Il commento circa una zona che nemmeno in sogno e' possibile vedere si riferisce ad una potenza che mette in pericolo la nostra integrita' - in questo caso e' la nostra visione ad essere messa in discussione in quanto siamo riportati ad una zona di cecità . Questo e' anche il concetto di castrazione così come riportato da Pagliardini quando commenta per Ortothes Millepiani - lui qui sostiene che nella castrazione incontriamo una potenza che mette in pericolo la nostra integrita' . Mi e' piaciuto molto questo riferimento alla castrazione - in una società 'perversa' che vuole inoculare potenza anche laddove vi e' impotenza ( ovvero la presenza di una potenza altra ) mi sembra molto importante riuscire ad avere una mente democratica capace di dare cittadinanza a queste zone di indisponibilità : non posso vedere alcune dimensioni dei miei figli . Bisogna imparare a fare amicizia con quelle zone che ci sono indisponibili - mentre invece la perversione ( così come emerge nelle lezioni veronesi di Recalcati ) consiste nel voler inoculare angoscia e quindi vita nel non vivente della legge e quindi renderlo un vivente come noi - alla mano, disponibile . Allo stesso modo il feticista sostituendo al vuoto dei genitali della propria madre l ultimo indumento visto prima del vuoto punta a padroneggiare questo vuoto . Il feticcio viene infatti come elemento alla mano e padroneggiabile al posto di un vuoto indisponibile . Un commento piccolo che ci invita però a dare cittadinanza all indisponibile nelle nostre vite - infatti Terminio ci invita ad accettare che NON possiamo vedere il domani dei nostri figli . Bisogna rifiutare le tendenze nocive della nostra epoca e l' eclisse degli indisponibili, la forclusione della castrazione .
Il commento circa una zona che nemmeno in sogno e' possibile vedere si riferisce ad una potenza che mette in pericolo la nostra integrita' - in questo caso e' la nostra visione ad essere messa in discussione in quanto siamo riportati ad una zona di cecità . Questo e' anche il concetto di castrazione così come riportato da Pagliardini quando commenta per Ortothes Millepiani - lui qui sostiene che nella castrazione incontriamo una potenza che mette in pericolo la nostra integrita' . Mi e' piaciuto molto questo riferimento alla castrazione - in una società 'perversa' che vuole inoculare potenza anche laddove vi e' impotenza ( ovvero la presenza di una potenza altra ) mi sembra molto importante riuscire ad avere una mente democratica capace di dare cittadinanza a queste zone di indisponibilità : non posso vedere alcune dimensioni dei miei figli . Bisogna imparare a fare amicizia con quelle zone che ci sono indisponibili - mentre invece la perversione ( così come emerge nelle lezioni veronesi di Recalcati ) consiste nel voler inoculare angoscia e quindi vita nel non vivente della legge e quindi renderlo un vivente come noi - alla mano, disponibile . Allo stesso modo il feticista sostituendo al vuoto dei genitali della propria madre l ultimo indumento visto prima del vuoto punta a padroneggiare questo vuoto . Il feticcio viene infatti come elemento alla mano e padroneggiabile al posto di un vuoto indisponibile . Un commento piccolo che ci invita però a dare cittadinanza all indisponibile nelle nostre vite - infatti Terminio ci invita ad accettare che NON possiamo vedere il domani dei nostri figli . Bisogna rifiutare le tendenze nocive della nostra epoca e l' eclisse degli indisponibili, la forclusione della castrazione .