Ep. 306 - Papale papale - "Catene"
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- Опубликовано: 5 ноя 2024
- Pio XII, radiomessaggio ai popoli durante la seconda guerra mondiale 24 dicembre 1943
« Tutti erano avvinti da una stessa catena di tenebre » (Sap. 17, 17).
Ma in mezzo a questa notte tenebrosa risplende al fedele la luce dell'astro di Betlemme, che gli addita e illumina il cammino verso Colui, dalla cui pienezza di grazia e di verità noi tutti abbiamo ricevuto (Io. 1, 16); il cammino verso il Redentore, fattosi in questo mondo con la sua venuta essenzialmente Principe di pace, e pace nostra : « Ipse enim est pax nostra » (Eph. 2, 14).
Cristo solo può allontanare i funesti spiriti dell'errore e del peccato, che hanno aggiogato l'umanità ad una tirannica e avvilente schiavitù, asservendola ad un pensiero e ad un volere, dominati e mossi dall'insaziabile bramosia di beni senza limiti.
Benedetto XVI, incontro con i parroci, 23 febbraio 2012
Il brano della Lettera di san Paolo agli Efesini è uno dei grandi testi ecclesiali del Nuovo Testamento. Comincia con l’autopresentazione dell’autore: «Io Paolo, prigioniero a motivo del Signore» (v. 1)... Paolo, come un criminale, è in catene, incatenato per Cristo... (...) L’amore è sofferenza, è un darsi, è un perdersi, e proprio in questo modo è fecondo. Ma così, nell’elemento esteriore delle catene, della libertà non più presente, appare e traspare anche un altro aspetto: la vera catena che lega Paolo a Cristo è la catena dell’amore. «Incatenato per amore»: un amore che dà libertà, un amore che lo fa capace di rendere presente il Messaggio di Cristo e Cristo stesso. E questo dovrebbe essere, anche per noi tutti, l’ultima catena che ci libera, collegati con la catena dell’amore a Cristo.
Giovanni Paolo II, discorso ai giovani di Reggio Calabria 7 ottobre 1984
Conosco le vostre preoccupazioni per il presente e le inquietudini per il futuro, conosco i problemi della vostra terra, che sono tanti e da lungo tempo irrisolti. C’è nel fondo di ogni condizione umana e di ogni problema una persistente domanda, la più esistenziale delle domande che attiene alla vita stessa dell’uomo: che senso ha la vita che viviamo, vale la pena impegnarsi per questa vita, è possibile sperare?
Sì, cari giovani, la risposta a queste domande la troviamo in quell’annuncio, in quella buona notizia, che, quasi duemila anni fa, Paolo di Tarso, anche se con le catene ai piedi, portò ai vostri avi, approdando in questa terra. La risposta antica e sempre nuova ai dubbi e alle angosce dell’uomo moderno è una sola: Gesù Cristo.
Francesco, Angelus 28 gennaio 2024
E noi dobbiamo stare attenti alle “catene” che ci soffocano la libertà. Perché il diavolo ti toglie la libertà, sempre. Proviamo allora a dare dei nomi ad alcune di queste catene che possono stringerci il cuore. Penso alle dipendenze, che rendono schiavi, sempre insoddisfatti, e divorano energie, beni e affetti; penso alle mode dominanti, che spingono a perfezionismi impossibili, al consumismo e all’edonismo, che mercificano le persone e ne guastano le relazioni. E altre catene: ci sono le tentazioni e i condizionamenti che minano l’autostima, la serenità e la capacità di scegliere e di amare la vita; un’altra catena: la paura, che fa guardare al futuro con pessimismo, e l’insofferenza, che getta la colpa sempre sugli altri; e poi c’è la catena molto brutta: l’idolatria del potere, che genera conflitti e ricorre ad armi che uccidono o si serve dell’ingiustizia economica e della manipolazione del pensiero. Tante catene ci sono nella nostra vita.
E Gesù è venuto a liberarci da tutte queste catene.