Hai deciso di cambiare genere? Ecco 3 cose a cui dovresti fare attenzione! 👉🏻 E se vuoi saperne di più sull'editoria e sulla scrittura, fai un salto su www.edday.it!
A essere sincero non mi sono mai posto il problema. Per me il genere non è il punto di partenza, ma di arrivo. Ogni storia ha un modo più indicato per essere raccontata e, forse perché non lo faccio di professione, mi piace scrivere di tutto, perché tutto ha il suo fascino. Dal punto di vista del marketing può essere controproducente, ma le mie passioni mi portano lì e non voglio pormi limiti. Inoltre, a volte essere meno conoscenti di un genere porta a sviluppi più interessanti, a uscire dai soliti binari su cui viaggia chi è più avvezzo. Ma penso che questo sia un altro discorso.
Suona bene… ma di cosa parli? Fammi degli esempi contemporanei. Così capisco. Il genere non è un limite, è un universo nel quale ti accomodi e riesci a esprimerti.
@@ChiaraBerettaMazzotta Alludevo in realtà alla capacità dei grandi artisti di imprimere un carattere personale alle proprie opere, pur partendo dalle regole codificate della letteratura. Alcuni esempi: - Pirandello nell'ambito del dramma borghese - Sciascia, Borges, Durrenmatt, Eco, Pennac nell'ambito del giallo - Calvino, Benni, Dahl, Angela Carter nell'ambito della fiaba La trasgressione e la commistione stilistica e di genere contraddistinguono soprattutto la cosiddetta letteratura postmoderna.
@@enricogarosi6646 Tu mi parli di grandi classici (e tutti peraltro si sono confrontati con il genere lo hanno toccato e valicato) però nel video parliamo di una questione molto precisa. Se scrivi e ti muovi dentro a un genere e a un certo punto ti trovi a voler uscire da quel "frame" cosa fai? 😉
A essere sincero non mi sono mai posto il problema. Per me il genere non è il punto di partenza, ma di arrivo. Ogni storia ha un modo più indicato per essere raccontata e, forse perché non lo faccio di professione, mi piace scrivere di tutto, perché tutto ha il suo fascino. Dal punto di vista del marketing può essere controproducente, ma le mie passioni mi portano lì e non voglio pormi limiti. Inoltre, a volte essere meno conoscenti di un genere porta a sviluppi più interessanti, a uscire dai soliti binari su cui viaggia chi è più avvezzo. Ma penso che questo sia un altro discorso.
Un vero artista non segue nessun genere, lo crea!
Suona bene… ma di cosa parli? Fammi degli esempi contemporanei. Così capisco. Il genere non è un limite, è un universo nel quale ti accomodi e riesci a esprimerti.
@@ChiaraBerettaMazzotta Alludevo in realtà alla capacità dei grandi artisti di imprimere un carattere personale alle proprie opere, pur partendo dalle regole codificate della letteratura. Alcuni esempi:
- Pirandello nell'ambito del dramma borghese
- Sciascia, Borges, Durrenmatt, Eco, Pennac nell'ambito del giallo
- Calvino, Benni, Dahl, Angela Carter nell'ambito della fiaba
La trasgressione e la commistione stilistica e di genere contraddistinguono soprattutto la cosiddetta letteratura postmoderna.
@@enricogarosi6646 Tu mi parli di grandi classici (e tutti peraltro si sono confrontati con il genere lo hanno toccato e valicato) però nel video parliamo di una questione molto precisa. Se scrivi e ti muovi dentro a un genere e a un certo punto ti trovi a voler uscire da quel "frame" cosa fai? 😉