Preg.mo Avvocato, nel ringraziarla per le sue delucidazioni, sempre utili, riprendo il suo discorso sulla diligenza nella speranza che in seguito sia ampliato, soprattutto in merito ai mancati solleciti ed alle mancate azioni verso i morosi in condominio, ovviamente mi riferisco all'inattivita' dell'amministratore che è pagato per tutelare chi versa puntualmente i contributi. Grazie - cordiali saluti.
Buongiorno avvocato.La nostra situazione e che administratore dice e anche lo scriveva in ogni riunione condominiale che non riesce di trovare l'impresa di lavore. Adesso noi condomini perché dobbiamo pagare studio di fattibilità quando lui non e stato capace di trovare dita che doveva svolgere lavore.Voldire che studiò di fattibilita non c'era completo senza l'impresa?
LO studio di fattibilità se non hai un'impresa, secondo me è una follia inutile. Però se dei professionisti lo hanno fatto vanno pagati. Avete sbagliato a deliberarlo in assemblea.
@@tutelalegalesuperbonus110-8 dipende chi e come ha presentati quello studio. A me era stato detto "i soldi dello studio di fattibilità si perdono solo se tale studio ritiene non fattibile il 110, se passa verranno recuperati in seguito facendo il 110". Bene ok siccome l'architetto, a seguito del blocco finanziamento ponte (fondamentale per partire altrimenti si diceva no subito come era già successo) lui ne è uscito con "la parte economica non mi riguarda" io allora non ho pagato, semplicemente perché sapeva della situazione e quindi ha agito in maniera truffaldina. Ci aveva poi riprovato con la corsa alla cilas e io sapendo la situazione ho risposto a lui e agli altri condomini favorevoli "se ci credete ancora, pagate la mia cilas (4000 euro a famiglia) , se poi il cantiere parte tanto recuperate".
ma se l'azienda edile mette il "cause di forza maggiore" cioè i crediti bloccati. ha comunque torto? altrimenti si dovrebbe fare causa alla banca e non all'edile.
l'impresa lavora se gli si danno i soldi e non importa da dove questi arrivino, se i soldi dovevano arrivare dai crediti che poi sono stati bloccati l'impresa non farà i lavori, nessuno può pretendere che un impresa lavori gratis
Salve, ma se ho il contratto da ottobre 2023 con limpresa che ha cartolizzato x cessione del credito e sconto in fattura, ma i soldi non sono arrivati, i lavori nonnsn iniziati ed è passato il 31/12/23...posso pretendere lo stesso tutto il lavoro al 100% anziche ora il 70% del 2024 non essendo stata colpa mia...non ho avuto la posdibilita di altra soluzione...mi dicevano che i soldi cerano e che avrebvero iniziato a giorni...non ha voluto neanche gli acconti delle spese perche i lavori erano imminenti...
ci sono troppi orrori in ciò che hai scritto: 1) partire a ottobre 23 vuol dire avere la certezza matematica dalle tempistiche cantiere di andare sicuramente oltre maggio 24 quindi almeno parzialmente il bonus al 70% lo beccavi comunque. se poi sei una unifamiliare peggio ancora perchè la scadenza era prorpio il 31/12 senza proroga (le unifamiliari hanno avuto proroghe su proroghe da luglio 22 cioè un anno e mezzo). 2) il primo sal arriva al 30% del cantiere. 3) i soldi iniziali per comprare i materiali, ecc non li hai messi ma sono stati messi dall'edile che non è ancora partito? non ti riguarda.
Buongiorno Avvocato innanzitutto grazie per il suo video sono un iscritto al Suo canale. Volevo porle cortesemente una domanda. Nel caso l’amministratore di condominio avesse compilato e presentato la Cilas entro i termini ma: 1. Indicando nel campo obbligatorio del modello il titolo edilizio per il fabbricato oggetto del Superbonus errato, poiché riferito ad altro fabbricato (dichiarazione/attestazione non veritiera); 2. Non avesse una valida delibera assembleare precedente poiché quella precedente alla presentazione Cilas aveva espressamente deliberato che prima della firma dell’amministratore con il general contractor l’assemblea dovesse leggerlo ed autorizzarne la firma; 3. Altre dichiarazioni/attestazioni non vere per quanto riguarda sia i lavori del sisma bonus inclusi ma mai deliberati ne’ presenti nel computo metrico (senza piano riparto spese) e per la data inizio lavori posta al 25.11.2022 ma mai iniziati realmente (neanche ponteggi) se non un anno dopo al 02.11.2023 solo con apposizione ponteggi (confermato da dichiarazione/attestazione non vera con integrazuine Cilas dove viene indicato continuazione lavori). Tutto ciò in base sia alla normativa Superbonus, che ad altra applicabile, non determinerebbe: A. la decadenza dal beneficio fiscale/superbonus ? B. L’impossibilità comunque di utilizzo della cessione del credito fiscale (come modalità operativa di pagamento) per assenza di valida delibera assembleare entro il termine massimo del 17.02.2023 (che contempli, tra gli altri, anche il piano di riparto spese superbonus, contratto firmato validamente a seguito di mandato assembleare con general contractor e fondo speciale ? C. Danno per perdita di superbonus o parte di esso e comunque per perdita della possibilità di utilizzo del credito fiscale come “mezzo di pagamento”? Grazie anticipatamente e complimenti
@@tutelalegalesuperbonus110-8 Buonasera avvocato la ringrazio per la risposta ma solo in estrema sintesi, con i limiti del caso ed a benefico degli iscritti che leggono il caso, se un amministratore fa nella Cilas attestazioni/dichiarazioni non vere (tra cui l’indicazione errata perché riferita ad altro fabbricato dell’elemento essenziale del titolo edilizio dell’edificio oggetto del Superbonus), in base al DL 34/2020 art 119 co 13ter e 14 non vi e’ decadenza dal beneficio fiscale ? Grazie parlerò con altri condomini per convincerli ad una Sua consulenza. Saluti
@@settantaallora6373 ti direi che non ci sono problemi, si tratta di un refuso. Poi la CILAS l'ha depositata il tecnico non l'amministratore. Non vedo problemi sinceramente, non ha dichiarato il falso, ha fatto un errore.
grande avvocato
grazie!
Ma quali sono gli estremi di queste sentenze? Comunque grazie per le preziose informazioni.
Preg.mo Avvocato,
nel ringraziarla per le sue delucidazioni, sempre utili, riprendo il suo discorso sulla diligenza nella speranza che in seguito sia ampliato, soprattutto in merito ai mancati solleciti ed alle mancate azioni verso i morosi in condominio, ovviamente mi riferisco all'inattivita' dell'amministratore che è pagato per tutelare chi versa puntualmente i contributi.
Grazie - cordiali saluti.
Eh si, gli amministratori non capiscono che è loro onere, ed i condomini non sanno bene questa norma.
Buongiorno avvocato.La nostra situazione e che administratore dice e anche lo scriveva in ogni riunione condominiale che non riesce di trovare l'impresa di lavore. Adesso noi condomini perché dobbiamo pagare studio di fattibilità quando lui non e stato capace di trovare dita che doveva svolgere lavore.Voldire che studiò di fattibilita non c'era completo senza l'impresa?
LO studio di fattibilità se non hai un'impresa, secondo me è una follia inutile. Però se dei professionisti lo hanno fatto vanno pagati. Avete sbagliato a deliberarlo in assemblea.
@@tutelalegalesuperbonus110-8 dipende chi e come ha presentati quello studio.
A me era stato detto "i soldi dello studio di fattibilità si perdono solo se tale studio ritiene non fattibile il 110, se passa verranno recuperati in seguito facendo il 110". Bene ok siccome l'architetto, a seguito del blocco finanziamento ponte (fondamentale per partire altrimenti si diceva no subito come era già successo) lui ne è uscito con "la parte economica non mi riguarda" io allora non ho pagato, semplicemente perché sapeva della situazione e quindi ha agito in maniera truffaldina. Ci aveva poi riprovato con la corsa alla cilas e io sapendo la situazione ho risposto a lui e agli altri condomini favorevoli "se ci credete ancora, pagate la mia cilas (4000 euro a famiglia) , se poi il cantiere parte tanto recuperate".
ma se l'azienda edile mette il "cause di forza maggiore" cioè i crediti bloccati. ha comunque torto?
altrimenti si dovrebbe fare causa alla banca e non all'edile.
l'impresa lavora se gli si danno i soldi e non importa da dove questi arrivino, se i soldi dovevano arrivare dai crediti che poi sono stati bloccati l'impresa non farà i lavori, nessuno può pretendere che un impresa lavori gratis
Second one hanno comunque torto
Salve, ma se ho il contratto da ottobre 2023 con limpresa che ha cartolizzato x cessione del credito e sconto in fattura, ma i soldi non sono arrivati, i lavori nonnsn iniziati ed è passato il 31/12/23...posso pretendere lo stesso tutto il lavoro al 100% anziche ora il 70% del 2024 non essendo stata colpa mia...non ho avuto la posdibilita di altra soluzione...mi dicevano che i soldi cerano e che avrebvero iniziato a giorni...non ha voluto neanche gli acconti delle spese perche i lavori erano imminenti...
ci sono troppi orrori in ciò che hai scritto:
1) partire a ottobre 23 vuol dire avere la certezza matematica dalle tempistiche cantiere di andare sicuramente oltre maggio 24 quindi almeno parzialmente il bonus al 70% lo beccavi comunque. se poi sei una unifamiliare peggio ancora perchè la scadenza era prorpio il 31/12 senza proroga (le unifamiliari hanno avuto proroghe su proroghe da luglio 22 cioè un anno e mezzo).
2) il primo sal arriva al 30% del cantiere.
3) i soldi iniziali per comprare i materiali, ecc non li hai messi ma sono stati messi dall'edile che non è ancora partito? non ti riguarda.
Buongiorno Avvocato innanzitutto grazie per il suo video sono un iscritto al Suo canale.
Volevo porle cortesemente una domanda.
Nel caso l’amministratore di condominio avesse compilato e presentato la Cilas entro i termini ma:
1. Indicando nel campo obbligatorio del modello il titolo edilizio per il fabbricato oggetto del Superbonus errato, poiché riferito ad altro fabbricato (dichiarazione/attestazione non veritiera);
2. Non avesse una valida delibera assembleare precedente poiché quella precedente alla presentazione Cilas aveva espressamente deliberato che prima della firma dell’amministratore con il general contractor l’assemblea dovesse leggerlo ed autorizzarne la firma;
3. Altre dichiarazioni/attestazioni non vere per quanto riguarda sia i lavori del sisma bonus inclusi ma mai deliberati ne’ presenti nel computo metrico (senza piano riparto spese) e per la data inizio lavori posta al 25.11.2022 ma mai iniziati realmente (neanche ponteggi) se non un anno dopo al 02.11.2023 solo con apposizione ponteggi (confermato da dichiarazione/attestazione non vera con integrazuine Cilas dove viene indicato continuazione lavori).
Tutto ciò in base sia alla normativa Superbonus, che ad altra applicabile, non determinerebbe:
A. la decadenza dal beneficio fiscale/superbonus ?
B. L’impossibilità comunque di utilizzo della cessione del credito fiscale (come modalità operativa di pagamento) per assenza di valida delibera assembleare entro il termine massimo del 17.02.2023 (che contempli, tra gli altri, anche il piano di riparto spese superbonus, contratto firmato validamente a seguito di mandato assembleare con general contractor e fondo speciale ?
C. Danno per perdita di superbonus o parte di esso e comunque per perdita della possibilità di utilizzo del credito fiscale come “mezzo di pagamento”?
Grazie anticipatamente e complimenti
NO riesco a risponderti tramite RUclips, serve una consulenza per vedere i documenti
@@tutelalegalesuperbonus110-8 Buonasera avvocato la ringrazio per la risposta ma solo in estrema sintesi, con i limiti del caso ed a benefico degli iscritti che leggono il caso, se un amministratore fa nella Cilas attestazioni/dichiarazioni non vere (tra cui l’indicazione errata perché riferita ad altro fabbricato dell’elemento essenziale del titolo edilizio dell’edificio oggetto del Superbonus), in base al DL 34/2020 art 119 co 13ter e 14 non vi e’ decadenza dal beneficio fiscale ? Grazie parlerò con altri condomini per convincerli ad una Sua consulenza. Saluti
@@settantaallora6373 ti direi che non ci sono problemi, si tratta di un refuso. Poi la CILAS l'ha depositata il tecnico non l'amministratore. Non vedo problemi sinceramente, non ha dichiarato il falso, ha fatto un errore.