La storia del fast fashion: come nascono i vestiti a basso costo e perché sono un problema?
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- Опубликовано: 29 июл 2024
- Ogni anno introduciamo nel mondo più di 100 miliardi di nuovi capi di abbigliamento, e ogni secondo un camion pieno di tessuti è bruciato o buttato in discarica, dove nella maggior parte dei casi impiegherà più di un secolo per biodegradarsi.
È una della conseguenze della cosiddetta "moda istantanea", o "fast fashion".
Ma i costi nascosti del nostro abbigliamento non sono solo legati agli sprechi. I capi sono nella maggior parte dei casi confezionati da milioni di lavoratori tessili sottopagati e sfruttati, senza diritti né tutela.
Grande responsabilità le ha il mercato del fast fashion, l'industria dell'abbigliamento che produce collezioni ispirate all'alta moda, rinnovate in tempi brevissimi e vendute a prezzi bassi.
Ma come nasce l'industria dei vestiti a basso costo? E perché è un problema? Con Silvia Lazzaris scopriamo la storia del fast fashion.
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#Will #Abbigliamento #FastFashion
0:00 Intro
0:40 Slop shop: le origini
1:23 Rivoluzione industriale
1:55 Seconda Guerra Mondiale
2:46 H&M e Zara
3:20 Anni Ottanta
4:10 Anni Novanta
4:44 Internet
5:30 Controversie
Will è uno spazio per i curiosi del mondo, per capire ciò che ci circonda e fare un figurone a cena ;)
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Una comunicazione perfetta: si esprime un concetto molto forte ma con chiarezza, fatti e riflessione finale. Non è aggressiva ma divulgativa e credo molto efficace. Sono felice che esistiate, continuate così !
Grazie Elena!
Bravissima e se una la violenza comprare come deve fare
Scusate ho sbagliato non vedo bene
Se voglio comprare un vestito come devo fare
@@willmedia
❤😂🎉😢😮🎉🎉😮😮😅😊❤😂🎉😮😊
Argomento interessante e video molto ben fatto. Mi piace che proponiate sia la narrativa che la soluzione al problema.
Complimenti a Lazzaris per la straordinaria capacità di storytelling!
Grazie!🙏 ma ci sono un paio di cose che non riesco a inquadrare:
Purtroppo anche i marchi non fast fashion in senso stretto hanno una qualità talmente bassa (a dispetto del costo) che oltre a farti passare la voglia di comprarli nuovi rendono difficile anche il riciclo di seconda mano proprio perché si rovinano con niente.
Quali sono i marchi veramente di qualità a un prezzo decente?
cerco di essere minimalista e compro raramente vestiti nuovi (tipo l'ultimo paio di pantaloni li ho comprati intorno al 2017 in un negozio di usato) e li tengo fin quando non si rompono. quando compro indumenti nuovi, cerco di puntare sulla qualità piuttosto che la quantità e spero che mi duri anni. ho preso una giacca invernale da 340 euro (la precedente l'ho usato per una decina d'anni) e amici si sono meravigliati che abbia speso così tanto, però non considerano che la qualità si paga e dura più a lungo di quella scadente
Sono qui solo perché la mia prof di tecnologia mi ha detto di vedere questo però bel video
Si parla spesso di filiera del sistema moda, delle condizioni di lavoro, della sostenibilità ma quanto costa è la domanda ricorrente nell’approccio business e consumer. Chi può deve inserire al primo posto il valore poi il prezzo! Noi di filo.sofia suggeriamo di leggere le informazioni riportate sull’etichetta, di non focalizzarsi solo sullo stile ma di valutare tanti fattori prima di acquistare. Siamo consapevoli che tante persone hanno un budget limitato ma chi può deve preferire la qualità vera perché meno è meglio.
Mi piacerebbe ascoltare un vostro servizio legato al tema del "second hand", oggi che in Europa sta sempre più diffondendosi un servizio come ad es. "Vinted" ;-)
Contenuto di grande qualità. Grazie👍
Silvia Lazzaris sei veramente brava, io ti vedrei bene nella squadra di Report o Presa Diretta ;-)
Questi sono i video formativi che ci servono per capire "le cose che stiamo vivendo" o "le cose che stanno succedendo"
H ft se ghjklkka
Super complimenti per questo video
Bellissimo video, che DEVE far riflettere tutti. Niente contro Zara, H&M etc... sono un'acquirente anche io e sarebbe ipocrita, tuttavia sempre piú spesso compro da un sito italiano che "ricicla la moda" per pochi euro ed offre un ottimo. servizio. Ultimamente ho anche acquistato una macchina per cucire perchè... se la passione per la moda c'è, si può "sfogare" in modo piú creativo😉 ( vediamo se ci riesco..). Grazie a voi!
Video fantastico, si potrebbe aggiungere anche che molto spesso la beneficenza verso altri Paesi si traduce in un aumento di rifiuti tessili verso quegli stessi Paesi, anziché in aiuti veri e propri. 👏🏻👏🏻👏🏻
Mia nonna era sarta specializzata nella moda maschile ed ha studiato 8 anni facendo tante ore di pratica presso un sarto e stilista rinomato nella sua zona (Riolo terme) per imparare a fare pantaloni, maglie/camicie e giacche su misura, in un periodo (60 anni fa) in cui non c'erano alternative al sarto, perché è quello il tempo che serve per imparare a fare un prodotto di alta qualità (anche a prezzi bassi): in Bangladesh dubito che i sarti nelle fabbriche di fast fashion abbiano studiato 8 anni e fatto pratica Presso un professionista del settore per imparare a cucire vista la qualità scadente dei prodotti. Purtroppo nel 2024 solo alcuni stilisti italiani di Alta moda pagano sarti con molti anni di studio e di esperienza sulle spalle per cucire i propri abiti su misura, anche perché (purtroppo) oggi i pochi studenti di moda vogliono tutti fare gli stilisti e limitarsi alla parte grafica del vestito quando è importante per il loro lavoro saper cucire e poter realizzare il loro prodotto
Graziee
Quale e l'articolo sull Atlantic che citate alla fine del video? Grazie
Complimenti! Video spiegazione semplice e ben argomentata.. l'essere umano vittima e carnefice inconsapevole per i più ..
Interessante!
Brava!
Troppa gente è insicura e vuole solo apparire per rinunciare al fast fashion
Io butto via solo le calze quando si bucano :) Per il resto compro solo quello che mi serve e ci penso tre volte prima di acquistare qualcosa. Non compro cose per poi non indossarle.
Complimenti! Anche se secondo me tutto il settore abbigliamento campa di sfruttamento, non solo quella roba li.
Canale bellissimo, felice di avervi conosciuto
E noi felici di sapere che segui 🙂
Tutt e non ci un ct ti ho y un Juve non mi ha
Brava!!
Sei bellissima ❤
Non mi trovo completamente daccordo con l'ultima frase sulle responsabilità:noi dobbiamo cambiare ìl sistema che altri hanno ideato.Sarebbe più corretto che non ci fosse sfruttamento e inquinamento .
Complimenti
Interessante
Sai quanti neo comprati Napoli nel 1956 io avevo 12 anni con mio padre
Faccio passa parola in ogni dove... GRAZIE
Un minuto di applausi è troppo poco per questo video.
Grazie!
Ok fanne due allora :P
Non si capisce, parli troppo in fretta Rita
Pensavo di essere l'unico a le pensarlo , ho dovuto rallentare il video nelle impostazioni per seguire
Non si sente il sonoro
Chiara, precisa e concisa!
Se fossi giovane ti direi che mi piacerebbe tanto averti come fidanzata ; non lo sono più , e mi piacerebbe tanto averti come figlia ...
Chiara sei fantastica fattelo dire 🤩
bellissimo servizio. magari respirare mentre si parla aiuterebbe l’ empatia e capire quello che si spiega…
Grazie per il consiglio Lorenzo, cercheremo di migliorare anche su questo punto 😉
Lorenzo, io questo servizio l'ho ascoltato e anche guardato! con grande interesse e attenzione. Non mi sono distratto un attimo perché l'argomento della salvaguardia di questo unico mondo mi appassiona e Chiara mi ha ipnotizzato, trascinato quasi nel fatto raccontato. Veloce, concisa, chiara. Ho avvertito che ci vuole rendere partecipi senza distrazioni, senza neanche un mezzo secondo di pausa per tenerci avvinghiati. E ci riesce in modo chiarissimo. Grazie Chiara. Sono un nonno di 73. Sono stato parte della generazione più fortunata e mi consumo dal dispiacere di lasciarvi questa eredità.
Ho riguardato il filmato e ho visto che ti chiami Silvia. Bello, come mia figlia.
@@emiliobigoni9235 Grazie mille Emilio, mi fa molto piacere.
Ma perche' parla a manetta!!!???😊
L'industria della moda e' la seconda per inquinamento
Boh o bisogna iscriversi per commentare o non si capisce come il mio commento di ieri sia sparito.
Continuo a non capire come facciate a non avere milioni di iscritti
perche' le persone che usano l'intelligenza, che vogliono informarsi, che cercano di migliorare il mondo, sono una minoranza ...
qualita' non quantita' ... come gli iscritti a questo canale...
Basta comprare quello che ci serve e basta praticamente sobrietà
Sarebbe ora di abbandonare ed affossare definitivamente l’economia capitalista, ogni nuova forma assunta dal capitalismo ha sempre significato massificazione, sfruttamento e indottrinamento delle masse dei consumatori. Sarebbe ora di dire basta.
La colpa non è del fast fashion ma di chi compra senza aver bisogno!!!
Mi sento da dire che i goberni sono responsabili per questo, e noi che andiamo dietro questa moda come capre. Bisognerebbe fare più video come questi per coscientizzare di comprare responsabilmente e non seguire queste grandi venditori che sfruttano il lavoro per produrre capi a basso costo!!!
In Italia manca una filiera completa del settore tessile: il cotone italiano esiste in sud Italia ma dopo la raccolta lo vendiamo in Asia quando potremmo raccoglierlo e lavorarlo qua in Italia per produrre i nostri tessuti come si faceva 60 anni fa, oltretutto causa il fast fashion stanno scomparendo i sarti perché se 60 anni fa non c'erano alternative ad andare dal sarto a farsi cucire una maglia/camicia, una giacca o un pantalone e farselo fare su misura (tra l'altro un prodotto di qualità che dura molto di più di un prodotto di fast fashion odierno) oggi preferiamo spendere anche 150 €/mese (soprattutto le ragazze) per abiti che durano molto poco, di bassissima qualità e prodotti in nazioni dove la legge permette di violare i diritti umani e dei lavoratori solo perché costano 8€ quando sono economici