Riassumendo il concetto: dalla mia esperienza personale, i giovani hanno meno interesse (e fiducia) a valutare le politiche economiche NON perché le reputano poco importanti ma perché finora le proposte sono state tutte molto simili tra loro (debito, tagli a caso, lotta all’evasione immaginaria), è un argomento che si conosce poco e c’è molto fatalismo in merito. Al contrario, i diritti civili, il posizionamento geopolitico e l’ambiente sono tematiche che sentono più vicine e concrete e si perdona meno chi non è chiaro in merito. In conclusione c’è da fare la seguente riflessione: se si decide di essere progressisti sui diritti civili (e quindi avere l’appoggio di molti giovani), c’è o non c’è il rischio che i conservatori non vi votino? Ossia, i conservatori, davanti a un partito con un programma economico convincente (di destra?) davvero potrebbero decidere di non votare perché nel programma c’è anche il voler far sposare i gay?
Hai completamente ragione e ti ringrazio, finalmente qualcuno lo ha detto. Avrei aggiunto che c'è una bella differenza tra i tecnici ed i politici, se vogliono davvero fondare un partito politico sarebbe meglio che smettessero di fare i tecnici. Vero che tecnicamente non saranno loro i "capi" del partito e che quindi potrebbero fare i tecnici da dietro le quinte, però adesso stanno cercando di farsi conoscere e non parlando dei grandi argomenti si stanno facendo un grande danno. Io personalmente sarei molto curioso di sapere cosa ne pensano e che soluzioni avrebbero per la questione climatica, perché ho un po' paura che il loro rigore economico venga a scapito di investimenti "verdi". Personalmente il salvare gli ecosistemi, il ridurre gli incendi, ridurre il numero di tempeste etc ritengo che siano un qualcosa senza prezzo e se dovessero non volere investire nulla in rendere più ecosostenibile questo paese, bene a me questo motivo basterebbe per perdere il mio voto nonostante sia d'accordo con tutto il resto (NB non voto verdi).
Secondo me il punto è più facile perdere un elettore per non aver messo i diritti civili che perderli perché li si è messi mentre per gli alleati di governo è il contrario ed è li l'inghippo
Ho vissuto 9 anni all'estero. Quando si è all'estero, si torna a sentirsi Italiani e chi mi parlava male dell'Italia me lo sbranavo. Vorremmo sentirci italiani in Italia
Bravo Wesa, ai giovani non interessa l'economia perchè non la capiscono. Non c'è stata, almeno per la mia generazione "millennial" educazione economica, ed è visto come un topic troppo complicato. E' molto più facile per un giovane, purtroppo, parlare di cambiamenti climatici, pace nel mondo e diritti civili, ma non rincorrerei questi temi per qualche voto in più. Da associato al Drin Drin dico di porre le riforme economiche come centrali nel programma del partito, perchè è lì il marcio, da lì parte tutto.
non solo ai giovani...è un bel problema però! del resto anche "cambiamenti climatici" o "pace nel mondo"sarebbero topic complicati,complicatissimi in vero! (come realizzare la "pace" sarebbe cosa semplice?) , se però venissero analizzati con effettiva cognizione di causa, mentre - sarà che sono boomer io e non li capisco - ma a me sembra che in quei casi più che discutere di topic i "giovani", alcuni giovani diciamo, aderiscano acriticamente a delle cause sentite come quelle dove meglio si può esercitare il virtuismo e il conformismo (= mi sento buono e virtuoso e mi sento in linea con la voga della mia generazione). Cmq giovani o maturi o anziani spesso ho l'impressione che l'economia non interessi più di tanto - salvo quando avvengono catastrofi tipo 2008, 2011/12- un po' per il meccanismo della rana bollita, e un po' per sfiducia, per apatia (è il circolo vizioso di una società decadente) cioè perchè si ha la sensazione che tanto non cambia niente, non si può fare niente, tutto va come è sempre andato, e, siccome alla fine ce la siamo sempre cavata, fammi pensare ai fatti miei che la dimensione politica più di tanto non può risolvere un tubo...da questo punto di vista può anche darsi che prese di posizione nette per cambiamenti significativi possano riattizzare l'interesse.
Molto ottimista su questo movimento. Già il fatto che due persone di rilievo come Boldrin e Forchielli ascoltino (sul serio, con interesse) due content creatorsfi RUclips (di un certo livello pure loro eh, sia chiaro) è già una gran cosa. Molto promettente
Purtroppo sono d'accordo con Ricky per quel che riguarda il voto al partito che convince di piú su temi economici che non diritti civili. Dico purtroppo perchè ho 24 anni e sono gay quindi sono anche abbastanza spaventato da quello che può significare regredire dal punto di vista dei diritti, ma reputo che i partiti di centro-sinistra/sinistra (se cosí possono definirsi) puntino veramente solo su quello e siano completamente assenti su tematiche legate alla sfera economica del nostro paese. Alle scorse elezioni infatti ho votato terzo polo perchè (per quel poco che ne sapevo) mi aveva convinto di piú per quanto riguardava le tematiche economiche pur non accennando minimamente ai diritti (per tornare anche un po' al discorso di Andrea). Detto questo sono molto interessato a questo progetto e sto seguendo con attenzione tutto ciò di cui discutete perchè, per la prima volta, sento che voterei l'eventuale futuro partito con convinzione e non seguendo la logica del "meno peggio"... aspetto solo di vedere le figure di cui parlavano Boldrin e Forchielli per capire come ci si vuole indirizzare su altre tematiche (es. Sanitá ): a quel punto non potrò che darvi il mio sostegno😊💪
Wesa ottimo su rischio nicchia tipo Partito Radicale a causa dei diritti civili. Puntare tutto sulla istruzione, di cui una discussione sana e non idiota sui diritti è conseguenza
@@BalczoLev la storia del partito radicale mostra che insistere solo su di essi, non porta voti. E parliamo di una Italia molto meno arretrata culturalmente dell'attuale. Wesa ha avuto una intuizione molto buona. Lo dico ai più giovani. Le battaglie sui diritti civili sono belle e fanno sentire buoni, ma sono una conseguenza della condizione culturale del paese. Non si può pretendere di avere quei diritti ed avere la scuola allo sfascio.
In questa live Wesa non ha sbagliato nemmeno una virgola nelle sue riflessioni. Se la cosidetta sinistra avesse un briciolo di questa consapevolezza non saremmo arrivati all'attuale situazione politica.
Ricky ha centrato perfettamente il punto: in Italia abbiamo un problema di analfabetismo giovanile sulle questioni economiche fondamentali. Divulgare questi temi è, a mio avviso, la base di partenza irrinunciabile affinché il movimento che nascerà dal Drin Drin venga percepito come necessario dai suoi principali beneficiari, appunto i giovani. È come dice Andrea, le questioni che spostano maggiormente voti tra gli under 30 sono legate ai diritti civili (importantissime per carità, ma quantitativamente meno impattanti rispetto a temi come istruzione, pensioni, salari ecc.). Con il governo Meloni sembra che tra le persone genericamente di sinistra della mia età l'emergenza percepita come più urgente sia il (presunto o meno) pericolo di un ritorno fascista, mentre non si calcolano (vengono ritenuti marginali) problemi cancerogeni per il paese, che voi sottolineate. Se il Drin Drin vuole avere un futuro politico è cruciale, secondo me, che si lavori per far percepire a livello di massa, attraverso pochi punti (il più sufficientemente comprensibili e facilmente sintetizzabili) la drammaticità della situazione italiana, le cause della sua condizione e l'urgenza di cambiamenti, e da questi punti piantare dei paletti d'intervento (lo stato minimo che auspica Wesa) da cui partire. Dopo verranno le questioni sui diritti, intanto per quelle (solo per quelle) esistono già altri partiti, è sulle altre che un futuro partito Drin Drin può costituire una vera differenza e ritagliarsi uno spazio.
è fondamentale far capire ai giovani che aumentare la produttività del paese con riforme economiche permetterà loro di avere più lavoro, meno precario, pagato meglio, di poter andare via di casa a 25 anni, mettere su famiglia se lo vogliono, e dulcis in fundo permetterà al paese anche di avanzare sui diritti civili perché essi seguono a ruota il benessere economico
Ho 25 anni, dalla Toscana e con dei genitori di stampo politico di destra. Ho visto mia mamma (donna di centro) votare Berlusconi, lega (era indecisa con m5s) e ultime elezioni meloni… eppure non ha niente a che vedere con le idee di questi partiti. All’inizio le piaceva calenda, ma lo vedeva non in grado di vincere e governare e non l’ha mai votato. In teoria sarebbe molto più in linea con drin drin, ma quando le condivido le idee del movimento le risposte sono “c’è bisogno di un voto che serva a qualcosa” e “non so, potrebbe essere un movimento molto accademico e poco pratico di intellettuali radical chic”. Mio babbo, ha sempre votato destra e anche lui, con la giusta comunicazione e le giuste proposte credo potrebbe votarvi/ci. A loro piacerebbe molto di più un forchielli rispetto ad un Boldrin solo per il fatto che lui è imprenditore e Michele professore accademico (per far capire il quadro psicologico). Quello che gli italiani specialmente 40-60 vogliono è un programma molto economico, anzi spesso dicono “parlano di queste cazzate invece di pensare ai problemi seri dell’Italia”. Ho un ristorante e molti dei miei clienti dicono ciò. Questo è il mio contributo in merito a quanto detto in video. Spero di essere stato di una qualche utilità 01:09:00 Andrea stai attento,in comunicazione quando si dice “si bianco” si sottointende (o si percepisce) un “no nero” conseguente. I verdi vengono insultati da chiunque abbia più di 30 anni e che lavori. Sono d’accordo con wesa a 01:10:00 Se arrivassimo ad un minimo risultato economico tutta Italia ti andrebbe dietro, i diritti civili hanno rotto le palle a tutti.
Pur capendo la posizione di Andrea, sono più vicino a quella di Riccardo. Credo che agire a livello economico produca un effetto sistemico che si traduce anche in un avanzamento sui diritti civili. Viceversa, intervenire su questioni fondamentali ma capillari come i diritti civili non produce un effetto sistemico a livello economico. Ed è vero che si possono fare entrambe le cose, ma a livello comunicativo bisogna scegliere se spingere più su una cosa o sull'altra. E, sulla base del mio ragionamento, spingerei più sui temi economici che sui diritti civili.
Live grandiosa! Se interpreto bene il pensiero di Andrea Lorenzon, quello che importa non è che il partito nascituro abbia nei diritti civili un cavallo di battaglia, ma che eviti l'ambiguità bigotta di Calenda.
concordo con la prima cosa che ha detto wesa, economia prima di tutto, diritti civili dopo. Semplicemente per il fatto che se l'economia di un paese va bene e la gente è contenta ottenere/rafforzare i diritti civili non è mai un problema
Da 33enne (di non successo😅) mi trovo ad essere daccordo con entrambi; vorrei fortemente un "partito minimo" come lo indica wesa, ma ho l'impressione che le tematiche economiche siano incomprese e percepite come aliene, quindi non mobilitano.
Ha molta ragione Lorenzon quando dice che sui giovani il tema economico non ha tanto appeal. Purtroppo. La gente è consapevole che gli stipendi siano bassi ma non sa il perché: credono che sia colpa del datore di lavoro tirchio. Bisognerebbe spiegare l'economia ai giovani e le vere ragioni degli stipendi bassi. Per assurdo ho visto tanti giovani di sinistra protestare contro l'avanzamento dell'età di pensionamento. Purtroppo.
Sono d'accordo con wesa. Ho 50 anni, sono una docente, i ragazzi devono essere educati ed accompagnati ad affrontare i problemi economici. I diritti civili verranno dopo. Rendiamo i giovani consapevoli dei problemi reali.
Più seguo i video del Drin Drin, e piu focalizzo che un punto fondamentale di qualsiasi programma politico dovrebbe essere.....fibra ottica in ogni pertugio d'italia...con particolare attenzione ai luoghi dove soggiorna Boldrin! 🤣👍🏼👍🏻
Ascoltando le posizioni di Andrea e di Wesa la sintesi che mi viene da fare è: bisogna essere chiari e netti sui diritti civili et similia (e non vaghi per cercare di non scontentare nessuno), ma allo stesso tempo spiegare che è l'ultima delle priorità e in un eventuale programma relegarli nelle ultime posizioni. In questo modo i molti ragazzi (come diversi miei amici) che sentono le questioni etiche come importanti, perché non sono in grado di capire le questioni tecniche, potranno sentirsi ugualmente rappresentati dal partito, ma a questo deve seguire una martellante campagna culturale che cerchi di divulgare le questioni tecniche e le metta al centro del dibattito pubblico.
Concordo, e per quanto netti e chiari penso che i diritti civili debbano essere sacrificati in eventuali accordi parlamentari necessari ad ottenere progressi sul fronte tecnico. Non possono diventare un fattore di scontro ed isolamento a discapito di altre questioni ben più urgenti. Deve essere ben chiaro al pubblico elettorale la scala delle priorità, e la subordinazione di temi civili, almeno nel primo periodo di crescita del movimento. Poi, se e quando si diventi una forza rilevante, si dovrà iniziare a fare pressione categorica anche su di essi, perchè il paese è comunque arretrato su tali temi, con implicazioni politiche rilevanti (es. fascinazione per Russia, influenza del Vaticano etc).
Completamente d'accordo. Quello che trovo improbabile però é il riuscire a "rubare" voti da sinistra e dal PD anche nel caso di un'alleanza con la destra, dato appunto il forte legame di questo tipo di elettori ai temi etici. Prima che qualcosa del genere diventi verosimile penso che sarebbe necessaria molta sensibilizzazione sull'importanza di certi temi in campo economico ed istituzionale che come minimo richiederebbe anni.
Ricky e Andrea colgono un punto credo fondamentale: i temi grossi su cui si aggrega interesse nei giovani sono ambiente e diritti civili. Sul resto grava un mix di rassegnazione e sentimento di irrilevanza per cui la convinzione è quella di non poter incidere. Ricky giustamente fa notare che c'è anche un alto grado di analfabetismo sui temi economici... anche perché a scuola di rado li si affronta. Personalmente sono più pessimista su quest'ultimo tema... Al momento, non credo ci sia la "domanda" elettorale a cui fa riferimento Michele, ma semplicemente perché non c'è consapevolezza riguardo ai temi del declino del paese. Il lavoro è lungo: sono temi che vanno spiegati con estrema pazienza prima che generino consenso. Qualcosa forse sta cambiando.. per dire la questione delle pensioni tra i miei coetanei (ho 30 anni) è un po' più sentita rispetto a qualche anno fa.
Io ho inviato la mia mail all’inizio, quando pensavo che Forchielli e Boldrin avrebbero guidato il partito. Poi ho capito che una volta creato il partito i due si sarebbero defilati e ho iniziato ad avere molti dubbi. Concordo con Wesa quando dice che la presenza dei due nel partito sarebbe fondamentale.
sulla scuola: ho sentito pochissima gente, nella mia esperienza, ammettere che la scuola in italia non funzioni. gente comune, professori e studenti pensano tutti che "gli italiani che vanno all'estero sono sempre bravissimi, quindi il sistema funziona". l'unica persone che conosco che dica il contrario è una ex maestra pentita, ora in pensione... bisogna battere durissimo su questo tema. btw, bellissima live. Andrea Lorenzon e Ricky Wesa grandi (avete lasciato a casa Giacomo Moro Mauretto).
Una persona che servirebbe e vedrei perfetta da coadiuvare a Forchielli e Boldrin è Marco Cappato la vedo una figura perfetta che rappresenta un cardine e un punto fermo perfetto per i diritti civili
Bravo Michele, assieme ad Alberto state costruendo un'ottima associazione. Bravi veramente. Per la prima volta sono veramente felice (politicamente parlando) e un po' invidioso delle vostre capacità ahahah. Per quanto riguarda la comunicazione di cui si è parlato tantissimo nell'ultima settimana posso dirti che (avendo 24 anni) è vero che noi giovani abbiamo un focus importante sui diritti civili, ma è anche vero che c'è una fetta maggioritaria di giovani che non è del tutto chiusa nell'ideologia destra/sinistra, tendenza più comune negli adulti. Siamo molto aperti all'ascolto e alla novità. PS: la mia iscrizione arriverà presto
Caro Andrea Il partito dei diritti civili esiste già PD ZTL Condivido al 100 % il pensiero di Richy fissare 2 / 3 priorità 1 Scuola università ticerca 2 Economia lavoro 3 Posizionamento in politica estrra il resto viene dopo, a un giovane che si prospetta solo un percorso di carriera all'estero il focus sui diritti civili importa il giusto... salvo ovviamente ai ZTL
Come ho commentato nel video precedente, dovreste rimanere nel vostro "ambiente". Mi spiego meglio. Andrea Lorenzon ha dato una prospettiva chiara del problema italiano con la seguente frase:" La mia cerchia non reputa la questione economica fondamentale. I diritti civili hanno più appeal". I giovani vivono in una realtà distorta digitale e non riescono a capire come mai funziona tutto così poco nel mondo offline e perché sia tutto così complesso, facenti parte o appena usciti da un sistema scolastico che li ha educati a credere che gli basterà fare il loro dovere per vivere, il compitino e la vita è semplice. Come avete detto nel video, i diritti civili fanno parte dell' arretratezza culturale italiano, non del declino economico. I giovani hanno una visione completamente distorta da ciò MA la realtà digitale non deve essere per forza distorta. Quello che state facendo voi, fatto in modo ancora più accattivante sfruttando tutte le piattaforme digitali a disposizione, può svegliare delle coscienze politiche nei giovani e fargli capire che non è vincendo solo battaglie per i diritti che avranno una pensione. I social sono fatti per comunicare, sono delle vetrine per attrarre "clienti". Voi potete attirare persone e svegliarle politicamente e iniziare magari a fare qualche progetto più locale riferito ai giovani in varie zone d'Italia (ovviamente pian piano che la community si amplia). Se farete qualcosa di concreto e di buono, avrete fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto negli ultimi venti anni di politica italiana: fare qualcosa di concreto, per i giovani Ancor prima di entrare nella politica attiva ed avere così una credibilità inossidabile. Potrete fare da spartiacque per i giovani in politica e farli entrare per farvi da parte voi e godervi la pensione. Comunque il pensiero del "give back" è qualcosa di bellissimo.
I giovani che non capiscono che tutto deriva dall’economia. Non ci sono diritti senza risorse disponibili. Questa mancanza è un dramma. Forse il principale perché impedisce di comprendere i fondamenti della realtà. Che sono espressi in termini economici.
Se si accetta che i diritti dipendano esclusivamente dalle risorse disponibili, si rischia di giustificare le disuguaglianze: i gruppi con più risorse potrebbero rivendicare maggiori diritti rispetto a quelli più svantaggiati. Molti pensano che sia più giusto il contrario (Hannah Arendt, Amartya Sen et al. così dimostro che ho studiato). La visione che descrivi è quella che viene definita "Riduzionismo economico" e non è per fare un complimento.
@@MaxChinni è lo Stato che limita le libertà degli individue e dei gruppi "con più risorse" con doveri e obblighi, per fornire a chi ne ha meno servizi e diritti. È lo Stato che, in quanto potere superiore a qualsiasi individuo o gruppo al suo interno, garantisce coesione in una comunità di esseri umani. Senza un potere superiore a tutti gli individui che compongono una comunità vi è la legge del più forte o anarchia. Il Contratto Sociale (Jean-Jacques Rousseau). Questa è pura osservazione di come funzionano gli esseri umani da 200 mila anni a questa parte. Se uno stato è malato/debole allora non è in grado di garantire i diritti. L'Italia non è in grado di garantire nemmeno i primi 10 articoli della sua Costituzione, e sì... è soprattutto un problema economico (gestione e amministrazione di risorse). +Risorse = + Diritti è Falso (esempio cina). Ma senza risorse non hai Diritti, perché non sei in grado di togliere e di erogare alcunché.
Interessante la discussione si cosa interessa e appassiona di più, e sono pienamente d'accordo con Wesa e Boldrin. Quello a cui tengo sono finanza pubblica, istruzione, produttività, immigrazione, sanità. Questi sono i chiodi sulla bara del paese Italia. Diritti civili, bioetica etc mi sembrano un nice to have, ma non istanze su cui immolarsi, magari perdendo la possibilità di incidere su ciò che veramente conta.
rendere un paese liberale con riforme radicali sui diritti civili può dare una forte spinta di fiducia con ripercussioni positive anche sull'economia e l'impresa
Credo sia più vero il contrario, un Paese più ricco e avanzato è lo step numero uno per avere più diritti, e d'altra parte i diritti di tutti soffrono in un Paese fottuto.
@@letsstripping è assolutamente vero il contrario. trovami un paese in cui un avanzamento significativo in materia civile sia stato seguito da una importante crescita economica invece dell'opposto
una delle cose che secondo me non ha aiutato Calenda è la quantità di commenti da boomer che era solito esternare ciclicamente, ogni 2x3 cascava in queste polemiche tipo quella sui videogiochi, continuamente fuori fase se il tuo target elettorale sono i millenials e la generazione dei 40enni.
Oltre a questo da residente al sud non ho digerito la scelta di candidati presi all'ultimo minuto, solo perché erano volti noti ma che con il territorio non avevano nulla a che fare
@@danielecarolillo1525 non è che quando li sceglieva legati al territorio, come Letizia Moratti per intenderci, andasse molto meglio eh. Moratti quella che voleva togliere Darwin dalle scuole. Io sono uno che vota spesso e volentieri, ma mi ricordo che per la regione ero lì sul non andare, alla fine andai fermamente deciso per NON votare Moratti. Calenda lì per me ha proprio tolto la maschera, non c'entrava nulla col suo target a parte forse piccoli sparuti gruppetti di CL, perché va bene essere religiosi, ma essere antiscientifici no.
Grazie per la live. Sono in disaccordo con un punto centrale sollevato da Wesa. Penso che allearsi per essere rilevanti possa essere controproducente. Wesa ha citato l'esempio di un'alleanza con una destra istituzionalizzata. Ma questa destra non esiste e probabilmente non esisterà in futuro. Inoltre, l’alleato proposto è responsabile del declino italiano. (Questo discorso si applica simmetricamente anche al PD.) Le riforme necessarie sono radicali, come quella della scuola che avete citato, e andranno a toccare molti interessi e gruppi di potere. L'alleato non sarà mai pronto a inimicarsi intere fasce di votanti. Questo si vede già con tassisti e balneari, che operano su scala molto più piccola. Come alleato di minoranza, il partito Drin Drin non avrebbe il potere di fare vere riforme che risolvano i problemi strutturali e rilancino l’Italia. Al massimo, dovrebbe accontentarsi di concessioni secondarie fatte dall'alleato di maggioranza. Questo rischia di rendere trascurabile l'apporto del partito Drin Drin all’inversione di rotta promessa agli elettori. Tale inefficacia potrebbe essere punita al successivo giro di elezioni. Come risultato, probabilmente il partito perderebbe molte persone come me (ingegnere e startupper all'estero), che non hanno alcun interesse nell'investire tempo per dare una mano ad un partito con buone intenzioni ma con l'efficacia di Calenda. Se si vuole davvero cambiare il Paese, credo che il partito Drin Drin debba avere una prospettiva a 10 anni. Deve accettare di restare ai margini all'inizio, senza fare compromessi. Essere intransigente e costruire una solida e coerente base elettorale e di attivisti attorno a valori non negoziabili. Lottando contro tuttti. Sarà una traversata nel deserto, con l’obiettivo di ottenere un ampio sostegno elettorale nel lungo termine. Credo che senza diventare il primo partito, sarà difficile rivoltare l'Italia e i suoi costumi, come sperato. Il percorso è lungo e difficile, ma credo sia l’unico modo per cambiare davvero l’Italia. Non è impossibile, come dimostra la storia del Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia. Entrambi sono rimasti fedeli alla loro linea, evitando compromessi. Hanno accettato l'irrilevanza per molto tempo, continuando a martellare il loro messaggio. Gli elettori hanno visto che i loro valori (per quanto deliranti) non erano negoziabili. Alla fine, la strategia ha pagato. Entrambi sono cresciuti esponenzialmente, diventando il primo partito. Hanno formato governi e esercitato potere. Hanno ottenuto questo cambiando il modo di pensare di molti italiani. Credo questa sia la situazione più auspicabile per gettare le basi di un cambiamento che rimetta l'Italia in carreggiata. Sono curioso di sapere se siete d'accordo. O di leggere i vostri contro-argomenti ;)
Sono pienamente in disaccordo. Spero che questo partito si "sporchi", si comprometta e faccia alleanze con chiunque in cambio di far passare per ogni legislatura almeno UNA riforma di cui abbiamo disperato bisogno. moltiplica questo per svariate legislature e avremo un paese diverso in quei 10 anni che altrimenti avresti bruciato a fare i duri e puri. Io sono per il pragmatismo 100% e non abbiamo più il lusso del tempo
@Johnny_Savage Pensi che con un PD/FdI si riuscirebbe davvero a far passare almeno una riforma necessaria per legislatura? Spero di sbagliarmi, ma credo sia poco probabile, per via degli interessi di cui parlavo nel commento originale. Mi ricordo l'esperienza dei Radicali di qualche anno fa. Si spostavano da un blocco all'altro, legislatura dopo legislatura, con chi si allineava sui loro punti volta per volta, nel tentativo di portare a casa dei risultati. Se ricordo bene non portarono a casa nulla. Non riuscirono mai a sfondare. Molti li vedevano come delle banderuole, degli opportunisti. Credo che questo sia il rischio di un partito "Drin Drin" che si metta al servizio di varie maggioranze. Perché, anche se riuscissero a farti passare quella riforma, dovresti ingoiare una serie di rospi che potenzialmente ti distruggerebbero a livello di percezione dell'elettorato. Dal mio punto di vista giustamente. Per citarne qualcuno, pensa all'effetto che avrebbe avuto sull'elettore Drin Drin.accettare il Ministero del Made in Italy, i porti chiusi, o il lasciare intatto il problema dei tassisti.
@@ValerioVelardoTheSoundofAI non mi ricordo i radicali dire esplicitamente "abbiamo questa riforma pronta, basta votarla, e lo scopo della prossima elezione è per noi farla passare punto". avevano solo dei temi generali. lì sta tutta la differenza. l'elettorato non si brucia se la dichiarazione d'intenti è chiara fin dall'inizio, ma senza dubbio si brucia se poi si cambiano posizioni post-elezioni. se questa cosa non è possibile allora tanto vale dire semplicemente ai giovani di emigrare, perché già da Fare sono passati 10 anni e poco e niente è stato fatto, altri 10 anni non li ha nessuno
A me dispiace il fatto che ci siano solo persone del nord Italia fino ad adesso. Io sono siciliano(Palermo), sono interessato e sono un potenziale futuro elettore, ma mi sento rappresentato meno se non c'è nessuno del sud Italia o che ci abbia vissuto a lungo
Io la butto lì: proprio perché le conoscenze della sfera "matematica" tendono ad essere blande, più un argomento richiede tecnica, con senso quanto più etimologico possibile, più il giovane medio incontra difficoltà. E' un po' il discorso dello studente svogliato che però trova interessante o divertente la poesia sull'amore, perché è un concetto più pratico, immediato, familiare. I diritti civili sono più o meno della stessa ricetta, con l'aggravante che dividono in fazioni e creano sentimento identitario a livello personale. In più, c'è una certa voglia di filosofeggiare ad mentula canis, spesso si cerca di creare modelli del mondo on the go, senza dati, senza vedere la letteratura, filosofica o scientifica che essa sia, basandosi su una dimensione puramente intuitiva. In sintesi, senza studiare troppo. Il giovane tende ad essere progressista perché la parola chiave è "dolore": c'è un grosso tentativo di evitare il dolore a tutti i costi nelle generazioni più giovani, c'è una (pato)sensibilità estrema. Di conseguenza il "povero" omosessuale perseguitato dai rozzi leghisti diventa una facile e identificabile vittima da difendere; e seppur tutto ciò sicuramente è nobile, deriva da premesse che possono essere pericolose. Ai giovani mancano proprio le conoscenze tecniche, quelle di precisione, il saper essere puntuali e abili in un certo campo del sapere, il capire anche solo cosa significa esserlo, che non coincide AFFATTO con il nozionismo tipico di ogni livello scolastico. O per dirla breve, tanto fumo e poco arrosto. Per quanto riguarda l'università, io sono uscito con il massimo da un percorso duro e lungo, ma ho detestato l'ambiente, pur avendo amato la materia. Personalmente ho sofferto parecchio. Non si possono fare esami orali dove ad uno chiedi se il carbonio è un elemento chimico per il 30, e a quello dopo chiedi tutti gli intermedi del ciclo di Krebs ed eventuali pathways di supporto. Non si possono fare lezioni dove per un professore che ci mette impegno, gli altri 3 leggono le slides quando ti va bene. Non si possono fare programmi da 1000 pagine su inezie e minuzie specialistiche del professore, fuori persino dai migliori curricula equivalenti delle migliori università USA, solo perché così si fa più teoria. Non si può vivere per fare l'esame per accontentare il professore, spesso dovendo ripetere quello che vuole sentirsi dire, senza spesso avere una letteratura o una bibliografia adeguata. A me è capitato di esami integrati dove il Prof 1 chiedeva un argomento in overlap con il programma del Prof 2, ed entrambi volevano sentirsi dire una cosa diversa. Io questa la chiamo schizofrenia, non università.
sono d'accordo con l'analisi psicologica, ma non penso che quel comportamento sia nobile affatto, visto che le posizioni sono arbitrarie e sempre di parte. vedasi Palestina vs Ucraina, retorica del femminismo, violenza a dx e sx ecc.
Onestamente con la questione diritti civili mi sento più vicino alla posizione di Andrea. A una buona fetta dei giovani giovani è un tema che interessa davvero e l'ambiguità o anche solo essere tiepidi è molto malvisto. Sono d'accordo quando Ricky dice che sarebbe meglio mantenere la priorità sull'aspetto economico, ma è importante sulla questione diritti civili non lasciare spazio a dubbi e zone grigie. Anche perché, proprio per il fatto che il partito avrà politiche economiche "di destra", già questo potrebbe causare un po' di diffidenza nella fascia più giovane ed educata della popolazione (che tende in generale più a sinistra); se anche sulla questione diritti civili non andate loro incontro in maniera netta, non vi voteranno.
Concordo su ciò che dice Andrea, e questo secondo me richiama certe cose già dette in altri video da Boldrin. I giovani non sanno niente di economia e politica, quindi le scelte di politica economica passano irrilevanti a meno che non li tocchino personalmente e direttamente. Sono, purtroppo, più concentrati sui diritti civili bandiera, perché vedono che all'estero funziona diversamente e vedono quello come progresso, non che uno stato riesca a investire validamente. Sono pero d'accordo con Wesa sul fatto che non ci si dovrebbe perdere troppo a strizzare l'occhio alle politiche di diritti civili di bandierina, perché è una cosa che nel dibattito politico si è sempre fatto. Usare un'impostazione comunicativa che fa capire che per il partito la cosa importante è un impianto economico saldo è fondamentale, poi sui diritti civili si può far capire che si è aperti alla discussione, non rischiando però di perdersi tutto il voto si chi sui valori è più conservatore.
Sui diritti civili è necessario essere ESTREMAMENTE chiari per rompere l'idea che siano un tema "di sinistra". Se per un giovane essere di destra vuol dire essere omofobi, fascisti e razzisti (quello che la destra italiana dimostra di essere quando si fa rappresentare da certi individui) è ovvio che finirà anche per ripudiare qualsiasi idea su economia e mercato associabile a "destra". Detto in altro modo bisogna usare la posizione sui diritti civili in contrapposizione alle posizioni economiche che incentivano mercato e concorrenza, facendo capire che non c'è alcun conflitto tra le due cose.
Eccomi ahahahahah! Sul discorso del voto dei giovani, volevo solo condividere una cosa abbastanza intuibile a ben vedere, che traggo dalla mia esperienza online (chiaramente generalizzo): ai giovani interessa la "coolness" a scapito della "importance", lo si vede da come (non) argomentano le loro prese di posizione che sono quasi sempre delle invettive che percepiscono come "cool" (magari scimmiottando il modo di esprimersi dei loro influencer di riferimento) e non dei ragionamenti logici. Il messaggio politico deve certamente avere un minimo di attrattiva, ma non so quanto inseguire la "coolness" su temi "minori" si addica a un partito che nasce per mettere al centro la "importance" e che punta ai voti di chi non si sente rappresentato dalla politica attuale. Cercare di superare a sinistra il centrosinistra rischia di essere poco efficace, siccome i partiti da votare per chi mette al primo posto i diritti civili ci sono già.
@@WesaChannelcercare di superarlo, no. Ma serve puntualizzarlo bene. Nella superficialità generale di un elettorato sempre più distratto, essere percepito "a destra" in temi economici potrebbe portare, nella testa dell'elettore, che si è a destra anche su temi sociali.
@Slberto non ti dispiacere per lo "spot" della motosega, lo bollai come un po "coatto", ma fu veramente esplicativo di quello che serve e servirà per risanare la nostra amata Italia. Il DRIN drin, fa il suo cammino e durante questo... Alcune cose si cambieranno, ma credo che l'essenza sia proprio il icbcwtti di dover fare molti tagli. Per il Prof. Boldrin avanti così... Le vele iniziano a gonfiarsi!
@@WesaChannel alla fine penso che drin drin andrà verso un equilibrio, dando pari spazi a temi diversi, sia nel programma elettorale che sui social, e poi i voti che arriveranno arriveranno. Giustamente non ci si può snaturare per prendere più voti, poi le tattiche si possono sempre applicare, è ovvio che se una tematica è più calda è stupido non approfittarne ma sempre con moderazione. Secondo me l'arduo compito sarà tradurre in slogan facili da far digerire al grande pubblico concetti complessi che richiedono anche un minimo di conoscenze alla base. Ma niente è impossibile, penso che ci siano già ora abbastanza teste per realizzare tutto ciò, almeno mi auguro.
Secondo me è di fondamentale far capire agli elettori (giovani e non) che l'economia è la base dei diritti. L'italiano medio pensa che se guadagna poco è colpa del sistema, del padrone, delle tasse e di tutto tranne che del fatto che siamo stati governati di merda per 30 anni... Non ha la alfabetizzazione economica per capire che per stipendi più alti serve produrre di più e meglio, che la ricchezza non è qualcosa che stampano le banche di notte..
Sono d'accordo ma ho notato anche che estremizzare troppo questo concetto rischia di "spaventare" ed è per questo che la corretta comunicazione è ancora più fondamentale. In un dialogo così polarizzato, ho notato che è difficile far passare le corrette sfumature. Molti che conoscono quando ascoltano questi discorsi che l'economia è la base dei diritti (o, per lo meno da come la vedo io, una delle basi fondamentali) questo si tramuti direttamente al fatto di diventare schiavi del lavoro, settimane da 70/80 ore e null'altro.
1:16:00 L'altro giorno in ufficio (Milano centro) è venuto fuori il discorso scuola e si parlava della questione assurda che si studiano 3 volte gli egizi, sumeri, babilonesi e compagnia. Nella mia bolla lavorativa, finanza milanese, il drin drin spopolerebbe col programma economico.
Posto che sono solo 2 volte (patto che non si scelga di affrontarli all'università 😅), l'insegnamento, anche di queste discipline, dipende dal modo e dall'ambiente in cui sono fatte. Poi, per imparare davvero, è necessario ripetere, e questo accade in molte altre discipline più utili (matematica), ma pure in questo caso si ripete in modo diverso.
Si studiano due volte, in terza elementare e in prima superiore, evidentemente con livelli di approfondimento diversi. Tra i tanti problemi della didattica della storia, questo mi sembra abbastanza trascurabile.
@@filippoii4405 è più che grave, visto che i docenti in quinta saltano tutto ciò che viene dopo la seconda guerra mondiale: è impossibile capire il mondo senza sapere ciò che è successo negli ultimi 70 anni (a meno che non si sia dei classicisti che pensano che il mondo si capisce solo leggendo Seneca). ultimamente, ho sentito addirittura di ragazzi che non hanno fatto neanche la seconda guerra mondiale
Leggendo in giro sul web vedo molti giovani pensare che la scuola italiana porti ad una preparazione teorica degli alunni tra le migliori al mondo, al massimo ci sono lamentele sulla poca pratica. Molti sono quasi orgogliosi di essere i più acculturati del mondo. I licei americani vengono considerati ad esempio spesso al livello delle scuole medie italiane o poco più
Penso che la confusione principale nasca dal fatto che molti sentono parlare di fuga di cervelli all'estero e considerano questi ragazzi come un successo esclusivo della scuola italiana. Invece penso che dipenda molto anche dal fatto che quelli che hanno successo all'estero sono quelli che grazie alla loro intelligenza e bravura sono diventati bravi anche con una scuola che non gli ha dato spesso un supporto ottimale
La scuola italiana prepara molto bene chi, per i più svariati motivi, è già capace o è sopra la media lasciando indietro chi quelle capacità non ce le ha. Il tasso di abbandono scolastico credo possa essere una buona dimostrazione, poi non so se il problema è causato da ciò che si insegna o da chi insegna.
Io sono d'accordissimo con Wesa quando alla fine ha detto che voterebbe un partito lontanissimo da lui sui diritti civili purche porti un piano di sviluppo economico serio e attualizzabile. Sicuramente è una visione impopolare, soprattutto per il target di elettorato a cui potrebbe rivolgersi il partito, e per questo bisogna supportarla con evidenze scientifiche ragazzi (magari dei "seminari" su quali sono gli effetti indiretti di una crescita economica sui diritti civili ecc...)
Caliamo il discorso di Wesa sul caso italiano. I maggiori partiti che negano i diritti civili sono FdI e Lega. Sono partiti con una visione dell'Italia da "piccolo mondo antico". Spingono per il turismo, l'artigianato, l'eccellenza dei produttori di scarpe, le nonne pugliesi che intrecciano cestini di paglia. Non hanno alcuna idea di ciò che è realmente necessario per promuovere un vero sviluppo economico, come attrarre Venture Capital, creare poli di eccellenza università-startup, o investire nell'IA. In realtà, vedono come una minaccia qualsiasi innovazione tecnologica radicale, che invece è il vettore dello sviluppo economico auspicato (vedi il caso della carne sintetica). Quindi, lo scenario posto da Wesa è probabilmente irrealizzabile, anche se capisco che sia solo un ipotetico. Restando sul piano ideale, ho difficoltà a pensare che partiti che negano i diritti civili possano essere aperti allo sviluppo economico. La mia ipotesi è di natura psicologica: credo che, statisticamente, le persone che negano i diritti civili abbiano, in un test della personalità come il Big 5, un livello molto basso di "openness". Questo si riflette non solo nella sfera dei diritti civili, ma anche su altri piani. Rifiutano ogni tipo di cambiamento a prescindere (ti ricordi la battaglia di Salvini contro la marmitta catalitica?). Pertanto, vedo lo scenario di un partito che sia allo stesso tempo contrario ai diritti civili e pronto a fare le riforme radicali per lo sviluppo economico come quantomeno improbabile. Chiaramente, questa è solo un'ipotesi e potrebbe essere completamente sbagliata. Tuttavia, basta dare un'occhiata ai partiti anti-diritti civili in Europa (ad esempio, il Fronte Nazionale, Vox, AfD) per rendersi conto che di certo non hanno una ricetta seria per lo sviluppo economico.
Queste live sono molto utili. Non so se è già stato detto da altri ma sarebbe utile fare live con ragazze e ragazzi di tutte le età per vedere quali sono le problematiche, cosa la gente vorrebbe e soprattutto per fare vedere che vi interessa di tutti.
Complimenti vivissimi per la chiacchierata stimolante. Se posso caro prof vorrei esprimere rapidamente la mia opinione sulla creatura "Drin Drin" nella quale vorrei assolutamente credere. Penso proprio che i ragazzi hanno ragione: Michele e Alberto sarebbero invece proprio "l'immagine giusta" per il futuro partito. Tu Michele sei un comunicatore naturale e hai veramente ragione da vendere. Perdona il linguaggio un po' rozzo, ma volevo sintetizzare. Detto questo, forza Drin Drin 😊
Secondo me le tematiche economiche sono poco interessanti per i giovani perché i partiti che ci sono non ne parlano e non hanno interesse a farlo. La lotta tra i partiti avviene sul piano prettamente valoriale perché conviene ai partiti attuali. Se ai giovani viene comunicato e spiegato che è possibile per loro avere un futuro con più prospettive, avere salari decenti e un sistema pubblico che funziona e se spieghi che molte di queste cose vengono da riforme economiche, la gente ti vota.
Sono d'accordo, sono giovane under 30 e la cosa che mi spinge di più è la politica economica ed energetica non i diritti civili. Semplicemente essendo un argomento più complesso ha meno appeal e quindi non viene per nulla trattato da nessun partito.
Tagliare le pensioni non vuol dire per forza perdere voti, bisogna venderla bene. Promettere ai nonni che i nipoti possono restare e tornare in Italia ha un impatto emotivo non indifferente. Il partito di Macron da quanto governa? Ed è un partito liberale, ed è la Francia non un paese storicamente liberale. Lo spazio elettorale c'è. Ispirarsi a Macron mi sembra la linea giusta, anche nello scenario europeo. Grazie, Meccatronico 33enne di Torino
Con grande rispetto e stima per voi e il vostro passato, Drin Drin è un nome vuoto e alquanto da boomer ( minuto 08:15 Andrea avrebbe voluto dire " è un nome che fa cagare") . Forcelli gobbo sulla camera, con la mano sempre in faccia e una connessione discutibile dovrebbe tenere la camera spenta. Michele e Alberto, mi permetto di dire che non siete i front man giusti per questo movimento. Vogliamo fare questo e vogliamo fare quello non si può più sentire. Sono tutte idee stantie che non centrano il problema di oggi che è quello dell' incompetenza e dell'inadempienza. Sembra solo che stiate provando a raschiare il barile del bacino elettorale saltellando da un canale all'altro di youtube. Però complimenti per provarci.
Potreste dire semplicemente che se si migliorano le condizioni economiche magari una mattina gli italiani si svegliano meno frustrati e gliene fregherà meno di quello che fanno o non fanno persone diverse da loro. Starà ad altri partiti poi eventualmente costruirci sopra.
Sono convinto che la stragrande degli italiana sia moderata sia a destra che a sinistra, quindi non escludo si possa creare un centro polposo. Mia posizione personale: da moderato di sinistra non avrei alcun problema a votare un centro/centro destra ( anzi, di sicuro lo farei ), ma avrei grossi problemi a votare un'alleanza con Meloni o Salvini, ove questi avessero la maggioranza. Non temerei un compromesso specifico, ma tutti quei cambiamenti, che un passetto alla volta, questi 2 potrebbero fare ... limitazioni alla libertà di parola, populismo dilagante, sovranismo, alleanze discutibili in Europa, avere Putin come modello di riferimento, giornalisti col bavaglio eccetera.
Esattamente come la penso io. Voterei una destra liberale dato che la sinistra non è in grado di fare riforme ma avrei grossi problemi ad allearmi con la destra italiana
@@carlobellapianta-z8o L'atlantismo di Meloni e Salvini è cosa piuttosto recente. Storicamente hanno sempre contestato le sanzioni alla Russia e si sono spesso messi di traverso rispetto alle iniziative di NATO e UE.
Io mi sono accorto di essere veramente ignorante dopo aver votato i 5 stelle. Ero ignorante anche prima, ho sempre votato da ignorante superficiale,a anche se votavo a simistra. Ma grazie e sopratutto per colpa dei 5 stelle, prima ho messo in discussione il sistema partitico, poi me stesso, poi i 5 stelle. Dopo piano piano ho imparato a informarmi in modo un po' più obiettivo per quanto possibile e ad affidarmi alle persone competenti nel loro ambito di competenza. Quindi si, sono interessato da elettore ad un progetto politico di questo tipo.
Wesa ha ragione, il fatto che Crozza imiti Forchielli e' fondamentale. Inoltre bisogna parlare con la Chiesa. Italiani all' estero come me sono molto interessati al progetto.
Totalmente d'accordo con Michele: a sistemare la scuola e l'istruzione risolveresti nel giro di 10 anni il 50% dei problemi di sto paese....dal lavoro ai diritti
Vorrei fare una critica costruttiva: io penso che in Italia le cose non si facciano o si facciano male non perchè la competenza è poca, ma perchè la maggioranza sotto sotto vuole così e i politici si adeguano per sopravvivere. Il giorno che la massa critica di Italiani penserà qualcosa di intelligente, persino Salvini dirà cose intelligenti (non pensate da lui, ovviamente)! Da potenziale elettore del Drin drin, a me sembra che non ci sia una reale strategia per coinvolgere gente poco istruita e preparata che andrebbe sottratta al populismo; puntando ad alzare l'offerta politica selezionando le migliori menti (giustissimo) e non preoccuparsi anche di elevare la domanda e la consapevolezza media italiana, si rischia di essere l'ennesimo partito da 1%. So che è difficilissimo, ma alla fine questo dovrebbe essere anche un dovere per un partito politico, ma non si fa più da 40 anni.
Condivido con Wesa e Michele. Forse meglio non avere una "linea partitica" su questioni etiche, ma lasciare ogni persona (eventualmente eletta, o facente parte del partito) la libertà di scegliere individualmente. L'inefficacia di Calenda ecc è l'ambiguità e il volta-faccia. Ma rispondere a "qual è la vostra idea riguardo X?" sottolineando che "non c'è una linea di partito sul tema X, a ogni persona facente parte è lasciata la libertà di scelta" e poi esprimendo la propria personale opinione può essere apprezzato. Se poi uno deve votare la persona Y nel suo collegio/comune/whatever e gli interessa specialmente una questione etica può magari vedere la posizione del singolo (magari può essere messa pubblica) e non votare la singola persona, ma comunque supportare il partito
Butto lì una riflessione sulle obiezioni di fine live di Cartoni Morti (premessa: ho 21 anni, sono parte di una bolla un po' libdem, ma queste riflessioni sono fatte anche cercando di pensare ai miei coetanei che di politica si interessano nulla o solo marginalmente): - Sui diritti civili capisco quello che dice, secondo me si deve includerli se si vuole un pubblico giovane, ma lo si deve fare da posizioni non radicali per non alienare i tanti elettori potenziali e adulti che votano col portafoglio; dev'essere una cosa molto "di civiltà". Non voglio dare esempi imbarazzanti ma, per esempio, come sta facendo Tajani ora con lo ius scholae, perché c'è tanto elettorato anche a destra che su molti diritti non sarebbe contrario, il discorso cambia purtroppo se si facesse alla Cappato o alla gay pride, per dirlo male. - Sull'economia/sulle riforme se si vuol fare qualcosa di concreto sarà imprescindibile portare temi come la produttività, la scuola, le pensioni, ecc... ma capisco quello che intende quando dice che c'è poco interesse. Secondo me sarà indispensabile, più che puntare tutto sul presentare le riforme in sé, dare una prospettiva positiva, sviluppista, una narrazione di cambiamento e ammodernamento del paese. Altra cosa fondamentale è non tralasciare assolutamente le questioni ambientali, anche solo da un punto di vista retorico se devo essere cinico (nel senso che a livello italiano uno può fare cose anche sostanziali, come il nucleare, ma che nel quadro mondiale contano poco).
Non capisco questo focus smanioso sulla comunicazione in questa fase. Content is king: se il gruppo da rappresentare è "l'Italia capace e produttiva" allora la ricevibilità di questa o quella proposta viene dalla razionalità della proposta stessa, tanto più in questa fase di "arresto del declino", in cui come più volte s'è detto, si tratta di buon senso. Ciò che NON vorrei è di dover mandare Forchielli a la7 a mandare a fanculo il pirla contro il nucleare o l'altra contro i matrimoni gay per prendere il voto di mia madre 65enne. Una comunicazione accuratamente e saggiamente "artigianata" per accalappiare questo o quel gruppo non mi entusiasma perchè dura poco: il gruppo cambia, i temi cambiano, si perde aderenza e giù di nuovo a rivedere e rivedere. Vedo l'importanza della comunicazione al negativo: per NON perdere il consenso di quella rappresentanza su cui si punta dall'inizio inciapando su questo o quel tema esposto/calcolato male.
Mi permetto di suggerire che forse, anche se i giovani non danno importanza all'economia perché non la conoscono e non riescono a confrontarsi con l'estero, questo non voglia dire che nel momento in cui vengono pungolati sulla loro povertà non possano reagire positivamente. Il problema è che i giovani inconsciamente sanno talmente bene questa situazione , che non ci vogliono proprio pensare e cercano solo di andare avanti giorno per giorno divertendosi finché si può. D'altronde però la frase "ci hanno rubato il futuro" ha già funzionato in altri ambiti. Trovo che ci siano troppi suggerimenti dati da esperienze passate di movimenti e partiti, che sono certamente fondamentali, ma questo non significa che non ci possano essere alcune strade ( o parti di strade) non battute che possano funzionare a livello comunicativo.
La verità è che i giovani (under30 direi) stanno senza una lira e non hanno minimamente interesse nel capire come funziona l’economia. Lo vedo dai miei coetanei (1999), la maggior parte è costantemente senza soldi, zero risparmi, galleggiano giorno per giorno con quello che allungano i genitori che è il minimo per fare quelle poche cose che fanno. Senza risparmi non hanno proprio la spinta ad interessarsi all’economia. Quando si hanno dei soldi, ci si interessa a gestirli ed eventualmente a come farli crescere. In ultimo, il livello di competenze matematiche fa ridere. MA RIDERE. Del tipo che magari sanno cos’è un equazione e sanno forse pure risolverla, ma la capacità di applicare quelle conoscenze nel mondo reale è pari a 0. Purtroppo questo lo vedo anche da persone che dovrebbero saperlo fare (es. Futuri Ingegneri)
Molto ben detto. Nel mio piccolo campione rappresentativo (ho tanti nipoti, che vanno dai 30 ai 14 anni) vedo proprio quel tipo di disillusione, ma se poi inizi a parlargli e a provare a trovare un canale si dimostrano particolarmente ricettivi. Io credo che questo movimento possa trarre un grande giovamento e una forza propulsiva non indifferente proprio da uno stile di comunicazione limpido e diretto, come questa live dimostra. Si può far capire di economia, di scuola, di progresso tecnologico senza che questi argomenti appaiano "barbosi". Poi ovvio che ci saranno sempre quelli che preferiscono stonarsi con le canne o con l'alcol e condannare "il sistema corrotto", ma cerchiamo di concentrare gli sforzi sulle risorse migliori. Sto per diventare padre, quindi tutti questo mi sta ancora più a cuore di quanto già non lo facesse prima.
59:33 Si. Manca però uno degli argomenti più discussi, anche tra i giovani. L'immigrazione. Penso che la posizione di Alberto "immigrazione sì, ma gestita bene, non con i barconi" possa riscuotere successo. È una posizione, chiara, pragmatica (data la condizione demografica italiana) e che penso sia in linea con quella di un italiano medio oggi (forse un poco troppo a sinistra per qualche simpatizzante di FdI o Lega ma tant'è).
Da persona che sta iniziando a leggere di "Drin Drin" da due giorni, concordo che bisogna spingere sulla comunicazione, i temi e pilastri ci sono e sono basati sul buon senso, ma serve utilizzare una comunicazione efficace soprattutto per le fasce di persone target (30-40enni come detto). E assolutamente trovare come detto in puntata "la faccia" del partito, con una persona giovane, competente e carismatica. Non mollate perchè milioni di persone aspettano un partito del genere, ma vanno trovate ed informate
Il fatto che i giovani non siano interessati a problemi di natura economica può dipendere dal fatto che la comprensione di questi argomenti richieda competenze e sforzi maggiori rispetto ai diritti civili, che invece sono maggiormente legati ad una sfera valoriale e quindi ideologica? In tal caso, siamo sicuri che questo problema riguardi solo i giovani? EDIT Guarda per esempio Vannacci che sembra sia seguito maggiormente da over 50, tra i vari temi che tratta (tra cui il nucleare) la gente è molto più interessata al suo sistema valoriale anziché a problemi concreti.
vabbè ma qualcuno crede veramente che tutte le persone gay, lesbiche, trans ecc.. siano tutte di sinistra? E' stata la sinistra a impadronirsi della narrazione sui diritti, e poi, per il gioco delle contrapposizioni, la destra si è schierata all'opposto. Il Drin Drin? sono d'accordo con Wesa, non deve farsi fregare da questo gioco delle parti. Ribadendo che i diritti sono di tutti e che non si discrimina nessuno per i propri orientamenti sessuali, religiosi ecc (ci mancherebbe) , parliamo di altre priorità
Super live! Giusto per rompere le un po le balle, secondo me è una buona idea aggiungere i tag di @WesaChannel e @AndreaLorenzon nel titolo del video per indicizzarlo al meglio (o i loro nomi) e intercettare più loro follower possibili
Io amo Alberto Forchielli, la sua schiettezza e la sua trasparenza, condivido l'idea di lui come icona(e non grande capo), ma se siamo in vena di critiche, mi piacerebbe vederlo più proattivo in queste interviste, e anche se si tratta di comunicazione spicciola, magari in posizione eretta. Ma vabbé sono sciocchezze 😅
Bellissimo sul finale Wesa o Ega che dirsi voglia avesa la soluzione a tutto, la risposta alla domanda fondamentale e niente è stato chiuso e taciuto dai tempi della chiusura😂😂😂😂😂😂😂
Vi confermo anche nel mio piccolo circolo di amici (principalmente centrosinistra delusi) le prime reazioni al movimento sono state critiche al nome e alla motosega. Purtroppo i giovani sono disinteressati o delusi dalla politica, spesso si fermano alle prime apparenze e non approfondiscono
Una domanda su un tema, come valutate la legge sul lavoro che proponeva Pietro Ichino tempo fa? La sua proposta di tenere un contratto unico, facendo scomparire i 1000 contratti che sfruttano i lavoratori, lo trovo innovativo e vantaggioso sia per i lavoratori che per gli imprenditori.
La mia personale bolla da ragione ad Andrea, Calenda ha perso i voti per questioni etiche per esempio diritti civili e cannabis e più Europa per questioni geopolitiche la Palestina. Il discorso di wesa ha senso perché se uno si fa elegere e poi si allea a destra e ai suoi elettori ha promesso i diritti civili, lo mandano un po' a fare in culo. In ogni modo secondo me allearsi il 27(a meno di percentuali che ti rendano il terzo partito di italia) forse non è la scelta giusta meglio pazientare per il 32 ma fare questi discorsi è inutile perché per ora non c'è neanche il partito
Comunque esiste un gruppo di giovani non piccolo che interessato a scuola e nucleare che sono proposte come dice wesa "cool". Azione deve la maggior parte del suo successo al Nucleare
A proposito di comunicazione, l’ultimo intervento di Michele sulla scuola sarebbe da far girare tramite reel tanto è stato efficace nel cogliere il punto . Consiglio non richiesto… però
11:47 d'accordissimo con le critiche mosse da Lorenzon, ci vuole una comunicazione seria evitando caroselli e strombazzamenti da clown, i contenuti ci sono, ma in parte nella politica la forma è sostanza
Condivido che probabilmente sia meglio evitare la motosega: la maggior parte delle persone mi sembra abbia l'immagine di Milei come di un pazzo populista. Per quanto la sua figura in realtà non sia forse così negativa, e personalmente capisco con quale spirito lo si possa "citare", se si fa un riferimento a lui si diventa facilmente attaccabili. Per il resto, come aveva detto Michele a Ivan, condivido in pieno che prima di preoccuparsi troppo della comunicazione serva sviluppare idee e programmi. In particolare su temi come produttività e innovazione, di cui l'Italia ha immenso bisogno, sarebbe importante trovare delle linee programmatiche davvero valide.
Se mi posso permettere quella di interpellare chi di professione lavora anche con youtube potrebbe essere una scelta vincente per prendere spazio tra i giovani e magari iniziare a far capire il problema drammatico scolastico che affligge questo paese e che forse sia più prioritario fare una scuola competitiva e capace di legalizzare la cannabis ( parlo per esperienza vissuta in prima persona ). Consiglierei di continuare con una rubrica del genere e magari di contattare Marcello Ascani, che secondo me ha un pubblico molto in linea con il vostro progetto
L' una non esclude l' altra, si può essere non ambigui su diritti, droghe, eutanasia, matrimoni, adozioni ecc e si può presentare un programma economico serio
La parte sulla poca importanza che i giovani fanno all' aspetto economico nei programmi politici fa capire perché serva questo movimento. Bravo a Ricky a smorzare la cavolata da Andrea
Il punto sollevato da Michele è cruciale. Non penso di parlare per tutti i 25-30 enni, pero' sinceramente il sentimento è che il modello legato alla crescita infinita sia in crisi da anni... Non vogliamo più essere sacrificati sull'altare della crescita, vogliamo vivere la nostra vita contribuendo ovviamente al benessere comune, ma bilanciando il rapporto con il lavoro. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere il più grande mezzo di emancipazione per arrivare a questo obiettivo.
Secondo il mio modesto parere nella ricerca del "frontman" che mette d'accordo tutti almeno sulla competenza è uno solo: Mario Draghi. Con un governo competente e fuori da una pandemia credo che potrebbe contribuire alla rinascita di questo paese
Non so se Michele e Alberto già l'hanno contattato ma penso che Mario Draghi, come quando veniva invocato a gran voce da Renzi e Calenda non abbia nessuna voglia di mettersi a litigare in parlamento con nessuno. A me come sostituto più plausibile viene in mente Carlo Cottarelli, comunque, poi ci faranno sapere immagino visto che da Ivan Grieco Michele diceva di avere avuto adesioni di grandi personalità
Concordo con Wesa, secondo me ampio spazio va dato a gente da 50anni in su che hanno esperienza e non sono arrivisti, impazienti o arroganti come i più giovani.
@@antoinelles verissimo! Ma se ti serve un grimaldello per acchiappare consenso, non va usata l'economia... Per fare ottime riforme economiche serve un aggancio che ti faccia prendere voti. E poi il prof ci fa anche una bella formazione economico-finanziaria!
Wesa: "Il rischio peggiore é che diventi un partito radicale". Io: Mi sono associato al Drin Drin appunto perché é il movimento piú radicale nello spettro politico italiano.
In linea di massima mi sembra che le linee guida del movimento si avvicinino molto al mio ideale politico. Devo capire meglio la questione pensioni, so di andare troppo nello specifico su un tema appena accennato da un partito neanch'ora nato, però penso sia importante partire con la consapevolezza che quando si pensa a una riforma vadano considerate una vastissima quantità di situazioni e problematiche. Sono d'accordo che il futuro dell'Italia non può sorreggersi su pochi giovani che lavorano e tanti vecchi in pensione. D'altro canto però penso anche a tante persone come mio padre, muratore, che si è fatto il culo per quasi 40 anni in cantiere permettendo a me e i miei fratelli di studiare e che tra 1/2 anni andrà in pensione con la schiena a pezzi. Io sarei anche d'accordo che una riforma che "posticipi" le pensioni sia neccesaria purché si tenga conto che deve essere elaborata tenendo conto della professione: mi pare ovvio che un muratore non può andare in pensione a 70 anni, mentre un impiegato d'ufficio sì. Aspetto sempre con curiosità un primo programma politico un pò più ciccioso e dettagliato.
Ottima live, contributi di Riccardo interessanti. Peccato Michele non sia riuscito ad ascoltare il suo punto sui 30enni arrivisti vs 60enni realizzati pronti a fare da servitori dello stato. A me (parere del tutto personale) piacerebbe un partito con una rappresentanza giovanile di alto livello intellettuale e morale (Wesa e Hallissey sono ottimi esempi) ma con il contributo di “competenze mature”, come credo sia nell’intenzione del drin drin. Tutti questi dibattiti sulla comunicazione li seguo fino a un certo punto. La domanda da farsi è come può un nuovo partito di centro superare quella soglia del 4% che taglierebbe fuori anche i vari Italia Viva, Azione, +Europa. Già solo questo è un obiettivo molto complicato, purtroppo Fare al suo tempo non ci riuscì. Contenuti forti e senza compromessi potrebbero esserne il viatico. Milei e Grillo ci hanno insegnato che una comunicazione brutale aiuta, Calenda con contenuti decenti fece un ottimo risultato nelle amministrative di Roma. Il tema è molto complesso. Infine, dire che ai giovani non interessa l’economia è una sciocchezza, l’economia interessa a tutti perché riguarda la carne viva di tutti. Credo che un ventenne italiano sappia che se vuole un futuro ambizioso (o anche solo economicamente accettabile) dovrà espatriare e non credo ne sia contento.
Riassumendo il concetto:
dalla mia esperienza personale, i giovani hanno meno interesse (e fiducia) a valutare le politiche economiche NON perché le reputano poco importanti ma perché finora le proposte sono state tutte molto simili tra loro (debito, tagli a caso, lotta all’evasione immaginaria), è un argomento che si conosce poco e c’è molto fatalismo in merito.
Al contrario, i diritti civili, il posizionamento geopolitico e l’ambiente sono tematiche che sentono più vicine e concrete e si perdona meno chi non è chiaro in merito.
In conclusione c’è da fare la seguente riflessione: se si decide di essere progressisti sui diritti civili (e quindi avere l’appoggio di molti giovani), c’è o non c’è il rischio che i conservatori non vi votino? Ossia, i conservatori, davanti a un partito con un programma economico convincente (di destra?) davvero potrebbero decidere di non votare perché nel programma c’è anche il voler far sposare i gay?
Hai completamente ragione e ti ringrazio, finalmente qualcuno lo ha detto. Avrei aggiunto che c'è una bella differenza tra i tecnici ed i politici, se vogliono davvero fondare un partito politico sarebbe meglio che smettessero di fare i tecnici. Vero che tecnicamente non saranno loro i "capi" del partito e che quindi potrebbero fare i tecnici da dietro le quinte, però adesso stanno cercando di farsi conoscere e non parlando dei grandi argomenti si stanno facendo un grande danno.
Io personalmente sarei molto curioso di sapere cosa ne pensano e che soluzioni avrebbero per la questione climatica, perché ho un po' paura che il loro rigore economico venga a scapito di investimenti "verdi". Personalmente il salvare gli ecosistemi, il ridurre gli incendi, ridurre il numero di tempeste etc ritengo che siano un qualcosa senza prezzo e se dovessero non volere investire nulla in rendere più ecosostenibile questo paese, bene a me questo motivo basterebbe per perdere il mio voto nonostante sia d'accordo con tutto il resto (NB non voto verdi).
@@nomecognome3186per investire devi prima avere i soldi.
@@nomecognome3186la creazione di energia elettrica tramite il processo nucleare non è di per sé un aiuto alla questione climatica?
Secondo me il punto è più facile perdere un elettore per non aver messo i diritti civili che perderli perché li si è messi mentre per gli alleati di governo è il contrario ed è li l'inghippo
Mai letto un così gigantesco cumulo di idiozie
Ne volevo ancora, un'ora e venti che sono sembrati 5 minuti. Live eccezionale, questa è l'Italia che voglio. Grazie
Ho vissuto 9 anni all'estero. Quando si è all'estero, si torna a sentirsi Italiani e chi mi parlava male dell'Italia me lo sbranavo. Vorremmo sentirci italiani in Italia
Lorenzon:" ...attenzione alla comunicazione"
Boldrin: "25:54"
Bravo Wesa, ai giovani non interessa l'economia perchè non la capiscono. Non c'è stata, almeno per la mia generazione "millennial" educazione economica, ed è visto come un topic troppo complicato. E' molto più facile per un giovane, purtroppo, parlare di cambiamenti climatici, pace nel mondo e diritti civili, ma non rincorrerei questi temi per qualche voto in più. Da associato al Drin Drin dico di porre le riforme economiche come centrali nel programma del partito, perchè è lì il marcio, da lì parte tutto.
non solo ai giovani...è un bel problema però! del resto anche "cambiamenti climatici" o "pace nel mondo"sarebbero topic complicati,complicatissimi in vero! (come realizzare la "pace" sarebbe cosa semplice?) , se però venissero analizzati con effettiva cognizione di causa, mentre - sarà che sono boomer io e non li capisco - ma a me sembra che in quei casi più che discutere di topic i "giovani", alcuni giovani diciamo, aderiscano acriticamente a delle cause sentite come quelle dove meglio si può esercitare il virtuismo e il conformismo (= mi sento buono e virtuoso e mi sento in linea con la voga della mia generazione). Cmq giovani o maturi o anziani spesso ho l'impressione che l'economia non interessi più di tanto - salvo quando avvengono catastrofi tipo 2008, 2011/12- un po' per il meccanismo della rana bollita, e un po' per sfiducia, per apatia (è il circolo vizioso di una società decadente) cioè perchè si ha la sensazione che tanto non cambia niente, non si può fare niente, tutto va come è sempre andato, e, siccome alla fine ce la siamo sempre cavata, fammi pensare ai fatti miei che la dimensione politica più di tanto non può risolvere un tubo...da questo punto di vista può anche darsi che prese di posizione nette per cambiamenti significativi possano riattizzare l'interesse.
Molto ottimista su questo movimento. Già il fatto che due persone di rilievo come Boldrin e Forchielli ascoltino (sul serio, con interesse) due content creatorsfi RUclips (di un certo livello pure loro eh, sia chiaro) è già una gran cosa. Molto promettente
Purtroppo sono d'accordo con Ricky per quel che riguarda il voto al partito che convince di piú su temi economici che non diritti civili. Dico purtroppo perchè ho 24 anni e sono gay quindi sono anche abbastanza spaventato da quello che può significare regredire dal punto di vista dei diritti, ma reputo che i partiti di centro-sinistra/sinistra (se cosí possono definirsi) puntino veramente solo su quello e siano completamente assenti su tematiche legate alla sfera economica del nostro paese.
Alle scorse elezioni infatti ho votato terzo polo perchè (per quel poco che ne sapevo) mi aveva convinto di piú per quanto riguardava le tematiche economiche pur non accennando minimamente ai diritti (per tornare anche un po' al discorso di Andrea).
Detto questo sono molto interessato a questo progetto e sto seguendo con attenzione tutto ciò di cui discutete perchè, per la prima volta, sento che voterei l'eventuale futuro partito con convinzione e non seguendo la logica del "meno peggio"... aspetto solo di vedere le figure di cui parlavano Boldrin e Forchielli per capire come ci si vuole indirizzare su altre tematiche (es. Sanitá ): a quel punto non potrò che darvi il mio sostegno😊💪
Grazie!
@@francesco6475 già, che la sinister invece che dei diritti civili si ostini a parlare di diritti dei lavoratori e' una vergogna
Wesa ottimo su rischio nicchia tipo Partito Radicale a causa dei diritti civili. Puntare tutto sulla istruzione, di cui una discussione sana e non idiota sui diritti è conseguenza
@@BalczoLev la storia del partito radicale mostra che insistere solo su di essi, non porta voti. E parliamo di una Italia molto meno arretrata culturalmente dell'attuale. Wesa ha avuto una intuizione molto buona. Lo dico ai più giovani. Le battaglie sui diritti civili sono belle e fanno sentire buoni, ma sono una conseguenza della condizione culturale del paese. Non si può pretendere di avere quei diritti ed avere la scuola allo sfascio.
Dai Wesa, troppi “ci” lapsus, sei già dentro 🚀
Wesa nuovo Rocco Casalino dei Drin Drin
In questa live Wesa non ha sbagliato nemmeno una virgola nelle sue riflessioni.
Se la cosidetta sinistra avesse un briciolo di questa consapevolezza non saremmo arrivati all'attuale situazione politica.
Ricky ha centrato perfettamente il punto: in Italia abbiamo un problema di analfabetismo giovanile sulle questioni economiche fondamentali. Divulgare questi temi è, a mio avviso, la base di partenza irrinunciabile affinché il movimento che nascerà dal Drin Drin venga percepito come necessario dai suoi principali beneficiari, appunto i giovani. È come dice Andrea, le questioni che spostano maggiormente voti tra gli under 30 sono legate ai diritti civili (importantissime per carità, ma quantitativamente meno impattanti rispetto a temi come istruzione, pensioni, salari ecc.). Con il governo Meloni sembra che tra le persone genericamente di sinistra della mia età l'emergenza percepita come più urgente sia il (presunto o meno) pericolo di un ritorno fascista, mentre non si calcolano (vengono ritenuti marginali) problemi cancerogeni per il paese, che voi sottolineate. Se il Drin Drin vuole avere un futuro politico è cruciale, secondo me, che si lavori per far percepire a livello di massa, attraverso pochi punti (il più sufficientemente comprensibili e facilmente sintetizzabili) la drammaticità della situazione italiana, le cause della sua condizione e l'urgenza di cambiamenti, e da questi punti piantare dei paletti d'intervento (lo stato minimo che auspica Wesa) da cui partire. Dopo verranno le questioni sui diritti, intanto per quelle (solo per quelle) esistono già altri partiti, è sulle altre che un futuro partito Drin Drin può costituire una vera differenza e ritagliarsi uno spazio.
è fondamentale far capire ai giovani che aumentare la produttività del paese con riforme economiche permetterà loro di avere più lavoro, meno precario, pagato meglio, di poter andare via di casa a 25 anni, mettere su famiglia se lo vogliono, e dulcis in fundo permetterà al paese anche di avanzare sui diritti civili perché essi seguono a ruota il benessere economico
Ho 25 anni, dalla Toscana e con dei genitori di stampo politico di destra. Ho visto mia mamma (donna di centro) votare Berlusconi, lega (era indecisa con m5s) e ultime elezioni meloni… eppure non ha niente a che vedere con le idee di questi partiti. All’inizio le piaceva calenda, ma lo vedeva non in grado di vincere e governare e non l’ha mai votato. In teoria sarebbe molto più in linea con drin drin, ma quando le condivido le idee del movimento le risposte sono “c’è bisogno di un voto che serva a qualcosa” e “non so, potrebbe essere un movimento molto accademico e poco pratico di intellettuali radical chic”. Mio babbo, ha sempre votato destra e anche lui, con la giusta comunicazione e le giuste proposte credo potrebbe votarvi/ci. A loro piacerebbe molto di più un forchielli rispetto ad un Boldrin solo per il fatto che lui è imprenditore e Michele professore accademico (per far capire il quadro psicologico). Quello che gli italiani specialmente 40-60 vogliono è un programma molto economico, anzi spesso dicono “parlano di queste cazzate invece di pensare ai problemi seri dell’Italia”. Ho un ristorante e molti dei miei clienti dicono ciò.
Questo è il mio contributo in merito a quanto detto in video. Spero di essere stato di una qualche utilità
01:09:00
Andrea stai attento,in comunicazione quando si dice “si bianco” si sottointende (o si percepisce) un “no nero” conseguente. I verdi vengono insultati da chiunque abbia più di 30 anni e che lavori.
Sono d’accordo con wesa a 01:10:00
Se arrivassimo ad un minimo risultato economico tutta Italia ti andrebbe dietro, i diritti civili hanno rotto le palle a tutti.
Pur capendo la posizione di Andrea, sono più vicino a quella di Riccardo.
Credo che agire a livello economico produca un effetto sistemico che si traduce anche in un avanzamento sui diritti civili. Viceversa, intervenire su questioni fondamentali ma capillari come i diritti civili non produce un effetto sistemico a livello economico.
Ed è vero che si possono fare entrambe le cose, ma a livello comunicativo bisogna scegliere se spingere più su una cosa o sull'altra. E, sulla base del mio ragionamento, spingerei più sui temi economici che sui diritti civili.
Live grandiosa!
Se interpreto bene il pensiero di Andrea Lorenzon, quello che importa non è che il partito nascituro abbia nei diritti civili un cavallo di battaglia, ma che eviti l'ambiguità bigotta di Calenda.
Il problema è che partiti del genere esistono già, loro devono puntare sulle competenze economiche e di altri settori.
concordo con la prima cosa che ha detto wesa, economia prima di tutto, diritti civili dopo. Semplicemente per il fatto che se l'economia di un paese va bene e la gente è contenta ottenere/rafforzare i diritti civili non è mai un problema
Da 33enne (di non successo😅) mi trovo ad essere daccordo con entrambi; vorrei fortemente un "partito minimo" come lo indica wesa, ma ho l'impressione che le tematiche economiche siano incomprese e percepite come aliene, quindi non mobilitano.
Ha molta ragione Lorenzon quando dice che sui giovani il tema economico non ha tanto appeal. Purtroppo. La gente è consapevole che gli stipendi siano bassi ma non sa il perché: credono che sia colpa del datore di lavoro tirchio. Bisognerebbe spiegare l'economia ai giovani e le vere ragioni degli stipendi bassi. Per assurdo ho visto tanti giovani di sinistra protestare contro l'avanzamento dell'età di pensionamento. Purtroppo.
Sono d'accordo con wesa. Ho 50 anni, sono una docente, i ragazzi devono essere educati ed accompagnati ad affrontare i problemi economici. I diritti civili verranno dopo. Rendiamo i giovani consapevoli dei problemi reali.
Più seguo i video del Drin Drin, e piu focalizzo che un punto fondamentale di qualsiasi programma politico dovrebbe essere.....fibra ottica in ogni pertugio d'italia...con particolare attenzione ai luoghi dove soggiorna Boldrin! 🤣👍🏼👍🏻
Credo che anche avere delle connessioni internet decenti credo possa migliorare di molto la comunicazione
Ascoltando le posizioni di Andrea e di Wesa la sintesi che mi viene da fare è: bisogna essere chiari e netti sui diritti civili et similia (e non vaghi per cercare di non scontentare nessuno), ma allo stesso tempo spiegare che è l'ultima delle priorità e in un eventuale programma relegarli nelle ultime posizioni. In questo modo i molti ragazzi (come diversi miei amici) che sentono le questioni etiche come importanti, perché non sono in grado di capire le questioni tecniche, potranno sentirsi ugualmente rappresentati dal partito, ma a questo deve seguire una martellante campagna culturale che cerchi di divulgare le questioni tecniche e le metta al centro del dibattito pubblico.
Concordo, e per quanto netti e chiari penso che i diritti civili debbano essere sacrificati in eventuali accordi parlamentari necessari ad ottenere progressi sul fronte tecnico. Non possono diventare un fattore di scontro ed isolamento a discapito di altre questioni ben più urgenti. Deve essere ben chiaro al pubblico elettorale la scala delle priorità, e la subordinazione di temi civili, almeno nel primo periodo di crescita del movimento. Poi, se e quando si diventi una forza rilevante, si dovrà iniziare a fare pressione categorica anche su di essi, perchè il paese è comunque arretrato su tali temi, con implicazioni politiche rilevanti (es. fascinazione per Russia, influenza del Vaticano etc).
Completamente d'accordo. Quello che trovo improbabile però é il riuscire a "rubare" voti da sinistra e dal PD anche nel caso di un'alleanza con la destra, dato appunto il forte legame di questo tipo di elettori ai temi etici.
Prima che qualcosa del genere diventi verosimile penso che sarebbe necessaria molta sensibilizzazione sull'importanza di certi temi in campo economico ed istituzionale che come minimo richiederebbe anni.
Ricky e Andrea colgono un punto credo fondamentale: i temi grossi su cui si aggrega interesse nei giovani sono ambiente e diritti civili. Sul resto grava un mix di rassegnazione e sentimento di irrilevanza per cui la convinzione è quella di non poter incidere. Ricky giustamente fa notare che c'è anche un alto grado di analfabetismo sui temi economici... anche perché a scuola di rado li si affronta. Personalmente sono più pessimista su quest'ultimo tema... Al momento, non credo ci sia la "domanda" elettorale a cui fa riferimento Michele, ma semplicemente perché non c'è consapevolezza riguardo ai temi del declino del paese. Il lavoro è lungo: sono temi che vanno spiegati con estrema pazienza prima che generino consenso. Qualcosa forse sta cambiando.. per dire la questione delle pensioni tra i miei coetanei (ho 30 anni) è un po' più sentita rispetto a qualche anno fa.
Io ho inviato la mia mail all’inizio, quando pensavo che Forchielli e Boldrin avrebbero guidato il partito. Poi ho capito che una volta creato il partito i due si sarebbero defilati e ho iniziato ad avere molti dubbi. Concordo con Wesa quando dice che la presenza dei due nel partito sarebbe fondamentale.
sulla scuola: ho sentito pochissima gente, nella mia esperienza, ammettere che la scuola in italia non funzioni. gente comune, professori e studenti pensano tutti che "gli italiani che vanno all'estero sono sempre bravissimi, quindi il sistema funziona". l'unica persone che conosco che dica il contrario è una ex maestra pentita, ora in pensione... bisogna battere durissimo su questo tema.
btw, bellissima live. Andrea Lorenzon e Ricky Wesa grandi (avete lasciato a casa Giacomo Moro Mauretto).
Come quella storiella che perché gli aerei tornavano dalle battaglie con le ali bucherellate allora bisognava rinforzarle.
Questa live è stata come un motore diesel. Più andava avanti e più era bella.
@@tommasosartori2348 Vero.
Molto bello "noi domani", perché non toglie i presenti dall'equazione ma al contempo sottolinea che lo sguardo è proiettato sul futuro!
Una persona che servirebbe e vedrei perfetta da coadiuvare a Forchielli e Boldrin è Marco Cappato la vedo una figura perfetta che rappresenta un cardine e un punto fermo perfetto per i diritti civili
Bravo Michele, assieme ad Alberto state costruendo un'ottima associazione. Bravi veramente. Per la prima volta sono veramente felice (politicamente parlando) e un po' invidioso delle vostre capacità ahahah.
Per quanto riguarda la comunicazione di cui si è parlato tantissimo nell'ultima settimana posso dirti che (avendo 24 anni) è vero che noi giovani abbiamo un focus importante sui diritti civili, ma è anche vero che c'è una fetta maggioritaria di giovani che non è del tutto chiusa nell'ideologia destra/sinistra, tendenza più comune negli adulti. Siamo molto aperti all'ascolto e alla novità.
PS: la mia iscrizione arriverà presto
Caro Andrea Il partito dei diritti civili esiste già PD ZTL
Condivido al 100 % il pensiero di Richy fissare 2 / 3 priorità
1 Scuola università ticerca
2 Economia lavoro
3 Posizionamento in politica estrra
il resto viene dopo,
a un giovane che si prospetta solo un percorso di carriera all'estero il focus sui diritti civili importa il giusto... salvo ovviamente ai ZTL
Come ho commentato nel video precedente, dovreste rimanere nel vostro "ambiente". Mi spiego meglio. Andrea Lorenzon ha dato una prospettiva chiara del problema italiano con la seguente frase:" La mia cerchia non reputa la questione economica fondamentale. I diritti civili hanno più appeal". I giovani vivono in una realtà distorta digitale e non riescono a capire come mai funziona tutto così poco nel mondo offline e perché sia tutto così complesso, facenti parte o appena usciti da un sistema scolastico che li ha educati a credere che gli basterà fare il loro dovere per vivere, il compitino e la vita è semplice. Come avete detto nel video, i diritti civili fanno parte dell' arretratezza culturale italiano, non del declino economico. I giovani hanno una visione completamente distorta da ciò MA la realtà digitale non deve essere per forza distorta. Quello che state facendo voi, fatto in modo ancora più accattivante sfruttando tutte le piattaforme digitali a disposizione, può svegliare delle coscienze politiche nei giovani e fargli capire che non è vincendo solo battaglie per i diritti che avranno una pensione. I social sono fatti per comunicare, sono delle vetrine per attrarre "clienti". Voi potete attirare persone e svegliarle politicamente e iniziare magari a fare qualche progetto più locale riferito ai giovani in varie zone d'Italia (ovviamente pian piano che la community si amplia). Se farete qualcosa di concreto e di buono, avrete fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto negli ultimi venti anni di politica italiana: fare qualcosa di concreto, per i giovani Ancor prima di entrare nella politica attiva ed avere così una credibilità inossidabile. Potrete fare da spartiacque per i giovani in politica e farli entrare per farvi da parte voi e godervi la pensione. Comunque il pensiero del "give back" è qualcosa di bellissimo.
I giovani che non capiscono che tutto deriva dall’economia. Non ci sono diritti senza risorse disponibili. Questa mancanza è un dramma. Forse il principale perché impedisce di comprendere i fondamenti della realtà. Che sono espressi in termini economici.
Se si accetta che i diritti dipendano esclusivamente dalle risorse disponibili, si rischia di giustificare le disuguaglianze: i gruppi con più risorse potrebbero rivendicare maggiori diritti rispetto a quelli più svantaggiati.
Molti pensano che sia più giusto il contrario (Hannah Arendt, Amartya Sen et al. così dimostro che ho studiato).
La visione che descrivi è quella che viene definita "Riduzionismo economico" e non è per fare un complimento.
@@MaxChinni è lo Stato che limita le libertà degli individue e dei gruppi "con più risorse" con doveri e obblighi, per fornire a chi ne ha meno servizi e diritti.
È lo Stato che, in quanto potere superiore a qualsiasi individuo o gruppo al suo interno, garantisce coesione in una comunità di esseri umani.
Senza un potere superiore a tutti gli individui che compongono una comunità vi è la legge del più forte o anarchia.
Il Contratto Sociale (Jean-Jacques Rousseau).
Questa è pura osservazione di come funzionano gli esseri umani da 200 mila anni a questa parte.
Se uno stato è malato/debole allora non è in grado di garantire i diritti.
L'Italia non è in grado di garantire nemmeno i primi 10 articoli della sua Costituzione, e sì... è soprattutto un problema economico (gestione e amministrazione di risorse).
+Risorse = + Diritti è Falso (esempio cina).
Ma senza risorse non hai Diritti, perché non sei in grado di togliere e di erogare alcunché.
Tutto non deriva dall Economia, ma l'Economia è condizione sine qua non lo Stato possa erogare diritti(servizi).
Interessante la discussione si cosa interessa e appassiona di più, e sono pienamente d'accordo con Wesa e Boldrin. Quello a cui tengo sono finanza pubblica, istruzione, produttività, immigrazione, sanità. Questi sono i chiodi sulla bara del paese Italia.
Diritti civili, bioetica etc mi sembrano un nice to have, ma non istanze su cui immolarsi, magari perdendo la possibilità di incidere su ciò che veramente conta.
rendere un paese liberale con riforme radicali sui diritti civili può dare una forte spinta di fiducia con ripercussioni positive anche sull'economia e l'impresa
Credo sia più vero il contrario, un Paese più ricco e avanzato è lo step numero uno per avere più diritti, e d'altra parte i diritti di tutti soffrono in un Paese fottuto.
@@letsstripping è assolutamente vero il contrario. trovami un paese in cui un avanzamento significativo in materia civile sia stato seguito da una importante crescita economica invece dell'opposto
Meno pensioni più cannoni
una delle cose che secondo me non ha aiutato Calenda è la quantità di commenti da boomer che era solito esternare ciclicamente, ogni 2x3 cascava in queste polemiche tipo quella sui videogiochi, continuamente fuori fase se il tuo target elettorale sono i millenials e la generazione dei 40enni.
Oltre a questo da residente al sud non ho digerito la scelta di candidati presi all'ultimo minuto, solo perché erano volti noti ma che con il territorio non avevano nulla a che fare
@@danielecarolillo1525 non è che quando li sceglieva legati al territorio, come Letizia Moratti per intenderci, andasse molto meglio eh. Moratti quella che voleva togliere Darwin dalle scuole. Io sono uno che vota spesso e volentieri, ma mi ricordo che per la regione ero lì sul non andare, alla fine andai fermamente deciso per NON votare Moratti. Calenda lì per me ha proprio tolto la maschera, non c'entrava nulla col suo target a parte forse piccoli sparuti gruppetti di CL, perché va bene essere religiosi, ma essere antiscientifici no.
Grazie per la live. Sono in disaccordo con un punto centrale sollevato da Wesa.
Penso che allearsi per essere rilevanti possa essere controproducente. Wesa ha citato l'esempio di un'alleanza con una destra istituzionalizzata. Ma questa destra non esiste e probabilmente non esisterà in futuro. Inoltre, l’alleato proposto è responsabile del declino italiano. (Questo discorso si applica simmetricamente anche al PD.) Le riforme necessarie sono radicali, come quella della scuola che avete citato, e andranno a toccare molti interessi e gruppi di potere. L'alleato non sarà mai pronto a inimicarsi intere fasce di votanti. Questo si vede già con tassisti e balneari, che operano su scala molto più piccola.
Come alleato di minoranza, il partito Drin Drin non avrebbe il potere di fare vere riforme che risolvano i problemi strutturali e rilancino l’Italia. Al massimo, dovrebbe accontentarsi di concessioni secondarie fatte dall'alleato di maggioranza. Questo rischia di rendere trascurabile l'apporto del partito Drin Drin all’inversione di rotta promessa agli elettori. Tale inefficacia potrebbe essere punita al successivo giro di elezioni. Come risultato, probabilmente il partito perderebbe molte persone come me (ingegnere e startupper all'estero), che non hanno alcun interesse nell'investire tempo per dare una mano ad un partito con buone intenzioni ma con l'efficacia di Calenda.
Se si vuole davvero cambiare il Paese, credo che il partito Drin Drin debba avere una prospettiva a 10 anni. Deve accettare di restare ai margini all'inizio, senza fare compromessi. Essere intransigente e costruire una solida e coerente base elettorale e di attivisti attorno a valori non negoziabili. Lottando contro tuttti. Sarà una traversata nel deserto, con l’obiettivo di ottenere un ampio sostegno elettorale nel lungo termine. Credo che senza diventare il primo partito, sarà difficile rivoltare l'Italia e i suoi costumi, come sperato.
Il percorso è lungo e difficile, ma credo sia l’unico modo per cambiare davvero l’Italia. Non è impossibile, come dimostra la storia del Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia. Entrambi sono rimasti fedeli alla loro linea, evitando compromessi. Hanno accettato l'irrilevanza per molto tempo, continuando a martellare il loro messaggio. Gli elettori hanno visto che i loro valori (per quanto deliranti) non erano negoziabili. Alla fine, la strategia ha pagato. Entrambi sono cresciuti esponenzialmente, diventando il primo partito. Hanno formato governi e esercitato potere. Hanno ottenuto questo cambiando il modo di pensare di molti italiani. Credo questa sia la situazione più auspicabile per gettare le basi di un cambiamento che rimetta l'Italia in carreggiata.
Sono curioso di sapere se siete d'accordo. O di leggere i vostri contro-argomenti ;)
Sono pienamente d'accordo
Sono pienamente in disaccordo. Spero che questo partito si "sporchi", si comprometta e faccia alleanze con chiunque in cambio di far passare per ogni legislatura almeno UNA riforma di cui abbiamo disperato bisogno. moltiplica questo per svariate legislature e avremo un paese diverso in quei 10 anni che altrimenti avresti bruciato a fare i duri e puri. Io sono per il pragmatismo 100% e non abbiamo più il lusso del tempo
@Johnny_Savage Pensi che con un PD/FdI si riuscirebbe davvero a far passare almeno una riforma necessaria per legislatura? Spero di sbagliarmi, ma credo sia poco probabile, per via degli interessi di cui parlavo nel commento originale.
Mi ricordo l'esperienza dei Radicali di qualche anno fa. Si spostavano da un blocco all'altro, legislatura dopo legislatura, con chi si allineava sui loro punti volta per volta, nel tentativo di portare a casa dei risultati. Se ricordo bene non portarono a casa nulla. Non riuscirono mai a sfondare. Molti li vedevano come delle banderuole, degli opportunisti.
Credo che questo sia il rischio di un partito "Drin Drin" che si metta al servizio di varie maggioranze. Perché, anche se riuscissero a farti passare quella riforma, dovresti ingoiare una serie di rospi che potenzialmente ti distruggerebbero a livello di percezione dell'elettorato. Dal mio punto di vista giustamente. Per citarne qualcuno, pensa all'effetto che avrebbe avuto sull'elettore Drin Drin.accettare il Ministero del Made in Italy, i porti chiusi, o il lasciare intatto il problema dei tassisti.
@@ValerioVelardoTheSoundofAI non mi ricordo i radicali dire esplicitamente "abbiamo questa riforma pronta, basta votarla, e lo scopo della prossima elezione è per noi farla passare punto". avevano solo dei temi generali. lì sta tutta la differenza. l'elettorato non si brucia se la dichiarazione d'intenti è chiara fin dall'inizio, ma senza dubbio si brucia se poi si cambiano posizioni post-elezioni. se questa cosa non è possibile allora tanto vale dire semplicemente ai giovani di emigrare, perché già da Fare sono passati 10 anni e poco e niente è stato fatto, altri 10 anni non li ha nessuno
A me dispiace il fatto che ci siano solo persone del nord Italia fino ad adesso. Io sono siciliano(Palermo), sono interessato e sono un potenziale futuro elettore, ma mi sento rappresentato meno se non c'è nessuno del sud Italia o che ci abbia vissuto a lungo
candidati, convinci qualcuno del sud a candidarsi... "dovete svegliarvi"
@@allexj8203 muovi il culo (cit.)
Io la butto lì: proprio perché le conoscenze della sfera "matematica" tendono ad essere blande, più un argomento richiede tecnica, con senso quanto più etimologico possibile, più il giovane medio incontra difficoltà.
E' un po' il discorso dello studente svogliato che però trova interessante o divertente la poesia sull'amore, perché è un concetto più pratico, immediato, familiare. I diritti civili sono più o meno della stessa ricetta, con l'aggravante che dividono in fazioni e creano sentimento identitario a livello personale. In più, c'è una certa voglia di filosofeggiare ad mentula canis, spesso si cerca di creare modelli del mondo on the go, senza dati, senza vedere la letteratura, filosofica o scientifica che essa sia, basandosi su una dimensione puramente intuitiva. In sintesi, senza studiare troppo.
Il giovane tende ad essere progressista perché la parola chiave è "dolore": c'è un grosso tentativo di evitare il dolore a tutti i costi nelle generazioni più giovani, c'è una (pato)sensibilità estrema. Di conseguenza il "povero" omosessuale perseguitato dai rozzi leghisti diventa una facile e identificabile vittima da difendere; e seppur tutto ciò sicuramente è nobile, deriva da premesse che possono essere pericolose.
Ai giovani mancano proprio le conoscenze tecniche, quelle di precisione, il saper essere puntuali e abili in un certo campo del sapere, il capire anche solo cosa significa esserlo, che non coincide AFFATTO con il nozionismo tipico di ogni livello scolastico. O per dirla breve, tanto fumo e poco arrosto.
Per quanto riguarda l'università, io sono uscito con il massimo da un percorso duro e lungo, ma ho detestato l'ambiente, pur avendo amato la materia. Personalmente ho sofferto parecchio. Non si possono fare esami orali dove ad uno chiedi se il carbonio è un elemento chimico per il 30, e a quello dopo chiedi tutti gli intermedi del ciclo di Krebs ed eventuali pathways di supporto. Non si possono fare lezioni dove per un professore che ci mette impegno, gli altri 3 leggono le slides quando ti va bene. Non si possono fare programmi da 1000 pagine su inezie e minuzie specialistiche del professore, fuori persino dai migliori curricula equivalenti delle migliori università USA, solo perché così si fa più teoria. Non si può vivere per fare l'esame per accontentare il professore, spesso dovendo ripetere quello che vuole sentirsi dire, senza spesso avere una letteratura o una bibliografia adeguata.
A me è capitato di esami integrati dove il Prof 1 chiedeva un argomento in overlap con il programma del Prof 2, ed entrambi volevano sentirsi dire una cosa diversa.
Io questa la chiamo schizofrenia, non università.
un bel commento completo, penso la stessa cosa
sono d'accordo con l'analisi psicologica, ma non penso che quel comportamento sia nobile affatto, visto che le posizioni sono arbitrarie e sempre di parte. vedasi Palestina vs Ucraina, retorica del femminismo, violenza a dx e sx ecc.
Onestamente con la questione diritti civili mi sento più vicino alla posizione di Andrea. A una buona fetta dei giovani giovani è un tema che interessa davvero e l'ambiguità o anche solo essere tiepidi è molto malvisto. Sono d'accordo quando Ricky dice che sarebbe meglio mantenere la priorità sull'aspetto economico, ma è importante sulla questione diritti civili non lasciare spazio a dubbi e zone grigie. Anche perché, proprio per il fatto che il partito avrà politiche economiche "di destra", già questo potrebbe causare un po' di diffidenza nella fascia più giovane ed educata della popolazione (che tende in generale più a sinistra); se anche sulla questione diritti civili non andate loro incontro in maniera netta, non vi voteranno.
Concordo su ciò che dice Andrea, e questo secondo me richiama certe cose già dette in altri video da Boldrin. I giovani non sanno niente di economia e politica, quindi le scelte di politica economica passano irrilevanti a meno che non li tocchino personalmente e direttamente. Sono, purtroppo, più concentrati sui diritti civili bandiera, perché vedono che all'estero funziona diversamente e vedono quello come progresso, non che uno stato riesca a investire validamente.
Sono pero d'accordo con Wesa sul fatto che non ci si dovrebbe perdere troppo a strizzare l'occhio alle politiche di diritti civili di bandierina, perché è una cosa che nel dibattito politico si è sempre fatto. Usare un'impostazione comunicativa che fa capire che per il partito la cosa importante è un impianto economico saldo è fondamentale, poi sui diritti civili si può far capire che si è aperti alla discussione, non rischiando però di perdersi tutto il voto si chi sui valori è più conservatore.
Sui diritti civili è necessario essere ESTREMAMENTE chiari per rompere l'idea che siano un tema "di sinistra". Se per un giovane essere di destra vuol dire essere omofobi, fascisti e razzisti (quello che la destra italiana dimostra di essere quando si fa rappresentare da certi individui) è ovvio che finirà anche per ripudiare qualsiasi idea su economia e mercato associabile a "destra".
Detto in altro modo bisogna usare la posizione sui diritti civili in contrapposizione alle posizioni economiche che incentivano mercato e concorrenza, facendo capire che non c'è alcun conflitto tra le due cose.
QUESTO
Ricky volevi dire cosa alla fine? Il prof penso che non ti abbia sentito, colpa della connessione instabile. Srivi un commento qui che siamo curiosi
Eccomi ahahahahah! Sul discorso del voto dei giovani, volevo solo condividere una cosa abbastanza intuibile a ben vedere, che traggo dalla mia esperienza online (chiaramente generalizzo): ai giovani interessa la "coolness" a scapito della "importance", lo si vede da come (non) argomentano le loro prese di posizione che sono quasi sempre delle invettive che percepiscono come "cool" (magari scimmiottando il modo di esprimersi dei loro influencer di riferimento) e non dei ragionamenti logici.
Il messaggio politico deve certamente avere un minimo di attrattiva, ma non so quanto inseguire la "coolness" su temi "minori" si addica a un partito che nasce per mettere al centro la "importance" e che punta ai voti di chi non si sente rappresentato dalla politica attuale. Cercare di superare a sinistra il centrosinistra rischia di essere poco efficace, siccome i partiti da votare per chi mette al primo posto i diritti civili ci sono già.
@@WesaChannel concordo. Il partito che parla solo dei diritti c'è già...
@@WesaChannelcercare di superarlo, no. Ma serve puntualizzarlo bene. Nella superficialità generale di un elettorato sempre più distratto, essere percepito "a destra" in temi economici potrebbe portare, nella testa dell'elettore, che si è a destra anche su temi sociali.
@Slberto non ti dispiacere per lo "spot" della motosega, lo bollai come un po "coatto", ma fu veramente esplicativo di quello che serve e servirà per risanare la nostra amata Italia. Il DRIN drin, fa il suo cammino e durante questo... Alcune cose si cambieranno, ma credo che l'essenza sia proprio il icbcwtti di dover fare molti tagli. Per il Prof. Boldrin avanti così... Le vele iniziano a gonfiarsi!
@@WesaChannel alla fine penso che drin drin andrà verso un equilibrio, dando pari spazi a temi diversi, sia nel programma elettorale che sui social, e poi i voti che arriveranno arriveranno. Giustamente non ci si può snaturare per prendere più voti, poi le tattiche si possono sempre applicare, è ovvio che se una tematica è più calda è stupido non approfittarne ma sempre con moderazione. Secondo me l'arduo compito sarà tradurre in slogan facili da far digerire al grande pubblico concetti complessi che richiedono anche un minimo di conoscenze alla base. Ma niente è impossibile, penso che ci siano già ora abbastanza teste per realizzare tutto ciò, almeno mi auguro.
Secondo me è di fondamentale far capire agli elettori (giovani e non) che l'economia è la base dei diritti. L'italiano medio pensa che se guadagna poco è colpa del sistema, del padrone, delle tasse e di tutto tranne che del fatto che siamo stati governati di merda per 30 anni... Non ha la alfabetizzazione economica per capire che per stipendi più alti serve produrre di più e meglio, che la ricchezza non è qualcosa che stampano le banche di notte..
Sono d'accordo ma ho notato anche che estremizzare troppo questo concetto rischia di "spaventare" ed è per questo che la corretta comunicazione è ancora più fondamentale. In un dialogo così polarizzato, ho notato che è difficile far passare le corrette sfumature. Molti che conoscono quando ascoltano questi discorsi che l'economia è la base dei diritti (o, per lo meno da come la vedo io, una delle basi fondamentali) questo si tramuti direttamente al fatto di diventare schiavi del lavoro, settimane da 70/80 ore e null'altro.
1:16:00 L'altro giorno in ufficio (Milano centro) è venuto fuori il discorso scuola e si parlava della questione assurda che si studiano 3 volte gli egizi, sumeri, babilonesi e compagnia. Nella mia bolla lavorativa, finanza milanese, il drin drin spopolerebbe col programma economico.
Posto che sono solo 2 volte (patto che non si scelga di affrontarli all'università 😅), l'insegnamento, anche di queste discipline, dipende dal modo e dall'ambiente in cui sono fatte. Poi, per imparare davvero, è necessario ripetere, e questo accade in molte altre discipline più utili (matematica), ma pure in questo caso si ripete in modo diverso.
Si studiano due volte, in terza elementare e in prima superiore, evidentemente con livelli di approfondimento diversi. Tra i tanti problemi della didattica della storia, questo mi sembra abbastanza trascurabile.
@@filippoii4405 a me non sembra trascurabile perché si potrebbe fare qualcos'altro anziché rifare cose già fatte
@@marcobertelli825 e allora ripetiamo tutto, o no? Facciamo due volte le stesse cose di grammatica, di matematica ecc
@@filippoii4405 è più che grave, visto che i docenti in quinta saltano tutto ciò che viene dopo la seconda guerra mondiale: è impossibile capire il mondo senza sapere ciò che è successo negli ultimi 70 anni (a meno che non si sia dei classicisti che pensano che il mondo si capisce solo leggendo Seneca). ultimamente, ho sentito addirittura di ragazzi che non hanno fatto neanche la seconda guerra mondiale
Leggendo in giro sul web vedo molti giovani pensare che la scuola italiana porti ad una preparazione teorica degli alunni tra le migliori al mondo, al massimo ci sono lamentele sulla poca pratica. Molti sono quasi orgogliosi di essere i più acculturati del mondo. I licei americani vengono considerati ad esempio spesso al livello delle scuole medie italiane o poco più
Penso che la confusione principale nasca dal fatto che molti sentono parlare di fuga di cervelli all'estero e considerano questi ragazzi come un successo esclusivo della scuola italiana. Invece penso che dipenda molto anche dal fatto che quelli che hanno successo all'estero sono quelli che grazie alla loro intelligenza e bravura sono diventati bravi anche con una scuola che non gli ha dato spesso un supporto ottimale
Ci sono italiani molto bravi, cosi come coreani, cinesi, polachi e pakistani!
La scuola italiana prepara molto bene chi, per i più svariati motivi, è già capace o è sopra la media lasciando indietro chi quelle capacità non ce le ha. Il tasso di abbandono scolastico credo possa essere una buona dimostrazione, poi non so se il problema è causato da ciò che si insegna o da chi insegna.
@@johntravolta9917ah ok niente abbiamo praticamente detto la stessa cosa, non avevo letto il secondo commento😅
@@blertastringa8590 si esatto! :)
Io sono d'accordissimo con Wesa quando alla fine ha detto che voterebbe un partito lontanissimo da lui sui diritti civili purche porti un piano di sviluppo economico serio e attualizzabile.
Sicuramente è una visione impopolare, soprattutto per il target di elettorato a cui potrebbe rivolgersi il partito, e per questo bisogna supportarla con evidenze scientifiche ragazzi (magari dei "seminari" su quali sono gli effetti indiretti di una crescita economica sui diritti civili ecc...)
Caliamo il discorso di Wesa sul caso italiano. I maggiori partiti che negano i diritti civili sono FdI e Lega. Sono partiti con una visione dell'Italia da "piccolo mondo antico". Spingono per il turismo, l'artigianato, l'eccellenza dei produttori di scarpe, le nonne pugliesi che intrecciano cestini di paglia. Non hanno alcuna idea di ciò che è realmente necessario per promuovere un vero sviluppo economico, come attrarre Venture Capital, creare poli di eccellenza università-startup, o investire nell'IA. In realtà, vedono come una minaccia qualsiasi innovazione tecnologica radicale, che invece è il vettore dello sviluppo economico auspicato (vedi il caso della carne sintetica).
Quindi, lo scenario posto da Wesa è probabilmente irrealizzabile, anche se capisco che sia solo un ipotetico. Restando sul piano ideale, ho difficoltà a pensare che partiti che negano i diritti civili possano essere aperti allo sviluppo economico. La mia ipotesi è di natura psicologica: credo che, statisticamente, le persone che negano i diritti civili abbiano, in un test della personalità come il Big 5, un livello molto basso di "openness". Questo si riflette non solo nella sfera dei diritti civili, ma anche su altri piani. Rifiutano ogni tipo di cambiamento a prescindere (ti ricordi la battaglia di Salvini contro la marmitta catalitica?).
Pertanto, vedo lo scenario di un partito che sia allo stesso tempo contrario ai diritti civili e pronto a fare le riforme radicali per lo sviluppo economico come quantomeno improbabile. Chiaramente, questa è solo un'ipotesi e potrebbe essere completamente sbagliata. Tuttavia, basta dare un'occhiata ai partiti anti-diritti civili in Europa (ad esempio, il Fronte Nazionale, Vox, AfD) per rendersi conto che di certo non hanno una ricetta seria per lo sviluppo economico.
Queste live sono molto utili. Non so se è già stato detto da altri ma sarebbe utile fare live con ragazze e ragazzi di tutte le età per vedere quali sono le problematiche, cosa la gente vorrebbe e soprattutto per fare vedere che vi interessa di tutti.
Complimenti vivissimi per la chiacchierata stimolante. Se posso caro prof vorrei esprimere rapidamente la mia opinione sulla creatura "Drin Drin" nella quale vorrei assolutamente credere. Penso proprio che i ragazzi hanno ragione: Michele e Alberto sarebbero invece proprio "l'immagine giusta" per il futuro partito. Tu Michele sei un comunicatore naturale e hai veramente ragione da vendere. Perdona il linguaggio un po' rozzo, ma volevo sintetizzare.
Detto questo, forza Drin Drin 😊
Secondo me le tematiche economiche sono poco interessanti per i giovani perché i partiti che ci sono non ne parlano e non hanno interesse a farlo. La lotta tra i partiti avviene sul piano prettamente valoriale perché conviene ai partiti attuali. Se ai giovani viene comunicato e spiegato che è possibile per loro avere un futuro con più prospettive, avere salari decenti e un sistema pubblico che funziona e se spieghi che molte di queste cose vengono da riforme economiche, la gente ti vota.
Sono d'accordo, sono giovane under 30 e la cosa che mi spinge di più è la politica economica ed energetica non i diritti civili.
Semplicemente essendo un argomento più complesso ha meno appeal e quindi non viene per nulla trattato da nessun partito.
Tagliare le pensioni non vuol dire per forza perdere voti, bisogna venderla bene. Promettere ai nonni che i nipoti possono restare e tornare in Italia ha un impatto emotivo non indifferente.
Il partito di Macron da quanto governa? Ed è un partito liberale, ed è la Francia non un paese storicamente liberale. Lo spazio elettorale c'è. Ispirarsi a Macron mi sembra la linea giusta, anche nello scenario europeo.
Grazie, Meccatronico 33enne di Torino
Grande Wesa
Con grande rispetto e stima per voi e il vostro passato, Drin Drin è un nome vuoto e alquanto da boomer ( minuto 08:15 Andrea avrebbe voluto dire " è un nome che fa cagare") . Forcelli gobbo sulla camera, con la mano sempre in faccia e una connessione discutibile dovrebbe tenere la camera spenta. Michele e Alberto, mi permetto di dire che non siete i front man giusti per questo movimento. Vogliamo fare questo e vogliamo fare quello non si può più sentire. Sono tutte idee stantie che non centrano il problema di oggi che è quello dell' incompetenza e dell'inadempienza. Sembra solo che stiate provando a raschiare il barile del bacino elettorale saltellando da un canale all'altro di youtube. Però complimenti per provarci.
Gianluca, secondo te quali sarebbero i temi giusti ?
Potreste dire semplicemente che se si migliorano le condizioni economiche magari una mattina gli italiani si svegliano meno frustrati e gliene fregherà meno di quello che fanno o non fanno persone diverse da loro. Starà ad altri partiti poi eventualmente costruirci sopra.
Sono convinto che la stragrande degli italiana sia moderata sia a destra che a sinistra, quindi non escludo si possa creare un centro polposo.
Mia posizione personale: da moderato di sinistra non avrei alcun problema a votare un centro/centro destra ( anzi, di sicuro lo farei ), ma avrei grossi problemi a votare un'alleanza con Meloni o Salvini, ove questi avessero la maggioranza.
Non temerei un compromesso specifico, ma tutti quei cambiamenti, che un passetto alla volta, questi 2 potrebbero fare ... limitazioni alla libertà di parola, populismo dilagante, sovranismo, alleanze discutibili in Europa, avere Putin come modello di riferimento, giornalisti col bavaglio eccetera.
Esattamente come la penso io. Voterei una destra liberale dato che la sinistra non è in grado di fare riforme ma avrei grossi problemi ad allearmi con la destra italiana
La meloni e' il più grande amico del drin drin, vista la posizione atlantista
@@carlobellapianta-z8o L'atlantismo di Meloni e Salvini è cosa piuttosto recente.
Storicamente hanno sempre contestato le sanzioni alla Russia e si sono spesso messi di traverso rispetto alle iniziative di NATO e UE.
Io mi sono accorto di essere veramente ignorante dopo aver votato i 5 stelle. Ero ignorante anche prima, ho sempre votato da ignorante superficiale,a anche se votavo a simistra. Ma grazie e sopratutto per colpa dei 5 stelle, prima ho messo in discussione il sistema partitico, poi me stesso, poi i 5 stelle. Dopo piano piano ho imparato a informarmi in modo un po' più obiettivo per quanto possibile e ad affidarmi alle persone competenti nel loro ambito di competenza. Quindi si, sono interessato da elettore ad un progetto politico di questo tipo.
Wesa ha ragione, il fatto che Crozza imiti Forchielli e' fondamentale. Inoltre bisogna parlare con la Chiesa. Italiani all' estero come me sono molto interessati al progetto.
Mi é piaciuta molto questa live.
Live molto bella! Due youtuber che seguo e stimo moltissimo
Totalmente d'accordo con Michele: a sistemare la scuola e l'istruzione risolveresti nel giro di 10 anni il 50% dei problemi di sto paese....dal lavoro ai diritti
Ma boldrin la scuola che gli ha salvato la vita dove l'ha fatta?
Una puntata molto bella, grazie.
Vorrei fare una critica costruttiva: io penso che in Italia le cose non si facciano o si facciano male non perchè la competenza è poca, ma perchè la maggioranza sotto sotto vuole così e i politici si adeguano per sopravvivere.
Il giorno che la massa critica di Italiani penserà qualcosa di intelligente, persino Salvini dirà cose intelligenti (non pensate da lui, ovviamente)!
Da potenziale elettore del Drin drin, a me sembra che non ci sia una reale strategia per coinvolgere gente poco istruita e preparata che andrebbe sottratta al populismo; puntando ad alzare l'offerta politica selezionando le migliori menti (giustissimo) e non preoccuparsi anche di elevare la domanda e la consapevolezza media italiana, si rischia di essere l'ennesimo partito da 1%.
So che è difficilissimo, ma alla fine questo dovrebbe essere anche un dovere per un partito politico, ma non si fa più da 40 anni.
Condivido con Wesa e Michele. Forse meglio non avere una "linea partitica" su questioni etiche, ma lasciare ogni persona (eventualmente eletta, o facente parte del partito) la libertà di scegliere individualmente. L'inefficacia di Calenda ecc è l'ambiguità e il volta-faccia. Ma rispondere a "qual è la vostra idea riguardo X?" sottolineando che "non c'è una linea di partito sul tema X, a ogni persona facente parte è lasciata la libertà di scelta" e poi esprimendo la propria personale opinione può essere apprezzato. Se poi uno deve votare la persona Y nel suo collegio/comune/whatever e gli interessa specialmente una questione etica può magari vedere la posizione del singolo (magari può essere messa pubblica) e non votare la singola persona, ma comunque supportare il partito
Butto lì una riflessione sulle obiezioni di fine live di Cartoni Morti (premessa: ho 21 anni, sono parte di una bolla un po' libdem, ma queste riflessioni sono fatte anche cercando di pensare ai miei coetanei che di politica si interessano nulla o solo marginalmente):
- Sui diritti civili capisco quello che dice, secondo me si deve includerli se si vuole un pubblico giovane, ma lo si deve fare da posizioni non radicali per non alienare i tanti elettori potenziali e adulti che votano col portafoglio; dev'essere una cosa molto "di civiltà". Non voglio dare esempi imbarazzanti ma, per esempio, come sta facendo Tajani ora con lo ius scholae, perché c'è tanto elettorato anche a destra che su molti diritti non sarebbe contrario, il discorso cambia purtroppo se si facesse alla Cappato o alla gay pride, per dirlo male.
- Sull'economia/sulle riforme se si vuol fare qualcosa di concreto sarà imprescindibile portare temi come la produttività, la scuola, le pensioni, ecc... ma capisco quello che intende quando dice che c'è poco interesse. Secondo me sarà indispensabile, più che puntare tutto sul presentare le riforme in sé, dare una prospettiva positiva, sviluppista, una narrazione di cambiamento e ammodernamento del paese. Altra cosa fondamentale è non tralasciare assolutamente le questioni ambientali, anche solo da un punto di vista retorico se devo essere cinico (nel senso che a livello italiano uno può fare cose anche sostanziali, come il nucleare, ma che nel quadro mondiale contano poco).
Non capisco questo focus smanioso sulla comunicazione in questa fase.
Content is king: se il gruppo da rappresentare è "l'Italia capace e produttiva" allora la ricevibilità di questa o quella proposta viene dalla razionalità della proposta stessa, tanto più in questa fase di "arresto del declino", in cui come più volte s'è detto, si tratta di buon senso. Ciò che NON vorrei è di dover mandare Forchielli a la7 a mandare a fanculo il pirla contro il nucleare o l'altra contro i matrimoni gay per prendere il voto di mia madre 65enne.
Una comunicazione accuratamente e saggiamente "artigianata" per accalappiare questo o quel gruppo non mi entusiasma perchè dura poco: il gruppo cambia, i temi cambiano, si perde aderenza e giù di nuovo a rivedere e rivedere.
Vedo l'importanza della comunicazione al negativo: per NON perdere il consenso di quella rappresentanza su cui si punta dall'inizio inciapando su questo o quel tema esposto/calcolato male.
infatti quello fu ciò che calenda fece, credendosi furbo, e abbiamo visto i risultati
Mi permetto di suggerire che forse, anche se i giovani non danno importanza all'economia perché non la conoscono e non riescono a confrontarsi con l'estero, questo non voglia dire che nel momento in cui vengono pungolati sulla loro povertà non possano reagire positivamente. Il problema è che i giovani inconsciamente sanno talmente bene questa situazione , che non ci vogliono proprio pensare e cercano solo di andare avanti giorno per giorno divertendosi finché si può. D'altronde però la frase "ci hanno rubato il futuro" ha già funzionato in altri ambiti. Trovo che ci siano troppi suggerimenti dati da esperienze passate di movimenti e partiti, che sono certamente fondamentali, ma questo non significa che non ci possano essere alcune strade ( o parti di strade) non battute che possano funzionare a livello comunicativo.
La verità è che i giovani (under30 direi) stanno senza una lira e non hanno minimamente interesse nel capire come funziona l’economia. Lo vedo dai miei coetanei (1999), la maggior parte è costantemente senza soldi, zero risparmi, galleggiano giorno per giorno con quello che allungano i genitori che è il minimo per fare quelle poche cose che fanno. Senza risparmi non hanno proprio la spinta ad interessarsi all’economia. Quando si hanno dei soldi, ci si interessa a gestirli ed eventualmente a come farli crescere.
In ultimo, il livello di competenze matematiche fa ridere. MA RIDERE. Del tipo che magari sanno cos’è un equazione e sanno forse pure risolverla, ma la capacità di applicare quelle conoscenze nel mondo reale è pari a 0. Purtroppo questo lo vedo anche da persone che dovrebbero saperlo fare (es. Futuri Ingegneri)
Molto ben detto. Nel mio piccolo campione rappresentativo (ho tanti nipoti, che vanno dai 30 ai 14 anni) vedo proprio quel tipo di disillusione, ma se poi inizi a parlargli e a provare a trovare un canale si dimostrano particolarmente ricettivi. Io credo che questo movimento possa trarre un grande giovamento e una forza propulsiva non indifferente proprio da uno stile di comunicazione limpido e diretto, come questa live dimostra. Si può far capire di economia, di scuola, di progresso tecnologico senza che questi argomenti appaiano "barbosi". Poi ovvio che ci saranno sempre quelli che preferiscono stonarsi con le canne o con l'alcol e condannare "il sistema corrotto", ma cerchiamo di concentrare gli sforzi sulle risorse migliori. Sto per diventare padre, quindi tutti questo mi sta ancora più a cuore di quanto già non lo facesse prima.
59:33 Si. Manca però uno degli argomenti più discussi, anche tra i giovani. L'immigrazione.
Penso che la posizione di Alberto "immigrazione sì, ma gestita bene, non con i barconi" possa riscuotere successo. È una posizione, chiara, pragmatica (data la condizione demografica italiana) e che penso sia in linea con quella di un italiano medio oggi (forse un poco troppo a sinistra per qualche simpatizzante di FdI o Lega ma tant'è).
come si attua?
@@letsstripping rendendo il paese attraente per l'immigrazione high skilled (il che diminuirebbe anche il brain drain)
@@Johnny_Savage ok, ma i barconi come si fermano?
Da persona che sta iniziando a leggere di "Drin Drin" da due giorni, concordo che bisogna spingere sulla comunicazione, i temi e pilastri ci sono e sono basati sul buon senso, ma serve utilizzare una comunicazione efficace soprattutto per le fasce di persone target (30-40enni come detto). E assolutamente trovare come detto in puntata "la faccia" del partito, con una persona giovane, competente e carismatica.
Non mollate perchè milioni di persone aspettano un partito del genere, ma vanno trovate ed informate
Il fatto che i giovani non siano interessati a problemi di natura economica può dipendere dal fatto che la comprensione di questi argomenti richieda competenze e sforzi maggiori rispetto ai diritti civili, che invece sono maggiormente legati ad una sfera valoriale e quindi ideologica?
In tal caso, siamo sicuri che questo problema riguardi solo i giovani?
EDIT
Guarda per esempio Vannacci che sembra sia seguito maggiormente da over 50, tra i vari temi che tratta (tra cui il nucleare) la gente è molto più interessata al suo sistema valoriale anziché a problemi concreti.
Molto vera la parte di Wesa su Prodi, si lega non poco all'apprezzamento di Lorenzon per Draghi.
bellissima live, aspetto altri incintri cosi
Live stupenda
vabbè ma qualcuno crede veramente che tutte le persone gay, lesbiche, trans ecc.. siano tutte di sinistra? E' stata la sinistra a impadronirsi della narrazione sui diritti, e poi, per il gioco delle contrapposizioni, la destra si è schierata all'opposto. Il Drin Drin? sono d'accordo con Wesa, non deve farsi fregare da questo gioco delle parti. Ribadendo che i diritti sono di tutti e che non si discrimina nessuno per i propri orientamenti sessuali, religiosi ecc (ci mancherebbe) , parliamo di altre priorità
Noi domani è bello
Si... piace anche a me! La parola DOMANI ci deve essere assolutamente. Forse basterebbe da sola: DOMANI
E basta.
Super live!
Giusto per rompere le un po le balle, secondo me è una buona idea aggiungere i tag di @WesaChannel e @AndreaLorenzon nel titolo del video per indicizzarlo al meglio (o i loro nomi) e intercettare più loro follower possibili
Up
Io amo Alberto Forchielli, la sua schiettezza e la sua trasparenza, condivido l'idea di lui come icona(e non grande capo), ma se siamo in vena di critiche, mi piacerebbe vederlo più proattivo in queste interviste, e anche se si tratta di comunicazione spicciola, magari in posizione eretta. Ma vabbé sono sciocchezze 😅
Bellissimo sul finale Wesa o Ega che dirsi voglia avesa la soluzione a tutto, la risposta alla domanda fondamentale e niente è stato chiuso e taciuto dai tempi della chiusura😂😂😂😂😂😂😂
Vi confermo anche nel mio piccolo circolo di amici (principalmente centrosinistra delusi) le prime reazioni al movimento sono state critiche al nome e alla motosega.
Purtroppo i giovani sono disinteressati o delusi dalla politica, spesso si fermano alle prime apparenze e non approfondiscono
in parte è colpa di chi da 10 anni, punta tutto sulle soft skills, università comprese. Anche in quelle di élite.
Una domanda su un tema, come valutate la legge sul lavoro che proponeva Pietro Ichino tempo fa?
La sua proposta di tenere un contratto unico, facendo scomparire i 1000 contratti che sfruttano i lavoratori, lo trovo innovativo e vantaggioso sia per i lavoratori che per gli imprenditori.
La mia personale bolla da ragione ad Andrea, Calenda ha perso i voti per questioni etiche per esempio diritti civili e cannabis e più Europa per questioni geopolitiche la Palestina. Il discorso di wesa ha senso perché se uno si fa elegere e poi si allea a destra e ai suoi elettori ha promesso i diritti civili, lo mandano un po' a fare in culo. In ogni modo secondo me allearsi il 27(a meno di percentuali che ti rendano il terzo partito di italia) forse non è la scelta giusta meglio pazientare per il 32 ma fare questi discorsi è inutile perché per ora non c'è neanche il partito
Comunque esiste un gruppo di giovani non piccolo che interessato a scuola e nucleare che sono proposte come dice wesa "cool". Azione deve la maggior parte del suo successo al Nucleare
A proposito di comunicazione, l’ultimo intervento di Michele sulla scuola sarebbe da far girare tramite reel tanto è stato efficace nel cogliere il punto . Consiglio non richiesto… però
Wesa almeno scrivi qua l'ultima cosa che volevi dire
Votare senza vergognarsi :)
11:47 d'accordissimo con le critiche mosse da Lorenzon, ci vuole una comunicazione seria evitando caroselli e strombazzamenti da clown, i contenuti ci sono, ma in parte nella politica la forma è sostanza
Condivido che probabilmente sia meglio evitare la motosega: la maggior parte delle persone mi sembra abbia l'immagine di Milei come di un pazzo populista. Per quanto la sua figura in realtà non sia forse così negativa, e personalmente capisco con quale spirito lo si possa "citare", se si fa un riferimento a lui si diventa facilmente attaccabili. Per il resto, come aveva detto Michele a Ivan, condivido in pieno che prima di preoccuparsi troppo della comunicazione serva sviluppare idee e programmi. In particolare su temi come produttività e innovazione, di cui l'Italia ha immenso bisogno, sarebbe importante trovare delle linee programmatiche davvero valide.
Gran bella live! Complimenti!
Se mi posso permettere quella di interpellare chi di professione lavora anche con youtube potrebbe essere una scelta vincente per prendere spazio tra i giovani e magari iniziare a far capire il problema drammatico scolastico che affligge questo paese e che forse sia più prioritario fare una scuola competitiva e capace di legalizzare la cannabis ( parlo per esperienza vissuta in prima persona ). Consiglierei di continuare con una rubrica del genere e magari di contattare Marcello Ascani, che secondo me ha un pubblico molto in linea con il vostro progetto
L' una non esclude l' altra, si può essere non ambigui su diritti, droghe, eutanasia, matrimoni, adozioni ecc e si può presentare un programma economico serio
La parte sulla poca importanza che i giovani fanno all' aspetto economico nei programmi politici fa capire perché serva questo movimento. Bravo a Ricky a smorzare la cavolata da Andrea
Il punto sollevato da Michele è cruciale. Non penso di parlare per tutti i 25-30 enni, pero' sinceramente il sentimento è che il modello legato alla crescita infinita sia in crisi da anni... Non vogliamo più essere sacrificati sull'altare della crescita, vogliamo vivere la nostra vita contribuendo ovviamente al benessere comune, ma bilanciando il rapporto con il lavoro. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere il più grande mezzo di emancipazione per arrivare a questo obiettivo.
DRIIIIIN DRIIIINNNNN nome perfetto diocan
Secondo il mio modesto parere nella ricerca del "frontman" che mette d'accordo tutti almeno sulla competenza è uno solo: Mario Draghi.
Con un governo competente e fuori da una pandemia credo che potrebbe contribuire alla rinascita di questo paese
Non so se Michele e Alberto già l'hanno contattato ma penso che Mario Draghi, come quando veniva invocato a gran voce da Renzi e Calenda non abbia nessuna voglia di mettersi a litigare in parlamento con nessuno.
A me come sostituto più plausibile viene in mente Carlo Cottarelli, comunque, poi ci faranno sapere immagino visto che da Ivan Grieco Michele diceva di avere avuto adesioni di grandi personalità
Primo emendamento del Drin Drin: banda larga ovunque.
Povero Michele
Concordo con Wesa, secondo me ampio spazio va dato a gente da 50anni in su che hanno esperienza e non sono arrivisti, impazienti o arroganti come i più giovani.
Comunque come nome noi domani è bellissimo.
domani ci deve stare nel nome effetivamente, come simbolo che non si pensa solo ai prossimi 5 minuti. L'italia Domani.
(59:19) E grazie, l'educazione economico-finanziaria è bassissima.
@@antoinelles verissimo! Ma se ti serve un grimaldello per acchiappare consenso, non va usata l'economia... Per fare ottime riforme economiche serve un aggancio che ti faccia prendere voti. E poi il prof ci fa anche una bella formazione economico-finanziaria!
Wesa: "Il rischio peggiore é che diventi un partito radicale".
Io: Mi sono associato al Drin Drin appunto perché é il movimento piú radicale nello spettro politico italiano.
Forchiell il nostro Grillo ! (con tutta l'ironia, l'autoironia e il rispetto dovuto)
Il tuo commento è perfettamente in linea drin drin, dici tutto alla fine non dici niente
Posso dire che nella copertina sembra che wesa dia un abbraccio da dietro ad Andrea ahahahahhaha
In linea di massima mi sembra che le linee guida del movimento si avvicinino molto al mio ideale politico.
Devo capire meglio la questione pensioni, so di andare troppo nello specifico su un tema appena accennato da un partito neanch'ora nato, però penso sia importante partire con la consapevolezza che quando si pensa a una riforma vadano considerate una vastissima quantità di situazioni e problematiche.
Sono d'accordo che il futuro dell'Italia non può sorreggersi su pochi giovani che lavorano e tanti vecchi in pensione.
D'altro canto però penso anche a tante persone come mio padre, muratore, che si è fatto il culo per quasi 40 anni in cantiere permettendo a me e i miei fratelli di studiare e che tra 1/2 anni andrà in pensione con la schiena a pezzi.
Io sarei anche d'accordo che una riforma che "posticipi" le pensioni sia neccesaria purché si tenga conto che deve essere elaborata tenendo conto della professione: mi pare ovvio che un muratore non può andare in pensione a 70 anni, mentre un impiegato d'ufficio sì.
Aspetto sempre con curiosità un primo programma politico un pò più ciccioso e dettagliato.
Ottima live, contributi di Riccardo interessanti. Peccato Michele non sia riuscito ad ascoltare il suo punto sui 30enni arrivisti vs 60enni realizzati pronti a fare da servitori dello stato. A me (parere del tutto personale) piacerebbe un partito con una rappresentanza giovanile di alto livello intellettuale e morale (Wesa e Hallissey sono ottimi esempi) ma con il contributo di “competenze mature”, come credo sia nell’intenzione del drin drin.
Tutti questi dibattiti sulla comunicazione li seguo fino a un certo punto. La domanda da farsi è come può un nuovo partito di centro superare quella soglia del 4% che taglierebbe fuori anche i vari Italia Viva, Azione, +Europa. Già solo questo è un obiettivo molto complicato, purtroppo Fare al suo tempo non ci riuscì.
Contenuti forti e senza compromessi potrebbero esserne il viatico. Milei e Grillo ci hanno insegnato che una comunicazione brutale aiuta, Calenda con contenuti decenti fece un ottimo risultato nelle amministrative di Roma. Il tema è molto complesso.
Infine, dire che ai giovani non interessa l’economia è una sciocchezza, l’economia interessa a tutti perché riguarda la carne viva di tutti. Credo che un ventenne italiano sappia che se vuole un futuro ambizioso (o anche solo economicamente accettabile) dovrà espatriare e non credo ne sia contento.