Aggiungo una piccola osservazione: il fatto che abbiano ceduto i diritti della serie per farne un reality show, e che da questo stesso (orripilante) reality abbiano parzialmente preso spunto per la sceneggiatura della seconda stagione è l'esempio perfetto di come il capitalismo riesca non solo a disarmare qualunque critica più o meno feroce, ma anche ad impacchettarla e venderla rendendola funzionale al capitalismo stesso.
La differenza sostanziale tra la prima e la seconda stagione é spiegabile dalla descrizione che ha dato l'ideatore della serie. Squid Game é stata ideata per essere una sola stagione. L'ideatore ha aspettato anni e il momento giusto per presentare la serie e visto il grande successo gli é stata chiesta una seconda stagione e lui ha chiesto tempo per idearla. Cmq ho apprezzato la visione che l'ideatore gli ha dato e non l'ha fatta diventare una copia carbone dell'altra. Ha fatto bene a dare una sorta di trama differente sennó, diciamocela tutta, avrebbe annoiata. La seconda stagione é stata bella per me proprio per quello.
12:40 - 12:55 Nn solo nn l'ha detto,ma _nn c'ha pensato!_ *SPOILER* Nella 1a stagione quando nell'ep delle biglie tutti cercano di fare squadra con i presunti"migliori"io ho subito pensato:"OK...ma se poi vi mettono 1 VS l'altro?"e infatti è stato così. Nella 2a stagione _di nuovo_ c'è stato un gioco in cui ci si doveva dividere in gruppi e lui nn ha pensato alla possibilità ke _di nuovo_ i membri di 1 stesso gruppo potessero doversi scontrare tra di loro! Certo,questa volta nn è successo...ma lui nn lo poteva sapere e,anzi,vista la sua precedente esperienza avrebbe potuto e _dovuto_ pensarci!!
Ciao Cri. E' sempre un piacere vederti! La prima stagione mi è piaciuta davvero tanto, così tanto da rassegnarmi all'idea che non sarebbero riusciti a fare di meglio con la seconda. Mettendola così, sono riuscito ad apprezzare la seconda stagione e a parte qualche forzatura di trama e la scelta di quel finale, mi ritengo soddisfatto.
Anch'io tendo a stare lontano dalle serie del momento. Probabilmente perchè con tutto l'hype attorno ti senti quasi obbligato a guardarle, e sai quanta voglia hai di fare qualcosa se sei obbligato -_-
A me ha fatto venire in mente subito l'esperimento della "Prigione di Stanford" del professore Philip Zimbardo, ti consiglio di darci un'occhiata, non hai idea di quante analogie ci siano tra la serie Netflix e l'esperimento sociale dell'Università di Stanford nel 1971...
La cosa che mi manda fuori di testa di SG è l'ossessione dei personaggi (ma manche dei koreani in genere) al fatto che devono fare sta cosa per saldare i debiti, quando da noi uno che ha debiti per milioni è battersene il cazzo e bullarsene
@@filippodivirgilio6355 perché pensi alle banche e alle finanziarie. Gli usurai associati alla malavita organizzata non si fanno problemi a prestarti soldi, sanno sempre come riprenderseli.
@@StroncandoLOrrore si ma se il tema del prendere dei soldi dagli strozzini è cosi prepondrerante nella coinematografia koreana (es: Parasites) forse varrebbe un pensiero
Nono, prima prende l'usuraio e uno scagnozzo, giocano a morra cinese con penalità la pistolettata. Poi arriva il protagonista, e c'è la roulette russa ;)
Approvo l'idea del videogame, tuttavia, diritti permettendo, la Telltale, rinata dalle sue ceneri dopo l'acquisizione, dovrebbe seriamente fare prima le seconde stagioni di Tales of Monkey Island e Back to the Future! Non si possono chiudere due serie con due cliffhanger per poi spostarsi su altri franchise, per quanto più danarosi, lasciando i fan a bocca asciutta 😭
Io ho notato una iniezione maggiore di sarcasmo ironico fra le righe, il protagonista sa cosa sono i giochi e le modalità degli stessi sono rimesse in scena stavolta con una storta di distacco surrealistico, quasi trascendendone la drammaticità immersiva percepita nella stagione precedente. Ci sono ancora situazioni esteriormente tese da "ecco, danno + beffa on arrival!" (trottolino amoroso 😉) ma se la sostanza è simile, la componente chimica della sostanza ha un altro sapore.
Scerm faresti uno Stroncando l'orrore su qualcosa Dei cavalieri dello zodiaco? Mi piacerebbe vedere la tua esamina e sentire la tua oponione esilarante
Ho appena finito di vedere la seconda stagione. Avevo visto la prima a suo tempo, e non nascondo che avevo forti pregiudizi sulla seconda. La cosa che mi ha tenuto incollato allo schermo nella prima stagione è la curiosità di capire cosa sta succedendo, come funziona il gioco. Nella seconda il focus si sposta sul tentativo di sgominare l'organizzazione del gioco, per il resto è tutta roba già vista, sai già come funziona (i giochi sono diversi ma la sostanza è quella), sai già che alcuni giocatori si disumanizzeranno al punto di ammazzarsi a vicenda. Nel complesso la seconda stagione è comunque godibile. SPOILER ALERT Il tentativo di ribellione nel finale non è credibile, non ho pensato nemmeno per un secondo che una dozzina di civili (che chissà come mai sanno tutti quanti maneggiare dei fucili, sarà perché in Corea del sud c'è ancora la leva obbligatoria) riuscissero ad avere la meglio su millemila soldati armati fino ai denti.
Non so, in questa stagione hanno cercato di allargare le situazioni tra ciò che succede dentro e fuori in gioco. Hanno messo le situazioni "moderne" ma si sono persi la situazione reale. Non pensavo più come la prima stagione: chi sa che gioco esce e come fanno. L'ho vista per perdita di tempo, ma mi è piaciuto per aver parlato di certi argomenti, come il super soldato che si piscia addosso 😅 Però una stagione che finisce così ad accetta, non l'ho gradito
Aggiungo un particolare che rende l'ispirazione di questa serie molto più inquietante, perché tratta effettivamente da qualcosa successa sul serio, e persino più triste della fantasia, come sempre succede nella realtà. Cerca Brother's home Corea....
Io purtroppo non ho visto la prima stagione, ma ho visto parte della seconda. Il gioco della giostra mi è piaciuto, meno la parte in cui diventa uno spara tutto. Spero di recuperare la quando avrò più tempo da dedicare alla serie.
Lo sto scoprendo solo ora grazie a te! Visto le dinamiche e il ritiro del finanziatore da 40 milioni di dollari! Che tristezza! E dire che faceva giochi niente male :(
La seconda serie, più che romanzata, io l'ho trovata troppo "occidentalizzata", perché alcune scelte sembrano uscite quasi da un film americano medio ( es tutte le armi che si procura, oppure che nel gioco stanno fin troppi ex militari)
Anch'io vedendo tutti i personaggi che sparano così bene ho pensato per un secondo "ma che cazzo sto guardando". Poi ho pensato che in Corea del sud c'è la leva obbligatoria, è l'unica giustificazione che mi è venuta in mente.
Sopravvaluti la sensibilità degli esseri umani e non hai calcolato che 1/4 della popolazione coreana è buddista e più della metà atea ma, pur sempre, con un forte retroterra di tradizione buddista, quindi con un idea della vita e della morte completamente differente dalla nostra.
@@QuidSeeker-jr5rj È vero. I cristiani sono poco più numerosi dei buddisti, ma metà dell'intera popolazione si considera atea e mantiene tradizioni derivate dallo sciamanesimo.
SPOILER Che poi, se voleva fermare il gioco e aveva un botto di soldi nn poteva semplicemente finanziare una campagna di comunicazione per mettere a conoscenza della cosa la gente e impedire che venissero reclurati? Più semplice e sicuro...
Tutta la trama si basa sul fatto che la polizia non crede a chi tenta di denunciare l'organizzazione dei giochi. Nella prima serie, quando Gi-Hun ci prova viene preso per pazzo.
Ci avevo pensato anch'io, ma considera che il capitale di Gi-Hun è nulla in confronto alle risorse dell'organizzazione. Potevano letteralmente rovinarlo. Ha senso agire "nell'ombra" senza fare troppo rumore.
Le mura del Pritaneo sono crollate, il vento da ovest minaccioso si alza, nessuno a guardia del fuoco, l'anima di Estia si assopisce, e noi soli al buio rimaniamo. P.S. Ottima analisi Stroncando. Mai visto la prima stagione, andrò a recuperarmela.
Quando sento parlare di capitalismo mi viene in mente che un regista usa il capitalismo per criticarlo. Il capitalismo è ciò che si crea naturalmente in una società a partire dal baratto, o scambio di beni, checché ne dicano i detrattori, soprattutto i comunisti. Ciò che rovina le persone non è il capitalismo ma la sete di soldi o la semplice sfortuna di non trovare il modo di guadagnare per sopravvivere e che può portare una persona a far scelte sbagliate.
Un ragionamento intelligente che mi vede d'accordo. Allo stesso tempo però, quando si parla di "critica al capitalismo" io la intendo come "critica agli eccessi nel capitalismo" 😉
@@StroncandoLOrrore Non preoccuparti, ti seguo e so che sei di opinioni posate. Faccio la critica alla critica, senza pretese, anche perché si capisce che non è incentrata sull'aspetto politico. Io credo, però, che la chiave di lettura sia più introspettiva: il regista voleva mettere in primo piano l'aspetto umano del personaggio disperato in cerca una vita migliore tramite il denaro. È solo un'opinione personale, a meno che il regista stesso non abbia fatto delle dichiarazioni in proposito.
@@antoniostrina82Io credo, che il problema principale sia che questi anticapitalisti trattano il capitalismo come un'ideologia cosa che non è , il capitalismo e solo un sistema economico basato sul capitale
@@andrealardini8868 Praticamente è come dici tu. Credo sia la base che si studia anche in economia. L'essere umano basa la società sullo scambio, anche di favori, perché tutto rientra nella logica dell'aiuto vicendevole. Quelli di estrema sinistra (esclusa la sinistra moderata) credono che la destra sia togliere al povero per dare al ricco, o lasciare indietro chi non si adatta al mercato. Credono che il capitalismo sia inventato dalla destra invece che essere la natura dello scambio come ho accennato prima. La destra vera è basata non sul mercato o sul Fascismo (estrema destra) ma è basata sul gestire uno stato in modo manageriale ma sempre tentando di mettere tutti sullo stesso piano, come farebbe un imprenditore in grazia di Dio. Io rimango apolitico nonostante sembri stia difendendo la destra. In realtà credo che i concetti di direzione politica siano obsoleti. Lo dico giusto per chiarire la mia posizione.
Aggiungo una piccola osservazione: il fatto che abbiano ceduto i diritti della serie per farne un reality show, e che da questo stesso (orripilante) reality abbiano parzialmente preso spunto per la sceneggiatura della seconda stagione è l'esempio perfetto di come il capitalismo riesca non solo a disarmare qualunque critica più o meno feroce, ma anche ad impacchettarla e venderla rendendola funzionale al capitalismo stesso.
Non avrei saputo dirlo meglio.
Ottima analisi
"Un Milione di Crediti"...
Il capitalismo e forte per questo
@@Nicamon Black Mirror
Che ricordi quando i bambini guardavano squid game sottotitolato in coreano e gli adulti non capivano il romano di zerocalcare
La differenza sostanziale tra la prima e la seconda stagione é spiegabile dalla descrizione che ha dato l'ideatore della serie. Squid Game é stata ideata per essere una sola stagione. L'ideatore ha aspettato anni e il momento giusto per presentare la serie e visto il grande successo gli é stata chiesta una seconda stagione e lui ha chiesto tempo per idearla. Cmq ho apprezzato la visione che l'ideatore gli ha dato e non l'ha fatta diventare una copia carbone dell'altra. Ha fatto bene a dare una sorta di trama differente sennó, diciamocela tutta, avrebbe annoiata. La seconda stagione é stata bella per me proprio per quello.
12:40 - 12:55 Nn solo nn l'ha detto,ma _nn c'ha pensato!_
*SPOILER*
Nella 1a stagione quando nell'ep delle biglie tutti cercano di fare squadra con i presunti"migliori"io ho subito pensato:"OK...ma se poi vi mettono 1 VS l'altro?"e infatti è stato così. Nella 2a stagione _di nuovo_ c'è stato un gioco in cui ci si doveva dividere in gruppi e lui nn ha pensato alla possibilità ke _di nuovo_ i membri di 1 stesso gruppo potessero doversi scontrare tra di loro! Certo,questa volta nn è successo...ma lui nn lo poteva sapere e,anzi,vista la sua precedente esperienza avrebbe potuto e _dovuto_ pensarci!!
Ciao Cri. E' sempre un piacere vederti! La prima stagione mi è piaciuta davvero tanto, così tanto da rassegnarmi all'idea che non sarebbero riusciti a fare di meglio con la seconda. Mettendola così, sono riuscito ad apprezzare la seconda stagione e a parte qualche forzatura di trama e la scelta di quel finale, mi ritengo soddisfatto.
Anch'io tendo a stare lontano dalle serie del momento. Probabilmente perchè con tutto l'hype attorno ti senti quasi obbligato a guardarle, e sai quanta voglia hai di fare qualcosa se sei obbligato -_-
A me ha fatto venire in mente subito l'esperimento della "Prigione di Stanford" del professore Philip Zimbardo, ti consiglio di darci un'occhiata, non hai idea di quante analogie ci siano tra la serie Netflix e l'esperimento sociale dell'Università di Stanford nel 1971...
Il paragone col Salò di Pasolini l'ho visto anche io. Sul finire della prima stagione, con l'arrivo dei VIP, diventa proprio esplicito
La cosa che mi manda fuori di testa di SG è l'ossessione dei personaggi (ma manche dei koreani in genere) al fatto che devono fare sta cosa per saldare i debiti, quando da noi uno che ha debiti per milioni è battersene il cazzo e bullarsene
Ma quando l'usuraio appartiene alla criminalità organizzata e ti costringe a saldare pena rimozione forzata di organi la musica cambia un pochino 😱
Ma soprattutto com'è che in Corea del sud persone di umili condizioni si indebitano così? In Italia se sei povero nessuno ti presta un euro
@@filippodivirgilio6355 perché pensi alle banche e alle finanziarie. Gli usurai associati alla malavita organizzata non si fanno problemi a prestarti soldi, sanno sempre come riprenderseli.
@@StroncandoLOrrore si ma se il tema del prendere dei soldi dagli strozzini è cosi prepondrerante nella coinematografia koreana (es: Parasites) forse varrebbe un pensiero
Io uguale: finché se ne parla non lo guardo
11:49 nella scena della roulette russa non è il protagonista ma uno degli scagnozzi dell'usuraio. Per questo ti sembra strano 😅
Nono, prima prende l'usuraio e uno scagnozzo, giocano a morra cinese con penalità la pistolettata. Poi arriva il protagonista, e c'è la roulette russa ;)
Approvo l'idea del videogame, tuttavia, diritti permettendo, la Telltale, rinata dalle sue ceneri dopo l'acquisizione, dovrebbe seriamente fare prima le seconde stagioni di Tales of Monkey Island e Back to the Future! Non si possono chiudere due serie con due cliffhanger per poi spostarsi su altri franchise, per quanto più danarosi, lasciando i fan a bocca asciutta 😭
Io ho notato una iniezione maggiore di sarcasmo ironico fra le righe, il protagonista sa cosa sono i giochi e le modalità degli stessi sono rimesse in scena stavolta con una storta di distacco surrealistico, quasi trascendendone la drammaticità immersiva percepita nella stagione precedente. Ci sono ancora situazioni esteriormente tese da "ecco, danno + beffa on arrival!" (trottolino amoroso 😉) ma se la sostanza è simile, la componente chimica della sostanza ha un altro sapore.
Scerm faresti uno Stroncando l'orrore su qualcosa Dei cavalieri dello zodiaco?
Mi piacerebbe vedere la tua esamina e sentire la tua oponione esilarante
Magari proprio sull'ultimo live action che hanno prodotto.
Scerm😂😂😂
Ho appena finito di vedere la seconda stagione. Avevo visto la prima a suo tempo, e non nascondo che avevo forti pregiudizi sulla seconda. La cosa che mi ha tenuto incollato allo schermo nella prima stagione è la curiosità di capire cosa sta succedendo, come funziona il gioco. Nella seconda il focus si sposta sul tentativo di sgominare l'organizzazione del gioco, per il resto è tutta roba già vista, sai già come funziona (i giochi sono diversi ma la sostanza è quella), sai già che alcuni giocatori si disumanizzeranno al punto di ammazzarsi a vicenda. Nel complesso la seconda stagione è comunque godibile.
SPOILER ALERT
Il tentativo di ribellione nel finale non è credibile, non ho pensato nemmeno per un secondo che una dozzina di civili (che chissà come mai sanno tutti quanti maneggiare dei fucili, sarà perché in Corea del sud c'è ancora la leva obbligatoria) riuscissero ad avere la meglio su millemila soldati armati fino ai denti.
Non so, in questa stagione hanno cercato di allargare le situazioni tra ciò che succede dentro e fuori in gioco. Hanno messo le situazioni "moderne" ma si sono persi la situazione reale. Non pensavo più come la prima stagione: chi sa che gioco esce e come fanno.
L'ho vista per perdita di tempo, ma mi è piaciuto per aver parlato di certi argomenti, come il super soldato che si piscia addosso 😅
Però una stagione che finisce così ad accetta, non l'ho gradito
Aggiungo un particolare che rende l'ispirazione di questa serie molto più inquietante, perché tratta effettivamente da qualcosa successa sul serio, e persino più triste della fantasia, come sempre succede nella realtà.
Cerca Brother's home Corea....
Ma la Tell tale non aveva chiuso i battenti?
Io purtroppo non ho visto la prima stagione, ma ho visto parte della seconda. Il gioco della giostra mi è piaciuto, meno la parte in cui diventa uno spara tutto. Spero di recuperare la quando avrò più tempo da dedicare alla serie.
Bella disamina, la prima stagione effettivamente è molto bella, in certi momenti rimani davvero col fiato sospeso
Forse non lo sai ma Telltale Games è stata chiusa oramai da molti anni 😢
La seconda stagione è molto "americanata".
La Telltale è fallità, Scream, quindi temo proprio si possa fare poco riguardo a un gioco con lo stesso stile...
Lo sto scoprendo solo ora grazie a te! Visto le dinamiche e il ritiro del finanziatore da 40 milioni di dollari! Che tristezza! E dire che faceva giochi niente male :(
@@StroncandoLOrrore E' stato un brutto colpo, purtroppo :(
La seconda serie, più che romanzata, io l'ho trovata troppo "occidentalizzata", perché alcune scelte sembrano uscite quasi da un film americano medio ( es tutte le armi che si procura, oppure che nel gioco stanno fin troppi ex militari)
Anch'io vedendo tutti i personaggi che sparano così bene ho pensato per un secondo "ma che cazzo sto guardando". Poi ho pensato che in Corea del sud c'è la leva obbligatoria, è l'unica giustificazione che mi è venuta in mente.
Mai dire banzai extreme edition
Io sono rimasta un po’ delusa. Se la prima stagione mi era piaciuta, ho trovato la seconda stagione fin troppo scontata
Sopravvaluti la sensibilità degli esseri umani e non hai calcolato che 1/4 della popolazione coreana è buddista e più della metà atea ma, pur sempre, con un forte retroterra di tradizione buddista, quindi con un idea della vita e della morte completamente differente dalla nostra.
Veramente la Corea del Sud è il paese del sud est asiatico con più cristiani praticanti dopo le Filippine.
@@QuidSeeker-jr5rj È vero. I cristiani sono poco più numerosi dei buddisti, ma metà dell'intera popolazione si considera atea e mantiene tradizioni derivate dallo sciamanesimo.
A questo punto è quasi una "Casa de Papel" 2.0: tematiche simili e medesimo impatto mediatico.
Veramente no.
SPOILER
Che poi, se voleva fermare il gioco e aveva un botto di soldi nn poteva semplicemente finanziare una campagna di comunicazione per mettere a conoscenza della cosa la gente e impedire che venissero reclurati? Più semplice e sicuro...
Tutta la trama si basa sul fatto che la polizia non crede a chi tenta di denunciare l'organizzazione dei giochi.
Nella prima serie, quando Gi-Hun ci prova viene preso per pazzo.
Ci avevo pensato anch'io, ma considera che il capitale di Gi-Hun è nulla in confronto alle risorse dell'organizzazione. Potevano letteralmente rovinarlo. Ha senso agire "nell'ombra" senza fare troppo rumore.
Le mura del Pritaneo sono crollate, il vento da ovest minaccioso si alza, nessuno a guardia del fuoco, l'anima di Estia si assopisce, e noi soli al buio rimaniamo.
P.S. Ottima analisi Stroncando. Mai visto la prima stagione, andrò a recuperarmela.
Quando sento parlare di capitalismo mi viene in mente che un regista usa il capitalismo per criticarlo. Il capitalismo è ciò che si crea naturalmente in una società a partire dal baratto, o scambio di beni, checché ne dicano i detrattori, soprattutto i comunisti.
Ciò che rovina le persone non è il capitalismo ma la sete di soldi o la semplice sfortuna di non trovare il modo di guadagnare per sopravvivere e che può portare una persona a far scelte sbagliate.
Un ragionamento intelligente che mi vede d'accordo. Allo stesso tempo però, quando si parla di "critica al capitalismo" io la intendo come "critica agli eccessi nel capitalismo" 😉
@@StroncandoLOrrore
Non preoccuparti, ti seguo e so che sei di opinioni posate. Faccio la critica alla critica, senza pretese, anche perché si capisce che non è incentrata sull'aspetto politico.
Io credo, però, che la chiave di lettura sia più introspettiva: il regista voleva mettere in primo piano l'aspetto umano del personaggio disperato in cerca una vita migliore tramite il denaro.
È solo un'opinione personale, a meno che il regista stesso non abbia fatto delle dichiarazioni in proposito.
@@antoniostrina82Io credo, che il problema principale sia che questi anticapitalisti trattano il capitalismo come un'ideologia cosa che non è , il capitalismo e solo un sistema economico basato sul capitale
@@andrealardini8868 quando per i singoli diventa ossessione però si trasforma in un'ideologia sregolata e selvaggia
@@andrealardini8868
Praticamente è come dici tu. Credo sia la base che si studia anche in economia. L'essere umano basa la società sullo scambio, anche di favori, perché tutto rientra nella logica dell'aiuto vicendevole.
Quelli di estrema sinistra (esclusa la sinistra moderata) credono che la destra sia togliere al povero per dare al ricco, o lasciare indietro chi non si adatta al mercato. Credono che il capitalismo sia inventato dalla destra invece che essere la natura dello scambio come ho accennato prima.
La destra vera è basata non sul mercato o sul Fascismo (estrema destra) ma è basata sul gestire uno stato in modo manageriale ma sempre tentando di mettere tutti sullo stesso piano, come farebbe un imprenditore in grazia di Dio.
Io rimango apolitico nonostante sembri stia difendendo la destra. In realtà credo che i concetti di direzione politica siano obsoleti. Lo dico giusto per chiarire la mia posizione.