🟢🟢🟢VUOI CAPIRE COME POTARE L’OLIVO SENZA RISCHIARE DI FARGLI DANNI E ANZI METTENDOLO NELLA CONDIZIONE DI ESSERE IN SALUTE E PRODURRE LA QUANTITÀ MASSIMA?VUOI ANCHE CAPIRE COME CONCIMARE, COME FARE I TRATTAMENTI, COME RACCOGLIERE LE OLIVE CORRETTAMENTE, COME CONSERVARE L’OLIO E TANTO ALTRO? HO PREPARATO PER TE DECINE DI VIDEO CORSI, APPROFOBDIMENTI E TUTORIAL IN CAMPO, CHE PER ALTRO AGGIORNO E IMPLEMENTO COSTANTEMENTE… ABBONATI ORA AL MIO SERVIZIO DIDATTICO ESCLUSIVO DOVE AVRAI ANCHE A DISPOSIZIONE UN GRUPPO TELEGRAM PRIVATO PER CHIEDERE CONSIGLI E CONFRONTARTI CON ME E GLI ALTRI APPASSIONATI! TUTTO QUESTO A SOLI 49 euro/anno ✅ CLICCA QUI E INIZIA SUBITO✅ buy.stripe.com/7sIbLiaVWa57cAEdQW Se hai bisogno di assistenza scrivimi a frakicksshop@gmail.com
Bel video... È vero l' olivo vuole aria e luce!!! Io le ho messe a 7.5 x 7.5 m. E devo stare attento a non fare allungare troppo i rami figuriamoci nel super intensivo...
Ciao Fraki grazie per il tuo video, concordo sul fatto che gli olivi sono piante che hanno necessità di spazio, ma non solo bisogna considerare poi il costo per espiantare queste piante e ripiantarne di nuove dopo appena 5 o 6 anni. Proprio perchè le macchine raccoglitrici poi non potrebbero più passarci attraverso. Io ho un oliveto di tipo tradizionale, con alberelli, alberi di media taglia e alberi secolari di 2 o 300 anni. Volevo inoltre sapere se l'utilizzo della macchina scuotitrice a tronco, quella collegata in genere ai trattori, sia su piante giovani che più vetuste, se può comportare dei danni alla pianta che ne possano causare l'indebolimento. Attualmente per la raccolta uso solo abbacchiatori a mano con un azione mirata esclusivamente sui rami e non sul tronco.
Ciao,il suo video è molto educativo. Ma vorrei dire che c’è posto al sole per tutti e ci sono persone spesso ancia e che non ci posso e permettere di pagare un professionale per posare tutto il oliveto è peggio ancora si sono centinaia di alberi visto che poi la posatura è un lavoro spesso pesante e i costi sono alti. Per qto riguarda la luce ,ci sono varietà create su mercato create appostaper questo tipo di coltura. E per via dei trattamenti ci sono molti olivicoltori che lavorino con il caolino que è totalmente innoquo per il uomo è veramente è una mano santa per i alberi. La qualità fenologica è molto alta . Penso ci manca solo la voglia di lavorare e persone disposte a fare piccoli sacrifici per avere un oliveto in produzione. Complimenti per il canale. Saluti.
Aggiungo che pressoché tutto ciò che è intensivo non rispetta la natura e crea prodotti di scarsa qualità, dagli allevamenti di animali, ai frutteti, ci fanno mangiare roba piena di veleni o antibiotici, non fatevi ingannare da chi pensa solo al profitto che nel caso degli oliveti intensivi l’unico a guadagnarci è chi ti vende le piante...
O saputo che in Spagna stanno avendo già grossi problemi con il superntensivo a furia di cimare sopra di lato si è creato più struttura legnosa che x dieci anni non hanno fatto nessun intervento cesorio di massa legnosa creatasi all'interno della pianta.. E ora......
ottimo video , informazioni perfette, ma cerca di non essere ultras. ogni 20 anni cambiano le tecniche di potatura e di coltivazione, quindi comincia a dire "ORA mi sembra meglio questo o quello" non dare quello che sai come oro colato, ci sono altri punti di vista. comunque ti seguo con piacere
Bravo Fra. CONCORDO piennamente.No all' intensivo per ovvie ragioni.Poi a chi dice il contrario ritengo che sia in dovere argomentare e non criticare, non ti pare?A presto.
ciao ,qualche anno fa ho messo a dimora dei mandarini tardivi con 3 x 5.5 , vorrei sapere la tua opinione sul sesto d'impianto un po' più stretto negli agrumi.
Salve. Ma il super intensivo rimane per pochi anni, poi si fa una pianta si e una no, poi dopo anni ancora una si una no altrimenti rimettono nuove piante. Anche a me non piace e non convince. In Valtellina non so ora ma anni fa' sui meli venivano fatti anche 32 trattamenti fitosanitari........ 😊😊😊
Ma allora perché il sistema dell'oliveto intensivo si sta diffondendo in tutto il mondo? (Es.spagna dove da molti anni ci sono oliveti intensivi) se non fosse redditizio nessuno lo farebbe
Ogni tanto è necessario conoscere le politiche agricole di quel Paese. Sto solo ipotizzando, ma poniamo che il governo spagnolo abbia sovvenzionata colture d'olio basandosi sul numero o la densità di piante ed ecco che l'intensiva o superintensova diventano improvvisamente un ottimo modo per intascarsi un po di soldi e rispenderli immediatamente per i macchinari...
Che strano ho due ettari a oliveto da 7 anni con arbequina e oliana, e mi trovo benissimo, piante vigorose, alta produzione in olive e rese, e non per ultima la qualità, ora dico io come si fanno a dire cosi tante inesattezze come quelle proposte in questo video senza produrre un minimo dato sul campo, ho colleghi che producono 150 quintali per ettaro, di cosa diavolo parli?? E ancora, "chi sa quanti trattamenti" te lo dico io 2 per la tignola con prodotti bio, perché si siamo tutto in bio infatti la mosca non riesce ad attaccare il frutto che rimane molto verde e duro fino a ottobre, per il resto come su tutti gli oliveti basta un paio di trattamenti di rame ogni anno. Io dico va bene non essere a favore di queste culture ma almeno siate obiettivi e onesti, se ci può essere un problema ammetto ONESTAMENTE che puo essere l'irrigazione. Tutto in resto sono fesserie.
Ci credo nei primi 10 anni l’impianto è gestibile dopo ci risentiamo e in ogni caso essendo vincolato a 2/3 varietà produci un olio di qualità standard che ti obbliga a stare basso con i prezzi per vendere...tra qualche anno mi darai ragione...
@@FrakampagnaeOlivi ecco continui a confermare la tua ignoranza sull'argomento... 2/3 varietà 🤣 sono già due anni che sono state presentate 3/4 varietà italiane in collaborazione con l'università di Bari, tra queste la Lecciana e altre due che daranno un olio più carico di polifenoli, ci sono già impianti sperimentali in produzione, lavorati a 2 fasi con impianti con scambiatori tubolari raffreddati, ho assaggiato oli che possono competere tranquillamente con varietà storiche italiane, la mia stessa arbequina e oliana, raccolta a ottobre e lavorata come si deve la vendo a più dell'olio fatto con le altre 500 piante tradizionali che ho, grazie anche alla certificazione bio, per concludere il discorso, prima di mettere questi impianti sono stato in Spagna a vedere impianti che hanno 15 anni.... forse e meglio che parli d'altro..
@@elettricpower lo sai che anche in Spagna li stanno togliendo? Certo che con il giro di soldi che c’è dietro tra piante e attrezzature è ovvio che qualcuno spinga queste teorie, se funzionassero non credi che uno come Giorgio Pannelli le appoggerebbe?o ti ritieni più furbo di chi ha studiato una vita l’olivo?
@@FrakampagnaeOlivi si si li stanno togliendo talmente tanti che ogni anno triplicato gli ettari... per carità io non sono nessuno, abbiamo oliveti e frantoio da solo 5 generazioni, e ho impianti super intensivi al contrario di te che parli per sentito dire..
Dipende dove l’hai letto😅, comunque un sesto d’impianto più largo è meglio, le singole piante hanno più spazio con il risultato che tendono a crescere più in larghezza che in altezza oltre a produrre di più😉
@@FrakampagnaeOlivi dove l'ho letto?!?!.. non saprei dirti ora, magari recupero qualche fonte.. tu che pensi del 5x5 in ogni caso, per la varietà ravece.. dop colline dell'ufita
sono già tanti nel mondo a produrre "quantità" da anni, facilmente reperibile sul mercato, l'Italia intera dovrebbe puntare alla sola qualità e a valorizzare una biodiversità da far invidia a tutti gli altri Paesi, che ci permette di creare prodotti eccezzionali
Discorso corretto se la qualità la pagassero non come la quantità...e questo vale per tutti i tipi di coltivazione. Sono il primo a pensare che la vecchia.scuola italiana con le sue cultivar non si batte, ma ci vorrebbe anche un po' di onestà nel dire che con i piccoli numeri ormai non si vive più
Peccato che la qualità la vogliono pagare come quantità. È per questo che al sud soprattutto vengono allevate in questa maniera soprattutto negli ultimi 15 anni
bravo francesco, prefrire sempre la qualità alla quantità; l'intensivo non ha alcun criterio sostenibile per la saluta della pianta è solo un modo per sfruttarla al massimo e senza criterio alcuno.
🟢🟢🟢VUOI CAPIRE COME POTARE L’OLIVO SENZA RISCHIARE DI FARGLI DANNI E ANZI METTENDOLO NELLA CONDIZIONE DI ESSERE IN SALUTE E PRODURRE LA QUANTITÀ MASSIMA?VUOI ANCHE CAPIRE COME CONCIMARE, COME FARE I TRATTAMENTI, COME RACCOGLIERE LE OLIVE CORRETTAMENTE, COME CONSERVARE L’OLIO E TANTO ALTRO?
HO PREPARATO PER TE DECINE DI VIDEO CORSI, APPROFOBDIMENTI E TUTORIAL IN CAMPO, CHE PER ALTRO AGGIORNO E IMPLEMENTO COSTANTEMENTE…
ABBONATI ORA AL MIO SERVIZIO DIDATTICO ESCLUSIVO DOVE AVRAI ANCHE A DISPOSIZIONE UN GRUPPO TELEGRAM PRIVATO PER CHIEDERE CONSIGLI E CONFRONTARTI CON ME E GLI ALTRI APPASSIONATI!
TUTTO QUESTO A SOLI 49 euro/anno ✅
CLICCA QUI E INIZIA SUBITO✅
buy.stripe.com/7sIbLiaVWa57cAEdQW
Se hai bisogno di assistenza scrivimi a frakicksshop@gmail.com
Salve.
Io non capisco proprio quelli che non mettono il like o non like......tra l'altro i tuoi videos sempre interessanti.😊
Bel video... È vero l' olivo vuole aria e luce!!! Io le ho messe a 7.5 x 7.5 m. E devo stare attento a non fare allungare troppo i rami figuriamoci nel super intensivo...
Ciao Fraki grazie per il tuo video, concordo sul fatto che gli olivi sono piante che hanno necessità di spazio, ma non solo bisogna considerare poi il costo per espiantare queste piante e ripiantarne di nuove dopo appena 5 o 6 anni. Proprio perchè le macchine raccoglitrici poi non potrebbero più passarci attraverso. Io ho un oliveto di tipo tradizionale, con alberelli, alberi di media taglia e alberi secolari di 2 o 300 anni. Volevo inoltre sapere se l'utilizzo della macchina scuotitrice a tronco, quella collegata in genere ai trattori, sia su piante giovani che più vetuste, se può comportare dei danni alla pianta che ne possano causare l'indebolimento. Attualmente per la raccolta uso solo abbacchiatori a mano con un azione mirata esclusivamente sui rami e non sul tronco.
Ciao,il suo video è molto educativo. Ma vorrei dire che c’è posto al sole per tutti e ci sono persone spesso ancia e che non ci posso e permettere di pagare un professionale per posare tutto il oliveto è peggio ancora si sono centinaia di alberi visto che poi la posatura è un lavoro spesso pesante e i costi sono alti. Per qto riguarda la luce ,ci sono varietà create su mercato create appostaper questo tipo di coltura. E per via dei trattamenti ci sono molti olivicoltori che lavorino con il caolino que è totalmente innoquo per il uomo è veramente è una mano santa per i alberi. La qualità fenologica è molto alta . Penso ci manca solo la voglia di lavorare e persone disposte a fare piccoli sacrifici per avere un oliveto in produzione. Complimenti per il canale. Saluti.
Secondo me il super intensivo non va bene nemmeno con altre colture..in particolare con l’olivo che richiede molta luce..bel video come sempre Fra!
Aggiungo che pressoché tutto ciò che è intensivo non rispetta la natura e crea prodotti di scarsa qualità, dagli allevamenti di animali, ai frutteti, ci fanno mangiare roba piena di veleni o antibiotici, non fatevi ingannare da chi pensa solo al profitto che nel caso degli oliveti intensivi l’unico a guadagnarci è chi ti vende le piante...
Frakick 89 hai detto tutto tu Fra, descritto molto, ma molto bene, quindi inutile aggiungere parole!
O saputo che in Spagna stanno avendo già grossi problemi con il superntensivo a furia di cimare sopra di lato si è creato più struttura legnosa che x dieci anni non hanno fatto nessun intervento cesorio di massa legnosa creatasi all'interno della pianta.. E ora......
M a il sesto impianto 5 x5 o 6x7 quale il migliore?
Fra diciamolo che in spagna si usano l'Arbosana o l'Arbequina che rimangono nane..
ottimo video , informazioni perfette, ma cerca di non essere ultras. ogni 20 anni cambiano le tecniche di potatura e di coltivazione, quindi comincia a dire "ORA mi sembra meglio questo o quello" non dare quello che sai come oro colato, ci sono altri punti di vista.
comunque ti seguo con piacere
Giusto, anche perché al momento non ci sono pareri univoci sulla poca efficacia del superintensivo o intensivo.
Bravo Fra. CONCORDO piennamente.No all' intensivo per ovvie ragioni.Poi a chi dice il contrario ritengo che sia in dovere argomentare e non criticare, non ti pare?A presto.
Informazioni molto importanti 👍👍👍
ciao ,qualche anno fa ho messo a dimora dei mandarini tardivi con 3 x 5.5 , vorrei sapere la tua opinione sul sesto d'impianto un po' più stretto negli agrumi.
Il motivo primario è che l'olivo ha bisogno di aria e di luce quindi tutte ste piante attaccate non servono a nulla... Grande Fra sempre chiaro 👍💪
Salve.
Ma il super intensivo rimane per pochi anni, poi si fa una pianta si e una no, poi dopo anni ancora una si una no altrimenti rimettono nuove piante.
Anche a me non piace e non convince.
In Valtellina non so ora ma anni fa' sui meli venivano fatti anche 32 trattamenti fitosanitari........
😊😊😊
Ma allora perché il sistema dell'oliveto intensivo si sta diffondendo in tutto il mondo? (Es.spagna dove da molti anni ci sono oliveti intensivi) se non fosse redditizio nessuno lo farebbe
Infatti stanno iniziando a toglierli anche lì non ha proprio senso come sistema...
In spagna si usa l'Arbequina o l'Arbosana per l'intensivo e ovviamente son olivi nani...
Ogni tanto è necessario conoscere le politiche agricole di quel Paese. Sto solo ipotizzando, ma poniamo che il governo spagnolo abbia sovvenzionata colture d'olio basandosi sul numero o la densità di piante ed ecco che l'intensiva o superintensova diventano improvvisamente un ottimo modo per intascarsi un po di soldi e rispenderli immediatamente per i macchinari...
Che strano ho due ettari a oliveto da 7 anni con arbequina e oliana, e mi trovo benissimo, piante vigorose, alta produzione in olive e rese, e non per ultima la qualità, ora dico io come si fanno a dire cosi tante inesattezze come quelle proposte in questo video senza produrre un minimo dato sul campo, ho colleghi che producono 150 quintali per ettaro, di cosa diavolo parli??
E ancora, "chi sa quanti trattamenti" te lo dico io 2 per la tignola con prodotti bio, perché si siamo tutto in bio infatti la mosca non riesce ad attaccare il frutto che rimane molto verde e duro fino a ottobre, per il resto come su tutti gli oliveti basta un paio di trattamenti di rame ogni anno.
Io dico va bene non essere a favore di queste culture ma almeno siate obiettivi e onesti, se ci può essere un problema ammetto ONESTAMENTE che puo essere l'irrigazione. Tutto in resto sono fesserie.
Ci credo nei primi 10 anni l’impianto è gestibile dopo ci risentiamo e in ogni caso essendo vincolato a 2/3 varietà produci un olio di qualità standard che ti obbliga a stare basso con i prezzi per vendere...tra qualche anno mi darai ragione...
@@FrakampagnaeOlivi ecco continui a confermare la tua ignoranza sull'argomento... 2/3 varietà 🤣 sono già due anni che sono state presentate 3/4 varietà italiane in collaborazione con l'università di Bari, tra queste la Lecciana e altre due che daranno un olio più carico di polifenoli, ci sono già impianti sperimentali in produzione, lavorati a 2 fasi con impianti con scambiatori tubolari raffreddati, ho assaggiato oli che possono competere tranquillamente con varietà storiche italiane, la mia stessa arbequina e oliana, raccolta a ottobre e lavorata come si deve la vendo a più dell'olio fatto con le altre 500 piante tradizionali che ho, grazie anche alla certificazione bio, per concludere il discorso, prima di mettere questi impianti sono stato in Spagna a vedere impianti che hanno 15 anni.... forse e meglio che parli d'altro..
@@elettricpower lo sai che anche in Spagna li stanno togliendo?
Certo che con il giro di soldi che c’è dietro tra piante e attrezzature è ovvio che qualcuno spinga queste teorie, se funzionassero non credi che uno come Giorgio Pannelli le appoggerebbe?o ti ritieni più furbo di chi ha studiato una vita l’olivo?
@@FrakampagnaeOlivi si si li stanno togliendo talmente tanti che ogni anno triplicato gli ettari... per carità io non sono nessuno, abbiamo oliveti e frantoio da solo 5 generazioni, e ho impianti super intensivi al contrario di te che parli per sentito dire..
@@elettricpower come si chiama il tuo frantoio?
scusa ma anche la raccolta e' problematica negli impianti intensivi/superintensivi?
che distanza consigli tra pianta a pianta e tra i filari ?
Dipende dal tipo di varietà e dal contesto😉
@@FrakampagnaeOlivi dovrei mettere varietà semidana , nel sud Sardegna. Mi hanno detto 6 metri per 5 circa . Ma vorrei avere anche altri pareri 😁
@@fabianosedda3206 ci sta anche se per non sbagliare farei un 7x6
A vederli questi impianti sembrano sempre carichi però!!!!
@@mirkoadragna7213 i primi anni si poi diventano ingestibili, una fregatura...
Casa ne pensi di un sesto 5,5 per 5,5 sfalzati,io ho fatto un impianto così ottima lezione
Secondo me può andare, anche a me piace quando sono sfalsati
Ciao , come posso fare per contattarti ? Grazie
Ciao dipende a che scopo?
e tu hai studiato il vaso policonico su albero secolari?bravo...potatore professionista
Da più parti ho letto 5x5 come distanze più che soddisfacenti.. può andare? Perché parli di 6x7 o più?
Dipende dove l’hai letto😅, comunque un sesto d’impianto più largo è meglio, le singole piante hanno più spazio con il risultato che tendono a crescere più in larghezza che in altezza oltre a produrre di più😉
@@FrakampagnaeOlivi dove l'ho letto?!?!.. non saprei dirti ora, magari recupero qualche fonte.. tu che pensi del 5x5 in ogni caso, per la varietà ravece.. dop colline dell'ufita
ciao FRANCESCO, guarda che,,,,,,mi sono iscritto al tuo canale, non ti lamentare di me, ajjajajajajajjajajaj
Grandeeee 😂😂😂
sono già tanti nel mondo a produrre "quantità" da anni, facilmente reperibile sul mercato, l'Italia intera dovrebbe puntare alla sola qualità e a valorizzare una biodiversità da far invidia a tutti gli altri Paesi, che ci permette di creare prodotti eccezzionali
Discorso corretto se la qualità la pagassero non come la quantità...e questo vale per tutti i tipi di coltivazione. Sono il primo a pensare che la vecchia.scuola italiana con le sue cultivar non si batte, ma ci vorrebbe anche un po' di onestà nel dire che con i piccoli numeri ormai non si vive più
Non è matematica, ma un bisogno biologico
Peccato che la qualità la vogliono pagare come quantità. È per questo che al sud soprattutto vengono allevate in questa maniera soprattutto negli ultimi 15 anni
Where are the scientific research you are depending on.
Purtroppo siamo in un mondo malato............
potatura
bravo francesco, prefrire sempre la qualità alla quantità; l'intensivo non ha alcun criterio sostenibile per la saluta della pianta è solo un modo per sfruttarla al massimo e senza criterio alcuno.
Solo per lobbi della distribuzione
Sono d’accordo con Te, no all’intensivo, no aiuto trattamenti,
Dicevi, vale la pena? No!!!
Sono d'accordo