Caro benzina, guardia di finanza intensifica azione di controllo

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  • Опубликовано: 5 окт 2024
  • Il prezzo del petrolio cala, la benzina aumenta comunque. Un paradosso che ha spinto la Guardia di Finanza a intensificare i controlli ai distributori di carburante alla ricerca di eventuali casi di speculazione sul prezzo.
    325 casi di irregolarità individuati dalle fiamme gialle ad 85 titolari di impianti nei primi quindici giorni del mese di Agosto. 1145 gli impianti di distribuzione controllati sulla rete autostradale, 789 le violazioni contestate: poco meno della metà per mancata esposizione dei prezzi o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati al pubblico; 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione previsti dal ministero delle imprese e del made in Italy.
    Il giro di vite della guardia di finanza contro gli speculatori avviene in un contesto in cui continua la tendenza al rialzo del prezzo medio della benzina, in autostrada. Oggi, dall'aggiornamento dei dati forniti dal Ministero, risulta ancora in salita per il self service sulla rete autostradale con un prezzo medio di 2,019 euro al litro.
    Il 14 agosto il prezzo era di 2,015 euro. Il gasolio self, sempre in autostrada è a 1,928 (1,921 alla vigilia di ferragosto), il Gpl servito è stabile a 0,842 euro come il metano a 1,528 euro.
    Fra le regioni il prezzo medio più alto è ancora in Puglia a 1,969 euro a litro e la meno cara nelle Marche (1,924 euro al litro). In Campania 1,944 euro.
    Sul caro benzina scendono in campo anche le realtà che operano a tutela dei consumatori come Assoutenti, che al governo chiede di intervenire con effetto immediato per un taglio sulle accise, sfruttando gli extra profitti incamerati negli ultimi mesi grazie alle tasse sui carburanti. Assoutenti sottolinea anche l’importanza di aumentare la qualità dei controlli sui vari passaggi di filiera dei carburanti.

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