Io forse non sono rimasta "delusa" perché non avevo letto nessuna recensione prima di vedere il film, se avessi pensato di vedere un Frankenstein al femminile probabilmente lo sarei stata, ma non credo comunque che il regista volesse questo. Non credo che Bella possa essere considerata un'eroina femminista perché i presupposti per rispecchiarci in lei non ci sono: all'inizio del film facciamo un patto narrativo, dobbiamo immaginare una bambina letteralmente buttata nel mondo esterno degli adulti. Tecnicamente questa cosa é irrealizzabile, perché fin da piccole inevitabilmente riceveremo una certa educazione, influenze della società, quindi molte delle nostre scelte non saranno libere. Cosa succederebbe invece se non avessimo questi limiti? Che forse faremmo quello che ci va di fare e non quello che è più socialmente accettato. Non avremmo paura di tirarci fuori da un rapporto tossico come quello con Ruffalo, magari per non fare soffrire quella persona, oppure di fare sesso ed essere chiamate troie ( come minimo), anche di masturbarci perché non è cosa buona per la società, come viene detto nel film. Nelle situazioni di oppressione da parte di un uomo ogni volta diverso (prima God, poi l'assistente di God, poi Ruffalo e infine l'ex) in cui si trova ripetutamente Bella purtroppo molte donne ci restano e non solo perché può essere difficile uscirne ma anche perché sono talmente immerse nei costrutti del patriarcato che pensano sia giusto così. Inoltre credo che Ruffalo possa rappresentare moltissimi uomini. All'inizio della loro relazione lui dice a Bella che tra loro non sarebbe stato niente di serio, appare fiero, orgoglioso del fatto di essere un casanova e si aspetta una donna che cada ai suoi piedi. Quando invece si rende conto che Bella può fare a meno di lui e della sua virilità perché ha scoperto i libri, l'amicizia con Marta (la signora anziana sulla nave che reputo essere un bel personaggio femminile), il dolore ( per i poveri che non può davvero aiutare), Ruffalo diventa violento, "o ti sposo o ti uccido" perchè vuole possederla a tutti i costi e decidere per lei. Questo é il tipico uomo che oggi é responsabile di femminicidio e purtroppo ho sentito dire da alcuni ragazzi che Bella lo ha strumentalizzato e fatto impazzire perché voleva perseguire i suoi interessi. Lei voleva solo essere libera. Sono d'accordo con te su alcuni punti, il finale con l'uomo capra non è dei migliori e nemmeno la mancanza di aiuto per l'altra ragazza imprigionata, però non credo che lei sia diventata God perché God ha sacrificato tutto per il puro sapere scientifico e egoismo personale, anche gli affetti e il proprio corpo ormai distrutto, ha deciso di rimettere al mondo due ragazze con un cervello di un neonato per arrivare ad avere un grande risultato scientifico. Lei si circonda di persone che scelgono di stare con lei (la ragazza che conosce nel bordello, l'assistente di God che la aiuta a studiare anatomia) e acquisisce un altro tipo di sensibilità anche se ripeto l'uomo capra era evitabile e la questione della ragazza non é approfondita forse (si vede solo che lei prova compassione forse quando la incontra, da quanto ho percepito ).
Inoltre penso che la bellezza sia sí il mezzo con cui lei riesce a diventare libera uscendo dalla casa di God perché Ruffalo si innamora di lei, ma anche la sua condanna perché alla fine gli uomini tentano ripetutamente di ingabbiarla, per ultimo il suo ex che vuole ucciderla e per primo God perché "sarebbe stato un peccato non dare la vita a un corpo così bello". La sua bellezza é il primo motivo per cui qualcuno decide al posto suo.
Sono molto d'accordo! Anche io ho visto il film senza aver letto nessuna recensione, quindi non ho potuto restare delusa. Certo non mi è venuto in mente neanche per un attimo che sia un film femminista, però non so nemmeno se fosse un intento del regista.
@@carmelamauro9704 esattamente!Troppo spesso ci si sofferma sui lati positivi dell'essere bella, dimenticandosi dei tanti aspetti negativi che inevitabilmente la cosa porta.
Io l'emancipazione che passa attraverso il sesso non l'ho colta. Anzi, le scene ridondanti e disturbanti a mio avviso sono state scelte appunto per rimarcare il concetto di uomini senza scrupoli che si eccitano e approfittano della donna-bambina, in quanto Bella è l'archetipo perfetto della donna plasmabile che nei secoli l'uomo ha cercato di rinchiudere nelle caselle da lui create, caselle che lei senza le sovrastrutture sociali non solo distrugge, ma nemmeno vede, tantomeno le capisce. L'emancipazione di Bella inizia con la scoperta dei libri e culmina con la scoperta dell'esistenza delle menzogne che gli uomini le raccontano, e quando inizia ad essere volitiva per l'uomo frustrato non è più così attraente come lo era prima, quando non aveva propriamente un ritardo mentale, ma solo tanta ingenuità, che è un'altra caratteristica della donna senza libero arbitrio che esiste da quando esiste il patriarcato; quando Bella esce dalla gabbia della bella statuina e inizia a porre lei delle condizioni, il meccanismo si inceppa e fa crollare le certezze dell'avvocato uomo di mondo.
Sono uscita dalla sala con qualcosa che non mi convinceva, la sensazione di un occhio decisamente maschile che ha pesato sul film impedendogli di diventare un prodotto davvero innovativo. Grazie per quest'analisi, non avrei saputo dirlo meglio🙏
Io idem! Ho letto il libro e ti assicuro che il messaggio femminista (e socialista, se vogliamo) è molto più presente e interessante. Senza fare spoiler, l'autore del libro ci racconta la vita di Victoria/Bella in modo che noi che leggiamo ci troviamo a dire: cacchio sti uomini sono proprio dei poveracci! (O povere creature, che rende molto menoncome traduzione, secondo me) Nel libro gli uomini sono tutti molto patetici e Bella risalta perché ne mette in luce queste caratteristiche. Scusate il ted talk 😂
@@valeusagi1911 è esattamente quello che ho pensato vedendo il film. Quale figura maschile ne esce in modo lusinghiero? Le uniche persone per cui Bella prova della vera stima sono i due amici nella nave e la sua amica/amante.
Ciao Carolina Per la prima volta non sono d'accordo su quasi nulla Bella non si emancipa perché è bella, magari le sarebbero accadute cose diverse (magari no), ma avrebbe comunque fatto un percorso di conoscenza di sé e del mondo: esattamente come per Barbie (e neanche Barbie avrebbe vissuto le stesse identiche cose non fosse bella. ma non vedo cosa c'entri, questa è la loro storia) l'emancipazione parte da curiosità e prese di coscienza e consapevolezza (c'è anche qui, eccome, perché non ce la vedi? consapevolezza prima del proprio corpo, poi del proprio intelletto, e del mondo che la circonda - vedi la parte, un attimino didascalica questo sì, dei poveri a Alessandria) (tra parentesi il nome di Bella, che pure si richiama certamente alla bellezza, viene da Isabelle Baxter, cara amica di Mary Shelley) Né si emancipa attraverso il sesso: il suo amore crescente verso i libri e la conoscenza c'è eccome - nella parte sulla nave rifiuta un approccio dell'avvocato dicendo proprio esplicitamente che preferisce leggere! Il piacere che trae dal sesso è esattamente lo stesso che da quel momento trae dalla lettura Non trovo nemmeno ci sia male gaze e indugiare sui corpi, non mi è parso affatto, non ho trovato - cosa per me rarissima - nulla di gratuito nelle scene di sesso Vero che non c'è il sesso "adulto e consapevole", non nel senso che lei non lo scelga consapevolmente, ma nel senso che la vediamo solo in fase di esplorazione e soprattutto mi sono chiesta: perché Bella sembra non provare nulla? Non innamorarsi mai né nulla di simile? Forse le due cose sono collegate? Non so, in ogni caso peccato. Quale che sia l'età mentale del suo cervello non vedo motivi per non farle provare nulla (visto che è in grado di provare empatia, come accade per i poveri) Bella, come hanno già detto altre e altri, non è una bambina per tutto il film: la sua crescita è esponenziale, non è una normale crescita umana, e non è una donna bellissima che capisce poco. Non è vero che capisce poco :) infatti come ricorda Duncan è in grado di comprendere difficili concetti scientifici e insieme di non sapere cosa sono le banane. È solo diversa perché diversa è la sua esperienza Il tema del consenso c'è (poi possiamo dirci di quanto i temi siano o meno approfonditi): quando nel bordello Bella cerca di dire che dovrebbero loro scegliere con chi avere rapporti e nel tentativo di "conoscere" e instaurare una qualche relazione con il cliente con cui si scambia barzellette per solo poi acconsentire al rapporto Bella non diventa suo padre Vuole diventare medica e studia per farlo, non per imitazione ma per scoperta passione Nel film non vediamo che tipo di medica sarà (a parte l'esperimento ex marito-capra, che è solo un elemento grottesco) ma nel libro (mini spoiler) scopriamo che lavorerà per le donne, per maternità e aborto Ma anche se nel film ci fermiamo prima non possiamo dire che gestirà il potere come un uomo Senza considerare la sorellanza, che è una delle cose più forti che ha imparato Sul finale con Felicity (non intelligente come Bella - ma non meno bella, questo a ridire che non è la bellezza di Bella a determinarne l'emancipazione) che porta l'acqua come una serva non pensante sono d'accordo: momento non riuscito (che mi pare proprio sia solo nel film), ma intanto comunque Felicity non è abbandonata a sé stessa, è accolta nella famiglia e anche qui non sappiamo quali saranno i suoi progressi e il suo percorso Detto questo, non è che dobbiamo per forza classificarlo come film femminista Ma sicuramente ci sono dei temi femministi Se poi leggerai il libro (che in questo senso mi è parso più centrato) O approfondirai anche i vari rimandi a Mary Shelley ma soprattutto a sua madre Mary Wollstonecraft secondo me forse lo ripenserai un po' diversamente Resta comunque che il film è separato da tutto questo e dovrebbe reggere a prescindere, quindi ci sta notare che non regga tutte le tematiche allo stesso modo
Alleluja! Aggiungerei anche la presa di coscienza del "potrei trovare un altro uomo che mi mantenga, tanto vale che faccia la prostituta e potrò essere più libera", che in un mondo che vietava la scolarizzazione femminile era il destino già segnato, e che nel 2024 nonostante le lotte fatte molte donne preferiscono ancora la prima opzione perché moralmente e socialmente accettata.
Ho letto tantissimo su Mary Shelley e studiato la storia di sua madre, ed è proprio per questo che parlare di Frankenstein mi pare una scelta molto infelice. So che il libro è molto diverso e diciamo che c’è un diverso bilanciamento dei temi, infatti ho premesso che non lo conosco.
Non è vero che non vediamo che medica sarà perché di fatto ce lo mostrano. Nessuna scena in un film (ma in qualunque narrazione) è messa a caso, quella scena ha significato, violenza dirci qualcosa. E ci dice che Bella fa le stesse identiche cose di suo padre, quindi gioca con la vita degli altri. Bella non ha imparato assolutamente niente sul potere, è solo diventata più colta.
@Elezzzzz,Bella non ha la capacità di farsi coinvolgere emotivamente nelle relazioni perché non raggiunge l'emotività dell' età adulta. In una delle scene finali dice al futuro marito di baciarla con "meno lingua". Il limitarsi nel bacio francese è una caratteristica delle persone tendenzialmente anaffettive. Un altro particolare di cui nessuno ha scritto,(credo), è che Bella ammette di aver provato un certo piacere nel rapporto nel bordello con l'uomo che la domina e la "usa" senza particolare attenzione. Lì il suggerimento è forse come la natura femminile sia predisposta atavicamente a provare piacere in un contesto di dominazione subita.
Riguardo la teoria che "Bella è una mente bambina priva da condizionamenti": una mente bambina è molto di più di quello che è rappresentato nel film. Una mente bambina non è lo stereotipo di un "buon selvaggio". Una mente bambina prova paura, e ha bisogno di conforto, di sicurezza, di amore e anche di approvazione. Il fatto che gli autori propongano una visione così riduttiva e superficiale dell'infanzia, come se fosse niente di più che una tabula rasa, la dice lunga sulla mancanza di originalità e spessore tematico di questo film.
Ciao, grazie per questo video. Uscita dal cinema avevo questi pensieri, sebbene assai meno organizzati in testa, e mi sono portata a casa una sensazione di disagio. Poi magari usciranno altre riflessioni su questi temi che mi sfuggono, ma per adesso mi fai sentire "meno strana". Relativamente al grottesco, ho trovato che sia effettivamente un furbo escamotage (che fosse voluto o meno) per nascondere la mancata capacità di rappresentare la realtà nelle sue molteplici sfaccetature. Con Barbie poteva esserci questo stesso rischio, facendo scadere la leggerezza in superficialità trattandosi di linguaggio pop (anziché nel grottesco più tipico della scelta stilistica di Povere creature). Però lì non è successo... Bello riflettere ❤
Adoro le tue riflessioni e su molte concordo ma su questo film non la vedo così - "purtroppo" - perchè anche io vorrei poter dire: gli uomini non sono così ( tra l'altro uno dei pochi film su cui ho potuto avere, diversamente da Barbie, più confronto con maschi con lati "tossici"). Penso che il ribaltamento di potere è un percorso, che nel film ci sia una chiave per raggiungerlo (il viaggio alla scoperta del proprio sguardo, l'autonomia). Credo che nel finale c'è tutto quello che dici mancare (anche lei dottoressa che crea un frankenstain uomo-capra). In realtà non mi pare nemmeno che tutti la amino, molti la giudicano per quello che lei è, che non è solo bellezza ma è soprattutto disordine, voracità, "maleducazione" infantile, manca proprio la percezione della differenza tra di bello e di brutto. Perfino il primo dei suoi uomini all'inizio la guarda con un certo sdegno, è solo attraversando una quotidianità con lei che se ne innamora, non perchè "è bella". Credo anche che tutto lo spazio che si dà al sesso è uno spazio spropositato che è dato prima di tutto dalla società (che è molto realistico e molto poco fantascientifico), e da cui lei tra l'altro si stacca via via che si interessa alla cultura e alla politica... se lei sia femminista non lo so, forse lo è nel senso più innocente del termine.. ma è un peccato ridurre tutto al discorso di quanto (e che tipo di) sesso ci fa vedere o al discorso dell'infanzia, lei non ha perennemente 5 anni, alla fine del film i suoi capelli arrivano quasi ai piedi quindi di anni ne ha 20/30, non c'è abuso perchè è lei ad essere padrona del suo corpo (ma in realtà manchiamo completamente di un modello simile, che non sia negativo). Certo, è una padronanza che nasce in risposta alla società intorno a lei che l'ha sessualizzata per prima. Ma c'è un percorso. All'inizio il sesso è un piccolo piacere in risposta alla noia di una casa-prigione, scoprire che il corpo che abitiamo non è una prigione, una prima consapevolezza fisica. Poi subisce la curiosità maschile. Diventa una sorta di amore, da vivere con golosità, poi semplice sostentamento, tant'è che da dopo Parigi non si parla nemmeno più di sesso, ma si parla di coppia e di matrimonio come un unione con qualcuno che condivide i tuoi ideali (personaggio maschile positivo).... Non vedo nessuna scarpa da togliere, sa che vogliono tagliarle il clitoride e affronta quell'uomo dicendogli che può ucciderla piuttosto.. non immagino un "eroina" più consapevole. Anche il discorso di tornate per essere come il padre mi sembra riduttivo, c'è un topos antichissimo del viaggio dell'eroe, di quanto lo cambia, del suo ritorno, forse non siamo abituate a immaginarlo infantile e femminile? E poi perchè Felicity considerata l'idiota? vivono tutti insieme, Felicity comincia a fare progressi solo da quando c'è Bella, ha preso sotto la sua ala anche la ragazza di colore che si prostituiva con lei. Il finale è più una comune che un matrimonio.. Non so perchè ci sia la necessità di definire femminista una cosa che comunque non è nata con quel presupposto, non è neanche detto che debba seguire "delle regole alla lettera". Però penso che il nodo maggiore lo crei il sesso. E forse ancora di più la prostituzione. Volenti o nolenti abbiamo ricevuto un educazione in cui è un tabù o non ce ne disturberebbe la visione e questo condiziona enormemente il nostro punto di vista, credo molto più di quanto crediamo. Più che un intento femminista credo sia proprio questo tipo di fastidio che voleva tirare fuori il regista. un abbraccio Carolina
Perfetto, non voglio dire che Carolina non ha capito il film (perché chiaramente ognuno da la propria interpretazione) ma secondo me non l'ha guardato bene, è stata poco attenta, perché è oggettivamente sbagliato per esempio il fatto che viene dato poco spazio all'aspetto intellettuale, così com'è oggettivamente sbagliato il fatto che lei sia perennemente una bambina nel corpo adulto o che lei diventa come God quando il "mondo" chr crea a casa sua è completamente diverso (una comune come dici tu). Secondo me dovrebbe riguardarlo meglio
@@greg_house4238 nforse mi sono espressa male, non mi permetterei mai di dire qualcosa tipo “riguardalo meglio” , credo che ognuno ha una cultura e un vissuto personale in cui le cose risuonano in modo diverso, é bello parlarne per ampliare una visione non per polarizzarla non so se mi spiego
Ciao Carolina, pensavo di essere l’unica ad aver provato disagio proprio nel non riuscire a dimenticare l’età mentale della protagonista. Come al solito sei illuminante, anche su tutti gli altri punti.
Sono uscita dal cinema con un senso di disagio e soprattutto angoscia. Si abusava di una bambina, questo é quello che mi ha scioccato. Gran parte del film mi ha mostrato questo. Mi sono sentita avvilita non riscattata
Come sempre le tue analisi sono puntuali e ricche di ragionamenti intelligenti che, in questo caso, mi aiutano a dare forma all'insoddisfazione che ho provato uscendo dalla sala. Seguo diversi critici cinefili (purtroppo quasi tutti maschi) e una cosa che hanno detto spesso è che il film non parla della crescita/emancipazione di una donna ma di un essere umano: già così è imbarazzante, perché il "disclaimer" presuppone che c'è il rischio che un racconto con una protagonista femminile non sia un racconto valido per tutti gli esseri umani (Michela Murgia docet). Sono d'accordo con tutti gli argomenti presi in esame; personalmente, la parte che mi ha letteralmente svelato come Bella sia solo un ideale maschile e, lasciamelo dire, maschilista, è il momento in cui entra nel bordello: tutto è studiato per far sentire meno in colpa gli uomini; lei bella e senza pensieri ha rapporti con uomini buffi, innocui, al massimo un po puzzolenti. Nulla viene esposto del sopruso di uomini che utilizzano il denaro per possedere il corpo di donne povere (perché, possiamo girarci intorno, ma al netto di una piccola percentuale che fa scelte consapevoli, la maggior parte lo fanno per necessità economica e scarsità di opportunità alternative). La prostituzione è il momento di liberazione di Bella, mica la politica o lo studio, rappresentati in due microscene in cui il culmine è la relazione lesbica (tipologia popolarissima in tutti i siti porno) con il sunto della "pu77ana ottimista e di sinistra" (come dice Dalla). Quanto è stato osteggiato "Barbie" per aver espresso un femminismo troppo "rosa" e quanto incensato questo film perché, si sa, gli uomini ti devono spiegare tutto, anche come devi essere donna per emanciparti. Concludo dicendo che ho letto proprio oggi un interessante punto di vista: Bella è una creatura partorita dall'idea di un uomo di come dovrebbe essere una donna, proprio come Minerva era la dea perfetta partorita dalla testa di Giove. Complimenti come sempre per i tuoi contenuti.
Premetto che mi sono goduta appieno il film e che lo rivedrei volentieri, soprattutto per quello che regala dal punto di vista visivo e dell'interpretazione di Emma Stone, ma concordo in toto con la tua analisi, e aggiungo che all'uscita dal cinema, guarda caso, pur essendo soddisfatta, non ho provato lo stesso appagamento che mi avevano regalato Barbie e C'è ancora domani. Infatti sono rimasta anch'io molto perplessa di fronte a tutti i proclami sul fatto che Povere Creature fosse un Barbie al quadrato. Direi l'esatto contrario, E ripeto, anche io sono tra quelle che il film lo hanno amato in sé. Aggiungo che Yorgos è stato doppiamente subdolo, perché ha eliminato dal libro di Gray proprio la parte che avrebbe rimesso tutto nella giusta prospettiva, e ha aggiunto il personaggio di Felicity, che ho trovato particolarmente irritante proprio perché sembra stare lì solo per sottolineare quanto Bella sia straordinaria e che sul finale viene trattata alla stregua di una schiavetta e mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Grazie Carolina, per aver messo in parole chiare ed evidenti tutte quelle sensazioni di fastidio che ho provato nel vedere questo film. A volte la proprietà di linguaggio è essenziale, e mi rendo conto che quando sono emotivamente coinvolta perdo la capacità di spiegarmi. Tutti i punti che hai messo in evidenza li condivido, e davvero ti ringrazio perché mi hai aiutato non poco a mettere a fuoco le idee, tutto ciò che non mi quadrava. ❤️
Premesso che non mi aspettavo un film femminista, per me vedere questo film è stato liberatorio all'ennesima potenza, trovo Bella Baxter una personaggia inedita e potente. L'ho adorata! Mi è piaciuta la tua associazione con Modesta, anche a io le associo per la loro libertà e estrema curiosità sessuale e del mondo, di prendersi tutto: piacere e schifo, la capacità di vivere la vita con sicurezza di sé, perché a contatto col proprio sentire. Ma non capisco perché mai la curiosità per le parole e i libri dovrebbe essere messa in una sorta di scala valoriale ideale più in alto rispetto al piacere sessuale, perché il piacere del corpo deve essere così bistrattato? Dovrebbe essere gioia, insieme a tutto il resto dei piaceri della vita, inclusi quelli intellettuali. La curiosità sessuale è presente anche nei bambini tra l'altro, è qualcosa di innato che per via dell'educazione ricevuta le bambine/e poi donne imparano troppo spesso e presto a reprimere, dovrebbe essere qualcosa di prezioso da accogliere con cura e valorizzare invece. Mi piace che ci sia in qualche modo rappresentazione di questo. Io non vedo Bella per forza cone un esempio, ma più una sorta di "Morgana". Come altri hanno detto io non vedo la sua bellezza come il motore che la fa andare avanti, lo è invece la sua vitalità e curiosità. Per quanto riguarda i personaggi maschili io li ho trovati molto più sfaccettati dei Ken, se vogliamo rimanere nel confronto tra i film. Duncan lo trovo un personaggio molto verosomigliante a una certa tipologia di uomo, libertino e navigato che poi di fronte alla libertà della donna non regge (in questo senso altroché donna fatta secondo i desideri di un uomo, Bella non è addomesticabile! I dialoghi tra loro sono esilaranti e fanno emergere tutta l'assurdità del suo machismo) e, il marito vabbè fa il cattivone, ma mette lì in scena dei punti di non poca importanza, rappresentati per es. dalla clitoridectomia e la visione della donna come mera produttrice di figli. Godwin ha una certa evoluzione nel film, non scontata e Max è un uomo abbastanza fuori dagli stereotipi. Io ho trovato veramente liberatoria la rappresentazione della sessualità di Bella, del suo desiderio, e, tra le tante, la scena della masturbazione con la mela, frutto del peccato e della conoscenza, per me è geniale. Non sono riuscita a vederci male gaze, e credo di essere abbastanza sensibile a riguardo. Vabbè punti di vista, interessante poterne discuterne.
Grazie per la tua lettura, Carolina. Hai dato corpo alla sensazione che ho provato uscita dalla sala. Quella di non aver digerito ciò che avevo visto. Come te ho percepito anch'io che Bella è l'eroina femminista così come l'hanno voluta e immaginata i suoi creatori maschi: disinibita, mai lamentosa, ironica, bellissima e speciale (la seconda creatura di God, Felicity è deficitaria in tutto rispetto a Bella: meno intelligente, meno interessante e disprezzata per questo). Felicity, infatti, non è la protagonista, ma la "figlia" carente, non all'altezza del modello perfetto che è il riferimento del suo creatore. Come sottolinei giustamente, Bella ce la fa perché è diversa (migliore delle altre). Non concordo con chi sostiene che l'obiettivo di Lanthimos sia quello di mostrarci cosa avverrebbe se una creatura venisse catapultata nel mondo senza averne assorbito la cultura. In realtà Bella respira la cultura del tempo: viene tenuta segregata in casa, cresciuta da un padre che ha sacrificato la propria vita al lavoro e da una cameriera che provvede ai suoi bisogni primari. Ma cosa riesce a fare Bella? Come dici tu, non si emancipa, non si ribella davvero, ma prende il posto del padre, diventa l'uomo al potere, un essere che si crede onnipotente e al di sopra degli altri.
Ho provato lo stesso disagio rispetto al personaggio di Felicity: "non speciale" quindi non vale niente (che riflette come molti uomini vedono le donne, o come dice Carolina nel video, un tema caro alla cultura patriarcale). Penso sia la cartina al tornasole della misoginia covert del film, l'idea che per una donna come Felicity non sia prevista alcuna liberazione.
Purtroppo il film è solo una parte del libro. Non vorrei fare spoiler, ma il libro chiarisce che quello che il film racconta è esattamente quello che vuole vedere un uomo e che la verità di Bella è un'altra. Purtroppo Lanthimos ha preso solo quella parte stravolgendo il senso del libro.
Ciao Carolina! Ho avuto le tue stesse perplessità su molti aspetti e quando sono uscita dal cinema, non ho avuto assolutamente la percezione di aver visto un film femminista come tanti lo hanno definito. Quello su cui non avevo riflettuto invece è la discrepanza tra l’età cerebrale della protagonista e quella del suo corpo e ti ringrazio per aver messo in luce questo aspetto. Bellissima la connessione con Goliarda Sapienza! Grazie sempre ❤️
Appena uscita dalla sala ho avuto l' urgenza di vedere finalmente questo video che avevo messo in lista, e mi sono tolta un peso a vedere qualcun'altra dare parola alla sensazione di orrido che ho. Soprattutto su l'età e il consenso, e l'idea che l'emancipazione femminile è solo sesso sfrenato senza se e senza ma. È banale ringraziare ma grazie per questo video perché avevo bisogno di sentire un parere concorde e non l'ennesima idolatria al porno softcore
La parte centrale del tuo discorso quando affronti la questione del sesso è esattamente quello che ho detto uscendo dalla sala. Identica reazione, identica perplessità. In più quella vissuta dalla protagonista è una sessualità se vogliamo ingenua, spontanea ma non consapevole quindi io non parlerei di liberazione sessuale o capovolgimento degli stereotipi. Per me la protagonista non è un’icona femminista. Non si tratta della storia di una donna che si libera dalle convenzioni sociali dato che neanche le conosce. È un essere creato da uno scienziato con il cervello di un infante. Certe scene di sesso le ho trovate ridondanti, un po’ morbose e non necessarie au fini narrativi mentre ad altri temi non si è dato lo stesso spazio. Possiamo parlare del talento di Emma Stone, della bellezza dei costumi e di certe scene ma perché etichettarlo come film femminista non si capisce bene.
Ciao! Ti seguo con interesse e seguo anche Lanthimos con grande interesse. Perdonami ma ci tengo a fare una considerazione: hai dato per scontato il fatto che la scelta artistica fosse una scelta artistica costruita attraverso una lente femminista e questo, permettimi, è un errore che va ad inficiare tutta la tua esegesi. Aggiungo a questo che il marketing delle case di produzione è una cosa, la scelta artistica è un'altra. Resto su questo punto per dire che anche il paragone tra il libro L'arte della Gioia (che ho letto e amato) e il film non regge dal mio punto di vista. Il fatto che Modesta faccia certe cose non implica che queste stesse cose debbano essere fatte da altre protagoniste femminili. L'uso della sessualità che Lanthimos sceglie di fare è funzionale allo sviluppo del personaggio e, dal mio punto di vista, altrettanto interessante. Un'ultima cosa sui meccanismi di identificazione: il paragone tra un film "mass market" e un film di nicchia non potrà mai stare in piedi. Lanthimos è "disturbante", è la sua cifra stilistica: non è corretto leggere questo film secondo il parametro dell'identificazione da parte del pubblico. Non è questo il suo obiettivo mentre possiamo ipotizzare che sia stato questo (e ben venga!) l'obiettivo di chi ha scritto e prodotto Barbie. Grazie per la tua attenzione :)
In realtà è perfetto per il target più impreparato ad affrontare certi temi senza decostruzione: ossia i minori tra i 16-25 anni e gli young adult...non per nulla in certi ambienti anche di critica è stato paragonato a Twilight.
Se corre come una lucertola, si arrampica come una lucertola, si comporta come una lucertola, è la lucertola (mi è venuto in mente Corrado Guzzanti). Se un film parla di autodeterminazione sessuale, emancipazione, violenza di genere, mutilazioni genitali femminili, oppressione sistemica è un film che vuole affrontare temi femministi. Mi pare che stiamo negando l’evidenza. Non ho detto che voleva fare un film manifesto (non ne ho idea) ho detto che tratta temi femministi. È un po’ come negare che Apocalypse Now parli dell’epica della guerra e della psiche di chi è costretto a combatterla.
Bravissima, sottoscrivo ogni virgola, è tutto quello che ho detto anche io finora sul film, pensiero per pebsiero, parola per parola. E Bella viene abusata, chi da ragazzina/o ha subito molestie non ha dubbi a riguardo, penso abbia sentito a mille il disagio sulla propria pelle per tutto il film.
A me è piaciuto tantissimo… e un po’ ti “odio” per avermi fatto pensare su degli aspetti di questo film che avevo visto sotto una luce diversa. Dovrò rifletterci, ma grazie per il modo in cui riesci a trasmettere certi concetti e a far riflettere.
Ciao, non sono d’accordo sul punto dell’identificazione maschile: io ho trovato che i personaggi maschili fossero abbastanza sfaccettati e crudelmente onesti. Certo sono stereotipati (il don giovanni, il marito, il padre) ma sono molto plausibili, non degli assassini con cui non potersi identificare. Non si può dedurre da una mancata reazione del pubblico che la cosa non ci abbia toccato, così come da una reazione a Ken che ci abbia toccato troppo. Il maggiore realismo sta nell’aver dato un certo tipo di intelligenza che allo stesso tempo si trova impotente ad elaborare il comportamento di Bella e la delusione che esso comporta, nel distruggere quella fantasia di cui parli (che ho trovato dichiarata in modo molto onesto dal regista).
Il libro è molto più interessante, volevo riportare un passaggio molto bello che gli farà un po’ giustizia “Il suo ciclo mestruale è perfettamente regolare sin dal giorno in cui ha aperto gli occhi, quindi non le è mai stato insegnato a considerare il proprio corpo come qualcosa di sporco o a temere ciò che desidera. Non avendo imparato la codardia quando era piccola e oppressa, ora usa le parole solo per esprimere quello che pensa e prova, non per nasconderlo, così è incapace di commettere le azioni malvage legate all'ipocrisia e alla menzogna, cioè quasi tutte le azioni malvage. Tutto ciò che le manca è l'esperienza, soprattutto quella di prendere decisioni.”
Grazie Carolina, mi hai aiutata a mettere a fuoco tanti aspetti e a individuare molti degli elementi che mi avevano lasciato quel senso di disagio dopo la visione del film
Per quanto riguarda l'età di Bella Baxter io ho avuto l'impressione che la sua età celebrale progredisse molto più velocemente del tempo trascorso nel film: all'inizio non può avere più di 2/3 anni, poi quando scopre il piacere corporeo con la mela secondo me ha 10 anni, quando parte per Lisbona è adolescente, quando comincia a parlare di filosofia sulla nave e poi a Parigi è una giovane adulta, alla fine del film è adulta.
Può essere, anche se sarebbe bastato esplicitarlo in qualche modo. Ma di fatto quando gli uomini iniziano a interessarsi a lei è una bambina. Poi ripeto, questa faccenda secondo me turba di più, chi ha avuto esperienze con persone che vivono una condizione analoga a quella di Bella.
Hai perfettamente ragione Carolina. Anche a me questo film ha deluso moltissimo e lasciato l'amaro in bocca. Io era partita avendo letto il libro, che effettivamente per il percorso che segue Bella ricorda molto la Modesta di Goliarda Sapienza. La grossa differenza per me è che, a differenza di Modesta, Bella è stata chiaramente scritta da un uomo e poi portata sullo schermo da altri uomini che sono riusciti ad appiattire ancora di più il personaggio e la sua evoluzione. L' insistenza delle scene di sesso, così ripetitive, non lascia spazio alla crescita del personaggio: nel libro lei supera la fase masturbatoria - di cui anche il personaggio di Mark Ruffalo fa parte - proprio perché grazie alla conoscenza comincia a guardare fuori di sé. La sua evoluzione è quella di un bambino: parte totalmente inconsapevole, egoista, concentrata solo sui propri bisogni, per arrivare poi, poco a poco, ad aprire gli occhi sul mondo e sulle necessità altrui. Tra l'altro il film praticamente ignora il tema della maternità, che invece il libro affronta, perché se God è il padre di Bella, lei è la sua stessa madre. Puntare sul femminismo per vendere questo film secondo me l'ha reso una delusione per chi si aspettava una storia che virasse in quel senso. L'unica cosa che salvo, al di là della bravura degli attori, è l'estetica di questo film, ma mi sembra un po' pochetto.
Secondo me si potrebbe riassumere tutto con il fatto che Bella Baxter è un personaggio femminile che, seppur sia carismatico, rimane scritto da un uomo. Le tematiche femministe ci sono, pensiamo ad esempio alle teorie sul mostruoso femminile, ma sono distorte e romanticizzate per un grande pubblico. È un femminismo tutto spettacolo e niente filosofia: mancano proprio le basi epistemologiche. In ogni caso, nonostante sia trattato con sciatteria, il tema dell’autodeterminazione e dell’autonomia corporea non va sottovalutato: Bella Baxter è una donna che cresce orientandosi verso il suo consenso.
ecco, sì, ci sono un sacco di temi, anche quello della maternità, ma nessuno viene veramente affrontato in profondità, pare più una lista di questioni da spuntare.
Peccato che quel consenso sia manipolato specie nelle scene del bordello a Parigi. Dove abbiamo una maitresse queer sadica usata per veicolare tutti gli stereotipi ottocenteschi sul sesso. Bella non ha consapevolezza sul sesso sicuro ne si prende davvero certe responsabilità... più penso al film più sono certa che il target vero siano i minori tra i 16-25 anni... young adult.
Ho visto il film giusto ieri, e la storia non si basa su emancipazione o femminismo, ma sulla libertà dal condizionamento sociale e dalle gabbie/ruoli in cui inevitabilmente questo ti spinge. Ovvero una persona con un cervello di un bambino è privo di condizionamento sociale perché è troppo giovane e in fase di scoperta, senza filtri, senza pregiudizi, senza sapere cosa è bene e cosa è male. Libero di scoprire e sperimentare. Il concetto di base è proprio questo. Bisogna anche considerare che il libro da cui è tratto è del 1992 e non può essere non ambientato in modo differente.
Il punto è che Bella Baxter viene cmq educata con quelle regole della società dal padre sadico. Quindi le interiorizza senza saperlo salvo poi non avere la consapevolezza e le possibilità di decostruirle. È una presa per i fondelli...non esiste un minore che viva al di fuori di queste regole. La base del film è un illusione che non regge neppure nel mondo grottesco creato.🤷🏻♀️
Secondo me sia il film che il libro non hanno mai voluto raccontare una storia di emancipazione o aprire una riflessione sul patriarcato: è solo una storia che vuole, con toni grotteschi, psichedelici, regalare delle suggestioni e il marketing o l'errore umano, ci hanno costruito sopra una categorizzazione totalmente sbagliata. Poi è una faccenda di gusti personali, cioè cosa chiediamo da un film. Se vogliamo godere di un film che parla di emancipazione, non possiamo giudicare secondo questo metro un film che non ha mai voluto raccontare una cosa del genere, altrimenti siamo dei sommelier di vino che bevono birra e poi dicono che "questo vino" ha un retrogusto non conforme agli standard di qualità che ci si aspetterebbe. Altra cosa è che possiamo costruirci sopra qualsiasi retorica su cosa ci possa essere stato dietro la genesi del libro quanto del film da parte degli autori, psicologicamente parlando ovviamente, ma la verità è che non possiamo avere nessuna certezza, ne è giusto emettere una sentenza sulle loro presunte intenzioni e dunque sulla loro matrice psicologica e culturale. Io sono una di quelle persone che non crede che tutto possa, e soprattutto debba essere interpretato secondo il metro di un'analisi e di un giudizio morale e politico, non credo che per forza di cose tutto abbia una dimensione legata alla cultura e mentalità patriarcale, anche quando possiamo dire che spesso lo sia: io non la penso così, credo che sia tutto molto più complesso e che quando si parla di cultura, sociologia e psicologia, etc. si entra in un discorso estremamente scientifico e che, in quanto tale, meriterebbe considerazioni che partono da ricerche scientifiche con evidenze chiare, evidenze che un femminismo "consapevole" dovrebbe avere per non risultare "ideologico" e dunque dogmatico, se non "giudicante", che in pratica non soffochi, con la rigidità, il confronto dialettico su questioni così, ripeto, complesse quanto è complessa la mente umana. Altra cosa che non mi torna è quando dici che in generale, un film sull'emancipazione dovrebbe mostrare la superiorità morale delle donne e raccontare che se una donna va al potere, non commetterà gli stessi errori degli uomini: mi sembra pericoloso perché, sempre per la complessità umana, una donna non per forza è naturalmente più etica di un uomo, mi sembra una prospettiva pericolosa e abbiamo anche esempi storici che raccontano altro e non possiamo avere la "consapevolezza scientifica" di cosa determini le scelte di un essere umano, che sia uomo o donna e la "pedagogia patriarcale" ha dei limiti. Secondo me non possiamo ricondurre tutto a quel solo demone e anche all'interno di una narrazione sull'emancipazione non dovremmo esprimere un concetto di superiorità da parte di nessun sesso se vogliamo esprimere la parità di genere. Poi quando dici: "mostrare come sono gli uomini". Io credo che alcuni uomini abbiano da ridire su certe prospettive che "riguardano l'universo maschile", effettivamente a causa di una loro "coda di paglia", perché sono dei maschilisti colpiti sul vivo, altri uomini (insieme anche a molte donne!), e mi metto fra queste persone, probabilmente vorremmo solo esprimere il concetto che il confronto politico rischia sempre, qualsiasi esso sia, di creare polarizzazioni eccessive (ci sono anche studi al riguardo) che possono sfociare poi nel pregiudizio, un pregiudizio che poi diventa nemico del dialogo e di una lucida capacità critica su fatti e persone. Insomma secondo me quando si parla di cultura e quando c'è qualsiasi analisi e confronto politico (di qualsiasi natura politica), il fattore psicologico è talmente complesso, da dover prevedere molti dubbi sulle analisi e i giudizi che si fanno e io ne ho davvero molti, e su questi dubbi costruisco la mia natura politica "non ideologica", non riesco a generalizzare su questioni politiche e dunque umane così complesse. Spero che queste mie opinioni non vengano erroneamente considerate un mansplaining, non è nelle mie intensioni: è davvero frutto del mio cercare di essere logico, razionale sulla complessità della vita, della politica, dell'essere umano e questo avevo da dire con onestà intellettuale.
Ciao, ho visto sabato questo film e ci ho messo un pó per elaborare e capire qualcosa che non mi ha convinto se non disturbato. Ho commentato alcuni tuoi video in maniera critica, ma questa volta sono d'accordo con quello che hai detto. La ridondanza che si è data all'aspetto sessuale che ci può stare ma eccessiva e disturbante in più riducendolo ad un mero atto meccanico finalizzato al procurarsi piacere, che ci sta, ma il sesso non è solo quello, è l'incontro a volte anche di due persone che si amano e provano dei sentimenti. Sentimenti ed emozioni che nel film non esistono in nessun personaggio e bella è piu simile ad un automa che non ad un essere umano in via di emancipazione e direi anche evoluzione. Hai parlato anche dell' aspetto dell'abuso e della pedofilia e anche lì sono daccordo. Mi viene in mente la scena in cui il dott. Assistente chede a god se non provava attrazione per bella...
God gli risponde che non prova attrazione perché non ha più impulsi sessuali. Ora non solo è una bambina che non ha neanche la padronanza del corpo e della parola ma in teoria è un pó come se fosse sua figlia! Il tema della pedofilia è la cosa che mi ha disturbato, una sorta di fastidio che non riuscivo ad identificare, ma si è così. Bella è una bambina e sono d'accordo, se fosse stata brutta o deforme sarebbe crollato tutto
Non capisco neanche la scelta finale, che non è una scelta sull'onda di stima, sentimento rispetto reciproco.. Ma un triste dialogo che si limita al rispondere correttamente ad una domanda.., alla fine Bella si trasforma in suo padre, perché? Perché God-win. God inteso come "padre"
Inizio con i complimenti per i capelli straordinari! Sul resto oggi mi sento di dissentire perché Bella non colpisce per la sua bellezza, né viene scelta e amata per questo, ma per la sua libertà. Il film è per me un inno alla libertà, soprattutto di pensiero, delle donne. Si può obiettare che, come fu per Forrest Gump, è più facile essere libere se si parte da un cervello di bambino non condizionato, ma in una narrazione il simbolismo è funzionale al messaggio, quindi cerco di lasciarmene ispirare anche se sono un'adulta iper condizionata. Mi ha colpito, a questo riguardo, il suo tratto da persona con disturbo dello spettro autistico che la rende, proprio come Forrest, capace di un'immediatezza che le convenzioni sociali rendono ardua da esperire. Questo tratto, però, me l'ha fatta percepire molto più complessa e interessante che soltanto bella. Il sesso femminile, da sempre oggetto di potere e controllo da parte del patriarcato, qui diventa veicolo di liberazione e scoperta. Bella è un Ulisse affamata di conoscenza e non è affatto vero che si limita a quella sessuale, perché, appena scopre la sorellanza con la signora della nave e poi la lettura o la conversazione dotta con l'altro passeggero, Dunkan perde interesse ai suoi occhi e così i loro furiosi sobbalzi. La scelta di lavorare nel bordello parigino è poi determinata dalla contingenza economica, dal sacrosanto bisogno di darsi quel piacere fisico a cui non voleva più rinunciare (magari lo facessimo tutte!) e, ancora una volta, dalla sete di scoprire le mille sfaccettature dell'essere umano. Da notare che lei gestisce i rapporti mercenari con piena consapevolezza, addirittura imponendo un rituale pre-rapporto: non è mai una donna che subisce il sesso o il potere, ma un'esploratrice. Per quanto concerne la sua età e il concetto dell'abuso se in casa di God il suo sviluppo era ancora a livello infantile, successivamente i progressi dovuti appunto alla stratificazione delle conoscenze la portano in fretta a diventare un'adulta, quindi è una donna che si relaziona da pari a pari. Tra l'altro in questo percorso di maturazione acquisisce via via empatia, compassione e capacità di immaginare una salvezza/felicità non individuale ma collettiva. Rispetto a Barbie a mio avviso ha il pregio di provare almeno a tratteggiare un'idea potabile di maschile. Non c'è solo uno smarrito Ken, né un narcisista Dunkan o un perfido Alfie, ma anche Max. Forse nella realtà sarebbe difficile non considerarlo poco volitivo, data la narrazione di cui anche noi donne siamo colme di un maschile assertivo e pieno di iniziativa, ma qui Max incarna l'uomo che ama la libertà della donna, che non ha bisogno di limitarla per affermare se stesso, perché è colmo di ammirazione per l'anima indomita di lei. Sarebbe bello se le bambine avessero questa versione aggiornata di principe da sognare! Onestamente andrebbe interpellato un campionario di uomini più ampio delle nostre conoscenze dirette, perché le mie, per esempio, si sono sentite molto interpellate dal film; c'è chi, come mio padre, ha reagito con stizza dicendo che la maggior parte di loro è migliore di quelli descritti, ma anche chi ha ammesso che l'universo-uomo ha molti tratti in comune con i personaggi. Sono estremizzati almeno quanto le maniche a sbuffo o i palazzi obliqui, ma hanno tutti un tratto comune facilmente estrapolabile: non sono pronti a riconoscere la capacità di autodeterminazione della donna. Tutti tranne Max che, come Bella, interpreta la vita e le relazioni come un viaggio affascinante.
Bella si chiama bella per un motivo. Quando Marc Ruffalo la vede non è certo affascinato dalla sua libertà, ma dal cocktail di bellezza e ingenuità. Ed è Ruffalo a portare bella nel mondo. Bella non decide di partire, Bella acconsente a partire.
Se Max ci pare un buon esempio siamo messe davvero male. Si organizza con God per spostarne la figlia inconsapevole, e gli chiede pure come mai non voglia tenersela lui come sollazzo sessuale. Mi sa che dobbiamo alzare un po’ l’asticella.
Molti uomini, soprattutto di una certa età, identificano la liberazione della donna con la liberazione sessuale. In perfetta buona fede e convinti di essere dalla parte delle donne. La libertà di fare sesso con chi si vuole senza essere giuducate. Questo se si vuole è un punto di partenza, ma quanto lavoro c'è da fare!
Ciao Carolina, premetto che ti ho scoperto da poco e apprezzo molto i tuoi contenuti e le riflessioni che fai, in particolar modo sui testi delle canzoni, su questa recensione però avrei molto da ridire, non perchè le questioni che tiri fuori di per sè non siano condivisibili ma perchè dal mio punto di vista ti possono essere sfuggiti alcuni dettagli nel film che annullerebbero quasi istantaneamente gran parte di esse, per cui da un lato mi sono chiesto molto superbamente se abbiamo visto lo stesso film dall' altro avrei davvero piacere a un confronto (online messaggistico che sia) con te, per porre la riflessione su questi punti che secondo me sono stati ahimè ignorati. Ti faccio solo qualche esempio su alcuni che mi preme subito sottolineare: 1) Io non ho visto nè sentito alcuna intervista del regista, attori o sceneggiatori sul film ma non mi pare che nessuna di queste figure abbia dichiarato che sia un film femminista, e che quindi presuppone che il femminismo sia il messaggio principale nel film (come invece era sia dichiarato che evidente in Barbie): è giusto che ti preoccupi di chi te l' ha presentato come film femminista, soprattutto se da tue "colleghe" diciamo, però mi ha un pò infastidito che a un certo punto hai iniziato a parlare del regista come se quello fosse il suo reale intento. Invece personalmente ci ho trovato altre tematiche, talvolta anche femministe, ma che principalmente convergono sulla critica alla borghesia e quel tipo di educazione. 2)Sei proprio sicura che Bella abbia 6-7 anni di cervello per l' intero film? Perchè a me pare che corrisponda più o meno a quell' età all' inizio dove per altro God dichiara che l' aveva trovata qualche mese prima (ma forse ricordo male), cioè a me pare palese che a un certo punto diventi super velocemente un' adolescente fino ad avere l' intelligenza di una donna adulta, lo conferma il fatto che non le viene impiantato il cervello di una bimba piccola ma di una neonata, per cui non sarebbe dovuto corrispondere nemmeno all' inizio il tempo con la quale apprendeva parole e azioni. 3)Il paragone con Barbie dal mio punto di vista non ha alcun senso perchè si tratta di un film d' autore con un blockbuster dichiarato, è come confrontare una canzone di Sanremo con una composizione sperimentale di musica colta non sò se mi spiego... Detto ciò io da uomo purtroppo conosco e ho conosciuto molti Mark Ruffalo e mi piacerebbe conoscere più Ken, che per altro non trovavo affatto un personaggio così negativo... Avrei molto altro da dire ma questo credo sia un ottimo punto di partenza per confrontarci...
Premesso che concordo su quanto scrivi (punto 1 e 3 sicuramente, punto 2 insomma) è il quarto messaggio che leggo in questa sezione commenti che di fronte a opinioni diverse tira fuori il "riguarda il film/hai visto male il film". Mi puoi spegare, considerando che sei la persona che ha più educatamente argomentato attorno al concetto, da dove viene questa idea che se si hanno oponini diverse una deve essere giusta e l'altra sbagliata? Cioè avrei capito se lei avesse detto che il film dura 5 ore, quando invece sono 2 e qualcosa. E avrei capito se il problema fossero pezzi di trama semplicemente errati (Che ne so, che bella ad un certo punto va nello spazio). Sarebbero stati dei fatti errati. Ma qui si parla di lettura di un'opera d'arte e di giudizi (ed i giudizi non parlano del'elemento giudicato, ma di inclinazioni, valori e morale di chi giudica). Davvero non capisco, e non è una polemica, da dove possa nascere l'idea che, per esempio, sul punto 1 che riporti e con cui io concordo, la tua opinione possa essere giusta e la sua sbagliata o viceversa... sono due punti di vista sullo stesso tema, sono due facce della stessa mediaglia...
@@giulia5679 Grazie per la risposta intanto: io in realtà nel mio commento ho scritto " mi sono chiesto molto superbamente se abbiamo visto lo stesso film", il chè sostanzialmente significa che mi autocensuro prima di risultare offensivo con quell' affermazione che però alla luce delle cose dette nel video rimane piuttosto legittimo come pensiero. Infatti ci sono aspetti che rimangono oggettivi in un film e altri soggettivi, prendiamo proprio il punto 2 che non condividi come esempio: premettendo che è l' aspetto più fantascientifico del film e il più difficile forse da definire se non ci aiutiamo con la "sospensione dell' incredulità" e cerchiamo una logica per esclusione in quello che vediamo in questo caso non ci ricaviamo un ragno dal buco. Nel corso del film Bella Baxter prima si esprime a poche parole semplici come una bambina, poi il linguaggio diventa sempre più articolato, inizia a diventare più consapevole dei meccanismi sociali e non essendo stata educata ad accettarli prova a metterli in discussione (da quì la sua ingenuità che non va confusa con la stupidità) e soprattutto per quanto influenzata dall' amica non mi potete dire che una bambina di 6-7 anni si può minimamente interessare a filosofia e marxismo e soprattutto che può capirlo ( in realtà la mia ex che ha avuto un' educazione super rigida sulla cultura più o meno a 12 anni se non 8- 9 sì ma per motivi di costrizione totalmente opposti alla logica del film e probabilmente con comprensione minore rispetto alla protagonista, per cui quì si ritorna al concetto di "sospensione dell' incredulità). Detto ciò a fine film c'è una minaccia pesante che lei riesce a superare con grande astuzia: non si può assolutamente pensare che non ci sia un' evoluzione del personaggio a livello di età mentale se si ha visto veramente bene il film! Invece se hai letto il mio commento non compare nulla sull' abuso perchè dal mio punto di vista alcune forme di abuso ci sono soprattutto all' inizio e fanno comunque riflettere: questa mentalità un pò comune e scontata di quella società belle epoque ma anche attuale per cui il fidanzato di Bella non è altro che un allievo del suo creatore a cui è stato palesemente detto "è una bella donna, approfittane visto che sei scapolo, tanto non ha la consapevolezza di scegliere". Difatti lei lo sceglierà e ci rimarrà fedele solo perchè lui ha fatto veramente parte della sua infanzia come baby sitter e lei per quanto sembra avere libero arbitrio non potrà mai riconoscere i meccanismi affettivi che l' avrebbero comunque portata da lui dal momento in cui gli si è proposto quando aveva la mente ancora da bimba: invece lui in compenso dovrà accettare il suo passato da prostituta e rinunciare a parte dei suoi valori borghesi per cui un minimo di compensazione c'è ma non cambia l' idea per lui che la donna abbia principalmente valore per l' aspetto fisico. Invece per quanto riguarda il suo primo rapporto sessuale con Ruffalo per me è evidente che Bella attraversava la pubertà intorno ai 14-15 anni mentali (questo però è già più soggettivo, uno potrebbe dire poco di più o poco di meno) per cui sì, c'è un rapporto schifoso/abusante ma non grave quanto l' andare con lei con un ritardo mentale forte ed evidente come nell' incipit.
Pur essendo una grandissima fan di Lanthimos e trovando il film un vero spettacolo per gli occhi anch'io ho avuto un senso di insoddisfazione uscita dalla sala e, nonostante abbia letto parecchie recensioni a riguardo, solo tu sei riuscita perfettamente ad esprimere quello che non mi aveva convinto. Trovo un po' una furbata far passare per femminista l'esperienza come prostituta (perché quello si vede nella maggior parte del film!) di Bella perché in definitiva, come hai in maniera chiarissima espresso tu, si tratta sempre del solito sogno di ogni uomo: sexy, disinibita e con il cervello comunque di una bambina. Possibile che Bella sia sempre entusiasta del suo lavoro? Possibile che non abbia nemmeno un dubbio? Non si pone nemmeno il problema se il lavoro come prostituta possa o meno danneggiare la sua anima e infondo, anche le esperienze più violente e perverse, per lei sono tutte istruttive e anche piacevoli (la vediamo pure in posa da BDSM)... sarebbe stato molto più potente e importante (e anche realistico...) far vedere almeno una scena dove lei ha effettivamente un'esperienza negativa con un cliente... Non penso la cosa si risolva facendole dire una battuta dove Bella chiede come mai non può essere lei a scegliersi i clienti e poi finisce lì... Bella in realtà vive la sessualità come un uomo, sempre con il desiderio a mille come dovesse sfogarsi, non ho trovato niente che possa darmi anche solo l'impressione di tutto ciò che è il mondo della sessualità femminile. Non so, forse sono troppo "bigotta" ma mi sembra una furbata per entrare nel trend di oggi del "Onlyfan è empowering!!" che non condivido per niente. Questo mi ha lasciato, in sintesi, l'amaro in bocca. Riguardo lo sviluppo intellettuale e anche il tema dell'amore con un'altra donna sembrano proprio buttati lì, quasi senza senso, dopo che invece si è indugiato tranquillamente sul corpo di Emma Stone in pieno stile male gaze, cosa che ovviamente porta spettatori in sala. E non mi sta nemmeno troppo bene dire che è femminista perché, alla fine, Emma Stone ne è la produttrice e quindi era lei a comandare sul set e volere quelle scene. Grazie di cuore di aver condiviso le tue idee!
@@monsty26 Non mi pare proprio, dice che vorrebbe scegliersi i clienti ma non è un discorso che arriva veramente a qualcosa... si adegua e dice che trova interessante tutte le perversioni che incontra.
Guardando il film percepivo che c'erano molte cose che non mi tornavano, ma non ero riuscito a metterle tutte a fuoco. In questo video sei riuscita a dare voce a tutte le mie perplessità, grazie!
1. Bella Baxter diventa Frankenstein una volta che conquista la possibilità di diventarlo. Forse bisognava vedere il film fino alla fine. 2. Il percorso di emancipazione di Bella Baxter risiede nel non aver ricevuto una educazione di genere e di comportarsi di conseguenza. La bellezza stessa è negli occhi degli stereotipi di chi guarda. 3. La sessualità è uno dei campi più evidenti della repressione della cultura patriarcale. La protagonista lo scopre liberamente, respingendo dettami di una cultura che non è la sua. In base alla storia, sì racconta solo la parte di scoperta, la maturità è lasciata alle menti di chi sa immaginare cosa potrebbe venire dopo. 4. È un film di fantascienza: il mondo che si crea un sistema autonomo di regole. Non ho mai visto gente che si comporta come una capra. 5. Bella Baxter si ribella nel momento in cui rifiuta il marito violento, dopo la sua acquisizione di consapevolezza. Il senso spesso viene dalla storia, la narrazione funziona così, non si può escludere la sua progressività. 6. Il promesso sposo e giovane dottore tutto sommato descrive un modello maschile positivo. Gli altri uomini ritratti sono facilmente riconoscibili nei vizi, anche se esasperati, degli uomini abusanti o prevaricanti, spesso inconsapevoli perché protetti dalla cultura. Magari quegli uomini lì non esistessero. 7. Bella alla fine crea una famiglia queer, ospitando nella villa di suo padre il promesso sposo, un'amica con cui ha una relazione lesbica (precedentemente costretta alla prostituzione contro la sua volontà), sua "sorella" Felicity e un ex marito in forma di capra. 🐐 I film e le storie sono difficili da fare, ma sicuramente per avere proprio quella che abbiamo in testa bisogna che ci perdiamo un po' di tempo a scrivere proprio quella. Nei frattempo sarebbe bello riuscire a leggere le storie senza necessariamente attaccargli addosso i nostri dogmi personali. Poor things è un film che permette di immaginare un mondo di finzione in chiave femminista, se si decide di non vederlo così è un'occasione persa.
Il punto su cui sono più d'accordo è l'ultimo, il finale che mi ha deluso parecchio. Mentre le problematicità del persorso possono essere interpretate anche da altri punti di vista (es. psicanalitico) e, a mio avviso, non necessariamente in chiave negativa, il finale svela la cultura che ha concepito il film. Lei apprende le teorie del socialismo ma ahime un socialismo finto che non mette minimamente in discussione le gerarchie di potere e il capitalismo. Lei si sostituisce al capo famiglia, la sua famiglia mantiene precise gerarchie, c'è la serva, la donna-cagnolino e infine gli animali, sempre all'ultimo gradino della scala gerarchica. Ha un'amica nera, colei che la inizia al socialismo, ma sembra un personaggio preso e messo li tanto perché fa "politicamente corretto". Il film è molto bello ma figlio di quell'America che è conservatrice anche quando prova a essere progressista.
Mi trovo poco d'accordo su tutto. Penso che un'opera possa essere femminista a prescindere dal fatto che i suoi personaggi lo siano e a prescindere dalle intenzioni di chi l'ha creata, ma semplicemente mettendo in dubbio quelli che sono i preconcetti della nostra società. Povere Creature si immagina una donna non condizionata dalle aspettative che normalmente vengono riposte su tutte noi. Mostra una donna ben lontana dall'idea standard di femminile. Ci fa dunque pensare "ma se io non avessi ricevuto tutti questi condizionamenti, come mi comporterei? Come vivrei la mia sessualità?". Mostra che forse ci comporteremmo in modi che non sono solitamente associati al femminile e che vivremmo la sessualità in modi comunemente percepiti come più maschili, colmando un divario che è tutto un costrutto sociale. Per quanto riguarda i personaggi maschili, non è vero che un uomo non si può identificare. Io ho visto il film con un amico che, con mio grande disappunto, si è identificato nell'assistante di God, innamorato di Bella e rimasto pazientemente a casa ad aspettarla. Si è dunque identificato nel tropo del "bravo ragazzo" succube della donna senza sentimenti e dal cuore di ghiaccio, che preferisce inseguire i desideri della carne invece che dare valore a cose importanti come l'amore. Parole sue. Interpretazione del film totalmente diversa dalla mia. Ma questo era per dire che una reazione forte o di rigetto da parte maschile personalmente l'ho vista. Per quanto riguarda la dissonanza tra età biologica ed età mentale, non sono d'accordo. E' un mondo fantastico, non possiamo prenderlo alla lettera. Non so che arco temporale copra il film, ma ammettiamo che siano 7-10 anni. Il cervello biologicamente avrà anche quell'età ma Bella mentalmente fa l'intero passaggio dall'infanzia all'età adulta. Mentalmente a Lisbona sembra di stare di fronte ad un'adolescente e a Parigi ad una giovane adulta. Non possiamo dire di stare di fronte a una bambina di 7 anni. Essendo un mondo fantastico può benissimo essere che Bella cresca molto più velocemente della norma. Infine, per quanto riguarda il finale, lei ritorna a casa creandosi una cerchia di persone con cui sta bene. Mi sembra banale dire che semplicemente diventa il padre.
Un film può essere femminista raccontando personaggi che femministi non lo sono, indubbiamente. Il punto è che qui si è costruita un’eroina che rappresenta l’empowerment e che infatti è acclamata come forte e volitiva.
E' un mondo fantastico che però diventa parodia e archetipo di quello reale - come in moltissime altre storie - è ridicolo dire che non lo si può giudicare specie perchè usa un'umanità mostruosa e edgy per criticare, scioccare e abusare di molte azioni violente tra il grottesco, l'horror e il trash. Ed è parte del problema ...perchè non fa una decostruzione proprio come nell'horror classico, solo una messa inscena per metterti di fronte alle paure, ma sappiamo che non importa quanto ci si provi, la liberazione delle donne non passerà mai per la sola esposizione del patriarcato. Ed è qui che tutta l'impalcatura cade nel cesso del male gaze....Bella quanti anni potrà avere a Parigi: 16-17? E' un'adolescente spinta da una maitresse a prostituirsi perchè altrimenti non potrà essere un essere umano completo senza prima aver vissuto la degradazione, il dolore ecc...vogliamo davvero giustificare sta merda spacciandola per empowerment? Negli anni novanta primi 2000 sputavano le stesse cretinate e noi ci cascavamo come pere a causa dell'inesperienza...dai su.
Questo film mi ha fatto capire che ho fatto più passi di quanto pensassi. Perchè mi ha fatto paura proprio la parte in bianco è nero. Perchè io non ho visto mostri ma tipologie di maschi. Io bella lo vista più che una donna con un ritardo. Ma come una bambina. È quello che mi ha fatto paura proprio è che nessuno pensava che fosse una bambina. Bella ľho vista come una adulta solo dopo che legge è si laurea. Diciamo che Bella e più il presidente(uso il maschile se no si offende) del consiglio che Barbie.
Buonasera Carolina, oggi sono andata a vedere il film a posta per poter guardare e comprendere questo video che trovo molto ricco di spunti di riflessione! ❤ volevo aggiungere che durante tutta la proiezione ho avuto in mente il Test di Betchdel di cui parlava nella serie di video su Barbie e temo che il film non lo superi per gran parte del tempo… gli unici personaggi femminili con cui Bella ha delle interazioni valide si incontrano nella seconda metà del film (donna anziana in crociera e colleghe a Parigi) e hanno pochissimo spazio. Questo mi ha lasciata molto amareggiata… grazie per questo video!
Io sono sempre più convinta che questa cosa c'entri molto col vissuto personale. Se nella vita hai conosciuto una persona la cui condizione è in qualche modo è paragonabile a quella di Bella, non riesci ad accettare che sia buttata lì e non problematizzata.
@@lhascrittounafemmina Carolina, non credo sia solo questione di sensibilità personale. Il feticismo che molti uomini hanno per "l'innocenza", perdona l'eufemismo, ha toccato molte delle nostre vite, come si capisce anche dalle storie che condividi la domenica. È una questione collettiva, non personale, poi certo la sensibilità personale può amplificare il fastidio.
Un altro punto per me problematico è che Bella non si rende mai conto di essere stata truffata dai due marinai a cui ha dato i soldi per i poveri, anzi si sente molto buona e virtuosa per la donazione che ha fatto.
Già...Consapevolezza, non c'era. Anch'io ho avvertito disagio durante le 2h intere del film. Non credo che arrivare da un determinato back ground sia una condizione necessaria per capire che Bella non è consapevole. Il suo piacere come la sua rabbia avrebbero dovuto essere liberi di esprimersi senza essere guidati dai vari personaggi Provavo imbarazzo alle risate che sentivo attorno, credo si tratti di sensibilità diverse. Come non notare che il primo lui è un ultra50enne don Giovanni 🙄grazie di aver sollevato il dibattito
Sul "Frankenstein femminile/femminista" credo ci siano diversi problemi: 1. per molte persone Frankenstein è la creatura (non il medico) e sinceramente sì, credo che possa pensarlo anche chi scrive recensioni; 2. purtroppo il fatto che un articolo venga pubblicato non è più garanzia di niente, potrebbe averlo scritto chiunque; 3. molto spesso è tutto voluto solo per portare le persone ad andare al cinema e pagare il biglietto (ho visto trailer da denuncia per quanto erano fuorvianti). Io per fortuna non avevo letto niente e sono andata senza aspettative, se non vedendo che quei colori così accessi mi avrebbero dato fastidio, per una ragione del tutto personale. Non avevo riflettuto sul fattore bellezza e concordo pienamente. Quanto all'abuso, ahimè sì, ho pensato anch'io le stesse identiche cose e la sensazione è stata abbastanza sgradevole.
Io trovo interessante l'aggressività e il senso di superiorità che coloro che hanno amato questo film stanno riversando su chiunque provi a formularne una critica. Trovo anche interessanti le ricorrenti accuse di "frigidità" e moralismo che vengono rivolte a chi non ha amato il film. Ragazze, forse non avete letto i libri radicali di cui avreste bisogno, lasciate che vi faccia una sintesi: il ricatto morale della "frigidità" è un dispositivo patriarcale per manipolare le donne nell'essere sempre sessualmente disponibili, infantilizzarle e sminuire la loro autonomia di giudizio sul mondo e sui propri corpi. Unirvi a questo coretto maschile non fa di voi delle specialissime e uniche Belle Baxter, ma dei tristi esempi di misoginia interiorizzata. La libertà femminile è anche quello che fa Carolina in questo video, in questo caso però non vi piace?
Incuriosito dal tuo video sono dovuto andare a vederlo giusto ieri sera, e siccome sono bastian contrario sono partito con l'aspettativa che fosse un buon film iper criticato. In definitiva invece mi sono trovato d'accordissimo con la tua analisi. Personalmente l'ho vissuto come un film horror dall'inizio alla fine, una continua serie di abusi fisici e psicologici verso una protagonista che quando conviene si sottolinea il suo cervello di bambina quando invece non lo è improvvisamente viene resa matura e adulta per far digerire scene molto problematiche. Film horror perché c'è un'inquietante scissione fra quello che succede e il tono grottesco e umoristico, veloce ed estremamente sbrigativo con il quale viene mostrato, mi chiedo a sto punto se non fosse questo il vero intento. Le scene legate al sesso non le ho trovate eccessive in senso stretto, ma diventano sovverchianti quando si percepisce come il resto sembri scritto come riempitivo buttandoci scambi di battute finte brillanti ma slegate (mi viene da pensare al nichilista, che le dice che ha paura del mondo perché non lo conosce, in realtà non ha paura del mondo proprio per questo, e per ciò si butta in situazioni di cui non comprende in pieno le implicazioni ma che sicuramente avranno avuto in futuro ripercussioni sulla sua psiche). Mi è parso in definitiva un guazzabuglio di cose messe giusto per giustificare una fantasia erotica molto problematica. Dulcis in fundo la scena finale in cui con grande soddisfazione manda esperimento n. 2 a prendere l'acqua, gettando alle ortiche tutto quel lavoro sull'etica sociale e sulla libertà che sembrava dovesse esserle tanto a cuore. Per quanto riguarda gli uomini, God onestamente qualche volta mi ha fatto ridere, in generale penso siano purtroppo parecchio rappresentativi, sicuramente interessante come abbiano voluto far passare il primo fidanzato per il nice guy, quando in definitiva ha manipolato anche lui una bambina.
Grazie, non c'è altro da aggiungere... Ho veramente fatto fatica, come leggo in molti dei commenti, a decifrare e verbalizzare le basi su cui si è fondato il mio senso di fastidio, perplessità e sciatteria provato durante la visione che entrava tremendamente in contrasto con gli acclamanti entusiasmi della maggior parte delle persone. Non capivo come mai io da uomo non riuscissi a vedere nulla di questo osannante femminismo declamato dalla maggioranza delle persone con cui mi sono confrontato. Mi sono sentito io inadeguato a non comprendere perché soprattutto una donna leggesse in una visione di questo tipo una visione eroicamente femminista. Anche io ho continuato a confrontarlo con Barbie e c'è ancora domani che ho usato come metro di paragone per comprendere io e far comprendere le differenze che percepivo nella narrazione e nell' accesso emotivo di questi film. Grazie
Sono uscito dalla sala molto infastidito, per molti dei motivi che sono stati ottimamente elencati nel video. Uno su tutti questa sorta di circonvenzione di Bella, una bambina con un ritardo. C'è poi una questione che riguarda l'esercizio ereditario e manipolatorio del potere, che alla fine Bella prende nello stesso modo del padre. Come penso ci sia in lei una recidiva, una coazione a ripetere costante: fin dall'inizio, lei conosce solo la sua prigionia e la perpetua, non solo tornando al castello, ma anche nella casa di God. Penso che il film però sia molto interessante e che ci abbia lasciato tutte queste riflessioni volutamente. Perciò facendone una corretta lettura, come avviene in questo video, il film si rivela un tremendo specchio della società. E quindi, in quanto tale, togliendogli la responsabilità di creare un'idea perfetta di emancipazione (un film non dev'essere per forza paradigmatico), può essere un ottimo strumento femminista. Può darsi che volesse essere questo nelle intenzioni degli autori (e che magari poi esse siano state travisate dal marketing pubblicitario)?
Io credo che l’intenzione non fosse quella di fare un manifesto femminista, ma di trattare questioni care al movimento (per dire, si parla anche di mutilazioni genitali, che non è esattamente un argomento che salta fuori a caso). Il problema è che è mancata la profondità. Tutti i temi messi sul piatto (maternità, violenza, autodeterminazione) sono pregevoli, ma non sono mai trattati con vera consapevolezza, un po’ come se la ricerca fosse stata fatta a partire da un profilo Instagram a caso che parla di femminismo.
Ho dovuto far sedimentare il film qualche giorno, non capivo perché sentissi tanto attrito nel digerirlo. Un film insipido e indigesto. Mi sono sentita ignorante per non averlo capito, ma ancora adesso ritengo che sia stato una pellicola con una bella fotografia, ottimi vestiti e una buona idea di partenza ma sviluppata estremamente male. Ci sono due elementi in particolare che avrei toccato diversamente. Innanzitutto la sessualità nella neurodivergenza o disabilità intellettiva, perché ritengo che ci fossero le premesse per rendere Bella un’eroina dell’emancipazione all’abilismo, per consentire alle persone neurotipiche di vedere la sessualità con il filtro della diversità e smettere di vedere gli angioletti santi asessuati in chi non è neurotipico appunto. Secondo aspetto che avrei voluto approfondire è la vicinanza tra Bella e la compagna (Toinette?) dopo aver avuto contatto con uomini viscidi e deformi, c’è del disgusto nella figura maschile? Boh, non lo sapremo mai. È stata buttata lì come ennesimo rapporto di Bella. Una sciocca che sperimenta il sesso becero sconnessa dalla psiche. Non c’è stata evoluzione, non le hanno nemmeno concesso l’esperienza di un rapporto dolce.
Non mette NULLA in discussione questo film. Nulla. La tua spiegazione è fantastica e sì anche io ho vissuto con inquietudine che fosse una neonata nel corpo di una donna
Il film è una meraviglia, due ore di grande cinema, e io ho dato forma solo in seguito agli elementi che mi avevano infastidita, cercando anche di capire se il fastidio fosse segno del patriarcato in me. Ma alcuni aspetti non si sono mai risolti: la sequenza finale per me rappresenta proprio la dicotomia tra quello che mi è piaciuto e ciò che, date le premesse, ho trovato frustrante. E’ chiaro il superamento degli schemi nella creazione della famiglia queer. Ma la crudeltà sbeffeggiante e anche un po’ da branco nei confronti dell”ex marito mi è parso tradire lo sviluppo di modi alternativi a sopraffazione e violenza. Vedrò se questo sia presente nel libro, che sto divorando. Di sicuro, nell’opera di Gray (che consiglio, vale la pena!) c’è un momento in cui Bella diventa God. Ed è un dialogo (quello in cui si dice-non posso dire che lei decida….- che Bella sarà un medico) in cui dalle rimostranze di lei si arriva a un’unica risposta, unanime, in cui i due personaggi quasi si scambiano la voce. L’ho trovato impressionante.
Hai perfettamente espresso quelle che sono state le mie perplessità e le criticità che ho sollevato a riguardo dell’evoluzione di Bella e della trama, e messo in luce aspetti che mi erano sfuggiti; il tutto con una lucidità e chiarezza che non ho: grazie! Unico punto su cui mi permetto di dissentire è il giudizio che mette sullo stesso miserabile piano tutte le figure maschili: a mio modo di vedere c’è l’eccezione dell’assistente Max McCandles, ed in parte minore quella di Godwin -entrambi i personaggi, in misura differente, si rendono conto dell’oppressione insita nel modo in cui inizialmente costruiscono i rispettivi rapporti con Bella. Detto ciò, grazie ancora, hai un nuovo follower!
mamma mia... a me ha dato letteralmente i brividi di ribrezzo dalla prima scena in cui "organizzano" il matrimonio di Bella con l'assistente. Ma sai che molte persone (uomini e donne) non l'hanno notato? Quando ho chiesto in giro cosa si pensasse del tema (e ho chiesto a tutte le persone che mi sono capitate a tiro che avevano visto il film 😅) la risposta più frequente è stata che Bella quando comnincia ad avere rapporti con gli uomini è già con una mente adolescente.
Se qualcuno ha scritto che questo film aveva qualcosa a che fare con il femminismo e l'emancipazione secondo me non ha capito il film (a meno che a dirlo non è stato il regista..ma lo troverei stranissimo). Lei ha recensito le recensioni non il film, che è un film sul condizionamento e su una persona che è impossibile manipolare. Questo dipende interamente dal rapporto con il suo "genitore" che grazie a Dio non ha nulla che fare con il patriarcato. Non a caso nel film c'è un'altra adulta con il cervello di una bambina, che avendo un rapporto inesistente con il dottore è la creatura più smarrita e addestrabile del mondo
"Lei ha recensito le recensioni", hai descritto perfettamente il tenore di questo video che mi ha a dir poco turbata, per i precedenti di tutt'altro livello.
Io ho come l'impressione che se un film non assecondi in tutto e per tutto le aspettative da femminista social allora il film non va bene. In questo caso, la totalità delle attiviste social ha letteralmente OSANNATO un film mediocre e didascalico quale "c'è ancora domani" proprio perché asseconda le aspettative e, in più, è diretto da una donna, richiesta imprescindibile per entrare nell'olimpo del femminismo social. Senza capire che la cortellesi altro non ha fatto che un'operazione commerciale cavalcando la tematica del momento che, per quanto giustissima, è stata sviluppata nel prodotto in modo mediocre e semplicistico. Poi vabbè, il video che inizia con "del film ho apprezzato i tessuti" sta sullo stesso piano di quei cinefili che blaterano sulla fotografia di un film quando sono a corto di parole
@@pamelapinato2110 esatto. Io mi ritengo una donna con idee femministe ma fino a prova contraria se guardo un film ho voglia di apprezzare un prodotto artistico per il suo valore intrinseco, non valutandolo con preconcetti, Lanthimos è un ottimo regista, non è il primo film che vedo di lui, e ridurlo a "se ha messo o no l'eroina nel film" è ridurre il suo linguaggio a compartimenti stagni. Oltretutto Bella è un personaggio a tutto tondo che ho amato, spero vivamente che Emma Stone vinca quanti più premi possibili perché è un'attrice straordinaria
Mi trovo perfettamente d’accordo, purtroppo quando ho provato a parlarne sono solo stata subissata d’insulti 🥲 Grata di avere un posto safe qui. Grazie anche per questa puntuale analisi!
In realtà sono tante le persone che non hanno apprezzato la rappresentazione femminile, giusto hanno fatto meno rumore di quelle che erano estasiate dall’empowerment di bella.
Ciau, intanto quante riflessioni mi hai fatto pensare davvero tanto grazie di cuor! Mi trovo con te sul fatto che non sia una eroina femminista Bella, ma non l'ho visto come obiettivo del film! Vedo il racconto proprio con altri fini Io ho percepito *Bella Baxter con un genere non femminile o maschie ma neutro*, in quanto non avendo ricordi inizia a imparare senza aspettative di genere (almeno dal film Godwin non cresce Bella Baxter dicendole cosa fa o no una Donna in questa società, forse l'unico esempio lo ha dalla suddivisione dei ruoli dentro casa ma non è sottolineata la cosa) Quindi in questo senso *il ruolo del genere femminile per me si innesca in come il mondo interagisce con lei*, e in trascurabile dose in come lei interagisce col mondo, perché lei mi sembra non abbia contezza delle differenze tra genere femminile e maschile, come dici tu vuole stare più comoda e basta.. quindi l'obiettivo del film per me sembra essere mostrare in maniera creativa come agiremmo senza troppi costrutti sociali Invece per il *consenso* io credo che ci siano stati momenti in cui Bella non abbia dato il consenso (e lei si accorge che qualcosa non va, tipo all'inizio con Duncan o alla fine nel bordello), e momenti in cui invece lei desiderava fare ciò che faceva perché stava godendo fisicamente e per lei Duncan era solo strumento di piacere Per quanto riguarda il piacere della lettura non so, cioè la conoscenza deve per forza "farti orgasmare"? Lei è curiosa del mondo, non mi sembra che la conoscenza debba passare per forza in un amore sfrenato per la letteratura La sessualità non la vedo come qualcosa che devi per forza sperimentare per forza romanticamente, lo spettro del romanticismo e come cambiano le nostre esigenze è ampio, a lei diverte fare sesso e basta non c'è tanto da aggiungerci (anche se poi per me con Toinette sperimenta un sesso più intimo).. Il discorso invece sulla sanità mentale io credo di aver capito cosa intendi, cioè stare allerta con chi vuole sfruttare una persona che possa essere manipolata facilmente o abusata, per una disparità di qualsiasi tipo che sia intellettuale o di altra natura. Starei attenta a fare un discorso ampio sulle patologie perché, almeno a me, ha lasciato un po' un messaggio che "toglie" la possibilità a persone che hanno delle disabilità intellettive l'accesso alla sessualità E, ripeto, che ci siano persone manipolatorie che approfittino della debolezza è un problema, e va affrontato. Ma questo capita con tantissime disparità e quando non dai gli strumenti a queste persone per difendersi emotivamente, sperando si possa. Mi vien da pensare all'esempio di una serie tv che parla di 3 persone autistiche che convivo "As We See It" in cui c'è una donna autistica (non dico che l'autismo sia una disabilità intellettiva, ma nel film viene trattata come tale o comunque sembra avere bisogno di molto supporto) che ha rapporti non protetti con un ragazzo che la tratta male ghostandola, il fratello di questa donna si arrabbia con lei e la rimprovera perché le ha sempre intimato di non frequentare persone che non fossero autistiche, perché lui - per proteggerla da abusi - voleva farla ""accoppiare"" solo con persone ""come lei"", nella serie si fa notare come questo atteggiamento protettivo sia esplicato non cercando di dare supporto (che si dovrebbe dare a tutti) a una esigenza sessuale che c'è, ma cercando di rinchiuderle in bolle di vetro
È il femminismo che non mette assolutamente nulla in discussione, ci fa credere che si possa affrontare questo tema ma in realtà mantiene e rafforza le stesse dinamiche di potere gia in atto
Ho visto in Povere Creature un film costruito bene, molto centrato sulla struttura narrativa ma poco (o per nulla) sul contenuto/tema (o presunto tale) e le sue potenzialità... Un opera grottesca di pregio sicuramente. Femminista...!? Concordo con te.
Premetto che non ho visto il film, ma dopo averci curiosato su grazie ad alcuni short (bizzarri e attraenti per questo) l'algoritmo mi ha proposto diverse video-recensioni. Tutte maschili ed entusiastiche...Poi mi è apparsa la tua, che devo dire mi è sembrata subito convincente proprio alla luce di quanto scritto poco fa: troppo entusiasmo maschile per un film che dovrebbe aprire a visioni più ampie dell'essere donna, dell'essere uomo, strano... Solitamente i film che sfilano la sedia da sotto al destinatario della critica facendolo cadere a terra, non senza dolore, non possono avere un consenso pieno ed entusiastico. Credo che questo sia un indicatore di autenticità, no? Un apprezzato prof di filosofia, qui sul tubo, ne tesseva le lodi proprio vedendo nelle esperienze sessuali di Bella la cifra della sua emancipazione di donna, che solo dopo averne vissute diverse in totale libertà sceglie con consapevolezza il ruolo giusto (?) per lei nella società. Financo un collega, maschio, al rientro del lunedì ci ha tenuto a manifestare la sua meraviglia, e stupore, promuovendone assolutamente la visione 😅 Mah...sicuramente ci sarà una valenza estetica in questo film, ma non credo qualcosa di veramente rivoluzionario.
13:00 Concordo tantissimo con la lettura degli orgasmi intellettuali.🔥👏🏻💞💯 Tanto più che tutte le scene di sesso anche queer sono la fiera degli stereotipi della sessualizzazione e non sulla consapevolezza sessuale... delusione. Non c'è nessuna decostruzione del sistema, nessuna riflessione profonda...ti viene solo mostrato e raccontato l' orrore a volte con critica e crudezza senza arrivare al passo successivo; di una protagonista che vive e sopravvive ad ogni abuso e manipolazione semplicemente perché sì, una perfetta per la visione maschile che alla fine perdona ogni uomo. Non c'è nulla della messa in discussione di base.
Grazie per la tua disamina. Mi è piaciuta moltissimo ed è stata per me spiazzante. Non mi ero affatto soffermata su tutti gli aspetti che hai evidenziato. Sarei rimasta tra quell* che lo considerano um film femminista🙏
Bravissima! Condivido in pieno la tua analisi. Il film non ha niente di femminista. Uscita dalla sala mi sono sentita ingannata e presa in giro (puro marketing). Mi ha disturbato molto.
Grazie davvero, concordo con ogni tua parola! Sono uscita dalla sala con l'amaro in bocca, avendo fatto le tue stesse riflessioni❤ vorrei che si smettesse di idolatrare questo film (come mi pare stia accadendo anche tra i critici) ma che lo si interpretasse con consapevolezza, ovvero chiarendo che l' "evoluzione" di Bella sia personale e non un esempio femminista :) Ps. Umilissima opinione: come si fa ad amare questo film e non Barbie?😅
Ciao, youtube mi ha suggerito questo vidéo e sono contentissima per questo perché ho trovato le tue riflessioni molto intéressanti! Ieri ho visto il film e il mio pensiero è stato " è un bel film ma non un film femminista"😅
grazie per aver dato una analisi che ha messo pace al senso di confusione che provavo da tempo, credevo di non aver capito niente e di essermi "fissata". Se fosse stato presentato come il percorso di educazione patriarcale avrei gridato al miracolo
Ciao. Non sono d'accordo sulla considerazione del piacere solo sessuale e non quello dato dalla conoscenza. Ci sono scene in cui bella non distogli lo sguardo dai libri. E dal momento un cui inizia a conoscere non smette più di farlo, tant'è che il film si chiude con lei che vuole fare il medico. E non sono neanche d'accordo sull'ultima considerazione per quanto riguarda la crescita e il presupposto ritardo mentale. Perché all'inizio del film viene detto esplicitamente che il cervello stava in qualche modo sviluppandosi molto più velocemente. Quindi il calcolo che Bella abbia 7 anni non ha senso.
Finalmente qualcuno che la pensa come me! Ho trovato questo film esteticamente accattivante ma terribilmente disturbante per quasi tutti i punti che elenchi! Grazie per averli espressi così bene. In generale io vedo un film che vuole "piacere a tutti i costi" ma senza quasi contenuto e Bella Baxter mi sembra tutt'altro che un'eroina "femminista" perché lo "sguardo dell'uomo sulla donna" emerge dappertutto... anche la figura femminile è estetizzata a tal punto da depotenziare il termine femminismo e la sua valenza politica.
Lei non critica il film, critica le aspettative femministe che aveva sul film. Non è una storia femminista, il femminismo è solo una cornice superficiale che rende il film accettabile per l’attuale mainstream. In realtà è un’opera grandiosa sul piano estetico che riflette sulle convenzioni sociali e di genere, usando l’espediente di un personaggio in cui queste convenzioni sono azzerate e l’educazione avviene tramite esperienze dirette, essenzialmente sessuali, non mediate da pregiudizi organizzati dalla cultura. Questo regista ha il passo di un Bergman, di un Kubrick, di un Cronenberg. Nessun grande autore fa i film che vorremmo vedere, loro lavorano per disturbarci e farci uscire dai nostri circuiti consolatori.
...peccato che la liberazione consapevole specie femminile non passa per queste stronzate, per il male gaze o per la visione di autori maschili. Se vuoi parlare di emancipazione studi prima di fare l'ennesimo film che racchiude tutti gli stereotipi sul femminile degli ultimi 50 anni. Non c'è femminismo in questo film se non nella misura di come lo vorrebbero gli uomini: senza donne che fanno rete, che creano cultura, che si sostengono a vicenda e mettono davvero in discussione il sistema. Una cretinata già vista e rivista.🤷🏻♀️
Grazie per avermi chiarito cosa non mi convinceva del film, come sempre le tue analisi sono illuminanti e interessanti, mai noiose e mai banali! Grazie tantissimo per il lavoro che fai ❤ Forse non sono totalmente d'accordo sui personaggi maschili, che secondo me sono sì caricaturali, ma onestamente penso che di uomini così in giro ce ne siano parecchi, anche se come dici tu, poiché vengono mostrati come macchiette, chi è come loro non ci si rivede. Per il resto sono completamente d'accordo su tutto.
Aggiungo che secondo me il regista non voleva fare un film femminista e tutto l'hype che è stato creato è colpa un po' di questa mania di dover attaccare etichette a qualsiasi prodotto, soprattutto l'etichetta di femminista viene appiccicata a qualsiasi cosa abbia a che fare con le donne, senza prendersi due minuti per analizzare bene il prodotto (come hai fatto tu), quindi non so, sta di fatto però che le premesse della storia era normale aspettarsi una storia femminista, peccato per l'occasione persa.
Il tuo punto di vista mi ha fatto riflettere su molti aspetti. Quello che mi ha colpita di più è forse il.finale. Non avevo pensato al fatto che lei diventi come un uomo e non provi a liberare quella poveretta che gli uomini avevano creato perché sentivano la sua mancanza.
Effettivamente molte cose non le avevo proprio colte, anzi! Spero un giorno di riuscire ad avere i tuoi stessi strumenti per poter analizzare meglio certe cose. Grazie❤
Ciao grazie della riflessione molto interessante e che mi permette di focalizzare cosa non mi ha convinta. Ho un commento cattivo (non verso di te) mi viene il dubbio che chi ha parlato di "Frankenstein al femminile" sia convito che Frankestein sia la Creatura e non il dottore. Un errore abbastanza diffuso o forse sono io che sono cattiva e penso male ;). grazie ancora
Grazie mille Carolina per i molteplici spunti che ci doni in questo video. Aiutano sicuramente a mettere a terra tutti i pensieri che scaturiscono dalla visione di un film che fa molto riflettere (anche sul femminismo, i suoi valori e obiettivi). Motivo per cui credo che sia, pur con diversi limiti, un contenuto di notevole valore, e che l'errore vada riscontrato nella miserabile volontà di appiattire un prodotto per indirizzarlo a un certo tipo di pubblico. Trovo che nel tuo commento, come in diverse opinioni che leggo in questa sezione, si sia ingiustamente trascurata la figura di Toinette, in quanto donna nera socialista. Aldilà del rapporto omoerotico, che si conclude non con l'atto, ma con un relazione pluriennale (forse più poliamorosa che platonica); Toinette risulta una figura chiave, forse non sufficientemente sviluppata, che ci offre uno scorcio importante sul potere della sorellanza e della lotta sociale. L'emancipazione dell'una si muove infatti in stretta correlazione con quella dell'altra. Probabilmente la conclusione è quella che descrivi: Bella non ha gli strumenti per salvarci tutt*. Ma in chi, più di lei, poteva risultare tanto prepotente la Legge del padre?
Per me lei è la "puffetta" del gruppo: dovevano mettere una donna nera e di sinistra, perché di sí. Prova a pensarci: se anche non ci fosse stata in scena, Bella poteva fare tutto da sola. Uno specchietto per le allodole, la quota woke del film.
Ciao Carolina, Sapevo che avevi fatto questo video ma volevo vedere il film prima di guardarlo. Avevo capito che non ti fosse piaciuto, e di solito sono d'accordo con i tuoi punti di vista, infatti all'inizio del film ero prevenuta e anche inorridita dal fatto che Bella fosse una bambina a cui un gruppo di uomini fa quello che vuole. Però non sono d'accordo con quello che dici. Secondo me il fatto che è bella non c'entra niente, anzi, io l'ho vista più come una critica al fatto che gli uomini erano incantati proprio da questa sua infantilità e vulnerabilità. È uno dei grandi temi del femminismo, il fatto che una donna debba essere ingenua, inesperta e succube per essere piacevole agli uomini, essere vergine e pronta a essere plasmata come vogliono loro. Infatti poi quando lei cresce mentalmente loro non sono più così pazzi di lei. E anche se fosse vero che la storia non sarebbe esistita se lei non fosse stata bella, non vedo dove sia il problema. Il femminismo è di tutti, non esiste la donna che incarna tutte le caratteristiche e tutti gli svantaggi di tutte le altre donne. Secondo me piuttosto che un solo film che rappresenti tutti i tipi di lotte e tutti i temi del femminismo è meglio avere tanti film e tante storie, più reali, che portino ognuna il proprio messaggio. Anche il messaggio di una donna che potrebbe stare al gioco del patriarcato, perché è bella, a discapito delle donne che non possono, ma che decide di non tradirle, è un messaggio importante. Secondo me il fatto che lei sia speciale è importante invece. Proprio perché questa suo essere speciale non ha a che fare con il compiacere gli altri, ma piuttosto con il rifiutare le norme che le vengono appioppate. E poi è vero che devi essere un po' scaltra e speciale per salvarti e per fare la differenza, di certo se fai la pecora le cose non cambieranno mai. Quando avremo la parità di genere potremo permetterci di essere pecore, ma purtroppo al giorno d'oggi le pecore fanno ancora una fine mediocre. Cioè non capisco, perché non va bene che lei si ribelli a modo suo? È vero che barbie ha rappresentato il mondo in cui non c'è bisogno di "essere speciali", però non possiamo fare i film tutti uguali. Questo film ha un'altra ambientazione e secondo me il personaggio è giusto per l'ambientazione. E poi anche la signora "anziana" diciamo che non era proprio la classica signora che incontri al mercato... è vero che non hanno sviluppato il personaggio e che sono stanca di vedere solo film dove i personaggi rilevanti sono per la maggior parte uomini, però voglio credere che per raccontare questa storia fosse necessario che fosse così. Per il fatto che è stato chiamato il Frankenstein femminista, non so fino a che punto gli autori del film siano "colpevoli" e fino a che punto semplicemente ogni anno che passa i giornalisti diventano meno competenti. Sono d'accordo con te che Poor Things non c'entra niente con i temi femministi di Frankenstein, come quello della maternità, e che non c'è il ribaltamento di potere se si fa il confronto diretto tra le due opere. Però appunto secondo me non è un difetto di come il film è stato attivamente pubblicizzato ma semplicemente dai soliti clickbaits disperati. Secondo me il fatto del sesso invece non c'entra con il femminismo nel film. È per rappresentare la sessualità nei giovanissimi e il successivo ridimensionamento della questione una volta che ne hai avuta abbastanza, a prescindere dal genere. E non sono d'accordo quando dici che non si da abbastanza spazio allo sviluppo intellettuale, secondo me è chiaro che Bella una volta che scopre i libri si disinteressa dal sesso e capisce perché la gente non fa sesso tutto il giorno, cosa che prima si chiedeva. Poi probabilmente Bella non è un'intellettuale al punto da avere un orgasmo dovuto alla passione per la letteratura, ma il mondo è bello perché è vario. Onestamente anche io preferisco una bella scopata a un libro, e non mi sento meno femminista per questo. E le scene di sesso erano più "divertenti" che sexy, cioè di male gaze non ne ho visto proprio. Il fatto che lei è una bambina, come avevo detto, è orribile. È veramente osceno sia nei confronti delle ragazzine che si fanno molestare da uomini adulti tutti i giorni, sia nei confronti delle donne disabili. Tu hai detto che non ci si sofferma, io personalmente per i primi venti minuti non riuscivo a smettere di pensarci. Però poi ho capito che e è proprio la premessa del film questo. Tutto il film si basa su "e se mettessimo un bambino nelle condizioni di vivere la vita di un adulto, liberandoci da tutte le implicazioni naturali del caso (abuso, traumi, violenza, ecc), cosa succederebbe? cosa potremmo imparare da questo nuovo punto di vista?". E questa è proprio un po' la firma del regista secondo me, anche se la storia non l'ha scritta lui, perché nei suoi film c'è sempre una premessa veramente assurda e disagevole da cui poi nasce una storia. La finzione è sempre un esperimento, è un mezzo che abbiamo per considerare situazioni impossibili nella vita reale. Come Lolita ti mette nella situazione di vivere un abuso dal punto di vista del carnefice, che si convince che non si tratti di un abuso, Poor Things ti mette nella situazione di riscoprire il mondo e la sessualità dal punto di vista di un bambino senza che si tratti di un abuso, perché abbiamo la scusa che questo uomo non sa che si tratti di una bambina, e non lo sa bene neanche lei, quindi non ha quella sensazione che si tratti di qualcosa di sbagliato. Sul fatto che lei non si ribella perché non ne è in grado secondo me è molto intelligente quello che dici, non ci avevo pensato in questi termini. Però che palle io non ho sbatti di ribellarmi attivamente per non essere come gli uomini mi vogliono. Anche Franca Viola alla fine non è che ha rifiutato il matrimonio riparatore perché le sembrava una legge sbagliata per la condizione delle donne italiane, lei non aveva voglia di sposare quello schifoso e si è impuntata. Un po come la bambina "capricciosa". Forse non smettere mai completamente di "fare i capricci" e seguire le proprie comodità è la vera chiave dell'emancipazione piuttosto che la decostruzione intellettuale della società patriarcale. Anche le donne un po' meno intelligenti o più pigre possono essere femministe. Non sono d'accordo neanche sul fatto che gli uomini non sono sfaccettati!!!!!! hahaha ti voglio bene e spero che non prenderai male questo commento ma piuttosto magari riconsidererai alcune delle tue opinioni grazie al mio punto di vista. Il God voleva tenerla chiusa in casa per i suoi esperimenti e poi ha deciso di lasciarla andare via, perché lei doveva avere il diritto di essere libera, e poi ha preso un'altra sprovveduta per sostituirla. Se questo non è il riassunto dell'incoerenza umana. I personaggi sono strani ma sono tutti strani, donne e uomini, così come le città e i paesaggi, e gli animali. Per quanto riguarda il fatto che i personaggi uomini non siano modellati in modo da permettere agli spettatori uomini di immedesimarsi in loro, e in questo modo riconsiderare alcune delle loro posizioni, sono d'accordo ma penso che questo non sia lo scopo di questo film. Non penso che questo sia un film che vuole essere femminista. È semplicemente un film che nonostante sia stato concepito, scritto, diretto, e prodotto da tre uomini tratta anche dei temi femministi, tra gli altri. Secondo me il regista non ha il claim per girare un film come Barbie, per esempio, ma lo sa benissimo e quindi fa quello che può restando nel suo. Per l'uomo capra secondo me il regista voleva farci credere fino all'ultimo che lei avrebbe reincarnato suo padre nel corpo del suo altro padre, ma alla fine scopriamo che invece ha deciso di lasciarli morire entrambi. Penso che sia un messaggio ben specifico e che la capra sia un simbolo, ma non capisco bene di cosa. Accetto proposte. Grazie Carolina, continua a crederci e a leggerci le poesie su Instagram, non mollare mai. Ti auguro tanta luce e leggerezza, perché tante altre cose belle già le hai.
Onestamente il discorso è talmente assurdo, a tratti delirante, che non saprei da dove iniziare a commentare. La cosa peggiore di tutte è sicuramente l'aver affrontanto e conseguentemente giudicato e recensito un'opera d'arte in base alle proprie aspettative sulla tematica trattata. Dio non voglia che gli autori abbiano pensato che un aspetto diverso dal potere sarebbe stato piu interessante da trattare. Chissenefrega di scienza, etica e curiosita e di come questi valori alla base della societa occidentale nel corso degli ultimi duecento anni stiano passando sempre piu dal dominio solo maschile a quello di tutti. Se non si fa una vera riflessione sul potere patriarcale, allora tutto è deludente e poco importante.
Anche se ultimamente avevo smesso di seguirti perché non mi trovavo piu d'accordo con le tue tesi, ho voluto recuperare questo video perché anche a me il film non ha convinto. Ho provato a vederlo come una favola, un po' come Edward mani di forbice, ma il regista ci sbatte in faccia talmente spesso queste tematiche femministe annacquate, che non puoi non pensare che lo abbia fatto a posta
[Segue...] Sull’argomento della sessualità, Carolina muove due critiche principali. La prima quando dichiara: “Non c’è un sesso adulto, c’è un sesso bambino". Questa affermazione è vera, ma le riflessioni che Carolina ne ricava sono superficiali. Infatti poi dichiara: “Avrei voluto vedere un altro tipo di sesso” (OK, ma il film non parla di questo!). La seconda critica è “Bella Baxter è affamata di sesso ma non di lettura”. Sul sesso bambino: questo è perché la vita sessuale di Bella, rappresentata nel film, si estende dalle sue prime pulsioni sessuali (di quando il suo cervello è in un’età infantile, intorno ai 10 anni, fino all’adolescenza e probabilmente alla tardo adolescenza). Non vediamo mai rappresentata la vita sessuale di una Bella - chessò - trentenne. Sia Carolina che molti dei commentatori liquidano la sessualità in questo film come una questione estetica o di male gaze. A mio parere, si ignora il fatto l’aspetto dell’autoerotismo è centrale nella narrazione della scoperta della sessualità da parte di Bella. L’autoerotismo è autodeterminazione sessuale (e Carolina lo riconosce, ma sembra non avere colto quanto sia centrale in questo film). - La prima scena di sesso di tutto il film è la scoperta del piacere sessuale da parte di Bella bambina/adolescente, DA SOLA. Prima sul letto e poi con la mela. È una rappresentazione completamente assente dal cinema mainstream e ahimè assente dalla vita di molte adolescenti e donne in Italia che non sono incoraggiate a scoprire e conoscere il proprio corpo, se non nell’incontro sessuale con un altro uomo. Una percentuale bassissima di donne in Italia pratica l’autoerotismo, rispetto ad altri Paesi europei più emancipati (ci sono dati su questo aspetto). - Il primo atto sessuale di Bella diretto verso un’altra persona è diretto verso una donna (la governante, quando la tocca mentre è seduta a tavola) ed è subito represso a parole da Max che le dice “che non può” (e questo non è implicitamente un "insegnamento" sul consenso? Bella non può toccare gli organi sessuali di un'altra persona?). - La maggior parte delle scene di sesso si chiudono sul viso di Emma Stone che gode. È palesato in mille modi che lei metta al centro dell’esperienza sessuale il suo piacere, e non a caso non chiama il sesso “sesso”, ma “furious jumping”, che rivela la sua mancanza di sovrastrutture e totale apertura al sesso, in un modo più innocente e incentrato sul piacere (il piacere che raggiunge nell’atto di “saltare”). - Inoltre: In crociera si informa dello stato di salute sessuale della vecchia signora e si sente rassicurata quando questa dichiara comunque di praticare autoerotismo. Ha una relazione lesbica con un’altra donna e non a caso l’unico cunnilingus raffigurato nel film è quello del rapporto donna/donna. È anche consapevole del piacere maschile quando un padre si reca da lei con i figli e lei dà consigli pertinenti su come raggiungere l’orgasmo (maschile!). Quando rientra a Londra, il suo futuro marito le chiede se si è fatta “controllare” per le malattie sessualmente trasmissibili... Sulla presenza di più scene di sesso rispetto alle scene in cui lei scopre il piacere della conoscenza, della morale, della lettura… Qui non saprei davvero come qualcuno possa quantificare oggettivamente a quale aspetto sia dato più peso (e quando stabilirsi soddisfatto) e il paragone con Goliarda Sapienza mi sembra azzardato nella misura in cui sta paragonando un’opera letteraria a un’opera cinematografica. Sarebbe più intellettualmente onesto dichiarare "non mi piace il sesso al cinema". Questo film mi sembra faccia ottimi passi avanti rispetto alla rappresentazione del sesso nel cinema mainstream con l'uomo che prima penetra e poi si addormenta. Il seno di Emma Stone è lungi dall'essere sessualizzato, non lo vediamo quasi mai. Immaginiamo lo stesso minutaggio di Bella che sta seduta in poltrona a leggere (e la vediamo a più riprese eh, e possiamo spiare i titoli che legge) rispetto a Bella che ha un ventaglio di esperienze sessuali (con se stessa, con persone diverse, in posizioni diverse, per motivi diversi) che contribuiscono alla sua maturità ma anche emancipazione sessuale. Si ricorda che Bella rifiuta un rapporto sessuale perché sta leggendo. Appena la sua proprietà di linguaggio migliora, non fa altro che sfoggiare sinonimi di una stessa parola (a testimonianza che la sua cultura sta aumentando vertiginosamente, dove le ha imparate tutte quelle parole se non nei libri?). Fa la scelta di formarsi e studiare… Ha un’impostazione cognitiva scientifica (il metodo empirico), che applica rigorosamente quando torna a casa del marito di Victoria per capire (e provare! E sperimentare!) da che vita Vittoria era fuggita...
Purtroppo io faccio molta fatica a scindere il libro dal film e io avendo letto entrambi, posso dire che Lanthimos ha fatto un ottimo lavoro di trasposizione, pur cambiando alcuni aspetto per renderlo fruibile al cinema e al maggior numero possibile di persone. Le recensioni che hai citato secondo hanno utilizzato a sproposito il termine femminista: Lanthimos è stato sicuramente furbo a scrivere e produrre un film con un messaggio di emancipazione in questo momento. Sia chiaro, per me l'emancipazione è di Bella, non dell'intero genere femminile: e secondo me è questa emancipazione che avviene. Ovvio che il personaggio di Mark Ruffalo si è avvicinato a Bella perchè é il connubio tra donna e bambina, una persona malleabile. E sia nel libro che nel film non si fanno sconti nei confronti del suo personaggio. Tanto che alla fine non riesce a reggere il fatto che Bella voglia essere libera: e il povere creature del titolo non significa necessariamente pietà nei confronti degli uomini, ma povertà di spirito e visione della donna al di fuori del focolare di casa. Ma aspetto centrale del film e del libro (e mi spiace che questo non sia passato) è che Bella non rimane una donna con un cervello da bambina: lo è all'inizio per forza di cose, ma esiste un momento ben preciso in cui avviene uno switch e Bella diventa matura e da lì in poi le sue scelte riflettono ciò. Da quando è a Parigi a quando torna a Londra e decide di diventare una dottoressa. Io sono andata a vedere il film senza alcuna pretesa di femminismo anche perché non era quello il fine di Lanthimos: se le recensioni vedono questo aspetto non significa che sia la stessa visione di Lanthimos. Anzi, fare una recensione partendo delle recensioni è quanto meno un controsenso, perdonami. Se si parla del film, ci si basa sul film: non le recensioni di altri che magari non hanno capito una mazza del film (come mi pare sia successo) e appena vedono una donna non essere una semplice macchina da figli, appiccinano il termine femminista ovunque. Se si vedono le recensioni di addetti ai lavori come Violetta Rock e Matteo Fumagalli, si capisce il vero senso del film. Non sarà il film super femminista del secolo, ma non era nemmeno quello il suo intento: la volontà di Lanthimos era quella di dire la sua su una società che è rimasta uguale, che sia nel tardo ottocento vittoriano sia nel 2024. E quando sono uscita dalla sala ho avuto questa precisa sensazione.
Capisco il tuo punto di vista, però mi devo accodare a quello che hanno già detto altri: ovvero, Yorgos Lanthimos non voleva fare un film femminista. Che poi stampa e marketing abbiano preso il film e ne abbiano voluto estrapolare questo, è un altro discorso. Per quanto capisco come sia facile attaccarsi a questa visione, credo che il film contenga tante sfaccettature, tante moltitudini interessanti, e che sopratutto non abbia la pretesa di essere un libro di testo femminista. Lanthimos fa Lanthimos, cioè è assurdamente inquietante, irriverente, divertente, ma non vuole farci la morale e neppure rifilarci nessuna lezioncina, perchè sa che questo non è il suo ruolo. Per quanto riguarda i personaggi maschili, io invece ho trovato God molto interessante, a partire dagli abusi subiti dal padre. Tu concludi dicendo che Bella diventa God, ed in parte mi trovi concorde, ma non era forse God stesso Bella per suo padre, che si divertiva a tagliuzzarlo e a sperimentare su di lui? Insomma, tanto monolitico non l'ho trovato, dato che passa dal considerare Bella come una creaturina da compagnia ad una figlia a tutti gli effetti. Il ruolo della famiglia ha una importanza forte nel cinema di Lanthimos (vedi The Killing of a Sacred Deer o Dogtooth): siamo destinati ad essere come i nostri genitori? Ci possiamo "liberare" da loro e fino a che punto possiamo crearci una strada nostra? Bella, che figlia biologica di God non lo è, che è figlia di sè stessa e madre allo stesso tempo, si crea, nell'ultima scena, una sua famigliola sghangherata. E siamo proprio sicuri che il personaggio di Margaret Qualley, la seconda figlia di God, rimanga una stupida? Perché se prima le pallonate le prendeva in faccia e la domestica la trattava male, alla fine le due giocano a palla insieme, e questa volta lei la palla l'afferra. Non è che lei è ancora bambina, a differenza di Bella che è già cresciuta, e la fine è solo l'inizio della sua storia? E poi secondo me abbiamo anche un altro esempio di femminilità interessante, cioè il personaggio interpretato da Hanna Schygulla (non a caso a lungo collaboratrice di Fassbinder) la signora nella nave, anziana, sveglia, solidale nei pochi minuti in cui illumina lo schermo. Credo che sia un modo di vedere troppo letterale, troppo rigido, quando l'arte - sopratutto quella fatta bene come quella di un regista come Lanthimos - contiene in sè mondi e universi interi.
Per correttezza aggiungo le parole del regista, interrogato proprio su questo argomento da Variety: "Much of the buzz around “Poor Things” has been that it’s this feminist document - a look at how every man, even those who love Bella, is trying to take something from her. How do you see it? Lanthimos: I don’t really like going into an analytic conversation about what it means, what the themes are, what the characters are. As I said before, I feel confident about the script. So that means it conveys a lot of things, I think, to intelligent people. So there’s no need to discuss it further. And I actually think it’s dangerous to go too much into those conversations because things start becoming a little too one-dimensional. Like there’s only this aspect of this film, and this is what we’re thinking this is, what we’re trying to do. I try to make films more open than that."
Quali fossero le intenzioni ha fatto un film che tratta temi femministi (la maternità, l’abuso, l’autodeterminazione sessuale, la violenza di genere, le mutilazioni genitali…). Se faccio un film ci metto le bombe i fucili i soldati e il fronte sto facendo un film che parla di guerra.
@@lhascrittounafemmina é vero, però ci sono tante altre tematiche. Sarei stata più delusa se il regista avesse millantato di aver fatto un chissà quale documento femminista, vantandosi di questo, ma lui non l'ha mai detto. Secondo me anche le intenzioni del regista hanno un peso, tutto qui.
Complimenti per il canale. In effetti dopo una recensione di un professore di lettere entusiasta della figura di Bella ed è proprio per questo che l’ho visto, alla fine l’unica cosa che ho pensato è che il sesso allora è strumentale, funzionale allo scopo ma non passionale cioè libero da tutto. Due menti altamente affini e soprattutto liberi che si completano con il corpo. In questo caso invece è solo ricerca del piacere fine a se stesso. Se è vero che il padre tanto buono da non approfittare lui stesso di lei perché non gli funziona più e invita l’amico a pensarci al suo posto, una adulta con un cervello da bambina perché ci dovremmo poi stupirci degli altri soggetti maschili ancora meno lusinghieri?
A me il film non é piaciuto, ascoltandoti ho compreso meglio il perché. C'è abuso. Inoltre mentre Bella é lontana il medico e l'aiutante creano un'altra "Bella" che guarda caso è di nuovo una bellissima donna.
Sono d’accordo con la maggior parte delle tue osservazioni, ma credo che “Povere creature” vada anche collocato all’interno della cinematografia specifica di Lanthimos, che è un regista un po’ atipico. Questa non è certo la sua opera migliore, ma le situazioni da lui rappresentate sono sempre grottesche, disturbanti e i personaggi estremamente respingenti.
Più che atipico ha semplicemente rimescolato le basi di diversi generi, inscenandole con la sua autorialità e vagonate di male gaze, ma i concetti e gli archetipi sono le stesse strozate misogine e sessiste che ci propinano da 150 anni...se mi racconti una storia di liberazione femminile senza metterci dentro i canoni di base hai semplicemente toppato su tutta la linea.
molto interessante!!! Ho iniziato proprio ieri il libro e mi piace molto. Vorrò capire, andando avanti nella lettura, se anche il libro ha questi "difetti". Certamente, dopo l'ascolto di questo contenuto, lo leggerò con un occhio più attento. Grazie!!!
Condivido quasi tutte le opinioni espresse nel video, primo tra tutti il fatto che non sia un film femminista (chissà, forse è stata la stampa ed il marketing a volerlo vendere come film femminista. Dovrei approfondire quali fossero le intezioni di regista, autore e produttrice) e secondo il ribrezzo per l'abuso su una persona, nel migliore dei casi, con un ritardo mentale. Ci sono solo due cose su cui ho un'opinione diversa. la prima è il fatto che gli uomini non si siano rispecchiati nei personaggi maschili del film. Ne ho parlato con alcuni uomini e visto molte recensioni di uomini (su youtube, quindi non esattamente di un campione statisticamente rilevante) che semplicemente non hanno percepito come problematici certi comportamenti, ed anzi, descrivono god e l'assistente come personaggi maschili positivi. La seconda cosa è che alla fine lo considero un "bel" film, anche solo per la miriade di opinioni e riflessioni che ha suscitato, tutte estremamente interessanti ed utili a capire come gli altri vedono e percepiscono il mondo. Personalmente non ho trovato che le riflessioni innescate da Barbie siano state altrettanto profonde (principlamente erano sul pubblico e la reazione del pubblico e non sui significati del film stesso) e non mi vengono in mente altri film recenti altrettanto popolari su cui si è riflettuto tanto.
In questo video hai dato voce a tutti i pensieri che avevo in testa quando passata la metà del film ho detto alla mia amica "ma quando finisce sta roba?"
Non sono d'accordo su un punto: la bellezza imprigiona Bella, God tenta di tenersela come una bambolina nella teca per via della sua bellezza, quindi la bellezza in questo caso le causa prigionia (anche l'altro scienziato vuole appropiarsene perchè è bella, così come l'avvocato..). Che poi non ci riescano, è un contenuto ingombrante nella storia.. D'accordo sulla questione del sesso che finisce per essere privo del significato delle prime die scene
Grazie Carolina, per fortuna che ci sei tu. Perché io sono uscita dal cinema urlando che sono tutti degli idioti, insultando le persone che erano con me a cui è piaciuto. Tu mi permetti di ordinare i pensieri
Bella è semplicemente una creatura che ha imparato man mano le gioie della vita e che ha esplorato sia il suo "io" interiore che il mondo esterno, maturando esperienze di ogni tipo, da quelle più belle a quelle più orrende, punto. Semplice ma incredibile *"crescita personale".* Qui *il Femminismo NON c'entra niente per cui no, non è ne un personaggio ne un eroina "Femminista".* E' alla fin fine un personaggio "umano", forse più umano di tanti altri umani presenti nello stesso film in un mondo tanto pittoresco quanto spietatamente reale nella sua sostanza. *REALTA' SCOMODA:* Prima degli Oscar i gruppi di Femminismo tossico acclamavano Barbie e tacciavano "Povere Creature" come un film "Patriarcale" ma successivamente, *dopo la devastante disfatta di Barbie alle premiazioni finali* si sono tutte rivalse sul film che prima hanno criticato in quanto "unico film con protagonista femminile pluripremiato," rimangiandosi tutto ed etichettandolo come "Femminista". PS: Non capisco tutto questo "fastidio per le scene di sesso" visto che sono parte integrante della crescita personale di un qualsiasi individuo (a prescindere dal sesso) nonché un bisogno biologico dello stesso e se già parliamo di un istinto difficile da "gestire" per un essere umano comune (per innumerevoli ragioni sociali e psicologici), figuriamoci per Bella... Ci sono troppe cose che non considerate a riguardo, giudicandone solo l'apparenza e in un modo estremamente superficiale.
Non ho ancora visto il film ma mi vengono in mente due considerazioni: - potrebbe essere che il cervello di Bella abbia una crescita rapidissima per esigenze narrative e che questo sia uno degli elementi non realisti del film. Mi fa pensare alla crescita della protagonista (non umana) né "La storia della principessa splendente" di Isao Takahata. - quando si parla del fastidioso topos della "donna speciale" che ce la fa perché è diversa dalle altre, qualunque sia il motivo di questa sua particolarità, mi vengono in mente alcune figure politiche che fanno trapelare un disprezzo malcelato per le loro simili, mettendo in atto visioni a loro ostili.
Io forse non sono rimasta "delusa" perché non avevo letto nessuna recensione prima di vedere il film, se avessi pensato di vedere un Frankenstein al femminile probabilmente lo sarei stata, ma non credo comunque che il regista volesse questo. Non credo che Bella possa essere considerata un'eroina femminista perché i presupposti per rispecchiarci in lei non ci sono: all'inizio del film facciamo un patto narrativo, dobbiamo immaginare una bambina letteralmente buttata nel mondo esterno degli adulti. Tecnicamente questa cosa é irrealizzabile, perché fin da piccole inevitabilmente riceveremo una certa educazione, influenze della società, quindi molte delle nostre scelte non saranno libere. Cosa succederebbe invece se non avessimo questi limiti? Che forse faremmo quello che ci va di fare e non quello che è più socialmente accettato. Non avremmo paura di tirarci fuori da un rapporto tossico come quello con Ruffalo, magari per non fare soffrire quella persona, oppure di fare sesso ed essere chiamate troie ( come minimo), anche di masturbarci perché non è cosa buona per la società, come viene detto nel film. Nelle situazioni di oppressione da parte di un uomo ogni volta diverso (prima God, poi l'assistente di God, poi Ruffalo e infine l'ex) in cui si trova ripetutamente Bella purtroppo molte donne ci restano e non solo perché può essere difficile uscirne ma anche perché sono talmente immerse nei costrutti del patriarcato che pensano sia giusto così.
Inoltre credo che Ruffalo possa rappresentare moltissimi uomini. All'inizio della loro relazione lui dice a Bella che tra loro non sarebbe stato niente di serio, appare fiero, orgoglioso del fatto di essere un casanova e si aspetta una donna che cada ai suoi piedi. Quando invece si rende conto che Bella può fare a meno di lui e della sua virilità perché ha scoperto i libri, l'amicizia con Marta (la signora anziana sulla nave che reputo essere un bel personaggio femminile), il dolore ( per i poveri che non può davvero aiutare), Ruffalo diventa violento, "o ti sposo o ti uccido" perchè vuole possederla a tutti i costi e decidere per lei. Questo é il tipico uomo che oggi é responsabile di femminicidio e purtroppo ho sentito dire da alcuni ragazzi che Bella lo ha strumentalizzato e fatto impazzire perché voleva perseguire i suoi interessi. Lei voleva solo essere libera. Sono d'accordo con te su alcuni punti, il finale con l'uomo capra non è dei migliori e nemmeno la mancanza di aiuto per l'altra ragazza imprigionata, però non credo che lei sia diventata God perché God ha sacrificato tutto per il puro sapere scientifico e egoismo personale, anche gli affetti e il proprio corpo ormai distrutto, ha deciso di rimettere al mondo due ragazze con un cervello di un neonato per arrivare ad avere un grande risultato scientifico. Lei si circonda di persone che scelgono di stare con lei (la ragazza che conosce nel bordello, l'assistente di God che la aiuta a studiare anatomia) e acquisisce un altro tipo di sensibilità anche se ripeto l'uomo capra era evitabile e la questione della ragazza non é approfondita forse (si vede solo che lei prova compassione forse quando la incontra, da quanto ho percepito ).
Inoltre penso che la bellezza sia sí il mezzo con cui lei riesce a diventare libera uscendo dalla casa di God perché Ruffalo si innamora di lei, ma anche la sua condanna perché alla fine gli uomini tentano ripetutamente di ingabbiarla, per ultimo il suo ex che vuole ucciderla e per primo God perché "sarebbe stato un peccato non dare la vita a un corpo così bello". La sua bellezza é il primo motivo per cui qualcuno decide al posto suo.
concordo in tutto@@carmelamauro9704
Sono molto d'accordo! Anche io ho visto il film senza aver letto nessuna recensione, quindi non ho potuto restare delusa. Certo non mi è venuto in mente neanche per un attimo che sia un film femminista, però non so nemmeno se fosse un intento del regista.
Pienamente d'accordo, avrei potuto scrivere le stesse cose.
@@carmelamauro9704 esattamente!Troppo spesso ci si sofferma sui lati positivi dell'essere bella, dimenticandosi dei tanti aspetti negativi che inevitabilmente la cosa porta.
Io l'emancipazione che passa attraverso il sesso non l'ho colta. Anzi, le scene ridondanti e disturbanti a mio avviso sono state scelte appunto per rimarcare il concetto di uomini senza scrupoli che si eccitano e approfittano della donna-bambina, in quanto Bella è l'archetipo perfetto della donna plasmabile che nei secoli l'uomo ha cercato di rinchiudere nelle caselle da lui create, caselle che lei senza le sovrastrutture sociali non solo distrugge, ma nemmeno vede, tantomeno le capisce. L'emancipazione di Bella inizia con la scoperta dei libri e culmina con la scoperta dell'esistenza delle menzogne che gli uomini le raccontano, e quando inizia ad essere volitiva per l'uomo frustrato non è più così attraente come lo era prima, quando non aveva propriamente un ritardo mentale, ma solo tanta ingenuità, che è un'altra caratteristica della donna senza libero arbitrio che esiste da quando esiste il patriarcato; quando Bella esce dalla gabbia della bella statuina e inizia a porre lei delle condizioni, il meccanismo si inceppa e fa crollare le certezze dell'avvocato uomo di mondo.
non potevi dirlo meglio. La penso allo stesso modo
Concordo
Sono uscita dalla sala con qualcosa che non mi convinceva, la sensazione di un occhio decisamente maschile che ha pesato sul film impedendogli di diventare un prodotto davvero innovativo. Grazie per quest'analisi, non avrei saputo dirlo meglio🙏
Io idem! Ho letto il libro e ti assicuro che il messaggio femminista (e socialista, se vogliamo) è molto più presente e interessante. Senza fare spoiler, l'autore del libro ci racconta la vita di Victoria/Bella in modo che noi che leggiamo ci troviamo a dire: cacchio sti uomini sono proprio dei poveracci! (O povere creature, che rende molto menoncome traduzione, secondo me) Nel libro gli uomini sono tutti molto patetici e Bella risalta perché ne mette in luce queste caratteristiche. Scusate il ted talk 😂
@@valeusagi1911il film è molto più socialista quindi
@@monsty26 no
@@valeusagi1911 è esattamente quello che ho pensato vedendo il film. Quale figura maschile ne esce in modo lusinghiero? Le uniche persone per cui Bella prova della vera stima sono i due amici nella nave e la sua amica/amante.
@@pamelapinato2110 sì, verissimo! Tra l'altro la signora sulla nave mi è piaciuta moltissimo come personaggiə :)
Ciao Carolina
Per la prima volta non sono d'accordo su quasi nulla
Bella non si emancipa perché è bella, magari le sarebbero accadute cose diverse (magari no), ma avrebbe comunque fatto un percorso di conoscenza di sé e del mondo: esattamente come per Barbie (e neanche Barbie avrebbe vissuto le stesse identiche cose non fosse bella. ma non vedo cosa c'entri, questa è la loro storia) l'emancipazione parte da curiosità e prese di coscienza e consapevolezza (c'è anche qui, eccome, perché non ce la vedi? consapevolezza prima del proprio corpo, poi del proprio intelletto, e del mondo che la circonda - vedi la parte, un attimino didascalica questo sì, dei poveri a Alessandria)
(tra parentesi il nome di Bella, che pure si richiama certamente alla bellezza, viene da Isabelle Baxter, cara amica di Mary Shelley)
Né si emancipa attraverso il sesso: il suo amore crescente verso i libri e la conoscenza c'è eccome - nella parte sulla nave rifiuta un approccio dell'avvocato dicendo proprio esplicitamente che preferisce leggere! Il piacere che trae dal sesso è esattamente lo stesso che da quel momento trae dalla lettura
Non trovo nemmeno ci sia male gaze e indugiare sui corpi, non mi è parso affatto, non ho trovato - cosa per me rarissima - nulla di gratuito nelle scene di sesso
Vero che non c'è il sesso "adulto e consapevole", non nel senso che lei non lo scelga consapevolmente, ma nel senso che la vediamo solo in fase di esplorazione
e soprattutto mi sono chiesta: perché Bella sembra non provare nulla? Non innamorarsi mai né nulla di simile? Forse le due cose sono collegate? Non so, in ogni caso peccato. Quale che sia l'età mentale del suo cervello non vedo motivi per non farle provare nulla (visto che è in grado di provare empatia, come accade per i poveri)
Bella, come hanno già detto altre e altri, non è una bambina per tutto il film: la sua crescita è esponenziale, non è una normale crescita umana, e non è una donna bellissima che capisce poco. Non è vero che capisce poco :) infatti come ricorda Duncan è in grado di comprendere difficili concetti scientifici e insieme di non sapere cosa sono le banane. È solo diversa perché diversa è la sua esperienza
Il tema del consenso c'è (poi possiamo dirci di quanto i temi siano o meno approfonditi): quando nel bordello Bella cerca di dire che dovrebbero loro scegliere con chi avere rapporti e nel tentativo di "conoscere" e instaurare una qualche relazione con il cliente con cui si scambia barzellette per solo poi acconsentire al rapporto
Bella non diventa suo padre
Vuole diventare medica e studia per farlo, non per imitazione ma per scoperta passione
Nel film non vediamo che tipo di medica sarà (a parte l'esperimento ex marito-capra, che è solo un elemento grottesco)
ma nel libro (mini spoiler) scopriamo che lavorerà per le donne, per maternità e aborto
Ma anche se nel film ci fermiamo prima non possiamo dire che gestirà il potere come un uomo
Senza considerare la sorellanza, che è una delle cose più forti che ha imparato
Sul finale con Felicity (non intelligente come Bella - ma non meno bella, questo a ridire che non è la bellezza di Bella a determinarne l'emancipazione) che porta l'acqua come una serva non pensante sono d'accordo: momento non riuscito (che mi pare proprio sia solo nel film), ma intanto comunque Felicity non è abbandonata a sé stessa, è accolta nella famiglia e anche qui non sappiamo quali saranno i suoi progressi e il suo percorso
Detto questo, non è che dobbiamo per forza classificarlo come film femminista
Ma sicuramente ci sono dei temi femministi
Se poi leggerai il libro (che in questo senso mi è parso più centrato)
O approfondirai anche i vari rimandi a Mary Shelley ma soprattutto a sua madre Mary Wollstonecraft
secondo me forse lo ripenserai un po' diversamente
Resta comunque che il film è separato da tutto questo e dovrebbe reggere a prescindere, quindi ci sta notare che non regga tutte le tematiche allo stesso modo
Alleluja! Aggiungerei anche la presa di coscienza del "potrei trovare un altro uomo che mi mantenga, tanto vale che faccia la prostituta e potrò essere più libera", che in un mondo che vietava la scolarizzazione femminile era il destino già segnato, e che nel 2024 nonostante le lotte fatte molte donne preferiscono ancora la prima opzione perché moralmente e socialmente accettata.
Ho letto tantissimo su Mary Shelley e studiato la storia di sua madre, ed è proprio per questo che parlare di Frankenstein mi pare una scelta molto infelice. So che il libro è molto diverso e diciamo che c’è un diverso bilanciamento dei temi, infatti ho premesso che non lo conosco.
Non è vero che non vediamo che medica sarà perché di fatto ce lo mostrano. Nessuna scena in un film (ma in qualunque narrazione) è messa a caso, quella scena ha significato, violenza dirci qualcosa. E ci dice che Bella fa le stesse identiche cose di suo padre, quindi gioca con la vita degli altri. Bella non ha imparato assolutamente niente sul potere, è solo diventata più colta.
nel libro il finale è tutta un'altra cosa,ti consiglio di leggerlo@@lhascrittounafemmina
@Elezzzzz,Bella non ha la capacità di farsi coinvolgere emotivamente nelle relazioni perché non raggiunge l'emotività dell' età adulta.
In una delle scene finali dice al futuro marito di baciarla con "meno lingua".
Il limitarsi nel bacio francese è una caratteristica delle persone tendenzialmente anaffettive.
Un altro particolare di cui nessuno ha scritto,(credo), è che Bella ammette di aver provato un certo piacere nel rapporto nel bordello con l'uomo che la domina e la "usa" senza particolare attenzione.
Lì il suggerimento è forse come la natura femminile sia predisposta atavicamente a provare piacere in un contesto di dominazione subita.
Riguardo la teoria che "Bella è una mente bambina priva da condizionamenti": una mente bambina è molto di più di quello che è rappresentato nel film. Una mente bambina non è lo stereotipo di un "buon selvaggio". Una mente bambina prova paura, e ha bisogno di conforto, di sicurezza, di amore e anche di approvazione. Il fatto che gli autori propongano una visione così riduttiva e superficiale dell'infanzia, come se fosse niente di più che una tabula rasa, la dice lunga sulla mancanza di originalità e spessore tematico di questo film.
Ciao, grazie per questo video. Uscita dal cinema avevo questi pensieri, sebbene assai meno organizzati in testa, e mi sono portata a casa una sensazione di disagio. Poi magari usciranno altre riflessioni su questi temi che mi sfuggono, ma per adesso mi fai sentire "meno strana".
Relativamente al grottesco, ho trovato che sia effettivamente un furbo escamotage (che fosse voluto o meno) per nascondere la mancata capacità di rappresentare la realtà nelle sue molteplici sfaccetature. Con Barbie poteva esserci questo stesso rischio, facendo scadere la leggerezza in superficialità trattandosi di linguaggio pop (anziché nel grottesco più tipico della scelta stilistica di Povere creature). Però lì non è successo... Bello riflettere ❤
Adoro le tue riflessioni e su molte concordo ma su questo film non la vedo così - "purtroppo" - perchè anche io vorrei poter dire: gli uomini non sono così ( tra l'altro uno dei pochi film su cui ho potuto avere, diversamente da Barbie, più confronto con maschi con lati "tossici"). Penso che il ribaltamento di potere è un percorso, che nel film ci sia una chiave per raggiungerlo (il viaggio alla scoperta del proprio sguardo, l'autonomia). Credo che nel finale c'è tutto quello che dici mancare (anche lei dottoressa che crea un frankenstain uomo-capra). In realtà non mi pare nemmeno che tutti la amino, molti la giudicano per quello che lei è, che non è solo bellezza ma è soprattutto disordine, voracità, "maleducazione" infantile, manca proprio la percezione della differenza tra di bello e di brutto. Perfino il primo dei suoi uomini all'inizio la guarda con un certo sdegno, è solo attraversando una quotidianità con lei che se ne innamora, non perchè "è bella". Credo anche che tutto lo spazio che si dà al sesso è uno spazio spropositato che è dato prima di tutto dalla società (che è molto realistico e molto poco fantascientifico), e da cui lei tra l'altro si stacca via via che si interessa alla cultura e alla politica... se lei sia femminista non lo so, forse lo è nel senso più innocente del termine.. ma è un peccato ridurre tutto al discorso di quanto (e che tipo di) sesso ci fa vedere o al discorso dell'infanzia, lei non ha perennemente 5 anni, alla fine del film i suoi capelli arrivano quasi ai piedi quindi di anni ne ha 20/30, non c'è abuso perchè è lei ad essere padrona del suo corpo (ma in realtà manchiamo completamente di un modello simile, che non sia negativo). Certo, è una padronanza che nasce in risposta alla società intorno a lei che l'ha sessualizzata per prima. Ma c'è un percorso. All'inizio il sesso è un piccolo piacere in risposta alla noia di una casa-prigione, scoprire che il corpo che abitiamo non è una prigione, una prima consapevolezza fisica. Poi subisce la curiosità maschile. Diventa una sorta di amore, da vivere con golosità, poi semplice sostentamento, tant'è che da dopo Parigi non si parla nemmeno più di sesso, ma si parla di coppia e di matrimonio come un unione con qualcuno che condivide i tuoi ideali (personaggio maschile positivo).... Non vedo nessuna scarpa da togliere, sa che vogliono tagliarle il clitoride e affronta quell'uomo dicendogli che può ucciderla piuttosto.. non immagino un "eroina" più consapevole. Anche il discorso di tornate per essere come il padre mi sembra riduttivo, c'è un topos antichissimo del viaggio dell'eroe, di quanto lo cambia, del suo ritorno, forse non siamo abituate a immaginarlo infantile e femminile? E poi perchè Felicity considerata l'idiota? vivono tutti insieme, Felicity comincia a fare progressi solo da quando c'è Bella, ha preso sotto la sua ala anche la ragazza di colore che si prostituiva con lei. Il finale è più una comune che un matrimonio.. Non so perchè ci sia la necessità di definire femminista una cosa che comunque non è nata con quel presupposto, non è neanche detto che debba seguire "delle regole alla lettera". Però penso che il nodo maggiore lo crei il sesso. E forse ancora di più la prostituzione. Volenti o nolenti abbiamo ricevuto un educazione in cui è un tabù o non ce ne disturberebbe la visione e questo condiziona enormemente il nostro punto di vista, credo molto più di quanto crediamo. Più che un intento femminista credo sia proprio questo tipo di fastidio che voleva tirare fuori il regista. un abbraccio Carolina
Hai spiegato ancora meglio quello che intendevo, d'accordissimo su tutto
Perfetto, non voglio dire che Carolina non ha capito il film (perché chiaramente ognuno da la propria interpretazione) ma secondo me non l'ha guardato bene, è stata poco attenta, perché è oggettivamente sbagliato per esempio il fatto che viene dato poco spazio all'aspetto intellettuale, così com'è oggettivamente sbagliato il fatto che lei sia perennemente una bambina nel corpo adulto o che lei diventa come God quando il "mondo" chr crea a casa sua è completamente diverso (una comune come dici tu). Secondo me dovrebbe riguardarlo meglio
@@greg_house4238 nforse mi sono espressa male, non mi permetterei mai di dire qualcosa tipo “riguardalo meglio” , credo che ognuno ha una cultura e un vissuto personale in cui le cose risuonano in modo diverso, é bello parlarne per ampliare una visione non per polarizzarla non so se mi spiego
Condivido ogni singola parola. La riflessione del video proprio non mi torna.
D'accordissimo su tutto.
Ciao Carolina, pensavo di essere l’unica ad aver provato disagio proprio nel non riuscire a dimenticare l’età mentale della protagonista.
Come al solito sei illuminante, anche su tutti gli altri punti.
Sono uscita dal cinema con un senso di disagio e soprattutto angoscia. Si abusava di una bambina, questo é quello che mi ha scioccato. Gran parte del film mi ha mostrato questo. Mi sono sentita avvilita non riscattata
È un’esperienza comune a molte, in realtà. Tutte le persone con cui mi sono confrontata dal vivo hanno raccontato la stessa cosa.
Come sempre le tue analisi sono puntuali e ricche di ragionamenti intelligenti che, in questo caso, mi aiutano a dare forma all'insoddisfazione che ho provato uscendo dalla sala. Seguo diversi critici cinefili (purtroppo quasi tutti maschi) e una cosa che hanno detto spesso è che il film non parla della crescita/emancipazione di una donna ma di un essere umano: già così è imbarazzante, perché il "disclaimer" presuppone che c'è il rischio che un racconto con una protagonista femminile non sia un racconto valido per tutti gli esseri umani (Michela Murgia docet). Sono d'accordo con tutti gli argomenti presi in esame; personalmente, la parte che mi ha letteralmente svelato come Bella sia solo un ideale maschile e, lasciamelo dire, maschilista, è il momento in cui entra nel bordello: tutto è studiato per far sentire meno in colpa gli uomini; lei bella e senza pensieri ha rapporti con uomini buffi, innocui, al massimo un po puzzolenti. Nulla viene esposto del sopruso di uomini che utilizzano il denaro per possedere il corpo di donne povere (perché, possiamo girarci intorno, ma al netto di una piccola percentuale che fa scelte consapevoli, la maggior parte lo fanno per necessità economica e scarsità di opportunità alternative). La prostituzione è il momento di liberazione di Bella, mica la politica o lo studio, rappresentati in due microscene in cui il culmine è la relazione lesbica (tipologia popolarissima in tutti i siti porno) con il sunto della "pu77ana ottimista e di sinistra" (come dice Dalla). Quanto è stato osteggiato "Barbie" per aver espresso un femminismo troppo "rosa" e quanto incensato questo film perché, si sa, gli uomini ti devono spiegare tutto, anche come devi essere donna per emanciparti. Concludo dicendo che ho letto proprio oggi un interessante punto di vista: Bella è una creatura partorita dall'idea di un uomo di come dovrebbe essere una donna, proprio come Minerva era la dea perfetta partorita dalla testa di Giove. Complimenti come sempre per i tuoi contenuti.
Premetto che mi sono goduta appieno il film e che lo rivedrei volentieri, soprattutto per quello che regala dal punto di vista visivo e dell'interpretazione di Emma Stone, ma concordo in toto con la tua analisi, e aggiungo che all'uscita dal cinema, guarda caso, pur essendo soddisfatta, non ho provato lo stesso appagamento che mi avevano regalato Barbie e C'è ancora domani. Infatti sono rimasta anch'io molto perplessa di fronte a tutti i proclami sul fatto che Povere Creature fosse un Barbie al quadrato. Direi l'esatto contrario, E ripeto, anche io sono tra quelle che il film lo hanno amato in sé.
Aggiungo che Yorgos è stato doppiamente subdolo, perché ha eliminato dal libro di Gray proprio la parte che avrebbe rimesso tutto nella giusta prospettiva, e ha aggiunto il personaggio di Felicity, che ho trovato particolarmente irritante proprio perché sembra stare lì solo per sottolineare quanto Bella sia straordinaria e che sul finale viene trattata alla stregua di una schiavetta e mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Grazie Carolina, per aver messo in parole chiare ed evidenti tutte quelle sensazioni di fastidio che ho provato nel vedere questo film. A volte la proprietà di linguaggio è essenziale, e mi rendo conto che quando sono emotivamente coinvolta perdo la capacità di spiegarmi.
Tutti i punti che hai messo in evidenza li condivido, e davvero ti ringrazio perché mi hai aiutato non poco a mettere a fuoco le idee, tutto ciò che non mi quadrava.
❤️
Premesso che non mi aspettavo un film femminista, per me vedere questo film è stato liberatorio all'ennesima potenza, trovo Bella Baxter una personaggia inedita e potente. L'ho adorata!
Mi è piaciuta la tua associazione con Modesta, anche a io le associo per la loro libertà e estrema curiosità sessuale e del mondo, di prendersi tutto: piacere e schifo, la capacità di vivere la vita con sicurezza di sé, perché a contatto col proprio sentire. Ma non capisco perché mai la curiosità per le parole e i libri dovrebbe essere messa in una sorta di scala valoriale ideale più in alto rispetto al piacere sessuale, perché il piacere del corpo deve essere così bistrattato? Dovrebbe essere gioia, insieme a tutto il resto dei piaceri della vita, inclusi quelli intellettuali. La curiosità sessuale è presente anche nei bambini tra l'altro, è qualcosa di innato che per via dell'educazione ricevuta le bambine/e poi donne imparano troppo spesso e presto a reprimere, dovrebbe essere qualcosa di prezioso da accogliere con cura e valorizzare invece. Mi piace che ci sia in qualche modo rappresentazione di questo.
Io non vedo Bella per forza cone un esempio, ma più una sorta di "Morgana". Come altri hanno detto io non vedo la sua bellezza come il motore che la fa andare avanti, lo è invece la sua vitalità e curiosità.
Per quanto riguarda i personaggi maschili io li ho trovati molto più sfaccettati dei Ken, se vogliamo rimanere nel confronto tra i film. Duncan lo trovo un personaggio molto verosomigliante a una certa tipologia di uomo, libertino e navigato che poi di fronte alla libertà della donna non regge (in questo senso altroché donna fatta secondo i desideri di un uomo, Bella non è addomesticabile! I dialoghi tra loro sono esilaranti e fanno emergere tutta l'assurdità del suo machismo) e, il marito vabbè fa il cattivone, ma mette lì in scena dei punti di non poca importanza, rappresentati per es. dalla clitoridectomia e la visione della donna come mera produttrice di figli. Godwin ha una certa evoluzione nel film, non scontata e Max è un uomo abbastanza fuori dagli stereotipi.
Io ho trovato veramente liberatoria la rappresentazione della sessualità di Bella, del suo desiderio, e, tra le tante, la scena della masturbazione con la mela, frutto del peccato e della conoscenza, per me è geniale. Non sono riuscita a vederci male gaze, e credo di essere abbastanza sensibile a riguardo.
Vabbè punti di vista, interessante poterne discuterne.
Grazie per la tua lettura, Carolina. Hai dato corpo alla sensazione che ho provato uscita dalla sala. Quella di non aver digerito ciò che avevo visto. Come te ho percepito anch'io che Bella è l'eroina femminista così come l'hanno voluta e immaginata i suoi creatori maschi: disinibita, mai lamentosa, ironica, bellissima e speciale (la seconda creatura di God, Felicity è deficitaria in tutto rispetto a Bella: meno intelligente, meno interessante e disprezzata per questo). Felicity, infatti, non è la protagonista, ma la "figlia" carente, non all'altezza del modello perfetto che è il riferimento del suo creatore. Come sottolinei giustamente, Bella ce la fa perché è diversa (migliore delle altre). Non concordo con chi sostiene che l'obiettivo di Lanthimos sia quello di mostrarci cosa avverrebbe se una creatura venisse catapultata nel mondo senza averne assorbito la cultura. In realtà Bella respira la cultura del tempo: viene tenuta segregata in casa, cresciuta da un padre che ha sacrificato la propria vita al lavoro e da una cameriera che provvede ai suoi bisogni primari. Ma cosa riesce a fare Bella? Come dici tu, non si emancipa, non si ribella davvero, ma prende il posto del padre, diventa l'uomo al potere, un essere che si crede onnipotente e al di sopra degli altri.
Ho provato lo stesso disagio rispetto al personaggio di Felicity: "non speciale" quindi non vale niente (che riflette come molti uomini vedono le donne, o come dice Carolina nel video, un tema caro alla cultura patriarcale). Penso sia la cartina al tornasole della misoginia covert del film, l'idea che per una donna come Felicity non sia prevista alcuna liberazione.
ma a me non pare che prenda il posto di “uomo al potere”
Purtroppo il film è solo una parte del libro. Non vorrei fare spoiler, ma il libro chiarisce che quello che il film racconta è esattamente quello che vuole vedere un uomo e che la verità di Bella è un'altra. Purtroppo Lanthimos ha preso solo quella parte stravolgendo il senso del libro.
Me lo dicono tante persone. Prima o poi me lo leggo.
Ciao Carolina! Ho avuto le tue stesse perplessità su molti aspetti e quando sono uscita dal cinema, non ho avuto assolutamente la percezione di aver visto un film femminista come tanti lo hanno definito. Quello su cui non avevo riflettuto invece è la discrepanza tra l’età cerebrale della protagonista e quella del suo corpo e ti ringrazio per aver messo in luce questo aspetto.
Bellissima la connessione con Goliarda Sapienza! Grazie sempre ❤️
Appena uscita dalla sala ho avuto l' urgenza di vedere finalmente questo video che avevo messo in lista, e mi sono tolta un peso a vedere qualcun'altra dare parola alla sensazione di orrido che ho. Soprattutto su l'età e il consenso, e l'idea che l'emancipazione femminile è solo sesso sfrenato senza se e senza ma. È banale ringraziare ma grazie per questo video perché avevo bisogno di sentire un parere concorde e non l'ennesima idolatria al porno softcore
Tristissimo già dal trailer.
La parte centrale del tuo discorso quando affronti la questione del sesso è esattamente quello che ho detto uscendo dalla sala. Identica reazione, identica perplessità. In più quella vissuta dalla protagonista è una sessualità se vogliamo ingenua, spontanea ma non consapevole quindi io non parlerei di liberazione sessuale o capovolgimento degli stereotipi. Per me la protagonista non è un’icona femminista. Non si tratta della storia di una donna che si libera dalle convenzioni sociali dato che neanche le conosce. È un essere creato da uno scienziato con il cervello di un infante. Certe scene di sesso le ho trovate ridondanti, un po’ morbose e non necessarie au fini narrativi mentre ad altri temi non si è dato lo stesso spazio. Possiamo parlare del talento di Emma Stone, della bellezza dei costumi e di certe scene ma perché etichettarlo come film femminista non si capisce bene.
Ciao! Ti seguo con interesse e seguo anche Lanthimos con grande interesse. Perdonami ma ci tengo a fare una considerazione: hai dato per scontato il fatto che la scelta artistica fosse una scelta artistica costruita attraverso una lente femminista e questo, permettimi, è un errore che va ad inficiare tutta la tua esegesi. Aggiungo a questo che il marketing delle case di produzione è una cosa, la scelta artistica è un'altra. Resto su questo punto per dire che anche il paragone tra il libro L'arte della Gioia (che ho letto e amato) e il film non regge dal mio punto di vista. Il fatto che Modesta faccia certe cose non implica che queste stesse cose debbano essere fatte da altre protagoniste femminili. L'uso della sessualità che Lanthimos sceglie di fare è funzionale allo sviluppo del personaggio e, dal mio punto di vista, altrettanto interessante.
Un'ultima cosa sui meccanismi di identificazione: il paragone tra un film "mass market" e un film di nicchia non potrà mai stare in piedi. Lanthimos è "disturbante", è la sua cifra stilistica: non è corretto leggere questo film secondo il parametro dell'identificazione da parte del pubblico. Non è questo il suo obiettivo mentre possiamo ipotizzare che sia stato questo (e ben venga!) l'obiettivo di chi ha scritto e prodotto Barbie.
Grazie per la tua attenzione :)
In realtà è perfetto per il target più impreparato ad affrontare certi temi senza decostruzione: ossia i minori tra i 16-25 anni e gli young adult...non per nulla in certi ambienti anche di critica è stato paragonato a Twilight.
Se corre come una lucertola, si arrampica come una lucertola, si comporta come una lucertola, è la lucertola (mi è venuto in mente Corrado Guzzanti). Se un film parla di autodeterminazione sessuale, emancipazione, violenza di genere, mutilazioni genitali femminili, oppressione sistemica è un film che vuole affrontare temi femministi. Mi pare che stiamo negando l’evidenza. Non ho detto che voleva fare un film manifesto (non ne ho idea) ho detto che tratta temi femministi. È un po’ come negare che Apocalypse Now parli dell’epica della guerra e della psiche di chi è costretto a combatterla.
Bravissima, sottoscrivo ogni virgola, è tutto quello che ho detto anche io finora sul film, pensiero per pebsiero, parola per parola. E Bella viene abusata, chi da ragazzina/o ha subito molestie non ha dubbi a riguardo, penso abbia sentito a mille il disagio sulla propria pelle per tutto il film.
A me è piaciuto tantissimo… e un po’ ti “odio” per avermi fatto pensare su degli aspetti di questo film che avevo visto sotto una luce diversa.
Dovrò rifletterci, ma grazie per il modo in cui riesci a trasmettere certi concetti e a far riflettere.
Ciao, non sono d’accordo sul punto dell’identificazione maschile: io ho trovato che i personaggi maschili fossero abbastanza sfaccettati e crudelmente onesti. Certo sono stereotipati (il don giovanni, il marito, il padre) ma sono molto plausibili, non degli assassini con cui non potersi identificare. Non si può dedurre da una mancata reazione del pubblico che la cosa non ci abbia toccato, così come da una reazione a Ken che ci abbia toccato troppo. Il maggiore realismo sta nell’aver dato un certo tipo di intelligenza che allo stesso tempo si trova impotente ad elaborare il comportamento di Bella e la delusione che esso comporta, nel distruggere quella fantasia di cui parli (che ho trovato dichiarata in modo molto onesto dal regista).
Il libro è molto più interessante, volevo riportare un passaggio molto bello che gli farà un po’ giustizia
“Il suo ciclo mestruale è perfettamente regolare sin dal giorno in cui ha aperto gli occhi, quindi non le è mai stato insegnato a considerare il proprio corpo come qualcosa di sporco o a temere ciò che desidera. Non avendo imparato la codardia quando era piccola e oppressa, ora usa le parole solo per esprimere quello che pensa e prova, non per nasconderlo, così è incapace di commettere le azioni malvage legate all'ipocrisia e alla menzogna, cioè quasi tutte le azioni malvage. Tutto ciò che le manca è l'esperienza, soprattutto quella di prendere decisioni.”
Grazie Carolina, mi hai aiutata a mettere a fuoco tanti aspetti e a individuare molti degli elementi che mi avevano lasciato quel senso di disagio dopo la visione del film
Per quanto riguarda l'età di Bella Baxter io ho avuto l'impressione che la sua età celebrale progredisse molto più velocemente del tempo trascorso nel film: all'inizio non può avere più di 2/3 anni, poi quando scopre il piacere corporeo con la mela secondo me ha 10 anni, quando parte per Lisbona è adolescente, quando comincia a parlare di filosofia sulla nave e poi a Parigi è una giovane adulta, alla fine del film è adulta.
Può essere, anche se sarebbe bastato esplicitarlo in qualche modo. Ma di fatto quando gli uomini iniziano a interessarsi a lei è una bambina. Poi ripeto, questa faccenda secondo me turba di più, chi ha avuto esperienze con persone che vivono una condizione analoga a quella di Bella.
Hai perfettamente ragione Carolina. Anche a me questo film ha deluso moltissimo e lasciato l'amaro in bocca. Io era partita avendo letto il libro, che effettivamente per il percorso che segue Bella ricorda molto la Modesta di Goliarda Sapienza. La grossa differenza per me è che, a differenza di Modesta, Bella è stata chiaramente scritta da un uomo e poi portata sullo schermo da altri uomini che sono riusciti ad appiattire ancora di più il personaggio e la sua evoluzione. L' insistenza delle scene di sesso, così ripetitive, non lascia spazio alla crescita del personaggio: nel libro lei supera la fase masturbatoria - di cui anche il personaggio di Mark Ruffalo fa parte - proprio perché grazie alla conoscenza comincia a guardare fuori di sé. La sua evoluzione è quella di un bambino: parte totalmente inconsapevole, egoista, concentrata solo sui propri bisogni, per arrivare poi, poco a poco, ad aprire gli occhi sul mondo e sulle necessità altrui. Tra l'altro il film praticamente ignora il tema della maternità, che invece il libro affronta, perché se God è il padre di Bella, lei è la sua stessa madre.
Puntare sul femminismo per vendere questo film secondo me l'ha reso una delusione per chi si aspettava una storia che virasse in quel senso. L'unica cosa che salvo, al di là della bravura degli attori, è l'estetica di questo film, ma mi sembra un po' pochetto.
“Puntare sul femminismo per vendere questo film”
peccato che né il regista, né il marketing dietro al film abbiano mai citato il femminismo
Grazie grazie grazie, aspettavo il tuo commento per dare forma e ordine al sentimento di disgusto che ho provato dall'inizio alla fine del film❤
c'è disgusto per talmente tanto.. dai cervelli tagliati, alle inquadrature deformate, ai rutti nelle bolle.. cosa ha fatto disgusto a te?
Secondo me si potrebbe riassumere tutto con il fatto che Bella Baxter è un personaggio femminile che, seppur sia carismatico, rimane scritto da un uomo. Le tematiche femministe ci sono, pensiamo ad esempio alle teorie sul mostruoso femminile, ma sono distorte e romanticizzate per un grande pubblico. È un femminismo tutto spettacolo e niente filosofia: mancano proprio le basi epistemologiche.
In ogni caso, nonostante sia trattato con sciatteria, il tema dell’autodeterminazione e dell’autonomia corporea non va sottovalutato: Bella Baxter è una donna che cresce orientandosi verso il suo consenso.
ecco, sì, ci sono un sacco di temi, anche quello della maternità, ma nessuno viene veramente affrontato in profondità, pare più una lista di questioni da spuntare.
Peccato che quel consenso sia manipolato specie nelle scene del bordello a Parigi. Dove abbiamo una maitresse queer sadica usata per veicolare tutti gli stereotipi ottocenteschi sul sesso. Bella non ha consapevolezza sul sesso sicuro ne si prende davvero certe responsabilità... più penso al film più sono certa che il target vero siano i minori tra i 16-25 anni... young adult.
Ho visto il film giusto ieri, e la storia non si basa su emancipazione o femminismo, ma sulla libertà dal condizionamento sociale e dalle gabbie/ruoli in cui inevitabilmente questo ti spinge. Ovvero una persona con un cervello di un bambino è privo di condizionamento sociale perché è troppo giovane e in fase di scoperta, senza filtri, senza pregiudizi, senza sapere cosa è bene e cosa è male. Libero di scoprire e sperimentare. Il concetto di base è proprio questo. Bisogna anche considerare che il libro da cui è tratto è del 1992 e non può essere non ambientato in modo differente.
Il punto è che Bella Baxter viene cmq educata con quelle regole della società dal padre sadico. Quindi le interiorizza senza saperlo salvo poi non avere la consapevolezza e le possibilità di decostruirle. È una presa per i fondelli...non esiste un minore che viva al di fuori di queste regole. La base del film è un illusione che non regge neppure nel mondo grottesco creato.🤷🏻♀️
Secondo me sia il film che il libro non hanno mai voluto raccontare una storia di emancipazione o aprire una riflessione sul patriarcato: è solo una storia che vuole, con toni grotteschi, psichedelici, regalare delle suggestioni e il marketing o l'errore umano, ci hanno costruito sopra una categorizzazione totalmente sbagliata. Poi è una faccenda di gusti personali, cioè cosa chiediamo da un film.
Se vogliamo godere di un film che parla di emancipazione, non possiamo giudicare secondo questo metro un film che non ha mai voluto raccontare una cosa del genere, altrimenti siamo dei sommelier di vino che bevono birra e poi dicono che "questo vino" ha un retrogusto non conforme agli standard di qualità che ci si aspetterebbe.
Altra cosa è che possiamo costruirci sopra qualsiasi retorica su cosa ci possa essere stato dietro la genesi del libro quanto del film da parte degli autori, psicologicamente parlando ovviamente, ma la verità è che non possiamo avere nessuna certezza, ne è giusto emettere una sentenza sulle loro presunte intenzioni e dunque sulla loro matrice psicologica e culturale.
Io sono una di quelle persone che non crede che tutto possa, e soprattutto debba essere interpretato secondo il metro di un'analisi e di un giudizio morale e politico, non credo che per forza di cose tutto abbia una dimensione legata alla cultura e mentalità patriarcale, anche quando possiamo dire che spesso lo sia:
io non la penso così, credo che sia tutto molto più complesso e che quando si parla di cultura, sociologia e psicologia, etc. si entra in un discorso estremamente scientifico e che, in quanto tale, meriterebbe considerazioni che partono da ricerche scientifiche con evidenze chiare, evidenze che un femminismo "consapevole" dovrebbe avere per non risultare "ideologico" e dunque dogmatico, se non "giudicante", che in pratica non soffochi, con la rigidità, il confronto dialettico su questioni così, ripeto, complesse quanto è complessa la mente umana.
Altra cosa che non mi torna è quando dici che in generale, un film sull'emancipazione dovrebbe mostrare la superiorità morale delle donne e raccontare che se una donna va al potere, non commetterà gli stessi errori degli uomini: mi sembra pericoloso perché, sempre per la complessità umana, una donna non per forza è naturalmente più etica di un uomo, mi sembra una prospettiva pericolosa e abbiamo anche esempi storici che raccontano altro e non possiamo avere la "consapevolezza scientifica" di cosa determini le scelte di un essere umano, che sia uomo o donna e la "pedagogia patriarcale" ha dei limiti.
Secondo me non possiamo ricondurre tutto a quel solo demone e anche all'interno di una narrazione sull'emancipazione non dovremmo esprimere un concetto di superiorità da parte di nessun sesso se vogliamo esprimere la parità di genere.
Poi quando dici: "mostrare come sono gli uomini". Io credo che alcuni uomini abbiano da ridire su certe prospettive che "riguardano l'universo maschile", effettivamente a causa di una loro "coda di paglia", perché sono dei maschilisti colpiti sul vivo, altri uomini (insieme anche a molte donne!), e mi metto fra queste persone, probabilmente vorremmo solo esprimere il concetto che il confronto politico rischia sempre, qualsiasi esso sia, di creare polarizzazioni eccessive (ci sono anche studi al riguardo) che possono sfociare poi nel pregiudizio, un pregiudizio che poi diventa nemico del dialogo e di una lucida capacità critica su fatti e persone.
Insomma secondo me quando si parla di cultura e quando c'è qualsiasi analisi e confronto politico (di qualsiasi natura politica), il fattore psicologico è talmente complesso, da dover prevedere molti dubbi sulle analisi e i giudizi che si fanno e io ne ho davvero molti, e su questi dubbi costruisco la mia natura politica "non ideologica", non riesco a generalizzare su questioni politiche e dunque umane così complesse.
Spero che queste mie opinioni non vengano erroneamente considerate un mansplaining, non è nelle mie intensioni: è davvero frutto del mio cercare di essere logico, razionale sulla complessità della vita, della politica, dell'essere umano e questo avevo da dire con onestà intellettuale.
Ciao, ho visto sabato questo film e ci ho messo un pó per elaborare e capire qualcosa che non mi ha convinto se non disturbato. Ho commentato alcuni tuoi video in maniera critica, ma questa volta sono d'accordo con quello che hai detto. La ridondanza che si è data all'aspetto sessuale che ci può stare ma eccessiva e disturbante in più riducendolo ad un mero atto meccanico finalizzato al procurarsi piacere, che ci sta, ma il sesso non è solo quello, è l'incontro a volte anche di due persone che si amano e provano dei sentimenti. Sentimenti ed emozioni che nel film non esistono in nessun personaggio e bella è piu simile ad un automa che non ad un essere umano in via di emancipazione e direi anche evoluzione. Hai parlato anche dell' aspetto dell'abuso e della pedofilia e anche lì sono daccordo. Mi viene in mente la scena in cui il dott. Assistente chede a god se non provava attrazione per bella...
God gli risponde che non prova attrazione perché non ha più impulsi sessuali. Ora non solo è una bambina che non ha neanche la padronanza del corpo e della parola ma in teoria è un pó come se fosse sua figlia! Il tema della pedofilia è la cosa che mi ha disturbato, una sorta di fastidio che non riuscivo ad identificare, ma si è così. Bella è una bambina e sono d'accordo, se fosse stata brutta o deforme sarebbe crollato tutto
Non capisco neanche la scelta finale, che non è una scelta sull'onda di stima, sentimento rispetto reciproco.. Ma un triste dialogo che si limita al rispondere correttamente ad una domanda.., alla fine Bella si trasforma in suo padre, perché? Perché God-win. God inteso come "padre"
grazie Carolina, queste parole mi hanno dato un nuovo sguardo su questa storia ♥️
Inizio con i complimenti per i capelli straordinari! Sul resto oggi mi sento di dissentire perché Bella non colpisce per la sua bellezza, né viene scelta e amata per questo, ma per la sua libertà. Il film è per me un inno alla libertà, soprattutto di pensiero, delle donne. Si può obiettare che, come fu per Forrest Gump, è più facile essere libere se si parte da un cervello di bambino non condizionato, ma in una narrazione il simbolismo è funzionale al messaggio, quindi cerco di lasciarmene ispirare anche se sono un'adulta iper condizionata. Mi ha colpito, a questo riguardo, il suo tratto da persona con disturbo dello spettro autistico che la rende, proprio come Forrest, capace di un'immediatezza che le convenzioni sociali rendono ardua da esperire. Questo tratto, però, me l'ha fatta percepire molto più complessa e interessante che soltanto bella.
Il sesso femminile, da sempre oggetto di potere e controllo da parte del patriarcato, qui diventa veicolo di liberazione e scoperta. Bella è un Ulisse affamata di conoscenza e non è affatto vero che si limita a quella sessuale, perché, appena scopre la sorellanza con la signora della nave e poi la lettura o la conversazione dotta con l'altro passeggero, Dunkan perde interesse ai suoi occhi e così i loro furiosi sobbalzi. La scelta di lavorare nel bordello parigino è poi determinata dalla contingenza economica, dal sacrosanto bisogno di darsi quel piacere fisico a cui non voleva più rinunciare (magari lo facessimo tutte!) e, ancora una volta, dalla sete di scoprire le mille sfaccettature dell'essere umano. Da notare che lei gestisce i rapporti mercenari con piena consapevolezza, addirittura imponendo un rituale pre-rapporto: non è mai una donna che subisce il sesso o il potere, ma un'esploratrice. Per quanto concerne la sua età e il concetto dell'abuso se in casa di God il suo sviluppo era ancora a livello infantile, successivamente i progressi dovuti appunto alla stratificazione delle conoscenze la portano in fretta a diventare un'adulta, quindi è una donna che si relaziona da pari a pari. Tra l'altro in questo percorso di maturazione acquisisce via via empatia, compassione e capacità di immaginare una salvezza/felicità non individuale ma collettiva.
Rispetto a Barbie a mio avviso ha il pregio di provare almeno a tratteggiare un'idea potabile di maschile. Non c'è solo uno smarrito Ken, né un narcisista Dunkan o un perfido Alfie, ma anche Max. Forse nella realtà sarebbe difficile non considerarlo poco volitivo, data la narrazione di cui anche noi donne siamo colme di un maschile assertivo e pieno di iniziativa, ma qui Max incarna l'uomo che ama la libertà della donna, che non ha bisogno di limitarla per affermare se stesso, perché è colmo di ammirazione per l'anima indomita di lei. Sarebbe bello se le bambine avessero questa versione aggiornata di principe da sognare! Onestamente andrebbe interpellato un campionario di uomini più ampio delle nostre conoscenze dirette, perché le mie, per esempio, si sono sentite molto interpellate dal film; c'è chi, come mio padre, ha reagito con stizza dicendo che la maggior parte di loro è migliore di quelli descritti, ma anche chi ha ammesso che l'universo-uomo ha molti tratti in comune con i personaggi. Sono estremizzati almeno quanto le maniche a sbuffo o i palazzi obliqui, ma hanno tutti un tratto comune facilmente estrapolabile: non sono pronti a riconoscere la capacità di autodeterminazione della donna. Tutti tranne Max che, come Bella, interpreta la vita e le relazioni come un viaggio affascinante.
Bella si chiama bella per un motivo. Quando Marc Ruffalo la vede non è certo affascinato dalla sua libertà, ma dal cocktail di bellezza e ingenuità. Ed è Ruffalo a portare bella nel mondo. Bella non decide di partire, Bella acconsente a partire.
Se Max ci pare un buon esempio siamo messe davvero male. Si organizza con God per spostarne la figlia inconsapevole, e gli chiede pure come mai non voglia tenersela lui come sollazzo sessuale. Mi sa che dobbiamo alzare un po’ l’asticella.
@@lhascrittounafemmina perdonami ma il fatto che Bella si chiami Bella è irrilevante. Non è un film italiano e la parola bella non è internazionale
Molti uomini, soprattutto di una certa età, identificano la liberazione della donna con la liberazione sessuale. In perfetta buona fede e convinti di essere dalla parte delle donne. La libertà di fare sesso con chi si vuole senza essere giuducate. Questo se si vuole è un punto di partenza, ma quanto lavoro c'è da fare!
Ciao Carolina, premetto che ti ho scoperto da poco e apprezzo molto i tuoi contenuti e le riflessioni che fai, in particolar modo sui testi delle canzoni, su questa recensione però avrei molto da ridire, non perchè le questioni che tiri fuori di per sè non siano condivisibili ma perchè dal mio punto di vista ti possono essere sfuggiti alcuni dettagli nel film che annullerebbero quasi istantaneamente gran parte di esse, per cui da un lato mi sono chiesto molto superbamente se abbiamo visto lo stesso film dall' altro avrei davvero piacere a un confronto (online messaggistico che sia) con te, per porre la riflessione su questi punti che secondo me sono stati ahimè ignorati. Ti faccio solo qualche esempio su alcuni che mi preme subito sottolineare:
1) Io non ho visto nè sentito alcuna intervista del regista, attori o sceneggiatori sul film ma non mi pare che nessuna di queste figure abbia dichiarato che sia un film femminista, e che quindi presuppone che il femminismo sia il messaggio principale nel film (come invece era sia dichiarato che evidente in Barbie): è giusto che ti preoccupi di chi te l' ha presentato come film femminista, soprattutto se da tue "colleghe" diciamo, però mi ha un pò infastidito che a un certo punto hai iniziato a parlare del regista come se quello fosse il suo reale intento. Invece personalmente ci ho trovato altre tematiche, talvolta anche femministe, ma che principalmente convergono sulla critica alla borghesia e quel tipo di educazione.
2)Sei proprio sicura che Bella abbia 6-7 anni di cervello per l' intero film? Perchè a me pare che corrisponda più o meno a quell' età all' inizio dove per altro God dichiara che l' aveva trovata qualche mese prima (ma forse ricordo male), cioè a me pare palese che a un certo punto diventi super velocemente un' adolescente fino ad avere l' intelligenza di una donna adulta, lo conferma il fatto che non le viene impiantato il cervello di una bimba piccola ma di una neonata, per cui non sarebbe dovuto corrispondere nemmeno all' inizio il tempo con la quale apprendeva parole e azioni.
3)Il paragone con Barbie dal mio punto di vista non ha alcun senso perchè si tratta di un film d' autore con un blockbuster dichiarato, è come confrontare una canzone di Sanremo con una composizione sperimentale di musica colta non sò se mi spiego... Detto ciò io da uomo purtroppo conosco e ho conosciuto molti Mark Ruffalo e mi piacerebbe conoscere più Ken, che per altro non trovavo affatto un personaggio così negativo...
Avrei molto altro da dire ma questo credo sia un ottimo punto di partenza per confrontarci...
Premesso che concordo su quanto scrivi (punto 1 e 3 sicuramente, punto 2 insomma) è il quarto messaggio che leggo in questa sezione commenti che di fronte a opinioni diverse tira fuori il "riguarda il film/hai visto male il film". Mi puoi spegare, considerando che sei la persona che ha più educatamente argomentato attorno al concetto, da dove viene questa idea che se si hanno oponini diverse una deve essere giusta e l'altra sbagliata? Cioè avrei capito se lei avesse detto che il film dura 5 ore, quando invece sono 2 e qualcosa. E avrei capito se il problema fossero pezzi di trama semplicemente errati (Che ne so, che bella ad un certo punto va nello spazio). Sarebbero stati dei fatti errati. Ma qui si parla di lettura di un'opera d'arte e di giudizi (ed i giudizi non parlano del'elemento giudicato, ma di inclinazioni, valori e morale di chi giudica). Davvero non capisco, e non è una polemica, da dove possa nascere l'idea che, per esempio, sul punto 1 che riporti e con cui io concordo, la tua opinione possa essere giusta e la sua sbagliata o viceversa... sono due punti di vista sullo stesso tema, sono due facce della stessa mediaglia...
@@giulia5679 Grazie per la risposta intanto: io in realtà nel mio commento ho scritto " mi sono chiesto molto superbamente se abbiamo visto lo stesso film", il chè sostanzialmente significa che mi autocensuro prima di risultare offensivo con quell' affermazione che però alla luce delle cose dette nel video rimane piuttosto legittimo come pensiero. Infatti ci sono aspetti che rimangono oggettivi in un film e altri soggettivi, prendiamo proprio il punto 2 che non condividi come esempio: premettendo che è l' aspetto più fantascientifico del film e il più difficile forse da definire se non ci aiutiamo con la "sospensione dell' incredulità" e cerchiamo una logica per esclusione in quello che vediamo in questo caso non ci ricaviamo un ragno dal buco. Nel corso del film Bella Baxter prima si esprime a poche parole semplici come una bambina, poi il linguaggio diventa sempre più articolato, inizia a diventare più consapevole dei meccanismi sociali e non essendo stata educata ad accettarli prova a metterli in discussione (da quì la sua ingenuità che non va confusa con la stupidità) e soprattutto per quanto influenzata dall' amica non mi potete dire che una bambina di 6-7 anni si può minimamente interessare a filosofia e marxismo e soprattutto che può capirlo ( in realtà la mia ex che ha avuto un' educazione super rigida sulla cultura più o meno a 12 anni se non 8- 9 sì ma per motivi di costrizione totalmente opposti alla logica del film e probabilmente con comprensione minore rispetto alla protagonista, per cui quì si ritorna al concetto di "sospensione dell' incredulità). Detto ciò a fine film c'è una minaccia pesante che lei riesce a superare con grande astuzia: non si può assolutamente pensare che non ci sia un' evoluzione del personaggio a livello di età mentale se si ha visto veramente bene il film! Invece se hai letto il mio commento non compare nulla sull' abuso perchè dal mio punto di vista alcune forme di abuso ci sono soprattutto all' inizio e fanno comunque riflettere: questa mentalità un pò comune e scontata di quella società belle epoque ma anche attuale per cui il fidanzato di Bella non è altro che un allievo del suo creatore a cui è stato palesemente detto "è una bella donna, approfittane visto che sei scapolo, tanto non ha la consapevolezza di scegliere". Difatti lei lo sceglierà e ci rimarrà fedele solo perchè lui ha fatto veramente parte della sua infanzia come baby sitter e lei per quanto sembra avere libero arbitrio non potrà mai riconoscere i meccanismi affettivi che l' avrebbero comunque portata da lui dal momento in cui gli si è proposto quando aveva la mente ancora da bimba: invece lui in compenso dovrà accettare il suo passato da prostituta e rinunciare a parte dei suoi valori borghesi per cui un minimo di compensazione c'è ma non cambia l' idea per lui che la donna abbia principalmente valore per l' aspetto fisico. Invece per quanto riguarda il suo primo rapporto sessuale con Ruffalo per me è evidente che Bella attraversava la pubertà intorno ai 14-15 anni mentali (questo però è già più soggettivo, uno potrebbe dire poco di più o poco di meno) per cui sì, c'è un rapporto schifoso/abusante ma non grave quanto l' andare con lei con un ritardo mentale forte ed evidente come nell' incipit.
Pur essendo una grandissima fan di Lanthimos e trovando il film un vero spettacolo per gli occhi anch'io ho avuto un senso di insoddisfazione uscita dalla sala e, nonostante abbia letto parecchie recensioni a riguardo, solo tu sei riuscita perfettamente ad esprimere quello che non mi aveva convinto. Trovo un po' una furbata far passare per femminista l'esperienza come prostituta (perché quello si vede nella maggior parte del film!) di Bella perché in definitiva, come hai in maniera chiarissima espresso tu, si tratta sempre del solito sogno di ogni uomo: sexy, disinibita e con il cervello comunque di una bambina. Possibile che Bella sia sempre entusiasta del suo lavoro? Possibile che non abbia nemmeno un dubbio? Non si pone nemmeno il problema se il lavoro come prostituta possa o meno danneggiare la sua anima e infondo, anche le esperienze più violente e perverse, per lei sono tutte istruttive e anche piacevoli (la vediamo pure in posa da BDSM)... sarebbe stato molto più potente e importante (e anche realistico...) far vedere almeno una scena dove lei ha effettivamente un'esperienza negativa con un cliente... Non penso la cosa si risolva facendole dire una battuta dove Bella chiede come mai non può essere lei a scegliersi i clienti e poi finisce lì... Bella in realtà vive la sessualità come un uomo, sempre con il desiderio a mille come dovesse sfogarsi, non ho trovato niente che possa darmi anche solo l'impressione di tutto ciò che è il mondo della sessualità femminile. Non so, forse sono troppo "bigotta" ma mi sembra una furbata per entrare nel trend di oggi del "Onlyfan è empowering!!" che non condivido per niente. Questo mi ha lasciato, in sintesi, l'amaro in bocca. Riguardo lo sviluppo intellettuale e anche il tema dell'amore con un'altra donna sembrano proprio buttati lì, quasi senza senso, dopo che invece si è indugiato tranquillamente sul corpo di Emma Stone in pieno stile male gaze, cosa che ovviamente porta spettatori in sala. E non mi sta nemmeno troppo bene dire che è femminista perché, alla fine, Emma Stone ne è la produttrice e quindi era lei a comandare sul set e volere quelle scene. Grazie di cuore di aver condiviso le tue idee!
Condivido ogni parola
ma in realtà Bella è tutt’altro che felice del suo lavoro, lo dice anche
@@monsty26 Non mi pare proprio, dice che vorrebbe scegliersi i clienti ma non è un discorso che arriva veramente a qualcosa... si adegua e dice che trova interessante tutte le perversioni che incontra.
@@emanuelamarin5916 grazie mille, è un sollievo non essere sola!
Guardando il film percepivo che c'erano molte cose che non mi tornavano, ma non ero riuscito a metterle tutte a fuoco. In questo video sei riuscita a dare voce a tutte le mie perplessità, grazie!
1. Bella Baxter diventa Frankenstein una volta che conquista la possibilità di diventarlo. Forse bisognava vedere il film fino alla fine.
2. Il percorso di emancipazione di Bella Baxter risiede nel non aver ricevuto una educazione di genere e di comportarsi di conseguenza. La bellezza stessa è negli occhi degli stereotipi di chi guarda.
3. La sessualità è uno dei campi più evidenti della repressione della cultura patriarcale. La protagonista lo scopre liberamente, respingendo dettami di una cultura che non è la sua. In base alla storia, sì racconta solo la parte di scoperta, la maturità è lasciata alle menti di chi sa immaginare cosa potrebbe venire dopo.
4. È un film di fantascienza: il mondo che si crea un sistema autonomo di regole. Non ho mai visto gente che si comporta come una capra.
5. Bella Baxter si ribella nel momento in cui rifiuta il marito violento, dopo la sua acquisizione di consapevolezza. Il senso spesso viene dalla storia, la narrazione funziona così, non si può escludere la sua progressività.
6. Il promesso sposo e giovane dottore tutto sommato descrive un modello maschile positivo. Gli altri uomini ritratti sono facilmente riconoscibili nei vizi, anche se esasperati, degli uomini abusanti o prevaricanti, spesso inconsapevoli perché protetti dalla cultura. Magari quegli uomini lì non esistessero.
7. Bella alla fine crea una famiglia queer, ospitando nella villa di suo padre il promesso sposo, un'amica con cui ha una relazione lesbica (precedentemente costretta alla prostituzione contro la sua volontà), sua "sorella" Felicity e un ex marito in forma di capra. 🐐
I film e le storie sono difficili da fare, ma sicuramente per avere proprio quella che abbiamo in testa bisogna che ci perdiamo un po' di tempo a scrivere proprio quella. Nei frattempo sarebbe bello riuscire a leggere le storie senza necessariamente attaccargli addosso i nostri dogmi personali.
Poor things è un film che permette di immaginare un mondo di finzione in chiave femminista, se si decide di non vederlo così è un'occasione persa.
Il punto su cui sono più d'accordo è l'ultimo, il finale che mi ha deluso parecchio. Mentre le problematicità del persorso possono essere interpretate anche da altri punti di vista (es. psicanalitico) e, a mio avviso, non necessariamente in chiave negativa, il finale svela la cultura che ha concepito il film. Lei apprende le teorie del socialismo ma ahime un socialismo finto che non mette minimamente in discussione le gerarchie di potere e il capitalismo. Lei si sostituisce al capo famiglia, la sua famiglia mantiene precise gerarchie, c'è la serva, la donna-cagnolino e infine gli animali, sempre all'ultimo gradino della scala gerarchica. Ha un'amica nera, colei che la inizia al socialismo, ma sembra un personaggio preso e messo li tanto perché fa "politicamente corretto". Il film è molto bello ma figlio di quell'America che è conservatrice anche quando prova a essere progressista.
Mi trovo poco d'accordo su tutto.
Penso che un'opera possa essere femminista a prescindere dal fatto che i suoi personaggi lo siano e a prescindere dalle intenzioni di chi l'ha creata, ma semplicemente mettendo in dubbio quelli che sono i preconcetti della nostra società. Povere Creature si immagina una donna non condizionata dalle aspettative che normalmente vengono riposte su tutte noi. Mostra una donna ben lontana dall'idea standard di femminile. Ci fa dunque pensare "ma se io non avessi ricevuto tutti questi condizionamenti, come mi comporterei? Come vivrei la mia sessualità?". Mostra che forse ci comporteremmo in modi che non sono solitamente associati al femminile e che vivremmo la sessualità in modi comunemente percepiti come più maschili, colmando un divario che è tutto un costrutto sociale.
Per quanto riguarda i personaggi maschili, non è vero che un uomo non si può identificare. Io ho visto il film con un amico che, con mio grande disappunto, si è identificato nell'assistante di God, innamorato di Bella e rimasto pazientemente a casa ad aspettarla. Si è dunque identificato nel tropo del "bravo ragazzo" succube della donna senza sentimenti e dal cuore di ghiaccio, che preferisce inseguire i desideri della carne invece che dare valore a cose importanti come l'amore. Parole sue. Interpretazione del film totalmente diversa dalla mia. Ma questo era per dire che una reazione forte o di rigetto da parte maschile personalmente l'ho vista.
Per quanto riguarda la dissonanza tra età biologica ed età mentale, non sono d'accordo. E' un mondo fantastico, non possiamo prenderlo alla lettera. Non so che arco temporale copra il film, ma ammettiamo che siano 7-10 anni. Il cervello biologicamente avrà anche quell'età ma Bella mentalmente fa l'intero passaggio dall'infanzia all'età adulta. Mentalmente a Lisbona sembra di stare di fronte ad un'adolescente e a Parigi ad una giovane adulta. Non possiamo dire di stare di fronte a una bambina di 7 anni. Essendo un mondo fantastico può benissimo essere che Bella cresca molto più velocemente della norma.
Infine, per quanto riguarda il finale, lei ritorna a casa creandosi una cerchia di persone con cui sta bene. Mi sembra banale dire che semplicemente diventa il padre.
Il bravo ragazzo è quello che si organizza col padre per sposarne la figlia inconsapevole. Ottimo.
Un film può essere femminista raccontando personaggi che femministi non lo sono, indubbiamente. Il punto è che qui si è costruita un’eroina che rappresenta l’empowerment e che infatti è acclamata come forte e volitiva.
E' un mondo fantastico che però diventa parodia e archetipo di quello reale - come in moltissime altre storie - è ridicolo dire che non lo si può giudicare specie perchè usa un'umanità mostruosa e edgy per criticare, scioccare e abusare di molte azioni violente tra il grottesco, l'horror e il trash.
Ed è parte del problema ...perchè non fa una decostruzione proprio come nell'horror classico, solo una messa inscena per metterti di fronte alle paure, ma sappiamo che non importa quanto ci si provi, la liberazione delle donne non passerà mai per la sola esposizione del patriarcato. Ed è qui che tutta l'impalcatura cade nel cesso del male gaze....Bella quanti anni potrà avere a Parigi: 16-17? E' un'adolescente spinta da una maitresse a prostituirsi perchè altrimenti non potrà essere un essere umano completo senza prima aver vissuto la degradazione, il dolore ecc...vogliamo davvero giustificare sta merda spacciandola per empowerment? Negli anni novanta primi 2000 sputavano le stesse cretinate e noi ci cascavamo come pere a causa dell'inesperienza...dai su.
Questo film mi ha fatto capire che ho fatto più passi di quanto pensassi. Perchè mi ha fatto paura proprio la parte in bianco è nero. Perchè io non ho visto mostri ma tipologie di maschi. Io bella lo vista più che una donna con un ritardo. Ma come una bambina. È quello che mi ha fatto paura proprio è che nessuno pensava che fosse una bambina. Bella ľho vista come una adulta solo dopo che legge è si laurea. Diciamo che Bella e più il presidente(uso il maschile se no si offende) del consiglio che Barbie.
Buonasera Carolina, oggi sono andata a vedere il film a posta per poter guardare e comprendere questo video che trovo molto ricco di spunti di riflessione! ❤ volevo aggiungere che durante tutta la proiezione ho avuto in mente il Test di Betchdel di cui parlava nella serie di video su Barbie e temo che il film non lo superi per gran parte del tempo… gli unici personaggi femminili con cui Bella ha delle interazioni valide si incontrano nella seconda metà del film (donna anziana in crociera e colleghe a Parigi) e hanno pochissimo spazio. Questo mi ha lasciata molto amareggiata… grazie per questo video!
Si, tutta la narrazione si basa sull’eccezionalità di Bella, nessuna donna è paragonabile a lei, nessuna merita la tridimensionalità.
Grazie per la tua analisi. In questo film non ho visto femminismo. E tu mi hai fatto capire bene il perché.
E anche per me la questione infante vs corpo da donna è stata molto disturbante
Io sono sempre più convinta che questa cosa c'entri molto col vissuto personale. Se nella vita hai conosciuto una persona la cui condizione è in qualche modo è paragonabile a quella di Bella, non riesci ad accettare che sia buttata lì e non problematizzata.
@@lhascrittounafemmina Carolina, non credo sia solo questione di sensibilità personale. Il feticismo che molti uomini hanno per "l'innocenza", perdona l'eufemismo, ha toccato molte delle nostre vite, come si capisce anche dalle storie che condividi la domenica. È una questione collettiva, non personale, poi certo la sensibilità personale può amplificare il fastidio.
Un altro punto per me problematico è che Bella non si rende mai conto di essere stata truffata dai due marinai a cui ha dato i soldi per i poveri, anzi si sente molto buona e virtuosa per la donazione che ha fatto.
Già...Consapevolezza, non c'era. Anch'io ho avvertito disagio durante le 2h intere del film. Non credo che arrivare da un determinato back ground sia una condizione necessaria per capire che Bella non è consapevole. Il suo piacere come la sua rabbia avrebbero dovuto essere liberi di esprimersi senza essere guidati dai vari personaggi Provavo imbarazzo alle risate che sentivo attorno, credo si tratti di sensibilità diverse. Come non notare che il primo lui è un ultra50enne don Giovanni 🙄grazie di aver sollevato il dibattito
Sul "Frankenstein femminile/femminista" credo ci siano diversi problemi: 1. per molte persone Frankenstein è la creatura (non il medico) e sinceramente sì, credo che possa pensarlo anche chi scrive recensioni; 2. purtroppo il fatto che un articolo venga pubblicato non è più garanzia di niente, potrebbe averlo scritto chiunque; 3. molto spesso è tutto voluto solo per portare le persone ad andare al cinema e pagare il biglietto (ho visto trailer da denuncia per quanto erano fuorvianti).
Io per fortuna non avevo letto niente e sono andata senza aspettative, se non vedendo che quei colori così accessi mi avrebbero dato fastidio, per una ragione del tutto personale.
Non avevo riflettuto sul fattore bellezza e concordo pienamente.
Quanto all'abuso, ahimè sì, ho pensato anch'io le stesse identiche cose e la sensazione è stata abbastanza sgradevole.
Io trovo interessante l'aggressività e il senso di superiorità che coloro che hanno amato questo film stanno riversando su chiunque provi a formularne una critica. Trovo anche interessanti le ricorrenti accuse di "frigidità" e moralismo che vengono rivolte a chi non ha amato il film. Ragazze, forse non avete letto i libri radicali di cui avreste bisogno, lasciate che vi faccia una sintesi: il ricatto morale della "frigidità" è un dispositivo patriarcale per manipolare le donne nell'essere sempre sessualmente disponibili, infantilizzarle e sminuire la loro autonomia di giudizio sul mondo e sui propri corpi. Unirvi a questo coretto maschile non fa di voi delle specialissime e uniche Belle Baxter, ma dei tristi esempi di misoginia interiorizzata. La libertà femminile è anche quello che fa Carolina in questo video, in questo caso però non vi piace?
Incuriosito dal tuo video sono dovuto andare a vederlo giusto ieri sera, e siccome sono bastian contrario sono partito con l'aspettativa che fosse un buon film iper criticato. In definitiva invece mi sono trovato d'accordissimo con la tua analisi. Personalmente l'ho vissuto come un film horror dall'inizio alla fine, una continua serie di abusi fisici e psicologici verso una protagonista che quando conviene si sottolinea il suo cervello di bambina quando invece non lo è improvvisamente viene resa matura e adulta per far digerire scene molto problematiche. Film horror perché c'è un'inquietante scissione fra quello che succede e il tono grottesco e umoristico, veloce ed estremamente sbrigativo con il quale viene mostrato, mi chiedo a sto punto se non fosse questo il vero intento. Le scene legate al sesso non le ho trovate eccessive in senso stretto, ma diventano sovverchianti quando si percepisce come il resto sembri scritto come riempitivo buttandoci scambi di battute finte brillanti ma slegate (mi viene da pensare al nichilista, che le dice che ha paura del mondo perché non lo conosce, in realtà non ha paura del mondo proprio per questo, e per ciò si butta in situazioni di cui non comprende in pieno le implicazioni ma che sicuramente avranno avuto in futuro ripercussioni sulla sua psiche). Mi è parso in definitiva un guazzabuglio di cose messe giusto per giustificare una fantasia erotica molto problematica. Dulcis in fundo la scena finale in cui con grande soddisfazione manda esperimento n. 2 a prendere l'acqua, gettando alle ortiche tutto quel lavoro sull'etica sociale e sulla libertà che sembrava dovesse esserle tanto a cuore. Per quanto riguarda gli uomini, God onestamente qualche volta mi ha fatto ridere, in generale penso siano purtroppo parecchio rappresentativi, sicuramente interessante come abbiano voluto far passare il primo fidanzato per il nice guy, quando in definitiva ha manipolato anche lui una bambina.
Grazie, non c'è altro da aggiungere...
Ho veramente fatto fatica, come leggo in molti dei commenti, a decifrare e verbalizzare le basi su cui si è fondato il mio senso di fastidio, perplessità e sciatteria provato durante la visione che entrava tremendamente in contrasto con gli acclamanti entusiasmi della maggior parte delle persone. Non capivo come mai io da uomo non riuscissi a vedere nulla di questo osannante femminismo declamato dalla maggioranza delle persone con cui mi sono confrontato. Mi sono sentito io inadeguato a non comprendere perché soprattutto una donna leggesse in una visione di questo tipo una visione eroicamente femminista.
Anche io ho continuato a confrontarlo con Barbie e c'è ancora domani che ho usato come metro di paragone per comprendere io e far comprendere le differenze che percepivo nella narrazione e nell' accesso emotivo di questi film.
Grazie
Sono uscito dalla sala molto infastidito, per molti dei motivi che sono stati ottimamente elencati nel video. Uno su tutti questa sorta di circonvenzione di Bella, una bambina con un ritardo. C'è poi una questione che riguarda l'esercizio ereditario e manipolatorio del potere, che alla fine
Bella prende nello stesso modo del padre. Come penso ci sia in lei una recidiva, una coazione a ripetere costante: fin dall'inizio, lei conosce solo la sua prigionia e la perpetua, non solo tornando al castello, ma anche nella casa di God. Penso che il film però sia molto interessante e che ci abbia lasciato tutte queste riflessioni volutamente.
Perciò facendone una corretta lettura, come avviene in questo video, il film si rivela un tremendo specchio della società. E quindi, in quanto tale, togliendogli la responsabilità di creare un'idea perfetta di emancipazione (un film non dev'essere per forza paradigmatico), può essere un ottimo strumento femminista.
Può darsi che volesse essere questo nelle intenzioni degli autori (e che magari poi esse siano state travisate dal marketing pubblicitario)?
Comunque questo film non è stato etichettato come “femminista” né dal regista, né dal marketing
Posto che non è vero, ma comuqnue non cambia molto, perché per tutti lo è.
Io credo che l’intenzione non fosse quella di fare un manifesto femminista, ma di trattare questioni care al movimento (per dire, si parla anche di mutilazioni genitali, che non è esattamente un argomento che salta fuori a caso). Il problema è che è mancata la profondità. Tutti i temi messi sul piatto (maternità, violenza, autodeterminazione) sono pregevoli, ma non sono mai trattati con vera consapevolezza, un po’ come se la ricerca fosse stata fatta a partire da un profilo Instagram a caso che parla di femminismo.
Ho dovuto far sedimentare il film qualche giorno, non capivo perché sentissi tanto attrito nel digerirlo. Un film insipido e indigesto. Mi sono sentita ignorante per non averlo capito, ma ancora adesso ritengo che sia stato una pellicola con una bella fotografia, ottimi vestiti e una buona idea di partenza ma sviluppata estremamente male. Ci sono due elementi in particolare che avrei toccato diversamente. Innanzitutto la sessualità nella neurodivergenza o disabilità intellettiva, perché ritengo che ci fossero le premesse per rendere Bella un’eroina dell’emancipazione all’abilismo, per consentire alle persone neurotipiche di vedere la sessualità con il filtro della diversità e smettere di vedere gli angioletti santi asessuati in chi non è neurotipico appunto. Secondo aspetto che avrei voluto approfondire è la vicinanza tra Bella e la compagna (Toinette?) dopo aver avuto contatto con uomini viscidi e deformi, c’è del disgusto nella figura maschile? Boh, non lo sapremo mai. È stata buttata lì come ennesimo rapporto di Bella. Una sciocca che sperimenta il sesso becero sconnessa dalla psiche. Non c’è stata evoluzione, non le hanno nemmeno concesso l’esperienza di un rapporto dolce.
Non mette NULLA in discussione questo film. Nulla. La tua spiegazione è fantastica e sì anche io ho vissuto con inquietudine che fosse una neonata nel corpo di una donna
Il film è una meraviglia, due ore di grande cinema, e io ho dato forma solo in seguito agli elementi che mi avevano infastidita, cercando anche di capire se il fastidio fosse segno del patriarcato in me. Ma alcuni aspetti non si sono mai risolti: la sequenza finale per me rappresenta proprio la dicotomia tra quello che mi è piaciuto e ciò che, date le premesse, ho trovato frustrante. E’ chiaro il superamento degli schemi nella creazione della famiglia queer. Ma la crudeltà sbeffeggiante e anche un po’ da branco nei confronti dell”ex marito mi è parso tradire lo sviluppo di modi alternativi a sopraffazione e violenza.
Vedrò se questo sia presente nel libro, che sto divorando.
Di sicuro, nell’opera di Gray (che consiglio, vale la pena!) c’è un momento in cui Bella diventa God. Ed è un dialogo (quello in cui si dice-non posso dire che lei decida….- che Bella sarà un medico) in cui dalle rimostranze di lei si arriva a un’unica risposta, unanime, in cui i due personaggi quasi si scambiano la voce. L’ho trovato impressionante.
Hai perfettamente espresso quelle che sono state le mie perplessità e le criticità che ho sollevato a riguardo dell’evoluzione di Bella e della trama, e messo in luce aspetti che mi erano sfuggiti; il tutto con una lucidità e chiarezza che non ho: grazie!
Unico punto su cui mi permetto di dissentire è il giudizio che mette sullo stesso miserabile piano tutte le figure maschili: a mio modo di vedere c’è l’eccezione dell’assistente Max McCandles, ed in parte minore quella di Godwin -entrambi i personaggi, in misura differente, si rendono conto dell’oppressione insita nel modo in cui inizialmente costruiscono i rispettivi rapporti con Bella.
Detto ciò, grazie ancora, hai un nuovo follower!
Ciao. Ho scoperto da poco il canale e apprezzo molto i tuoi commenti. Brava!
Il pensiero che tu lavori nelle scuole mi riempie il cuore di GIOIA
Lavora nelle scuole? Ora si spiegano tante cose
Non sei l'unica che ha riflettuto sull'abuso. Grazie di quest'analisi! Come sempre bravissima
mamma mia... a me ha dato letteralmente i brividi di ribrezzo dalla prima scena in cui "organizzano" il matrimonio di Bella con l'assistente. Ma sai che molte persone (uomini e donne) non l'hanno notato? Quando ho chiesto in giro cosa si pensasse del tema (e ho chiesto a tutte le persone che mi sono capitate a tiro che avevano visto il film 😅) la risposta più frequente è stata che Bella quando comnincia ad avere rapporti con gli uomini è già con una mente adolescente.
infatti è un'adolescente,e lo si nota con la crescita dei capelli....non è piu una bambina da un po quando scappa con l'avvocato casanova@@giulia5679
Se qualcuno ha scritto che questo film aveva qualcosa a che fare con il femminismo e l'emancipazione secondo me non ha capito il film (a meno che a dirlo non è stato il regista..ma lo troverei stranissimo). Lei ha recensito le recensioni non il film, che è un film sul condizionamento e su una persona che è impossibile manipolare. Questo dipende interamente dal rapporto con il suo "genitore" che grazie a Dio non ha nulla che fare con il patriarcato. Non a caso nel film c'è un'altra adulta con il cervello di una bambina, che avendo un rapporto inesistente con il dottore è la creatura più smarrita e addestrabile del mondo
Concordo al 100%
"Lei ha recensito le recensioni", hai descritto perfettamente il tenore di questo video che mi ha a dir poco turbata, per i precedenti di tutt'altro livello.
Io ho come l'impressione che se un film non assecondi in tutto e per tutto le aspettative da femminista social allora il film non va bene. In questo caso, la totalità delle attiviste social ha letteralmente OSANNATO un film mediocre e didascalico quale "c'è ancora domani" proprio perché asseconda le aspettative e, in più, è diretto da una donna, richiesta imprescindibile per entrare nell'olimpo del femminismo social. Senza capire che la cortellesi altro non ha fatto che un'operazione commerciale cavalcando la tematica del momento che, per quanto giustissima, è stata sviluppata nel prodotto in modo mediocre e semplicistico. Poi vabbè, il video che inizia con "del film ho apprezzato i tessuti" sta sullo stesso piano di quei cinefili che blaterano sulla fotografia di un film quando sono a corto di parole
@@fiorellinopiromane a malincuore ti devo dare ragione, quasi un femminismo da macchietta
@@pamelapinato2110 esatto. Io mi ritengo una donna con idee femministe ma fino a prova contraria se guardo un film ho voglia di apprezzare un prodotto artistico per il suo valore intrinseco, non valutandolo con preconcetti, Lanthimos è un ottimo regista, non è il primo film che vedo di lui, e ridurlo a "se ha messo o no l'eroina nel film" è ridurre il suo linguaggio a compartimenti stagni. Oltretutto Bella è un personaggio a tutto tondo che ho amato, spero vivamente che Emma Stone vinca quanti più premi possibili perché è un'attrice straordinaria
Mi trovo perfettamente d’accordo, purtroppo quando ho provato a parlarne sono solo stata subissata d’insulti 🥲 Grata di avere un posto safe qui. Grazie anche per questa puntuale analisi!
In realtà sono tante le persone che non hanno apprezzato la rappresentazione femminile, giusto hanno fatto meno rumore di quelle che erano estasiate dall’empowerment di bella.
Ciau, intanto quante riflessioni mi hai fatto pensare davvero tanto grazie di cuor! Mi trovo con te sul fatto che non sia una eroina femminista Bella, ma non l'ho visto come obiettivo del film! Vedo il racconto proprio con altri fini
Io ho percepito *Bella Baxter con un genere non femminile o maschie ma neutro*, in quanto non avendo ricordi inizia a imparare senza aspettative di genere (almeno dal film Godwin non cresce Bella Baxter dicendole cosa fa o no una Donna in questa società, forse l'unico esempio lo ha dalla suddivisione dei ruoli dentro casa ma non è sottolineata la cosa)
Quindi in questo senso *il ruolo del genere femminile per me si innesca in come il mondo interagisce con lei*, e in trascurabile dose in come lei interagisce col mondo, perché lei mi sembra non abbia contezza delle differenze tra genere femminile e maschile, come dici tu vuole stare più comoda e basta.. quindi l'obiettivo del film per me sembra essere mostrare in maniera creativa come agiremmo senza troppi costrutti sociali
Invece per il *consenso* io credo che ci siano stati momenti in cui Bella non abbia dato il consenso (e lei si accorge che qualcosa non va, tipo all'inizio con Duncan o alla fine nel bordello), e momenti in cui invece lei desiderava fare ciò che faceva perché stava godendo fisicamente e per lei Duncan era solo strumento di piacere
Per quanto riguarda il piacere della lettura non so, cioè la conoscenza deve per forza "farti orgasmare"? Lei è curiosa del mondo, non mi sembra che la conoscenza debba passare per forza in un amore sfrenato per la letteratura
La sessualità non la vedo come qualcosa che devi per forza sperimentare per forza romanticamente, lo spettro del romanticismo e come cambiano le nostre esigenze è ampio, a lei diverte fare sesso e basta non c'è tanto da aggiungerci (anche se poi per me con Toinette sperimenta un sesso più intimo)..
Il discorso invece sulla sanità mentale io credo di aver capito cosa intendi, cioè stare allerta con chi vuole sfruttare una persona che possa essere manipolata facilmente o abusata, per una disparità di qualsiasi tipo che sia intellettuale o di altra natura. Starei attenta a fare un discorso ampio sulle patologie perché, almeno a me, ha lasciato un po' un messaggio che "toglie" la possibilità a persone che hanno delle disabilità intellettive l'accesso alla sessualità
E, ripeto, che ci siano persone manipolatorie che approfittino della debolezza è un problema, e va affrontato. Ma questo capita con tantissime disparità e quando non dai gli strumenti a queste persone per difendersi emotivamente, sperando si possa.
Mi vien da pensare all'esempio di una serie tv che parla di 3 persone autistiche che convivo "As We See It" in cui c'è una donna autistica (non dico che l'autismo sia una disabilità intellettiva, ma nel film viene trattata come tale o comunque sembra avere bisogno di molto supporto) che ha rapporti non protetti con un ragazzo che la tratta male ghostandola, il fratello di questa donna si arrabbia con lei e la rimprovera perché le ha sempre intimato di non frequentare persone che non fossero autistiche, perché lui - per proteggerla da abusi - voleva farla ""accoppiare"" solo con persone ""come lei"", nella serie si fa notare come questo atteggiamento protettivo sia esplicato non cercando di dare supporto (che si dovrebbe dare a tutti) a una esigenza sessuale che c'è, ma cercando di rinchiuderle in bolle di vetro
È il femminismo che non mette assolutamente nulla in discussione, ci fa credere che si possa affrontare questo tema ma in realtà mantiene e rafforza le stesse dinamiche di potere gia in atto
Ho visto in Povere Creature un film costruito bene, molto centrato sulla struttura narrativa ma poco (o per nulla) sul contenuto/tema (o presunto tale) e le sue potenzialità...
Un opera grottesca di pregio sicuramente. Femminista...!? Concordo con te.
Premetto che non ho visto il film, ma dopo averci curiosato su grazie ad alcuni short (bizzarri e attraenti per questo) l'algoritmo mi ha proposto diverse video-recensioni. Tutte maschili ed entusiastiche...Poi mi è apparsa la tua, che devo dire mi è sembrata subito convincente proprio alla luce di quanto scritto poco fa: troppo entusiasmo maschile per un film che dovrebbe aprire a visioni più ampie dell'essere donna, dell'essere uomo, strano... Solitamente i film che sfilano la sedia da sotto al destinatario della critica facendolo cadere a terra, non senza dolore, non possono avere un consenso pieno ed entusiastico. Credo che questo sia un indicatore di autenticità, no? Un apprezzato prof di filosofia, qui sul tubo, ne tesseva le lodi proprio vedendo nelle esperienze sessuali di Bella la cifra della sua emancipazione di donna, che solo dopo averne vissute diverse in totale libertà sceglie con consapevolezza il ruolo giusto (?) per lei nella società. Financo un collega, maschio, al rientro del lunedì ci ha tenuto a manifestare la sua meraviglia, e stupore, promuovendone assolutamente la visione 😅 Mah...sicuramente ci sarà una valenza estetica in questo film, ma non credo qualcosa di veramente rivoluzionario.
Infatti a moltissimi uomini il film è piaciuto un botto...perchè parla a loro e solo a loro.
13:00 Concordo tantissimo con la lettura degli orgasmi intellettuali.🔥👏🏻💞💯 Tanto più che tutte le scene di sesso anche queer sono la fiera degli stereotipi della sessualizzazione e non sulla consapevolezza sessuale... delusione.
Non c'è nessuna decostruzione del sistema, nessuna riflessione profonda...ti viene solo mostrato e raccontato l' orrore a volte con critica e crudezza senza arrivare al passo successivo; di una protagonista che vive e sopravvive ad ogni abuso e manipolazione semplicemente perché sì, una perfetta per la visione maschile che alla fine perdona ogni uomo. Non c'è nulla della messa in discussione di base.
Sono d'accordo su tutto, ho pensato esattamente le stesse cose in queste settimane dopo aver visto il film.
Grazie
Grazie per la tua disamina. Mi è piaciuta moltissimo ed è stata per me spiazzante. Non mi ero affatto soffermata su tutti gli aspetti che hai evidenziato. Sarei rimasta tra quell* che lo considerano um film femminista🙏
Parola per parola ♡ complimenti e grazie per aver dato voce al marasma di pensieri che non riuscivo ad estrapolare.
Bravissima! Condivido in pieno la tua analisi. Il film non ha niente di femminista. Uscita dalla sala mi sono sentita ingannata e presa in giro (puro marketing). Mi ha disturbato molto.
Grazie davvero, concordo con ogni tua parola! Sono uscita dalla sala con l'amaro in bocca, avendo fatto le tue stesse riflessioni❤ vorrei che si smettesse di idolatrare questo film (come mi pare stia accadendo anche tra i critici) ma che lo si interpretasse con consapevolezza, ovvero chiarendo che l' "evoluzione" di Bella sia personale e non un esempio femminista :)
Ps. Umilissima opinione: come si fa ad amare questo film e non Barbie?😅
Ciao, youtube mi ha suggerito questo vidéo e sono contentissima per questo perché ho trovato le tue riflessioni molto intéressanti!
Ieri ho visto il film e il mio pensiero è stato " è un bel film ma non un film femminista"😅
grazie per aver dato una analisi che ha messo pace al senso di confusione che provavo da tempo, credevo di non aver capito niente e di essermi "fissata". Se fosse stato presentato come il percorso di educazione patriarcale avrei gridato al miracolo
Ciao. Non sono d'accordo sulla considerazione del piacere solo sessuale e non quello dato dalla conoscenza. Ci sono scene in cui bella non distogli lo sguardo dai libri. E dal momento un cui inizia a conoscere non smette più di farlo, tant'è che il film si chiude con lei che vuole fare il medico. E non sono neanche d'accordo sull'ultima considerazione per quanto riguarda la crescita e il presupposto ritardo mentale. Perché all'inizio del film viene detto esplicitamente che il cervello stava in qualche modo sviluppandosi molto più velocemente. Quindi il calcolo che Bella abbia 7 anni non ha senso.
Aggiungo che i tuoi ragionamenti sono lucidi e perfettamente razionali. Ti stimo sempre di più.
Grazie per aver dato una spiegazione alle mie brutte sensazioni e al mio amaro in bocca mentre guardavo il film e dopo.
Finalmente qualcuno che la pensa come me! Ho trovato questo film esteticamente accattivante ma terribilmente disturbante per quasi tutti i punti che elenchi! Grazie per averli espressi così bene. In generale io vedo un film che vuole "piacere a tutti i costi" ma senza quasi contenuto e Bella Baxter mi sembra tutt'altro che un'eroina "femminista" perché lo "sguardo dell'uomo sulla donna" emerge dappertutto... anche la figura femminile è estetizzata a tal punto da depotenziare il termine femminismo e la sua valenza politica.
Lei non critica il film, critica le aspettative femministe che aveva sul film. Non è una storia femminista, il femminismo è solo una cornice superficiale che rende il film accettabile per l’attuale mainstream. In realtà è un’opera grandiosa sul piano estetico che riflette sulle convenzioni sociali e di genere, usando l’espediente di un personaggio in cui queste convenzioni sono azzerate e l’educazione avviene tramite esperienze dirette, essenzialmente sessuali, non mediate da pregiudizi organizzati dalla cultura. Questo regista ha il passo di un Bergman, di un Kubrick, di un Cronenberg. Nessun grande autore fa i film che vorremmo vedere, loro lavorano per disturbarci e farci uscire dai nostri circuiti consolatori.
...peccato che la liberazione consapevole specie femminile non passa per queste stronzate, per il male gaze o per la visione di autori maschili. Se vuoi parlare di emancipazione studi prima di fare l'ennesimo film che racchiude tutti gli stereotipi sul femminile degli ultimi 50 anni.
Non c'è femminismo in questo film se non nella misura di come lo vorrebbero gli uomini: senza donne che fanno rete, che creano cultura, che si sostengono a vicenda e mettono davvero in discussione il sistema. Una cretinata già vista e rivista.🤷🏻♀️
Grazie per avermi chiarito cosa non mi convinceva del film, come sempre le tue analisi sono illuminanti e interessanti, mai noiose e mai banali! Grazie tantissimo per il lavoro che fai ❤
Forse non sono totalmente d'accordo sui personaggi maschili, che secondo me sono sì caricaturali, ma onestamente penso che di uomini così in giro ce ne siano parecchi, anche se come dici tu, poiché vengono mostrati come macchiette, chi è come loro non ci si rivede. Per il resto sono completamente d'accordo su tutto.
Aggiungo che secondo me il regista non voleva fare un film femminista e tutto l'hype che è stato creato è colpa un po' di questa mania di dover attaccare etichette a qualsiasi prodotto, soprattutto l'etichetta di femminista viene appiccicata a qualsiasi cosa abbia a che fare con le donne, senza prendersi due minuti per analizzare bene il prodotto (come hai fatto tu), quindi non so, sta di fatto però che le premesse della storia era normale aspettarsi una storia femminista, peccato per l'occasione persa.
Il tuo punto di vista mi ha fatto riflettere su molti aspetti. Quello che mi ha colpita di più è forse il.finale. Non avevo pensato al fatto che lei diventi come un uomo e non provi a liberare quella poveretta che gli uomini avevano creato perché sentivano la sua mancanza.
Effettivamente molte cose non le avevo proprio colte, anzi! Spero un giorno di riuscire ad avere i tuoi stessi strumenti per poter analizzare meglio certe cose. Grazie❤
Ciao grazie della riflessione molto interessante e che mi permette di focalizzare cosa non mi ha convinta. Ho un commento cattivo (non verso di te) mi viene il dubbio che chi ha parlato di "Frankenstein al femminile" sia convito che Frankestein sia la Creatura e non il dottore. Un errore abbastanza diffuso o forse sono io che sono cattiva e penso male ;). grazie ancora
Può essere, eh. Non diamo niente per scontato. Però diciamo che allora sono proprio tanti 😃
Grazie mille Carolina per i molteplici spunti che ci doni in questo video. Aiutano sicuramente a mettere a terra tutti i pensieri che scaturiscono dalla visione di un film che fa molto riflettere (anche sul femminismo, i suoi valori e obiettivi). Motivo per cui credo che sia, pur con diversi limiti, un contenuto di notevole valore, e che l'errore vada riscontrato nella miserabile volontà di appiattire un prodotto per indirizzarlo a un certo tipo di pubblico.
Trovo che nel tuo commento, come in diverse opinioni che leggo in questa sezione, si sia ingiustamente trascurata la figura di Toinette, in quanto donna nera socialista. Aldilà del rapporto omoerotico, che si conclude non con l'atto, ma con un relazione pluriennale (forse più poliamorosa che platonica); Toinette risulta una figura chiave, forse non sufficientemente sviluppata, che ci offre uno scorcio importante sul potere della sorellanza e della lotta sociale. L'emancipazione dell'una si muove infatti in stretta correlazione con quella dell'altra.
Probabilmente la conclusione è quella che descrivi: Bella non ha gli strumenti per salvarci tutt*. Ma in chi, più di lei, poteva risultare tanto prepotente la Legge del padre?
Per me lei è la "puffetta" del gruppo: dovevano mettere una donna nera e di sinistra, perché di sí. Prova a pensarci: se anche non ci fosse stata in scena, Bella poteva fare tutto da sola. Uno specchietto per le allodole, la quota woke del film.
Ciao Carolina,
Sapevo che avevi fatto questo video ma volevo vedere il film prima di guardarlo. Avevo capito che non ti fosse piaciuto, e di solito sono d'accordo con i tuoi punti di vista, infatti all'inizio del film ero prevenuta e anche inorridita dal fatto che Bella fosse una bambina a cui un gruppo di uomini fa quello che vuole. Però non sono d'accordo con quello che dici. Secondo me il fatto che è bella non c'entra niente, anzi, io l'ho vista più come una critica al fatto che gli uomini erano incantati proprio da questa sua infantilità e vulnerabilità. È uno dei grandi temi del femminismo, il fatto che una donna debba essere ingenua, inesperta e succube per essere piacevole agli uomini, essere vergine e pronta a essere plasmata come vogliono loro. Infatti poi quando lei cresce mentalmente loro non sono più così pazzi di lei. E anche se fosse vero che la storia non sarebbe esistita se lei non fosse stata bella, non vedo dove sia il problema. Il femminismo è di tutti, non esiste la donna che incarna tutte le caratteristiche e tutti gli svantaggi di tutte le altre donne. Secondo me piuttosto che un solo film che rappresenti tutti i tipi di lotte e tutti i temi del femminismo è meglio avere tanti film e tante storie, più reali, che portino ognuna il proprio messaggio. Anche il messaggio di una donna che potrebbe stare al gioco del patriarcato, perché è bella, a discapito delle donne che non possono, ma che decide di non tradirle, è un messaggio importante.
Secondo me il fatto che lei sia speciale è importante invece. Proprio perché questa suo essere speciale non ha a che fare con il compiacere gli altri, ma piuttosto con il rifiutare le norme che le vengono appioppate. E poi è vero che devi essere un po' scaltra e speciale per salvarti e per fare la differenza, di certo se fai la pecora le cose non cambieranno mai. Quando avremo la parità di genere potremo permetterci di essere pecore, ma purtroppo al giorno d'oggi le pecore fanno ancora una fine mediocre. Cioè non capisco, perché non va bene che lei si ribelli a modo suo? È vero che barbie ha rappresentato il mondo in cui non c'è bisogno di "essere speciali", però non possiamo fare i film tutti uguali. Questo film ha un'altra ambientazione e secondo me il personaggio è giusto per l'ambientazione. E poi anche la signora "anziana" diciamo che non era proprio la classica signora che incontri al mercato... è vero che non hanno sviluppato il personaggio e che sono stanca di vedere solo film dove i personaggi rilevanti sono per la maggior parte uomini, però voglio credere che per raccontare questa storia fosse necessario che fosse così.
Per il fatto che è stato chiamato il Frankenstein femminista, non so fino a che punto gli autori del film siano "colpevoli" e fino a che punto semplicemente ogni anno che passa i giornalisti diventano meno competenti. Sono d'accordo con te che Poor Things non c'entra niente con i temi femministi di Frankenstein, come quello della maternità, e che non c'è il ribaltamento di potere se si fa il confronto diretto tra le due opere. Però appunto secondo me non è un difetto di come il film è stato attivamente pubblicizzato ma semplicemente dai soliti clickbaits disperati.
Secondo me il fatto del sesso invece non c'entra con il femminismo nel film. È per rappresentare la sessualità nei giovanissimi e il successivo ridimensionamento della questione una volta che ne hai avuta abbastanza, a prescindere dal genere. E non sono d'accordo quando dici che non si da abbastanza spazio allo sviluppo intellettuale, secondo me è chiaro che Bella una volta che scopre i libri si disinteressa dal sesso e capisce perché la gente non fa sesso tutto il giorno, cosa che prima si chiedeva. Poi probabilmente Bella non è un'intellettuale al punto da avere un orgasmo dovuto alla passione per la letteratura, ma il mondo è bello perché è vario. Onestamente anche io preferisco una bella scopata a un libro, e non mi sento meno femminista per questo. E le scene di sesso erano più "divertenti" che sexy, cioè di male gaze non ne ho visto proprio.
Il fatto che lei è una bambina, come avevo detto, è orribile. È veramente osceno sia nei confronti delle ragazzine che si fanno molestare da uomini adulti tutti i giorni, sia nei confronti delle donne disabili. Tu hai detto che non ci si sofferma, io personalmente per i primi venti minuti non riuscivo a smettere di pensarci. Però poi ho capito che e è proprio la premessa del film questo. Tutto il film si basa su "e se mettessimo un bambino nelle condizioni di vivere la vita di un adulto, liberandoci da tutte le implicazioni naturali del caso (abuso, traumi, violenza, ecc), cosa succederebbe? cosa potremmo imparare da questo nuovo punto di vista?". E questa è proprio un po' la firma del regista secondo me, anche se la storia non l'ha scritta lui, perché nei suoi film c'è sempre una premessa veramente assurda e disagevole da cui poi nasce una storia. La finzione è sempre un esperimento, è un mezzo che abbiamo per considerare situazioni impossibili nella vita reale. Come Lolita ti mette nella situazione di vivere un abuso dal punto di vista del carnefice, che si convince che non si tratti di un abuso, Poor Things ti mette nella situazione di riscoprire il mondo e la sessualità dal punto di vista di un bambino senza che si tratti di un abuso, perché abbiamo la scusa che questo uomo non sa che si tratti di una bambina, e non lo sa bene neanche lei, quindi non ha quella sensazione che si tratti di qualcosa di sbagliato.
Sul fatto che lei non si ribella perché non ne è in grado secondo me è molto intelligente quello che dici, non ci avevo pensato in questi termini. Però che palle io non ho sbatti di ribellarmi attivamente per non essere come gli uomini mi vogliono. Anche Franca Viola alla fine non è che ha rifiutato il matrimonio riparatore perché le sembrava una legge sbagliata per la condizione delle donne italiane, lei non aveva voglia di sposare quello schifoso e si è impuntata. Un po come la bambina "capricciosa". Forse non smettere mai completamente di "fare i capricci" e seguire le proprie comodità è la vera chiave dell'emancipazione piuttosto che la decostruzione intellettuale della società patriarcale. Anche le donne un po' meno intelligenti o più pigre possono essere femministe.
Non sono d'accordo neanche sul fatto che gli uomini non sono sfaccettati!!!!!! hahaha ti voglio bene e spero che non prenderai male questo commento ma piuttosto magari riconsidererai alcune delle tue opinioni grazie al mio punto di vista. Il God voleva tenerla chiusa in casa per i suoi esperimenti e poi ha deciso di lasciarla andare via, perché lei doveva avere il diritto di essere libera, e poi ha preso un'altra sprovveduta per sostituirla. Se questo non è il riassunto dell'incoerenza umana. I personaggi sono strani ma sono tutti strani, donne e uomini, così come le città e i paesaggi, e gli animali. Per quanto riguarda il fatto che i personaggi uomini non siano modellati in modo da permettere agli spettatori uomini di immedesimarsi in loro, e in questo modo riconsiderare alcune delle loro posizioni, sono d'accordo ma penso che questo non sia lo scopo di questo film. Non penso che questo sia un film che vuole essere femminista. È semplicemente un film che nonostante sia stato concepito, scritto, diretto, e prodotto da tre uomini tratta anche dei temi femministi, tra gli altri. Secondo me il regista non ha il claim per girare un film come Barbie, per esempio, ma lo sa benissimo e quindi fa quello che può restando nel suo.
Per l'uomo capra secondo me il regista voleva farci credere fino all'ultimo che lei avrebbe reincarnato suo padre nel corpo del suo altro padre, ma alla fine scopriamo che invece ha deciso di lasciarli morire entrambi. Penso che sia un messaggio ben specifico e che la capra sia un simbolo, ma non capisco bene di cosa. Accetto proposte.
Grazie Carolina, continua a crederci e a leggerci le poesie su Instagram, non mollare mai. Ti auguro tanta luce e leggerezza, perché tante altre cose belle già le hai.
Onestamente il discorso è talmente assurdo, a tratti delirante, che non saprei da dove iniziare a commentare. La cosa peggiore di tutte è sicuramente l'aver affrontanto e conseguentemente giudicato e recensito un'opera d'arte in base alle proprie aspettative sulla tematica trattata. Dio non voglia che gli autori abbiano pensato che un aspetto diverso dal potere sarebbe stato piu interessante da trattare. Chissenefrega di scienza, etica e curiosita e di come questi valori alla base della societa occidentale nel corso degli ultimi duecento anni stiano passando sempre piu dal dominio solo maschile a quello di tutti.
Se non si fa una vera riflessione sul potere patriarcale, allora tutto è deludente e poco importante.
Anche se ultimamente avevo smesso di seguirti perché non mi trovavo piu d'accordo con le tue tesi, ho voluto recuperare questo video perché anche a me il film non ha convinto.
Ho provato a vederlo come una favola, un po' come Edward mani di forbice, ma il regista ci sbatte in faccia talmente spesso queste tematiche femministe annacquate, che non puoi non pensare che lo abbia fatto a posta
[Segue...] Sull’argomento della sessualità, Carolina muove due critiche principali. La prima quando dichiara: “Non c’è un sesso adulto, c’è un sesso bambino". Questa affermazione è vera, ma le riflessioni che Carolina ne ricava sono superficiali. Infatti poi dichiara: “Avrei voluto vedere un altro tipo di sesso” (OK, ma il film non parla di questo!). La seconda critica è “Bella Baxter è affamata di sesso ma non di lettura”.
Sul sesso bambino: questo è perché la vita sessuale di Bella, rappresentata nel film, si estende dalle sue prime pulsioni sessuali (di quando il suo cervello è in un’età infantile, intorno ai 10 anni, fino all’adolescenza e probabilmente alla tardo adolescenza). Non vediamo mai rappresentata la vita sessuale di una Bella - chessò - trentenne. Sia Carolina che molti dei commentatori liquidano la sessualità in questo film come una questione estetica o di male gaze. A mio parere, si ignora il fatto l’aspetto dell’autoerotismo è centrale nella narrazione della scoperta della sessualità da parte di Bella. L’autoerotismo è autodeterminazione sessuale (e Carolina lo riconosce, ma sembra non avere colto quanto sia centrale in questo film).
- La prima scena di sesso di tutto il film è la scoperta del piacere sessuale da parte di Bella bambina/adolescente, DA SOLA. Prima sul letto e poi con la mela. È una rappresentazione completamente assente dal cinema mainstream e ahimè assente dalla vita di molte adolescenti e donne in Italia che non sono incoraggiate a scoprire e conoscere il proprio corpo, se non nell’incontro sessuale con un altro uomo. Una percentuale bassissima di donne in Italia pratica l’autoerotismo, rispetto ad altri Paesi europei più emancipati (ci sono dati su questo aspetto).
- Il primo atto sessuale di Bella diretto verso un’altra persona è diretto verso una donna (la governante, quando la tocca mentre è seduta a tavola) ed è subito represso a parole da Max che le dice “che non può” (e questo non è implicitamente un "insegnamento" sul consenso? Bella non può toccare gli organi sessuali di un'altra persona?).
- La maggior parte delle scene di sesso si chiudono sul viso di Emma Stone che gode. È palesato in mille modi che lei metta al centro dell’esperienza sessuale il suo piacere, e non a caso non chiama il sesso “sesso”, ma “furious jumping”, che rivela la sua mancanza di sovrastrutture e totale apertura al sesso, in un modo più innocente e incentrato sul piacere (il piacere che raggiunge nell’atto di “saltare”).
- Inoltre: In crociera si informa dello stato di salute sessuale della vecchia signora e si sente rassicurata quando questa dichiara comunque di praticare autoerotismo. Ha una relazione lesbica con un’altra donna e non a caso l’unico cunnilingus raffigurato nel film è quello del rapporto donna/donna. È anche consapevole del piacere maschile quando un padre si reca da lei con i figli e lei dà consigli pertinenti su come raggiungere l’orgasmo (maschile!). Quando rientra a Londra, il suo futuro marito le chiede se si è fatta “controllare” per le malattie sessualmente trasmissibili...
Sulla presenza di più scene di sesso rispetto alle scene in cui lei scopre il piacere della conoscenza, della morale, della lettura… Qui non saprei davvero come qualcuno possa quantificare oggettivamente a quale aspetto sia dato più peso (e quando stabilirsi soddisfatto) e il paragone con Goliarda Sapienza mi sembra azzardato nella misura in cui sta paragonando un’opera letteraria a un’opera cinematografica. Sarebbe più intellettualmente onesto dichiarare "non mi piace il sesso al cinema". Questo film mi sembra faccia ottimi passi avanti rispetto alla rappresentazione del sesso nel cinema mainstream con l'uomo che prima penetra e poi si addormenta.
Il seno di Emma Stone è lungi dall'essere sessualizzato, non lo vediamo quasi mai.
Immaginiamo lo stesso minutaggio di Bella che sta seduta in poltrona a leggere (e la vediamo a più riprese eh, e possiamo spiare i titoli che legge) rispetto a Bella che ha un ventaglio di esperienze sessuali (con se stessa, con persone diverse, in posizioni diverse, per motivi diversi) che contribuiscono alla sua maturità ma anche emancipazione sessuale. Si ricorda che Bella rifiuta un rapporto sessuale perché sta leggendo. Appena la sua proprietà di linguaggio migliora, non fa altro che sfoggiare sinonimi di una stessa parola (a testimonianza che la sua cultura sta aumentando vertiginosamente, dove le ha imparate tutte quelle parole se non nei libri?). Fa la scelta di formarsi e studiare… Ha un’impostazione cognitiva scientifica (il metodo empirico), che applica rigorosamente quando torna a casa del marito di Victoria per capire (e provare! E sperimentare!) da che vita Vittoria era fuggita...
Purtroppo io faccio molta fatica a scindere il libro dal film e io avendo letto entrambi, posso dire che Lanthimos ha fatto un ottimo lavoro di trasposizione, pur cambiando alcuni aspetto per renderlo fruibile al cinema e al maggior numero possibile di persone.
Le recensioni che hai citato secondo hanno utilizzato a sproposito il termine femminista: Lanthimos è stato sicuramente furbo a scrivere e produrre un film con un messaggio di emancipazione in questo momento. Sia chiaro, per me l'emancipazione è di Bella, non dell'intero genere femminile: e secondo me è questa emancipazione che avviene. Ovvio che il personaggio di Mark Ruffalo si è avvicinato a Bella perchè é il connubio tra donna e bambina, una persona malleabile. E sia nel libro che nel film non si fanno sconti nei confronti del suo personaggio. Tanto che alla fine non riesce a reggere il fatto che Bella voglia essere libera: e il povere creature del titolo non significa necessariamente pietà nei confronti degli uomini, ma povertà di spirito e visione della donna al di fuori del focolare di casa.
Ma aspetto centrale del film e del libro (e mi spiace che questo non sia passato) è che Bella non rimane una donna con un cervello da bambina: lo è all'inizio per forza di cose, ma esiste un momento ben preciso in cui avviene uno switch e Bella diventa matura e da lì in poi le sue scelte riflettono ciò. Da quando è a Parigi a quando torna a Londra e decide di diventare una dottoressa.
Io sono andata a vedere il film senza alcuna pretesa di femminismo anche perché non era quello il fine di Lanthimos: se le recensioni vedono questo aspetto non significa che sia la stessa visione di Lanthimos. Anzi, fare una recensione partendo delle recensioni è quanto meno un controsenso, perdonami. Se si parla del film, ci si basa sul film: non le recensioni di altri che magari non hanno capito una mazza del film (come mi pare sia successo) e appena vedono una donna non essere una semplice macchina da figli, appiccinano il termine femminista ovunque. Se si vedono le recensioni di addetti ai lavori come Violetta Rock e Matteo Fumagalli, si capisce il vero senso del film.
Non sarà il film super femminista del secolo, ma non era nemmeno quello il suo intento: la volontà di Lanthimos era quella di dire la sua su una società che è rimasta uguale, che sia nel tardo ottocento vittoriano sia nel 2024. E quando sono uscita dalla sala ho avuto questa precisa sensazione.
Capisco il tuo punto di vista, però mi devo accodare a quello che hanno già detto altri: ovvero, Yorgos Lanthimos non voleva fare un film femminista. Che poi stampa e marketing abbiano preso il film e ne abbiano voluto estrapolare questo, è un altro discorso. Per quanto capisco come sia facile attaccarsi a questa visione, credo che il film contenga tante sfaccettature, tante moltitudini interessanti, e che sopratutto non abbia la pretesa di essere un libro di testo femminista. Lanthimos fa Lanthimos, cioè è assurdamente inquietante, irriverente, divertente, ma non vuole farci la morale e neppure rifilarci nessuna lezioncina, perchè sa che questo non è il suo ruolo.
Per quanto riguarda i personaggi maschili, io invece ho trovato God molto interessante, a partire dagli abusi subiti dal padre. Tu concludi dicendo che Bella diventa God, ed in parte mi trovi concorde, ma non era forse God stesso Bella per suo padre, che si divertiva a tagliuzzarlo e a sperimentare su di lui? Insomma, tanto monolitico non l'ho trovato, dato che passa dal considerare Bella come una creaturina da compagnia ad una figlia a tutti gli effetti. Il ruolo della famiglia ha una importanza forte nel cinema di Lanthimos (vedi The Killing of a Sacred Deer o Dogtooth): siamo destinati ad essere come i nostri genitori? Ci possiamo "liberare" da loro e fino a che punto possiamo crearci una strada nostra? Bella, che figlia biologica di God non lo è, che è figlia di sè stessa e madre allo stesso tempo, si crea, nell'ultima scena, una sua famigliola sghangherata.
E siamo proprio sicuri che il personaggio di Margaret Qualley, la seconda figlia di God, rimanga una stupida? Perché se prima le pallonate le prendeva in faccia e la domestica la trattava male, alla fine le due giocano a palla insieme, e questa volta lei la palla l'afferra. Non è che lei è ancora bambina, a differenza di Bella che è già cresciuta, e la fine è solo l'inizio della sua storia?
E poi secondo me abbiamo anche un altro esempio di femminilità interessante, cioè il personaggio interpretato da Hanna Schygulla (non a caso a lungo collaboratrice di Fassbinder) la signora nella nave, anziana, sveglia, solidale nei pochi minuti in cui illumina lo schermo.
Credo che sia un modo di vedere troppo letterale, troppo rigido, quando l'arte - sopratutto quella fatta bene come quella di un regista come Lanthimos - contiene in sè mondi e universi interi.
Per correttezza aggiungo le parole del regista, interrogato proprio su questo argomento da Variety:
"Much of the buzz around “Poor Things” has been that it’s this feminist document - a look at how every man, even those who love Bella, is trying to take something from her. How do you see it?
Lanthimos: I don’t really like going into an analytic conversation about what it means, what the themes are, what the characters are. As I said before, I feel confident about the script. So that means it conveys a lot of things, I think, to intelligent people. So there’s no need to discuss it further.
And I actually think it’s dangerous to go too much into those conversations because things start becoming a little too one-dimensional. Like there’s only this aspect of this film, and this is what we’re thinking this is, what we’re trying to do. I try to make films more open than that."
Quali fossero le intenzioni ha fatto un film che tratta temi femministi (la maternità, l’abuso, l’autodeterminazione sessuale, la violenza di genere, le mutilazioni genitali…). Se faccio un film ci metto le bombe i fucili i soldati e il fronte sto facendo un film che parla di guerra.
Felicity probabilmente non rimarrà una stupida. Crescer felice e intelligente. Ma non per merito di Bella.
@@lhascrittounafemmina é vero, però ci sono tante altre tematiche. Sarei stata più delusa se il regista avesse millantato di aver fatto un chissà quale documento femminista, vantandosi di questo, ma lui non l'ha mai detto. Secondo me anche le intenzioni del regista hanno un peso, tutto qui.
@@lhascrittounafemmina e già il fatto che Felicity non rimarrà una stupida mi pare una cosa importante.
Poteva mancare un video analisi di nostra madre Carolina su un film così importante? Certo che no
Ne avevo tremendamente bisogno? Certo che si❤
In realtà forse il sesso consapevole e adulto lei lo ha con quella sua compagna di lavoro. Almeno io l ho visto cosi. Cosa ne pensi?
Complimenti per il canale. In effetti dopo una recensione di un professore di lettere entusiasta della figura di Bella ed è proprio per questo che l’ho visto, alla fine l’unica cosa che ho pensato è che il sesso allora è strumentale, funzionale allo scopo ma non passionale cioè libero da tutto. Due menti altamente affini e soprattutto liberi che si completano con il corpo. In questo caso invece è solo ricerca del piacere fine a se stesso. Se è vero che il padre tanto buono da non approfittare lui stesso di lei perché non gli funziona più e invita l’amico a pensarci al suo posto, una adulta con un cervello da bambina perché ci dovremmo poi stupirci degli altri soggetti maschili ancora meno lusinghieri?
A me il film non é piaciuto, ascoltandoti ho compreso meglio il perché. C'è abuso. Inoltre mentre Bella é lontana il medico e l'aiutante creano un'altra "Bella" che guarda caso è di nuovo una bellissima donna.
Sono d’accordo con la maggior parte delle tue osservazioni, ma credo che “Povere creature” vada anche collocato all’interno della cinematografia specifica di Lanthimos, che è un regista un po’ atipico. Questa non è certo la sua opera migliore, ma le situazioni da lui rappresentate sono sempre grottesche, disturbanti e i personaggi estremamente respingenti.
Più che atipico ha semplicemente rimescolato le basi di diversi generi, inscenandole con la sua autorialità e vagonate di male gaze, ma i concetti e gli archetipi sono le stesse strozate misogine e sessiste che ci propinano da 150 anni...se mi racconti una storia di liberazione femminile senza metterci dentro i canoni di base hai semplicemente toppato su tutta la linea.
molto interessante!!! Ho iniziato proprio ieri il libro e mi piace molto. Vorrò capire, andando avanti nella lettura, se anche il libro ha questi "difetti". Certamente, dopo l'ascolto di questo contenuto, lo leggerò con un occhio più attento. Grazie!!!
Condivido quasi tutte le opinioni espresse nel video, primo tra tutti il fatto che non sia un film femminista (chissà, forse è stata la stampa ed il marketing a volerlo vendere come film femminista. Dovrei approfondire quali fossero le intezioni di regista, autore e produttrice) e secondo il ribrezzo per l'abuso su una persona, nel migliore dei casi, con un ritardo mentale. Ci sono solo due cose su cui ho un'opinione diversa. la prima è il fatto che gli uomini non si siano rispecchiati nei personaggi maschili del film. Ne ho parlato con alcuni uomini e visto molte recensioni di uomini (su youtube, quindi non esattamente di un campione statisticamente rilevante) che semplicemente non hanno percepito come problematici certi comportamenti, ed anzi, descrivono god e l'assistente come personaggi maschili positivi. La seconda cosa è che alla fine lo considero un "bel" film, anche solo per la miriade di opinioni e riflessioni che ha suscitato, tutte estremamente interessanti ed utili a capire come gli altri vedono e percepiscono il mondo. Personalmente non ho trovato che le riflessioni innescate da Barbie siano state altrettanto profonde (principlamente erano sul pubblico e la reazione del pubblico e non sui significati del film stesso) e non mi vengono in mente altri film recenti altrettanto popolari su cui si è riflettuto tanto.
In questo video hai dato voce a tutti i pensieri che avevo in testa quando passata la metà del film ho detto alla mia amica "ma quando finisce sta roba?"
Non sono d'accordo su un punto: la bellezza imprigiona Bella, God tenta di tenersela come una bambolina nella teca per via della sua bellezza, quindi la bellezza in questo caso le causa prigionia (anche l'altro scienziato vuole appropiarsene perchè è bella, così come l'avvocato..).
Che poi non ci riescano, è un contenuto ingombrante nella storia.. D'accordo sulla questione del sesso che finisce per essere privo del significato delle prime die scene
Grazie Carolina, per fortuna che ci sei tu. Perché io sono uscita dal cinema urlando che sono tutti degli idioti, insultando le persone che erano con me a cui è piaciuto. Tu mi permetti di ordinare i pensieri
Se davvero hai urlato che sono tutti degli idioti quelli a cui è piaciuto, mi sa che hai qualche problema
Bella è semplicemente una creatura che ha imparato man mano le gioie della vita e che ha esplorato sia il suo "io" interiore che il mondo esterno, maturando esperienze di ogni tipo, da quelle più belle a quelle più orrende, punto.
Semplice ma incredibile *"crescita personale".*
Qui *il Femminismo NON c'entra niente per cui no, non è ne un personaggio ne un eroina "Femminista".*
E' alla fin fine un personaggio "umano", forse più umano di tanti altri umani presenti nello stesso film in un mondo tanto pittoresco quanto spietatamente reale nella sua sostanza.
*REALTA' SCOMODA:* Prima degli Oscar i gruppi di Femminismo tossico acclamavano Barbie e tacciavano "Povere Creature" come un film "Patriarcale" ma successivamente, *dopo la devastante disfatta di Barbie alle premiazioni finali* si sono tutte rivalse sul film che prima hanno criticato in quanto "unico film con protagonista femminile pluripremiato," rimangiandosi tutto ed etichettandolo come "Femminista".
PS: Non capisco tutto questo "fastidio per le scene di sesso" visto che sono parte integrante della crescita personale di un qualsiasi individuo (a prescindere dal sesso) nonché un bisogno biologico dello stesso e se già parliamo di un istinto difficile da "gestire" per un essere umano comune (per innumerevoli ragioni sociali e psicologici), figuriamoci per Bella...
Ci sono troppe cose che non considerate a riguardo, giudicandone solo l'apparenza e in un modo estremamente superficiale.
Sono d'accordo con te sul fatto che non c'entri col femminismo!
Ma.. come fai il grassetto nei commenti?? 😶🌫
@@QuindiSeiUnaP metti all'inizio e alla fine della frase questo * e vai di grassetto Rulez ;)
@@Uryus ci avevo provato non aveva funzionato *riprovo*
*riprovo*
@@QuindiSeiUnaP Missione complete 😁
Non ho ancora visto il film ma mi vengono in mente due considerazioni: - potrebbe essere che il cervello di Bella abbia una crescita rapidissima per esigenze narrative e che questo sia uno degli elementi non realisti del film. Mi fa pensare alla crescita della protagonista (non umana) né "La storia della principessa splendente" di Isao Takahata. - quando si parla del fastidioso topos della "donna speciale" che ce la fa perché è diversa dalle altre, qualunque sia il motivo di questa sua particolarità, mi vengono in mente alcune figure politiche che fanno trapelare un disprezzo malcelato per le loro simili, mettendo in atto visioni a loro ostili.