Ciao Roberto, sei autorevole come sempre. Una notte ho sognato uno strumento a 24 tasti che si chiama ancopada ed era una specie di contrabbasso a forma di pera sopra e a trapezio sotto, inoltre aveva i tasti di lungo e la sua lunghezza misurava 3,04 metri. Chissà come suonerebbe.
Innanzi tutto Bravo Roberto, dare un infarinatura sul fretless non è attatto semplice. Se posso correi aggiungere un apporto, suono fretless da 45 anni, ne ho 60..ed ho capito molti suoi segreti..e perchè non darla come "scambio" equo con una persona che regalando a me così tanto e senza neanche conoscermi? . E noi utenti per Prima cosa non dimentichiamo mai che la lezione è gartuita; basta però, almeno, iscrirversi e mettere sempre il Like che sono l'unica fonte di riconoscimento e sperando diventi anche di guadagno che possiamo rendere, attraverso i numeri, a chi ci "regala" la sua conoscenza. Punto 1) Se si ha intenzione di munirsi di un Fretless dobbiamo, se possibile e secondo quanto si intende usarlo, optare per una tastiera cieca ed assicurarsi conun accordatore che i pochi riferimenti sulla costola superior del basso, siano perfettamente intonati, dal primo all'ultimo, al massimo saranno 7 o 8 punti compresi i doppi della òtima ottava, Perchè? Perchè comeunque il basso fretless va suonato con le orecchie e non con gli occhi, basta un abbassamento di luci o filessi sulla tastiera e le false barrette non si vedono più e se ci abituiamo a guardarle continuamente è la fine, la serata diventa un incubo. Inoltre le tastiere cieche di solti sono di legni migliori, il mio Yamaha ha una tastiera in ebano con venature che seguono tutto il manico di alto valore e non lho pagato così tanto, considerando che 40 anni dopo, questa tastiera costa circa 1500 euro e non sto scherzando, aprole di un liutaio molto conosciuto. Comunque è anche sempre più dura perchè più compatta ovviamente le tastiere con i falsi fret vengono riempite di altra polvere di legno e 24 o più tasti non dello stesso legno sono 24 e più interruioni della vibrazione, tenetene di conto. E infine è bellissimo.. Punto 2) I primi esercizi per l'intonazione sono scale a note fisse, senza glissare, ne far miagolare lo strumento. Note fisse e dita ben dilatate, la mente ha bisogno di apprendere le distanze, o posizioni, e col tempo a seconda della zona si dilateranno istintivamente per automatismo, aiutati ovviamente sempre dall'orecchio ( NdR). Solo dopo si passa agli abbellimenti che il suono che percepite nell'etere e volete riprodurre richiedono, ma non esagerate mai, meglio un glissato in meno ed un vibrato in più, che il contrario, il bassista fretless non deve "dimostrare di suonarlo, lo suona per se, per la sua espressione e si riconosce dal tocco con la nota fissa che sembra soffiata ed vibrati non veloci "caprini" ma lenti e precisi, ricordare quasi uno strumento a fiato e le sue performance non si devono icordare per i continui glissati che possono nauseare, nel vero senso della parola, ma per "bellezza" del suo suono che sembra giungere da "altrove". Punto 3) le corde heheheeh qui devo andare per forza contro corrente. Sento goni volta dire che le corde giuste sono le lisce..perche liscio di qua e liscio di la..non rigano il manico...etc etc Tutta un'immensa improvvisazione, a meno che Voi non amate quelle a ragio veduta, ma attenzione, le corde lisce ed è comprovato, proprio perché liscio su liscio, suonano mmolto meno e riducono il loro sustain..ve lo potrei provare, mentre la zigrinatura è come in un punto che si espande e rende il suono più elevato in volume, dinamica, timbriche ed armonici.il fnto suono delle corde nylon black proprio non ne voglio parlare, sembra un masso racchuso in una scatola di gomma e l'orecchio allenato di qualsiasi bassista d'esperienza non lo può accettare, e pii se fossero funzionale ne vedremmo nelle orchestre con i contrabbassi...l'Orchestra insegna sempre qualcosa sull'acustica, tenetene di conto. poi non ne vedrete mai in un Fodera o un Ken Smith da 12:000 euro..unmltivo ci sarà? Corde ruvide quindi senza paura e mai fare bending..ma vibrate quano volete non farete alcun danno, ripeto la mia tasiera a 40 anni. ovviamente io ho la mia marca dopo varie ricerche del mio suono, per questo ognuno deve trovare la sua, altra cosa, ne troppo di sezione grossa ( da 105 in poi sono sa rock) ne troppo fini. neanche scalature asimmetriche; Mi da 105 con sol da 40..sono da slap..ma 98 / 45 o 50/100 siamo neL "Medium status virtus". Punto 4) La puliia del manio e la action; per la pulizia olio di limone e di gomiti..( :-) la tastiera fretless va tenuta pulita e con i rpodotti che ne mantengono durezza e igiene, il sudore genera collinette nere sotto le corde che frenano suono e timbrica. La action è strettamente personale, io la uso bassa, potei scendere anche di più, ma ho provato e perdo la pienezza del suono delle corde, ma per molti il mio basso risulta insuonabile, mentre sul 7 corde frettato preferisco averla un po più alta, per lo stesso motico, migliora il suono risultando più nitido e ricco. punto 5) Poi basta, Gli effetti. Col Fretless non esagerate mai, il suo suono è già un effetto meraviglioso e col tempo lo renderete ancora più bello, quindi reverbero e chirus sono i Re degli effetti riguardo l'influenza del suono. Looping ed altri hanno funzioni diverse..ma qui devo fermarmi, si rientra nel gusto personale. Ci sarebbero altre cose, ma Roberto insegna ed ho invaso anche troppo. Spero di aver fatto cosa gradita sia a voi che in particolare a te Roberto, è il mio riconoscimento nei tui confronti, con cui se Vuoi puoi fare un'altra bellissima puntata su questo straordinario strumento e regalare con le tue capacità diculgative un'altra fetta di questa fantastico mondo senza tasti. E riconìrdiao sempre di iscriversi e mette i Like, 100 commenti e 50 like non sono una cosa corretta, teniamone di conto. un Abbraccio Roberto e Grazie.
Ciao Alberto. Grazie innanzitutto per l'apprezzamento, fa piacere vedere che la condivisione della propria conoscenza sia comunque cosa gradita, anche perchè la preparazione dei video richiede tempo e impegno. E, come giustamente dici tu, tutto questo per chi ne usufruisce è assolutamente a titolo gratuito ;-) Ti ringrazio poi per il tuo commento ricco di informazioni utili frutto della tua esperienza. Il fretless è un po' un mondo a parte, secondo me, e suonarlo bene richiede costanza nel suo utilizzo. La "tastiera cieca" a mio parere è per chi utilizza il fretless con assiduità, e sempre lo stesso basso, altrimenti la "memoria muscolare" della mano perde efficacia. Chi ne fa un utilizzo saltuario si troverà meglio con la tastiera "lined" che permette un migliore controllo anche in assenza di una "memoria muscolare" allenata. Anche perchè il basso, al contrario del contrabbasso, non ha quasi riferimenti "fisici" a livello di manico. Sulle corde abbiamo gli stessi gusti, anche io preferisco le "round", anche sul fretless. E anche per quanto riguarda gli effetti, un filo di riverbero e del chorus se e quando serve.
Ho appena finito di costruire un basso fretless, tastiera cieca, da 30 pollici (perchè lo voglio lasciare a casa della mia fidanzata e lo volevo fare che prendesse poco posto e, tanto, ho la mano piccola e mi viene comodo l'intercorda corto). So a malapena tirar fuori suoni dalle corde ma mi piace, per così dire, giocare con il basso perchè le vibrazioni spesse e grosse si sentono dentro il corpo :-)
Sempre assolutamente chiaro ed esaustivo!!! Grazie Maestro!!! 👍👍👍
E comparso un orecchio di gatto 🐱.
Bravissimo maestro👍
Ciao Roberto sei molto esaustivo,i tuoi video sono davvero preziosi.
Un saluto
Il gattino è fantastico 😊
Chiarissimo come sempre
Ciao Roberto, sei autorevole come sempre. Una notte ho sognato uno strumento a 24 tasti che si chiama ancopada ed era una specie di contrabbasso a forma di pera sopra e a trapezio sotto, inoltre aveva i tasti di lungo e la sua lunghezza misurava 3,04 metri. Chissà come suonerebbe.
Bravo!
Ottima recensione, interessante e garbata. Anche il gatto pare compiaciuto :-)
I miei gatti ogni tanto compaiono nei miei video. I gatti si sa, fanno quello che gli pare…. :D
Innanzi tutto Bravo Roberto, dare un infarinatura sul fretless non è attatto semplice. Se posso correi aggiungere un apporto, suono fretless da 45 anni, ne ho 60..ed ho capito molti suoi segreti..e perchè non darla come "scambio" equo con una persona che regalando a me così tanto e senza neanche conoscermi? . E noi utenti per Prima cosa non dimentichiamo mai che la lezione è gartuita; basta però, almeno, iscrirversi e mettere sempre il Like che sono l'unica fonte di riconoscimento e sperando diventi anche di guadagno che possiamo rendere, attraverso i numeri, a chi ci "regala" la sua conoscenza.
Punto 1) Se si ha intenzione di munirsi di un Fretless dobbiamo, se possibile e secondo quanto si intende usarlo, optare per una tastiera cieca ed assicurarsi conun accordatore che i pochi riferimenti sulla costola superior del basso, siano perfettamente intonati, dal primo all'ultimo, al massimo saranno 7 o 8 punti compresi i doppi della òtima ottava, Perchè? Perchè comeunque il basso fretless va suonato con le orecchie e non con gli occhi, basta un abbassamento di luci o filessi sulla tastiera e le false barrette non si vedono più e se ci abituiamo a guardarle continuamente è la fine, la serata diventa un incubo. Inoltre le tastiere cieche di solti sono di legni migliori, il mio Yamaha ha una tastiera in ebano con venature che seguono tutto il manico di alto valore e non lho pagato così tanto, considerando che 40 anni dopo, questa tastiera costa circa 1500 euro e non sto scherzando, aprole di un liutaio molto conosciuto. Comunque è anche sempre più dura perchè più compatta ovviamente le tastiere con i falsi fret vengono riempite di altra polvere di legno e 24 o più tasti non dello stesso legno sono 24 e più interruioni della vibrazione, tenetene di conto. E infine è bellissimo..
Punto 2) I primi esercizi per l'intonazione sono scale a note fisse, senza glissare, ne far miagolare lo strumento. Note fisse e dita ben dilatate, la mente ha bisogno di apprendere le distanze, o posizioni, e col tempo a seconda della zona si dilateranno istintivamente per automatismo, aiutati ovviamente sempre dall'orecchio ( NdR). Solo dopo si passa agli abbellimenti che il suono che percepite nell'etere e volete riprodurre richiedono, ma non esagerate mai, meglio un glissato in meno ed un vibrato in più, che il contrario, il bassista fretless non deve "dimostrare di suonarlo, lo suona per se, per la sua espressione e si riconosce dal tocco con la nota fissa che sembra soffiata ed vibrati non veloci "caprini" ma lenti e precisi, ricordare quasi uno strumento a fiato e le sue performance non si devono icordare per i continui glissati che possono nauseare, nel vero senso della parola, ma per "bellezza" del suo suono che sembra giungere da "altrove".
Punto 3) le corde heheheeh qui devo andare per forza contro corrente. Sento goni volta dire che le corde giuste sono le lisce..perche liscio di qua e liscio di la..non rigano il manico...etc etc Tutta un'immensa improvvisazione, a meno che Voi non amate quelle a ragio veduta, ma attenzione, le corde lisce ed è comprovato, proprio perché liscio su liscio, suonano mmolto meno e riducono il loro sustain..ve lo potrei provare, mentre la zigrinatura è come in un punto che si espande e rende il suono più elevato in volume, dinamica, timbriche ed armonici.il fnto suono delle corde nylon black proprio non ne voglio parlare, sembra un masso racchuso in una scatola di gomma e l'orecchio allenato di qualsiasi bassista d'esperienza non lo può accettare, e pii se fossero funzionale ne vedremmo nelle orchestre con i contrabbassi...l'Orchestra insegna sempre qualcosa sull'acustica, tenetene di conto. poi non ne vedrete mai in un Fodera o un Ken Smith da 12:000 euro..unmltivo ci sarà? Corde ruvide quindi senza paura e mai fare bending..ma vibrate quano volete non farete alcun danno, ripeto la mia tasiera a 40 anni. ovviamente io ho la mia marca dopo varie ricerche del mio suono, per questo ognuno deve trovare la sua, altra cosa, ne troppo di sezione grossa ( da 105 in poi sono sa rock) ne troppo fini. neanche scalature asimmetriche; Mi da 105 con sol da 40..sono da slap..ma 98 / 45 o 50/100 siamo neL "Medium status virtus".
Punto 4) La puliia del manio e la action; per la pulizia olio di limone e di gomiti..( :-) la tastiera fretless va tenuta pulita e con i rpodotti che ne mantengono durezza e igiene, il sudore genera collinette nere sotto le corde che frenano suono e timbrica. La action è strettamente personale, io la uso bassa, potei scendere anche di più, ma ho provato e perdo la pienezza del suono delle corde, ma per molti il mio basso risulta insuonabile, mentre sul 7 corde frettato preferisco averla un po più alta, per lo stesso motico, migliora il suono risultando più nitido e ricco.
punto 5) Poi basta, Gli effetti. Col Fretless non esagerate mai, il suo suono è già un effetto meraviglioso e col tempo lo renderete ancora più bello, quindi reverbero e chirus sono i Re degli effetti riguardo l'influenza del suono. Looping ed altri hanno funzioni diverse..ma qui devo fermarmi, si rientra nel gusto personale.
Ci sarebbero altre cose, ma Roberto insegna ed ho invaso anche troppo. Spero di aver fatto cosa gradita sia a voi che in particolare a te Roberto, è il mio riconoscimento nei tui confronti, con cui se Vuoi puoi fare un'altra bellissima puntata su questo straordinario strumento e regalare con le tue capacità diculgative un'altra fetta di questa fantastico mondo senza tasti. E riconìrdiao sempre di iscriversi e mette i Like, 100 commenti e 50 like non sono una cosa corretta, teniamone di conto. un Abbraccio Roberto e Grazie.
Ciao Alberto.
Grazie innanzitutto per l'apprezzamento, fa piacere vedere che la condivisione della propria conoscenza sia comunque cosa gradita, anche perchè la preparazione dei video richiede tempo e impegno. E, come giustamente dici tu, tutto questo per chi ne usufruisce è assolutamente a titolo gratuito ;-)
Ti ringrazio poi per il tuo commento ricco di informazioni utili frutto della tua esperienza. Il fretless è un po' un mondo a parte, secondo me, e suonarlo bene richiede costanza nel suo utilizzo. La "tastiera cieca" a mio parere è per chi utilizza il fretless con assiduità, e sempre lo stesso basso, altrimenti la "memoria muscolare" della mano perde efficacia. Chi ne fa un utilizzo saltuario si troverà meglio con la tastiera "lined" che permette un migliore controllo anche in assenza di una "memoria muscolare" allenata. Anche perchè il basso, al contrario del contrabbasso, non ha quasi riferimenti "fisici" a livello di manico.
Sulle corde abbiamo gli stessi gusti, anche io preferisco le "round", anche sul fretless. E anche per quanto riguarda gli effetti, un filo di riverbero e del chorus se e quando serve.
@@robysalo Grazie della risposta Roberto!
Ho appena finito di costruire un basso fretless, tastiera cieca, da 30 pollici (perchè lo voglio lasciare a casa della mia fidanzata e lo volevo fare che prendesse poco posto e, tanto, ho la mano piccola e mi viene comodo l'intercorda corto). So a malapena tirar fuori suoni dalle corde ma mi piace, per così dire, giocare con il basso perchè le vibrazioni spesse e grosse si sentono dentro il corpo :-)