Trento: nel CANYON ritrovato

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  • Опубликовано: 12 окт 2024
  • La meta di questa settimana è a pochi minuti da Trento lungo l’antica strada che conduce in Valsugana.
    Stiamo parlando della forra di Ponte Alto, un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica.
    Un tempo il Fersina, dopo aver percorso la Val dei Mocheni, si dirigeva verso sud-est lungo la Valsugana e confluiva nel Lago di Caldonazzo.
    Circa 7000 anni fa i detriti depositati dai ghiacciai, in ritiro dopo la fine dell'ultima glaciazione, si accumularono in un conoide che dalla Vigolana scendeva verso la piana di Pergine, creando una “diga” che costrinse il Fersina verso ovest, nel suo corso attuale. Il torrente ha quindi dovuto farsi strada erodendo strati di rocce calcaree depositate nel corso di ben 140 Milioni di anni (perlopiù Scaglia Rossa), fino a creare una forra profonda un centinaio di metri che separa le pendici del Monte Celva da quelle del Calisio. L’incisione in taluni punti si restringe in modo impressionante; dall’alto non si riesce a tratti a vederne il fondo in quanto il torrente ha scavato anche sui fianchi, spostandosi di lato.
    Con Luca Stefenelli, esperto accompagnatore di media montagna, ripercorriamo la storia di questo luogo con gli sbarramenti che dall’epoca rinascimentale dei Principi Vescovi hanno consentito di evitare che i detriti raggiungessero la città di Trento.
    Oggi, come ci spiega Lara Casagrande dell’Ecomuseo dell’Argentario, questa località è accessibile a gruppi di visitatori: per info consultare www.ecoargentario.it o telefonare allo 0461-216000.
    Poco distante dall’Orrido troviamo l’Agritur Ponte Alto, un esempio virtuoso che unisce la buona enologia con l’accoglienza di qualità.
    Ci ospitano Alessandra e Matteo Furlani. La sorella maggiore è impegnata con la mamma in cucina per deliziose colazioni, cene di gran classe e la gestione dell’accoglienza che fa tesoro delle moderne tecnologie accompagnate con l’edilizia sostenibile.
    Matteo è un esperto vignaiolo innamorato dei vini naturali che seguono spesso l’antico metodo della fermentazione primitiva.
    Ci immergiamo ancora nelle antiche tradizioni passando dall’erboristeria Cappelletti, storico esempio di legame con il territorio e di passione per le terapie naturali, per poi scambiare alcune considerazioni sulla stagione turistica invernale con Corrado Tononi, giornalista e direttore di Radio Dolomiti.

Комментарии • 2

  • @adrianobanuta2588
    @adrianobanuta2588 3 года назад

    3:32 Vedo, vedo, bella. La vedete anche voi?

  • @adrianobanuta2588
    @adrianobanuta2588 3 года назад

    Ottimi i vini, i salumi e pure i formaggi ma col pane, cari amici non ci siamo. Eppure basterebbe copiare dai Paesi Nordici..