Il Restauratore, il Tintoretto e il Tesoro di San Rocco

Quando entrate nella Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, capite subito che per tutto il tempo in cui vi tratterrete lì, non penserete a nient'altro se non ad ammirare la bellezza, perché qui ce n'è davvero tanta.
Lo capì subito, ormai quasi trent'anni fa, anche Lidio Soffiatti, artigiano restauratore di Salizzole, nella pianura veronese, quando vi entrò per la prima volta: venire ammaliati dai settanta teleri e oltre del Tintoretto (che qui visse per vent'anni), è qualcosa che ti resta dentro, perché da qualunque parte ti giri, ti senti circondato da un'arte pittorica intensa, immortale.
Sapete cosa mi ha indotto ad entrare alla Scuola? Proprio la storia di Lidio, che in tutti questi anni ha messo a disposizione della scuola e delle sue opere d'arte lignea (non i dipinti), tutta la sua professionalità, restaurando mobili antichi e diversi altri elementi.
Fra questi anche gli splendidi abbellimenti in legno di cirmolo che adornano i dipinti della Sala dell'Albergo, il luogo più prestigioso della scuola dove si può ammirare la Crocifissione, forse il capolavoro più importante del Tintoretto (attualmente in restauro) e dove, un tempo, si riuniva il governo della Scuola per prendere le decisioni più importanti.
Ascoltando il video capirete cos'è stata la scuola e che valore ha avuto nel corso della sua lunga storia, iniziata nel 1478.
Sappiate che Lidio è stato il primo non veneziano a diventare Confratello, un privilegio che da sempre è stato a retaggio esclusivo di residenti nel capoluogo lagunare. Un riconoscimento di grande valore attribuitogli per meriti acquisiti sul campo, ovvero per la sua grande professionalità dimostrata nel restaurare (insieme alla restauratrice Anna Masiero) questi abbellimenti rimasti nella soffitta della scuola per decenni.
Ogni anno vengono montati in occasione della tradizionale Festa di San Rocco del 16 agosto e riposti nei cassoni subito dopo. A svolgere questa delicata operazione, viene chiamato proprio Lidio, la cui arte è riconosciuta in un contesto prestigioso come la Scuola di San Rocco che annovera fra i confratelli anche tre papi...
Ma Lidio, che ormai alla Scuola è di casa, mi ha portato anche nello scrigno della Cancelleria, ovvero nella tesoreria, dove un tempo era conservato il tesoro. Un'esperienza di grande impatto, vissuta in un luogo rimasto inaccessibile per lungo tempo
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[@silviamodena3374]

Splendido servizio!! Tanti tanti complimenti!! Bravissimo Stefano!!