmissione scarsa faceva 10 milioni di telespettatori, senza la musica non esisteva. Ogni grande show aveva un'orchestra, e le star da hit parade che venivano dall'America o dalla Gran Bretagna promuovevano il loro disco presentandosi in prima serata su raiuno. Discoring andava in onda alle 15 dentro a Domenica In, mentre scorrevano i risultati delle partite in sovrimpressione. Oggi vanno di moda le clip dei gol con il mix di musica sotto. Ogni rete aveva la sua "trasmissione musicale", e ogni contenitore d'approfondimento aveva lo spazio (venti minuti minimo) dedicato a un autore, a un gruppo.
      E poi finì che si fecero le reti apposta per la musica: Videomusic prima, Mtv Italia poi, con altre reti che la emulavano.
      Il "parlare di musica" era moneta corrente, fra i vecchi e fra i giovani e i giovanissimi.
      C'è stato un tempo lontanissimo, in cui non ero nato neanch'io, in cui persino Umbria Jazz era una manifestazione di controcultura, in cui fricchettoni di ogni tipo ascoltavano un quintetto infilati sotto al pianoforte, o seduti in terra accanto al contrabbassista. Ma anche roba come Arezzo Wave quarant'anni dopo portava in Italia l'ultimo grido dell'underground.
      Le "divisioni" rappresentavano modi di essere e identità di gruppo, subculture, come nell'Inghilterra dei Mods e Rockers nei 60. Se eri metallaro invece che punk, e poi new wave, c'era un perchè. Ma anche la lunga parabola dei "tipi da discoteca" aveva delle ragioni, così come l'hip hop delle origini.
      E l'Italia delle band degli anni novanta che venivano dall'underground fu un crogiolo di influenze, di riprese di vario tipo. Personalmente ero concentrato su altro, ma l'ascolto era talmente diffuso che mi facevano un capo così con CCCP-CSI, Modena City Ramblers, Bandabardò, Verdena, Bluvertigo, Marlene Kuntz ecc. ecc. ecc.. E li andavi a vedere (io no) perchè ti venivano a suonare anche sotto casa, non c'era bisogno di andare negli stadi o chissà dove, te li ritrovavi pure alla festa dell'Unità, e poi ci facevi due parole. Guardandoli a distanza di trent'anni, gli anni novanta in Italia furono un periodo molto florido di proposte, e andavano a impattare su un pubblico piuttosto vasto di ventenni. Perchè poi c'era pure l'hip hop! Come diceva Frankie, "di posse son piene le fosse". E intanto il metal era duro a morire, mentre era venuto fuori il grunge. E anche chi come me si cibava di blues e jazz in un modo o nell'altro trovava posti in cui andare (e pure in cui suonare!).
      Azz.. mi son fatto prendere la mano... vabbè, ormai ho scritto questo papello...

  • @tancredidaltavilla2141
    @tancredidaltavilla2141 3 месяца назад +2

    Tanti argomenti hai tirato fuori.
    innanzi tutto la musica come presenza nella vita. la capacità di provare piacere nell'ascolto di un'accozzaglia di frequenze che ci colpiscono contemporaneamente è una caratteristica di noi umani e di altre specie, poche, non legata all'intelligenza in sé. i miei gatti e il mio cane sono completamente indifferenti alla musica, mentre il pappagallo di mia suocera ama ascoltare musica e canta e chiede di ascoltare le sue canzoni preferite. L'ascolto della musica diversamente da altre azioni, si caratterizza per la facilità con cui può essere sovrapposto ad altre azioni, e a volte di favorirle (cosa che ritengo improbabile, ma viene spesso spacciata): musica per rilassarsi ,musica per guidare, musica per studiare, ... colonna sonora ovvero musica per accentuare la sensibilità a un contesto. La musica è evoluta nei secoli per complessità ma anche per funzionalità e tale ultimo aspetto, sulla possibilità di fruirne con continuità, nasce nel secolo scorso. Se prima, per tutta la nostra storia, la musica poteva essere ascoltata solo alla produzione, alla fonte, fosse essa voce umana o strumento musicale, con la radio l'ascolto sposta geograficamente la fonte a casa tua e con l'incisione l'ascolto viene non solo trasferito nello spazio ma anche nel tempo. è una rivoluzione che nel deteriorare la qualità (non so se hai presente la voce di una radio a transistor o la voce di un vinile a 78 giri) opera un tele trasporto globale. ed è solo dopo la seconda guerra mondiale, che la tecnologia mira all'HIFI, a rendere l'ascolto più vicino possibile a quello reale. Ma per qualche decennio ci siamo accontentati dei 45 giri nel mangiadischi che era ben peggiore delle cuffie BT di oggi. Le costose cuffie che accoppiavo al mio impianto pioneer regalo dei miei genitori fatto con molti sacrifici negli anni 70 le ho ancora oggi: posso assicurarti che la qualità, rispetto alle inear cinesi (rigorosamente con cavo intrecciato) da 28 euro non era migliore, e ai tempi erano costate quarantamila lire (lo stipendio di papà era 150.000 lire). Per collegare con facilità il PC alle casse, ho comprato un ampli cinese dotato di BT e mi sono costruito uno switch che mi consente di passare le casse dal mio vecchio pioneer (da 250000 lire) al nuovo scatolino con facilità. posso assicurarti che Selling England by the pound da RUclips con ampli BT e il mio vinile tramite vecchio pioneer si distinguono solo perché RUclips mi propone una versione digitale e non ci sono gli scoppiettii del vinile.
    il degrado della qualità (se eviti le cuffie BT, ho ascoltato quelle delle mie figlie, le uniche decenti sono quelle costosissime dell'iphone improponibili rispetto alle mie cinesi che costano una quarto) è soprattutto nell'incisione e la motivazione è storica.
    la musica oggi ha smesso di essere oggetto di culto, oggetto di ascolto dedicato solo alla musica, io e 4 amici seduti sul mio letto o stravaccati sul cuscini sul pavimento che ascoltiamo insieme l'ultimo del Gentle Giant e, siccome non "ci è piaciuto", blasfemia che non non poteva essere proferita! si diceva "non l'ho capito: rimettiamolo!"- Oggi la musica si è fatta colonna sonora della vita stessa: le mie figlie vivono con le cuffiette dal momento in cui si svegliano e a quando si addormentano. La musica però non ha più un suo momento: è sempre e solo colonna sonora di momenti tutti più importanti della musica in sé. e deve assolvere a tale nuova funzione. Deve non distogliere dalla funzione principale, quindi deve essere facile al primo ascolto (altro che Gentle Giant da riascoltare), se devi poterla ascoltare in mezzo alla folla, in auto, sui mezzi pubblici non deve avere dinamica, non puoi comporre un crescendo, la piattezza e la compressione sono una necessità, un pregio per l'ascoltabilità diffusa, non un difetto, la parole dei testi devono essere slogan banali e ripetitivi che non portino a pensare a riflettere su qualcosa di diverso da quella che è l'azione principale del momento (lavorare, guidare, fare la spesa ...): la musica è diventata pervasiva e in quanto tale ha ribaltato il suo ruolo rispetto a quello di momento di approfondimento e riflessione che aveva negli scorsi decenni. soprattutto la musica è in gran parte, la tua colonna sonora, non esiste più se non nei concerti, l'ascolto di gruppo, la riflessione comune o semplicemente il sentire collettivo ("ci vediamo da me a sentire due dischi dopocena?"). Metti le cuffie: parola l'ordine ovvero, la solitudine e l'isolamento che ti accompagnano istante per istante. isolamento che si rompe nel momento magico in cui vedi due giovani che si passano uno degli auricolari per sentire insieme: anomalia emotiva di questo decennio.
    Cambiata la funzione (da momento di ascolto collettivo a colonna sonora della quotidianità solitaria) cambia la musica stessa, la qualità che va indirizzata alla differente fruizione e la complessità del messaggio. e questa nuova musica è vincente per il banale motivo che amplia in modo esponenziale il mercato: quando noi (io e i miei amici nerd musicali) ci vedevamo a sera per ascoltare progressive, le ragazze e quelli che se le facevano si vedevano per ascoltare baglioni e i pooh (che comunque, roba da leccarsi i baffi oggi), tutti avevano un momento di incontro musicale, momento di comunicazione e ascolto collettivo, ma erano poche ore la settimana. oggi la musica è onnipresente, di vende per via digitale tramite streaming ci si abbona. e chi produce tecnologia vende per tale mercato nuovo.
    Il dubbio quindi è: si può pensare di ottimizzare, di dare un prodotto migliore a questo mercato o è uno sforzo privo di senso? e il secondo e più importante dubbio è, continua ad esistere l'altra musica, quella da ascolto riflessivo, lo strumento di comunicazione fra esseri sensienti? non ho le risposte: certo continua ad esistere la buona musica per pochi nerd musicali (i poliphia per fare un nome), a me sembra di nicchia ma forse è quantitativamente la stessa nicchia in cui vivevo io ed è la massa di quelli che ascoltavano i pooh e baglioni che è stata defraudata e declassata. Ma la canzonetta di massa che ha sostituito i vari baglioni, merita davvero un ascolto migliore di quello delle loro cuffie BT? perché sono abbastanza sicuro che quelli che ascoltano Lucio Corsi hanno anche cuffie di qualità.

    • @nosmo3854
      @nosmo3854 3 месяца назад

      Dopo questa interessante analisi , ci scrive gli ultimi cento dischetti ascoltati negli ultimi 15 giorni ? Altrimenti solo chiacchiere e distintivo , ma di ottimo livello .

    • @tancredidaltavilla2141
      @tancredidaltavilla2141 3 месяца назад +1

      @@nosmo3854 ma mi hai letto fino in fondo? grazie per lo sforzo! lo sai che abbiamo entrambi dei problemi ...

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад

      @tancredidaltavilla2141 sei un signore 😊
      Poi arriverò sul tuo messaggio principale 😉🎩

    • @nosmo3854
      @nosmo3854 3 месяца назад

      @@tancredidaltavilla2141 caro normanno , sai io ero lì con gli Altavilla ma questo è off topic. Proprio perché sono in accordo fino al punto che chiude picassiamente il tutto le ho posto la richiesta. Non è una domanda , in teologia ci si danno solo risposte. Ecco se la dia e scriva un elenco. Bonne soirée

    • @tancredidaltavilla2141
      @tancredidaltavilla2141 3 месяца назад +1

      @@nosmo3854 avevo scritto un sbrodone, in cui spiegavo come sono diventato un adepto della profilazione di youtube, ma è svanito con un tocco sbagliato di tastiera e non ho la voglia di riscriverlo. ti metto un elenco nudo di cose che mi piacciono, tutte molto diverse fra loro.
      sicuramente non 100.
      Con delusione dell'amico nedgar, se la musica è buona, puoi cantarmi l'elenco del telefono, quindi elenco votato ai musicisti.
      amo il basso, e amo le bassiste donna: Mohini dey, Kinga Glyk, Juna Serita fanno tutte e tre un genere che fa dal jazz rock al funk; gruppi musicali rock, sempre donne adoro the Warnings, sorelline messicane che tengono in tre il palco in modo magistrale, le quali mi richiamano le band maid (hanno fatto un concerto insieme), meno famose le Rolling Quarz dalla corea del sud, tornando al jazz sempre corea, una pianista jazz Jimin Dorothy, assolutamente da conoscere poi i Poliphia chi va ai loro concerti sa suonare, ha studiato le tab che loro distribuiscono insieme ai dischi e va per guardare le mani. adoro i gruppi a cappella, quindi Voice Play, Accent, e tutti quelli che vengono fuori se cerchi "a capella". riguardo gli anni 70 c'è un ottimo canale che consiglio "Veterans of the psichic wars" che propone cose introvabili dell'epoca. riguardo il jazz amo seguire giovani sconosciuti per cui adoro l'orchestra della scuola jazz Sant Andreu del maestro Chamorro, chitarristi rock, Igor Paspali, Lari Basilio, Mateus Asato, Matteo Mancuso, Marcin (tutti diversissimi fra loro), il canale di Beggie Adair (pianista jazz oramai defunta) che continua a proporne quotidianamente brani, nel rap il grande Ren (cercarselo se non si sa chi sia), chitarristi jazz frank Vignola e Joscho stephan, se non la conoscete dovete ascoltare Laufey cantante e musicista islandese di madre giapponese che fa un pop jazz gradevolissimo, obbligatorio conoscere Jacob Collier (ascoltare almeno la sua versione di bridge over trouble water), per chiudere la musica leggera, lady Gaga, uscito da due giorni i disco associato al film assolutamente da ascoltare perché da quando ha cantato con tony bennett è rinata musicalmente.
      Musica classica: chitarriste donna Ana Vidovic e Tatyana Ryzhkova, e due giovani leve: Alexandra Whittingham e Stephanie Jones.
      nella musica sinfonica autori fine ottocento e del 900. partiamo da Rachmaninov er fulminarci il cervello con Shostakovitch e Stravinskij.

  • @tancredidaltavilla2141
    @tancredidaltavilla2141 3 месяца назад +1

    ​ @nosmo3854 non riesco a caricare la mia risposta alla tua richiesta. forse c'è un limite al numero di risposte sotto una discussione? provo a metterla come intervento indipendente.
    Premessa: ho 65 ma da qualche decennio mi sono votato alla profilazione. La profilazione di RUclips mi ha condotto in territori musicali che, se avessi dovuto esplorare da solo, mai avrei scoperto.
    Ma d’altro canto, la profilazione ti prospetta un mondo enorme: fino al giorno prima pensavi che la terra fosse al centro e la volta celeste fosse una sfera piena di lampadine, poi scopri che c’è il sistema solare, poi la via lattea, poi miliardi di galassie fino al rumore di fondo.
    La conseguenza è scegliere fra pillola rossa, fingere che non sia successo nulla e continuare ad approfondire i dettagli di quello che hai sempre amato, ascoltando e riascoltando gli stessi brani, o la pillola blu, esplorare “superficialmente” l’intero cosmo musicale.
    Siccome il sommo disse “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”, una volta scoperto che c’è un universo da esplorare non ho potuto esimermi.
    E mettendo il thumb e la campanella piena solo a gruppi e musicisti di nicchia di ogni genere interessante, aborrendo il pollice verso che è inutile cattiveria, ma chiedendo di non segnalare più il canale, ho insegnato i miei gusti al profilatore che mi propone sempre cose nuove e interessanti.
    Ciò premesso sono musicista dilettante (strimpello tastiere, chitarre, basso, meno bene tromba e sassofono), ne capisco di armonia quel tanto da riuscire a suonare a orecchio uno standard jazz, sono in grado di riconoscere un brano modale, dall’uso di scale modali su musica tonale (cosa che, mi meraviglio, ma non riescono a comunicare, non che non la sappiano, anche bravi docenti usciti dal conservatorio), quindi ascolto progressive, hard rock, jazz (in tutte le accezioni, quindi classico, ma anche funk e quello che chiamano smooth), musica classica con particolare riguardo a fine 800 e 900. Ma anche il pop dove possono trovarsi prodotti di qualità spuntare dalla melma (e penso anche a cose commerciali).
    Il testo è un di più: se il brano è buono e il cantante è tecnicamente dotato, può anche cantarmi l’elenco telefonico, meglio in inglese così non lo capisco. Se il testo è buono, meglio.
    Al contrario un buon testo su una musica mediocre, alla fine mi annoia: ci sono pezzi “finto popolare” di De André (il gorilla, etc.) che sentiti una volta vanno (andavano) bene per cantarli in spiaggia, ma preferisco leggere il testo senza la musica. E comunque l’epoca in cui ascoltavo i cantautori è andata da tempo.
    Ultima premessa, amo le donne quindi che si tratti di gruppi Rock o di chitarriste classiche vedrete una prevalenza femminile.
    Finite le premesse passiamo a quello che ascolto.
    Hard Rock:
    The Warning, tre sorelline messicane che fanno rock, nessuna delle tre è una shredder, ma sono una vera ensemble perfettamente equilibrata di arrangiamento rock e voci in grado di trascinare il loro pubblico.
    The Rolling Quartz, gruppo femminile sudcoreano fanno un grande rock e sono tecnicamente valide.
    Band Maid, giapponesi sono tutte musiciste eccezionali.
    Descartes a Kant, anche loro messicani un bel rock alternativo.
    Dea Matrona: duo di ragazze dell’Irlanda del nord. Adesso sono uscite con pezzi propri, quando erano busker e suonavano nei pub mi piacevano di più ma continuo a seguirle.
    Bassiste: (amo il basso e le donne che lo suonano)
    Mohini Dey, dall’India, un mostro di tecnica e creatività passa dal prog al rock jazz con le dita che volano sulla tastiera e una creatività melodica sorprendente, sicuramente la migliore
    Kinga Glyk, dalla Polonia, anche lei votata al rock jazz, musicista eccezionale
    Juna Serita, giapponese, milita in diverse formazioni jazz di diversa influenza
    Chitarra classica: due maestri di livello superiore di cui occorre ascoltare anche le master class, Zoran Dukic e Aniello Desiderio, fra le donne Ana Vidovic con il suo grande trillo terzinato che solo lei riesce a fare con due dita. Due giovani leve, piccole star del web: Stephanie Jones e Alexandra Whittingham che seguo da quando erano bambine. Una menzione per Yamandu Costa che non è propriamente un classico, fa flamenco con una sette corde, ma è un grande.
    Una menzione speciale per Nemanja Bogunovic, che mette in rete registrazioni imperfette, con palesi errori, ma a me trasmette un’emozione indicibile per cui non posso fare a meno di seguirlo.
    Pop:
    Jacob Collier, praticamente una divinità, polistrumentista, arrangiatore, compositore, con 4 ottave di escursione vocale, orecchio assoluto e capacità di cantare sia musica temperata (la nostra basata sul pianoforte) che di distinguere un do diesis da un re bemolle. giovanissimo metteva in rete arrangiamenti corali polifonici che mostrano un amore e una conoscenza dell’armonia di livello superiore. Fra le ultime dovete ascoltare The bridge over trouble water in un arrangiamento vocale mostruoso. Da vedere anche quando trasforma l’audience in un coro polifonico (la gente va ai suoi concerti aspettando quel momento).
    In questo memento non posso non consigliare l’ascolto dell’appena uscito ultimo disco di Lady Gaga, che da quanto è vissuta sotto l’ala di Tony Bennett ha veramente imparato a cantare e cosa è la bella musica. Disco associato al film, ma non credo colonna sonora.
    Non mi piace nella maggior parte dei casi quello che cantano, ma seguo “per dovere” le grandi voci del pop femminile, da Christina Aguilera (che ha fatto cose maestose come At last col vestitino rosso e Have Yourself A Merry Little Christmas con Brian McKnight a soli 20 anni) ad Ariana Grande (sentire Faith dal cartone animato con Stevie Wonder).
    Chitarristi rock
    Uomini: Mateus Asato, Martin Miller, Matteo Mancuso, Igor Paspalj, Marcin, Cory Wong
    Donne: Lari Basilio
    Cantanti donne jazz: Samara joy, Laufey, Rita Payez, Raye (non proprio jazz), Tatiana Eva-Marie
    Chitarristi jazz: Pasquale Grasso, Joscho Stephan, Francesco Buzzurro
    Pianiste jazz:
    Beegie Adair (grande pianista mancata da qualche anno, ma la sua pagina continua a postare quotidianamente), Jimin Dorothy (giovane sud coreana molto colta e didattica). A queste aggiungo Sangah Noona, una pianista coreana che vive in USA facendo la pianista nelle hall degli hotel a 5 stelle, lei non si autodefinisce pianista jazz, ma a me piace molto il suo walking bass.
    Gruppi rock prog:
    Poliphia, Dirty Loops (entrambi maestosi)
    Gruppi a cappella:
    Highline, Voiceplay, BYU Noteworthy, Accent, Home free, Pentathonix, Under the street lamp
    Hammondisti (adoro l’Hammond ne ho uno …):
    Lachy Doley (cercatevi A Whiter Shade of Pale in occasione della morte dell’autore), e un grande sconosciuto, organista di pianobar che negli ultimi anni della sua vita ci ha dilettato postando un brano al giorno; Mike Reed.
    Musica popolare:
    Otiken grandiose ragazze dalla Siberia fanno musica a metà fra la tecno e la musica popolare dei loro posti con strumenti finto antichi ed elettronica, consiglio “Storm”.
    Musica classica:
    Pianiste donne: le due regine sono Yuja Wang e Khatia Buniatishvili, peraltro con una sensibilità profondamente diversa, per cui consiglio, se disponibile, di ascoltare lo stesso brano da entrambe e magari ascolti comparati, tenendo aperti i due file per sentire i passaggi cruciali come vengono interpretati differentemente.
    A livello di compositori come penso tutti, ho iniziato col barocco (seguire il processo storico penso sia un procedimento normale di crescita, come per il jazz, che ti fa partire dal dixieland, per procedere con lo swing e le big band e solo poi arrivare al be bopop, cool e hard bop) di Bach Vivaldi e Corelli, devo dire che i classici e i romantici li ho saltati di netto (poco Liszt e Chopin, Beethoven e Wagner mai amati e oggi ascolto sono i “contemporanei” fine 800 e 900, fra i tardo romantici amo in particolare Mahler, e tutti i russi da Tchaikovsky a Rimsky-Korsakov, Musorgsky (ci sono esecuzioni veramente esaltanti dei quadri di un’esposizione, la versione scritta da lui per solo piano, non quella orchestrale), Rachmaninov (le due pianiste citate lo interpretano divinamente); in questo periodo sto dietro a Prokofev, Shostakovich e Stravinsky che sono abbastanza tosti, ma non mi arrendo.
    Progressive classico e moderno:
    il prog dei miei tempi lo ascolto quando YT me lo propone, non so bene in base a quali criteri: YT lo sa e mi propone i classici degli anni 70 che so a memoria, lo ascolto un po’ e poi chiudo (dai citati Gentle Giant ai semisconosciuti del mercato italiano dal Rovescio della medaglia ai Latte e Miele): deciso che devo esplorare cose nuove evito le nostalgie. Unica eccezione: il cantante degli Yes Jon Anderson molati (mai dire definitivamente) i vecchi partner ha fatto uscire un paio di dischi suonando con un’ottima tribute band degli Yes, The Band Geeks, che seguivo da sempre e che consiglio.
    Preferisco ascoltare cose nuove, il mondo è pieno di figli della seconda generazione prog, i figli dei Dream Theater sono decine tutti bravissimi e da ascoltare: Portnoy partecipa a un sacco di bei progetti fra i quali vi cito se non li conoscete Liquid Tension Experiment, Transatlantic e Winery Dogs, tutto quello che ruota attorno agli Spock's Beard e a Neal Morse (tanta sovrapposizione con Portnoy). Amo particolarmente Jordan Rudess che comunque non è mai uscito dal contesto sopra riferito.
    Per evitare di perdere novità seguo tre canali: Riddle, che propone progressive di varie epoche spesso a me sconosciuto. InsideOutMusicTV, canale di una casa di produzione prog che propone ottime novità, e infine vi consiglio Veterans Of The Psych Wars (non c’entra col prog, propone registrazione anni 70 di musica a me sconosciuta e interessantissima).
    Non so se sono arrivato a 100 …

    • @nosmo3854
      @nosmo3854 3 месяца назад +1

      @@tancredidaltavilla2141 sei caduto nel giocoso mio tranello caro normanno . Come quella volta in terra Santa. Da tenore delle tue risposte era ovvio . Troppe parole interessanti , quasi sapevo che potevi scrivere quelle gnocche delle Dea Matrona e aggiungerei le Pacific... Comunque è sempre interessante frequentare mortali come voi . Chiedo chiaramente venia all'autore del podcast per avere usato questo spazio-risposte con le mie ovvietà. A presto , nel frattempo condividerò questo canale ... Ciao vado che ho un aperitivo con gli otto del tempio ... Sarei il nono .

    • @tancredidaltavilla2141
      @tancredidaltavilla2141 3 месяца назад +2

      ho fatto casino, l'ho messa mille volte .... adesso le vedo tutte 😂

    • @nosmo3854
      @nosmo3854 3 месяца назад +1

      @@tancredidaltavilla2141 ripeto è esattamente ciò che sapevo . Non chiedo a chiunque di elencare . L'elenco è una situazione magica

    • @nosmo3854
      @nosmo3854 3 месяца назад

      @@tancredidaltavilla2141 se passi in Abruzzo fai un cenno . Un buon calice , sei mio ospite

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад +1

      🤣🤣🤣 meglio in più che in meno!

  • @RobbyWanKenoby
    @RobbyWanKenoby 3 месяца назад +2

    La migliore performance della 9° sinfonia di beethoven è quella diretta da Furtwangler nel 1951. Tuttavia la registrazione è penosa e ascoltandola su un impianto hifi o una cassettina Bluetooth non fa molta differenza. È tuttavia una versione preferibile ad una diretta da Karajan con i berliner, perchè nonostante una migliore qualità del suono, rimarrà più sciatta musicalmente.
    Ti consiglio di leggere "introduzione alla sociologia della musica" di Adorno. Tratta questi argomenti in modo esaustivo. E ricorda che essere audiofili è diverso da essere musicofili.

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад

      Io accolgo molto volentieri i suggerimenti, quindi cercherò di farlo anche con questo.
      Capisco il discorso, ovviamente ci sono registrazioni penose, lì si può fare poco, anzi, un impianto rivelatore renderebbe l'ascolto insopportabile.
      Al di là delle differenze che ci possono essere tecnicamente tra musicofili e audiofili, entrambi dovrebbero essere d'accordo sull'ascoltatore la musica per bene: decentemente il primo, al massimo possibile il secondo.
      Ad ogni modo credo che se ascoltassimo meglio, migliorerebbero anchee produzioni.

    • @RobbyWanKenoby
      @RobbyWanKenoby 3 месяца назад +1

      @@prospettivanedgar nelle ultime 3 righe che hai scritto intendi produzioni fatte apposta per essere "ascoltabili" da dispositivi in genere non deputati all'ascolto hifi? Per esempio, la cassa e il basso della trap fatti apposta quadrati per uscire dagli speaker degli smartphone e la monocompatibilità per i centri commerciali ?

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад

      Ma certo che si!

  • @andre-mq2cj
    @andre-mq2cj 3 месяца назад

    😂😂😂😂😢😮😅😢

  • @naresma83
    @naresma83 3 месяца назад +1

    Non è la musica che piace, è il legame, come ben dici. Ne abbiamo parlato tante volte, si vive in un concetto completamente errato di "leggerezza"...quando si ama realmente qualcosa difficilmente la si tratta con leggerezza..

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад

      Avrei voluto inserire questo concetto illuminante nel video! Forse sarebbe stato più eloquente di tante altre parole.

    • @customduo8016
      @customduo8016 3 месяца назад +1

      Solo parole
      ..poi ti ascolti angelina mango😂

    • @prospettivanedgar
      @prospettivanedgar  3 месяца назад

      Mi hai beccato! Non faccio altro dalla mattina alla sera

    • @customduo8016
      @customduo8016 3 месяца назад +1

      @@prospettivanedgar non tu, anzi, mi trovi d accordo su tutti o video che fai.... meriteresti molta più visibilità

    • @customduo8016
      @customduo8016 3 месяца назад

      @@naresma83 mi riferivo a lei che si sente angela mago a ca...

  • @andre-mq2cj
    @andre-mq2cj 3 месяца назад

    Hehjeje