Paolo è una grandissima persona, ha una capacità di intrattenere e stimolare delle riflessioni profonde nei suoi spettatori molto molto rara. Sono contento che esistano canali così su RUclips (non solo Italia).
È una società la nostra che mi sembra davvero vivere di paura e infantilizzazione. Tutte queste narrazioni ridondanti, didascaliche che ondeggiano tra la fuffa edulcorata e lo spiegone interminabile sono il riflesso di un' ansia di controllo incapace di abbandonarsi alla follia inevitabile che è parte dell umano. Questo è un tema molto affascinante. Sono contenta che se ne faccia una rubrica. Il mito è il cuore del sacro e per me è sempre stato una matrice di senso ( di sensazioni, significati e direzioni) preziosissima. Grazie😊. Sulle fiabe consiglio il must di sempre: il mondo incantato di Bettelheim❤ PS su pure gli orchi tengono family... No vabbè... sta serie dev'essere uno spettacoloooooo
Underrated podcast. Cool topics and vocalaizing, making easier for everyone to understand and specially for those of us learning italian. Capolavoro raga
Accidenti che combo! Seguo Paolo da poco, ma è veramente il massimo della competenza su Tolkien. Ora sono al lavoro, metto il like intanto e in lista per il recupero.😊😊
Video molto interessante, concordo con entrambi riguardo la mitologia. Un tempo il mito, come detto da Paolo, dava risposte all'uomo riguardo gli avvenimenti a lui esterni di cui non sapeva nulla al giorno d'oggi con la scienza così avanzata e all'uso in modo spropositato della tecnologia non abbiamo più bisogno del mito per darci risposta. Prima c'era Zeus o Thor per i temporali ora apriamo l'app del meteo e abbiamo le previsioni per una settimana. Quando ero piccola io, e ancora i pc e i cellulari non erano così avanzati, mi han cresciuta con storie di miti(norreni soprattutto, Paolo lo sa❤) e ora mi sento in dovere io di parlarne.(Ely)
Grazie ragazzi, questo è davvero un progetto buono, e davvero sono convinto che non solo sia una rubrica piacevole e intelligente, ma un vero e proprio servizio politico, nel senso più greco del termine. Un abbraccio a entrambi!
Ho dovuto riascoltare varie volte... tematica enorme! Sono d'accordo con voi, non si creano più miti perché non si ragiona più sui valori universali, sulla natura profonda dell'uomo. Grazie ragazzi
Video molto interessante. Invito tutti a leggere alcuni scritti accademici o articoli in cui si ipotizza la sostituzione della mitologia con la fantascienza. Ad un primo impatto potrebbero sembrare inconciliabili, ma in effetti elaborano topoi narrativi, discorsi cosmici e immaginari davvero simili. Con le dovute differenze, sia chiaro. Forse la fantascienza sarà la mitologia dei nostri tempi.
Rick sono d'accordissimo con voi due! Da assidua frequentatrice (non dei film e dei libri che nominaste) dei miti greci, posso dire che non ci sono facili giustificazioni sociologiche ma l'irrompere dell'Incontrollabile
Chiaccherata fantastica! Sull'argomento, sarei curioso di cosa ne pensate di Kaos su Netflix, che sembra l'apice di quello di cui parlate, fra Mito della porta accanto e fato.
Sono uscita da ogni e qualsiasi gruppo di lettura perché tutti, ma proprio tutti, leggono i romanzi per giudicare il comportamento dei personaggio come se stessero spettegolando dei propri vicini di casa. Nessuno ma proprio nessuno anche tra i più accaniti lettori parla di letteratura. È deprimente.
@@wwsora3621 sì me lo immagino. Sarebbe meraviglioso se la gente riuscisse ad elevarsi al di sopra delle umane miserie e la smettesse di spettegolare almeno quando legge. Perché, invece di pretendere di sapere come avrebbero dovuto comportarsi o non comportarsi i personaggi secondo il proprio sistema di valori, non si prova a mettersi le loro scarpe e i loro vestiti? Vivere invece di analizzare, respirare col loro naso. Lasciare l'analisi alla struttura e alle scelte linguistiche e di stile che sono il vero cuore sacro della letteratura. Parlare dell'opera è meglio che sputare sentenze e giudizi a vanvera, del tutto irrilevanti sui personaggi. La trama non fa un capolavoro, la bellezza della costruzione artistica lo fa. Un'altra cosa che mi infastidisce, lo dico da artista, é l'attenzione morbosa per la vita e le intenzioni dell'autore. Pensate davvero che si scriva, dipinga, canti, suoni o reciti per essere vivisezionati? Pensate davvero che l'artista esprima solo se stesso? Mi rendo conto che solo chi non ha la minima esperienza del benché minimo gesto creativo può arrogarsi il titolo di esperto ma mi dà fastidio ugualmente perché tutto questo sminuisce l'opera e la rende del tutto inutile e lavorare tanto duramente per nessun risultato è scoraggiante.
@@lauradivittorio1014 ma non si possono analizzare i personaggi proprio mettendosi nei loro panni e senza giudicarli? che male ci sarebbe? non so che esperienze hai passato nei gruppi di lettura ma penso che un analisi del personaggio sincera, senza giudizio o presunzione di dire ció che avrebbe dovuto fare, e ai soli fini di comprendere meglio l’opera che male fa?
@@wwsora3621No, forse non hai capito come funziona in questi casi: i personaggi e il loro comportamento vengono proprio GIUDICATI sulla base di principi ETICI, non narrativi. Non si VALUTA (questo è il termine corretto) se il personaggio è ben delineato, approfondito nella sua psiche e motivazioni, qual è il suo ruolo nella storia e se il comportamento è funzionale alla narrazione e/o procede logicamente dagli eventi e dalle sue caratteristiche individuali. No, si decide fondamentalmente se il personaggio è simpatico o meno, se si è comportato bene o meno, se è "uno dei buoni o dei cattivi", se è una brava persona o uno st***zo. Io non ho mai frequentato gruppi di lettura, ma ho frequentato i gruppi fandom di "Supernatural", e in molti casi questo era il livello di analisi degli episodi e delle stagioni. Suppongo che in molti altri fandom sia analogo.
@@Laurelin70ciao, al di là che il cartaceo resta insostituibile, da anni ho scoperto un canale di audiolibri per me superbo ed è quello di Valter Zanardi Letture in RUclips, che tra l'altro ha una bellissima voce narrante e legge da anni i classici x motivi di copyright Come dici tu quando Valter analizza un racconto non dà mai giudizi e concordo con questa modalità di porsi Buona giornata 💛
A mio parere “La spada nella roccia” e “Robin Hood” della vecchia Disney, cartone animato, sono inarrivabili per brillantezza e originalità. Dei veri e autentici capolavori.
Video straordinario, bravissimi. Personalmente ho sempre sostenuto che siamo in un periodo di profonda crisi autoriale e questo fenomeno di riscrittura sta facendo da doping per un mercato completamente in crisi. Il paragone sportivo, si adegua perciò anche alla richiesta di mercato di raggiungere super prestazioni appunto non ottenibili da contenuti classici. Idem nella musica pop, che continua a denigrare i miti del passato, continuando a fare cover. Aggiungo il titolo di un film da considerare: Bright con W. Smith. Grazie e alla prossima.
Video molto interessante, concordo con quello che avete detto. Per me uno degli ultimi film Disney, che mi è piaciuto molto, proprio perche ha saputo usare gli archetipi marrativi, però al femminile è Oceania. C'è il viaggio dell'eroe (Eroina in questo caso) , c'è il maestro (la Nonna) c'è l'aiutante (Maui, che ci si puo riccolegare al divino), c'è il "mostro" da abbattere per salvare la loro isola, ecc .. E ld musiche per una volta mi son piaciute tutte. Infatti ho molta paura del Sequel 😅
Questo discorso ricorda un po' anche la 4 stagione di stranger things, dove hanno voluto spiegare nel dettaglio chi fosse il cattivo, dove invece di lasciarlo un fenomeno misterioso è stato spiegato per intero. Mancano anche un po' le idee e quando mancano si mettono i puntini sulle i.
Parlando di mitologia vi consiglio "avatar:the last airbender". È un cartone animato ispirato da culture orientali. Il protagonista (di circa 10 anni) ha un forte legame con il passato ed ha la responsabilità di mantenere l'equilibrio nel mondo. Mi è piaciuta la serie anche per la qualità dei personaggi, che si evolvono nel tempo in funzione dei loro avvenimenti.
Quando si è cominciato a parlare di “diritto degli orchi” mi è venuto in mente il film “Bright”, quello con Will Smith che sembra un incrocio tra lotr/harrypotter/bad boys. Non è un capolavoro ma è abbastanza godibile ed in linea con i problemi del nostro secolo. Se devi veicolare un messaggio, fallo tramite opere originali, non attraverso l’opera di un altro autore che voleva veicolare un messaggio diverso.
Non sono d'accordo, la mitologia rinasce nel momento in cui avvii una partnership con una famosa azienda e metti in dubbio il canone del tuo autore preferito
@@emanuelem2910 hai dimenticato anche Rick, Erinvor, Paolo Nardi, Scriptorama, Olomind, FlameTongue88, Nicola Nannerini, Zion Theory, Il Fantasma del Web, il Trono del Muori e Terza Era. Ora puoi tornare a riferire tutto ai tuoi amichetti Caleel e Victorlaszlo grazie.
@@merlino_mastrodichiavi1431 si ma nessuno ha difeso nessuno anche perché a me la serie fa cagare oltre a non seguire caleel e victor anzi seguo un botto Paolo e valinor, però dai ha fatto un commento che non c'entra un cazzo col discorso del video è fatto solo per sparare merda, poi vi lamentate dei fan boy di caleel e altri che insultano sotto i video dei canali tolkeniani...dai rega va bene tutto ma un po di coerenza e maturità
Ciao Rick, incontro molto interessante, un argomento complesso che prende e si radica in innumerevoli aspetti della nostra vita quotidiana. Credo che il problema principale nelle storie di qui usufruiamo oggi sia quello di voler adattare il mito, la storia, il racconto classico al nostro tempo invece che far fare uno sforzo all'osservatore e permettergli di capire quello che vede per poi rielaborarlo e adattarlo alla sua realtà. Forse l'horror è una tipologia di racconto che resiste a questa ricerca spasmodica di rendere tutto terreno e comprensibile, prendi Alien. Quello che credo gli abbia permesso di rimanere un cult, apparte la cifra stilistica spettacolare è il fatto che pur non comprendendo la natura dello xenomorfo lo si riesca a vedere come un opponente uguale e contrario all'essere umano. Come contrappeso però in questi film si perdono gli insegnamenti morali se non quello dello stare lontano dalle uova e il fatto che stanno uscendo dalle fottute pareti. Anche Lovecraft riesce in questo, sostituendo gli eroi a divinità non maligne (apparte alcune) ma incuranti dell'uomo che sono orrorifiche in quanto estranee alla comprensione umana. Non capisco molto perchè ci siamo privati delle storie complesse ma classiche tanto utili come quelle che ci fanno vedere le sfaccettature e i punti di vista sfumati e che mettono davanti agli occhi la complessità della realtà,
Video molto interessante. Ne approfitto per chiedere suggerimenti letterari riguardo ai vecchi miti capaci di raccontare i problemi della società contemporanea, con quali titoli posso approfondire l’argomento? Grazie
Bella la tua analisi iniziale Rick, sulla crisi del mito in quanto manca di quelle caratteristiche che lo rendono controllabile: sfugge alle nostre manie di ingabbiare tutto.
Adoro san giorgio e il drago e stata la storia che mi avvicinata ancora di piu alla mitologia grazie a mio padre che me la racconto la prima volta oggi purtroppo non ce piu perché e venuto a mancare l'agosto del 2017
Da oltre 15 anni studio mitologia e posso dire che in questo video si fa una confusione incredibile! Non starò qui a smontare punto per punto quanto ascoltato, altrimenti il post diventerebbe lunghissimo. Mi limiterò invece a sottolineare l'errore principale che emerge, ovvero: non si può mettere sullo stesso piano la Mitologia Reale o Classica (Greca, Egizia, Norrena, ecc.) con quella Fittizia (Il Signore degli Anelli, Il Richiamo di Cthulhu, ecc.). La Mitologia Reale rappresenta un insieme di storie sviluppate da una comunità di esseri umani che condivide valori, tradizioni, storia e cultura in un determinato periodo storico, anche lungo millenni. La Mitologia Fittizia, invece, è creata appositamente per un'opera di fantasia, con lo scopo di dare maggiore credibilità al world-building dell'opera stessa. Un po' come succede anche nei film, serie tv, fumetti, libri, ecc. Ogni dettaglio presente in una Mitologia Fittizia non esiste perché nasce da un processo lungo e complesso che raccoglie credenze, ideali e speranze di una comunità, raccontando storie di Dei ed Eroi che devono ispirare il popolo, come accade nella Mitologia Reale, ma al contrario, tutto quello che accade in un ipotetico racconto di Mitologia Fittizia è una simulazione dell'autore asservita esclusivamente allo scopo della trama principale, non perché è il frutto di una reale evoluzione umana nel corso dei secoli. Mettere tutto insieme come se fosse la stessa cosa è un errore gravissimo. E ancora più grave è sviluppare teorie su cosa stia accadendo attualmente senza tenere in considerazione questa differenza fondamentale. Proseguendo nel video, si capisce che alla fine la mitologia è usata come pretesto per parlare del "politicamente corretto", un fenomeno che sta influenzando vari ambiti, inclusi quelli lontani dalla mitologia, come ad es. la comicità o le trasmissioni televisive. RAGAZZI, NON CI SIAMO PROPRIO!
Rick, consigli su letture per quanto riguarda il concetto di vivere secondo la propria natura e principio direttivo? Ho ascoltato la parte dedicata nel Q&E e ho deciso di voler approfondire
Non ho le conoscenze di base per comprendere bene ciò che è stato detto nel video, qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi meglio la correlazione tra viaggio negli inferi e il lato imprevedibile/trascendente dell'esistenza? Grazie
E' curioso come su alcuni aspetti ci troviamo perfettamente d'accordo, mentre su altri divergiamo completamente. Siamo allineati sulla critica alla riscrittura moderna dei miti quando fatta con scarso acume, specie se poi il risultato sono atteggiamenti divisivi e diseducativi. Dove divergiamo è nell'intoccabilità dei miti antichi, sott'intendendo in qualche modo che la saggezza antica sia qualcosa non criticabile. Prendendo anche l'esempio della psicologia che si appoggia ai miti... Forse la prima psicologia, quella di Freud, ma ad oggi quei discorsi sono equiparabili alla pseudo-scienza in rapporto a come la disciplina è avanzata. Il problema principale delle narrazioni moderne, a mio modesto parere, non sta tanto nel non plagiare all'infinito i classici, ma risiede nel fatto che ha preso troppo piede il mito della legge dell'attrazione, soprattutto quando usato in modo becero... Quelle affermazioni del tipo "Sono io a creare la mia realtà, l'importante è che ne sia fermamente convinto, e l'universo mi premierà" (...immeritatamente, aggiungerei). Quando si ragiona così, allora ecco che le donne con una vita ordinaria diventano fisicamente prestanti come Schwarzenegger, oppure il fatto che in House of Dragon Remira voglia comandare, nonostante (per sua stessa ammissione!) non possieda la competenza necessaria, ma lo deve fare lo stesso perché sennò al suo posto deciderebbero degli "uomini" (che sarebbero generali, o persone con delle competenze specifiche più idonee... ). Per non parlare dei disastri nati dal voler mal implementare l'inclusività nelle storie, e capisco che avere sul set solo persone di un'etnia possa risultare esclusivo, ma questa situazione non può migliorare se si fanno scelte a caso (mi ricordo la battuta in Boris dove, facendo un film su Gesù, volevano fare San Paolo cinese... così!). L'inclusività, e l'uguaglianza sostanziale dei generi, sono temi importanti, ma quando trattati con superficialità e vera e propria ottusità, finiscono per rovinare i prodotti dove vengono applicati, e riescono persino ad andare contro la stessa causa che vorrebbero sostenere. In questo panorama culturale, sono opere come The Boys a brillare, sia nel modo in cui criticano la società, e sia per come decostruiscono i vari miti in modo intelligente. Lì viene messa alla berlina questo sbandieramento forzoso di inclusività (per poi farla sensatamente), si mette in luce aspetti della psicologia e sociologia in modo verosimile, Butcher è un qualcosa di fenomenale, e nonostante ci siano state delle cadute di stile (soprattutto nell'ultima stagione), alla fine rimane un ottimo lavoro per comprendere le storture delle narrazioni moderne. Ma sto divagando, vorrei giusto finire ribadendo che i miti è giusto che vengano anche superati da nuove narrazioni, anche perché nel mio caso specifico i classici Disney hanno fortemente distorto il me adolescenziale nel periodo delle relazioni, perché per tutta la vita mi è stato raccontato che per essere premiato dovevo incarnare le qualità del principe azzurro, e che il gentil sesso fosse sempre di natura angelica... Film come Shreek in questo senso possono aiutare molto più nelle relazioni rispetto a qualsiasi classico Disney (con le dovute eccezioni).
30:38 d accordissimo, prendiamo anche Ade in Hercules o nei vecchi film Disney, il Villain certo ha i suoi motivi ma era la rappresentazione del male in quanto tale, nei nuovi film della Disney il nemico è da ritrovarsi nella famiglia, nell’ insicurezza, nella crescita
Povero Paolo, già lo mettono in "mosca cieca" a Dario Moccia perché assomiglia a LVI, e in copertina me lo mettete in bianco e nero quasi fosse un busto di marmo 😂😂❤❤
Anche io la vedo come il Sig. Nardi. Una volta noi guardavamo gli eroi con ammirazione, ci ispiravano. Adesso è il contrario, l'eroe non deve più avere ostacoli, difficoltà. Nei tempi odierni viene svilito perché deve essere al nostro livello così possiamo trovare scuse per le nostre mancanze.
Gran bella cogitata! Ora superati i 30 sto riscoprendo tutta questa mitologia e il suo vero significato, inorridendo della banalizzazione e della trasfigurazione che ne stanno facendo oggi. Soprattutto con un finto perbenismo, politicallycorrect e becero inclusivismo forzato ad ogni costo
Quando i fondemantalisti di Tolkien capiranno che il libro esiste e nessuno lo eliminerà mentre la serie tv racconta a suo modo quel mondo sarà sempre troppo tardi… paraocchi ovunque purtroppo
Quando i fondamentalisti woke capiranno che è sbagliato uccidere la narrativa, sostituendola con un'oscena propaganda razziale e sessuale (che purtroppo raggiunge e influenza un pubblico più vasto rispetto ai libri), sarà sempre troppo tardi.
Il problema dei nuovi 'miti' è che sono pianificati da qualcuno che vuole imporre certe visioni e etiche che dominano sull'evolversi della storia. Non dimenticherei anche Terry Pratchett o Piers Anthony che hanno mantenuto lo schema, ma hanno reinventato piacevolmente.
Mitologia ed identità sono spesso state legate nella Storia. Chi dice che la mitologia rinasce con un budget milionario, perde di vista il valore spontaneo del mito ed il suo valore archetipico e quindi non legato alle congiunture sociali passeggere. Le serie contemporanea faticano nel tentare di costruire il mito intorno ad una percezione sociale "perennemente variabile ", che per sua mutevole natura non può che rifiutare il mito ; costruendo invece la narrazione, non sulle storie ed i suoi protagonisti, ma sulla decostruzione delle storie passate. "Colui che rompe un oggetto per capire cosa sia, ha perso il sentiero della saggezza. "
Bisognerebbe leggere i fantasy, partendo dal presupposto dell'essere orco ed aspirando ad essere l'elfo. Solo così possiamo essere uomo, ovvero l'essere a metà tra orco e elfo
Credo che ci sarà prima o poi una rinascita della mitologia e del mito in generale anche perché le nuove narrazioni non stanno proponendo nulla se non remake, requel o sequel di altre narrazioni (quasi sempre peggiorandole). L'unica domanda è se ciò accadrà prima che ci sia una qualche catastrofe oppure se dovremo attendere che qualcosa che scuota e stravolga tutto il nostro sistema (noi compresi) fin dalle fondamenta prima di poter risalire
Potrebbe essere che i nostri genitori abbiano avuto dei genitori provenienti dal periodo delle guerre, e ciò li abbia portati a volerci stare in una campana di vetro?
Video molto interessante ma che condivido poco. La mia domanda è: ma davvero abbiamo "bisogno" del mito per capire che ci sono eventi fuori dal nostro controllo? C'è davvero bisogno del mito per fare arte? Onestamente non lo so ma, da ignorante e da totalmente scevro di terminologia filosofica e letteraria accademica, bisognerebbe cercare di arrivare ad una definizione condivisa di mito. Cosa lo distingue dalla religione, dalla favola, dalla poesia, dalla fiction... Etc. Etc..? Da profano direi che anche la nostra era ha i suoi miti o le sue divinità in senso ampio: fama, ricchezza, successo nel lavoro, paura dell' ignoto, paura di essere dimenticati... Dubbi e paure che, ragionadoci su, potrebbero anche aver assillato un essere umano vissuto in Irlanda 5000 anni fa.
Hao totalmente ragione! Qui si dà per scontato che il mito non esista piu o che sia stato in qualche modo corrotto e sbiadito come i valori che cerca di comunicare, e qjesta tendenza viene data per scontata per tutti i campi della narrazione. Ma Dufer conosce il mercato lettario e fumettistico talmente tanto da are per spacciato il mito? E ancora, come dicevo in qualche commento sopra, le regole della narrazion cambiano come cambiano i temi che l'uomo sente di trattare. Questa tendenza che loro ravvisano sara vera per i prodotti piu commerciali nati senza una vera e propria ricerca artistica, come appunto Rop, oggi nel mondo c'è una produzioni di miti continua! Ma come si fa ad avere una prospettiva così apocalittica delle cose???
Paolo è una grandissima persona, ha una capacità di intrattenere e stimolare delle riflessioni profonde nei suoi spettatori molto molto rara. Sono contento che esistano canali così su RUclips (non solo Italia).
Ed è anche da sottolineare l'educazione e la pacatezza nell'esporre le proprie critiche. Solo un frustrato potrebbe odiare quest'uomo.
È una società la nostra che mi sembra davvero vivere di paura e infantilizzazione. Tutte queste narrazioni ridondanti, didascaliche che ondeggiano tra la fuffa edulcorata e lo spiegone interminabile sono il riflesso di un' ansia di controllo incapace di abbandonarsi alla follia inevitabile che è parte dell umano. Questo è un tema molto affascinante. Sono contenta che se ne faccia una rubrica. Il mito è il cuore del sacro e per me è sempre stato una matrice di senso ( di sensazioni, significati e direzioni) preziosissima. Grazie😊. Sulle fiabe consiglio il must di sempre: il mondo incantato di Bettelheim❤
PS su pure gli orchi tengono family... No vabbè... sta serie dev'essere uno spettacoloooooo
Underrated podcast. Cool topics and vocalaizing, making easier for everyone to understand and specially for those of us learning italian. Capolavoro raga
Se stai imparando l'italiano e segui un podcast così sofisticato ti faccio i miei complimenti!
Accidenti che combo! Seguo Paolo da poco, ma è veramente il massimo della competenza su Tolkien. Ora sono al lavoro, metto il like intanto e in lista per il recupero.😊😊
Video molto interessante, concordo con entrambi riguardo la mitologia. Un tempo il mito, come detto da Paolo, dava risposte all'uomo riguardo gli avvenimenti a lui esterni di cui non sapeva nulla al giorno d'oggi con la scienza così avanzata e all'uso in modo spropositato della tecnologia non abbiamo più bisogno del mito per darci risposta. Prima c'era Zeus o Thor per i temporali ora apriamo l'app del meteo e abbiamo le previsioni per una settimana. Quando ero piccola io, e ancora i pc e i cellulari non erano così avanzati, mi han cresciuta con storie di miti(norreni soprattutto, Paolo lo sa❤) e ora mi sento in dovere io di parlarne.(Ely)
Grazie Rick e Paolo, mai rubrica fu più gradita!
Apro RUclips mentre cucino il pranzo e vedo questo video appena pubblicato...regalo stupendo, grazie
Grazie ragazzi, questo è davvero un progetto buono, e davvero sono convinto che non solo sia una rubrica piacevole e intelligente, ma un vero e proprio servizio politico, nel senso più greco del termine. Un abbraccio a entrambi!
Rick e paolo una coppia incredibile, oltre che a funzionare molto bene insieme le riflessioni che escono sono davvero interessanti
Ho dovuto riascoltare varie volte... tematica enorme! Sono d'accordo con voi, non si creano più miti perché non si ragiona più sui valori universali, sulla natura profonda dell'uomo. Grazie ragazzi
Chiacchierata molto interessante, come fu anche la prima. Complimenti a entrambi!
Video molto interessante. Invito tutti a leggere alcuni scritti accademici o articoli in cui si ipotizza la sostituzione della mitologia con la fantascienza. Ad un primo impatto potrebbero sembrare inconciliabili, ma in effetti elaborano topoi narrativi, discorsi cosmici e immaginari davvero simili. Con le dovute differenze, sia chiaro. Forse la fantascienza sarà la mitologia dei nostri tempi.
Lo penso anche io , il cosmo rappresenta l'ignoto per l'uomo moderno, è dall'ignoto che si creano le storie più belle
Bellissima collaborazione, starei ore ad ascoltarvi
Un video di Rick e Paolo assieme, il secondo... Poesia!
"Detestiamo l'idea che una storia ci ricordi ciò che va oltre (la società)" minuto 9:50. Bellissimo intervento
Recuperata con piacere questa prima puntata della rubrica, aspetto con molto interesse le prossime.
Una delle puntate più interessanti degli ultimi tempi. Felice che diventi una rubrica ricorrente.
@@steve74it io pure
Rickorrente!
complimenti e grazie a tutti per questa live
Puntata stupenda, ottima collaborazione!
Portatela avanti questa nuova sotto rubrica 😍
Grande Paolo! Bellissime riflessioni
Paolo Nardi sei mitico, e lo dico con una profonda stima nei tuoi confronti!
Bellissima crossover! Seguo tutti e due!
Rick sono d'accordissimo con voi due! Da assidua frequentatrice (non dei film e dei libri che nominaste) dei miti greci, posso dire che non ci sono facili giustificazioni sociologiche ma l'irrompere dell'Incontrollabile
Semplicemente meraviglioso!
Podcast che non dovrebbe finire mai! In attesa trepidante della prossima puntata.
Troppo bravi, stupendi discorsi
Chiaccherata fantastica!
Sull'argomento, sarei curioso di cosa ne pensate di Kaos su Netflix, che sembra l'apice di quello di cui parlate, fra Mito della porta accanto e fato.
Grandissimo incontro. Non ne perderò neanche uno.
Grazie ad entrambi per l'interessantissimo video, era quello che serviva
Sono uscita da ogni e qualsiasi gruppo di lettura perché tutti, ma proprio tutti, leggono i romanzi per giudicare il comportamento dei personaggio come se stessero spettegolando dei propri vicini di casa. Nessuno ma proprio nessuno anche tra i più accaniti lettori parla di letteratura. È deprimente.
mah, più che legittimo analizzare i personaggi nella maggior parte dei casi; immagina non analizzare i personaggi nei demoni o in anna karenina
@@wwsora3621 sì me lo immagino. Sarebbe meraviglioso se la gente riuscisse ad elevarsi al di sopra delle umane miserie e la smettesse di spettegolare almeno quando legge. Perché, invece di pretendere di sapere come avrebbero dovuto comportarsi o non comportarsi i personaggi secondo il proprio sistema di valori, non si prova a mettersi le loro scarpe e i loro vestiti? Vivere invece di analizzare, respirare col loro naso. Lasciare l'analisi alla struttura e alle scelte linguistiche e di stile che sono il vero cuore sacro della letteratura. Parlare dell'opera è meglio che sputare sentenze e giudizi a vanvera, del tutto irrilevanti sui personaggi. La trama non fa un capolavoro, la bellezza della costruzione artistica lo fa.
Un'altra cosa che mi infastidisce, lo dico da artista, é l'attenzione morbosa per la vita e le intenzioni dell'autore. Pensate davvero che si scriva, dipinga, canti, suoni o reciti per essere vivisezionati? Pensate davvero che l'artista esprima solo se stesso? Mi rendo conto che solo chi non ha la minima esperienza del benché minimo gesto creativo può arrogarsi il titolo di esperto ma mi dà fastidio ugualmente perché tutto questo sminuisce l'opera e la rende del tutto inutile e lavorare tanto duramente per nessun risultato è scoraggiante.
@@lauradivittorio1014 ma non si possono analizzare i personaggi proprio mettendosi nei loro panni e senza giudicarli? che male ci sarebbe? non so che esperienze hai passato nei gruppi di lettura ma penso che un analisi del personaggio sincera, senza giudizio o presunzione di dire ció che avrebbe dovuto fare, e ai soli fini di comprendere meglio l’opera che male fa?
@@wwsora3621No, forse non hai capito come funziona in questi casi: i personaggi e il loro comportamento vengono proprio GIUDICATI sulla base di principi ETICI, non narrativi. Non si VALUTA (questo è il termine corretto) se il personaggio è ben delineato, approfondito nella sua psiche e motivazioni, qual è il suo ruolo nella storia e se il comportamento è funzionale alla narrazione e/o procede logicamente dagli eventi e dalle sue caratteristiche individuali. No, si decide fondamentalmente se il personaggio è simpatico o meno, se si è comportato bene o meno, se è "uno dei buoni o dei cattivi", se è una brava persona o uno st***zo. Io non ho mai frequentato gruppi di lettura, ma ho frequentato i gruppi fandom di "Supernatural", e in molti casi questo era il livello di analisi degli episodi e delle stagioni. Suppongo che in molti altri fandom sia analogo.
@@Laurelin70ciao, al di là che il cartaceo resta insostituibile, da anni ho scoperto un canale di audiolibri per me superbo ed è quello di Valter Zanardi Letture in RUclips, che tra l'altro ha una bellissima voce narrante e legge da anni i classici x motivi di copyright
Come dici tu quando Valter analizza un racconto non dà mai giudizi e concordo con questa modalità di porsi
Buona giornata 💛
Che bravi ragazzi, vi ho scoperto per caso è un piacere sentirvi 🙏
Contenuto incredibile, accoppiata magistrale
A mio parere “La spada nella roccia” e “Robin Hood” della vecchia Disney, cartone animato, sono inarrivabili per brillantezza e originalità. Dei veri e autentici capolavori.
Condivido
La cosa bella è che la pubblicità prima della puntata è stata quella del Signore degli anelli e La guerra dei Rohirrim
Gli you tuber che seguo interagiscono tra loro,con mia grande soddisfazione.
Si chiama fidelizzazione dell'utenza, pratica di marketing già nota da "secoli"
La mancanza di tensione trascendente è la causa del fallimento dei prodotti epici moderni.
Assolutamente d'accordo👍🏻...purtroppo...
Video straordinario, bravissimi.
Personalmente ho sempre sostenuto che siamo in un periodo di profonda crisi autoriale e questo fenomeno di riscrittura sta facendo da doping per un mercato completamente in crisi. Il paragone sportivo, si adegua perciò anche alla richiesta di mercato di raggiungere super prestazioni appunto non ottenibili da contenuti classici. Idem nella musica pop, che continua a denigrare i miti del passato, continuando a fare cover. Aggiungo il titolo di un film da considerare: Bright con W. Smith.
Grazie e alla prossima.
Che grande che è sto Paolo Nardi!
Paolo e Rick, miti assoluti gia presi da soli, messi assieme sono una potenza culturale soverchiante!
Bello! Bravo Paolo Nardi. Grazie
L' unica Biancaneve che ci piace è quella nel video "Sonne" dei Rammstein
Bellissimo episodio. Grazie e complimenti!
Eccellente, eccellente, eccellente. Grazie a tutti e due
Video molto interessante, concordo con quello che avete detto.
Per me uno degli ultimi film Disney, che mi è piaciuto molto, proprio perche ha saputo usare gli archetipi marrativi, però al femminile è Oceania.
C'è il viaggio dell'eroe (Eroina in questo caso) , c'è il maestro (la Nonna) c'è l'aiutante (Maui, che ci si puo riccolegare al divino), c'è il "mostro" da abbattere per salvare la loro isola, ecc ..
E ld musiche per una volta mi son piaciute tutte.
Infatti ho molta paura del Sequel 😅
Bellissima riflessione, bravi.
Questo discorso ricorda un po' anche la 4 stagione di stranger things, dove hanno voluto spiegare nel dettaglio chi fosse il cattivo, dove invece di lasciarlo un fenomeno misterioso è stato spiegato per intero.
Mancano anche un po' le idee e quando mancano si mettono i puntini sulle i.
Paolo Nardi da Rick!!!! Che bello!!!
Bella chiacchierata grazie
Che partnership ragazzi, idea di rubrica eccellente
Grazie ❤
Bellissima puntata, Rick e Paolo super narrativi
Bellissima rubrica! Un ottimo cogitante ospite !
Rubrica meravigliosa, grazie ragazzoni!
Parlando di mitologia vi consiglio "avatar:the last airbender". È un cartone animato ispirato da culture orientali. Il protagonista (di circa 10 anni) ha un forte legame con il passato ed ha la responsabilità di mantenere l'equilibrio nel mondo. Mi è piaciuta la serie anche per la qualità dei personaggi, che si evolvono nel tempo in funzione dei loro avvenimenti.
Puntata interessantissima, insieme alla precedente su Tolkien, Storia Infinita e Shrek.
Quando si è cominciato a parlare di “diritto degli orchi” mi è venuto in mente il film “Bright”, quello con Will Smith che sembra un incrocio tra lotr/harrypotter/bad boys. Non è un capolavoro ma è abbastanza godibile ed in linea con i problemi del nostro secolo.
Se devi veicolare un messaggio, fallo tramite opere originali, non attraverso l’opera di un altro autore che voleva veicolare un messaggio diverso.
Beh i sogni si avverano. I due youtuber veneti che preferisco insieme. ❤
Non sono d'accordo, la mitologia rinasce nel momento in cui avvii una partnership con una famosa azienda e metti in dubbio il canone del tuo autore preferito
Eccolo il fan boy di frank...mancavi
@@emanuelem2910 hai dimenticato anche Rick, Erinvor, Paolo Nardi, Scriptorama, Olomind, FlameTongue88, Nicola Nannerini, Zion Theory, Il Fantasma del Web, il Trono del Muori e Terza Era.
Ora puoi tornare a riferire tutto ai tuoi amichetti Caleel e Victorlaszlo grazie.
@@alassion96l'esercito dei bimbi..Kia.
Oddio esercito, so due più qualche utente più qualche troll
@@merlino_mastrodichiavi1431 si ma nessuno ha difeso nessuno anche perché a me la serie fa cagare oltre a non seguire caleel e victor anzi seguo un botto Paolo e valinor, però dai ha fatto un commento che non c'entra un cazzo col discorso del video è fatto solo per sparare merda, poi vi lamentate dei fan boy di caleel e altri che insultano sotto i video dei canali tolkeniani...dai rega va bene tutto ma un po di coerenza e maturità
Grande Paolo!
Ciao Rick, incontro molto interessante, un argomento complesso che prende e si radica in innumerevoli aspetti della nostra vita quotidiana. Credo che il problema principale nelle storie di qui usufruiamo oggi sia quello di voler adattare il mito, la storia, il racconto classico al nostro tempo invece che far fare uno sforzo all'osservatore e permettergli di capire quello che vede per poi rielaborarlo e adattarlo alla sua realtà.
Forse l'horror è una tipologia di racconto che resiste a questa ricerca spasmodica di rendere tutto terreno e comprensibile, prendi Alien. Quello che credo gli abbia permesso di rimanere un cult, apparte la cifra stilistica spettacolare è il fatto che pur non comprendendo la natura dello xenomorfo lo si riesca a vedere come un opponente uguale e contrario all'essere umano. Come contrappeso però in questi film si perdono gli insegnamenti morali se non quello dello stare lontano dalle uova e il fatto che stanno uscendo dalle fottute pareti. Anche Lovecraft riesce in questo, sostituendo gli eroi a divinità non maligne (apparte alcune) ma incuranti dell'uomo che sono orrorifiche in quanto estranee alla comprensione umana.
Non capisco molto perchè ci siamo privati delle storie complesse ma classiche tanto utili come quelle che ci fanno vedere le sfaccettature e i punti di vista sfumati e che mettono davanti agli occhi la complessità della realtà,
I diritti degli Orchi... Siete fortissimi!
collaborazione spettacolare!
Video meraviglioso
Video molto interessante. Ne approfitto per chiedere suggerimenti letterari riguardo ai vecchi miti capaci di raccontare i problemi della società contemporanea, con quali titoli posso approfondire l’argomento? Grazie
Grandi, bella la maglietta dei Blind Guardian, fratello metallaro 🤟
Bella la tua analisi iniziale Rick, sulla crisi del mito in quanto manca di quelle caratteristiche che lo rendono controllabile: sfugge alle nostre manie di ingabbiare tutto.
Adoro san giorgio e il drago e stata la storia che mi avvicinata ancora di piu alla mitologia grazie a mio padre che me la racconto la prima volta oggi purtroppo non ce piu perché e venuto a mancare l'agosto del 2017
Da oltre 15 anni studio mitologia e posso dire che in questo video si fa una confusione incredibile! Non starò qui a smontare punto per punto quanto ascoltato, altrimenti il post diventerebbe lunghissimo. Mi limiterò invece a sottolineare l'errore principale che emerge, ovvero: non si può mettere sullo stesso piano la Mitologia Reale o Classica (Greca, Egizia, Norrena, ecc.) con quella Fittizia (Il Signore degli Anelli, Il Richiamo di Cthulhu, ecc.). La Mitologia Reale rappresenta un insieme di storie sviluppate da una comunità di esseri umani che condivide valori, tradizioni, storia e cultura in un determinato periodo storico, anche lungo millenni. La Mitologia Fittizia, invece, è creata appositamente per un'opera di fantasia, con lo scopo di dare maggiore credibilità al world-building dell'opera stessa. Un po' come succede anche nei film, serie tv, fumetti, libri, ecc. Ogni dettaglio presente in una Mitologia Fittizia non esiste perché nasce da un processo lungo e complesso che raccoglie credenze, ideali e speranze di una comunità, raccontando storie di Dei ed Eroi che devono ispirare il popolo, come accade nella Mitologia Reale, ma al contrario, tutto quello che accade in un ipotetico racconto di Mitologia Fittizia è una simulazione dell'autore asservita esclusivamente allo scopo della trama principale, non perché è il frutto di una reale evoluzione umana nel corso dei secoli. Mettere tutto insieme come se fosse la stessa cosa è un errore gravissimo. E ancora più grave è sviluppare teorie su cosa stia accadendo attualmente senza tenere in considerazione questa differenza fondamentale. Proseguendo nel video, si capisce che alla fine la mitologia è usata come pretesto per parlare del "politicamente corretto", un fenomeno che sta influenzando vari ambiti, inclusi quelli lontani dalla mitologia, come ad es. la comicità o le trasmissioni televisive. RAGAZZI, NON CI SIAMO PROPRIO!
Scusa, giusto per sincera ed umile curiosità, quanto bene conosci Lovecraft e Tolkien?
@@marcocorrieri3681 Direi abbastanza, ma non ne vedo il nesso con quanto scritto!
Grazie.
Grazie, Paolo!
Wowww❤❤che video ❤❤
Rick, consigli su letture per quanto riguarda il concetto di vivere secondo la propria natura e principio direttivo? Ho ascoltato la parte dedicata nel Q&E e ho deciso di voler approfondire
Non ho le conoscenze di base per comprendere bene ciò che è stato detto nel video, qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi meglio la correlazione tra viaggio negli inferi e il lato imprevedibile/trascendente dell'esistenza? Grazie
Bravi! Vi prego leggete qualche pezzo dei fratelli Grimm,così magari si capirà come erano le fiabe davvero.
Bellissima cogitata e potenzialmente ottima rubrica
Bella idea a priori la vostra, ora me la ascolto.
Bella questa puntata!
Parlare di Tolkien con la maglia dei BG. Hold my beer 🤟
E' curioso come su alcuni aspetti ci troviamo perfettamente d'accordo, mentre su altri divergiamo completamente.
Siamo allineati sulla critica alla riscrittura moderna dei miti quando fatta con scarso acume, specie se poi il risultato sono atteggiamenti divisivi e diseducativi.
Dove divergiamo è nell'intoccabilità dei miti antichi, sott'intendendo in qualche modo che la saggezza antica sia qualcosa non criticabile. Prendendo anche l'esempio della psicologia che si appoggia ai miti... Forse la prima psicologia, quella di Freud, ma ad oggi quei discorsi sono equiparabili alla pseudo-scienza in rapporto a come la disciplina è avanzata.
Il problema principale delle narrazioni moderne, a mio modesto parere, non sta tanto nel non plagiare all'infinito i classici, ma risiede nel fatto che ha preso troppo piede il mito della legge dell'attrazione, soprattutto quando usato in modo becero... Quelle affermazioni del tipo "Sono io a creare la mia realtà, l'importante è che ne sia fermamente convinto, e l'universo mi premierà" (...immeritatamente, aggiungerei). Quando si ragiona così, allora ecco che le donne con una vita ordinaria diventano fisicamente prestanti come Schwarzenegger, oppure il fatto che in House of Dragon Remira voglia comandare, nonostante (per sua stessa ammissione!) non possieda la competenza necessaria, ma lo deve fare lo stesso perché sennò al suo posto deciderebbero degli "uomini" (che sarebbero generali, o persone con delle competenze specifiche più idonee... ). Per non parlare dei disastri nati dal voler mal implementare l'inclusività nelle storie, e capisco che avere sul set solo persone di un'etnia possa risultare esclusivo, ma questa situazione non può migliorare se si fanno scelte a caso (mi ricordo la battuta in Boris dove, facendo un film su Gesù, volevano fare San Paolo cinese... così!).
L'inclusività, e l'uguaglianza sostanziale dei generi, sono temi importanti, ma quando trattati con superficialità e vera e propria ottusità, finiscono per rovinare i prodotti dove vengono applicati, e riescono persino ad andare contro la stessa causa che vorrebbero sostenere.
In questo panorama culturale, sono opere come The Boys a brillare, sia nel modo in cui criticano la società, e sia per come decostruiscono i vari miti in modo intelligente. Lì viene messa alla berlina questo sbandieramento forzoso di inclusività (per poi farla sensatamente), si mette in luce aspetti della psicologia e sociologia in modo verosimile, Butcher è un qualcosa di fenomenale, e nonostante ci siano state delle cadute di stile (soprattutto nell'ultima stagione), alla fine rimane un ottimo lavoro per comprendere le storture delle narrazioni moderne.
Ma sto divagando, vorrei giusto finire ribadendo che i miti è giusto che vengano anche superati da nuove narrazioni, anche perché nel mio caso specifico i classici Disney hanno fortemente distorto il me adolescenziale nel periodo delle relazioni, perché per tutta la vita mi è stato raccontato che per essere premiato dovevo incarnare le qualità del principe azzurro, e che il gentil sesso fosse sempre di natura angelica... Film come Shreek in questo senso possono aiutare molto più nelle relazioni rispetto a qualsiasi classico Disney (con le dovute eccezioni).
Ah, contento di questa rubrica 😊
30:38 d accordissimo, prendiamo anche Ade in Hercules o nei vecchi film Disney, il Villain certo ha i suoi motivi ma era la rappresentazione del male in quanto tale, nei nuovi film della Disney il nemico è da ritrovarsi nella famiglia, nell’ insicurezza, nella crescita
Povero Paolo, già lo mettono in "mosca cieca" a Dario Moccia perché assomiglia a LVI, e in copertina me lo mettete in bianco e nero quasi fosse un busto di marmo 😂😂❤❤
Anche io la vedo come il Sig. Nardi. Una volta noi guardavamo gli eroi con ammirazione, ci ispiravano. Adesso è il contrario, l'eroe non deve più avere ostacoli, difficoltà.
Nei tempi odierni viene svilito perché deve essere al nostro livello così possiamo trovare scuse per le nostre mancanze.
Mi è nato un figlio quest'anno e l'ho chiamato con un nome mitologico anche per infondere in lui una futura attenzione al riguardo
Gran bella cogitata! Ora superati i 30 sto riscoprendo tutta questa mitologia e il suo vero significato, inorridendo della banalizzazione e della trasfigurazione che ne stanno facendo oggi. Soprattutto con un finto perbenismo, politicallycorrect e becero inclusivismo forzato ad ogni costo
Grande Paolo, con la maglia dei Blind Guardian
Quando i fondemantalisti di Tolkien capiranno che il libro esiste e nessuno lo eliminerà mentre la serie tv racconta a suo modo quel mondo sarà sempre troppo tardi… paraocchi ovunque purtroppo
Quando i fondamentalisti woke capiranno che è sbagliato uccidere la narrativa, sostituendola con un'oscena propaganda razziale e sessuale (che purtroppo raggiunge e influenza un pubblico più vasto rispetto ai libri), sarà sempre troppo tardi.
Il problema dei nuovi 'miti' è che sono pianificati da qualcuno che vuole imporre certe visioni e etiche che dominano sull'evolversi della storia. Non dimenticherei anche Terry Pratchett o Piers Anthony che hanno mantenuto lo schema, ma hanno reinventato piacevolmente.
Mitologia ed identità sono spesso state legate nella Storia. Chi dice che la mitologia rinasce con un budget milionario, perde di vista il valore spontaneo del mito ed il suo valore archetipico e quindi non legato alle congiunture sociali passeggere.
Le serie contemporanea faticano nel tentare di costruire il mito intorno ad una percezione sociale "perennemente variabile ", che per sua mutevole natura non può che rifiutare il mito ; costruendo invece la narrazione, non sulle storie ed i suoi protagonisti, ma sulla decostruzione delle storie passate.
"Colui che rompe un oggetto per capire cosa sia, ha perso il sentiero della saggezza. "
Tanta roba
Bisognerebbe leggere i fantasy, partendo dal presupposto dell'essere orco ed aspirando ad essere l'elfo. Solo così possiamo essere uomo, ovvero l'essere a metà tra orco e elfo
Bravissimi
Credo che ci sarà prima o poi una rinascita della mitologia e del mito in generale anche perché le nuove narrazioni non stanno proponendo nulla se non remake, requel o sequel di altre narrazioni (quasi sempre peggiorandole). L'unica domanda è se ciò accadrà prima che ci sia una qualche catastrofe oppure se dovremo attendere che qualcosa che scuota e stravolga tutto il nostro sistema (noi compresi) fin dalle fondamenta prima di poter risalire
Potrebbe essere che i nostri genitori abbiano avuto dei genitori provenienti dal periodo delle guerre, e ciò li abbia portati a volerci stare in una campana di vetro?
I 7 nani sono i 7 chakra di Biancaneve, per me. Si è perso il senso del mistero che vive in Faerie di cui parla Tolkien
Rubrica regolare Rick Dufer - Paolo Nardi??? FIGATAAAAAA!
🔝🔝🔝🔝
Video molto interessante ma che condivido poco. La mia domanda è: ma davvero abbiamo "bisogno" del mito per capire che ci sono eventi fuori dal nostro controllo? C'è davvero bisogno del mito per fare arte? Onestamente non lo so ma, da ignorante e da totalmente scevro di terminologia filosofica e letteraria accademica, bisognerebbe cercare di arrivare ad una definizione condivisa di mito. Cosa lo distingue dalla religione, dalla favola, dalla poesia, dalla fiction... Etc. Etc..?
Da profano direi che anche la nostra era ha i suoi miti o le sue divinità in senso ampio: fama, ricchezza, successo nel lavoro, paura dell' ignoto, paura di essere dimenticati... Dubbi e paure che, ragionadoci su, potrebbero anche aver assillato un essere umano vissuto in Irlanda 5000 anni fa.
Hao totalmente ragione! Qui si dà per scontato che il mito non esista piu o che sia stato in qualche modo corrotto e sbiadito come i valori che cerca di comunicare, e qjesta tendenza viene data per scontata per tutti i campi della narrazione. Ma Dufer conosce il mercato lettario e fumettistico talmente tanto da are per spacciato il mito?
E ancora, come dicevo in qualche commento sopra, le regole della narrazion cambiano come cambiano i temi che l'uomo sente di trattare. Questa tendenza che loro ravvisano sara vera per i prodotti piu commerciali nati senza una vera e propria ricerca artistica, come appunto Rop, oggi nel mondo c'è una produzioni di miti continua! Ma come si fa ad avere una prospettiva così apocalittica delle cose???
Finalmente qualcuno che dice la verità su got. :)