Spiegazione eccellente, mi ha aiutato a farmi un idea molto piu chiara e precisa riguardo molti aspetti della scelta delle corde, ho un allergia cutanea al nickel e soprattutto nei periodi iniziali quando ancora non si erano formati i calli sui polpastrelli ne risentivo molto, col cobalto ho trovato il mio compromesso ideale tra confort e suono. Grazie e ancora complimenti.
Sempre chiaro e preparato, ogni giorno trovo qualcosa di interessante nel tuo canale... purtroppo tutto ciò non fa altro che confermare le mie tante lacune per quanto riguarda il basso ( e sono 20 anni che lo maneggio) non posso fare altro che ringraziarti. ciao Davide
Dopo aver provato molteplici soluzioni, sono approdato alle corde lisce. Un amico chitarrista jazz che le aveva sulla sua semiacustica mi suggeriva di provare anche sul basso. Dogal carbonsteel Jaco ultrapiatte! Una scoperta! Ora le ho sul Jazzbass e sul MM Stingray 5 HH. Per il ruvido ho bei ricordi delle Ernie Ball. Sulla tua vocina nasale, dico che mi fa morire dal ridere. Una punta ironica che trovo molto simpatica. Non desistere!
Grazie Davide come sempre sei stato molto chiaro...io personalmente mi trovo molto bene con le corde in carbonio soprattutto perché come hai detto tu a mio gusto queste sono le migliori a livello sonoro...e sono quelle più adatte per i pezzi che suono solitamente...quindi è veramente molto soggettivo il discorso corde...
Grazie Davide ottima spiegazione. Dalla mia esperienza mi sono trovato molto bene con DR Leggend per quanto riguarda le corde lisce e con le DR PURE BLUES come ruvide al Nickel (usavo un tempo le Richard Cocco Nickel ma trovavo che non avessero una gran longevità). Invece ho scoperto non da molto le SANSONE in acciaio sia per la timbrica che per la longevità. Tutte con scalatura 0,45-105. Comunque come dicevi tu il panorama legato al mondo delle corde è vastissimo e comunque sia anche se suoni da tanto tempo la voglia di sperimentare non ti passerà mai. :-) A presto.
@@automatechvennarini Ciao David in effetti non tutti le trattano io essendo di Torino le trovo da BoxGuitar... mi sembra faccia vendita anche online www.boxguitar.com
Bell' argomento ... ne ho visti tanti in merito alla scelta delle corde ma alla fine come dici tu l'unica cosa è sperimentare proprio perchè ci sono troppe variabili in gioco ... ciao Davide
Io che sudo parecchio alle mani uso le Elixir che paradossalmente hanno un buon rapporto prezzo/durata, costano quasi il doppio delle solite però mi durano più del doppio.
Per quanto riguarda lo spessore delle corde, posso aggiungere (e mi dirai se sbaglio) che, in caso di accordatura abbassata di tono, è meglio usare corde più grosse perché "vanno tirate di più" e compensano il minor tiro dovuto al calo di tonalità dell'accordatura. Accordare "mezzo tono sotto" è abbastanza frequente, specialmente se il cantante vuole stare più sereno :-)
Cioè se il cantante vuole stare mezzo tono sotto tu abbassi l'accordatura di mezzo tono? Non è più facile suonarla mezzo tono sotto? Poi la canzone successiva se la vuole alla tonalità giusta riaccordi il basso?
Io da quando ho provato le Francesco Sansone ho “strappato” e buttato tutte le corde, seminuove comprese e ho montato le F.S. su tutti i mie strumenti...
Ciao Davide. Innanzi tutto complimenti per aver toccato un tema importantissimo troppo spesso trascurato o non approfondito. Io suono fretless; pizzicato, salvo rari interventi di slap, ma da.vero occasionali. Ho provato veramente di tutto e di ogni scalatura. Fin da subito ho trovato nelle Dean Markley " Nichel", scalatuta attuale 50/105 ruvide, le miglior corde in assoluto. Ovvio in relazione al mio tocco ( elemento soggettivo e fondamentale nel fretless) la mia pressione, necessità armonici ( straordinariamente ricche ) bilanciamento e vero e durata. Ti posto una delle mie esecuzioni che rende benissimo l'idea di quanto ti dico. Da scoltare con le cuffie, ma ovvio che un bassista sa bene per ascoltare il basso sono indispenzabili. In sostituzione mi trovai bene con le RD acciao, stessa scaatura; particolarmente morbide "luminose" e profonde" nella risposta ai toni, ma troppo breve la durata. Me ne manca molte all'appello che non ho mai provato, ma sono curioso, se puoi darmi un consiglio tu, anche perchè le Dean Markley non sono sempre facilmente reperibili. Cosa pensi delle Labella? ruclips.net/video/bUa_9qB1HJM/видео.html; se ti va ed hai tempo mi farebbe piacere tu ascoltassi.. Un abbraccio e di nuono Grazie.
Ti ringrazio tantissimo per le analisi accurate e dettagliate, utili di sicuro a chi segue il canale e anche a me! Per quanto riguarda quel tipo di corde, le Labella le ho provate una colta sola e mi sento di consgliartele, anche se poi credo che ci sia comunque un forte elemento di soggettivitá nella scelta, mentre le Dean Markley sinceramente non avendole mai provate non sapeei dirti...
saludos...non ne ho provate moltissime pero' mi sento di concludere che personalmente trovo le Dr hi bean (round core) il migliore compromesso fra timbrica (non sferragliano troppo), tensione (molto morbide) e durata, tra l altro il prezzo ultimamente e'pure sceso...suonano molto bene anche le Ernie Ball ma dopo 15 gg son da buttare....Elixir provate una volta...tocca impegnare un rene pwr portarle a casa ma hanno una durata nettamente superiore quindi alla fine il costo si recupera...mi piacevan tanto le Sansone ma son sparite dai radar...riguardo alle corde grosse tocca vedere se il manico le regge 😊
Le corde lisce le ho provate, ma liscio sul liscio, non hanno, per me, una buona resa. E' importante, quando si cuona fretless non fare "banding" come con la chitarra o il basso frettato, il bandig o "vibrato" va cercato con il metodo del violino o del contrabbasso, cioè ondeggiando lungo la linea della corda e non "tirandole" su o giù. Il metodo "violinistico" sul mio piano vibrante su cui le ruvide hanno suonato per 40 anni, non ha lasciato nessun segno; anche perchè il punto di cui poggiano alla pressione è sempre, e solo, uno..e vibrandolo correttamente si sposta solo il punto di contatto della corda al manico e non si graffia l'ebano in questo modo. Con le corde lisce, invece, ho osservato questo: vero che non danneggiano, ma si "spengono"; il suono sul fretless sembra ovattarsi o in alcuni strumenti addirittura sembra "imbottigliato" e gli armonici, che sci sono certo, ma sono poco cristallini, i bassi, causa il poggiare il liscio sul liscio, meno ampi e si perde un attimo di soustain. Tutto quanto è solo esperienza personale, nulla di oggettivo, tutto è poi rimandato alla personale ricerca del porprio suono ed all'assecondare i propri gusti. UN abbraccio.
Premetto che sono un principiante assoluto del basso elettrico... L'effetto fastidioso e immediato che ho notato venendo dalla chitarra elettrica è l'evidente rumore di strisciamento delle dita sulle "ciccione" corde ruvide... Forse è colpa del mio economico Harley Benson j45op o piu probabilmente della mia scarsissima tecnica.... Ma le corde lisce possono in tal senso aiutare?
Mah io sinceramente uso le Fender 45 100 Flat e non le cambio MAI. Mai avuto interesse ad avere altro tipo di suono. Se non altro risparmio parecchio in improbabili tentativi ;)
Piccolo trucco. Siccome le corde costano,quando perdono in brillantezza,basta smontarle,arrotolarle e metterle in un pentolino con acqua e bicarbonato e farle bollire. Torneranno come nuove. Ciao Davide
Quanti soldi buttati in prove ed esperimenti...alla fine, sul mio american series jazz bass, mi sono innamorato delle Gallistrings exposed core in nikel...la mia pace dei sensi ☺
Questa cosa di fare la voce nasale quando citi le domande e le opinioni di chi si rivolge a te è veramente fastidiosa, perché lascia intendere che chiunque ti chieda qualcosa sia un cretino, e tu sei l'unico che ragiona... Ci sta che fai la voce così nasale quando citi uno che dice una stronzata, ma non per citare qualsiasi domanda ti venga fatta.
Se uno è veramente interessato all'argomento, chi spiega potrebbe fare anche la voce da topogigio, diverso è quando chi ascolta ha il ciclo mestruale in atto!
Spiegazione eccellente, mi ha aiutato a farmi un idea molto piu chiara e precisa riguardo molti aspetti della scelta delle corde, ho un allergia cutanea al nickel e soprattutto nei periodi iniziali quando ancora non si erano formati i calli sui polpastrelli ne risentivo molto, col cobalto ho trovato il mio compromesso ideale tra confort e suono. Grazie e ancora complimenti.
Sempre chiaro e preparato, ogni giorno trovo qualcosa di interessante nel tuo canale... purtroppo tutto ciò non fa altro che confermare le mie tante lacune per quanto riguarda il basso ( e sono 20 anni che lo maneggio) non posso fare altro che ringraziarti. ciao Davide
Dopo aver provato molteplici soluzioni, sono approdato alle corde lisce. Un amico chitarrista jazz che le aveva sulla sua semiacustica mi suggeriva di provare anche sul basso. Dogal carbonsteel Jaco ultrapiatte! Una scoperta! Ora le ho sul Jazzbass e sul MM Stingray 5 HH. Per il ruvido ho bei ricordi delle Ernie Ball. Sulla tua vocina nasale, dico che mi fa morire dal ridere. Una punta ironica che trovo molto simpatica. Non desistere!
Grazie Davide come sempre sei stato molto chiaro...io personalmente mi trovo molto bene con le corde in carbonio soprattutto perché come hai detto tu a mio gusto queste sono le migliori a livello sonoro...e sono quelle più adatte per i pezzi che suono solitamente...quindi è veramente molto soggettivo il discorso corde...
Grazie Davide ottima spiegazione. Dalla mia esperienza mi sono trovato molto bene con DR Leggend per quanto riguarda le corde lisce e con le DR PURE BLUES come ruvide al Nickel (usavo un tempo le Richard Cocco Nickel ma trovavo che non avessero una gran longevità). Invece ho scoperto non da molto le SANSONE in acciaio sia per la timbrica che per la longevità. Tutte con scalatura 0,45-105. Comunque come dicevi tu il panorama legato al mondo delle corde è vastissimo e comunque sia anche se suoni da tanto tempo la voglia di sperimentare non ti passerà mai. :-) A presto.
anch'io ho provato le Sansone.
Gran timbro(per il mio gusto).
però di non facile reperibilità.
@@automatechvennarini Ciao David in effetti non tutti le trattano io essendo di Torino le trovo da BoxGuitar... mi sembra faccia vendita anche online www.boxguitar.com
Bell' argomento ... ne ho visti tanti in merito alla scelta delle corde ma alla fine come dici tu l'unica cosa è sperimentare proprio perchè ci sono troppe variabili in gioco ... ciao Davide
Io che sudo parecchio alle mani uso le Elixir che paradossalmente hanno un buon rapporto prezzo/durata, costano quasi il doppio delle solite però mi durano più del doppio.
Per quanto riguarda lo spessore delle corde, posso aggiungere (e mi dirai se sbaglio) che, in caso di accordatura abbassata di tono, è meglio usare corde più grosse perché "vanno tirate di più" e compensano il minor tiro dovuto al calo di tonalità dell'accordatura.
Accordare "mezzo tono sotto" è abbastanza frequente, specialmente se il cantante vuole stare più sereno :-)
Cioè se il cantante vuole stare mezzo tono sotto tu abbassi l'accordatura di mezzo tono? Non è più facile suonarla mezzo tono sotto?
Poi la canzone successiva se la vuole alla tonalità giusta riaccordi il basso?
Ciao Davide, hai già fatto un video sui bassi a 5 e a 6 corde? Mi piacerebbe sapere le tue impressioni su questi strumenti.
Io da quando ho provato le Francesco Sansone ho “strappato” e buttato tutte le corde, seminuove comprese e ho montato le F.S. su tutti i mie strumenti...
Ciao Davide. Innanzi tutto complimenti per aver toccato un tema importantissimo troppo spesso trascurato o non approfondito. Io suono fretless; pizzicato, salvo rari interventi di slap, ma da.vero occasionali. Ho provato veramente di tutto e di ogni scalatura. Fin da subito ho trovato nelle Dean Markley " Nichel", scalatuta attuale 50/105 ruvide, le miglior corde in assoluto. Ovvio in relazione al mio tocco ( elemento soggettivo e fondamentale nel fretless) la mia pressione, necessità armonici ( straordinariamente ricche ) bilanciamento e vero e durata. Ti posto una delle mie esecuzioni che rende benissimo l'idea di quanto ti dico. Da scoltare con le cuffie, ma ovvio che un bassista sa bene per ascoltare il basso sono indispenzabili. In sostituzione mi trovai bene con le RD acciao, stessa scaatura; particolarmente morbide "luminose" e profonde" nella risposta ai toni, ma troppo breve la durata. Me ne manca molte all'appello che non ho mai provato, ma sono curioso, se puoi darmi un consiglio tu, anche perchè le Dean Markley non sono sempre facilmente reperibili. Cosa pensi delle Labella?
ruclips.net/video/bUa_9qB1HJM/видео.html; se ti va ed hai tempo mi farebbe piacere tu ascoltassi.. Un abbraccio e di nuono Grazie.
Ti ringrazio tantissimo per le analisi accurate e dettagliate, utili di sicuro a chi segue il canale e anche a me!
Per quanto riguarda quel tipo di corde, le Labella le ho provate una colta sola e mi sento di consgliartele, anche se poi credo che ci sia comunque un forte elemento di soggettivitá nella scelta, mentre le Dean Markley sinceramente non avendole mai provate non sapeei dirti...
Il mio suono preferito ? Rotosound bollite dopo averle usate un bel po'. Provare
Su amazon ho comprato per il mio basso le Olympia flatwound. Niente male per i 13 euro che costano.
saludos...non ne ho provate moltissime pero' mi sento di concludere che personalmente trovo le Dr hi bean (round core) il migliore compromesso fra timbrica (non sferragliano troppo), tensione (molto morbide) e durata, tra l altro il prezzo ultimamente e'pure sceso...suonano molto bene anche le Ernie Ball ma dopo 15 gg son da buttare....Elixir provate una volta...tocca impegnare un rene pwr portarle a casa ma hanno una durata nettamente superiore quindi alla fine il costo si recupera...mi piacevan tanto le Sansone ma son sparite dai radar...riguardo alle corde grosse tocca vedere se il manico le regge 😊
Le corde lisce le ho provate, ma liscio sul liscio, non hanno, per me, una buona resa. E' importante, quando si cuona fretless non fare "banding" come con la chitarra o il basso frettato, il bandig o "vibrato" va cercato con il metodo del violino o del contrabbasso, cioè ondeggiando lungo la linea della corda e non "tirandole" su o giù. Il metodo "violinistico" sul mio piano vibrante su cui le ruvide hanno suonato per 40 anni, non ha lasciato nessun segno; anche perchè il punto di cui poggiano alla pressione è sempre, e solo, uno..e vibrandolo correttamente si sposta solo il punto di contatto della corda al manico e non si graffia l'ebano in questo modo. Con le corde lisce, invece, ho osservato questo: vero che non danneggiano, ma si "spengono"; il suono sul fretless sembra ovattarsi o in alcuni strumenti addirittura sembra "imbottigliato" e gli armonici, che sci sono certo, ma sono poco cristallini, i bassi, causa il poggiare il liscio sul liscio, meno ampi e si perde un attimo di soustain. Tutto quanto è solo esperienza personale, nulla di oggettivo, tutto è poi rimandato alla personale ricerca del porprio suono ed all'assecondare i propri gusti. UN abbraccio.
Hai mai visto le Elixir usate al microscopio ? Sono un bel pacco.
Premetto che sono un principiante assoluto del basso elettrico... L'effetto fastidioso e immediato che ho notato venendo dalla chitarra elettrica è l'evidente rumore di strisciamento delle dita sulle "ciccione" corde ruvide... Forse è colpa del mio economico Harley Benson j45op o piu probabilmente della mia scarsissima tecnica.... Ma le corde lisce possono in tal senso aiutare?
Mah io sinceramente uso le Fender 45 100 Flat e non le cambio MAI. Mai avuto interesse ad avere altro tipo di suono. Se non altro risparmio parecchio in improbabili tentativi ;)
Piccolo trucco.
Siccome le corde costano,quando perdono in brillantezza,basta smontarle,arrotolarle e metterle in un pentolino con acqua e bicarbonato e farle bollire. Torneranno come nuove. Ciao Davide
Assolutamente provato e riprovato. Ottima soluzione ma meglio non abusarne...
Quanti soldi buttati in prove ed esperimenti...alla fine, sul mio american series jazz bass, mi sono innamorato delle Gallistrings exposed core in nikel...la mia pace dei sensi ☺
il topo e' morto?
No era solo svenuto…
Io le ho sul mio basso e ho preso le 55-110 (drop b tuning) e non durano niente. Difetto della ernie ball....
io ho un ibanez a 5 fanned... che piglio?
Questa cosa di fare la voce nasale quando citi le domande e le opinioni di chi si rivolge a te è veramente fastidiosa, perché lascia intendere che chiunque ti chieda qualcosa sia un cretino, e tu sei l'unico che ragiona... Ci sta che fai la voce così nasale quando citi uno che dice una stronzata, ma non per citare qualsiasi domanda ti venga fatta.
Ivan Busacca hai ragione.
Se uno è veramente interessato all'argomento, chi spiega potrebbe fare anche la voce da topogigio, diverso è quando chi ascolta ha il ciclo mestruale in atto!