Grazie Paolo! Gli sforzi del Professore per raggiungere a livelli di coerenza sempre superiori tra le varie narrazioni ci mostrano come egli stesso ci abbia regalato qualcosa che va oltre pure le sue indubbie capacità. Restano dei passaggi non armonizzati, delle incoerenze che però possono essere la forza stessa del Legendarium, nella misura in cui anche nel mondo primario le leggende e i miti del passato ci sono state tramandate secondo narrazioni che presentano punti di vista diversi e che tra di loro non sono coerenti. Queste disarmonie, che potrebbero essere lette come sbavature, in realtà quindi non fanno altro che conferire, paradossalmente, “veridicità” all’intero Legendarium conferiscono allo stesso quella profondità filologica propria delle narrazioni mitiche del mondo primario e di come ci sono arrivate oggi.
Grandissimo Paolo cone sempre impeccabile Le difficoltà riscontrate da tolkien stesso per concludere un silmarillion degno del suo nome ci fa capire le non poche difficoltà che ha dovuto affrontare christopher per donarci il silmarillion così come lo conosciamo oggi , un eredità difficile da gestire ma che ha portato avanti con sempre una mano sul cuore , purtroppo oggi quest eredità viene affrontata meno con la mano sul cuore e più con la mano sul portafoglio che tristezza
Il "legendarium tolkeniano", sia esso visto come compendio o come insieme di parole che danno vita ad un vero e proprio universo non è una parola casuale. Definisce nella sua essenza qualcosa che va oltre la messa in vendita di uno o più testi. Brooks ha prodotto molti libri su Shannara, io stesso da appassionato di quell'ambientazione sono arrivato quasi alla fine delle saghe da lui portate ai nostri occhi ma in nessun caso si parla di "legendarium". Il tuo video come al solito riesce a spiegare al meglio cosa significa e soprattutto cosa vuol dire portarlo avanti.
Ottimo Paolo, la mia è un'osservazione forse banale tuttavia è la sensazione che ho avuto sin dalla prima lettura del Silmarillion, 25 anni fa. Lettura cui ero giunto dopo Il Signore degli Anelli, che mi travolse, e a seguito del quale cominciai freneticamente a cercare altro materiale di Tolkien. Vengo al punto: questa incompletezza, questo "filo" o "cornice" mancanti, io li ho vissuti come forza trascinante, come spinta alla ricerca proprio come lo sarebbe la scoperta di una biblioteca antica, tale e quale Gandalf negli archivi di Minas Tirith, sommerso e immerso fra antiche carte. L'incompletezza - inevitabile? - del Silmarillion è per me la linfa vitale di questo mondo secondario, sospeso nel tempo e nello spazio, così come di fatto lo è il passato nel "nostro" mondo primario: una narrazione desultoria, fra assenze incolmabili e incoerenze irriducibili che non risolveremo mai.
Ottimo Prof. un grande lavoro di divulgazione. Personalmente sono molto contento che ci siano tanti appassionati che attraverso le tue analisi si avvicinano all'autore con l'approccio di studio e non solo della godibilissima lettura degli scritti del nostro.
Grandissimo Paolo come sempre impeccabile sul mondo di Tolkien. P.S. Se Christopher avesse avuto in mano la lettera Concerning … ‘The Hoard’ durante la stesura de Il Silmarillion, avrebbe modificato radicalmente il capitolo “Sulla Caduta del Doriath”. La lettera composta da nove pagine, fornisce uno schema de Il Silmarillion collegandolo alla sua poesia ‘The Hoard’ (Il Tesoro). Tolkien aveva risposto a una missiva in cui Elgar aveva fatto diverse osservazioni sulla poesia, pubblicata ne Le Avventure di Tom Bombadil nel 1962. La lettera tratta proprio degli argomenti della rovina del Doriath e altro ancora. L’esistenza stessa di questa lettera era sconosciuta almeno finché un suo estratto non è apparso in Sotheby’s English Literature and English History, il 6-7 dicembre 1984 e fu rimessa in vendita nel 2022 su Heritage Auctions, che ha deciso, per la felicità di tutti i lettori del professore, di rendere disponibile le scansioni ad alta risoluzione di questo manoscritto in rete. Parlerai in futuro di questa lettera Paolo?
La lettera alla Harper l'ho letta bene perché mi ha mostrato il lato da "scrittore umano" di Tolkien, alla ricerca di un anfitrione e non solo uno scrittore "per se stesso". Inoltre, il tuo pensiero sul Silmarillion mi conferma quanto la versione pubblicata da Christopher seguita dalla History siano profondamente interpretativi (pur con dei limiti, deliberatamente smembrati da amazon) e non si prestino a dei pareri definitivi o assoluti, proprio perché la versione finale, rimaneggiata, revisionata da Tolkien in persona non ci è mai pervenuta. Ed ecco perché, personalmente, ritengo il Silmarillion di Christopher forse anche più importante della History stessa. Grazie mille Paolo👍
Paolo volevo chiederti se, a parte la History, esiste un testo che affronta la storia editoriale e i problemi redazionali del Silmarillion. Mi pare che in una vecchia live tu e Nicola abbiate fatto riferimento ad un testo del genere, ma non ricordo quale. fosse.
Scusami Paolo, colgo l'occasione per chiederti cosa ne pensi dei MARILLION, che per il nome e per le atmosfere del loro primo sound si sono ispirati all'opera di Tolkien. Ti piacciono ?
Lo immaginavo. Mi fa piacere. Io amo anche la fase Hogarth, ma devo dire che ultimamente il quarto album con Fish, "Clutching at Straw", è quello che ascolto di più. Ci ho messo a capirlo, ma adesso lo venero.
@@PaoloNardiSoia mi permetto di consigliarti RAINGODS WITH ZIPPOS, il disco solo di FISH uscito nel 1999. Secondo me il più bello della sua carriera solista. Ciao
A nessuno è venuto mai il dubbio che Christopher abbia scritto di suo pugno,tutto il materiale postumo che viene attribuito a suo padre? Ci sono prove che sia stato davvero JRR Tolkien a scrivere tutte le opere pubblicate in seguito dal figlio? Perdonate la domanda sciocca,ma da profano è una curiosità che mi sono sempre chiesto.
Grazie Paolo! Gli sforzi del Professore per raggiungere a livelli di coerenza sempre superiori tra le varie narrazioni ci mostrano come egli stesso ci abbia regalato qualcosa che va oltre pure le sue indubbie capacità. Restano dei passaggi non armonizzati, delle incoerenze che però possono essere la forza stessa del Legendarium, nella misura in cui anche nel mondo primario le leggende e i miti del passato ci sono state tramandate secondo narrazioni che presentano punti di vista diversi e che tra di loro non sono coerenti. Queste disarmonie, che potrebbero essere lette come sbavature, in realtà quindi non fanno altro che conferire, paradossalmente, “veridicità” all’intero Legendarium conferiscono allo stesso quella profondità filologica propria delle narrazioni mitiche del mondo primario e di come ci sono arrivate oggi.
Grandissimo Paolo cone sempre impeccabile
Le difficoltà riscontrate da tolkien stesso per concludere un silmarillion degno del suo nome ci fa capire le non poche difficoltà che ha dovuto affrontare christopher per donarci il silmarillion così come lo conosciamo oggi , un eredità difficile da gestire ma che ha portato avanti con sempre una mano sul cuore , purtroppo oggi quest eredità viene affrontata meno con la mano sul cuore e più con la mano sul portafoglio che tristezza
Ahimè
Interessantissima disamina.❤ grazie.Complimenti anticipati per la live di questa sera ,che vedrò con calma in differita.😊
Livelli sempre più alti. Complimenti! È un piacere ascoltare questi approfondimenti
Ahhh fantastico doppio appuntamento Oggi, benissimo sarà Una giornata all insegna della cultura Tolkieniana 😊😊😊
Che video meraviglioso!!! Grazie Paolo!
L ho visto ora in pausa pranzo, fantastico,come sempre!ma stasera s attende la live ovviamente 😊😊😊💪⚡
Il "legendarium tolkeniano", sia esso visto come compendio o come insieme di parole che danno vita ad un vero e proprio universo non è una parola casuale. Definisce nella sua essenza qualcosa che va oltre la messa in vendita di uno o più testi. Brooks ha prodotto molti libri su Shannara, io stesso da appassionato di quell'ambientazione sono arrivato quasi alla fine delle saghe da lui portate ai nostri occhi ma in nessun caso si parla di "legendarium". Il tuo video come al solito riesce a spiegare al meglio cosa significa e soprattutto cosa vuol dire portarlo avanti.
Ottimo Paolo, la mia è un'osservazione forse banale tuttavia è la sensazione che ho avuto sin dalla prima lettura del Silmarillion, 25 anni fa. Lettura cui ero giunto dopo Il Signore degli Anelli, che mi travolse, e a seguito del quale cominciai freneticamente a cercare altro materiale di Tolkien. Vengo al punto: questa incompletezza, questo "filo" o "cornice" mancanti, io li ho vissuti come forza trascinante, come spinta alla ricerca proprio come lo sarebbe la scoperta di una biblioteca antica, tale e quale Gandalf negli archivi di Minas Tirith, sommerso e immerso fra antiche carte. L'incompletezza - inevitabile? - del Silmarillion è per me la linfa vitale di questo mondo secondario, sospeso nel tempo e nello spazio, così come di fatto lo è il passato nel "nostro" mondo primario: una narrazione desultoria, fra assenze incolmabili e incoerenze irriducibili che non risolveremo mai.
Ottimo Prof. un grande lavoro di divulgazione. Personalmente sono molto contento che ci siano tanti appassionati che attraverso le tue analisi si avvicinano all'autore con l'approccio di studio e non solo della godibilissima lettura degli scritti del nostro.
Grandissimo Paolo come sempre impeccabile sul mondo di Tolkien.
P.S. Se Christopher avesse avuto in mano la lettera Concerning … ‘The Hoard’ durante la stesura de Il Silmarillion, avrebbe modificato radicalmente il capitolo “Sulla Caduta del Doriath”. La lettera composta da nove pagine, fornisce uno schema de Il Silmarillion collegandolo alla sua poesia ‘The Hoard’ (Il Tesoro). Tolkien aveva risposto a una missiva in cui Elgar aveva fatto diverse osservazioni sulla poesia, pubblicata ne Le Avventure di Tom Bombadil nel 1962. La lettera tratta proprio degli argomenti della rovina del Doriath e altro ancora. L’esistenza stessa di questa lettera era sconosciuta almeno finché un suo estratto non è apparso in Sotheby’s English Literature and English History, il 6-7 dicembre 1984 e fu rimessa in vendita nel 2022 su Heritage Auctions, che ha deciso, per la felicità di tutti i lettori del professore, di rendere disponibile le scansioni ad alta risoluzione di questo manoscritto in rete.
Parlerai in futuro di questa lettera Paolo?
Non lo so, devo approfondire. Certo è che Christopher è Kay hanno fatto un lavoro e con quello che avevano
Ottimo video Paolo, molto interessante.
Grazie Christopher per aver a modo tuo coerentizzato certi elementi.
La lettera alla Harper l'ho letta bene perché mi ha mostrato il lato da "scrittore umano" di Tolkien, alla ricerca di un anfitrione e non solo uno scrittore "per se stesso". Inoltre, il tuo pensiero sul Silmarillion mi conferma quanto la versione pubblicata da Christopher seguita dalla History siano profondamente interpretativi (pur con dei limiti, deliberatamente smembrati da amazon) e non si prestino a dei pareri definitivi o assoluti, proprio perché la versione finale, rimaneggiata, revisionata da Tolkien in persona non ci è mai pervenuta. Ed ecco perché, personalmente, ritengo il Silmarillion di Christopher forse anche più importante della History stessa. Grazie mille Paolo👍
Grazie ❤️
Paolo volevo chiederti se, a parte la History, esiste un testo che affronta la storia editoriale e i problemi redazionali del Silmarillion. Mi pare che in una vecchia live tu e Nicola abbiate fatto riferimento ad un testo del genere, ma non ricordo quale. fosse.
C'è il fondamentale Arda Reconstructed di D.C.Kane
Scusami Paolo, colgo l'occasione per chiederti cosa ne pensi dei MARILLION, che per il nome e per le atmosfere del loro primo sound si sono ispirati all'opera di Tolkien. Ti piacciono ?
Li adoro, almeno i primi tre dischi
Lo immaginavo. Mi fa piacere. Io amo anche la fase Hogarth, ma devo dire che ultimamente il quarto album con Fish, "Clutching at Straw", è quello che ascolto di più. Ci ho messo a capirlo, ma adesso lo venero.
@@michelevantini2877 Clutching è carino ma non arriva ai livelli dei primi tre. L'era Hogarth mi fa dormire 😇
@@PaoloNardiSoia mi permetto di consigliarti RAINGODS WITH ZIPPOS, il disco solo di FISH uscito nel 1999. Secondo me il più bello della sua carriera solista. Ciao
@@michelevantini2877 ci proverò, il guaio è che a me non piace nemmeno Fish solista 😅
In Nardi we trust!
A nessuno è venuto mai il dubbio che Christopher abbia scritto di suo pugno,tutto il materiale postumo che viene attribuito a suo padre?
Ci sono prove che sia stato davvero JRR Tolkien a scrivere tutte le opere pubblicate in seguito dal figlio?
Perdonate la domanda sciocca,ma da profano è una curiosità che mi sono sempre chiesto.
Video riassuntivo perfetto... unica cosa, la lettera a Milton Waldman è del 1951!
Ho detto che è la lettera 131 del 1951
ops, scusami, errore mio... avevo capito 1931 ed ero così convinto che non ho nemmeno controllato
Perché non usare un personaggio come Tom Bombadil per narrare tutte le storie?
non avrebbe senso un unico punto di vista
Devo essere sincero che in effetti la notevole incompletezza riguardo ai racconto di Earendil mi era del tutto nota.
L'autoconsapevolezza + la gioja!
Insomma la Questione Tolkeniana è seconda solo a quella Omerica
non lo dire che ce' uno che poi😅 ti manda il ranking norvegese