Gemellini uccisi dal padre, dopo un mese la verità su Mario Bressi: cosa è successo in quelle ore

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  • Опубликовано: 28 сен 2024
  • Lo scorso 26 giugno Elena e Diego, due gemellini 12enni, vengono uccisi dal padre Mario Bressi. I tre erano da una settimana in Valsassina, nel Lecchese, quando l’uomo gli ha tolto la vita mentre si trovavano a letto per poi suicidarsi. Tra il momento in cui Mario Bressi ha ucciso i suoi due figli strangolandoli a mani nude e quello in cui è uscito per gettare via i telefoni dei gemellini 12enni e poi suicidarsi, l’uomo ha trovato il tempo di mandare tre messaggi alla moglie Daniela Fumagalli, da cui si stava separando e di cui ha deciso di “vendicarsi” devastando la famiglia. Fino a pochi minuti prima di soffocare i due gemelli, Elena e Diego, l’uomo stava messaggiando con la moglie in merito al campo estivo che avrebbero dovuto frequentare i figli. Messaggi inviati da lui tra l’1 e mezza e le 2 di notte, che la moglie - vista l’ora - non aveva visualizzato. Poi gli altri messaggi choc. () “I primi due messaggi - scriveva il Corriere della Sera -, quasi una beffa, fotografie dei luoghi dove diceva di voler portare in vacanza i ragazzi, il futuro immaginato che già non esisteva più. Poi, intorno alle tre di notte, l’ultimo con le minacce che erano già diventate realtà: non li rivedrai più, resterai sola, è solo colpa tua”. A un mese di distanza dall’omicidio la Procura di Lecco ha confermato che l’esame tossicologico sul corpo dei due gemellini di 12 anni è negativo. Mario Bressi non aveva sedato i suoi due bambini prima di strangolarli lo scorso 27 giugno mentre erano nella loro casa di vacanze a Margno, nel Lecchese. () Intervistata dal Corriere della Sera, la mamma di Elena e Diego ha parlato dei figli e del terribile gesto del marito: “Odio? Non so cosa voglia dire questa parola. Come si può odiare un essere umano? Ho dentro tanta rabbia, tanta tristezza, tanto rammarico. E poi su chi potrei riversare l’odio? Su qualcuno che non c’è più, che aveva una personalità deviata, che mi ha odiato profondamente? Sarebbe giusto ripagare con la stessa moneta?”. () E ancora: “Mi mancano tantissimo. Tutto mi parla di loro. Questa è la loro casa, quella la loro stanza, qui giocavamo, studiavano, ci inseguivamo e ci tiravamo i cuscini. Mi si dice che loro sono con me spiritualmente. Ma non mi basta. Mi mancano i loro abbracci, le loro voci, le loro domande. Quel mercoledì prima che partissero, stavamo tutti e tre abbracciati sul letto di Elena. Non li ho più visti, vivi. Non li vedrò mai più”.

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