Io introdurrei giá dall'asilo le radici religiose italiche: lo sciamanesimo del neolitico. L'uso delle erbe, i rituali propiziatori, il calendario lunare, i sacrifici rituali...
Quello che mi fa più male è vedere la scuola usata come strumento politico e propagandistico, invece che una risorsa fondamentale per i prossimi cittadini. Gli studenti purtroppo pagheranno le conseguenze di scelte non davvero ragionate, fatte senza l'effettiva intenzione di riformare (o figuriamoci rinnovare) il sistema scolastico attenuandone i problemi
Perché vi scandalizzate ? È sempre stato così, a scuola si canta bella ciao, alle superiori si esalta il comunismo e le gesta di chi violentò ed appese a testa in giu la Clara Petacci.
@@giuseppebolis3825 Anche negli anni 90 nei licei avevo professori dichiaratamente di sinistra che facevano propaganda politica, ovviamente senza contraddittorio, loro se la cantavano e loro se la suonavano, mai visto movimenti di destra a scuola e la cosa mi lasciava alquanto perplesso, un po' come una sorta di caccia alle streghe!
Non è possibile che gli vengano in mente tutte queste idee tranne una molto semplice e accettabile da tutti: insegnare diritto in tutti gli indirizzi scolastici di tutti i licei e istituti tecnici e professionali. È inaccettabile che alcuni ragazzi come me non abbiano la più pallida idea di come sia strutturato il nostro governo e non sappiano nemmeno chi siano i nostri ministri. È anche spaventoso che non tutti noi ragazzi non conoscano come funziona la politica italiana. Ovviamente non cambierà nulla ora che leggerete questo commento, ma qualcuno doveva pur ammetterlo.
@ilchad8016 Se si sommassero tutte le proposte la cui non implementazione ritenete "inaccettabile", praticamente i 12 enni di oggi dovrebbero stare a scuola 16 ore al giorno per imparare tutto.
Il ministro parla ad una platea di vecchietti che si sono arricchiti facendo i gelati in svizzera (o cazzate del genere), non hanno idea del grado di specializzazione che è richiesto oggigiorno dal mercato del lavoro e sono convinti che tutti i problemi del paese si risolvano facendo imparare ai bambini le poesiole "come si faceva ai miei tempi!". Tra l'altro, in vista dei nuovi rincari sul carico didattico, io ce l'avrei in mente una materia in particolare da estirpare dagli orari scolastici per lasciare un'ora a settimana ad attività più produttive. Chissà se anche il ministro ci ha pensato...
Le scuole medie devono dare le basi, la specializzazione la fai all'università e preliminarmente alle superiori, ma è un fatto di attitudine individuale, non sarà mai la scuola a creare professionisti, non lo è nemmeno all'estero
Io opterei per non fare le poesie onestamente. Ci servirebbero degli studi che analizzassero un percorso di studio senza e con poesie e vedere l'utilità, probabilmente non è molto utile
@NyarelGaming non credo che la letteratura e la poesia vadano viste in ottica di "utilità" Raramente la cultura ha un'utilità pratica misurabile, ma sono comunque fondamentali per formare cittadini migliori.
@ Affermi che sono fondamentali per formare cittadini migliori. Quindi cosa vuol dire migliore? Se provassimo studi con e senza poesie e con e senza letteratura, troveremmo persone che non studiano automaticamente come peggiori cittadini? Sicuramente è un qualcosa da verificare che ora non si sa nulla a riguardo. Dire cittadini migliori chiaramente implica che senza siano cittadini peggiori
@NyarelGaming no, non penso questo. Ci sono mille vie per diventare ottime persone e la poesia non è necessaria per diventarlo. Penso solo che non sia il caso di eliminare elementi culturali che possono contribuire alla crescita dell'individuo, tutto qui. L'arte è una cosa meravigliosa e non vedo perché privarsene.
Merito 👊🏻🤩😍🎉🙌🏻💥💃🦄✨ Edit: il Ministro quando parlava di sovrastrutture ideologiche nella storia si riferiva chiaramente a Guelfi e Ghibellini (sempre attuali, come ben sappiamo)
Io ho fatto il classico nonostante la mia immensa passione per le materie scientifiche (sono ingegnere informatico), ma non disdegnavo anche quelle classiche. Il mio professore di greco non voleva sentir ragioni sul fatto che la matematica fosse una perdita di tempo e mi disse “il greco e latino stanno alla matematica come un Renoir sta a un bidet” Io fui solo immensamente triste che lui non riuscisse a vedere la bellezza che c’è nell’idraulica e nell’invenzione tecnica, oltre al fatto che ovviamente tutti i miei compagni mi risero in faccia perché il prof aveva droppato il microfono e quindi tristezza anche per loro che venivano solo portati a denigrare le materie scientifiche e addirittura incoraggiati a un tipo di confronto veramente da terza elementare in cui cercare solo di dimostrare che la “loro” materia fosse meglio. I docenti sono i primi che dovrebbero essere educati all’importanza di tutte le materie.
Renoir aveva una manifattura di ceramiche dipinte, un artigiano insomma. Il tuo professore di greco doveva limitarsi al greco dato che di pittura non capiva un carso
"Se questo è un uomo" ha avuto una forza incredibile quando l'ho letto all'università per mio diletto.Sono sicuro che alle medie non avrei capito nulla
@@alessandrodeconcini-adc E' uno dei motivi per i quali, a mio avviso, l'istruzione in giovanissima età dovrebbe avere come pilastri portanti poche discipline, ma sviscerate con un grado di approfondimento ben superiore a quello del sistema attuale, nel quale si privilegia programmaticamente la varietà nozionistica (presumo per l'esigenza di garantire un'infarinatura minima in ogni ramo, laddove l'alunno dovesse decidere di, o fosse costretto a, abbandonare gli studi, ma a questo proposito farò un'altra considerazione a seguire). Semplificando brutalmente per rendere l'idea, prima delle scuole superiori, farei studiare solo Matematica, Lingue e Logica, rimandando il resto a più avanti (investendo, però, un numero congruo di ore in attività sportive (allenamenti) e culturali (lettura, musica, cinema, arti in senso lato) ma anche d'intrattenimento (giochi), ma libere, ossia senza la pretesa di affrontarle sistematicamente e con finalità didattiche, per scongiurare l'inaridimendo da eccesso di rigore ed inquadramento nei contenuti e nel metodo, specialmente in considerazione del fatto che a quell'età la plasticità neuronale ha la massima potenzialità ed escludere totalmente degli stimoli sarebbe probabilmente un disastro per lo sviluppo ed il benessere psicofisico, così come del fatto che mediamente esiste un numero di ore che si può dedicare ad una qualche attività prima di andare a totale saturazione). E' inutile spiegare ad un ragazzino, ad esempio, la struttura della materia, se si è costretti a fornire spiegazioni approssimative perché gli strumenti a disposizione sono ancora ad un livello insufficiente (come lo spieghi/dimostri ad un bambino che l'elettrone non è una pallina? Ti servono i sistemi di equazioni differenziali e la fisica quantistica, ed ecco che gli spieghi modelli via via più sofisticati ripartendo però da zero ogni anno o ogni ciclo di studi). Col rischio, peraltro, che quelle versioni diventino definitive per chi poi non dovesse continuare con gli studi ad alti livelli, fuorviando per il resto della vita. Ad esempio, sono certo che il 99.99% della popolazione Italiana pur istruita sul concetto di gravità, crede ancora che quando lasciamo cadere un oggetto a terra semplicemente aprendo la mano, è quello ad accelerare verso la Terra e non viceversa (anche se il moto in termini relativi è identico, un oggetto fermo in assenza di una forza impressa dall'esterno rimane fermo, dunque è giocoforza la Terra ad avvicinarsi...D'altronde l'accelerazione di gravità è costante proprio per questo motivo, ossia perché quello che misuri è quanto tempo impiega la superficie della Terra a percorrere il vuoto creatosi quando l'oggetto ha cessato di essere vincolato). Ma la dimostrazione matematica di questa cosa è complessa da comprendere senza una preparazione universitaria (per noi: in Giappone i ragazzini di 14 anni studiano quello in Italia si affronta a 20...).
Finalmente qualcuno che menziona il punto centrale, su cui nessuno si sofferma: la questione ideologica, ovvero il punteruolo censorio proprio di questo governo palesemente e dichiaratamente neofascista. Infarciscono di varie supercazzole quello che è in realtà il problema centrale, su cui misteriosamente i giornali tacciono.
Hai fatto le superiori? Io al liceo ho trovato solo professori comunisti che cantavano bella ciao, mai trovato la controparte fascista! 🤷♂️ I sinistri siete feccia da estirpare, siete quelli che giustificate i cimini di certi partigiani come quelli che uccisero Giuseppina Ghersi bambina, colpevole di aver scritto un tema dedicato al duce. Il fascio c'è l' avete voi nel cervello che pensate che prima o poi Mussolini risorgerà tipo zombie per mangiarvi tutti. RIDICOLI
Ho 18 anni e studio al quarto anno di un istituto tecnico. È stato sconcertante per me scoprire l'anno scorso che molti compagni della mia classe (più di metà ed eravamo in trenta totali) non sapevano che la Jugoslavia, tralasciando quelli che non sapevano cosa fosse, si fosse sciolta passando per una guerra civile. Che neanche neanche trent'anni fa c'era, e come, la guerra in Europa, dove ci sono stati molti morti e di cui vediamo gli effetti ancora oggi (vedi la non ancora completa indipendenza del Kosovo). Forse, ma è una mia opinione, capire che la storia non finisce con la seconda guerra mondiale è più importante di studiare come espletavano le loro funzioni corporali gli italici popoli come gli Etruschi. Nulla togliendo a chi studia anche questo ma per dei ragazzi e ragazze che come me inizieranno a votare, forse studiare come si è formato il panorama politico attuale è più utile.
@Credendovides ciao. Magari la II guerra..pensa che io sono del 1971, ho frequentato il piû prestigioso liceo scientifico statale di Milano, l'Alessandro Volta (lo dico perché non oso pensare altrove). Nel 1990, feci la maturità: ad aprile i prof chiusero il programma, studiammo il fascismo e le due guerre sui bigini. Non solo, io portavo storia ed inglese, la maggior parte dei compagni portó biologia e un'altra materia. Di fatto, tutti quelli che non portarono storia si diplomarono sapendo a malapena che eravamo stati in guerra due volte. Che poi per la maturitâ ci caricarono di ansia neanche andassimo davvero in guerra, per poi rivelarsi la piu grande pagliacciata cui abbia preso paete. In teoria estrevano due matrrie, in pratica bastava non portare tutti la stessa materia e si era certi di essere interrogati sulle materie che si erano scelte. Come tema storico usci il neoguelfismo, mezza pagina sul libro. Parlai di tutto tranne che quello e presi 8, voto che in 5 anni avevo visro solo in condotta (e nello scritto di latino, che amavo molto in effetti). In matematica copiai dal mio compagno e presi 9, accusarono lui di avere coouato perché io avevo avuto l'accortezza di scrivere tutti i passaggi, a differenza sua che sapendo come risolvere, non ci aveva pensato, facendo insospettire la commissione. L:orale fu talmente impegnativo che non ricordo manco di averlo fatto, mi ricordo meglio quello delle elementari...peraltro millusi di essere stato bravo. A settembre mi iscrissi a ingegneria al Polimi, snobbando gli avvertimenti sulle difficoltâ perché pendavo esagerassero come la maturitá. Purtroppo mi sbagliavo e mi resi conto in che cosa consistesse un vero esame, tanto che la maturitã me la sono scordaya 5' dopo averla data, mentre gli esami di ingegneria mw li sogno ancora di notte. L'unica cosa che è servita, è staya rovinarmi i mondiali in Italia. Peraltro, io ero al Volta solo perché ero nel bacino di utenza, non potevo scegliere, quindi se uno era nato vicino a un liceo sganfhwrato, doveva andare li. Ricordo che in terza media, il prof di lettere coordinatore di classe, indirizzava gli alunni in questo modo: quelli bravi figli di ricchi, al liceo classico, quelli un pó meno bravi e un pó meno ricchi, allo acirntifico, gli asini poveri, all'Itis, ragioneria o alberghiero. Per forza dal classico uscivano i migliiri...tra l'altro sono discriminazioni stupide, ho conosciuto ragazzi usciti dall'Itis con il massimo dei voti che si sono laureati in ingenrria meccania ed elettrica in 5 anni mentrw io arrancavo. Insomma, checché ne dicano i "boomer", la societå era profondamente classista. Certo è probabile che l'ascensre sociale funzionasse meglio. Peró la scuola non era comunque tanto meglio di oggi. Io nel 1987 scendevo in piazza contro l'allora Ministra dell'iatruzione Falcucci, in quota Dc, oggi vedo che i giovani protestano ancora. Purtroppo la scuola per i politici non è importante, o meglio, non sono interessati a rendere migliore per formare cittadini migliori e piu consapevoli, anche perché cittadini migliori manderebbero a casa la classe dirigente. Ciao e in bocca al lupo per tutt.
E' incredibile come due mediocri filosofi come Croce e Gentile siano riusciti a far passare l'idea che la storia e la filosofia siano il vero sapere, mentre la matematica sarebbe un puro calcolare e che questo principio assurdo sia tanto pericolosamente condiviso in Italia, per altro con argomenti che non vengono mai messi in discussione. MI pare che si continuino a trasmettere modelli di comportamento piuttosto che modelli di conoscenza. E non è un problema di colore politico.
@4548 purtroppo sì e preferisco leggere altri filosofi dal Circolo di Vienna in avanti che hanno smesso di parlare di spirito ed essere per occuparsi di problemi più seri. Per cui leggo Krepke, (che però ha creato in nome e necessità un ritorno all'essenzialismo, contraddicendomi), Tarsky, Nozick e molti altri e, che tu lo voglia o no, è la mia opinione, ma chiedermi se ho letto Croce, non è confutare l'argomento, è fare il professorino. Se ho detto una cosa falsa su Croce hai il diritto di smentirmi, altrimenti puoi spiegarmi perché sarebbe vero che la filosofia è il vero pensare e la matematica sarebbe un puro calcolare, sempre che tu sia in grado di confutare gli argomenti di Bertrand Russel ne "I principi di matematica"
@@mauriziomarinucci4400 Citami un solo passo originale di Croce in cui si parla di matematica come puro calcolare nell'accezione esclusivamente deteriore che vuoi veicolare e sarò lieto di andarlo a rileggere prima di risponderti nel merito.
@@gianlucacaruso4548 hai ragione, avrei dovuto parlare di attività teoretica e pratica, o dire che la filosofia è la conoscenza dell'universale, che significa esattamente quello che ho sintetizzato e che viene riportato in quei termini da molti commentatori o testi di storia di filosofia. Non cambia nulla. La nostra scuola si ispira a questo principio, altrimenti studieremmo la probabilistica e la logica modale e sapremmo scrivere un algoritmo e capire che cos'è una mente computazionale. Invece parliamo di essere sul quale aveva già detto tutto Parmenide che era persona seria. Questo è il punto. Se il problema è il mio giudizio sulla mediocrità di Croce, mi dispiace ma rimango di quella opinione e non lo ritengo neanche minimamente paragonabile all'intelligenza di un Kripke. Se vuoi ancora misurarmi sulla conoscenza di Croce, fai pure, non ti risponderò più, perchè non era l'oggetto del mio intervento, perchè non mi interessa e sono sicuro che tu lo conosca molto meglio di me. E di nuovo, e allora? magari prova a confutare qualche argomento. Grazie per l'approccio critico, sebbene inutile in questo caso.
Nelle scuole in cui ho insegnato negli ultimi anni vengono già organizzati corsi di latino opzionali al pomeriggio per chi vuole iscriversi al classico o allo scientifico (o in generale per chi lo vuole fare per cultura personale).
@ShruFam ah ecco...io sono del 1971 e in terza media avevo seguito un corso pomeridiano di latino, preopedeutico al liceo (io poi feci lo scientifico). Pensavo ci fossero ancora..c'è da dire che io ero in una scuola privata, magari lo facevamo solo noi...comunque aspetteri le indicazioni effettive che verranno emesse a marzo, adesso sono solo voci e si rischia di commentare il nulla
@@ScrucyFam allora sembrerebbe piú diffuso di quello che pensavo...comunque mi era servito, a parte che il latino mi piqce molto quindi sono un pö di parte..mi ricordo il professore, tale Don Obetto, 200 anni per gamba, che ci teneva molto, tra le altre cose, all'uso corretto delle parole. Mi è rimasto impresso soprattutto lo sforzo profuso perché imparassimo a usare nel contesto giusto, differenziandolu, i termini "ombrelli", che serviva per ripararsi dal sole e " prapioggia". Ma ammesso che avesse senso, vedi tu se io potevo andare da mia madre, a 13 anni, a chiedere di darmi il parapioggia perché pioveva😂
Condivido pienamente il tuo pensiero. Personalmente ho scelto di iniziare a fare chimica all'università, perchè la scienza è una componente della mia anima, ma continuo ad apprezzare la letteratura e leggo. Dietro la scienza c'è tanta storia e filosofia, basta pensare alla storia dietro le scoperte dei modelli atomici, oppure la filosofia che c'era dietro ai composti organici (composti alla base della vita) durante il 1800; ovvero all'epoca si credeva che queste molecole non potessero essere sintetizzate, in quanto possedevano una forza vitale. Il pensiero critico e filosofico ha accompagnato la scienza e continuerà ad esistere. Scienza e materie umanistiche hanno la medesima dignità!
Sono un amante della storia, non oso immaginare la reazione della mia prof di storia e filosofia del liceo. Quella prof ci ha insegnato non solo la storiellina ma a capire le dinamiche della storia e come tutto ciò che è successo influenza il giorno d'oggi e il nostro futuro. Sono semplicemente scioccato Sono felice di aver finito il liceo 2 anni fa, la scuola Italiana sta remando completamente contro corrente
La geostoria è stata introdotta dalla gelmini dopo aver tagliato le ore di storia e geografia, invece di lasciare 1 ora residua di storia e 1 ora residua di geografia (dopo i tagli) ha messo 2 ore di geostoria
Non si può capire la storia italiana se non si ha una visione totale di ciò che è accaduto nel mondo, l'autarchia non ha aiutato (nel passato). Complimenti ❤
Ministri bocciati a parte l' ultima affermazione che però non avrà seguito . Valditara ragiona come i miei coetanei che a scuola erano delle pippe tremende e adesso sostengono che era meglio prima per i sensi di colpa di non essersi sforzati di capire. Saluti Grazie
Io ho fatto musica alla primaria. Non solo il flauto dolce (tipico) ma tanto ascolto, riflessione sui brani, riconoscimento dei generi, operetta, danze popolari eccetera. Anche mio figlio. La classe di mio figlio ha anche cantato diverse volte nel coro di opere famose in teatro con veri artisti (in progetto meraviglioso). Credevo quindi che si facesse già, ancora, ovunque. Alla media già ai miei tempi si faceva anche accolto, chitarra per chi lo desiderava e perfino qualche dettato musicale. Qualcuno poi ricorda la 285 della Turco? Al pomeriggio i ragazzi delle elementari potevano restare a scuola per fare i compiti e studiare un po' (ricordo una bambina molto intelligente dislessica che si faceva leggere il testo da studiare e poi lo ripeteva e se ne tornava a casa tranquilla con gran sollievo dei genitori e l'aiuto che di poteva dare ai piccoli stranieri sia come operatore sia utilizzando le formule del coperative learning), fare sport (oltre ad esperti chiamammo i papà pakistani per insegnarci gratuitamente il cricket) e musica. Quindi, div'è la novità? Non lo dico in tono polemico, sia chiaro.
Dipende dall'età, sono cambiate tante e cose e tante volte, ad esempio anche io che ora ho 28 anni, sto riscontrando tante differenze tra quello che mi raccontano e quello con cui avevo a che fare io quando frequentavo le scuole medie e superiori.
@gianlucacaruso4548 certo, però tra me e mio figlio ci sono 40 anni di differenza e nel mezzo ho lavorato nelle scuole. Mi sembra, onestamente, che non si parli proprio di riforme, cioè a volte sono attività che si sono fatte e si fanno, almeno nella mia regione: cambiano piuttosto i contenuti. Forse c'è grande differenza tra regioni, non so. Con questo non voglio dire che non servono riforme, sia chiaro e che non sono d'accordo su nulla.
@ Sì, spesso e volentieri anche la differenza di risorse a disposizione di ogni istituto può ingenerare macro variazioni in quello che poi effettivamente si va a fare e come.
@@gianlucacaruso4548 mi fai venire in mente che tanti anni fa i genitori potevano rimboccarsi le maniche per fare cose a scuola gratis. I nostri canestri li fece un bidello con l'hobby del fai da te;la figlia grande di una maestra venne a farci gratuitamente qualche lezione di arte perché era una pittrice e potrei continuare. La cittadinanza, anche persone che non avevano i figli in quella particolare scuola, contribuiscano in tanti modi senza che ci fossero marchi, pubblicità... Ora, mi pare, non di può più fare. Capisco la sicurezza, le certificazioni e il timore di qualcuno che possa farsi pubblicità, ma visto che l'abuso d'ufficio non c'è più, vuoi che i cittadini davvero non possano mettersi a disposizione per qualche attività? Serve controllo e bla bla bla ma era utile per tanti motivi. Quello, magari, può aiutare dove ci sono meno fondi e meno personale. Con tutto i riguardi del caso, ripeto.
Concordo totalmente con quanto ho ascoltato. La visione del Ministro Valditara è tutta ideologica, improntata alla nostalgia del bel tempo che fu, che ha lo scopo di compiacere il suo elettorato. Le novità che vuole introdurre Valditara avvengono in un contesto scolastico molto deteriorato, dove gli insegnanti impiegano gran parte del loro tempo in assurdi adempimenti burocratici e non tutti sono all’altezza dei loro compiti, dove gli edifici scolastici cadono letteralmente a pezzi, classi dove molti ragazzi stranieri hanno difficoltà a parlare l’italiano, insegnanti sottopagati, dove ci sono classi sovraffollate, dove i genitori minacciano ed aggrediscono i professori ecc.
Confermo è stata la Gelmini! Che ricordiamo ha RIMOSSO la geografia dai trienni con indirizzo TURISTICO :))))) Comunque i corsi pomeridiani di latino opzionali sono presenti già in molte scuole medie dove ho insegnato
@@alessandrodeconcini-adc Nemmeno l'illiade e l'odissea sono italiche. Cosa che sembra sia un punto fondamentale studiare la grecia e la mitologia greca.
Lo studio del latino non insegna a ragionare è semplicemente falso. Lo vediamo già dalle persone che pensano che il latino insegni a ragionare e pensano che il latino insegni il pensiero critico. Studiare il latino ti fa consocenere automaticamnete bias cognitivi , fallace logiche , analisi dei dati? AH perchè vero quello in cui i latini spiccavano! Me lo ricordo i Romani che erano esperti di logica, dove nessuno diveca mai una cazzata, analizzavano perfettamente la realtà. Argomentavano ogni cosa senza retorica, parlando e facendo capire perfettamente cosa volevano, e sicuramnete la popolazione capiva perfettamente quello che dicevano e quindi i Romani erano scenziati perchè automaticamente se sanno il Latino sanno anche la scienza, ( ovvero l'unico modo esistente di ragionare bene)
@@NyarelGaming diciamo che, col fatto che il sud Italia è stato sia costellato di colonie greche che dominio bizantino più a lungo del resto del Paese, in qualche modo la cultura greca classica è italica eccome. Il problema è, se mai, cercare di guardare anche ad altro, senza partire dal presupposto che tanto non ci riguarda.
@ Concordo ci sono troppe cose che si dovrebbero imparare ma vengono lasciate stare. E i danni li faremo per sempre alla democrazia. La gente che non capisce come si ragion e non distingue un ciarlatano da un esperto automaticamente è un danno a tutti.
Secondo me fare dimostrazioni di matematica e geometria insegna a ragionare molto di più rispetto allo studio di una lingua che non esiste più. Mettere il latino alle medie mi semra folle! Solo a pochissimi servirà davvero nella vita e lo vogliamo far studiare a tutti? Se l'obiettivo è imparare a ragionare allora facciamo dei corsi di logica e di argomentazione! Il latino lasciamolo a chi è davvero interessato.
È opzionale, quindi per me va sempre bene. Si può discutere di cosa sia meglio ma di sicuro non siamo costretti a scegliere. Poi pienamente d'accordo coi corsi di logica e argomentazione
@@arturoduro3004 ancora con queste minchiate delle materie umanistiche . Abbiamo una marea di analfabeti funzionali perchè la nostra cultura è troppo umanistica . Prova a eseguire un'opera tecnica, ad esempio una costruzione edile, senza la logica e senza ragionare e vedi i danni che fai
@ Lo so, questo è il grande problema del sistema educativo infatti, per questo nella vita ho sempre preferito chi magari andava male a scuola (e che spesso non faceva il liceo) che poi si è fatto una cultura con un suo percorso individuale mosso dalla curiosità e dalla voglia di capire. Piuttosto che il panciapienismo del liceale professorino, che ha acquisito un sacco di nozioni durante il suo percorso didatttico, ma poi non ha un minimo di senso critico, un minimo di opinione sul mondo, perchè appunto ha acquisito una conoscenza sussidiaristica in modalità pappagallo.
Questa ministra forse dovrebbe aggiornarsi, nei conservatori non esistono più i diplomi da almeno 10 anni (e già 10 anni fa quei pochi che c'erano erano dei residui che dovevano solo terminare il proprio ciclo) perché il conservatorio è già strutturato come università con i corsi 3+2 che sono stati introdotti più di 20 anni fa. L'unica differenza è che ufficialmente non sono chiamati laurea ma "diploma accademico" (di primo o secondo livello) equiparato al livello di laurea corrispondente. A proposito dell'autotune, non potenzia un bel niente, anzi abbassa il livello perché impedisce lo sviluppo dell'orecchio e dell'intonazione. È sullo stesso livello di usare chatgpt per scrivere temi o di usare sempre la calcolatrice.
Purtroppo una vera riforma del sistema scolastico non è mai stata veramente fatta, e forse mai lo farà. Già alunni vengono ancora visti come dei sacchi vuoti da farcire a forza fino a farli scoppiare. E poi ci si stupisce che dopo poco non ricordano nulla di ciò che dovrebbero aver appreso.
Riguardo alla frase "la storia diventa la scienza degli uomini nel tempo" è una citazione, reinterpretata peggio, della definizione che Mark Bloch dà di questa materia nel libro "l'apologia della storia o mestiere di storico". Ciò che Bloch dice e che il ministro scimmiotta è "La storia è lo studio dell'uomo nel tempo" che è ben diverso dal parlarne come se fosse una scienza (cosa su cui Bloch (e anche io) era fortemente contrario).
Beh tecnicamente è una scienza se per scienza si intende dove si applica il metodo scientifico (ricerca, confronto pubblico, citazione delle fonti etc), con questo non voglio difendere valditara
@@gage6355 Ormai è tutto scienza, tranne le materie scientifiche: ti puoi laureare in scienze filosofiche, scienze sociali, addirittura in scienza religiose (!), mentre fisica resta fisica, chimica resta chimica...
Sono perfettamente d'accordo con te,specialmente sull'idea di non contrapporre coltura umanistici e scientifica.. chi ha detto che la scienza é mera praticità? É stato pure accennato oggi ad In altre parole...😢😢
da ragazzo che ha finito le superiori 2 anni fa, l'ideologia che ho riscontrato era più che altri di professori (di storia e filosofia) che erano negazionisti e/o nostalgici di un certo ventennio e che spesso negavano quanto scritto nei libri.
E' bellissimo vedere i commenti qui sotto: molti parlano come se la scuola fosse un centro per l'impiego, non rendendosi conto che sono già diventati degli schiavetti pronti all'uso, illudenodsi che una scuola infarcita di cose "pratiche e tecniche" gli dia un lavoro.
Ma tutti chi? Il tema a scuola e dell'impiego è rappresentato pochissimo in questo spazio commenti. Non si sta affatto parlando di questo. Il problema è che esprimi lo stesso pregiudizio dei ministri. Imparare cose scientifiche e tecniche non ha solo un impatto sugli aspetti occupazionali. Ha proprio un impatto culturale, umano, di crescita personale.
@@alessandrodeconcini-adc dopo ho corretto con "molti", ma l'andamento è quello: ormai la mentalità utilitaristica della scuola sta prevalendo anche verso i più giovani e non mi riferisco di certo solo alla questione delle discipline umanistiche perchè tutte le discipline concorrono alla formazione dell'uomo, certo. Ma mettrla nell''ottica occupazionale è proprio quello che sta distruggendo il futuro di tutti qeusti rtagazzi. Perchè chi penso solo nell'ottica dell'occupazione non sarà mai una persona libera.
@@bronyraur1982 sinceramente a me piace molto filosofia e storia, ma non penso che le farò mai all'università, sembra una frase fatta(e alla fine lo è), ma con la cultura non ci mangi, la cultura e le materie umanistiche sono estremamente belle interessanti e ti creano una cultura, quella cultura che ci divide dall'essere dei cerebrolesi, sfortunatamente però nel mondo universitario e del lavoro non ha forza, c'è un motivo sul perché si punta tanto su materie scientifiche, non perché sono tecniche(anche) ma perché aprono una marea di strade soprattutto in ambito universitario, perché in fin dei conti pure all'itis fanno materie un sacco tecniche, però sincero sincero non lo farei mai, e poi alla fine anche il latino, che viene tanto attaccato, al classico si fa una parte di letteratura latina, ma alla fine poi si fanno sempre versioni su versioni di latino e greco antico, e alla fine, le versioni non sono altro che semplice e pura pratica, come le funzioni in matematica e gli esercizi di fisica, quindi è ovvio che a uno gli storce il naso che un vecchiaccio vuole introdurre più ore di materie umanistiche(che possono anche ben venire), per poi togliere quelle materie(matematica fisica scienze greco etc.)che rendono lo studente e il suo curriculum veramente accattivanti, per non parlare del fatto che voler fare latino alle medie(che ci può stare per chi vuole), soltanto perché si vuole puntare su una sorta di spinta nazionalistica italiana è veramente una cosa da cojoni, che fa capire perfettamente bene il bagaglio culturale di queste persone
@@davidemesina3909 allora ti consiglio di tornare a fare filosofia , perchè già all''inizio del tuo sproloquio c'è una fallacia logica grande quanto una casa :" tutti quello che ho conosciuto , umanisti puri (che poi, che cazzo vor di umanista "puro" lo sai solo tu)sono terrapiattisti , novax etc, dunque gli umanisti sarebbero tutti così. Poi dici che sarebbe medicina che ti ha insegnato a ragionare: se sono questi i risultati, per carità non curare mai nessuno. La letteratura è intrattinemnto: allora non dovresti usare la lingua italiana, visto che è grazie allo studio della letteratura che hai imparato a parlare la lingua stessa in maniera adeguata a farti affrontare un testo di medicina. Magari smettila di esprimerti in questa inutile lingua e comincia con i segnali di fumo tipo gli indiani, che pare siano più adatti alle tue capacità di (s)ragionamento.
Riguardo al latino, io ho fatto latino alle medie ed è stato orribile. Era una delle materie che odiavo di più, dal mio punto di vista di ragazzina di 11/12 anni e 14 anni era incomprensibile ed estremamente noioso e per giunta ciò mi ha portato a sviluppare un rapporto ambiguo con esso, un vero e proprio amore tossico. Infatti ad oggi il latino è nella mia vita, è nella mia tesi di dottorato, ma comunque lo odio. Dal mio punto di vista dovrebbe essere fatto studiare solo quando si è abbastanza grandi, da piccoli è una tortura. Io ho notato, nella mia semplice esperienza, che adesso che sono più adulta riesco a capirlo e ad affrontarlo meglio, cosa che da ragazzina delle medie non sapevo fare.
Il mio professore di storia alle medie era un comunistone che elogiava, davanti a tutti, senza farsi scrupoli, le teorie di Marx; ci parlava di plus valore, e di come si vivrebbe meglio se i capi d'industria se ne andassero per far spazio ai soli lavoratori. Criticava apertamente e aspramente l'allora ministro degli interni Matteo Salvini, durante il governo Conte I, paragonandolo a Mussolini; e no, non sto scherzando. Anche la professoressa di arte e immagine se ne usciva con certi discorsi del cazzo, ma erano molto più rari. Quindi sì, la storia mi è stata insegnata con un'ideologia, e anche ai miei compagni, e chissà quanti oltre a noi. Tutto questo in un'età in cui sì, si dovrebbe riflettere sulla politica e la realtà, ma in cui si è ancora troppo giovani e influenzabili (e pigri per approfondire ulteriormente quello citato in classe dal professore, oltre che sprovvisti di cellulare e/o internet). Quella era propaganda. Parlava di immigrazione di continuo, anche se non centrava nulla, ma ogni occasione era buona per parlare di politica. La sua politica. Un po' mi dispiace che un problema del genere, abbastanza diffuso, sia stato ridotto a un semplice "non succede", con tono amaramente ironico e occhi spalancati per sottolinearne l'assurdità; come se non fosse qualcosa che succede.
E questo è il motivo per cui i professori devono poter essere valutati, formati e anche rimossi se si comportano in modo inappropriato. Ma di tutti i problemi che si può dire abbia la scuola italiana quella che la storia ad elementari e medie sia troppo ideologica proprio non è attuale. Tutto succede, io avevo una professoressa alle medie dichiaratamente alcolista, che beveva in classe davanti a noi. Questo non significa che ci sia un problema di alcolismo nell'insegnamento della sua materia.
Nel lontano 1974, Edoardo Bennato cantava ironico, scimmiottando la voce di una vecchia insegnante: "Vi insegnerò la morale e a recitar le preghiere e ad amar la patria e la bandiera. Noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori e discendiamo dagli antichi romani". Vedo che l'Italia continua ad andare indietro, ma almeno potremo intenderci in avtarchico latino: mala tempora currunt. Ci fosse davvero del merito, ci sarebbe da smantellare l'intero ministero, a partire dalla sua testa (docente ordinario di diritto romano e diritti dell'antichità, quindi non sorprendono le idiozie proposte), per ricostruirlo come si deve con più esperti e più scienziati e meno soggetti simili. Lo stesso vale per l'università, con Bernini, associato di Diritto pubblico comparato - a proposito: strano tu l'abbia sentita poco in passato, è la tipa che, in occasione del giuramento dei ministri, condivideva video con in sottofondo il brano "T'appartengo", di Ambra Angiolini dei tempi di "Non è la Rai", pagherei per una tua reaction. Non che i predecessori di questi due fossero tutti dei luminari in materia di istruzione ed università, anzi. Ora torno a leggere il mio quinto libro (da inizio anno), sto espiando la mia frequenza di istituto tecnico ed ingegneria, sicuramente non all'altezza degli umanisti. Ogni tanto penso proprio: ecco cosa mancava a scuola, non pensiero critico o capacità di applicare il metodo scientifico alle informazioni che riceviamo nella vita di tutti i giorni, no, ma imparare filastrocche della bibbia in latino a memoria! Consiglio a chiunque voglia metter su famiglia di considerare seriamente di lasciare l'Italia, soprattutto se si vuole garantire un futuro decente ai propri figli. Buon fine settimana a tutti, meritevoli o meno.
Ma cosa ne vuoi sapere tu Al che neanche hai studiato il latino!!! È chiaro che sei di mentalità chiusa e di scarsa cultura. Quand'è l'ultima volta che hai imparato a memoria dei passaggi delle saghe nordiche? Quand'è che hai lottato per scongiurare l'ottusità della scienza fine a sé stessa?
@@alessandrodeconcini-adc in realtà non solo ho studiato latino alle medie, ma l'ho anche approfondito per conto mio e ho ancora qualche libro acquistato con latino a fronte... e sulle saghe nordiche ne parlo ogni tanto con un mio amico, ma non svelo il contesto. Sull'ultimo punto, alzo le mani: mai lottato contro l'ottusità della perfida scienza!
Sono molto coinvts dal tema scuola perché penso che una buona scuola sia veramente il punto di partenza fondamentale per una società più virtuosa, per la crescita di una comunità, di un paese, di un singolo che cerca un riscatto sociale. La scuola deve essere pubblica (se ciò garantisce imparzialità e qualità), gratuita e veramente formativa (non asservita a chicchessia). Tutte le dittature al mondo hanno limitato la libertà culturale o l'hanno manipolata e ci sarà un perché: è la prova che la cultura è uno strumento di libertà e crescita. Oggi il pensiero, la conoscenza dei fatti, la lettura delle più svariate esperienze umane sembra il male. Il male non sta nella geistoria o nella scienza fatta bene, anche come ricerca pura. Il male sta nel piegate la conoscenza a pure logiche economiche, nazionaliste e imperialiste. Quel Trump o i nostri ministri hanno mai letto Wilde? Era una persona da spazzare via o un grande scrittore, un intellettuale che ha aggiunto valore al mondo? E Galileo meritava la prigione e la censura? (bibbia come testo scolastico?). Tanti che vogliono mettere mano al pensiero sanno come erano percepiti omosessualità e quella che per noi oggi è pedofilia nel mondo antico, anche (e non solo) romano e greco a cui di ispirano? L'ignoranza porta scelleratezza e incoerenza. È molto importante che chi si occupa di cultura e di scuola e i genitori sappiano bene dove si sta dirigendo il carro e non si accontenti o delle narrazioni pubbliche. Questo vale per tutti i popoli e per la scuola in generale. Pensiamo nei vari paesi anche asiatici, americani e africani quali crimini sino stati commessi e diritti violati per una narrazione propagandistica spacciata per storico-scientifica. Pensiamo si danni fatti alla scienza. Un qualsiasi governo che davvero vuole una crescita non condanna i cittadini alla sudditanza di altre comunità che hanno potuto sviluppare vera ricerca in ogni settore. Io spero che tutti abbandoni o per un po' caz***e da guardoni come tanti programmi tv per dedicarsi ad una lettura non dogmatica e di parte della storia e della ricerca scientifica e sociale. Le biblioteche sono ancora gratuite.
Mah, io ho 27 anni e un'oretta scarsa di latino a settimana la feci anche io in seconda media, nell'ormai lontano 2010. Tralasciando il fatto che non mi servì a nulla, dato che alla fine ho frequentato l'istituto tecnico, per il resto non sapevo manco io cosa stessi "studiando". Penso che sarebbe stato meglio se quell'ora settimanale fosse stata impiegata per altro. Ad esempio, in 13 anni di scuola ci avranno fatto sì e no 3 volte dei vaghi cenni al "metodo scientifico" in manco mezz'ora a volta. Io non sono un esperto di pedagogia, ma credo che sia molto più importante insegnare ai ragazzi cose molto più importanti rispetto a quattro ca*** di latino, che poi tanto riprenderanno se dovessero intraprendere un percorso liceale. Ad esempio, come funziona la scienza, come si argomenta, qual è la differenza tra un fatto e un'opinione...ma capisco anche che l'attuale classe dirigente tragga i propri vantaggi proprio dall'ignoranza su simili aspetti. Non commento nemmeno lo studio della Bibbia, sennò diventerei passibile di imputazione per illecito amministrativo, in ottemperenza all'art. 724 del Codice Penale...
L'oretta l'hai fatta facoltativamente o dietro programma obbligato? Perché non mi risulta che ai tuoi tempi sia mai stato obbligatorio (siamo coetanei).
@@gianlucacaruso4548 In seconda media ci fecero fare quest'ora denominata "approfondimento". E no, non scelsi io di farla. Non so se le scuole abbiano un minimo grado di libertà per la gestione di un limitatissimo numero di ore a settimana. Te lo dico perché, alle superiori, mi capitò qualcosa di analogo. Avevamo 4 ore di matematica settimanali (ripartite tra 3 ore di "matematica" e un'ora di "complementi di matematica), e ricordo che in terza superiore ci sostituirono l'ora di "complementi" con un'ora di diritto...
@@francescobinucci8338 Strano, ai miei tempi l'ora di approfondimento, rientro, o extra curriculare integrativa, è sempre stata a scelta tra un ventaglio di opzioni anche abbastanza nutrito. Ma recepisco che non sia stato per tutti così allora. Sicuramente è un tema da non sottovalutare.
mi fa pensare questo.. cioè se voglio un certo tipo di educazione per un mio futuro figlio: devo imigrare all'estero o sperare che la scuola privata non sia contagiata dalle fesserie dei ministri dell'istruzione o addirittura assumere un insegnate privato. siamo arrivati a queste coestrittive per garatire una giusta istruzione?
Un attuale bambino nato ora in Italia non può frequentare la scuola italiana deve obbligatoriamente andare a studiare all'estero altrimenti non potrà mai diventare un uomo adulto consapevole
"la scienza degli uomini nel tempo" credo sia una citazione allo storico Marc Bloch che però la applicava ad un contesto totalmente differente, in una visione duplice tra continuità e movimento che però non c'entra assolutamente nulla con il suo discorso
Scrivo prima di vedere il video, perché credo che prima di tutti i discorsi su come riformare la scuola, per me vanno dette un paio di cose che qualsiasi ministro dovrebbe fare, alcune passano dalle riforme altre purtroppo no, e hanno bisogno di altri fattori. 1) più soldi all'insegnanti e meglio formati dal punto di vista umano. I nostri insegnanti hanno perso autorità per colpa di continui tagli e un progressivo svilimento della figura, per colpa di alunni, dirigenti scolastici e genitori. 2)Le scuole versano in condizioni pietose con termosifoni che non funzionano e carta igienica che manca. 3) I ragazzi devono capire che bisogna impegnarsi, e frasi del tipo :" A cosa serve il latino" oppure " la matematica utile si ferma alle tabelline" devono sparire , c'è da impegnarsi da rimboccarsi le maniche fino alla fine del liceo almeno. Gli insegnati e i genitori devono rimuovere con ogni mezzo gli ostacoli all'impegno del ragazzo: diagnosi di disturbi della apprendimento o simili il più efficaci possibili per esempio. 4) I genitori devono rispettare l'autorità dell'insegnante, non si può sentire di professori pestati per un 4 dato al figlio. Dopo questo, che spero non sia preso come benaltrismo o supponenza, possiamo stabilire per esempio quali metodi usare per allenare la memoria degli studenti, su dove questi devono scrivere i compiti e moltissime altre cose super importanti. Se poi le cose che ho scritto sono state dette nel video chiedo scusa. Un saluto e sempre ottimo video
Ma veramente? pensiamo che imparare a memoria Leopardi, studiare latino alle medie, e far imparare la storia del mediterraneo (in continuità gentiliana) solo per introdurre al grande, grandissimo, meraviglioso impero Romano di cui noi saremo gli eredi degni di cotanta grandezza.. pensiamo veramente, potrà servire a ragazzi di 13/14 anni ? Con un insegnamento dell'inglese penoso, senza un po' di geografia con cenni sugli ordinamenti politici senza imparare un minimo d'uso del computer e con insegnanti che di fronte a evidentissime (su intere classi ) lacune nell'insegnamento non possono essere giudicati per non incorrere nel reato di lesa maestà o al massimo vengono spostati a far danni da qualche altra parte. I soldi devono seguire lo studente: basta baracconi pubblici i miei soldi devono seguire lo studente, in scuole private in concorrenza tra di loro con rating sui risultati con docenti pagati bene motivati e preparati e abituati a logiche moderne. Basta fascisti comunisti cattolici e marxisti, hanno distrutto e stanno seppellendo il paese sotto una montagna di merda ideologica
@@alessandrodeconcini-adc No: siamo pieni di diplomifici, abbiamo avuto una serie di governi che hanno favorito in tutti i modi i laureifici telematici, e si viene ancora a raccontare la storiella di quanto è bella e valida la scuola privata?
Qualche esercizio di memoria ci sta, va allenata e torna utile. Farlo con una poesia che non capisci perché a stento la capisce un adulto non è poi così tanto diverso da fare esercizio di memoria con una lista di parole o con una sequenza di numeri. Ed esercitare la memoria, che ripeto ci sta, ha zero beneficio su pensiero critico e logica e non capisco come possa migliorare analfabetismo funzionale. Tieni conto anche che la scuola italiana, da primaria fino all’università, è fortemente improntata al nozionismo e richiede grande memoria. Per assurdo, una persona con zero logica e pensiero critico ma una memoria eccezionale uscirebbe senza problemi da ogni scuola, magari pure con bei voti. Una persona con eccezionale spirito critico e logica ma zero memoria il diploma non lo prenderà mai, figuriamoci una laurea. I dati dicono che gli italiani non capiscono quello che leggono, non che non si ricordano quello che leggono.
Insegno matematica e fisica in un liceo scientifico. Ho fatto proprio oggi un open day al mio liceo in cui ho parlato di fisica imbracciando una chitarra. Questo ci vuole, altro che latino.
@gianlucacaruso4548 il sistema scolastico va a rotoli perché invece di parlare di suoni armonici, risonanza acustica e battimenti a livello esclusivamente teorico li facciamo anche sentire?
@Giulienji No. Va a rotoli perché si polarizzano le discipline ("altro che il Latino") come se fossero squadre di calcio invece di alimentare interesse per TUTTO lo scibile umano.
Finalmente qualcuno che sfata il mito che bisogna studiare il latino per sapere bene l’italiano. Nella mia vita ho conosciuto centinaia di persone che avevano fatto il classico ed erano incapaci di esprimersi in italiano. Standing ovation!
Il tema non è mai se qualcosa "bisogna" ma se "statisticamente funziona". Non si può confondere il rendimento individuale con un sistema che per definizione di struttura collettiva è destinato a milioni di persone. Non è dimostrato neanche che mangiare frutta e verdura faccia bene indiscriminatamente ed a prescindere da tutti gli altri innumerevoli fattori, ma i medici te lo consigliano comunque.
Scrivo dopo il video... Complimenti, complimenti perché si potrà non essere d'accordo su tutto, magari qualche sfumatura l'avrei detta diversamente, ma come ho scritto precedentemente prima della visione: sempre ottimi contenuti. P.S.: oggi ho passato mezz'ora a spiegare ad una nonna che purtroppo/per fortuna la società è cambiata e le tabelline non bastano più. Un saluto, ripeto sempre ottimi contenuti.
Il problema è proprio la premessa. Qual è il ruolo della scuola in generale e in Italia? Meramente culturale? Propedeutico all'ingresso nel mondo del lavoro? Propedeutico all'ingresso all'università? Di preparazione alla formazione di un individuo adulto? Un mix di tutte le cose con pesi ben definiti? Non si capisce e in base all'idea personale che ogni individuo ha nei confronti dello scopo ultimo dell'istruzione, si possono muovere critiche a qualsiasi proposta.
Penso che quello che intenda la ministra con "l'ottusità della scienza fine a sé stessa" sia che senza un sufficiente studio di etica (filosofica) la scienza rischia di non avere gli occhi per vedere perché è perché e per chi applicare le suo scoperte, e inoltre di avere una rischiosa indifferenza nei confronti delle conseguenze di tali scoperte. E in parte sono d'accordo
Sì però dai, il modo in cui si esprime è quello di una persona che non ha la minima idea di cosa stai dicendo. In più credo che ci siano poche cose più romantiche e umane dell'esplorazione scientifica fine a se stessa, guidata solo dalla curiosità. È più l'applicazione tecnica amorale e guidata dal profitto a fare i disastri che giustamente sottolinei.
@@alessandrodeconcini-adc Sono d'accordo che la scienza sia proprio tutto l'opposto che qualcosa di freddo e privo di passione, è il bellissimo istinto di conoscere e scoprire di cui parla già Aristotele quando parla di curiosità come motore di tutto. Dicevo solo che secondo me l'applicazione scientifica senza saggezza etica può essere pericolosa o ingiusta
È assurdo che nel periodo della storia in cui stiamo vivendo si dia priorità allo studio di materie incentrate al passato piuttosto che alle materie scientifiche. Io sono uno studente dello scientifico e penso che le materie umanistiche come l'italiano siano molto importanti ma non è con dante che trovi la cura per il cancro, non è studiando il latino alle medie che mandi l'uomo su marte, non è imparando le poesie a memoria che risolvi i problemi ambientali. Attenzione non sto dicendo che le materie come italiano, latino ecc. siano da dimenticare perché anch'esse sono importantissime ma si deve dare AMPIO spazio alla matematica, alla fisica e alle scienze, perché sono il futuro dell'umanità e dovrebbero aiutare i ragazzi con queste materie alle elementari e alle medie perché solo così possiamo sviluppare menti che possano un giorno cambiare il mondo
Credo che un ministro dell' istruzione debba essere il più vicino possibile alla realtà scolastica di oggi, così che possa davvero comprendere le esigenze di cui la scuola e gli studenti hanno bisogno. Quando frequentavo le medie e le superiori avevo come la sensazione che non stessi davvero imparando ciò di cui avevo veramente bisogno per vivere nella società di oggi e del futuro, era come rimanere intappolati nel passato. La scuola italiana è vecchia e sembra che nessun ministro dell' istruzione se ne sia mai accorto, o che interessi cambiare la situazione.
Amori miei, l'Italia è un Paese di vecchi, con età media di 48 anni, abitato, gestito, mantenuto, organizzato e contrallato da vecchi, dai vecchi per i vecchi. Dobbiamo noi aspettarci che i vecchi d'un tratto inizino a pensare giovane? No. Purtroppo il nostro Paese DECLINERA' fino a perdere ogni rilevanza, affonderà, lentamente ma affonderà, E' UNA CERTEZZA MATEMATICA. E la mia non è un'opinione, sia chiaro, è un dato, leggete il bilancio dello Stato disponibile online per capirlo
A questo punto mi sembra naturale chiederti un commento alla proposta DrinDrin alla scuola, in particolare quella espressa da Boldrin (Medie da 5 anni, concentrazione su storia e letteratura recente, introduzione di programmazione come materia obbligatoria, superiori incentrate unicamente su un percorso scelto, abolizione del classico)
Parto da un presupposto: non ho approfondito la proposta di DrinDrin, quindi il mio è un giudizio superficiale basato sulle 4 righe che hai scritto. Non mi convince del tutto: credo che le basi da cui partono queste proposte siano corrette ma le proposte in sé mi lasciano freddino. Io avrei tutt'altra idea.
@@alessandrodeconcini-adc Hai fatto bene a rispondere con cautela, perché, in realtà, la proposta del Drin Drin non è ancora definita. Al momento, per ogni macroargomento ci sono gruppi tematici in cui gli associati stanno sviluppando idee che saranno poi presentate al pubblico durante la costituente. Le indicazioni riportate dall'utente sono alcune osservazioni di Boldrin (da prendere con le pinze, poiché non provengono direttamente da lui) su possibili cambiamenti da apportare. Tuttavia, come già accennato, i progetti veri e propri, con soluzioni più concrete e articolate, sono in fase di elaborazione da parte degli iscritti e potrebbero differire dalle opinioni di Boldrin e Forchielli. Se vuoi conoscere lo stato dei lavori, c'è un video di un evento a Vicenza disponibile sul canale Drin Drin: nei primi 25 minuti viene fornito un riassunto della situazione attuale. L'istruzione è probabilmente il tema più importante. Iscrivendoti anche solo all'associazione, senza necessariamente aderire al futuro partito, potresti dare un contributo significativo e fare la tua parte per modernizzare il sistema scolastico italiano. Difficile che un'occasione simile si ripresenti nel prossimo futuro.
@AsterCaelus non so, ci sono coinvolte persone che stimo ma ho un po' un rifiuto per l'associazionismo politico e non apprezzo particolarmente i modi di Boldrin, che pure rispetto a livello di pensiero.
Alessandro cindivido la tua analisi. Inoltre per le elementsri si continua a fare un programma di storia che non arriva nrppure al medio evo. Mio padre aveva fatto solo le elementari 100 anni ma sapeva chi era Napoleone
@@annamariapeli6025 L'intelligenza, semplificando, è data da due componenti: una è innata (la plasticità neuronale, che poi va ad articolarsi in una serie di sottocategorie, ma comunque tutte innate) ed una culturale (le nozioni). Tradotto: la quantità e la qualità delle nozioni è l'aspetto più critico su cui deve soffermarsi un percorso di studi efficace. Se si scade nel nozionismo fine a se stesso, in genere è perché è sbilanciato il rapporto quantità/qualità o, sciaguratamente, il destinatario non è predisposto a ricevere e rielaborare criticamente.
Il problema della visione globale della storia è che fondamentalmente è inaffrontabile a livello scolastico, studiando storia all'università ti rendi conto quante lacune si abbiano nonostante magari la triennale (e non si parla di mancanza di conoscenze specifiche, ma ignoranza generale su aree e periodi che magari non sono stati affrontati nei corsi, un esempio è che banalmente per quanto da appassionato di world history abbia provato a creare un curriculum più globale possibile io non abbia competenze riguardo l'estremo oriente), farlo a scuola con molto meno tempo e molte meno conoscenze che possono essere date per scontate mi sembra abbastanza irrealistico, soprattutto se si considera che la maggior parte della gente si ferma a poco dopo la seconda guerra mondiale anche parlando di sola Europa
Che c'è di male ,spiegare ai ragazzi che mentre da noi c'erano i mille di Garibaldi , negli stati Uniti si svolgeva la guerra di secessione. Io ho letto a 13snni i rapporti del processo di Norimberga, publicato da un settimanale che si chiamava Epoca Mio padre lo comprava eil lo leggevo ne parlai in classe , nessuno sapeva niente dei campi di sterminio, mio padre era stato.deportato pe non aver firmato per la collaborazione con i tedeschi e mi raccontava le sofferenze che aveva patito. Il libro di storia delle medie ( anni 50-60 )saltava a piè pari dalla fine della prima guerra mondiale di passava.alka nascita dell' ONU .
MERITO. Apprezzo molto la critica intelligente a chi così a mio parere, non è, se lo fosse apprezzerebbe chi fa critiche intelligenti e costruttive. Bravo De Concini.
Alessandro, senti quelli del DrinDrin (Boldrin e Forchielli, in particolare), penso che abbiate molti punti in comune sulla riforma della scuola che vorrebbero fare
Sì, me lo hanno detto in molti, ma ho sentito anche cose che non mi hanno convinto (e non ho una grande passione per i modi di Boldrin e le sue iniziative)
@@alessandrodeconcini-adc Ho capito. Pensaci magari; alla fine ci sono dei gruppi tematici appositi, fatti da gente che lavora nel campo dell'istruzione, che elaborano le proposte. Le posizioni di Boldrin non sono al 100% quelle del Drin (anche se ci sono molti punti generali in comune, ovviamente), perché le proposte verranno elaborate dai gruppi tematici e poi votate dentro l'organizzazione da parte di tutti gli associati, non decise da Boldrin
Oppure proprio di base saldare la definizione di che cos’è un argomento, da che cosa é composto e dai termini che troviamo più spesso quando parliamo di un argomento
Io non centro nulla qua, ho studiato in svizzera italiana, ma l'idea di geostoria mi ispira. Gli ultimi anni di geografia al liceo era praticamente storia recente e geopolitica
Io introdurrei giá dall'asilo le radici religiose italiche: lo sciamanesimo del neolitico. L'uso delle erbe, i rituali propiziatori, il calendario lunare, i sacrifici rituali..
13:37 - 14:00 ORGASMO PER QUANTO È VERO! 16:57 C'è un tizio qui su YT che è convinto che le tecniche di memoria, le mappe mentali e i metodi di studio alternativi in generale siano "pseudoscientifici". 🤦🏻♀️ 18:45 Che soddisfazione! Mado'!
La scuola in Italia, compreso il sistema universitario, è uno strumento di asservimento alle classi dominanti e alle loro ideologie. Le riformette non ne cambiano la sostanza.
Tutto giusto il discorso sulla sottovalutazione della formazione scientifica, ma nel caso particolare dell'Italia la familiarità con il latino è strategicamente conveniente sul piano economico per un motivo che nessuno considera: il settore accademico della musica sacra (le compsizioni musicali di musica sacra in latino). Le accademie musicali italiane sono ricercate dagli studenti di musica di tutto il mondo, che vengono in Italia per studiare musica con l'idea di avere una formazione tecnicamente importante (vedi la densita di studenti asiatici nei conservatori). L'Italia ha quindi l'interesse strategico di avere una popolazione che ha familiarità con il latino, perche i cantori italiani sono quelli che interpretano meglio le composizioni in latino, dato che foneticamente la lingua italiana predispone meglio delle altre alla pronuncia latina, e in Italia siamo pieni di basiliche e chiese con organi che favoriscono i concerti di musica sacra. Quindi avere un popolo che ha familiarità con il latino rende piu facile la formazione di piu musicisti italiani che canteranno bene in latino, mentre un popolo che snobba il latino favorirebbe la scarsità di cantori italiani in lingua latina, con conseguente calo delle prestazioni artistiche italiane nella musica sacra e perdita del vantaggio economico sugli altri paesi nel campo della musica sacra. I turisti sono piu incentivati a venire in Italia per i concerti di musica sacra e la formazione musicale se percepiscono un popolo che ha familiarità con il latino, perche ci percepiranno piu "esperti" degli altri europei in quel settore musicale, mentre se facciamo vedere che snobbiamo il latino, che non lo capiamo bene, gli sttanieri diranno "ma che senso ha venire in italia a studiare musica sacra e sentire i concerti nelle chiese? Tanto non sono esperti di latino, e in qualunque altro Paese potrò trovare concerti e accademie migliori". Quindi in Italia lo studio del latino è giustificato dalla convenienza di avere un monopolio economico su un settore turistico legato alla musica sacra. Monopolio che,indirettamente, è favorito da un popolo che ha familiarità con il latino.
Ma... sul serio? Il monopolio sulla musica sacra? Ma quanti cantanti di musica sacra ci saranno in Italia? E in tutto il mondo? Ti rendi conto che è qualcosa di completamente ininfluente nel grande schema dei milioni di persone che frequentano la scuola?
@alessandrodeconcini-adc ti ho fatto un ragionamento logico chiaro, mi sembra. È vero o no che i musicisti asiatici e di tutto il mondo vengono nei conservatori italiani con l'idea di avere una formazione maggiore nella musica classica,di cui la musica sacra è componente importante? Abbiamo tante chiese e basiliche che favoriscono i concerti di musica sacra? Mi sembra di sí.Abbiamo una lingua che predispone alla pronuncia fonetica del latino meglio di altri Paesi? Mi sembra di sí. I cantori italiani cantano meglio il repertorio in latino (gregoriano e polifonico)? Direi di sí(ascoltati qualche brano di musica sacra in latino cantato da cori italiani e da cori tedeschi e fai il confronto: quelli italiani pronunciano meglio i testi in latino. Quindi, ricapitolando: 1)abbiamo la lingua che ci fa cantare meglio in latino rispetto a altri popoli 2)abbiamo tante basiliche e facilità di collaborazioni culturali tra chiese e conservatorio per organizzare facilmente concerti 3) abbiamo masse di stranieri che vengono nei conservatori italiani a studiare con l'aspettativa di acquisire competenze musicali che in altri paesi non possono acquisire(molte delle quali riguardano la musica sacra in latino) 4) abbiamo facilità ad avere una domanda globale di turismo anche culturale, che garantisce per esempio un pubblico pagante per i concerti di musica sacra... ...e con tutti questi punti che ci danno vantaggio in un settore macro economico (il turismo culturale musicale di indirizzo musica sacra in latino) tu pensi che sia conveniente avere un popolo che ha famigliarità con il latino, o un popolo che vede il latino come una cosa strana da snobbare? I turisti e gli studenti stranieri dei conservatori che vengono in Italia attratti dell'aspettativa di concerti buoni di musica sacra, di una popolazione che ha cura del suo patrimonio artistico, non verrebbe delusa incontrando cittadini che al 90% non capiscono il latino? È come se una ragazza norvegese venisse a Roma per rimorchiare, aspettandosi di incontrare ragazzi romani che la portano in giro per Roma mostrandole i posti più attraenti e poi invece scopre che i romani non conoscono la loro città e non sanno dove portarla per sorprenderla. Allora stesso modo, i turisti che vengono con l'aspettativa di essere sorpresi da un popolo di italiani che organizzano concerti di musica sacra...poi vedono che snobbano il latino e sono più bravi i tedeschi o gli spagnoli a organizzare concerti di musica gregoriana e sacra.
Poi secondo me due nozioni fondamentali che possono aiutare molto sono le nozioni di argomento grezzo e argomento distillato. 1. Argomento grezzo = argomento non sistematico nella forma canonica premesse poi conclusione 2. Argomento distillato = argomento di un articolo o una rivista rimesso in ordine, ovvero estrarre premesse e conclusioni e poi stabilire in termini di validità logica e di significato che tipo di argomento sia
Tenuto conto che le riforme scolastiche degli ultimi 25 anni sono state deleterie, hanno prodotto scarso senso civico, scarso rispetto per il prossimo, scarsa conoscenza diffusa di tutte le materie scolastiche, scarso rispetto per gli insegnanti ecc. Ecc. , è più che mai necessario fare un passo indietro, e tornare a quel tipo di scuola che insegnava innanzitutto il rispetto e le nostre radici storiche. Perciò sono totalmente d'accordo col ministro.
Quindi il tuo ragionamento è questo: visto che le riforme precedenti sono sbagliate, annulliamo tutto e torniamo a 30 anni fa. Ottimo, cosa mai potrebbe andare storto?
Il senso civico e il rispetto per gli altri era già scarsissimo anche 30 anni fa'. Non prendiamoci in giro. Abbiamo capito qual è l'unica cos che volete raccontata: "Era meglio prima". Vergogna
La radici storiche non ci sono più, è questa la questione. Stiamo diventando un paese sempre più multiculturale e quindi siamo un paese in transizione, dobbiamo costruire quindi nuove radici
@@margheritapeluso1305infatti.... L'abbiamo visto a Milano, città considerata precursore del futuro in Italia, quale sia il destino futuro dell' Italia! Violenze sessuali di massa compiute verso ragazze inermi, messe in atto da extracomunitari di prima e seconda generazione. Non mi risulta che trent'anni fa' accadessero queste cose.
A me mi serve ancora qualcuno che mi dimostri le cazzate sul latino che ti aiuta a ragionare perché a quanto pare quella lingua ha delle proprietà magiche
Molto interessante il video Alessandro, grazie della condivisione! Io la frase dell'ottusità scientifica l'avevo interpretata in un altro modo. Rispetto all'argomentazione precedente, l'ho pensata per riferirsi a uno stemperamento del mito dell'ottusità scientifica, non che lei intendesse parlare della scienza, di per sè, come ottusa. Infatti la ministra parla di un connubio tra materie scientifiche e umanistiche, quindi sarebbe anche incoerente col messaggio trasmesso.
@@alessandrodeconcini-adc ok, ora ho provato a rileggere la frase. Effettivamente sì, mi sa che hai ragione. Speriamo allora in qualcosa di buono in tutto ciò🤷♂️
se posso dire una mia opinione, io faccio lo Scientifico e credo che la letteratura sia importante ma dal terzo anno si dovrebbe già saper scrivere bene, per cui, per coloro che vogliono proseguire con una carriera scientifica non è molto corretto imporre di studiare per 4 o più ore la settimana delle materie umanistiche, per poi fare solo due ore di informatica (nelle scienze applicate) e solo tre ore di fisca (sempre nello stesso indirizzo). Dato che esiste già il Classico perché bisogna "classicizzare" lo Scientifico?
18'30'' nella mia esperienza lo studio del latino ha aiutato lo studio dell'italiano perché la professoressa ha ripreso in mano la grammatica che i miei figli hanno studiato malissimo alle elementari ed alle medie,
@@alessandrodeconcini-adc questo non lo so. Ia grammatica l'ho studiata alle medie a differenza dei miei figli.e quindi il problema non si è posto. Nella classe di mia figlia invece siccome quasi tutti avevano lacune la professoressa ha deciso di proseguire con uno studio comparato delle due grammatiche
E quindi hai appena dimostrato che studiare il latino di per sé NON aiuta l'italiano. Se bisogna migliorare la grammatica italiana si deve studiare la grammatica italiana. Quella professoressa ha visto una lacuna e l'ha colmata, facendo un lavoro fenomenale. Ma non è merito del latino, è merito della prof che si è sbattuta ben oltre i programmi che le erano stati assegnati.
L'analisi di Alessandro è impeccabile. C'è solo una questione che mi pare importante e che non ho trovato in nessuno dei commenti alla "riforma" di Valditara: se latino alle medie deve essere, e per i motivi indicati dal ministro, allora lo sia per TUTTI. Altrimenti è palese l'effetto discriminatorio: gli studenti più bravini (e i figli di papà, per i quali il liceo è già deciso fin dalla nascita), verranno incoraggiati a fare il latino, mentre agli altri verrà di fatto destinato, almeno sulla carta, un percorso scolastico di secondo livello, con una divaricazione di indirizzi già attiva al secondo anno delle medie. E questo perché il latino è ancora considerato l'asse portante dei percorsi liceali. Mi sembra sia l'esatto contrario di quello che si dovrebbe fare.
@ Perché questa storia ha francamente stufato. Perché questi pregiudizi italioti li ho pagati a suo tempo, trovandomi iscritto a una scuola dal nome ingannevole e traditore. Perché insegnanti e pseudo-orientatori hanno tormentato mia figlia alle medie sulla base di questi ottusi pregiudizi. Perché ci si aspetta che uno si dichiari ignorante se non sa il latino o se non sa recitare Dante a memoria ma ci si può vantare di dire "Io di matematica non ho mai capito niente". Perché il liceo scientifico, quello "vero", non ha il latino, ma purtroppo ai miei tempi non c'era. E soprattutto perché lei si è dimostrato sfacciatamente classista e discriminatorio quando ha vergognosamente scritto "percorso scolastico di secondo livello" (absit iniuria verbis, contento?)
Come preparare le generazioni all'Italia del futuro. Quando poi la bibbia la dovremo studiare in cinese, ci ricorderemo di questo illuminato ministro e del governicchio di sovranisti di cui fa parte.
Letteratura? Per la primaria abbiamo un mondo intero già con Rodari e Calvino a cui si aggiunge una letteratura per l'infanzia ricchissima che si è sviluppata negli ultimi decenni. Le saghe e le leggende un tempo di soalmavano nel programma di storia insieme a qualche documento antico e serviva per dare più concretezza alla materia. Insomma, anche qui mi sembra che la riforma sia il titolo del testo e non il fatto che ci sia un testo.
A parte che si trattava di una citazione, ma mi stupisce che una persona intelligente come te non capisca come l’uso del plurale nei due generi sia un uso ideologizzato della lingua e di conseguenza non corretto. Può anche starci se lo utilizzi per conto tuo, per quanto mi dia altamente fastidio sia per una questione di principio che per l’inutile prolissità, ma arrivare a fraintendere l’uso del maschile non marcato nella citazione di un discorso di un ministro vuol dire avere dei paraocchi ideologici. Io sono praticamente d’accordo con te su quasi ogni elemento di questo video, ma proprio per la stima che ho per te ti invito a metterti in discussione su questo elemento: ti consiglio il video “l’origine del maschile non marcato” di Yasmina Pani, perché la linguistica è una materia super specializzata e l’italiano corretto non è un’opinione.
@@alessandrodeconcini-adc sono andato a riascoltare e no, non riesco a cogliere l’ironia. Potrei capirla se non passassi tutto il video a sentire “studenti e studentesse”, “professori e professoresse”… Sempre premettendo che stimo il tuo lavoro in generale, il mio consiglio a informarti su un uso razionale e corretto dell’italiano non cambia.
No in realtà negli Stati Uniti è possibile inserire all'interno del programma accademico altre materie di tipo anche umanistico che faranno media nella votazione finale. È questa una prerogativa dello studente, purtroppo negli Stati Uniti è molto legata alla capacità economica dello studente, in quanto solo le università più costose hanno docenti che possono insegnare correttamente i tali materie ... Ma si sa che negli USA di Trump ciò sarà sempre di più ... Legare la storia alla geografia, considerando la ristrettezza degli orari scolastici, non la trovo una grande problematica, in quanto lega fatto storico con il luogo, e lo legga in maniera parallela. Se io parlo delle invasioni dei tartari, è ovvio che devo parlare anche della geostoria, in quanto la storia è sempre stata molto legata ai luoghi e quindi alla geografia. Il problema è come si insegna ...
Ale ciao sono uno studente di Filosofia e durante le superiori ho sentito parlare molto di testo argomentativo. Ritengo che la grammatica sia importante, ma per quanto un testo possa essere scritto bene può essere un argomentazione a prima vista ineccepibile, ma può avere anche delle fallacie enormi dal punto di vista logico. Studio Logica all’università e sono convinto che sia utile la grammatica va benissimo, ma se non spieghiamo effettivamente come si costruisce un argomentazione che tenga non vedo come si possano produrre dei testi argomentativi efficaci a sostegno di qualsiasi tesi. Io affiancherei alla matematica un po’ di logica, farei imparare come si riconosce un argomento ben valido e corretto da un argomento che può essere debole, sia in termini di contenuto che di correttezza logica formale,
Allora studia Latino, Greco e Matematica, che sono prerequisiti, o per meglio dire condizione non necessaria ma spesso abbondantemente sufficiente, per approfondire compiutamente i testi di logica.
@@gianlucacaruso4548 matematica e latino ho avuto l’opportunità di studiarli e mi stanno tornando molto utili, greco devo capire come posso compensare non avendo fatto il classico
Comunque trovo veramente assurdo che in ogni legislatura ci si inventi qualsiasi cosa possibile per cambiare l'istruzione tranne la cosa che personalmente trovo più importante che è il tempo pieno. ADC un video su questo tema potrebbe essere interessante, soprattutto nei risvolti pedagogici che potrebbe avere.
Premessa: ho fatto lo scientifico, poi fisica e adesso faccio il programmatore. Riguardo alla letteratura, alle superiori in particolare, lo studio di Promessi sposi e Divina commedia non ha senso. I Promessi sposi sono un romanzo storico, quindi calato nel contesto culturale dell'800, che però studi in seconda, quindi questo contesto è completamente assente e il tutto si riduce a due che si vogliono sposare e al signorotto locale che si mette in mezzo, perdendo la critica all'occupazione straniera e il tentativo di creare una lingua italiana unitaria. La Divina commedia è infarcita di filosofia medievale, che però fai solo al liceo. Senza nulla togliere alle altre scuole, ma cosa ne capisce uno dell'alberghiero o di ragioneria del Paradiso?
No, scusa, questo è classismo inutile. Uno dell'alberghiero o di ragioneria può benissimo capire Dante se glielo si spiega. Non è che chi frequenta un tecnico o professionale è più stupido, eh?! In più banalizzi il valore culturale e formativo della letteratura. Io sono il primo che ci tiene a non misticizzare le materie umanistiche (soprattutto a discapito di quelle scientifiche) ma studiare il pensiero e l'arte dei grandi pensatori del passato è arricchente, bello e prezioso, perché mette a contatto proprio con idee e mondi lontani dal nostro.
La geistoria, se fatta bene, è invece molto utile perché dà senso alla geografia (che i ragazzi notoriamente non studiavano perché troppo astratta) e rende più efficace lo studio della storia. Parli dell'attualità, di ciò che accade nel mondo. Ecco, geistoria ben fatta aiuta proprio a comprendere e ragionare sul rapporto che c'è tra gli avvenimenti e i luoghi, intendendo col termine luoghi anche le risorse, le vie di comunicazione, le problematiche "di vicinato" eccetera. È molto utile se si vuole insegnare ai ragazzi ad avere spirito d'osservazione e senso critico. La geistoria ti aiuta a scomporre quell'idea errata per cui i popoli si sviluppano uno dopo l'altro o uno a fianco dell'altro con qualche incontro/scontro accidentale.
@alessandrodeconcini-adc infatti. E non capisco il perché. Fatta nel modo giusto, tra l'altro, piace agli studenti. Io non sono insegnante ma per tanti anni ho fatto progetti/percorsi nelle scuole dei tre gradi e anche nelle materne e vi era grande interesse. Ho ricevuto diverse visite ministeriali e poterono constatare come anche i bambini si erano appassionati. Tutto basato sul ragionamento, cartine, documentazione, simulazioni in classe, tecniche di memoria, giochi. Certo: chi insegna deve avere. entusiasmo. Geistoria non esisteva ma è quello che facevamo, con un mix di edutainment, archeologia e filologia. Ci sono stati bambini che mi hanno contattata dopo anni per fare ricerche per esami che non avevano perso la passione per la materia. È molto importante che questa materia venga potenziata per crescere cittadini ed elettori consapevoli, in grado di comprendere le dinamiche sottese alle scelte dei vari stati e governi. È più difficile raggirare qualcuno che ragiona e che sa.
Sul saper scrivere io avrei una domanda seria. Non è polemica: ho davvero un dubbio. A me sembra di vedere che da quando si sono introdotte le varie tipologie di testo con "regole" piuttosto rigide e la correzione a punti lo scrivete sia diventato più difficoltoso per i ragazzi. I ragazzi sembrano infatti tutti concentrati sul "compitino" perdendo di vista lo scorrimento del testo e una parte di creatività. Le frasi sono studiate per aderire a uno schema e non per essere funzionali alla creazione di collegamenti logici ed emotivi. Il testo rischia di diventare un elenco "espanso" ma piatto e noioso. I ragazzi leggono poco e a volte testi un po' "poveri" e già questo è un problema. Se poi li cistringusmo in modelli rigidi, non so, non mi pare sia starà una scelta fortunata.
![La SCUOLA ci ROVINA? [Reaction ad @AndreaMuzii]](http://i.ytimg.com/vi/AsdHGoIYnyQ/mqdefault.jpg)
🏫 Il videocorso sul METODO DI STUDIO per le SCUOLE
► Sistema ADC Scuola: www.alessandrodeconcini.com/tutti-i-corsi/metodo-di-studio/studenti-scuola
Io introdurrei giá dall'asilo le radici religiose italiche: lo sciamanesimo del neolitico. L'uso delle erbe, i rituali propiziatori, il calendario lunare, i sacrifici rituali...
Approvo la tua proposta a patto che il sacrificio consista in cristiani da dare in pasto ai leoni del circo.
Ma questa è un'idea meravigliosa!
😂😂
Uso delle ERBE?????
🤣
Quello che mi fa più male è vedere la scuola usata come strumento politico e propagandistico, invece che una risorsa fondamentale per i prossimi cittadini. Gli studenti purtroppo pagheranno le conseguenze di scelte non davvero ragionate, fatte senza l'effettiva intenzione di riformare (o figuriamoci rinnovare) il sistema scolastico attenuandone i problemi
Purtroppo è davvero così
Perché vi scandalizzate ? È sempre stato così, a scuola si canta bella ciao, alle superiori si esalta il comunismo e le gesta di chi violentò ed appese a testa in giu la Clara Petacci.
Strategia utilizzata già dagli anni 70, arriva un po' tardi se non se ne era accorto prima...
@@giuseppebolis3825 Parla dei prof comunistoni nei licei?
@@giuseppebolis3825 Anche negli anni 90 nei licei avevo professori dichiaratamente di sinistra che facevano propaganda politica, ovviamente senza contraddittorio, loro se la cantavano e loro se la suonavano, mai visto movimenti di destra a scuola e la cosa mi lasciava alquanto perplesso, un po' come una sorta di caccia alle streghe!
Non è possibile che gli vengano in mente tutte queste idee tranne una molto semplice e accettabile da tutti: insegnare diritto in tutti gli indirizzi scolastici di tutti i licei e istituti tecnici e professionali. È inaccettabile che alcuni ragazzi come me non abbiano la più pallida idea di come sia strutturato il nostro governo e non sappiano nemmeno chi siano i nostri ministri. È anche spaventoso che non tutti noi ragazzi non conoscano come funziona la politica italiana. Ovviamente non cambierà nulla ora che leggerete questo commento, ma qualcuno doveva pur ammetterlo.
Magari al posto dell'ora di religione
@ilchad8016 Se si sommassero tutte le proposte la cui non implementazione ritenete "inaccettabile", praticamente i 12 enni di oggi dovrebbero stare a scuola 16 ore al giorno per imparare tutto.
Negli anni '80 la lezione di diritto era presente nella scuola superiore (istituto tecnico nel mio caso). Ora si è persa?
@@LuigiZambetti no. io vado al tecnico e fai diritto nel biennio, se fai certi indirizzei anche nel triennio
@@donthackme2una materia come diritto andrebbe fatta per tutti i 5 anni, e nel triennio fare pure educazione finanziaria
Il ministro parla ad una platea di vecchietti che si sono arricchiti facendo i gelati in svizzera (o cazzate del genere), non hanno idea del grado di specializzazione che è richiesto oggigiorno dal mercato del lavoro e sono convinti che tutti i problemi del paese si risolvano facendo imparare ai bambini le poesiole "come si faceva ai miei tempi!".
Tra l'altro, in vista dei nuovi rincari sul carico didattico, io ce l'avrei in mente una materia in particolare da estirpare dagli orari scolastici per lasciare un'ora a settimana ad attività più produttive. Chissà se anche il ministro ci ha pensato...
Le scuole medie devono dare le basi, la specializzazione la fai all'università e preliminarmente alle superiori, ma è un fatto di attitudine individuale, non sarà mai la scuola a creare professionisti, non lo è nemmeno all'estero
Io opterei per non fare le poesie onestamente. Ci servirebbero degli studi che analizzassero un percorso di studio senza e con poesie e vedere l'utilità, probabilmente non è molto utile
@NyarelGaming non credo che la letteratura e la poesia vadano viste in ottica di "utilità"
Raramente la cultura ha un'utilità pratica misurabile, ma sono comunque fondamentali per formare cittadini migliori.
@ Affermi che sono fondamentali per formare cittadini migliori. Quindi cosa vuol dire migliore? Se provassimo studi con e senza poesie e con e senza letteratura, troveremmo persone che non studiano automaticamente come peggiori cittadini?
Sicuramente è un qualcosa da verificare che ora non si sa nulla a riguardo.
Dire cittadini migliori chiaramente implica che senza siano cittadini peggiori
@NyarelGaming no, non penso questo. Ci sono mille vie per diventare ottime persone e la poesia non è necessaria per diventarlo.
Penso solo che non sia il caso di eliminare elementi culturali che possono contribuire alla crescita dell'individuo, tutto qui. L'arte è una cosa meravigliosa e non vedo perché privarsene.
Merito 👊🏻🤩😍🎉🙌🏻💥💃🦄✨
Edit: il Ministro quando parlava di sovrastrutture ideologiche nella storia si riferiva chiaramente a Guelfi e Ghibellini (sempre attuali, come ben sappiamo)
Maledetti Ghibellini, hanno chiaramente rovinato l'Italia degli anni 2000
@@alessandrodeconcini-adcaaah guelfo mascalzone!!! Che le forza degli imperatori si abbatta su di te!
Io ho fatto il classico nonostante la mia immensa passione per le materie scientifiche (sono ingegnere informatico), ma non disdegnavo anche quelle classiche.
Il mio professore di greco non voleva sentir ragioni sul fatto che la matematica fosse una perdita di tempo e mi disse “il greco e latino stanno alla matematica come un Renoir sta a un bidet”
Io fui solo immensamente triste che lui non riuscisse a vedere la bellezza che c’è nell’idraulica e nell’invenzione tecnica, oltre al fatto che ovviamente tutti i miei compagni mi risero in faccia perché il prof aveva droppato il microfono e quindi tristezza anche per loro che venivano solo portati a denigrare le materie scientifiche e addirittura incoraggiati a un tipo di confronto veramente da terza elementare in cui cercare solo di dimostrare che la “loro” materia fosse meglio. I docenti sono i primi che dovrebbero essere educati all’importanza di tutte le materie.
La frase di quel prof è di un'ignoranza inconcepibile
In realtà è un ottimo paragone: con un bidet puoi fare un sacco di cose, un Renoir può essere bellissimo, ma è fondamentalmente inutile
Nessuno faccia conoscere Duchamp al tuo professore, potrebbe non riprendersi mai più
Nell'ottica Dadaista sarebbe anche potuto essere un paragone calzante 😂
Renoir aveva una manifattura di ceramiche dipinte, un artigiano insomma. Il tuo professore di greco doveva limitarsi al greco dato che di pittura non capiva un carso
"Se questo è un uomo" ha avuto una forza incredibile quando l'ho letto all'università per mio diletto.Sono sicuro che alle medie non avrei capito nulla
È questo il punto: i grandi classici vanno assolutamente letti e studiati, ma vanno anche tarati sull'età di chi li legge.
@@alessandrodeconcini-adc E' uno dei motivi per i quali, a mio avviso, l'istruzione in giovanissima età dovrebbe avere come pilastri portanti poche discipline, ma sviscerate con un grado di approfondimento ben superiore a quello del sistema attuale, nel quale si privilegia programmaticamente la varietà nozionistica (presumo per l'esigenza di garantire un'infarinatura minima in ogni ramo, laddove l'alunno dovesse decidere di, o fosse costretto a, abbandonare gli studi, ma a questo proposito farò un'altra considerazione a seguire).
Semplificando brutalmente per rendere l'idea, prima delle scuole superiori, farei studiare solo Matematica, Lingue e Logica, rimandando il resto a più avanti (investendo, però, un numero congruo di ore in attività sportive (allenamenti) e culturali (lettura, musica, cinema, arti in senso lato) ma anche d'intrattenimento (giochi), ma libere, ossia senza la pretesa di affrontarle sistematicamente e con finalità didattiche, per scongiurare l'inaridimendo da eccesso di rigore ed inquadramento nei contenuti e nel metodo, specialmente in considerazione del fatto che a quell'età la plasticità neuronale ha la massima potenzialità ed escludere totalmente degli stimoli sarebbe probabilmente un disastro per lo sviluppo ed il benessere psicofisico, così come del fatto che mediamente esiste un numero di ore che si può dedicare ad una qualche attività prima di andare a totale saturazione).
E' inutile spiegare ad un ragazzino, ad esempio, la struttura della materia, se si è costretti a fornire spiegazioni approssimative perché gli strumenti a disposizione sono ancora ad un livello insufficiente (come lo spieghi/dimostri ad un bambino che l'elettrone non è una pallina? Ti servono i sistemi di equazioni differenziali e la fisica quantistica, ed ecco che gli spieghi modelli via via più sofisticati ripartendo però da zero ogni anno o ogni ciclo di studi). Col rischio, peraltro, che quelle versioni diventino definitive per chi poi non dovesse continuare con gli studi ad alti livelli, fuorviando per il resto della vita.
Ad esempio, sono certo che il 99.99% della popolazione Italiana pur istruita sul concetto di gravità, crede ancora che quando lasciamo cadere un oggetto a terra semplicemente aprendo la mano, è quello ad accelerare verso la Terra e non viceversa (anche se il moto in termini relativi è identico, un oggetto fermo in assenza di una forza impressa dall'esterno rimane fermo, dunque è giocoforza la Terra ad avvicinarsi...D'altronde l'accelerazione di gravità è costante proprio per questo motivo, ossia perché quello che misuri è quanto tempo impiega la superficie della Terra a percorrere il vuoto creatosi quando l'oggetto ha cessato di essere vincolato). Ma la dimostrazione matematica di questa cosa è complessa da comprendere senza una preparazione universitaria (per noi: in Giappone i ragazzini di 14 anni studiano quello in Italia si affronta a 20...).
Finalmente qualcuno che menziona il punto centrale, su cui nessuno si sofferma: la questione ideologica, ovvero il punteruolo censorio proprio di questo governo palesemente e dichiaratamente neofascista. Infarciscono di varie supercazzole quello che è in realtà il problema centrale, su cui misteriosamente i giornali tacciono.
Hai fatto le superiori? Io al liceo ho trovato solo professori comunisti che cantavano bella ciao, mai trovato la controparte fascista! 🤷♂️ I sinistri siete feccia da estirpare, siete quelli che giustificate i cimini di certi partigiani come quelli che uccisero Giuseppina Ghersi bambina, colpevole di aver scritto un tema dedicato al duce. Il fascio c'è l' avete voi nel cervello che pensate che prima o poi Mussolini risorgerà tipo zombie per mangiarvi tutti. RIDICOLI
Il 95% del personale scolastico è comunista, non c'è molto di cui preoccuparsi. O meglio, c'è molto di cui preoccuparsi, proprio perché lo sono.
Ho 18 anni e studio al quarto anno di un istituto tecnico. È stato sconcertante per me scoprire l'anno scorso che molti compagni della mia classe (più di metà ed eravamo in trenta totali) non sapevano che la Jugoslavia, tralasciando quelli che non sapevano cosa fosse, si fosse sciolta passando per una guerra civile. Che neanche neanche trent'anni fa c'era, e come, la guerra in Europa, dove ci sono stati molti morti e di cui vediamo gli effetti ancora oggi (vedi la non ancora completa indipendenza del Kosovo).
Forse, ma è una mia opinione, capire che la storia non finisce con la seconda guerra mondiale è più importante di studiare come espletavano le loro funzioni corporali gli italici popoli come gli Etruschi. Nulla togliendo a chi studia anche questo ma per dei ragazzi e ragazze che come me inizieranno a votare, forse studiare come si è formato il panorama politico attuale è più utile.
@Credendovides ciao. Magari la II guerra..pensa che io sono del 1971, ho frequentato il piû prestigioso liceo scientifico statale di Milano, l'Alessandro Volta (lo dico perché non oso pensare altrove). Nel 1990, feci la maturità: ad aprile i prof chiusero il programma, studiammo il fascismo e le due guerre sui bigini. Non solo, io portavo storia ed inglese, la maggior parte dei compagni portó biologia e un'altra materia. Di fatto, tutti quelli che non portarono storia si diplomarono sapendo a malapena che eravamo stati in guerra due volte. Che poi per la maturitâ ci caricarono di ansia neanche andassimo davvero in guerra, per poi rivelarsi la piu grande pagliacciata cui abbia preso paete. In teoria estrevano due matrrie, in pratica bastava non portare tutti la stessa materia e si era certi di essere interrogati sulle materie che si erano scelte. Come tema storico usci il neoguelfismo, mezza pagina sul libro. Parlai di tutto tranne che quello e presi 8, voto che in 5 anni avevo visro solo in condotta (e nello scritto di latino, che amavo molto in effetti). In matematica copiai dal mio compagno e presi 9, accusarono lui di avere coouato perché io avevo avuto l'accortezza di scrivere tutti i passaggi, a differenza sua che sapendo come risolvere, non ci aveva pensato, facendo insospettire la commissione. L:orale fu talmente impegnativo che non ricordo manco di averlo fatto, mi ricordo meglio quello delle elementari...peraltro millusi di essere stato bravo. A settembre mi iscrissi a ingegneria al Polimi, snobbando gli avvertimenti sulle difficoltâ perché pendavo esagerassero come la maturitá. Purtroppo mi sbagliavo e mi resi conto in che cosa consistesse un vero esame, tanto che la maturitã me la sono scordaya 5' dopo averla data, mentre gli esami di ingegneria mw li sogno ancora di notte. L'unica cosa che è servita, è staya rovinarmi i mondiali in Italia. Peraltro, io ero al Volta solo perché ero nel bacino di utenza, non potevo scegliere, quindi se uno era nato vicino a un liceo sganfhwrato, doveva andare li. Ricordo che in terza media, il prof di lettere coordinatore di classe, indirizzava gli alunni in questo modo: quelli bravi figli di ricchi, al liceo classico, quelli un pó meno bravi e un pó meno ricchi, allo acirntifico, gli asini poveri, all'Itis, ragioneria o alberghiero. Per forza dal classico uscivano i migliiri...tra l'altro sono discriminazioni stupide, ho conosciuto ragazzi usciti dall'Itis con il massimo dei voti che si sono laureati in ingenrria meccania ed elettrica in 5 anni mentrw io arrancavo. Insomma, checché ne dicano i "boomer", la societå era profondamente classista. Certo è probabile che l'ascensre sociale funzionasse meglio. Peró la scuola non era comunque tanto meglio di oggi. Io nel 1987 scendevo in piazza contro l'allora Ministra dell'iatruzione Falcucci, in quota Dc, oggi vedo che i giovani protestano ancora. Purtroppo la scuola per i politici non è importante, o meglio, non sono interessati a rendere migliore per formare cittadini migliori e piu consapevoli, anche perché cittadini migliori manderebbero a casa la classe dirigente. Ciao e in bocca al lupo per tutt.
@@lucat5479 grazie e in bocca al lupo anche a te. Guarda il lato positivo: almeno nel 1990 la Jugoslavia c'era ancora
E' incredibile come due mediocri filosofi come Croce e Gentile siano riusciti a far passare l'idea che la storia e la filosofia siano il vero sapere, mentre la matematica sarebbe un puro calcolare e che questo principio assurdo sia tanto pericolosamente condiviso in Italia, per altro con argomenti che non vengono mai messi in discussione. MI pare che si continuino a trasmettere modelli di comportamento piuttosto che modelli di conoscenza. E non è un problema di colore politico.
Purtroppo hai ragione
Hai mai letto un testo originale ed integrale di filosofia epistemologica di Croce per poter concludere consapevolmente un'assurdità del genere?
@4548 purtroppo sì e preferisco leggere altri filosofi dal Circolo di Vienna in avanti che hanno smesso di parlare di spirito ed essere per occuparsi di problemi più seri. Per cui leggo Krepke, (che però ha creato in nome e necessità un ritorno all'essenzialismo, contraddicendomi), Tarsky, Nozick e molti altri e, che tu lo voglia o no, è la mia opinione, ma chiedermi se ho letto Croce, non è confutare l'argomento, è fare il professorino. Se ho detto una cosa falsa su Croce hai il diritto di smentirmi, altrimenti puoi spiegarmi perché sarebbe vero che la filosofia è il vero pensare e la matematica sarebbe un puro calcolare, sempre che tu sia in grado di confutare gli argomenti di Bertrand Russel ne "I principi di matematica"
@@mauriziomarinucci4400 Citami un solo passo originale di Croce in cui si parla di matematica come puro calcolare nell'accezione esclusivamente deteriore che vuoi veicolare e sarò lieto di andarlo a rileggere prima di risponderti nel merito.
@@gianlucacaruso4548 hai ragione, avrei dovuto parlare di attività teoretica e pratica, o dire che la filosofia è la conoscenza dell'universale, che significa esattamente quello che ho sintetizzato e che viene riportato in quei termini da molti commentatori o testi di storia di filosofia. Non cambia nulla. La nostra scuola si ispira a questo principio, altrimenti studieremmo la probabilistica e la logica modale e sapremmo scrivere un algoritmo e capire che cos'è una mente computazionale. Invece parliamo di essere sul quale aveva già detto tutto Parmenide che era persona seria. Questo è il punto. Se il problema è il mio giudizio sulla mediocrità di Croce, mi dispiace ma rimango di quella opinione e non lo ritengo neanche minimamente paragonabile all'intelligenza di un Kripke. Se vuoi ancora misurarmi sulla conoscenza di Croce, fai pure, non ti risponderò più, perchè non era l'oggetto del mio intervento, perchè non mi interessa e sono sicuro che tu lo conosca molto meglio di me. E di nuovo, e allora? magari prova a confutare qualche argomento. Grazie per l'approccio critico, sebbene inutile in questo caso.
Nelle scuole in cui ho insegnato negli ultimi anni vengono già organizzati corsi di latino opzionali al pomeriggio per chi vuole iscriversi al classico o allo scientifico (o in generale per chi lo vuole fare per cultura personale).
@ShruFam ah ecco...io sono del 1971 e in terza media avevo seguito un corso pomeridiano di latino, preopedeutico al liceo (io poi feci lo scientifico). Pensavo ci fossero ancora..c'è da dire che io ero in una scuola privata, magari lo facevamo solo noi...comunque aspetteri le indicazioni effettive che verranno emesse a marzo, adesso sono solo voci e si rischia di commentare il nulla
@@lucat5479 Anche io (che sono dell'88) avevo seguito un corso simile
@@ScrucyFam allora sembrerebbe piú diffuso di quello che pensavo...comunque mi era servito, a parte che il latino mi piqce molto quindi sono un pö di parte..mi ricordo il professore, tale Don Obetto, 200 anni per gamba, che ci teneva molto, tra le altre cose, all'uso corretto delle parole. Mi è rimasto impresso soprattutto lo sforzo profuso perché imparassimo a usare nel contesto giusto, differenziandolu, i termini "ombrelli", che serviva per ripararsi dal sole e " prapioggia". Ma ammesso che avesse senso, vedi tu se io potevo andare da mia madre, a 13 anni, a chiedere di darmi il parapioggia perché pioveva😂
Se proprio si vuole insistere a chiamarlo "scientifico" il classico senza greco.
@@ferruccioveglio8090 In effetti, io scelsi lo scientifico tecnologico per evitarmi il latino e seguire laboratori di informatica, chimica e fisica.
..."stiamo mettendo mano anche ai programmi delle superiori"... comincio a tremare
🥲
Condivido pienamente il tuo pensiero. Personalmente ho scelto di iniziare a fare chimica all'università, perchè la scienza è una componente della mia anima, ma continuo ad apprezzare la letteratura e leggo. Dietro la scienza c'è tanta storia e filosofia, basta pensare alla storia dietro le scoperte dei modelli atomici, oppure la filosofia che c'era dietro ai composti organici (composti alla base della vita) durante il 1800; ovvero all'epoca si credeva che queste molecole non potessero essere sintetizzate, in quanto possedevano una forza vitale. Il pensiero critico e filosofico ha accompagnato la scienza e continuerà ad esistere. Scienza e materie umanistiche hanno la medesima dignità!
Sono un amante della storia, non oso immaginare la reazione della mia prof di storia e filosofia del liceo.
Quella prof ci ha insegnato non solo la storiellina ma a capire le dinamiche della storia e come tutto ciò che è successo influenza il giorno d'oggi e il nostro futuro.
Sono semplicemente scioccato
Sono felice di aver finito il liceo 2 anni fa, la scuola Italiana sta remando completamente contro corrente
La geostoria è stata introdotta dalla gelmini dopo aver tagliato le ore di storia e geografia, invece di lasciare 1 ora residua di storia e 1 ora residua di geografia (dopo i tagli) ha messo 2 ore di geostoria
Non si può capire la storia italiana se non si ha una visione totale di ciò che è accaduto nel mondo, l'autarchia non ha aiutato (nel passato). Complimenti ❤
@@bruno68berretta53 consiglio letteratura camerunense
Ministri bocciati a parte l' ultima affermazione che però non avrà seguito . Valditara ragiona come i miei coetanei che a scuola erano delle pippe tremende e adesso sostengono che era meglio prima per i sensi di colpa di non essersi sforzati di capire. Saluti Grazie
Io ho fatto musica alla primaria. Non solo il flauto dolce (tipico) ma tanto ascolto, riflessione sui brani, riconoscimento dei generi, operetta, danze popolari eccetera. Anche mio figlio. La classe di mio figlio ha anche cantato diverse volte nel coro di opere famose in teatro con veri artisti (in progetto meraviglioso). Credevo quindi che si facesse già, ancora, ovunque. Alla media già ai miei tempi si faceva anche accolto, chitarra per chi lo desiderava e perfino qualche dettato musicale. Qualcuno poi ricorda la 285 della Turco? Al pomeriggio i ragazzi delle elementari potevano restare a scuola per fare i compiti e studiare un po' (ricordo una bambina molto intelligente dislessica che si faceva leggere il testo da studiare e poi lo ripeteva e se ne tornava a casa tranquilla con gran sollievo dei genitori e l'aiuto che di poteva dare ai piccoli stranieri sia come operatore sia utilizzando le formule del coperative learning), fare sport (oltre ad esperti chiamammo i papà pakistani per insegnarci gratuitamente il cricket) e musica. Quindi, div'è la novità? Non lo dico in tono polemico, sia chiaro.
Dipende dall'età, sono cambiate tante e cose e tante volte, ad esempio anche io che ora ho 28 anni, sto riscontrando tante differenze tra quello che mi raccontano e quello con cui avevo a che fare io quando frequentavo le scuole medie e superiori.
@gianlucacaruso4548 certo, però tra me e mio figlio ci sono 40 anni di differenza e nel mezzo ho lavorato nelle scuole. Mi sembra, onestamente, che non si parli proprio di riforme, cioè a volte sono attività che si sono fatte e si fanno, almeno nella mia regione: cambiano piuttosto i contenuti. Forse c'è grande differenza tra regioni, non so. Con questo non voglio dire che non servono riforme, sia chiaro e che non sono d'accordo su nulla.
@ Sì, spesso e volentieri anche la differenza di risorse a disposizione di ogni istituto può ingenerare macro variazioni in quello che poi effettivamente si va a fare e come.
@@gianlucacaruso4548 mi fai venire in mente che tanti anni fa i genitori potevano rimboccarsi le maniche per fare cose a scuola gratis. I nostri canestri li fece un bidello con l'hobby del fai da te;la figlia grande di una maestra venne a farci gratuitamente qualche lezione di arte perché era una pittrice e potrei continuare. La cittadinanza, anche persone che non avevano i figli in quella particolare scuola, contribuiscano in tanti modi senza che ci fossero marchi, pubblicità... Ora, mi pare, non di può più fare. Capisco la sicurezza, le certificazioni e il timore di qualcuno che possa farsi pubblicità, ma visto che l'abuso d'ufficio non c'è più, vuoi che i cittadini davvero non possano mettersi a disposizione per qualche attività? Serve controllo e bla bla bla ma era utile per tanti motivi. Quello, magari, può aiutare dove ci sono meno fondi e meno personale. Con tutto i riguardi del caso, ripeto.
Concordo totalmente con quanto ho ascoltato. La visione del Ministro Valditara è tutta ideologica, improntata alla nostalgia del bel tempo che fu, che ha lo scopo di compiacere il suo elettorato.
Le novità che vuole introdurre Valditara avvengono in un contesto scolastico molto deteriorato, dove gli insegnanti impiegano gran parte del loro tempo in assurdi adempimenti burocratici e non tutti sono all’altezza dei loro compiti, dove gli edifici scolastici cadono letteralmente a pezzi, classi dove molti ragazzi stranieri hanno difficoltà a parlare l’italiano, insegnanti sottopagati, dove ci sono classi sovraffollate, dove i genitori minacciano ed aggrediscono i professori ecc.
Confermo è stata la Gelmini! Che ricordiamo ha RIMOSSO la geografia dai trienni con indirizzo TURISTICO :)))))
Comunque i corsi pomeridiani di latino opzionali sono presenti già in molte scuole medie dove ho insegnato
la Gelmini ha fatto disastri nelle università. io feci latino alle medie ma erano opzionale appunto e non un imposizione
Che poi, ahimè, sta povera geografia la faceva da cenerentola da decenni... Andava potenziata, altro che compressa.
"Lo studio del latino serve a ragionare" (cit). Lo hanno già scritto?
E la logica matematica, no? La filosofia? La fisica?
Eh ma non sono abbastanza italiche queste materie
@@alessandrodeconcini-adc Nemmeno l'illiade e l'odissea sono italiche. Cosa che sembra sia un punto fondamentale studiare la grecia e la mitologia greca.
Lo studio del latino non insegna a ragionare è semplicemente falso. Lo vediamo già dalle persone che pensano che il latino insegni a ragionare e pensano che il latino insegni il pensiero critico.
Studiare il latino ti fa consocenere automaticamnete bias cognitivi , fallace logiche , analisi dei dati? AH perchè vero quello in cui i latini spiccavano! Me lo ricordo i Romani che erano esperti di logica, dove nessuno diveca mai una cazzata, analizzavano perfettamente la realtà. Argomentavano ogni cosa senza retorica, parlando e facendo capire perfettamente cosa volevano, e sicuramnete la popolazione capiva perfettamente quello che dicevano e quindi i Romani erano scenziati perchè automaticamente se sanno il Latino sanno anche la scienza, ( ovvero l'unico modo esistente di ragionare bene)
@@NyarelGaming diciamo che, col fatto che il sud Italia è stato sia costellato di colonie greche che dominio bizantino più a lungo del resto del Paese, in qualche modo la cultura greca classica è italica eccome.
Il problema è, se mai, cercare di guardare anche ad altro, senza partire dal presupposto che tanto non ci riguarda.
@ Concordo ci sono troppe cose che si dovrebbero imparare ma vengono lasciate stare. E i danni li faremo per sempre alla democrazia. La gente che non capisce come si ragion e non distingue un ciarlatano da un esperto automaticamente è un danno a tutti.
Secondo me fare dimostrazioni di matematica e geometria insegna a ragionare molto di più rispetto allo studio di una lingua che non esiste più. Mettere il latino alle medie mi semra folle! Solo a pochissimi servirà davvero nella vita e lo vogliamo far studiare a tutti? Se l'obiettivo è imparare a ragionare allora facciamo dei corsi di logica e di argomentazione! Il latino lasciamolo a chi è davvero interessato.
È opzionale, quindi per me va sempre bene. Si può discutere di cosa sia meglio ma di sicuro non siamo costretti a scegliere.
Poi pienamente d'accordo coi corsi di logica e argomentazione
Logica? Introduci la filosofia anche negli istituti tecnici e rafforzi la matematica, la logica è insita in queste due discipline
@@arturoduro3004 ancora con queste minchiate delle materie umanistiche . Abbiamo una marea di analfabeti funzionali perchè la nostra cultura è troppo umanistica . Prova a eseguire un'opera tecnica, ad esempio una costruzione edile, senza la logica e senza ragionare e vedi i danni che fai
@@arturoduro3004, ma c'è gente che impara a memoria senza davvero capire quello che sta facendo.
@ Lo so, questo è il grande problema del sistema educativo infatti, per questo nella vita ho sempre preferito chi magari andava male a scuola (e che spesso non faceva il liceo) che poi si è fatto una cultura con un suo percorso individuale mosso dalla curiosità e dalla voglia di capire. Piuttosto che il panciapienismo del liceale professorino, che ha acquisito un sacco di nozioni durante il suo percorso didatttico, ma poi non ha un minimo di senso critico, un minimo di opinione sul mondo, perchè appunto ha acquisito una conoscenza sussidiaristica in modalità pappagallo.
6:38 un *ventennio di applausi
Nemmeno aperto il video ma so di essere d’accordissimo. Due parole: drin drin!!!🔔🔔
Ale sarebbe una risorsa preziosissima nel gruppo istruzione!
Boldrin?
@@LeonardoBatini assolutamente! C’é bisogno di gente così, ma soprattutto c’é bisogno di più gente possibile, daje
@@NoBorda29 esatto, o meglio drin drin l’associazione creata da forchielli e boldrin per provare a cambiare qualcosa in questo paese
❤
Questa ministra forse dovrebbe aggiornarsi, nei conservatori non esistono più i diplomi da almeno 10 anni (e già 10 anni fa quei pochi che c'erano erano dei residui che dovevano solo terminare il proprio ciclo) perché il conservatorio è già strutturato come università con i corsi 3+2 che sono stati introdotti più di 20 anni fa. L'unica differenza è che ufficialmente non sono chiamati laurea ma "diploma accademico" (di primo o secondo livello) equiparato al livello di laurea corrispondente. A proposito dell'autotune, non potenzia un bel niente, anzi abbassa il livello perché impedisce lo sviluppo dell'orecchio e dell'intonazione. È sullo stesso livello di usare chatgpt per scrivere temi o di usare sempre la calcolatrice.
Citavo l'autotune in modo ironico ovviamente 😉
Purtroppo una vera riforma del sistema scolastico non è mai stata veramente fatta, e forse mai lo farà.
Già alunni vengono ancora visti come dei sacchi vuoti da farcire a forza fino a farli scoppiare. E poi ci si stupisce che dopo poco non ricordano nulla di ciò che dovrebbero aver appreso.
Purtroppo hai ragione
"La revisione delle indicazioni nazionali guarda a loro (i ragazzi)" Ah e io che pensavo che la scuola riguardasse gli ottuagenari
Riguardo alla frase "la storia diventa la scienza degli uomini nel tempo" è una citazione, reinterpretata peggio, della definizione che Mark Bloch dà di questa materia nel libro "l'apologia della storia o mestiere di storico". Ciò che Bloch dice e che il ministro scimmiotta è "La storia è lo studio dell'uomo nel tempo" che è ben diverso dal parlarne come se fosse una scienza (cosa su cui Bloch (e anche io) era fortemente contrario).
Ma anche fosse una citazione diretta... che vuol dire? Si studia storia, punto, con tutto quello che comporta.
@alessandrodeconcini-adc certo, volevo solo far sapere da dove veniva la frase
Beh tecnicamente è una scienza se per scienza si intende dove si applica il metodo scientifico (ricerca, confronto pubblico, citazione delle fonti etc), con questo non voglio difendere valditara
@@gage6355 Ormai è tutto scienza, tranne le materie scientifiche: ti puoi laureare in scienze filosofiche, scienze sociali, addirittura in scienza religiose (!), mentre fisica resta fisica, chimica resta chimica...
Sono perfettamente d'accordo con te,specialmente sull'idea di non contrapporre coltura umanistici e scientifica.. chi ha detto che la scienza é mera praticità? É stato pure accennato oggi ad In altre parole...😢😢
Secondo mè il ministro ha letto poco di epica latina e nordica visto l'ampia presenza dell'omosessualita che il governo aborra
da ragazzo che ha finito le superiori 2 anni fa, l'ideologia che ho riscontrato era più che altri di professori (di storia e filosofia) che erano negazionisti e/o nostalgici di un certo ventennio e che spesso negavano quanto scritto nei libri.
@@paolopelle5867 Fammi capire, si sta ribaltando la situazione? Perché quando andavo a scuola io i professori erano tutti comunisti.
E' bellissimo vedere i commenti qui sotto: molti parlano come se la scuola fosse un centro per l'impiego, non rendendosi conto che sono già diventati degli schiavetti pronti all'uso, illudenodsi che una scuola infarcita di cose "pratiche e tecniche" gli dia un lavoro.
Ma tutti chi? Il tema a scuola e dell'impiego è rappresentato pochissimo in questo spazio commenti. Non si sta affatto parlando di questo.
Il problema è che esprimi lo stesso pregiudizio dei ministri. Imparare cose scientifiche e tecniche non ha solo un impatto sugli aspetti occupazionali. Ha proprio un impatto culturale, umano, di crescita personale.
@@alessandrodeconcini-adc dopo ho corretto con "molti", ma l'andamento è quello: ormai la mentalità utilitaristica della scuola sta prevalendo anche verso i più giovani e non mi riferisco di certo solo alla questione delle discipline umanistiche perchè tutte le discipline concorrono alla formazione dell'uomo, certo. Ma mettrla nell''ottica occupazionale è proprio quello che sta distruggendo il futuro di tutti qeusti rtagazzi. Perchè chi penso solo nell'ottica dell'occupazione non sarà mai una persona libera.
@@bronyraur1982 sinceramente a me piace molto filosofia e storia, ma non penso che le farò mai all'università, sembra una frase fatta(e alla fine lo è), ma con la cultura non ci mangi, la cultura e le materie umanistiche sono estremamente belle interessanti e ti creano una cultura, quella cultura che ci divide dall'essere dei cerebrolesi, sfortunatamente però nel mondo universitario e del lavoro non ha forza, c'è un motivo sul perché si punta tanto su materie scientifiche, non perché sono tecniche(anche) ma perché aprono una marea di strade soprattutto in ambito universitario, perché in fin dei conti pure all'itis fanno materie un sacco tecniche, però sincero sincero non lo farei mai, e poi alla fine anche il latino, che viene tanto attaccato, al classico si fa una parte di letteratura latina, ma alla fine poi si fanno sempre versioni su versioni di latino e greco antico, e alla fine, le versioni non sono altro che semplice e pura pratica, come le funzioni in matematica e gli esercizi di fisica, quindi è ovvio che a uno gli storce il naso che un vecchiaccio vuole introdurre più ore di materie umanistiche(che possono anche ben venire), per poi togliere quelle materie(matematica fisica scienze greco etc.)che rendono lo studente e il suo curriculum veramente accattivanti, per non parlare del fatto che voler fare latino alle medie(che ci può stare per chi vuole), soltanto perché si vuole puntare su una sorta di spinta nazionalistica italiana è veramente una cosa da cojoni, che fa capire perfettamente bene il bagaglio culturale di queste persone
detto ciò, viva la felicità e lo scientifico👍🤙
@@davidemesina3909 allora ti consiglio di tornare a fare filosofia , perchè già all''inizio del tuo sproloquio c'è una fallacia logica grande quanto una casa :" tutti quello che ho conosciuto , umanisti puri (che poi, che cazzo vor di umanista "puro" lo sai solo tu)sono terrapiattisti , novax etc, dunque gli umanisti sarebbero tutti così. Poi dici che sarebbe medicina che ti ha insegnato a ragionare: se sono questi i risultati, per carità non curare mai nessuno. La letteratura è intrattinemnto: allora non dovresti usare la lingua italiana, visto che è grazie allo studio della letteratura che hai imparato a parlare la lingua stessa in maniera adeguata a farti affrontare un testo di medicina. Magari smettila di esprimerti in questa inutile lingua e comincia con i segnali di fumo tipo gli indiani, che pare siano più adatti alle tue capacità di (s)ragionamento.
Riguardo al latino, io ho fatto latino alle medie ed è stato orribile. Era una delle materie che odiavo di più, dal mio punto di vista di ragazzina di 11/12 anni e 14 anni era incomprensibile ed estremamente noioso e per giunta ciò mi ha portato a sviluppare un rapporto ambiguo con esso, un vero e proprio amore tossico. Infatti ad oggi il latino è nella mia vita, è nella mia tesi di dottorato, ma comunque lo odio. Dal mio punto di vista dovrebbe essere fatto studiare solo quando si è abbastanza grandi, da piccoli è una tortura. Io ho notato, nella mia semplice esperienza, che adesso che sono più adulta riesco a capirlo e ad affrontarlo meglio, cosa che da ragazzina delle medie non sapevo fare.
Ti è stato imposto o erano ore facoltative? Perché non mi risulta che esistano istituti di scuola media dove non si possa scegliere.
Il mio professore di storia alle medie era un comunistone che elogiava, davanti a tutti, senza farsi scrupoli, le teorie di Marx; ci parlava di plus valore, e di come si vivrebbe meglio se i capi d'industria se ne andassero per far spazio ai soli lavoratori. Criticava apertamente e aspramente l'allora ministro degli interni Matteo Salvini, durante il governo Conte I, paragonandolo a Mussolini; e no, non sto scherzando. Anche la professoressa di arte e immagine se ne usciva con certi discorsi del cazzo, ma erano molto più rari. Quindi sì, la storia mi è stata insegnata con un'ideologia, e anche ai miei compagni, e chissà quanti oltre a noi. Tutto questo in un'età in cui sì, si dovrebbe riflettere sulla politica e la realtà, ma in cui si è ancora troppo giovani e influenzabili (e pigri per approfondire ulteriormente quello citato in classe dal professore, oltre che sprovvisti di cellulare e/o internet). Quella era propaganda. Parlava di immigrazione di continuo, anche se non centrava nulla, ma ogni occasione era buona per parlare di politica. La sua politica.
Un po' mi dispiace che un problema del genere, abbastanza diffuso, sia stato ridotto a un semplice "non succede", con tono amaramente ironico e occhi spalancati per sottolinearne l'assurdità; come se non fosse qualcosa che succede.
E questo è il motivo per cui i professori devono poter essere valutati, formati e anche rimossi se si comportano in modo inappropriato.
Ma di tutti i problemi che si può dire abbia la scuola italiana quella che la storia ad elementari e medie sia troppo ideologica proprio non è attuale.
Tutto succede, io avevo una professoressa alle medie dichiaratamente alcolista, che beveva in classe davanti a noi. Questo non significa che ci sia un problema di alcolismo nell'insegnamento della sua materia.
hahahahahhahahahahaha mi fai morire!!! la tua faccia a inizio video mi ha spezzato
Nel lontano 1974, Edoardo Bennato cantava ironico, scimmiottando la voce di una vecchia insegnante:
"Vi insegnerò la morale e a recitar le preghiere
e ad amar la patria e la bandiera.
Noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori
e discendiamo dagli antichi romani".
Vedo che l'Italia continua ad andare indietro, ma almeno potremo intenderci in avtarchico latino: mala tempora currunt.
Ci fosse davvero del merito, ci sarebbe da smantellare l'intero ministero, a partire dalla sua testa (docente ordinario di diritto romano e diritti dell'antichità, quindi non sorprendono le idiozie proposte), per ricostruirlo come si deve con più esperti e più scienziati e meno soggetti simili. Lo stesso vale per l'università, con Bernini, associato di Diritto pubblico comparato - a proposito: strano tu l'abbia sentita poco in passato, è la tipa che, in occasione del giuramento dei ministri, condivideva video con in sottofondo il brano "T'appartengo", di Ambra Angiolini dei tempi di "Non è la Rai", pagherei per una tua reaction. Non che i predecessori di questi due fossero tutti dei luminari in materia di istruzione ed università, anzi. Ora torno a leggere il mio quinto libro (da inizio anno), sto espiando la mia frequenza di istituto tecnico ed ingegneria, sicuramente non all'altezza degli umanisti. Ogni tanto penso proprio: ecco cosa mancava a scuola, non pensiero critico o capacità di applicare il metodo scientifico alle informazioni che riceviamo nella vita di tutti i giorni, no, ma imparare filastrocche della bibbia in latino a memoria!
Consiglio a chiunque voglia metter su famiglia di considerare seriamente di lasciare l'Italia, soprattutto se si vuole garantire un futuro decente ai propri figli.
Buon fine settimana a tutti, meritevoli o meno.
Ma cosa ne vuoi sapere tu Al che neanche hai studiato il latino!!!
È chiaro che sei di mentalità chiusa e di scarsa cultura. Quand'è l'ultima volta che hai imparato a memoria dei passaggi delle saghe nordiche? Quand'è che hai lottato per scongiurare l'ottusità della scienza fine a sé stessa?
@@alessandrodeconcini-adc in realtà non solo ho studiato latino alle medie, ma l'ho anche approfondito per conto mio e ho ancora qualche libro acquistato con latino a fronte... e sulle saghe nordiche ne parlo ogni tanto con un mio amico, ma non svelo il contesto. Sull'ultimo punto, alzo le mani: mai lottato contro l'ottusità della perfida scienza!
Ti vedo troppo poco autarchico-italico.
Sono molto coinvts dal tema scuola perché penso che una buona scuola sia veramente il punto di partenza fondamentale per una società più virtuosa, per la crescita di una comunità, di un paese, di un singolo che cerca un riscatto sociale. La scuola deve essere pubblica (se ciò garantisce imparzialità e qualità), gratuita e veramente formativa (non asservita a chicchessia). Tutte le dittature al mondo hanno limitato la libertà culturale o l'hanno manipolata e ci sarà un perché: è la prova che la cultura è uno strumento di libertà e crescita. Oggi il pensiero, la conoscenza dei fatti, la lettura delle più svariate esperienze umane sembra il male. Il male non sta nella geistoria o nella scienza fatta bene, anche come ricerca pura. Il male sta nel piegate la conoscenza a pure logiche economiche, nazionaliste e imperialiste. Quel Trump o i nostri ministri hanno mai letto Wilde? Era una persona da spazzare via o un grande scrittore, un intellettuale che ha aggiunto valore al mondo? E Galileo meritava la prigione e la censura? (bibbia come testo scolastico?). Tanti che vogliono mettere mano al pensiero sanno come erano percepiti omosessualità e quella che per noi oggi è pedofilia nel mondo antico, anche (e non solo) romano e greco a cui di ispirano? L'ignoranza porta scelleratezza e incoerenza. È molto importante che chi si occupa di cultura e di scuola e i genitori sappiano bene dove si sta dirigendo il carro e non si accontenti o delle narrazioni pubbliche. Questo vale per tutti i popoli e per la scuola in generale. Pensiamo nei vari paesi anche asiatici, americani e africani quali crimini sino stati commessi e diritti violati per una narrazione propagandistica spacciata per storico-scientifica. Pensiamo si danni fatti alla scienza. Un qualsiasi governo che davvero vuole una crescita non condanna i cittadini alla sudditanza di altre comunità che hanno potuto sviluppare vera ricerca in ogni settore. Io spero che tutti abbandoni o per un po' caz***e da guardoni come tanti programmi tv per dedicarsi ad una lettura non dogmatica e di parte della storia e della ricerca scientifica e sociale. Le biblioteche sono ancora gratuite.
Mah, io ho 27 anni e un'oretta scarsa di latino a settimana la feci anche io in seconda media, nell'ormai lontano 2010.
Tralasciando il fatto che non mi servì a nulla, dato che alla fine ho frequentato l'istituto tecnico, per il resto non sapevo manco io cosa stessi "studiando".
Penso che sarebbe stato meglio se quell'ora settimanale fosse stata impiegata per altro. Ad esempio, in 13 anni di scuola ci avranno fatto sì e no 3 volte dei vaghi cenni al "metodo scientifico" in manco mezz'ora a volta.
Io non sono un esperto di pedagogia, ma credo che sia molto più importante insegnare ai ragazzi cose molto più importanti rispetto a quattro ca*** di latino, che poi tanto riprenderanno se dovessero intraprendere un percorso liceale. Ad esempio, come funziona la scienza, come si argomenta, qual è la differenza tra un fatto e un'opinione...ma capisco anche che l'attuale classe dirigente tragga i propri vantaggi proprio dall'ignoranza su simili aspetti.
Non commento nemmeno lo studio della Bibbia, sennò diventerei passibile di imputazione per illecito amministrativo, in ottemperenza all'art. 724 del Codice Penale...
L'oretta l'hai fatta facoltativamente o dietro programma obbligato? Perché non mi risulta che ai tuoi tempi sia mai stato obbligatorio (siamo coetanei).
@@gianlucacaruso4548
In seconda media ci fecero fare quest'ora denominata "approfondimento". E no, non scelsi io di farla.
Non so se le scuole abbiano un minimo grado di libertà per la gestione di un limitatissimo numero di ore a settimana.
Te lo dico perché, alle superiori, mi capitò qualcosa di analogo. Avevamo 4 ore di matematica settimanali (ripartite tra 3 ore di "matematica" e un'ora di "complementi di matematica), e ricordo che in terza superiore ci sostituirono l'ora di "complementi" con un'ora di diritto...
@@francescobinucci8338 Strano, ai miei tempi l'ora di approfondimento, rientro, o extra curriculare integrativa, è sempre stata a scelta tra un ventaglio di opzioni anche abbastanza nutrito. Ma recepisco che non sia stato per tutti così allora. Sicuramente è un tema da non sottovalutare.
Classe 1957: all'epoca si poteva fare latino alle medie come materia opzionale, non ricordo di averne avuto giovamento. Tantissimi complimenti!
Se dormiva durante le lezioni è colpa sua
@mr.humbert3411 o magari il professore visto che era una materia facoltativa se ne sbatteva ...
Purtroppo ero sveglia! Lezioni più inconcludenti sono rare
mi fa pensare questo.. cioè se voglio un certo tipo di educazione per un mio futuro figlio: devo imigrare all'estero o sperare che la scuola privata non sia contagiata dalle fesserie dei ministri dell'istruzione o addirittura assumere un insegnate privato. siamo arrivati a queste coestrittive per garatire una giusta istruzione?
Un attuale bambino nato ora in Italia non può frequentare la scuola italiana deve obbligatoriamente andare a studiare all'estero altrimenti non potrà mai diventare un uomo adulto consapevole
"la scienza degli uomini nel tempo" credo sia una citazione allo storico Marc Bloch che però la applicava ad un contesto totalmente differente, in una visione duplice tra continuità e movimento che però non c'entra assolutamente nulla con il suo discorso
Si diversi lo hanno sottolineato! Ma non ha alcun senso con quello di cui parla 😬
Scrivo prima di vedere il video, perché credo che prima di tutti i discorsi su come riformare la scuola, per me vanno dette un paio di cose che qualsiasi ministro dovrebbe fare, alcune passano dalle riforme altre purtroppo no, e hanno bisogno di altri fattori.
1) più soldi all'insegnanti e meglio formati dal punto di vista umano.
I nostri insegnanti hanno perso autorità per colpa di continui tagli e un progressivo svilimento della figura, per colpa di alunni, dirigenti scolastici e genitori.
2)Le scuole versano in condizioni pietose con termosifoni che non funzionano e carta igienica che manca.
3) I ragazzi devono capire che bisogna impegnarsi, e frasi del tipo :" A cosa serve il latino" oppure " la matematica utile si ferma alle tabelline" devono sparire , c'è da impegnarsi da rimboccarsi le maniche fino alla fine del liceo almeno.
Gli insegnati e i genitori devono rimuovere con ogni mezzo gli ostacoli all'impegno del ragazzo: diagnosi di disturbi della apprendimento o simili il più efficaci possibili per esempio.
4) I genitori devono rispettare l'autorità dell'insegnante, non si può sentire di professori pestati per un 4 dato al figlio.
Dopo questo, che spero non sia preso come benaltrismo o supponenza, possiamo stabilire per esempio quali metodi usare per allenare la memoria degli studenti, su dove questi devono scrivere i compiti e moltissime altre cose super importanti.
Se poi le cose che ho scritto sono state dette nel video chiedo scusa.
Un saluto e sempre ottimo video
Ma veramente? pensiamo che imparare a memoria Leopardi, studiare latino alle medie, e far imparare la storia del mediterraneo (in continuità gentiliana) solo per introdurre al grande, grandissimo, meraviglioso impero Romano di cui noi saremo gli eredi degni di cotanta grandezza.. pensiamo veramente, potrà servire a ragazzi di 13/14 anni ? Con un insegnamento dell'inglese penoso, senza un po' di geografia con cenni sugli ordinamenti politici senza imparare un minimo d'uso del computer e con insegnanti che di fronte a evidentissime (su intere classi ) lacune nell'insegnamento non possono essere giudicati per non incorrere nel reato di lesa maestà o al massimo vengono spostati a far danni da qualche altra parte. I soldi devono seguire lo studente: basta baracconi pubblici i miei soldi devono seguire lo studente, in scuole private in concorrenza tra di loro con rating sui risultati con docenti pagati bene motivati e preparati e abituati a logiche moderne. Basta fascisti comunisti cattolici e marxisti, hanno distrutto e stanno seppellendo il paese sotto una montagna di merda ideologica
Concordo
@@alessandrodeconcini-adc No: siamo pieni di diplomifici, abbiamo avuto una serie di governi che hanno favorito in tutti i modi i laureifici telematici, e si viene ancora a raccontare la storiella di quanto è bella e valida la scuola privata?
Non riesco davvero a capire cosa ci si di male a imparare le poesue a memoria. La memoria in qualcge modo va allenata.
Qualche esercizio di memoria ci sta, va allenata e torna utile. Farlo con una poesia che non capisci perché a stento la capisce un adulto non è poi così tanto diverso da fare esercizio di memoria con una lista di parole o con una sequenza di numeri. Ed esercitare la memoria, che ripeto ci sta, ha zero beneficio su pensiero critico e logica e non capisco come possa migliorare analfabetismo funzionale. Tieni conto anche che la scuola italiana, da primaria fino all’università, è fortemente improntata al nozionismo e richiede grande memoria. Per assurdo, una persona con zero logica e pensiero critico ma una memoria eccezionale uscirebbe senza problemi da ogni scuola, magari pure con bei voti. Una persona con eccezionale spirito critico e logica ma zero memoria il diploma non lo prenderà mai, figuriamoci una laurea. I dati dicono che gli italiani non capiscono quello che leggono, non che non si ricordano quello che leggono.
Hai ascoltato il mio video? Perché lo spiego perfettamente.
Insegno matematica e fisica in un liceo scientifico. Ho fatto proprio oggi un open day al mio liceo in cui ho parlato di fisica imbracciando una chitarra. Questo ci vuole, altro che latino.
Ora capisco perché il sistema scolastico sta andando a rotoli.
@gianlucacaruso4548 il sistema scolastico va a rotoli perché invece di parlare di suoni armonici, risonanza acustica e battimenti a livello esclusivamente teorico li facciamo anche sentire?
@Giulienji No. Va a rotoli perché si polarizzano le discipline ("altro che il Latino") come se fossero squadre di calcio invece di alimentare interesse per TUTTO lo scibile umano.
Finalmente qualcuno che sfata il mito che bisogna studiare il latino per sapere bene l’italiano. Nella mia vita ho conosciuto centinaia di persone che avevano fatto il classico ed erano incapaci di esprimersi in italiano. Standing ovation!
È una cosa che sento ripetere da sempre e che non ha MAI alcuna prova a supporto. Viene dato per scontato così, per tradizione.
Il tema non è mai se qualcosa "bisogna" ma se "statisticamente funziona". Non si può confondere il rendimento individuale con un sistema che per definizione di struttura collettiva è destinato a milioni di persone. Non è dimostrato neanche che mangiare frutta e verdura faccia bene indiscriminatamente ed a prescindere da tutti gli altri innumerevoli fattori, ma i medici te lo consigliano comunque.
Scrivo dopo il video... Complimenti, complimenti perché si potrà non essere d'accordo su tutto, magari qualche sfumatura l'avrei detta diversamente, ma come ho scritto precedentemente prima della visione: sempre ottimi contenuti.
P.S.: oggi ho passato mezz'ora a spiegare ad una nonna che purtroppo/per fortuna la società è cambiata e le tabelline non bastano più.
Un saluto, ripeto sempre ottimi contenuti.
Il problema è proprio la premessa. Qual è il ruolo della scuola in generale e in Italia? Meramente culturale? Propedeutico all'ingresso nel mondo del lavoro? Propedeutico all'ingresso all'università? Di preparazione alla formazione di un individuo adulto? Un mix di tutte le cose con pesi ben definiti? Non si capisce e in base all'idea personale che ogni individuo ha nei confronti dello scopo ultimo dell'istruzione, si possono muovere critiche a qualsiasi proposta.
Penso che quello che intenda la ministra con "l'ottusità della scienza fine a sé stessa" sia che senza un sufficiente studio di etica (filosofica) la scienza rischia di non avere gli occhi per vedere perché è perché e per chi applicare le suo scoperte, e inoltre di avere una rischiosa indifferenza nei confronti delle conseguenze di tali scoperte. E in parte sono d'accordo
Sì però dai, il modo in cui si esprime è quello di una persona che non ha la minima idea di cosa stai dicendo.
In più credo che ci siano poche cose più romantiche e umane dell'esplorazione scientifica fine a se stessa, guidata solo dalla curiosità.
È più l'applicazione tecnica amorale e guidata dal profitto a fare i disastri che giustamente sottolinei.
La scienza studia anche l'etica e ha moltissimo da dire, basta con questo stereotipo della scienza fredda
@@alessandrodeconcini-adc Sono d'accordo che la scienza sia proprio tutto l'opposto che qualcosa di freddo e privo di passione, è il bellissimo istinto di conoscere e scoprire di cui parla già Aristotele quando parla di curiosità come motore di tutto.
Dicevo solo che secondo me l'applicazione scientifica senza saggezza etica può essere pericolosa o ingiusta
@@TomtomWaits Non ho mai detto che la scienza è fredda e anzi sono d'accordo che sia uno stereotipo dovuto a molta ignoranza
È assurdo che nel periodo della storia in cui stiamo vivendo si dia priorità allo studio di materie incentrate al passato piuttosto che alle materie scientifiche. Io sono uno studente dello scientifico e penso che le materie umanistiche come l'italiano siano molto importanti ma non è con dante che trovi la cura per il cancro, non è studiando il latino alle medie che mandi l'uomo su marte, non è imparando le poesie a memoria che risolvi i problemi ambientali. Attenzione non sto dicendo che le materie come italiano, latino ecc. siano da dimenticare perché anch'esse sono importantissime ma si deve dare AMPIO spazio alla matematica, alla fisica e alle scienze, perché sono il futuro dell'umanità e dovrebbero aiutare i ragazzi con queste materie alle elementari e alle medie perché solo così possiamo sviluppare menti che possano un giorno cambiare il mondo
La spilla con Alberto da Giussano lo qualifica. Un fake medievale 😂
🥲
Grazie
elementi di finanza, magari (non spaventatevi, nozioni come debito pubblico magari, ed elementi di risparmio e gestione risorse economiche)
Credo che un ministro dell' istruzione debba essere il più vicino possibile alla realtà scolastica di oggi, così che possa davvero comprendere le esigenze di cui la scuola e gli studenti hanno bisogno.
Quando frequentavo le medie e le superiori avevo come la sensazione che non stessi davvero imparando ciò di cui avevo veramente bisogno per vivere nella società di oggi e del futuro, era come rimanere intappolati nel passato.
La scuola italiana è vecchia e sembra che nessun ministro dell' istruzione se ne sia mai accorto, o che interessi cambiare la situazione.
Sono d'accordo ,ogni Ministro la peggiora
"...verrà reintrodotta la possibilità di inserire il latino nel curricolo..." a cominciare dalle parole che sono in latino.
Amori miei, l'Italia è un Paese di vecchi, con età media di 48 anni, abitato, gestito, mantenuto, organizzato e contrallato da vecchi, dai vecchi per i vecchi. Dobbiamo noi aspettarci che i vecchi d'un tratto inizino a pensare giovane? No. Purtroppo il nostro Paese DECLINERA' fino a perdere ogni rilevanza, affonderà, lentamente ma affonderà, E' UNA CERTEZZA MATEMATICA. E la mia non è un'opinione, sia chiaro, è un dato, leggete il bilancio dello Stato disponibile online per capirlo
Il vero problema è che non so controbattere quello che dici. Temo tu abbia ragione
A questo punto mi sembra naturale chiederti un commento alla proposta DrinDrin alla scuola, in particolare quella espressa da Boldrin (Medie da 5 anni, concentrazione su storia e letteratura recente, introduzione di programmazione come materia obbligatoria, superiori incentrate unicamente su un percorso scelto, abolizione del classico)
Parto da un presupposto: non ho approfondito la proposta di DrinDrin, quindi il mio è un giudizio superficiale basato sulle 4 righe che hai scritto.
Non mi convince del tutto: credo che le basi da cui partono queste proposte siano corrette ma le proposte in sé mi lasciano freddino. Io avrei tutt'altra idea.
@@alessandrodeconcini-adc Posso chiedere, se possibile, quale sarebbe l'idea a riguardo?
Quoto, sarebbe molto interessante.@victormwesigakatakweba2904
@@alessandrodeconcini-adc Hai fatto bene a rispondere con cautela, perché, in realtà, la proposta del Drin Drin non è ancora definita. Al momento, per ogni macroargomento ci sono gruppi tematici in cui gli associati stanno sviluppando idee che saranno poi presentate al pubblico durante la costituente. Le indicazioni riportate dall'utente sono alcune osservazioni di Boldrin (da prendere con le pinze, poiché non provengono direttamente da lui) su possibili cambiamenti da apportare. Tuttavia, come già accennato, i progetti veri e propri, con soluzioni più concrete e articolate, sono in fase di elaborazione da parte degli iscritti e potrebbero differire dalle opinioni di Boldrin e Forchielli.
Se vuoi conoscere lo stato dei lavori, c'è un video di un evento a Vicenza disponibile sul canale Drin Drin: nei primi 25 minuti viene fornito un riassunto della situazione attuale. L'istruzione è probabilmente il tema più importante. Iscrivendoti anche solo all'associazione, senza necessariamente aderire al futuro partito, potresti dare un contributo significativo e fare la tua parte per modernizzare il sistema scolastico italiano. Difficile che un'occasione simile si ripresenti nel prossimo futuro.
@AsterCaelus non so, ci sono coinvolte persone che stimo ma ho un po' un rifiuto per l'associazionismo politico e non apprezzo particolarmente i modi di Boldrin, che pure rispetto a livello di pensiero.
Alessandro cindivido la tua analisi. Inoltre per le elementsri si continua a fare un programma di storia che non arriva nrppure al medio evo. Mio padre aveva fatto solo le elementari 100 anni ma sapeva chi era Napoleone
Come sempre si rimpinza gli alunni di nozioni, che dimenticheranno presto.
Già ☹️
@@annamariapeli6025 L'intelligenza, semplificando, è data da due componenti: una è innata (la plasticità neuronale, che poi va ad articolarsi in una serie di sottocategorie, ma comunque tutte innate) ed una culturale (le nozioni). Tradotto: la quantità e la qualità delle nozioni è l'aspetto più critico su cui deve soffermarsi un percorso di studi efficace. Se si scade nel nozionismo fine a se stesso, in genere è perché è sbilanciato il rapporto quantità/qualità o, sciaguratamente, il destinatario non è predisposto a ricevere e rielaborare criticamente.
Il problema della visione globale della storia è che fondamentalmente è inaffrontabile a livello scolastico, studiando storia all'università ti rendi conto quante lacune si abbiano nonostante magari la triennale (e non si parla di mancanza di conoscenze specifiche, ma ignoranza generale su aree e periodi che magari non sono stati affrontati nei corsi, un esempio è che banalmente per quanto da appassionato di world history abbia provato a creare un curriculum più globale possibile io non abbia competenze riguardo l'estremo oriente), farlo a scuola con molto meno tempo e molte meno conoscenze che possono essere date per scontate mi sembra abbastanza irrealistico, soprattutto se si considera che la maggior parte della gente si ferma a poco dopo la seconda guerra mondiale anche parlando di sola Europa
Non vedo che problema ci sia nello studiare Latino in seconda media.
Hai ascoltato il video?
Immenso!
E finalmente tornata la mia serie preferita
😬
Che c'è di male ,spiegare ai ragazzi che mentre da noi c'erano i mille di Garibaldi , negli stati Uniti si svolgeva la guerra di secessione.
Io ho letto a 13snni i rapporti del processo di Norimberga, publicato da un settimanale che si chiamava Epoca
Mio padre lo comprava eil lo leggevo ne parlai in classe , nessuno sapeva niente dei campi di sterminio, mio padre era stato.deportato pe non aver firmato per la collaborazione con i tedeschi e mi raccontava le sofferenze che aveva patito.
Il libro di storia delle medie ( anni 50-60 )saltava a piè pari dalla fine della prima guerra mondiale di passava.alka nascita dell' ONU .
MERITO. Apprezzo molto la critica intelligente a chi così a mio parere, non è, se lo fosse apprezzerebbe chi fa critiche intelligenti e costruttive.
Bravo De Concini.
13:37 SI SI SI SI SI SI e ancora SI. Quanto ho pianto da bambino, ero disperato
😢
Completamente d'accordo sull'imparare le poesie a memoria, un incubo
E pensare che se si insegnassero le tecniche giuste diventerebbe semplicissimo e divertente
Alessandro, senti quelli del DrinDrin (Boldrin e Forchielli, in particolare), penso che abbiate molti punti in comune sulla riforma della scuola che vorrebbero fare
Sì, me lo hanno detto in molti, ma ho sentito anche cose che non mi hanno convinto (e non ho una grande passione per i modi di Boldrin e le sue iniziative)
@@alessandrodeconcini-adc Ho capito. Pensaci magari; alla fine ci sono dei gruppi tematici appositi, fatti da gente che lavora nel campo dell'istruzione, che elaborano le proposte. Le posizioni di Boldrin non sono al 100% quelle del Drin (anche se ci sono molti punti generali in comune, ovviamente), perché le proposte verranno elaborate dai gruppi tematici e poi votate dentro l'organizzazione da parte di tutti gli associati, non decise da Boldrin
Oppure proprio di base saldare la definizione di che cos’è un argomento, da che cosa é composto e dai termini che troviamo più spesso quando parliamo di un argomento
La mia insegnante delle medie era turbocomunista e superpoliticizzata!
E in che modo questo influenzava l'insegnamento della storia antica?
Io non centro nulla qua, ho studiato in svizzera italiana, ma l'idea di geostoria mi ispira. Gli ultimi anni di geografia al liceo era praticamente storia recente e geopolitica
Io introdurrei giá dall'asilo le radici religiose italiche: lo sciamanesimo del neolitico. L'uso delle erbe, i rituali propiziatori, il calendario lunare, i sacrifici rituali..
Ma se all' asilo non sanno cosa sia una penna come potrebbero capire certe cose? Ma che ragionamenti sono?
Credo sia ironico, sai...
13:37 - 14:00
ORGASMO PER QUANTO È VERO!
16:57
C'è un tizio qui su YT che è convinto che le tecniche di memoria, le mappe mentali e i metodi di studio alternativi in generale siano "pseudoscientifici". 🤦🏻♀️
18:45
Che soddisfazione! Mado'!
La scuola in Italia, compreso il sistema universitario, è uno strumento di asservimento alle classi dominanti e alle loro ideologie.
Le riformette non ne cambiano la sostanza.
Tutto giusto il discorso sulla sottovalutazione della formazione scientifica, ma nel caso particolare dell'Italia la familiarità con il latino è strategicamente conveniente sul piano economico per un motivo che nessuno considera: il settore accademico della musica sacra (le compsizioni musicali di musica sacra in latino). Le accademie musicali italiane sono ricercate dagli studenti di musica di tutto il mondo, che vengono in Italia per studiare musica con l'idea di avere una formazione tecnicamente importante (vedi la densita di studenti asiatici nei conservatori). L'Italia ha quindi l'interesse strategico di avere una popolazione che ha familiarità con il latino, perche i cantori italiani sono quelli che interpretano meglio le composizioni in latino, dato che foneticamente la lingua italiana predispone meglio delle altre alla pronuncia latina, e in Italia siamo pieni di basiliche e chiese con organi che favoriscono i concerti di musica sacra. Quindi avere un popolo che ha familiarità con il latino rende piu facile la formazione di piu musicisti italiani che canteranno bene in latino, mentre un popolo che snobba il latino favorirebbe la scarsità di cantori italiani in lingua latina, con conseguente calo delle prestazioni artistiche italiane nella musica sacra e perdita del vantaggio economico sugli altri paesi nel campo della musica sacra. I turisti sono piu incentivati a venire in Italia per i concerti di musica sacra e la formazione musicale se percepiscono un popolo che ha familiarità con il latino, perche ci percepiranno piu "esperti" degli altri europei in quel settore musicale, mentre se facciamo vedere che snobbiamo il latino, che non lo capiamo bene, gli sttanieri diranno "ma che senso ha venire in italia a studiare musica sacra e sentire i concerti nelle chiese? Tanto non sono esperti di latino, e in qualunque altro Paese potrò trovare concerti e accademie migliori".
Quindi in Italia lo studio del latino è giustificato dalla convenienza di avere un monopolio economico su un settore turistico legato alla musica sacra. Monopolio che,indirettamente, è favorito da un popolo che ha familiarità con il latino.
Ma... sul serio?
Il monopolio sulla musica sacra?
Ma quanti cantanti di musica sacra ci saranno in Italia? E in tutto il mondo?
Ti rendi conto che è qualcosa di completamente ininfluente nel grande schema dei milioni di persone che frequentano la scuola?
@alessandrodeconcini-adc ti ho fatto un ragionamento logico chiaro, mi sembra. È vero o no che i musicisti asiatici e di tutto il mondo vengono nei conservatori italiani con l'idea di avere una formazione maggiore nella musica classica,di cui la musica sacra è componente importante? Abbiamo tante chiese e basiliche che favoriscono i concerti di musica sacra? Mi sembra di sí.Abbiamo una lingua che predispone alla pronuncia fonetica del latino meglio di altri Paesi? Mi sembra di sí. I cantori italiani cantano meglio il repertorio in latino (gregoriano e polifonico)? Direi di sí(ascoltati qualche brano di musica sacra in latino cantato da cori italiani e da cori tedeschi e fai il confronto: quelli italiani pronunciano meglio i testi in latino.
Quindi, ricapitolando:
1)abbiamo la lingua che ci fa cantare meglio in latino rispetto a altri popoli
2)abbiamo tante basiliche e facilità di collaborazioni culturali tra chiese e conservatorio per organizzare facilmente concerti
3) abbiamo masse di stranieri che vengono nei conservatori italiani a studiare con l'aspettativa di acquisire competenze musicali che in altri paesi non possono acquisire(molte delle quali riguardano la musica sacra in latino)
4) abbiamo facilità ad avere una domanda globale di turismo anche culturale, che garantisce per esempio un pubblico pagante per i concerti di musica sacra...
...e con tutti questi punti che ci danno vantaggio in un settore macro economico (il turismo culturale musicale di indirizzo musica sacra in latino) tu pensi che sia conveniente avere un popolo che ha famigliarità con il latino, o un popolo che vede il latino come una cosa strana da snobbare? I turisti e gli studenti stranieri dei conservatori che vengono in Italia attratti dell'aspettativa di concerti buoni di musica sacra, di una popolazione che ha cura del suo patrimonio artistico, non verrebbe delusa incontrando cittadini che al 90% non capiscono il latino?
È come se una ragazza norvegese venisse a Roma per rimorchiare, aspettandosi di incontrare ragazzi romani che la portano in giro per Roma mostrandole i posti più attraenti e poi invece scopre che i romani non conoscono la loro città e non sanno dove portarla per sorprenderla. Allora stesso modo, i turisti che vengono con l'aspettativa di essere sorpresi da un popolo di italiani che organizzano concerti di musica sacra...poi vedono che snobbano il latino e sono più bravi i tedeschi o gli spagnoli a organizzare concerti di musica gregoriana e sacra.
Poi secondo me due nozioni fondamentali che possono aiutare molto sono le nozioni di argomento grezzo e argomento distillato.
1. Argomento grezzo = argomento non sistematico nella forma canonica premesse poi conclusione
2. Argomento distillato = argomento di un articolo o una rivista rimesso in ordine, ovvero estrarre premesse e conclusioni e poi stabilire in termini di validità logica e di significato che tipo di argomento sia
Tenuto conto che le riforme scolastiche degli ultimi 25 anni sono state deleterie, hanno prodotto scarso senso civico, scarso rispetto per il prossimo, scarsa conoscenza diffusa di tutte le materie scolastiche, scarso rispetto per gli insegnanti ecc. Ecc. , è più che mai necessario fare un passo indietro, e tornare a quel tipo di scuola che insegnava innanzitutto il rispetto e le nostre radici storiche. Perciò sono totalmente d'accordo col ministro.
Quindi il tuo ragionamento è questo: visto che le riforme precedenti sono sbagliate, annulliamo tutto e torniamo a 30 anni fa.
Ottimo, cosa mai potrebbe andare storto?
Il senso civico e il rispetto per gli altri era già scarsissimo anche 30 anni fa'. Non prendiamoci in giro.
Abbiamo capito qual è l'unica cos che volete raccontata: "Era meglio prima".
Vergogna
La radici storiche non ci sono più, è questa la questione. Stiamo diventando un paese sempre più multiculturale e quindi siamo un paese in transizione, dobbiamo costruire quindi nuove radici
E guardi che fine ha fatto il paese con le vostre " radici storiche "
@@margheritapeluso1305infatti.... L'abbiamo visto a Milano, città considerata precursore del futuro in Italia, quale sia il destino futuro dell' Italia! Violenze sessuali di massa compiute verso ragazze inermi, messe in atto da extracomunitari di prima e seconda generazione. Non mi risulta che trent'anni fa' accadessero queste cose.
Quando al ministero Dell istruzione c era la fedeli andava tutto bene?
A me mi serve ancora qualcuno che mi dimostri le cazzate sul latino che ti aiuta a ragionare perché a quanto pare quella lingua ha delle proprietà magiche
Molto interessante il video Alessandro, grazie della condivisione! Io la frase dell'ottusità scientifica l'avevo interpretata in un altro modo. Rispetto all'argomentazione precedente, l'ho pensata per riferirsi a uno stemperamento del mito dell'ottusità scientifica, non che lei intendesse parlare della scienza, di per sè, come ottusa. Infatti la ministra parla di un connubio tra materie scientifiche e umanistiche, quindi sarebbe anche incoerente col messaggio trasmesso.
Hmmmm non mi pare proprio. A me pare che il concetto sia che bisogna fare il connubio con le discipline umanistiche altrimenti la scienza è ottusa.
@@alessandrodeconcini-adc ok, ora ho provato a rileggere la frase. Effettivamente sì, mi sa che hai ragione. Speriamo allora in qualcosa di buono in tutto ciò🤷♂️
Che il *merito* sia con voi.
E con il tuo spirito (italico)!
se posso dire una mia opinione, io faccio lo Scientifico e credo che la letteratura sia importante ma dal terzo anno si dovrebbe già saper scrivere bene, per cui, per coloro che vogliono proseguire con una carriera scientifica non è molto corretto imporre di studiare per 4 o più ore la settimana delle materie umanistiche, per poi fare solo due ore di informatica (nelle scienze applicate) e solo tre ore di fisca (sempre nello stesso indirizzo). Dato che esiste già il Classico perché bisogna "classicizzare" lo Scientifico?
18'30'' nella mia esperienza lo studio del latino ha aiutato lo studio dell'italiano perché la professoressa ha ripreso in mano la grammatica che i miei figli hanno studiato malissimo alle elementari ed alle medie,
Ma la grammatica italiana e quella latina sono ENORMEMENTE differenti.
In che modo studiare il latino avrebbe aiutato l'italiano?
@@alessandrodeconcini-adc questo non lo so. Ia grammatica l'ho studiata alle medie a differenza dei miei figli.e quindi il problema non si è posto. Nella classe di mia figlia invece siccome quasi tutti avevano lacune la professoressa ha deciso di proseguire con uno studio comparato delle due grammatiche
E quindi hai appena dimostrato che studiare il latino di per sé NON aiuta l'italiano.
Se bisogna migliorare la grammatica italiana si deve studiare la grammatica italiana. Quella professoressa ha visto una lacuna e l'ha colmata, facendo un lavoro fenomenale.
Ma non è merito del latino, è merito della prof che si è sbattuta ben oltre i programmi che le erano stati assegnati.
@@alessandrodeconcini-adc ovvero se non avessero dovuto studiare latino non lo avrebbe fatto.
Ho capito ma è una cosa del tutto incidentale, non significa che imparare il latino aiuti l'italiano.
L'analisi di Alessandro è impeccabile. C'è solo una questione che mi pare importante e che non ho trovato in nessuno dei commenti alla "riforma" di Valditara: se latino alle medie deve essere, e per i motivi indicati dal ministro, allora lo sia per TUTTI. Altrimenti è palese l'effetto discriminatorio: gli studenti più bravini (e i figli di papà, per i quali il liceo è già deciso fin dalla nascita), verranno incoraggiati a fare il latino, mentre agli altri verrà di fatto destinato, almeno sulla carta, un percorso scolastico di secondo livello, con una divaricazione di indirizzi già attiva al secondo anno delle medie. E questo perché il latino è ancora considerato l'asse portante dei percorsi liceali. Mi sembra sia l'esatto contrario di quello che si dovrebbe fare.
Asse portante? Da quale catacomba sei uscito?
Ma mi spiega perché deve commentare in modo così aggressivo? @@ferruccioveglio8090
Ma mi spiega perché deve commentare in modo così aggressivo?@@ferruccioveglio8090
@@ferruccioveglio8090 Ma mi spiega perché deve commentare in modo così aggressivo?
@ Perché questa storia ha francamente stufato.
Perché questi pregiudizi italioti li ho pagati a suo tempo, trovandomi iscritto a una scuola dal nome ingannevole e traditore.
Perché insegnanti e pseudo-orientatori hanno tormentato mia figlia alle medie sulla base di questi ottusi pregiudizi.
Perché ci si aspetta che uno si dichiari ignorante se non sa il latino o se non sa recitare Dante a memoria ma ci si può vantare di dire "Io di matematica non ho mai capito niente".
Perché il liceo scientifico, quello "vero", non ha il latino, ma purtroppo ai miei tempi non c'era.
E soprattutto perché lei si è dimostrato sfacciatamente classista e discriminatorio quando ha vergognosamente scritto "percorso scolastico di secondo livello" (absit iniuria verbis, contento?)
Come preparare le generazioni all'Italia del futuro. Quando poi la bibbia la dovremo studiare in cinese, ci ricorderemo di questo illuminato ministro e del governicchio di sovranisti di cui fa parte.
Letteratura? Per la primaria abbiamo un mondo intero già con Rodari e Calvino a cui si aggiunge una letteratura per l'infanzia ricchissima che si è sviluppata negli ultimi decenni. Le saghe e le leggende un tempo di soalmavano nel programma di storia insieme a qualche documento antico e serviva per dare più concretezza alla materia. Insomma, anche qui mi sembra che la riforma sia il titolo del testo e non il fatto che ci sia un testo.
Sulla 'geostoria', era stata creata con l'obettivo di non studiar ele geografia in modo 'asettico', ma di concentrarsi sulla 'geografia umana'
A parte che si trattava di una citazione, ma mi stupisce che una persona intelligente come te non capisca come l’uso del plurale nei due generi sia un uso ideologizzato della lingua e di conseguenza non corretto. Può anche starci se lo utilizzi per conto tuo, per quanto mi dia altamente fastidio sia per una questione di principio che per l’inutile prolissità, ma arrivare a fraintendere l’uso del maschile non marcato nella citazione di un discorso di un ministro vuol dire avere dei paraocchi ideologici. Io sono praticamente d’accordo con te su quasi ogni elemento di questo video, ma proprio per la stima che ho per te ti invito a metterti in discussione su questo elemento: ti consiglio il video “l’origine del maschile non marcato” di Yasmina Pani, perché la linguistica è una materia super specializzata e l’italiano corretto non è un’opinione.
Ti sei reso conto, vero, che ero ironico?
@@alessandrodeconcini-adc sono andato a riascoltare e no, non riesco a cogliere l’ironia. Potrei capirla se non passassi tutto il video a sentire “studenti e studentesse”, “professori e professoresse”… Sempre premettendo che stimo il tuo lavoro in generale, il mio consiglio a informarti su un uso razionale e corretto dell’italiano non cambia.
No in realtà negli Stati Uniti è possibile inserire all'interno del programma accademico altre materie di tipo anche umanistico che faranno media nella votazione finale. È questa una prerogativa dello studente, purtroppo negli Stati Uniti è molto legata alla capacità economica dello studente, in quanto solo le università più costose hanno docenti che possono insegnare correttamente i tali materie ... Ma si sa che negli USA di Trump ciò sarà sempre di più ... Legare la storia alla geografia, considerando la ristrettezza degli orari scolastici, non la trovo una grande problematica, in quanto lega fatto storico con il luogo, e lo legga in maniera parallela. Se io parlo delle invasioni dei tartari, è ovvio che devo parlare anche della geostoria, in quanto la storia è sempre stata molto legata ai luoghi e quindi alla geografia. Il problema è come si insegna ...
Merito!
Ale ciao sono uno studente di Filosofia e durante le superiori ho sentito parlare molto di testo argomentativo.
Ritengo che la grammatica sia importante, ma per quanto un testo possa essere scritto bene può essere un argomentazione a prima vista ineccepibile, ma può avere anche delle fallacie enormi dal punto di vista logico.
Studio Logica all’università e sono convinto che sia utile la grammatica va benissimo, ma se non spieghiamo effettivamente come si costruisce un argomentazione che tenga non vedo come si possano produrre dei testi argomentativi efficaci a sostegno di qualsiasi tesi.
Io affiancherei alla matematica un po’ di logica, farei imparare come si riconosce un argomento ben valido e corretto da un argomento che può essere debole, sia in termini di contenuto che di correttezza logica formale,
Certo, la logica è fondamentale!
Allora studia Latino, Greco e Matematica, che sono prerequisiti, o per meglio dire condizione non necessaria ma spesso abbondantemente sufficiente, per approfondire compiutamente i testi di logica.
@@gianlucacaruso4548 matematica e latino ho avuto l’opportunità di studiarli e mi stanno tornando molto utili, greco devo capire come posso compensare non avendo fatto il classico
@@gianlucacaruso4548 come hai detto tu possono tornare veramente utili e mi stanno tornando utili
Comunque trovo veramente assurdo che in ogni legislatura ci si inventi qualsiasi cosa possibile per cambiare l'istruzione tranne la cosa che personalmente trovo più importante che è il tempo pieno. ADC un video su questo tema potrebbe essere interessante, soprattutto nei risvolti pedagogici che potrebbe avere.
Dovrei approfondire, non ne so abbastanza!
Bellissimo video
Premessa: ho fatto lo scientifico, poi fisica e adesso faccio il programmatore.
Riguardo alla letteratura, alle superiori in particolare, lo studio di Promessi sposi e Divina commedia non ha senso.
I Promessi sposi sono un romanzo storico, quindi calato nel contesto culturale dell'800, che però studi in seconda, quindi questo contesto è completamente assente e il tutto si riduce a due che si vogliono sposare e al signorotto locale che si mette in mezzo, perdendo la critica all'occupazione straniera e il tentativo di creare una lingua italiana unitaria.
La Divina commedia è infarcita di filosofia medievale, che però fai solo al liceo. Senza nulla togliere alle altre scuole, ma cosa ne capisce uno dell'alberghiero o di ragioneria del Paradiso?
No, scusa, questo è classismo inutile.
Uno dell'alberghiero o di ragioneria può benissimo capire Dante se glielo si spiega. Non è che chi frequenta un tecnico o professionale è più stupido, eh?!
In più banalizzi il valore culturale e formativo della letteratura. Io sono il primo che ci tiene a non misticizzare le materie umanistiche (soprattutto a discapito di quelle scientifiche) ma studiare il pensiero e l'arte dei grandi pensatori del passato è arricchente, bello e prezioso, perché mette a contatto proprio con idee e mondi lontani dal nostro.
@alessandrodeconcini-adc non sto dicendo che non capisce perché è stupido ma perché non può cogliere tutti i riferimenti che ci sono dietro
Questo solo se non glielo hanno insegnato bene. Tutto dipende da chi insegna e come.
Merito !!!
La geistoria, se fatta bene, è invece molto utile perché dà senso alla geografia (che i ragazzi notoriamente non studiavano perché troppo astratta) e rende più efficace lo studio della storia. Parli dell'attualità, di ciò che accade nel mondo. Ecco, geistoria ben fatta aiuta proprio a comprendere e ragionare sul rapporto che c'è tra gli avvenimenti e i luoghi, intendendo col termine luoghi anche le risorse, le vie di comunicazione, le problematiche "di vicinato" eccetera. È molto utile se si vuole insegnare ai ragazzi ad avere spirito d'osservazione e senso critico. La geistoria ti aiuta a scomporre quell'idea errata per cui i popoli si sviluppano uno dopo l'altro o uno a fianco dell'altro con qualche incontro/scontro accidentale.
Purtroppo non si affronta spesso in questo modo ☹️
@alessandrodeconcini-adc infatti. E non capisco il perché. Fatta nel modo giusto, tra l'altro, piace agli studenti. Io non sono insegnante ma per tanti anni ho fatto progetti/percorsi nelle scuole dei tre gradi e anche nelle materne e vi era grande interesse. Ho ricevuto diverse visite ministeriali e poterono constatare come anche i bambini si erano appassionati. Tutto basato sul ragionamento, cartine, documentazione, simulazioni in classe, tecniche di memoria, giochi. Certo: chi insegna deve avere. entusiasmo. Geistoria non esisteva ma è quello che facevamo, con un mix di edutainment, archeologia e filologia. Ci sono stati bambini che mi hanno contattata dopo anni per fare ricerche per esami che non avevano perso la passione per la materia. È molto importante che questa materia venga potenziata per crescere cittadini ed elettori consapevoli, in grado di comprendere le dinamiche sottese alle scelte dei vari stati e governi. È più difficile raggirare qualcuno che ragiona e che sa.
Io credo che il ministro voglia inserire molta ideologia. Ed è una sensazione che hanno persone di destra, di sinistra e di centro. Come mai?
Le statistiche del Censis riguardano proprio quelli che votano lega e fdi
.
Io voto fdi e sto prendendo la laurea. No, non la prima, la seconda. Quindi?
@mattiabosio3983 bravo 8+
Sul saper scrivere io avrei una domanda seria. Non è polemica: ho davvero un dubbio. A me sembra di vedere che da quando si sono introdotte le varie tipologie di testo con "regole" piuttosto rigide e la correzione a punti lo scrivete sia diventato più difficoltoso per i ragazzi. I ragazzi sembrano infatti tutti concentrati sul "compitino" perdendo di vista lo scorrimento del testo e una parte di creatività. Le frasi sono studiate per aderire a uno schema e non per essere funzionali alla creazione di collegamenti logici ed emotivi. Il testo rischia di diventare un elenco "espanso" ma piatto e noioso. I ragazzi leggono poco e a volte testi un po' "poveri" e già questo è un problema. Se poi li cistringusmo in modelli rigidi, non so, non mi pare sia starà una scelta fortunata.