Elogio della burocrazia!! Analisi caso per caso, documentazione da produrre con conseguente perdita di tempo. Contestiamo la biurocrazia dello Stao e dell'Agenzia ma la mettiamo in campo per primi (la mettono in campo). Dimostrazione di una Cassa distante anni luce dai propri iscritti!!
La più semplice misura da adottare poteva essere la sospensione dei versamenti fino al 30 settembre 2020, prendendo esempio da quanto inserito in uno dei tanti decreti approvati per l'emergenza COVID-19. Anche se è difficile mettere tutti d'accordo, sarebbe stata una risposta più adatta alla situazione difficile che coinvolge tutti, in qualche misura.
Nel frattempo che mappate....la scadenza di maggio è dietro l’angolo. Si fa prima a dire: non faremo nulla perché sennò non paghiamo le pensioni. Anche dai colleghi (???) dobbiamo farci prendere in giro.
Se volete fare singolarmente, cosa secondo me impossibile, almeno che ci sia trasparenza su quanti ne aiuterete e come. Su come vengono usati i soldi di tutti. Tenete presente anche che i piccoli studi soffriranno di più. E spero che considerete anche tutti quei collaboratori di studi che rischiano per inadempienza dei clienti dei grandi studi di non essere pagati. Più si è piccoli e più si rischia di esser soli.... purtroppo. Tutti fattureremo di meno. Ma chi vive con 8000 euro al mese avrà più liquidità di un collaboratore o di un piccolo studio che sopravvive dai 2000 in giù
Propongo un versamento dell'integrativo a scaglioni. Se fino a 20000 non si versa integrativo. Da 20000 a 40000 l 1%. Da 40mila a 60mila il 2%. Da 60mila a 80mila il 3%. Da 80000 in su il 4%. Cosi tutti in modo proporzionale al fatturato recuperano la perdita subita
Si, temo non abbia capito cosa sta succedendo nei nostri Studi ma, forse ancora più grave, sta facendo finta di nulla, ha lanciato il video messaggio proprio perchè non poteva essere latitante. Il risultato ottenuto, a mio parere, è peggio della latitanza.
Forse non è chiaro che questa situazione porterà ad uno stop degli incassi, in quanto i clienti, medio piccoli e che sono la stragrande maggioranza negli studi, che hanno chiuso o comunque stanno incassando molto meno, stopperanno con ogni probabilità tutti i pagamenti, con conseguenze allucinanti. Non si tratta di 15 giorni ma di mesi, quindi bisogna intervenire in fretta e con provvedimenti adeguati per dare liquidità importante e poter proseguire le attività negli studi.
Non c'è tempo per valutare si deve agire al più presto per evitare ripercussioni a cascata che minino la stabilità dei conti della cassa. L'incremento del tasso di morbilità le variazioni sull'aspettativa di vita l'incidenza del virus sul tasso di inflazione atteso sono tutte variabili che incidono nel calcolo dei montanti contributivi ed alimentano le metodiche di computo dei contributi.
Intervento fondamentale..... ma non sarebbe stato meglio dispiacersi della propria inutilità piuttosto che parlare di qualcosa di impossibile da realizzare? Voglio proprio vedere come sarà possibile valutare ogni singolo caso. Mi scusero' personalmente qualora sarà fatto ciò che viene "proclamato" in questo video. Chi me lo paga l'affitto dello studio inutilizzabile?
Caro Presidente se stavi zitto avresti fatto meglio....... quando si dice il silenzio è d'oro. Se poi devo commentare questo intervento dire tutto per non dire niente rasenta la presa in giro per tanti iscritti. Chiusi al pubblico negli studi e continuando a lavorare con gli strumenti della tecnologia per fortuna ci mette a disposizione per onorare gli impegni professionali che comunque continuano nonostante i vari interventi legislativi. A meno che qualcuno pensa che possiamo starcene a casa a sollazzarci sul divano. La verità che il lavoro continua come prima e più di prima devi aggiornarti con gli ultimi interventi legislativi, informare la clientela ed assisterla per accedere ai vari benfici e/o bonus e nel contempo visto lo stato di difficoltà delle aziende che assistiamo le nostre fatture certamente resteranno a pagare. In conclusione la prego Presidente o ha idea di inziative concrete a favore degli scritti o stia zitto. a me pare come in tante altre circostanze che siamo considerati figli di un Dio Minore. Cordialità
Assurdo, da queste parole si comprende che occorre aspettarsi praticamente nulla, come potrà mappare 130mila iscritti, passeranno anni. La solita insipienza del potere.
A leggere i commenti sotto si sente meno la mancanza dei bar chiusi e sopratutto delle chiacchiere da bar. Evidentemente a qualcuno sfugge quale sia il compito di una Cassa di Previdenza, che non è quello di sanare una situazione di crisi economica gravissima ed eccezionale. Anche questo grave episodio non è servito a niente, gli italiani, e a quanto pare anche i colleghi, preferiscono gli annunci e le promesse di cose irrealizzabili.
Farsi sentire negli appositi uffici prima, e non dopo il decreto, non sarebbe uno dei compiti di questo ente? O forse ci si è adagiati nella speranza che patata bollente la risolvesse qualcuno che invece non l ha risolta?
www.cnpadc.it/la-cassa/cos%C3%A8-la-cassa.html a me bastano le prime 5 righe. La parola assistenza ti sembra avere un senso? L assistenza può essere fatta anche prima e non necessariamente dopo il danno. I commercialisti offrono assistenza solo a danno realizzato o la offrono prima che posso realizzarsi? Probabilmente diamo un significato diverso al concetto di assistenza
Sono d'accordo. Era meglio e più realistico dire che la Cassa non può fare nulla in questa situazione senza ingenerare alcuna aspettativa evidentemente irrealizzabile. Gli aiuti a tutte le categorie dovrebbero arrivare, come per tutti gli altri settori peraltro, dalle casse dello stato. In alternativa meglio arrangiarsi come si può.
@@vincenzorosiello72 Nel merito Inarcassa ha stabilito l'erogazione di un sussidio da corrispondere una sola volta per ciascun nucleo familiare a seguito di contagio da COVID-19 dell’iscritto, pensionato, coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti, nella seguente misura: Euro 5.000 in caso di decesso; Euro 3.000 in caso di ricovero; Euro 1.500 per positività al Covid 19 senza ricovero. Hanno per caso dato liquidità agli studi in crisi? NO.
Elogio della burocrazia!! Analisi caso per caso, documentazione da produrre con conseguente perdita di tempo. Contestiamo la biurocrazia dello Stao e dell'Agenzia ma la mettiamo in campo per primi (la mettono in campo). Dimostrazione di una Cassa distante anni luce dai propri iscritti!!
La più semplice misura da adottare poteva essere la sospensione dei versamenti fino al 30 settembre 2020, prendendo esempio da quanto inserito in uno dei tanti decreti approvati per l'emergenza COVID-19.
Anche se è difficile mettere tutti d'accordo, sarebbe stata una risposta più adatta alla situazione difficile che coinvolge tutti, in qualche misura.
Nel frattempo che mappate....la scadenza di maggio è dietro l’angolo. Si fa prima a dire: non faremo nulla perché sennò non paghiamo le pensioni. Anche dai colleghi (???) dobbiamo farci prendere in giro.
Se volete fare singolarmente, cosa secondo me impossibile, almeno che ci sia trasparenza su quanti ne aiuterete e come. Su come vengono usati i soldi di tutti. Tenete presente anche che i piccoli studi soffriranno di più. E spero che considerete anche tutti quei collaboratori di studi che rischiano per inadempienza dei clienti dei grandi studi di non essere pagati. Più si è piccoli e più si rischia di esser soli.... purtroppo. Tutti fattureremo di meno. Ma chi vive con 8000 euro al mese avrà più liquidità di un collaboratore o di un piccolo studio che sopravvive dai 2000 in giù
Propongo un versamento dell'integrativo a scaglioni. Se fino a 20000 non si versa integrativo. Da 20000 a 40000 l 1%. Da 40mila a 60mila il 2%. Da 60mila a 80mila il 3%. Da 80000 in su il 4%. Cosi tutti in modo proporzionale al fatturato recuperano la perdita subita
LA CASSA COSA CI PUO' DARE, INPS PARLA DI € 600,00 MENSILI
La Cassa degli avvocati ha sospeso i versamenti contributivi. La nostra?
...pure....i termini per i versamenti sono stati sospesi 10 giorni fa.
Insomma... non ha detto niente!
Si, temo non abbia capito cosa sta succedendo nei nostri Studi ma, forse ancora più grave, sta facendo finta di nulla, ha lanciato il video messaggio proprio perchè non poteva essere latitante. Il risultato ottenuto, a mio parere, è peggio della latitanza.
Forse non è chiaro che questa situazione porterà ad uno stop degli incassi, in quanto i clienti, medio piccoli e che sono la stragrande maggioranza negli studi, che hanno chiuso o comunque stanno incassando molto meno, stopperanno con ogni probabilità tutti i pagamenti, con conseguenze allucinanti. Non si tratta di 15 giorni ma di mesi, quindi bisogna intervenire in fretta e con provvedimenti adeguati per dare liquidità importante e poter proseguire le attività negli studi.
Non c'è tempo per valutare si deve agire al più presto per evitare ripercussioni a cascata che minino la stabilità dei conti della cassa. L'incremento del tasso di morbilità le variazioni sull'aspettativa di vita l'incidenza del virus sul tasso di inflazione atteso sono tutte variabili che incidono nel calcolo dei montanti contributivi ed alimentano le metodiche di computo dei contributi.
Che facciamo il tampone a tutti gli iscritti? Peggio del decreto!!
Intervento inutile!!
Intervento fondamentale..... ma non sarebbe stato meglio dispiacersi della propria inutilità piuttosto che parlare di qualcosa di impossibile da realizzare? Voglio proprio vedere come sarà possibile valutare ogni singolo caso. Mi scusero' personalmente qualora sarà fatto ciò che viene "proclamato" in questo video. Chi me lo paga l'affitto dello studio inutilizzabile?
Caro Presidente se stavi zitto avresti fatto meglio....... quando si dice il silenzio è d'oro. Se poi devo commentare questo intervento dire tutto per non dire niente rasenta la presa in giro per tanti iscritti. Chiusi al pubblico negli studi e continuando a lavorare con gli strumenti della tecnologia per fortuna ci mette a disposizione per onorare gli impegni professionali che comunque continuano nonostante i vari interventi legislativi. A meno che qualcuno pensa che possiamo starcene a casa a sollazzarci sul divano. La verità che il lavoro continua come prima e più di prima devi aggiornarti con gli ultimi interventi legislativi, informare la clientela ed assisterla per accedere ai vari benfici e/o bonus e nel contempo visto lo stato di difficoltà delle aziende che assistiamo le nostre fatture certamente resteranno a pagare. In conclusione la prego Presidente o ha idea di inziative concrete a favore degli scritti o stia zitto. a me pare come in tante altre circostanze che siamo considerati figli di un Dio Minore. Cordialità
Assurdo, da queste parole si comprende che occorre aspettarsi praticamente nulla, come potrà mappare 130mila iscritti, passeranno anni. La solita insipienza del potere.
quindi???????????????????? Ha detto il nulla secondo me
A leggere i commenti sotto si sente meno la mancanza dei bar chiusi e sopratutto delle chiacchiere da bar. Evidentemente a qualcuno sfugge quale sia il compito di una Cassa di Previdenza, che non è quello di sanare una situazione di crisi economica gravissima ed eccezionale. Anche questo grave episodio non è servito a niente, gli italiani, e a quanto pare anche i colleghi, preferiscono gli annunci e le promesse di cose irrealizzabili.
Farsi sentire negli appositi uffici prima, e non dopo il decreto, non sarebbe uno dei compiti di questo ente? O forse ci si è adagiati nella speranza che patata bollente la risolvesse qualcuno che invece non l ha risolta?
@@mazzolatore87 non è che stai confondendo il consiglio nazionale con la cassa di previdenza?
www.cnpadc.it/la-cassa/cos%C3%A8-la-cassa.html a me bastano le prime 5 righe. La parola assistenza ti sembra avere un senso? L assistenza può essere fatta anche prima e non necessariamente dopo il danno. I commercialisti offrono assistenza solo a danno realizzato o la offrono prima che posso realizzarsi? Probabilmente diamo un significato diverso al concetto di assistenza
Sono d'accordo. Era meglio e più realistico dire che la Cassa non può fare nulla in questa situazione senza ingenerare alcuna aspettativa evidentemente irrealizzabile. Gli aiuti a tutte le categorie dovrebbero arrivare, come per tutti gli altri settori peraltro, dalle casse dello stato. In alternativa meglio arrangiarsi come si può.
@@vincenzorosiello72 Nel merito Inarcassa ha stabilito l'erogazione di un sussidio da corrispondere una sola volta per ciascun nucleo familiare a seguito di contagio da COVID-19 dell’iscritto, pensionato, coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti, nella seguente misura:
Euro 5.000 in caso di decesso;
Euro 3.000 in caso di ricovero;
Euro 1.500 per positività al Covid 19 senza ricovero.
Hanno per caso dato liquidità agli studi in crisi? NO.