Ricordo di Rocco Scotellaro, poeta lucano

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  • Опубликовано: 7 сен 2024
  • Questo Video contiene un Documentario del fotografo e regista Mario Carbone, uno dei più interessanti e acuti osservatori e interpreti della realtà lucana degli anni Sessanta, che da tempo ha donato al Comune e al Centro di Tricarico un preziosa selezione di sue fotografie che troviamo in questo video scattate in Basilicata nel 1960 al seguito di Carlo Levi.
    Il Documentario, che riprende in parte anche la citta' di Matera e' stato girato nel 1962. Il nucleo centrale di immagini è costituito, da una serie di storiche fotografie di Mario Carbone, che con Carlo Levi nel 1960 visitarono la tomba di Scotellaro, assieme e ad un amico del poeta, Antonio Albanese di Tricarico,Nel Documentario viene anche ritratta la madre di Scotellaro Francesca Armento: nata a Tricarico nel 1884 e morta a Viterbo nel 1968. Rocco Scotellaro era quarto dei suoi cinque figli nati dal matrimonio con Rocco Vincenzo Scotellaro. Francesca Armento e' stata una figura importante nella vita e nell'opera del poeta e intellettuale lucano, dalla quale -- scriveva Carlo Levi -- proveniva «il senso poetico del mondo» a quel giovane «che ci è caro».
    Figura centrale nella vita del figlio, Francesca Armento riveste anche una parte significativa nel telero "Lucania '61" di Carlo Levi, grande opera pittorica che rappresentò la Basilicata alla Mostra delle Regioni, allestita a Torino per il centenario dell'Unità d'Italia, dove viene ritratta da Carlo Levi.Questa documentazione fotografica e audiovisiva costituisce un prezioso archivio di notevole valore storico e diventa così patrimonio culturale della Lucania.
    ROCCO SCOTELLARO (1923-1953)
    Poeta, intellettuale e meridonalista socialista (Tricarico il 19 aprile 1923 - Portici il 15 dicembre 1953). Membro del Comitato di Liberazione cittadino, opera per il rinnovamento della vita politica e democratica nella Basilicata del dopoguerra. A soli 23 anni è primo sindaco della Tricarico dell'Italia repubblicana. La sua azione amministrativa si contraddistingue per il coinvolgimento del popolo nella risoluzione dei problemi, come testimonia l'impegno per la fondazione dell'Ospedale civile di Tricarico (1947). È protagonista appassionato del momento epico dell'occupazione delle terre e della riforma agraria. Dopo l'ingiusta esperienza del carcere (1950), si trasferisce a Portici presso l'Osservatorio di Economia Agraria, dove collabora con Manlio Rossi-Doria agli studi per il Piano Regionale di Sviluppo per la Basilicata. Profondo è il suo legame con Carlo Levi, Rocco Mazzarone e il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti. Partecipa alle indagini sulla civiltà contadina in Lucania condotte da George Peck, Friederick G. Friedmann, Ernesto De Martino. Aperto al dibattito culturale italiano, ha lasciato un «centinaio di liriche che -- a giudizio di Eugenio Montale -- rimangono le più significative del nostro tempo». Alla poesia (É fatto giorno, Mondadori, Milano 1954 - Premio Viareggio) si affianca la prosa (Contadini del Sud, Laterza, Bari 1954 e L'uva puttanella, Laterza, Bari 1955). Lo spessore della produzione poetica di questo «precoce e sfortunato maestro del nostro neorealismo», tradotta in varie lingue, emerge sui fermenti della sua terra e del suo tempo, per raggiungere toni lirici di portata universale..
    Tratto da:
    www.lucaniamia....

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