Io non ce la faccio più con i colleghi... tutti gli ambienti di lavoro,o la maggioranza sono pieni di cattiveria. Io se potessi lavorerei da casa e a farsi benedire tutti...
Purtroppo nelle aziende ci sono persone con tante personalità e problemi psicologici. Non è sempre facile evitarle al 100% perché spesso fanno parte del tuo stesso team e devi spesso sentirle ogni giorno, anche se non si rivolgono direttamente a te con il loro vittimismo e tossicità, spesso li senti comunque parlare con i loro simili di argomenti tossici e in un qualche modo possono disturbarci comunque anche se cerchiamo di evitarle.
Diciamo che negli ambienti di lavoro dovrebbero esistere delle selezioni per cui le persone dovrebbero andare a lavorare vicino a persone più adatte a loro.
ESATTOOO!!!! invece spesso i capi se ne fregano e fanno solo i loro comodi o tutt'al più prendono la soluzione con la quale la mettono in culo a noi anche se sarebbe stato da fare il contrario . Io in sto caso sono direttamente andata via a una certa
Buonasera Daniele..la fuga è sopravvivenza siamo d’accordo..ma da un familiare, da un amico/a, (forse)..ma la realtà lavorativa italiana soprattutto è quasi da terzo mondo, nn esiste una figura come uno psicologo sul luogo di lavoro o un capo del personale a cui rivolgersi portando prove (nel mio caso ci sarebbe prima una caposala piuttosto dispotica da scavalcare, parliamo di clinica) che ti ascolti senza cercare un confronto immediato drammatico diretto (dove collega tossico saprebbe benissimo come difendersi e girare il coltello dalla parte del manico) che capisca il R I S P E T T O (quando è proprio la caposala la prima ad affidarsi a ruffiani e manipolatori creando un ambiente teso, pesante, il reparto deve splendere come un gioiello, ma lei ti fa discorsi strani indiretti dove ti fa capire che nn le piaci, fa sfuriate improvvise immotivate arroganti in mezzo al reparto.. nn scherziamo eh!) dove tu puoi decidere innanzitutto in che reparto andare …e poi perchè sinceramente bisogna raggirare il problema? perchè nn affrontare la mela marcia invece che spostare le mele sane…la collega tossica al tuo pari (nel mio caso) nn è una stupida, ha bisogno di nutrirsi, è una vampira energetica, sa come conquistarsi le infermiere professionali e la capa mostrandosi efficientissima capace, insomma la migliore di tutti..dovresti vivere col registratore in tasca (soprattutto nel weekend quando nn c’è la caposala nei paraggi) ed essere pronta a mettere la mano in tasca e attivare il rec per immortalare le sue crisi, le sfuriate, le grida, si riempie la bocca che quello che fa (cioè starmi addosso)è stato ordinato dalla caposala e se anche le rispondo “come mai lo dice a te e nn a me?” lei si corregge, spara caxxate e nel frattempo arriva il medico e ci prendiamo una sgridata generica x mancanza di rispetto ai pazienti, io chiedo scusa (che nn ero manco io a gridare cercando di farla tacere di calmarla) e lei no continuando a star chiusa nel bagno della camera facendo finta di pulire ancora..questo è un esempio tra i tanti e neanche tra i più terribili, dopo un anno e mezzo in questa clinica mi sembra ne siano passati 10…all’inizio mi sentivo in un horror, ora diciamo i mobbing sono sporadici, quando capita l’occasione di potersi attaccare al mio collo..(faccio presente che la lotta sta proprio perchè io ho un carattere forte e nn riesce a dominarmi)e comunque fanno male queste sfuriate, ti guastano le giornate, le debolezze che ognuno di noi ha vengono minate..le altre mie colleghe cioè ausiliari sono: chi depressa, chi scimmia volante della narcisista in questione, sì tra le tante lamentele sulla sua vita, quella che la marchia è la famiglia disfunzionale di origine dove in uno sfondo agghiacciante mi ha colpito la madre che la incatenava fuori in cortile, quindi è normale rimanere senza parole (seppur avesse raccontato bugie e ingigantite sarebbe comunque una brava attrice che nn vuole assolutamente essere smascherata da me..e ha capito che l’ho sgamata) e assecondarla ed essere assertivi il + possibile..ma c’è un limite..la visione distorta del mondo ce l’ha lei e dovrei essere io ad allontanarmi? lo farei volentieri se mi proponessero un ambiente diverso più professionale…e se cambiando anche clinica passassi dalla padella alla brace?..permettendo a questo “repartino” di fare anche festa x la mia “dipartita-sconfitta”? è vero a volte perdere significa vincere la propria salute..ma allora bisognerebbe cambiare lavoro, mettersi in proprio, cambiare vita pur di abbandonare questi luoghi di lavoro diventati di questi tempi campi di battaglia e di sfoghi per le proprie frustrazioni e la qualunque, ma chi ti da uno straccio di stipendio a 56 anni in questo mare di giovani disoccupati e magari laureati..guardi potrei scriverne un libro..anzi ho scritto anche troppo, mi scuso del commento infinito e comunque la ringrazio perchè forse è l’unico qui su youtube ad avere toccato un argomento così delicato e complicato come la tossicità sul lavoro…qualche spunto sicuramente me lo sta dando…ma x il mio problema rimane una goccia nel mare..una zattera va..grazie ancora per l’attenzione e scusi l’ironia..
Mammamia, ho vissuto lo stesso incubo in albergo. Mi è già stato fatto notare infatti che ambiente alberghiero e ospedaliero si assomigliano. Nel mio caso a devastarmi sono state (anzi parliamo più che altro al singolare) persone di livello inferiore pensa te , anche se erano quelle che realmente comandavano lì purtroppo, con la scusa del loro essere leccaculo oltre ogni modo immaginabile. Quindi mi sento pure in colpa di essere una cretina che si fa mettere i piedi in testa dagli inferiori anche se purtroppo inferiori non erano , anche in ragione del fatto che erano lì da una vita
Disquisizione , come al solito , eccellente. Purtroppo nella realta’ vi sono situazioni nelle quali e’ piuttosto difficile destreggiarsi. La piu’ frequente : quando chi realizza di essere accanto ad una persona tossica ha scarsa autostima . Oppure quando la persona tossica e’ un tuo diretto superiore , magari con capacita’ professionali chiaramente inferiori alle tue. L’ attitudine al comando , in tutti i campi , deriva da un mix raro : autorevolezza per competenze , disponibilita’ ad essere d’ esempio , istintiva comprensione delle capacita’ e dei meriti dei collaboratori , cosi’ come la ferma ma decisa pretesa nel miglioramento delle lacune professionali o comportamentali. Si da’ rispetto e lo si pretende. Una persona in grado di motivare un gruppo. Si chiama leader. PS : molto spesso , purtroppo , chi dirige un gruppo non ha alcuna delle caratteristiche sopraelencate. E in un sistema lavorativo come quello italiano , letteralmente ingessato , dove si pretende solo di salire di grado , ma mai di scendere ( segnatamente nel comparto pubblico) cio’ e’ un vero dramma.
1000 volte grazie x questa spiegazione magistrale, chiaro e diretto più di tanti libri che ho letto sull'argomento. 👏🏻👏🏻 Hai praticamente descritto tutte le dinamiche che ho nel posto di lavoro di una grande azienda. Dinamiche tossiche, di potere, una giungla. Se non sai difenderti, ti mangiano. Salvo il video tra i preferiti 😉
Purtroppo si, stamattina ero estremamente negativo e frustrato.. la giornata è iniziata decisamente male.. ora si cerca di correggere rotta.. le tue riflessioni sono preziose Daniele.. 20 minuti di video o poco più, il resto lo finirò in un secondo momento.. un saluto grande da Torino comunque, ci siamo conosciuti di persona un giornata di circa 3 anni e mezzo fa
E già giustissimo, io personalmente la sto prendendo a ridere e con filosofia e tengo il numero del mio avvocato perché da me minacciano di licenziare le persone e poi mi cercherò altro
Lo smart working sarebbe la soluzione a tutti i mali del mondo!!! Così è finito il mobbing ed è finito tutto!!!!! Peccato che almeno qua in Italia siamo indietro come sempre di mille anni e quasi nessuno concede lo smartworking
Daniele sei fin troppo ottimista quando sostieni che con il collega bisogna parlare, quel tipo di collega non ti ascolta proprio pensano addirittura che sei il loro zerbino quindi figurati se per loro hai il diritto di parola non riconosceranno mai il tuo lavoro perchè anche laddove fosse perfetto hanno sempre qualcosa da ridire, l'unica cosa che puoi fare in quei casi se non puoi prenderci le distanze perchè lavorate a contatto stretto, l'unica cosa che si può fare è minacciarlo dicendogli sostanzialmente di stare zitto, altrimenti visto che lui ritiene che il tuo lavoro non conta nulla tu non muoverai più un dito, poi vediamo se non apprezzerà più il tuo lavoro quando farà doppia fatica, se poi chiamerà il superiore benissimo lo chiamerà lui e no tu e quindi non sarai tu a fare la figura del lamentoso e se il superiore dice qualcosa tu gli spieghi tutto per filo e per segno e se ti dice di culo neanche vi metterà più insieme, se non chiama il direttore e lui o lei decide di metterti le mani addosso lo puoi sempre denunciare e sono cavoli amari per lui o lei che sia, so che è brutto agire cosi ma purtroppo è l'unico modo per ottenere rispetto da queste persone perchè come diceva mio nonno " se le persone non capiscono le cose con il cervello faglielo capire con la fatica".
@@DanieleAndreaniVabbè dipende come lo critichi e dipende dalla situazione, non si può giudicare così. Ovviamente senza nulla togliere alla sua testimonianza
Io non ce la faccio più con i colleghi... tutti gli ambienti di lavoro,o la maggioranza sono pieni di cattiveria. Io se potessi lavorerei da casa e a farsi benedire tutti...
La cosa che più influisce sulla tossicità dell'ambiente di lavoro è l'orario: 8 ore sono veramente troppe!
vero
A be' quello sicuro, c'è pure chi ne lavora 10/12
Sono troppe anche 7 ore. L’ideale sarebbe 6 ore x 5 giorni a settimana
Purtroppo nelle aziende ci sono persone con tante personalità e problemi psicologici. Non è sempre facile evitarle al 100% perché spesso fanno parte del tuo stesso team e devi spesso sentirle ogni giorno, anche se non si rivolgono direttamente a te con il loro vittimismo e tossicità, spesso li senti comunque parlare con i loro simili di argomenti tossici e in un qualche modo possono disturbarci comunque anche se cerchiamo di evitarle.
La spiegazione più esauriente sul know-how di questi casi. Grazie
Congratulasion 👏👏thanks so much for the best video😊
Ottimo video Ricapitolando i punti più efficaci per trattare le persone tossiche, Fermezza e Allontanamento.
Diciamo che negli ambienti di lavoro dovrebbero esistere delle selezioni per cui le persone dovrebbero andare a lavorare vicino a persone più adatte a loro.
ESATTOOO!!!! invece spesso i capi se ne fregano e fanno solo i loro comodi o tutt'al più prendono la soluzione con la quale la mettono in culo a noi anche se sarebbe stato da fare il contrario . Io in sto caso sono direttamente andata via a una certa
Buonasera Daniele..la fuga è sopravvivenza siamo d’accordo..ma da un familiare, da un amico/a, (forse)..ma la realtà lavorativa italiana soprattutto è quasi da terzo mondo, nn esiste una figura come uno psicologo sul luogo di lavoro o un capo del personale a cui rivolgersi portando prove (nel mio caso ci sarebbe prima una caposala piuttosto dispotica da scavalcare, parliamo di clinica) che ti ascolti senza cercare un confronto immediato drammatico diretto (dove collega tossico saprebbe benissimo come difendersi e girare il coltello dalla parte del manico) che capisca il R I S P E T T O (quando è proprio la caposala la prima ad affidarsi a ruffiani e manipolatori creando un ambiente teso, pesante, il reparto deve splendere come un gioiello, ma lei ti fa discorsi strani indiretti dove ti fa capire che nn le piaci, fa sfuriate improvvise immotivate arroganti in mezzo al reparto.. nn scherziamo eh!) dove tu puoi decidere innanzitutto in che reparto andare …e poi perchè sinceramente bisogna raggirare il problema? perchè nn affrontare la mela marcia invece che spostare le mele sane…la collega tossica al tuo pari (nel mio caso) nn è una stupida, ha bisogno di nutrirsi, è una vampira energetica, sa come conquistarsi le infermiere professionali e la capa mostrandosi efficientissima capace, insomma la migliore di tutti..dovresti vivere col registratore in tasca (soprattutto nel weekend quando nn c’è la caposala nei paraggi) ed essere pronta a mettere la mano in tasca e attivare il rec per immortalare le sue crisi, le sfuriate, le grida, si riempie la bocca che quello che fa (cioè starmi addosso)è stato ordinato dalla caposala e se anche le rispondo “come mai lo dice a te e nn a me?” lei si corregge, spara caxxate e nel frattempo arriva il medico e ci prendiamo una sgridata generica x mancanza di rispetto ai pazienti, io chiedo scusa (che nn ero manco io a gridare cercando di farla tacere di calmarla) e lei no continuando a star chiusa nel bagno della camera facendo finta di pulire ancora..questo è un esempio tra i tanti e neanche tra i più terribili, dopo un anno e mezzo in questa clinica mi sembra ne siano passati 10…all’inizio mi sentivo in un horror, ora diciamo i mobbing sono sporadici, quando capita l’occasione di potersi attaccare al mio collo..(faccio presente che la lotta sta proprio perchè io ho un carattere forte e nn riesce a dominarmi)e comunque fanno male queste sfuriate, ti guastano le giornate, le debolezze che ognuno di noi ha vengono minate..le altre mie colleghe cioè ausiliari sono: chi depressa, chi scimmia volante della narcisista in questione, sì tra le tante lamentele sulla sua vita, quella che la marchia è la famiglia disfunzionale di origine dove in uno sfondo agghiacciante mi ha colpito la madre che la incatenava fuori in cortile, quindi è normale rimanere senza parole (seppur avesse raccontato bugie e ingigantite sarebbe comunque una brava attrice che nn vuole assolutamente essere smascherata da me..e ha capito che l’ho sgamata) e assecondarla ed essere assertivi il + possibile..ma c’è un limite..la visione distorta del mondo ce l’ha lei e dovrei essere io ad allontanarmi? lo farei volentieri se mi proponessero un ambiente diverso più professionale…e se cambiando anche clinica passassi dalla padella alla brace?..permettendo a questo “repartino” di fare anche festa x la mia “dipartita-sconfitta”? è vero a volte perdere significa vincere la propria salute..ma allora bisognerebbe cambiare lavoro, mettersi in proprio, cambiare vita pur di abbandonare questi luoghi di lavoro diventati di questi tempi campi di battaglia e di sfoghi per le proprie frustrazioni e la qualunque, ma chi ti da uno straccio di stipendio a 56 anni in questo mare di giovani disoccupati e magari laureati..guardi potrei scriverne un libro..anzi ho scritto anche troppo, mi scuso del commento infinito e comunque la ringrazio perchè forse è l’unico qui su youtube ad avere toccato un argomento così delicato e complicato come la tossicità sul lavoro…qualche spunto sicuramente me lo sta dando…ma x il mio problema rimane una goccia nel mare..una zattera va..grazie ancora per l’attenzione e scusi l’ironia..
Mammamia, ho vissuto lo stesso incubo in albergo. Mi è già stato fatto notare infatti che ambiente alberghiero e ospedaliero si assomigliano. Nel mio caso a devastarmi sono state (anzi parliamo più che altro al singolare) persone di livello inferiore pensa te , anche se erano quelle che realmente comandavano lì purtroppo, con la scusa del loro essere leccaculo oltre ogni modo immaginabile. Quindi mi sento pure in colpa di essere una cretina che si fa mettere i piedi in testa dagli inferiori anche se purtroppo inferiori non erano , anche in ragione del fatto che erano lì da una vita
Disquisizione , come al solito , eccellente.
Purtroppo nella realta’ vi sono situazioni nelle quali e’ piuttosto difficile destreggiarsi.
La piu’ frequente : quando chi realizza di essere accanto ad una persona tossica ha scarsa autostima .
Oppure quando la persona tossica e’ un tuo diretto superiore , magari con capacita’ professionali chiaramente inferiori alle tue.
L’ attitudine al comando , in tutti i campi , deriva da un mix raro : autorevolezza per competenze , disponibilita’ ad essere d’ esempio , istintiva comprensione delle capacita’ e dei meriti dei collaboratori , cosi’ come la ferma ma decisa pretesa nel miglioramento delle lacune professionali o comportamentali.
Si da’ rispetto e lo si pretende.
Una persona in grado di motivare un gruppo.
Si chiama leader.
PS : molto spesso , purtroppo , chi dirige un gruppo non ha alcuna delle caratteristiche sopraelencate. E in un sistema lavorativo come quello italiano , letteralmente ingessato , dove si pretende solo di salire di grado , ma mai di scendere ( segnatamente nel comparto pubblico) cio’ e’ un vero dramma.
Daniele ottimo video grazie mille per le tue spiegazioni fatte in modo semplice e chiare...👍❤️❤️❤️
Grazie di cuore
1000 volte grazie x questa spiegazione magistrale, chiaro e diretto più di tanti libri che ho letto sull'argomento. 👏🏻👏🏻
Hai praticamente descritto tutte le dinamiche che ho nel posto di lavoro di una grande azienda. Dinamiche tossiche, di potere, una giungla. Se non sai difenderti, ti mangiano.
Salvo il video tra i preferiti 😉
Grazie caro Alberto, sei gentilissimo. Seguimi per altri video, un abbraccio!
Grazie
“Dovreste essere in possesso di una reale e certificata autostima nella vostra interiorità “ eh niente, io ti stimo immensamente Daniele, grazie.
Purtroppo si, stamattina ero estremamente negativo e frustrato.. la giornata è iniziata decisamente male.. ora si cerca di correggere rotta.. le tue riflessioni sono preziose Daniele.. 20 minuti di video o poco più, il resto lo finirò in un secondo momento.. un saluto grande da Torino comunque, ci siamo conosciuti di persona un giornata di circa 3 anni e mezzo fa
Bell'argomento e bello sfondo! 😅
Grazie mille 😊
E già giustissimo, io personalmente la sto prendendo a ridere e con filosofia e tengo il numero del mio avvocato perché da me minacciano di licenziare le persone e poi mi cercherò altro
Bell'argomento
Grazie mille!
@@DanieleAndreani c'è anche da dire che diversi manipolatori sanno camuffarsi molto bene, sono comunque persone prevalentemente deboli
Lo smart working sarebbe la soluzione a tutti i mali del mondo!!! Così è finito il mobbing ed è finito tutto!!!!! Peccato che almeno qua in Italia siamo indietro come sempre di mille anni e quasi nessuno concede lo smartworking
ce li ho tutti sul mio posto di lavoro. probabilmente in alcune situazioni lo sono stata anche io, ma sono davvero spossata
Daniele sei fin troppo ottimista quando sostieni che con il collega bisogna parlare, quel tipo di collega non ti ascolta proprio pensano addirittura che sei il loro zerbino quindi figurati se per loro hai il diritto di parola non riconosceranno mai il tuo lavoro perchè anche laddove fosse perfetto hanno sempre qualcosa da ridire, l'unica cosa che puoi fare in quei casi se non puoi prenderci le distanze perchè lavorate a contatto stretto, l'unica cosa che si può fare è minacciarlo dicendogli sostanzialmente di stare zitto, altrimenti visto che lui ritiene che il tuo lavoro non conta nulla tu non muoverai più un dito, poi vediamo se non apprezzerà più il tuo lavoro quando farà doppia fatica, se poi chiamerà il superiore benissimo lo chiamerà lui e no tu e quindi non sarai tu a fare la figura del lamentoso e se il superiore dice qualcosa tu gli spieghi tutto per filo e per segno e se ti dice di culo neanche vi metterà più insieme, se non chiama il direttore e lui o lei decide di metterti le mani addosso lo puoi sempre denunciare e sono cavoli amari per lui o lei che sia, so che è brutto agire cosi ma purtroppo è l'unico modo per ottenere rispetto da queste persone perchè come diceva mio nonno " se le persone non capiscono le cose con il cervello faglielo capire con la fatica".
Le persone oggigiorno sono ipercompetitive, con certi stolti inutile ragionare
@@MentalAquaductz si ma devono capire solo che non devono parlarmi altrimenti li faccio arrangiare da soli
E se la tossicità è diffusa sull'ambiente globalmente?
Io ho uno che si sente un fenomeno ed appena gli fai una critica piange e va dal capo
Il classico codardo
@@DanieleAndreaniVabbè dipende come lo critichi e dipende dalla situazione, non si può giudicare così. Ovviamente senza nulla togliere alla sua testimonianza