So che mi attirerò gli strali degli "accademici", ma Bollani è il mio mito, nel pianoforte e come musicista. Ad oggi non c'è NESSUNO in grado di suonare indifferentemente classica, rock, pop, jazz, musica italiana, e fare tutto al livello al quale lo fa lui, con naturalezza, competenza, cultura, E SENZA PRECONCETTI. E canta. Bene. Un Mito irraggiungibile. Fortunatamente ha una cosa che quasi tutti gli appassionati e i musicisti "di un settore", qualsiasi esso sia, non hanno. L'apertura mentale. Grande Bollani.
Fabrizio , stimo moltissimo Bollani, non perdo una sola delle sue esibizioni su rai 3 ogni sera alle 20,20 ma svolgere ogni genere di musica professionalmente è impossibile . Anche nei generi occorre il dovuto perfezionamento . Bollani ad esempio non potrà mai competere con pianisti di musica classica come la giovanissima cinese Yuja Wang in grado di eseguire parte dell'interio patrimonio di musica classica a cui dedica ore ed ore di studio ogni giorno . Lo stesso discorso vale per la stessa Yuja Wang che ha voluto cimentarsi nella musica jazz che non è tuttavia il suo mondo . Ti invito ad ascoltare di questa giovane pianista il brano "Tea for Two" o "Marcia alla Turca di Mozart " in forma Jaziistica e sentirai subito la superiorità del grande Bollani propio perchè il jazz non è il mondo della musica classica . Altrettanto dicasi per una escuzione di musica classica da parte di Bollani . Due mondi immensi , bellissimi , affascinanti ma diversissimi tra loro . Questa è la grande magia della musica ! Saluti e buon ascolto
Bollani grande pianista . Ma dire che nessuno come lui e" esagerato .. e ingiusto. Vi solo centinaia di pianisti di grande talento. Non fate graduatorie che sono sempre opinabili quando non ingiuste...
@@francoriva55 beh... basta leggere bene quello che ho scritto e non fermarsi al "nessuno è come lui". Ho detto che fa praticamente tutti i generi musicali con grandissima competenza e professionalità, cosa che, a quanto so, nessun altro fa. Cioè, ci sono sicuramente pianisti più bravi di lui ad esempio nella classica, però il jazz o il pop non solo non lo sanno suonare, ma proprio non sanno cosa sia. E così via per gli altri generi. Lui è l'unico che li suona tutti, e molto bene. Da qui l'unicità. Un saluto musicale 😊
3:41 «I nemici in Conservatorio erano i musicisti di jazz perché non sapevano quello che suonavano. Erano degli incolti ! Adesso ci sono in giro tanti incolti che a confronto i musicisti di jazz sembrano accademici»
@@abcd-br6er, se ti dessi la pena di leggere con attenzione i commenti eviteresti di scriverle tu, le scemenze! La frase è virgolettata ed è stata pronunciata da Bollani (è stato pure segnalato il punto in cui l'ha pronunciata)
@@hydorvox quali scemenze avrei scritto? Il jazz si studia regolarmente in conservatorio da quarant'anni, quindi va considerato un linguaggio accademico quanto quello classico. Non me frega nulla di cosa dice il tuo idolo Bollani, essendo cresciuto con Corea, Hancock, Peterson e mille altri...di Bollani mi interessa poco e niente.
Un buon musicista ed un ottimo intrattenitore, sebbene non particolarmente brillante in questa intervista, nei suoi programmi, dove viene fuori evidentemente una grande professionalità nel preparare ciò che andrà in onda, è molto più efficace e coinvolgente. Ciò detto, musicalmente, il sublime è altrove
Mi piace molto ascoltare Bollani sia quando parla sia quando suona, lo trovo molto interessante, riesce a spiegare cose difficili come se fossero semplici. L'ultima sua affermazione la condivido appieno e secondo me è ciò che sta accadendo.
In merito ai modelli dei pianoforti a parte lo Steinway & Sons e il Bosendorfer che ho avuto il piacere di suonare in Austria all'accademia del Mozarteum di Salisburgo, vorrei chiedere al maestro Bollani cosa ne pensa dei pianoforti a coda Kawai? Personalmente trovo siano niente male per la musica classica. Come ad esempio il KG C2 o C3.
Da studente di pianoforte al conservatorio come il maestro Bollani ha dovuto insistere per potare al diploma la sonata di Liszt in si minore e Pour le piano di Debussy, io invece ho dovuto insistere e convincere il mio insegnante a portare la sonata Op 90 di Beethoven. Alla fine è stata una scelta decisamente felice ed azzeccata per il sottoscritto. Un saluto al canale.
Un grande musicista ,ma non si odia la musica . Tutta la musica va ascoltata e capita , poi ognuno scieglie la sua strsda . Il piacere é soggettivo , ma il rispetto deve essere totale
Il pianoforte è uno strumento assai contradittorio. Molto difficile trovare una strada musicale con esso! Lui, il Bollani l'ha trovata. Molto difficile trovare una strada con la musica classica, la concorrenza è davvero mostruosa, i brani sono anche di una difficoltà assoluta e a volte estrema. Sui gusti musicali è inutile entrarci, come sul suono e la suonabilità degli strumenti. Però sui canoni della bellezza esiste sempre un limite, nel senso che non tutti possono permettersi di dare giudizi liberi e libertari e peggio che mai qualunquisti. L'ignoranza, non di Bollani; è li, sempre in agguato! Probabilmente a una persona culturalmente modesta piacciono solo le canzoni in dialetto. Ignoranza non vuol dire mancanza d'intelligenza,' è solo una mancanza di cultura.
Che super professionale sei Stefamo poi con Valentina siete strepitosi bravi simpatici divertenti e soprattutto fate uno show di cultura musicale che in italia ne abbiamo veramente bisogno 👏👌🤗
E' forte quando dice che ha trovato un altro paio di brani nelle sue corde...fra cui una ballata di Chopin in sol minore: per me la più emozionante composizione mai scritta!
Che tristezza leggere di tutti questi vecchi, perché vecchi sono, che criticano e danno dell’ignorante a Bollani per aver ammesso con umiltà di non apprezzare un certo tipo di musica (che peraltro ha studiato e quindi non è ignorante di certo). Al contrario Bollani dimostra di avere grande cultura musicale e una sensibilità genuina e onesta abbastanza invidiabile. Chi non capisce che la musica al di là dello studio e delle preferenze è legata alla sensibilità personale, beh potrà avere studiato anche 20-30 anni, ma non ha ancora capito dove sta il punto.
Stefano Bollani è un grande musicista, ma dovrebbe approfondire la sua formazione rimasta evidentemente “settoriale”. Maurizio Pollini a 18 anni suonava Beethoven divinamente, nonostante la giovane età, e non mi sembra che questo semplice fatto gli abbia precluso di diventare un musicista almeno altrettanto grande di Bollani.
Comunque si odiano anche le cose in cui non si ha speranza di riuscire, con tutto il rispetto per Bollani. Io ad esempio odio le Ferrari, le Maserati, ecc, anche se mi piacciono molto. Odiavo anche il piano, anche se dopo 3 anni di pratica posso dire di averlo sempre amato. Il contrario dell'amore non e' l'odio, bensi' l'indifferenza
Bollani ha semplice raccontato la sua esperienza senza pretendere di dire verita' assolute. Molti di quelli che scrivono commenti qui sotto invece, a quanto pare, possiedono verita' assolute...ma non sanno nemmeno il significato delle virgolette che racchiudono il termine "odiavo".
Premetto che a me Bollani sta enormemente simpatico, e lo apprezzo soprattutto da un punto di vista divulgativo della musica perché grazie a lui in TV si parla di altra musica che non sia quel lerciume di X-Factor! Ciò premesso credo che gli farebbe bene un po' di psicoterapia per superare il "trauma" che ha avuto al conservatorio.. ma forse a lui non conviene perché si è costruito il suo personaggio proprio su questo. Se venisse meno questo aspetto morirebbe anche il suo personaggio... E godiamoci la buona musica, sia essa jazz o classica, senza dovercela menare su quale sia migliore, più nobile o più emozionante!
Maestro Stefano sei bravissimo eccellentissimo .pure io ho lo stesso vizio tuo di stare sempre sul palco e lo fatto per anni con qualsiasi genere musicale .dal folk al classico al rock pop .a casa mia 5 musicisti professionisti me compreso.anche se io faccio pure di fatto un altro lavoro, indovina quale...mi piace la tua chiamamola trasgressione da conservatorio.il mio amico carissimo Roger Hodgson dei Supertramp famosi in tutto il mondo,vedi foto, mi ha consigliato di suonare sempre anche quando mangio.sei simpaticissimo.ho capito che ti piacciono i Beatles , finalmente un grande maestro che se ne intende molto di musica.un abbraccio dalla Calabria Gaetano Limonti chitarrista e ho tutti le chitarre e pianoforti ed altro rigorosamente Yamaha sono un tifoso accanito .spero di incontrarti sai il mondo è così piccolo.tutto ciò e fantastico .sei grande ,maestro Stefano bollani.saluti Gaetano
Intervista interessante dalla quale a mio modo di vedere sottolinea come alcuni decenni fa c’erano delle idee preconcette nei conservatori verso i pianisti o musicisti jazz. Per questo in fondo si affermava che suonare il Jazz avrebbe procurato dei danni alla mano per chi doveva affrontare i compositori classici. Dimenticando fra l’altro che anche Gershwin considerato autore colto della musica americana del novecento aveva delle basi jazzistiche. Ma una cosa è certa secondo me, alla luce dell’ esperienza personale: a prescindere dal genere musicale che ciascuno vuole abbracciare o seguire gli studi al conservatorio sono alla base di tutto. E poi ciascuno si esprime come meglio gli aggrada. Non mi stupisce che Bollani abbia seguito con piacere composizioni come la sonata in si minore di Liszt e la prima ballata di Chopin, in quanto per certi versi, oltre ad una struttura compositiva più libera rispetto ai compositori del classicismo, trovo vi siano elementi improvvisativi che avrebbero caratterizzato la musica jazz.
Ci sono delle vestali della musica classica che si scandalizzano per un diplomato al conservatorio che critica l‘ ambiente accademico. Lui è un grande divulgatore, un musicista curioso ed apprezzato , uno che cerca di far comunicare zone altrimenti isolate tra loro. Prima di bollare come „ stronz@te“ le sue considerazioni personali, dovreste aver percorso la metà del suo viaggio.
Bah per sto pianista Bollani sembra che esista solo il jazz. Bestemmiare sui grandi del passato è come sputare nel piatto in cui si ha appena mangiato. Come diceva Beethoven di principi re e regine ce ne sono e ce ne saranno sempre tanti ma di Beethoven ce n'e solo uno. E di Bollani quanti ce ne sono? Ahahah ma per favore...
2:50 qua concordo con i professori, il jazz non solo ti rovina le mani, ti "rovina" il modo in cui percepisci la musica... il jazz deve continuare ad esistere, ma per me non e' musica, e' una forma di entertainment per spettacoli o per intrattenere le persone
bravo, semplice e concreto, oltre che intelligente e simpatico. Adesso gli manca solo una cosa: fare musica sua! non se ne può più in ambito jazzistico e soprattutto italiano di tributi a miles davis, a monk, jobim eccetera. Se siete dei veri artisti, basta interpretare: fate musica vostra! buttate fuori idee, fate progetti, fate cose vostre, sperimentate con sonorità diverse, mettete su un gruppo stabile (si perchè anche in ambito jazzistico, checchè se ne dica alla faccia dell'individualismo e libertà di mescolamento dei musicisti tipici di questa musica, i migliori risultati artistici si sono sempre avuti con formazioni fisse che hanno lavorato insieme per diverso tempo). CREATE! basta cover, basta swing, basta bossa nova, basta Jobim e Monk lo ripeto! poi non lamentatevi che non c'è interesse nella musica. Studiate meno, fatevi meno pippe mentali con i trattati di armonia di Schoenberg e il ciclo delle quinte, e buttate giù quello che avete dentro, quello che sentite davvero! fate cose belle, al servizio della musica, che insieme alla armonia della natura sono una delle poche cose che possono dare bellezza pura e forza positiva all'umanità
Concordo in pieno!Secondo me si vive la musica quando la si crea,si crea il proprio suono creando bellezza,che poi piaccia o no è un altro discorso.Molti musicisti creativi ed originali che di cui si ascolta ancora,non avevano studiato teoria o sapevano di solfeggio ma hanno creato musica originale ed influenzato altri artisti,come Jim Morrison dei Doors,di cui parla Villani,ma soprattutto Jimi Hendrix,Brian Jones,Jimi Mitchell,e tanti altri che di creativo ne avevano tanto
Discorso corretto, ma non completamente. È vero che in Italia, fino ad un certo livello non molto elevato, i brani che si sentono sono più o meno sempre gli stessi e di quegli autori. È però anche vero che di questi non si propongono i brani meno noti e circa lo swing non direi che si senta molto Ellington o Basie suonati alla Ellington o alla Basie! Questo farebbe la differenza.
C'è un problema : che se hai un progetto tuo non trovi mai nessuno disposto a farti lavorare o perlomeno a supportarti per la produzione o la gestione dello spettacolo. Personalmente ci provo da anni. Tu giustamente potresti ribattere che probabilmente il progetto non è artisticamente valido oppure che io sono un cagnaccio ma questo non centra, perchè non riesci ad arrivare neanche al primo scalino : riuscire a farlo ascoltare, a meno che tu non sia uno dei 3 o 4 eletti che un'agenzia o un direttore di festival è obbligato ad ascoltare. Per questo ormai si fanno i vari "Paoli in jazz" o similari : per lavorare....
mi piace paragonare i conservatori e la musica classica come le istituzioni e la maniera in cui e' strutturata la societa', senza di questo ci sarebbe anarchia e non avremmo tutto quello che abbiamo con la tecnologia ed i tempi moderni... quindi non dobbiamo criticare troppo le impostazioni rigide dei conservatori, sono necessari per poter continuare a mantenere nel tempo il bagaglio culturale centrale della musica, prima si deve imparare la musica classica prima di avventarsi in musica alternativa
I conservatori sono passati da un estremo all'altro! Quando ci andavo io negli anni 80/90 guai se ti facevi sfuggire che suonavi altri generi...ora invece hanno "accademizzato" il jazz e..alè!!! tutti si sentono jazzisti quando magari prima di entrarci non hanno ascoltato un solo brano jazz per poi uscire con una laurea in arrangiamento! e magari se devono suonare qualche standard se ne vanno nel pallone! ( parlo con fatti alla mano )
@@ciabbiamolastoffamariabice734 ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma purtroppo queste dinamiche nei conservatori creno veri e propri esaltati che pensano che jazzisti si diventa aprendo qualche libro e facendo qualche esame! Tra l'altro mi sono imbattuto in gente che dopo pochi mesi che frequentava la classe di jazz, si sentivano in diritto di parlare del jazz come se stessero parlando di una loro conoscenza radicata, e premetto che questi prima dell'esame di ammissione ( e anche dopo ) del jazz non avevano ascoltato una sola nota! addirittura un idiota che frequentava da circa 4 mesi, andando a vedere un concerto di Brad Mehldau poi ha esclamato...e mica è jazz questo!? da prenderlo e....vabbè lasciamo perdere
@@torindocolangione8542 mi sono diplomata in flauto traverso a fine anni 80 Ho sempre fatto attività concertistica , modesta ma continuativa. Non sono jazzista , mi è capitato di fare del discreto cross over qualche volta Studio il pianoforte per diletto (livello quinto anno vecchio.ordinamento ). Non ho mai voluto insegnare 😊
@@federicocapitoni8091 complimenti allora per l'intervista; per quanto riguarda l'audio però purtroppo so per esperienza che qualsiasi spiegazione non cambia l'esito. 🙂
Forse il M° Bollani non lo sa, ma negli Stati Uniti d'America il jazz è musica accademica da tempo e Miles Davis studiava alla Juilliard... Informarsi prima di parlare.
@@ilmelangolo E secondo te quali cose migliori ha prodotto Jarret? Potresti citare qualche esempio? Grazie per l'attenzione. Auguri di Buona Pasqua ed un saluto da parte mia.
@@renatoterzo2111 Ciao! beh sicuramente non andrei nel repertorio classico ma resterei sul jazz. (Le "Variazioni Goldberg" continuerei a farle suonare ad Ottavio Dantone...). I titoli sono veramente tanti, tra dischi o concerti in trio, duetti, piano solo e altre opere. Ti posso consigliare "Jasmine" del 2010 in duetto con Charlie Haden al contrabbasso; "The Melody at night, with you" disco di piano solo del 1999; il "Live at the Blue Note" del 1995, con il suo storico trio con Jack DeJohnette e Gary Peacock (ma molti altri ce ne sarebbero, per esempio "Tokyo '96"). Poi due dischi più particolari: il celeberrimo "The Köln Concert" del 1975, concerto di piano solo basato su improvvisazioni, i cui primi 10/15 minuti sono tra le vette della musica del Novecento ed il misconosciuto ed etereo "Arbour Zena" sempre del 1975, con Jan Garbrek e Charlie Haden. La discografia è sterminata... spero di averti un pochino aiutato! www.allmusic.com/artist/keith-jarrett-mn0000066570/discography
@@ilmelangolo Certamente e ti ringrazio. Un paio di questi album fra l'altro li aveva acquistati mio fratello che a suo tempo apprezzava Jarret. Non c'è dubbio che il suo repertorio significativo resta il jazz. Ad ogni modo trovo ammirevole che lo stesso Jarret si sia cimentato anche nel repertorio classico affrontandolo ed eseguendolo in maniera direi dignitosa ( parere ovviamente personale). Un saluto.
@@renatoterzo2111 Ciao, ti consiglio praticamente qualunque cosa che ha fatto con il suo standard trio, cioè lui, Jack De johnette e Gary Peacock (dischi come "still live"), oppure il suo live leggendario in piano solo "koln concert".
ancora la battutina sulla musica contemporanea?? ma questo dignitoso jazzista ha mai aperto una pagina di Schonberg, Berg, Bartok, Nono, Stockhausen? è in grado di analizzarle? ma per favore, nel 2021 ancora questa banalità e superficialità parlando di un secolo di innovazioni
@@domila5316 la musica del Novecento è complessa e richiede cultura, passione e curiosità per avvicinarsi, è veramente triste sentire battute così banali e qualunquiste da un presunto talento della musica...
Io non voglio discutere ne il talento ne la bravura di questo musicista, non mi sembra giusto. Semplicemente, se tanto ci si lamenta che si fanno stereotipi sul jazz (che tra parentesi è una musica che a me piace molto), sul pop, sul rap, ecc., per favore non si facciano anche sulla musica del ‘900. Potrei proporre un’infinità di brani del secolo scorso di quei “cattivi intellettualoidi” e smontare ogni pregiudizio, a partire da Messiaen, Shostakovich, Prokofiev, anche Ligeti se vogliamo...
A proposito: Shostakovich, Debussy, Ravel. Tre nomi di grandi che hanno attinto dal jazz, dimostrando che la musica classica ha comunque attinto con piacere nuovi stimoli musicali, a differenza di cosa sento dire in giro. La prova? Si ascolti la seconda sonata per violino per Ravel, con il bellissimo movimento “Blues”:
Non è una critica (cioè, un po' si, lo è). Ma lo trovo molto forviante. ( e la maggior parte dei commenti mi sembra arrivino da gente che, sostanzialmente, non ha capito cosa sta dicendo )
Buon odio, molte volte si odia qualcosa o qualcuno a cui non si può avere accesso..........menomale che Bollani ha risparmiato al mondo della musica classica la sua presenza. Bollani ha citato l'op. 110 di Beethoven (e molto altro) e la sua idiosincrasia per questi capolavori assoluti della storia dell'umanità. Bene, è come se uno dicesse che la Commedia di Dante o la Cappella Sistina o la Gioconda o i capolavori di Shakespeare gli risultano insopportabili. Bisognerebbe avere la dignità di non esprimersi in tali termini..............soprattutto uno che campa, letteralmente campa, di musica. E' mai stato in grado di accostarsi all'arte di Benedetti Michelangeli, ad esempio? Ha mai intravisto, solo intravisto, come ABM "tratta" ogni singola nota? Ma per cortesia, la cosa repellente è che certa gente riscuote successo...........Comunque, continui a star lontano dalla classica e la odi pure, la odi molto....................
Bollani, così come è successo per Allevi, mancando di qualità concrete e vere (ma solo parole e arroganza) è un fenomeno italiano ormai in via d'esaurimento. Per fortuna.
Se scrivesse qualcosa di ascoltabile...pardon! Di godibile; Si potrebbe capire meglio cosa abbia voluto dire. Scrivere per pianoforte è assai arduo, difficile e si rischia di essere banalmente monocratici. Suonare pianoforte, sedersi in un palco di un grande teatro di questi tempi facendo parlare solo lo strumento è quasi impensabile per il livello stratosferico di centinaia di pianisti classici. Jazz vuol dire tutto e niente. Bill Evans, in fondo non credo suonasse Jazz, bensì, pura essenza musicale! Intrattenere il pubblico in un locale, suonando qualcosa di tutto imbastendo un discorso logico è altra cosa che si chiama musicologia! Assai lontana dall'essere un pianista e per esserlo bisogna sbattere la testa dentro un conservatorio suonando esattamente cosa c'è scritto nello spartito. Quando questa cosa non piace più è il segnale dell'impossibilità di arrivare più in alto; il limite personale è stato toccato.
"mi pesava suonare la musica che avrei dovuto portare al diploma perché non la capivo assolutamente" letteralmente "se la suona e se la canta"... purtroppo la comprensione di quella musica e molto probabilmente anche la capacità di suonarla e interpretarla non è mai arrivata, altrimenti (nonostante le storie che si auto racconta) la suonerebbe. E ne parlerebbe con l'amore, la capacità di analisi e l'umiltà che i veri grandi hanno sempre. Invece è un vero pallone gonfiato.
io non la penso come te. Ha ragione lui. Basta con tutti sti personaggi che non vivono la musica, ma la studiano e la eseguono e basta. Purtroppo in ambito classico il 95% dei musicanti rispecchia questa descrizione. Proprio perchè non hanno un proprio stile, un proprio percorso. Studiano per diventare professionisti, cioè suonare ed essere pagati, punto. E'un lavoro come un altro per loro. Ma così, con l'arte, non dovrebbe essere mai! La musica classica non è che si compra i dischi e si fa i colti dicendo in giro di ascoltare Mozart ecc. Ognuno deve trovare la propria musica, ed è una cosa che richiede tanto tempo, tanta pazienza, tanta curiosità e se vogliamo anche tanti soldi per comprare CD. Ma è un percorso personale. Basta accademici seri e tristi che suonano per lavoro, largo a gente come Bollani che è molto più modesto a dire che la musica non la capiva e non la apprezzava, e sceglieva lui cosa suonare di conseguenza. Questa è la libertà che deve seguire chi fa arte, non incolonnarsi tutti in fila a fare obbligatoriamente programmi di conservatorio che uccidono la musica. Pallone gonfiato Bollani?? a me non sembra, anzi, c'è molto di peggio in giro. Di solito i jazzisti italiani hanno tutti quell'aria spocchiosa da migliori del mondo, da sinistroidi arroganti. Buona vita e buona musica
Ha ragione Bollani. La musica classica piace al 3% degli alunni del conservatorio di Milano, posto dove ho potuto studiare per 6 anni. Quasi nessuno la ascolta nel tempo libero, ancor meno studenti vanno a sentirla/vederla dal vivo nei teatri di loro spontanea volontà. Eppure tutti la suonano quella musica. Una piccolissima percentuale prosegue gli studi successivamente al diploma ottenuto, come se QUELLO (il diploma) fosse il loro obiettivo per non rinnegare e rendere vano il percorso ormai intrapreso e l'investimento di tempo e denaro fatto negli anni (e per non rovinare i desideri di genitori che spronano il figlio a raggiungere un diploma così prestigioso come quello ottenuto in questo ambito). Viva Bollani e il coraggio e l'intelligenza di cambiare genere e di non suonare per raggiongere il famigerato (quanto inutile) "pezzo di carta" con cui il 95% degli studenti si pulisce sappiamo cosa. D'altra parte, se ognuno studiasse la musica che gli piace davvero e che ascolta nel tempo libero, i conservatori e le scuola di musica classica sarebbero pieni di 65enni...
Cosa c’è di più umile di ammettere di non aver capito una cosa o di non avere la maturità necessaria ad apprezzarla?? Qua il problema non sono i gusti musicali ma la vostra incapacità di comprendere la lingua italiana e la logica di base
@@ClassicarMilano mah.. anche io ho frequentato il conservatorio fino al diploma e oltre, benché a Piacenza e non a Milano, ma non mi ritrovo assolutamente in questa descrizione che fate. Forse è vero che i ragazzini delle scuole medie cominciano nella maggior parte dei casi perché spinti dai genitori e senza motivazione iniziale, ma questo è possibile solo per i primi anni. Senza passione e vera motivazione è veramente impossibile andare avanti ed affrontare un esame come quello di ottavo anno di pianoforte (che comunque non è certo un punto di arrivo nel percorso di un pianista). Inoltre io e altri amici di conservatorio abbiamo sempre frequentato sale da concerto girando tutta l’Italia per seguire i nostri interpreti preferiti. Dopo un certo anno (ma già solo dopo l’esame di quinto anno) chi non era interessato smetteva prendendo come scusa (che scusa poi non è) il dover frequentare un’altra scuola. Anche perché non so dove vedete tutto questo presunto prestigio che oggigiorno dovrebbe, secondo voi, avere un diploma di pianoforte con cui non ci fai assolutamente nulla. Manco parlassimo di un Master negli USA...
Sig.ina Relli, lei ha un modo molto facile di dare del somaro a tutto e a tutti. Non crede di strapazzare i suoi colleghi, o presunti tali voglio sperare, un po troppo? Devo dirle che Maler rompe i coglioni anche a me. E Puccini fa dire a Rodolfo, nella Boheme, la brevità gran pregio. Nel dubbio che potesse essere una mia carenza di pazienza e competenza musicale, trovandomi a Berlino, dopo essere entrato in un negozio di dischi ho chiesto all'addetto clienti se avesse incisioni di Gustav Mahler dirette da Chelibidache. Signore, mi rispose, non esiste neanche la possibilità che possa esserci una incisione di Mahler diretta da Chelibidache perchè il direttore riteneva Mahler il compositore dei morti. Devo immaginare chelibidache anche idiota? Ora considerato che la perfezione, grazie a Dio, non è degl'umani, rimarrà sempre il piano polemico a farla da padrone, anche perchè sul piano fisiologico, gusto, udito siamo alieni uno all'altro. Bollani ha detto altre cazzate ed esattamente su Mozart. Ma visto che sembra essere bravino, lo si lascia dire perfino delle vere e proprie eresie.
@josquino rossini Lasci perdere, che tanto oramai l'unica critica che da un due secoli a questa parte si volge a Mahler è quella di essere prolisso, segno di vedute poco ampie e incapacità all'ascolto evidentemente, ma non posso imputare la noia visto che ognuno ha il diritto di non apprezzare una composizione tanto quanto il compositore, ma almeno restiamo umili e ammettiamo che si tratta di sensazione di pancia e non facciamola passare come verità oggettiva. Il signore qui sopra mi cita La Bohème di Puccini, ma chi glielo dirà a codesto che Puccini come Mahler attingeva la sua cultura musicale e operistica dal tedesco Wagner? Quando si parla di Mahler tutti a parlare di prolisso, ma quando si ascolta Wagner non un solo fiato di critica, che ha prodotto composizioni dall'insana durata di quattro ore, tutti pronti coi biglietti in mano ad ascoltare un dramma wagneriano di durata spasmodica senza cogliere minimamente la grandezza del compositore, solo per farsi belli e colti agli occhi degli snob. Mahler ha portato la sinfonia al suo massimo splendore, ha rinnovato un linguaggio che lo vincolava gettando le redini per la nuova scuola di Vienna, nemmeno quello gli viene riconosciuto. Che si penda dalle labbra di Celibidache anche peggio, rigettando completamente le altre esaltazioni del compositore da parte di direttori del calibro di: Bernstein, Walter, Klemperer, Furtwangler, Mengelberg, Giulini, Boulez, persino Karajan che non dirigeva tutte la sinfonie di Mahler perché le prove gli costavano troppo tempo in quanto il direttore tedesco era un ricercatore del perfezionismo e del dettaglio. Altri ancora? Abbado, Sinopoli persino, Chailly, addirittura Muti che è un direttore ferrato sull'opera italiana. Senza considerare la fruttuosa carriera del Mahler direttore d'orchestra, considerato persino dai suoi oppositori come uno dei più grandi della storia e tuttora viene considerato tale, ma come vediamo le critiche al Mahler compositore sono sempre le stesse trite e ritrite da un secolo. Ora mi dica, erano per caso stupidi i fondatori della nuova scuola viennese ad esaltare il compositore austriaco? Cosa mi dice di Schönberg? Ha per caso più autorità il parere di Celibidache su Mahler che quello di Schönberg? Le critiche rivolte a Mahler sono puntualmente rivolte sempre da chi non ha ampie vedute musicali, veda Ralph Vaughn-Williams cosa disse di Mahler, eppure Vaughn-Williams non possedeva nemmeno la metà della grandezza e conoscenza sinfonica di Mahler, ma si sa che infangare e criticare senza cognizione di causa è il mestiere degli ignobili.
La frase più ignorante detta da Bollani che non ama Mahler perché si possono dire le stesse cose ma in un modo più breve!! Bisogna vedere quello che aveva da dire e soprattutto scusalo se ai suoi tempi si è arrangiato con quello che poteva! Veramente d'una ignoranza imperdonabile. Se non ti piace va bene ma perché in televisione dare dei giudizi da somaro? Io ho fatto il Conservatorio a Firenze e credo di avere la stessa età di Bollani, a quei tempi c'erano dei professori veramente somari ma è pure vero che non c'era questo giudizio sul jazz. Non c'era neanche la musica barocca e neppure più antica, questo era scandaloso. Mi sembra piuttosto il classico allievo di quei tempi, bravo a muovere le dita veloci e con poca curiosità, quello che mi sembra ancora oggi ad un'età davvero adulta.
Ha detto veramente una cosa del genere? Se ha tanta fretta bastano gli ultimi 6 minuti dell'8va sinfonia di Mahler (che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo) per cancellare Bollani (e la sua musica asettica) che certamente non rimarrà nella storia della musica. O il devastante, per quanto struggente, ultimo movimento della 9ª sinfonia che, però, per essere compreso veramente necessita di tutta l'ora precedente degli altri 3 movimenti come se si venisse condotti per mano ad esplorare gli aspetti più profondi dell'animo umano. Nello specifico, abbiamo i violini che suonano pianissimo, note lunghissime, bicordi non dissonanti ecc. che ascoltati di fretta, senza tutto quello che c'è prima non direbbero nulla... ma alla fine della sinfonia ci si arriva con uno stato emotivo alterato, come in meditazione, o addirittura in estasi. Serve tutto il tempo, non si possono dire le stesse cose in modo più rapido.
Sig.ra Rita, Sig. Rinaldo. Bollani (che merita la mia maiuscola) ha in un certo modo dato prova di avere un suo pensiero. Con alcune convinzioni da somaro (quella su Mahler era un pò troppo avventata, quasi patologicamente giovanile direi). Tuttavia, il fatto di avere un pensiero PROPRIO, lo fa apparire ai miei occhi VIVO. E questo è triste, considerando, che sia Bollani, sia allevi, sono esecutori "asettici" , come qualcuno di voi ha giustamente notato.
Rita Relli Cara Rita, i somari che montano in cattedra sono il vero specchio del mondo di oggi. Considerare bollani un concertista è qualcosa di ridicolo, dopo averlo sentito suonare il secondo tempo del Concerto di Ravel come se fosse musica da pianobar ho smesso di dargli qualsiasi credito. Le uniche cose degne di attenzione sono le sue parodie di Battiato, Paolo Conte, Branduardi eccetera che troverà anche su youtube, perché può giusto parodiare quello che è addirittura inferiore alla sua modesta portata intellettuale e culturale, ossia le canzoni. L'attore Dudley Moore, che era anche un valente pianista, riusciva a parodiare Schubert, Weill e Britten con una conoscenza molto evidente dei loro stili e inevitabilmente si ride non di quei giganti ma di come abbia captato il modo di prenderli in giro con estrema eleganza. L'umorismo da Monteverdi attraverso Haydn fino a Bernstein è una componente essenziale della musica, ma non va confuso con la crassa comicità da trivio. Bollani è un Lino Banfi davanti a Chaplin, ma stia tranquilla, anche se l'apparente vittoria dei totali ignoranti sembra inevitabile, Mahler morto nel 1911 è tuttora presente in ogni sala da concerto mentre le scemenze di costui ai posteri neanche arriveranno come aneddoto.
La vedo giustamente indignato ma non saprei dire quanto ne valga la pena. Mi è toccato persino vedere in televisione (non per mia volontà) anche Jovanotti parlare - o meglio sproloquiare - a proposito di Rossini, chiamato da chissà chi a partecipare a una trasmissione che ne celebrava il 150mo anniversario della scomparsa, esordendo con un fantasmagorico "Rossini... Minchia, Rossini". Nella pochezza del suo intervento delirante era riuscito a balbettare "io sono un cantautore, lui era un accademico, ha inventato tutto", ma nell'imbecillità almeno era contenuta l'umiltà che sfugge proprio come concetto di base al Bollani. Mi secca citare proprio la Nona Sinfonia anziché una delle 32, dei 16, delle altre composizioni che io e lei conosciamo, ma c'è un passaggio dell'Ode di Schiller che calza a pennello per i Bollani vari che infestano il mondo musicale: "Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott". Poi lo sa bene che in questi video passano sempre i tizi easy e friendly con la mente aperta, quelli che sanno, si passano la canna e dicono "ma fratello, vuoi mettere quel parruccone di Mozart con Frank Zappa? Dai, Frank sì che era un genio".
Bah! Ascolto volentieri le 10 sifonie di mahler e devo dire che sono per me un vero toccasana per la mia mente, ma screditare una pianista come bollani, il pianista jazz italiano per eccellenza, piu quotato il piu bravo, paragonato ad un somaro e' piu tosto eccessivo da parte sua. Almeno che lei non sia la reincarnazione di Arturo Benedetti Michelangeli. Magari lui non voleva screditare Mahler ma solo dire che oggi le esigenze auditive sono cambiate e forse per chi scrive musica non ha la stessa disponibilita' che si aveva un tempo per raccontarsi. Bollani sa quello che dice forse e' stata interpretata male..
Bollani è un intrattenitore, in questa intervista si sbugiarda da solo, studiava qualcosa nella quale nn credeva, quindi prendeva per i fondelli sé stesso e chi spendeva tempo ed energie per insegnargliela, sarebbe bastato essere coerenti e fare solo jazz, del resto di un diploma inutile per cose che non suonerai mai, non capirai mai, che te ne fai? Però ripensandoci i pezzi di carta possono sempre tornare utili vero? Dire sono diplomato in pianoforte è sempre figo!
Ma tu sei messo malissimo! Ma chi hai distrutto!!?? Ma viva Bollani che ammette umilmente di non capire certa musica classica e quindi di non suonarla. Così bisogna fare, invece oggi ci sono studenti che suonano una musica classica che a loro NON PIACE e che non ascolterebbero mai per conto loro, obbligati dai genitori o dagli insegnanti. Viva Bollani, grandissimo orgoglio Italiano!
Sì ma stai calmo: "taci, verme, sei meno di zero, sei troppo stupido.." Ho provato anche io ad ascoltare la grande fuga e altre composizioni estreme di Ludwig e non mi sono piaciute così come non mi piace il jazz. Ho solo scritto che Bollani ha ragione a dire che la maggior parte degli studenti classici non studia/ascolta musica classica ma la studia per obbligo dei genitori o degli insegnanti. Non l'ascoltano, non la stimano e, ovviamente, non la capiscono...
E' un intrattenitore (non è una brutta parola) ed è anche un grandissimo pianista. Sono certo con tutto il suo modesto "non la capivo e non mi piaceva" capisce la musica classica e si emoziona ad ascoltarla molto più di tanti poveretti frustrati e privi di talento che lo criticano.
Mah non lo so se si emoziona o no, sto a quello che dice lui, non ho la facoltà di leggere nel pensiero. Mi pare che nel suo pensiero ci sia molta contraddizione e anche un po' recriminazione verso un mondo che a sua stessa ammissione non gli appartenga, beh non ha senso provarne fastidio, basta non frequentarlo, bastava mollare il conservatorio e fare ciò che gli piaceva, sarebbe stato semplice eppure per qualche motivo oscuro non l'ha fatto sia faccia lui delle domande e si dia delle risposte sul perché invece di star lì a dire cazzate senza senso che tra l'altro interessano assai poco.
Ha deciso di chiudere un percorso di studi per serietà personale e sfida, ci sono tantissimi che per senso del dovere e per soddisfazione personale finiscono una scuola e poi fanno tutt'altro nella vita. Tra l'altro sicuramente gli è servito per acquisire una base solida di tecnica pianistica. Quello che dice qui, da persona intelligente e dotata di senso dell'umorismo quale inequivocabilmente è, risulta piacevole ed interessante. Tu sei evidentemente animato da antipatia nei suoi confronti derivata da non so che (posso immaginare, invidia o stizza per quello che dice di negativo verso un mondo a cui tu appartieni ma non lo so, non ti conosco) e non so se in buona o cattiva fede non riesci a capirne il valore artistico finendo per sparare, tu si, enormi cazzate senza senso su di lui.
Quanta ignoranza che leggo nei commenti in ogni singolo video di bollani...siete peggio dei talebani, e inoltre non siete in grado di ammettere che questo signore è un musicista sublime a tutto tondo (per quanto vi possa non piacere il jazz, cosa comprensibile). E non accostatelo a sproposito a Michelangeli, paragone inutile tra due diversi nusicisti. Sitete imbarazzanti signori miei, buona musica
Questo simpatico e bravo musicista non dovrebbe approfittare della sua popolarità e bravura per dire (mi scusi) delle sciocchezze. E allora La Recherche? e Guerra e Pace? lunghe anche quelle? Ci piace moltissimo anche se non fa l'eccentrico.
@@enricopizz Ti pare che enrico pizzati possa essere invidioso di Bollani, d'altronde come carriera siamo lì, basta confrontare le rispettive pagine di Wikipedia
Al Conservatorio (anni '80) non si poteva dire di apprezzare Carosone, o che Carosone fosse un grande pianista, senza rischiare la punizione. E invece, a me Carosone piaceva davvero tanto ed era un gran pianista! Bravo Bollani. Non mi sei simpatico per niente, ma apprezzo molto quello che dici. Forse, la tua immagine televisiva non ti rende del tutto giustizia.
Sisi mediocre. L unico pianista jazz italiano degli ultimi decenni. Mediocre. Ovviamente quando suona musica " Classica" Fa schifo al cazzo, ma quelle sono casi sporadici
Mediocre no, solo molto sopravvalutato, la sua fortuna è nel suo talento comunicativo....cosa che pianisti più interessanti di lui come Danilo Rea e D'Andrea non hanno
Che belle parole!
So che mi attirerò gli strali degli "accademici", ma Bollani è il mio mito, nel pianoforte e come musicista. Ad oggi non c'è NESSUNO in grado di suonare indifferentemente classica, rock, pop, jazz, musica italiana, e fare tutto al livello al quale lo fa lui, con naturalezza, competenza, cultura, E SENZA PRECONCETTI. E canta. Bene. Un Mito irraggiungibile. Fortunatamente ha una cosa che quasi tutti gli appassionati e i musicisti "di un settore", qualsiasi esso sia, non hanno. L'apertura mentale. Grande Bollani.
Tra l’altro non ha criticato la classica, ha semplicemente espresso una preferenza personale che gli fa onore in quanto onestà intellettuale.
Fabrizio , stimo moltissimo Bollani, non perdo una sola delle sue esibizioni su rai 3 ogni sera alle 20,20 ma svolgere ogni genere di musica professionalmente è impossibile . Anche nei generi occorre il dovuto perfezionamento . Bollani ad esempio non potrà mai competere con pianisti di musica classica come la giovanissima cinese Yuja Wang in grado di eseguire parte dell'interio patrimonio di musica classica a cui dedica ore ed ore di studio ogni giorno . Lo stesso discorso vale per la stessa Yuja Wang che ha voluto cimentarsi nella musica jazz che non è tuttavia il suo mondo . Ti invito ad ascoltare di questa giovane pianista il brano "Tea for Two" o "Marcia alla Turca di Mozart " in forma Jaziistica e sentirai subito la superiorità del grande Bollani propio perchè il jazz non è il mondo della musica classica . Altrettanto dicasi per una escuzione di musica classica da parte di Bollani . Due mondi immensi , bellissimi , affascinanti ma diversissimi tra loro . Questa è la grande magia della musica ! Saluti e buon ascolto
Bollani grande pianista . Ma dire che nessuno come lui e" esagerato .. e ingiusto. Vi solo centinaia di pianisti di grande talento. Non fate graduatorie che sono sempre opinabili quando non ingiuste...
@@francoriva55 beh... basta leggere bene quello che ho scritto e non fermarsi al "nessuno è come lui". Ho detto che fa praticamente tutti i generi musicali con grandissima competenza e professionalità, cosa che, a quanto so, nessun altro fa. Cioè, ci sono sicuramente pianisti più bravi di lui ad esempio nella classica, però il jazz o il pop non solo non lo sanno suonare, ma proprio non sanno cosa sia. E così via per gli altri generi. Lui è l'unico che li suona tutti, e molto bene. Da qui l'unicità. Un saluto musicale 😊
Renato Carosone faceva tutti i generi
Art Tatum è semplicemente un altro pianeta
3:41 «I nemici in Conservatorio erano i musicisti di jazz perché non sapevano quello che suonavano. Erano degli incolti ! Adesso ci sono in giro tanti incolti che a confronto i musicisti di jazz sembrano accademici»
Scusa ma è satirica questa affermazione, in modo particolare la prima parte, o davvero pensi che i jazzisti sono incolti?
@@MariannaDiLorenzo secondo me la risolve benissimo negli ultimi 10 secondi del video!
Ma guarda che il jazz si studia in conservatorio fin dai primi anni 70, quindi che scemenze stai vomitando?
@@abcd-br6er, se ti dessi la pena di leggere con attenzione i commenti eviteresti di scriverle tu, le scemenze! La frase è virgolettata ed è stata pronunciata da Bollani (è stato pure segnalato il punto in cui l'ha pronunciata)
@@hydorvox quali scemenze avrei scritto? Il jazz si studia regolarmente in conservatorio da quarant'anni, quindi va considerato un linguaggio accademico quanto quello classico. Non me frega nulla di cosa dice il tuo idolo Bollani, essendo cresciuto con Corea, Hancock, Peterson e mille altri...di Bollani mi interessa poco e niente.
Come si chiama la canzone che lui suona nello sfondo dal tempo 1:50?
Un buon musicista ed un ottimo intrattenitore, sebbene non particolarmente brillante in questa intervista, nei suoi programmi, dove viene fuori evidentemente una grande professionalità nel preparare ciò che andrà in onda, è molto più efficace e coinvolgente.
Ciò detto, musicalmente, il sublime è altrove
Rhapsody in Blue 😍
Pensa io che dovevo studiare il sax di nascosto, perchè non essendo (allora) considerato uno "strumento nobile" era praticamente vietato suonarlo...
Un buon ragionamento e' gradevole quanto un brano musicale ben suonato
Un semplice grazie
Mi piace molto ascoltare Bollani sia quando parla sia quando suona, lo trovo molto interessante, riesce a spiegare cose difficili come se fossero semplici. L'ultima sua affermazione la condivido appieno e secondo me è ciò che sta accadendo.
❤
In merito ai modelli dei pianoforti a parte lo Steinway & Sons e il Bosendorfer che ho avuto il piacere di suonare in Austria all'accademia del Mozarteum di Salisburgo, vorrei chiedere al maestro Bollani cosa ne pensa dei pianoforti a coda Kawai? Personalmente trovo siano niente male per la musica classica. Come ad esempio il KG C2 o C3.
Per fortuna la musica colta non si è perso nulla.
Spero che tanti musicisti da palco (scenico) ti abbiano ascoltato e capito quale può essere un giusto approccio alla Musica. Grazie
Il finale è un tocco da maestro😂
Stefano sei una persona molto intelligente, sei al di sopra della media
Sono andato a lezione subito da Luca Flores........ Onore a te....
Da studente di pianoforte al conservatorio come il maestro Bollani ha dovuto insistere per potare al diploma la sonata di Liszt in si minore e Pour le piano di Debussy, io invece ho dovuto insistere e convincere il mio insegnante a portare la sonata Op 90 di Beethoven. Alla fine è stata una scelta decisamente felice ed azzeccata per il sottoscritto. Un saluto al canale.
Bollani è un grandissimo Musicista con un'intelligenza e sensibilità fuori da comune
Nella vita bisogna avere sempre persone capaci e brave in quello che fanno..e bollani le ha avute ,ed è diventato un grande...
Un grande musicista ,ma non si odia la musica . Tutta la musica va ascoltata e capita , poi ognuno scieglie la sua strsda . Il piacere é soggettivo , ma il rispetto deve essere totale
Beh ti posso assicurare che per un bel po' di tempo della mia vita grazie al conservatorio ho "odiato" la music anche io ;)
Il pianoforte è uno strumento assai contradittorio. Molto difficile trovare una strada musicale con esso! Lui, il Bollani l'ha trovata. Molto difficile trovare una strada con la musica classica, la concorrenza è davvero mostruosa, i brani sono anche di una difficoltà assoluta e a volte estrema. Sui gusti musicali è inutile entrarci, come sul suono e la suonabilità degli strumenti. Però sui canoni della bellezza esiste sempre un limite, nel senso che non tutti possono permettersi di dare giudizi liberi e libertari e peggio che mai qualunquisti. L'ignoranza, non di Bollani; è li, sempre in agguato! Probabilmente a una persona culturalmente modesta piacciono solo le canzoni in dialetto. Ignoranza non vuol dire mancanza d'intelligenza,' è solo una mancanza di cultura.
La maglietta è fantastica!
Che super professionale sei Stefamo poi con Valentina siete strepitosi bravi simpatici divertenti e soprattutto fate uno show di cultura musicale che in italia ne abbiamo veramente bisogno 👏👌🤗
Molto interessante, grazie per aver condiviso.
Que saudade de você!
Avrei fatto le sue scelte . Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensa di Victor Borge e del più genio dei geni John Cage
simpatico Bollani. ottima intervista e molto acute le sue affermazioni su i cliché di chi vuole sempre catalogare la musica.
Semplicemente Un Genio.
Ma non dire cazzate
Oltre a una bravura eccelsa...un artista a tutto tondo simpatico e "italianissimo"
E sempre piacevole ascoltare Bollani un vero genio ,aprezzo molto il suo modo di interpretare i brani c'e' molto da imparare da lui...
E' forte quando dice che ha trovato un altro paio di brani nelle sue corde...fra cui una ballata di Chopin in sol minore: per me la più emozionante composizione mai scritta!
a Bollani gli puzza la fava di ricotta...
Subtitles in English please please! :)
Che tristezza leggere di tutti questi vecchi, perché vecchi sono, che criticano e danno dell’ignorante a Bollani per aver ammesso con umiltà di non apprezzare un certo tipo di musica (che peraltro ha studiato e quindi non è ignorante di certo). Al contrario Bollani dimostra di avere grande cultura musicale e una sensibilità genuina e onesta abbastanza invidiabile. Chi non capisce che la musica al di là dello studio e delle preferenze è legata alla sensibilità personale, beh potrà avere studiato anche 20-30 anni, ma non ha ancora capito dove sta il punto.
Stefano Bollani è un grande musicista, ma dovrebbe approfondire la sua formazione rimasta evidentemente “settoriale”. Maurizio Pollini a 18 anni suonava Beethoven divinamente, nonostante la giovane età, e non mi sembra che questo semplice fatto gli abbia precluso di diventare un musicista almeno altrettanto grande di Bollani.
Comunque si odiano anche le cose in cui non si ha speranza di riuscire, con tutto il rispetto per Bollani. Io ad esempio odio le Ferrari, le Maserati, ecc, anche se mi piacciono molto. Odiavo anche il piano, anche se dopo 3 anni di pratica posso dire di averlo sempre amato. Il contrario dell'amore non e' l'odio, bensi' l'indifferenza
Bollani ha semplice raccontato la sua esperienza senza pretendere di dire verita' assolute.
Molti di quelli che scrivono commenti qui sotto invece, a quanto pare, possiedono verita' assolute...ma non sanno nemmeno il significato delle virgolette che racchiudono il termine "odiavo".
Premetto che a me Bollani sta enormemente simpatico, e lo apprezzo soprattutto da un punto di vista divulgativo della musica perché grazie a lui in TV si parla di altra musica che non sia quel lerciume di X-Factor! Ciò premesso credo che gli farebbe bene un po' di psicoterapia per superare il "trauma" che ha avuto al conservatorio.. ma forse a lui non conviene perché si è costruito il suo personaggio proprio su questo. Se venisse meno questo aspetto morirebbe anche il suo personaggio... E godiamoci la buona musica, sia essa jazz o classica, senza dovercela menare su quale sia migliore, più nobile o più emozionante!
Infatti non ha detto che è migliore, ha detto solo quella che piaceva suonare più a lui
Fazioli per me è insuperabile.
Siena jazz ci sono stato nel 1987 un seminario fantastico
Grande Bollani... artista a 360 gradi.
Maestro Stefano sei bravissimo eccellentissimo .pure io ho lo stesso vizio tuo di stare sempre sul palco e lo fatto per anni con qualsiasi genere musicale .dal folk al classico al rock pop .a casa mia 5 musicisti professionisti me compreso.anche se io faccio pure di fatto un altro lavoro, indovina quale...mi piace la tua chiamamola trasgressione da conservatorio.il mio amico carissimo Roger Hodgson dei Supertramp famosi in tutto il mondo,vedi foto, mi ha consigliato di suonare sempre anche quando mangio.sei simpaticissimo.ho capito che ti piacciono i Beatles , finalmente un grande maestro che se ne intende molto di musica.un abbraccio dalla Calabria Gaetano Limonti chitarrista e ho tutti le chitarre e pianoforti ed altro rigorosamente Yamaha sono un tifoso accanito .spero di incontrarti sai il mondo è così piccolo.tutto ciò e fantastico .sei grande ,maestro Stefano bollani.saluti Gaetano
Intervista interessante dalla quale a mio modo di vedere sottolinea come alcuni decenni fa c’erano delle idee preconcette nei conservatori verso i pianisti o musicisti jazz. Per questo in fondo si affermava che suonare il Jazz avrebbe procurato dei danni alla mano per chi doveva affrontare i compositori classici. Dimenticando fra l’altro che anche Gershwin considerato autore colto della musica americana del novecento aveva delle basi jazzistiche. Ma una cosa è certa secondo me, alla luce dell’ esperienza personale: a prescindere dal genere musicale che ciascuno vuole abbracciare o seguire gli studi al conservatorio sono alla base di tutto. E poi ciascuno si esprime come meglio gli aggrada. Non mi stupisce che Bollani abbia seguito con piacere composizioni come la sonata in si minore di Liszt e la prima ballata di Chopin, in quanto per certi versi, oltre ad una struttura compositiva più libera rispetto ai compositori del classicismo, trovo vi siano elementi improvvisativi che avrebbero caratterizzato la musica jazz.
Ci sono delle vestali della musica classica che si scandalizzano per un diplomato al conservatorio che critica l‘ ambiente accademico. Lui è un grande divulgatore, un musicista curioso ed apprezzato , uno che cerca di far comunicare zone altrimenti isolate tra loro. Prima di bollare come „ stronz@te“ le sue considerazioni personali, dovreste aver percorso la metà del suo viaggio.
Considerare le destinazioni, anziché i generi. Grande Bollani.
Bah per sto pianista Bollani sembra che esista solo il jazz. Bestemmiare sui grandi del passato è come sputare nel piatto in cui si ha appena mangiato. Come diceva Beethoven di principi re e regine ce ne sono e ce ne saranno sempre tanti ma di Beethoven ce n'e solo uno. E di Bollani quanti ce ne sono? Ahahah ma per favore...
2:50 qua concordo con i professori, il jazz non solo ti rovina le mani, ti "rovina" il modo in cui percepisci la musica... il jazz deve continuare ad esistere, ma per me non e' musica, e' una forma di entertainment per spettacoli o per intrattenere le persone
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
😂😂😂😂
bravo, semplice e concreto, oltre che intelligente e simpatico. Adesso gli manca solo una cosa: fare musica sua! non se ne può più in ambito jazzistico e soprattutto italiano di tributi a miles davis, a monk, jobim eccetera. Se siete dei veri artisti, basta interpretare: fate musica vostra! buttate fuori idee, fate progetti, fate cose vostre, sperimentate con sonorità diverse, mettete su un gruppo stabile (si perchè anche in ambito jazzistico, checchè se ne dica alla faccia dell'individualismo e libertà di mescolamento dei musicisti tipici di questa musica, i migliori risultati artistici si sono sempre avuti con formazioni fisse che hanno lavorato insieme per diverso tempo). CREATE! basta cover, basta swing, basta bossa nova, basta Jobim e Monk lo ripeto! poi non lamentatevi che non c'è interesse nella musica. Studiate meno, fatevi meno pippe mentali con i trattati di armonia di Schoenberg e il ciclo delle quinte, e buttate giù quello che avete dentro, quello che sentite davvero! fate cose belle, al servizio della musica, che insieme alla armonia della natura sono una delle poche cose che possono dare bellezza pura e forza positiva all'umanità
Concordo in pieno!Secondo me si vive la musica quando la si crea,si crea il proprio suono creando bellezza,che poi piaccia o no è un altro discorso.Molti musicisti creativi ed originali che di cui si ascolta ancora,non avevano studiato teoria o sapevano di solfeggio ma hanno creato musica originale ed influenzato altri artisti,come Jim Morrison dei Doors,di cui parla Villani,ma soprattutto Jimi Hendrix,Brian Jones,Jimi Mitchell,e tanti altri che di creativo ne avevano tanto
Discorso corretto, ma non completamente. È vero che in Italia, fino ad un certo livello non molto elevato, i brani che si sentono sono più o meno sempre gli stessi e di quegli autori. È però anche vero che di questi non si propongono i brani meno noti e circa lo swing non direi che si senta molto Ellington o Basie suonati alla Ellington o alla Basie! Questo farebbe la differenza.
C'è un problema : che se hai un progetto tuo non trovi mai nessuno disposto a farti lavorare o perlomeno a supportarti per la produzione o la gestione dello spettacolo. Personalmente ci provo da anni. Tu giustamente potresti ribattere che probabilmente il progetto non è artisticamente valido oppure che io sono un cagnaccio ma questo non centra, perchè non riesci ad arrivare neanche al primo scalino : riuscire a farlo ascoltare, a meno che tu non sia uno dei 3 o 4 eletti che un'agenzia o un direttore di festival è obbligato ad ascoltare. Per questo ormai si fanno i vari "Paoli in jazz" o similari : per lavorare....
Capisco, ma non comprendo.
La musica classica è marmo scolpito. È musica scritta nell’etere, nell’eterno. È perfezione e bellezza assoluta.
Tanti tromboni.Bollani e' un mito.
AVERE una Personalità...questa è la dimostrazione....lui è !!
Appare molto triste che la musica classica per avere ancora qualche chance debba inseguire la musica pop, rap, e via dicendo...
il problema sono le persone, non la musica classica
PS mi è piaciuta la precisazione di Bollani "ma l' x7 della Yamaha" 🎹
DX7
it.wikipedia.org/wiki/Yamaha_DX7
Fu il primo storico sintetizzatore digitale.
@@ilmelangolo so benissimo ma ho ripetuto le parole del video
l'ambiente dei Conservatori è di una tristezza unica!
Ma vala'...
Puoi dirlo forte
mi piace paragonare i conservatori e la musica classica come le istituzioni e la maniera in cui e' strutturata la societa', senza di questo ci sarebbe anarchia e non avremmo tutto quello che abbiamo con la tecnologia ed i tempi moderni... quindi non dobbiamo criticare troppo le impostazioni rigide dei conservatori, sono necessari per poter continuare a mantenere nel tempo il bagaglio culturale centrale della musica, prima si deve imparare la musica classica prima di avventarsi in musica alternativa
@@dominic6055il jazz é jazz. Non é musica "Alternativa"..ma l'ambiente del Conservatorio è penoso. Io inziai nel 1996 e confermo.
I conservatori sono passati da un estremo all'altro! Quando ci andavo io negli anni 80/90 guai se ti facevi sfuggire che suonavi altri generi...ora invece hanno "accademizzato" il jazz e..alè!!! tutti si sentono jazzisti quando magari prima di entrarci non hanno ascoltato un solo brano jazz per poi uscire con una laurea in arrangiamento! e magari se devono suonare qualche standard se ne vanno nel pallone! ( parlo con fatti alla mano )
Esattamente. La laurea in arrangiamento jazz e'l ideale per chi non sa suonare
@@ciabbiamolastoffamariabice734 ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma purtroppo queste dinamiche nei conservatori creno veri e propri esaltati che pensano che jazzisti si diventa aprendo qualche libro e facendo qualche esame! Tra l'altro mi sono imbattuto in gente che dopo pochi mesi che frequentava la classe di jazz, si sentivano in diritto di parlare del jazz come se stessero parlando di una loro conoscenza radicata, e premetto che questi prima dell'esame di ammissione ( e anche dopo ) del jazz non avevano ascoltato una sola nota! addirittura un idiota che frequentava da circa 4 mesi, andando a vedere un concerto di Brad Mehldau poi ha esclamato...e mica è jazz questo!? da prenderlo e....vabbè lasciamo perdere
@@torindocolangione1 aberrazioni del nuovo ordinamento
@@ciabbiamolastoffamariabice734 esatto, sono d'accordo con te! Suoni anche tu?
@@torindocolangione8542 mi sono diplomata in flauto traverso a fine anni 80
Ho sempre fatto attività concertistica , modesta ma continuativa. Non sono jazzista , mi è capitato di fare del discreto cross over qualche volta
Studio il pianoforte per diletto (livello quinto anno vecchio.ordinamento ). Non ho mai voluto insegnare 😊
Intervista molto interessante ma curate meglio l'audio dell'intervistatore 🎙
@@federicocapitoni8091 complimenti allora per l'intervista; per quanto riguarda l'audio però purtroppo so per esperienza che qualsiasi spiegazione non cambia l'esito. 🙂
@@federicocapitoni8091 ecco invece questa frase cambia sicuramente l'esito del risultato audio 😄. Buona giornata.
Non suonavi volentieri quegli autori perché non avevo le basi per interpretarli . Come spesso succede per molti allievi del conservatorio.
Fatevi intervistare voi
Se non si fosse fatto il Clementi da ragazzo col fischio che ora suonerebbe così . E lo sa anche lui .
Top!
Ballata Gm, eh? Ho sempre pensato che non ci sia niente di meglio... di esaltante? Narrante... Entusiasmante... Non lo so, ma quella è il massimo!
Forse il M° Bollani non lo sa, ma negli Stati Uniti d'America il jazz è musica accademica da tempo e Miles Davis studiava alla Juilliard... Informarsi prima di parlare.
E restando in tema di pianisti jazz ho appreso con piacere per esempio che un certo Keith Jarrett esegue ed interpreta la musica di Bach.
Jarrett ha suonato anche Šostakovic. Ma le sue cose migliori direi che siano altre. E ampiamente.
@@ilmelangolo E secondo te quali cose migliori ha prodotto Jarret? Potresti citare qualche esempio? Grazie per l'attenzione. Auguri di Buona Pasqua ed un saluto da parte mia.
@@renatoterzo2111 Ciao! beh sicuramente non andrei nel repertorio classico ma resterei sul jazz. (Le "Variazioni Goldberg" continuerei a farle suonare ad Ottavio Dantone...). I titoli sono veramente tanti, tra dischi o concerti in trio, duetti, piano solo e altre opere. Ti posso consigliare "Jasmine" del 2010 in duetto con Charlie Haden al contrabbasso; "The Melody at night, with you" disco di piano solo del 1999; il "Live at the Blue Note" del 1995, con il suo storico trio con Jack DeJohnette e Gary Peacock (ma molti altri ce ne sarebbero, per esempio "Tokyo '96"). Poi due dischi più particolari: il celeberrimo "The Köln Concert" del 1975, concerto di piano solo basato su improvvisazioni, i cui primi 10/15 minuti sono tra le vette della musica del Novecento ed il misconosciuto ed etereo "Arbour Zena" sempre del 1975, con Jan Garbrek e Charlie Haden. La discografia è sterminata... spero di averti un pochino aiutato! www.allmusic.com/artist/keith-jarrett-mn0000066570/discography
@@ilmelangolo Certamente e ti ringrazio. Un paio di questi album fra l'altro li aveva acquistati mio fratello che a suo tempo apprezzava Jarret. Non c'è dubbio che il suo repertorio significativo resta il jazz. Ad ogni modo trovo ammirevole che lo stesso Jarret si sia cimentato anche nel repertorio classico affrontandolo ed eseguendolo in maniera direi dignitosa ( parere ovviamente personale). Un saluto.
@@renatoterzo2111 Ciao, ti consiglio praticamente qualunque cosa che ha fatto con il suo standard trio, cioè lui, Jack De johnette e Gary Peacock (dischi come "still live"), oppure il suo live leggendario in piano solo "koln concert".
ancora la battutina sulla musica contemporanea?? ma questo dignitoso jazzista ha mai aperto una pagina di Schonberg, Berg, Bartok, Nono, Stockhausen? è in grado di analizzarle? ma per favore, nel 2021 ancora questa banalità e superficialità parlando di un secolo di innovazioni
Ecco, ne ho abbastanza infatti. Se uno ascolta messiaen ha tutti i pregiudizi sulla musica contemporanea crollati.
@@domila5316 la musica del Novecento è complessa e richiede cultura, passione e curiosità per avvicinarsi, è veramente triste sentire battute così banali e qualunquiste da un presunto talento della musica...
Io non voglio discutere ne il talento ne la bravura di questo musicista, non mi sembra giusto.
Semplicemente, se tanto ci si lamenta che si fanno stereotipi sul jazz (che tra parentesi è una musica che a me piace molto), sul pop, sul rap, ecc., per favore non si facciano anche sulla musica del ‘900.
Potrei proporre un’infinità di brani del secolo scorso di quei “cattivi intellettualoidi” e smontare ogni pregiudizio, a partire da Messiaen, Shostakovich, Prokofiev, anche Ligeti se vogliamo...
A proposito:
Shostakovich, Debussy, Ravel. Tre nomi di grandi che hanno attinto dal jazz, dimostrando che la musica classica ha comunque attinto con piacere nuovi stimoli musicali, a differenza di cosa sento dire in giro.
La prova?
Si ascolti la seconda sonata per violino per Ravel, con il bellissimo movimento “Blues”:
È che nel jazz ti puoi permettere di "sporcare" nella classica no...
ho studiato Beethoven , Debussy , Lizt e ...Piripì Piripì e Piripà !
l'ho letto Proust ma non fa ridere
Perché una così bella intervista deve avere un titolo così cretino ?
Non è una critica (cioè, un po' si, lo è). Ma lo trovo molto forviante. ( e la maggior parte dei commenti mi sembra arrivino da gente che, sostanzialmente, non ha capito cosa sta dicendo )
@@federicocapitoni8091 Già
:(
Buon odio, molte volte si odia qualcosa o qualcuno a cui non si può avere accesso..........menomale che Bollani ha risparmiato al mondo della musica classica la sua presenza. Bollani ha citato l'op. 110 di Beethoven (e molto altro) e la sua idiosincrasia per questi capolavori assoluti della storia dell'umanità. Bene, è come se uno dicesse che la Commedia di Dante o la Cappella Sistina o la Gioconda o i capolavori di Shakespeare gli risultano insopportabili. Bisognerebbe avere la dignità di non esprimersi in tali termini..............soprattutto uno che campa, letteralmente campa, di musica. E' mai stato in grado di accostarsi all'arte di Benedetti Michelangeli, ad esempio? Ha mai intravisto, solo intravisto, come ABM "tratta" ogni singola nota? Ma per cortesia, la cosa repellente è che certa gente riscuote successo...........Comunque, continui a star lontano dalla classica e la odi pure, la odi molto....................
Non sai le eresie che hai scritto... studia anche se temo che sei senza speranze... ad averceli musicisti come Bollani ...
Bollani, così come è successo per Allevi, mancando di qualità concrete e vere (ma solo parole e arroganza) è un fenomeno italiano ormai in via d'esaurimento. Per fortuna.
Se scrivesse qualcosa di ascoltabile...pardon! Di godibile; Si potrebbe capire meglio cosa abbia voluto dire. Scrivere per pianoforte è assai arduo, difficile e si rischia di essere banalmente monocratici. Suonare pianoforte, sedersi in un palco di un grande teatro di questi tempi facendo parlare solo lo strumento è quasi impensabile per il livello stratosferico di centinaia di pianisti classici. Jazz vuol dire tutto e niente. Bill Evans, in fondo non credo suonasse Jazz, bensì, pura essenza musicale! Intrattenere il pubblico in un locale, suonando qualcosa di tutto imbastendo un discorso logico è altra cosa che si chiama musicologia! Assai lontana dall'essere un pianista e per esserlo bisogna sbattere la testa dentro un conservatorio suonando esattamente cosa c'è scritto nello spartito. Quando questa cosa non piace più è il segnale dell'impossibilità di arrivare più in alto; il limite personale è stato toccato.
"mi pesava suonare la musica che avrei dovuto portare al diploma perché non la capivo assolutamente"
letteralmente "se la suona e se la canta"... purtroppo la comprensione di quella musica e molto probabilmente anche la capacità di suonarla e interpretarla non è mai arrivata, altrimenti (nonostante le storie che si auto racconta) la suonerebbe. E ne parlerebbe con l'amore, la capacità di analisi e l'umiltà che i veri grandi hanno sempre.
Invece è un vero pallone gonfiato.
io non la penso come te. Ha ragione lui. Basta con tutti sti personaggi che non vivono la musica, ma la studiano e la eseguono e basta. Purtroppo in ambito classico il 95% dei musicanti rispecchia questa descrizione. Proprio perchè non hanno un proprio stile, un proprio percorso. Studiano per diventare professionisti, cioè suonare ed essere pagati, punto. E'un lavoro come un altro per loro. Ma così, con l'arte, non dovrebbe essere mai! La musica classica non è che si compra i dischi e si fa i colti dicendo in giro di ascoltare Mozart ecc. Ognuno deve trovare la propria musica, ed è una cosa che richiede tanto tempo, tanta pazienza, tanta curiosità e se vogliamo anche tanti soldi per comprare CD. Ma è un percorso personale. Basta accademici seri e tristi che suonano per lavoro, largo a gente come Bollani che è molto più modesto a dire che la musica non la capiva e non la apprezzava, e sceglieva lui cosa suonare di conseguenza. Questa è la libertà che deve seguire chi fa arte, non incolonnarsi tutti in fila a fare obbligatoriamente programmi di conservatorio che uccidono la musica. Pallone gonfiato Bollani?? a me non sembra, anzi, c'è molto di peggio in giro. Di solito i jazzisti italiani hanno tutti quell'aria spocchiosa da migliori del mondo, da sinistroidi arroganti. Buona vita e buona musica
Ha ragione Bollani. La musica classica piace al 3% degli alunni del conservatorio di Milano, posto dove ho potuto studiare per 6 anni. Quasi nessuno la ascolta nel tempo libero, ancor meno studenti vanno a sentirla/vederla dal vivo nei teatri di loro spontanea volontà. Eppure tutti la suonano quella musica. Una piccolissima percentuale prosegue gli studi successivamente al diploma ottenuto, come se QUELLO (il diploma) fosse il loro obiettivo per non rinnegare e rendere vano il percorso ormai intrapreso e l'investimento di tempo e denaro fatto negli anni (e per non rovinare i desideri di genitori che spronano il figlio a raggiungere un diploma così prestigioso come quello ottenuto in questo ambito). Viva Bollani e il coraggio e l'intelligenza di cambiare genere e di non suonare per raggiongere il famigerato (quanto inutile) "pezzo di carta" con cui il 95% degli studenti si pulisce sappiamo cosa. D'altra parte, se ognuno studiasse la musica che gli piace davvero e che ascolta nel tempo libero, i conservatori e le scuola di musica classica sarebbero pieni di 65enni...
l'unica cosa sensata sentita, troppo dura da digerire per i depressi accademici che non saranno mai capaci di "creare"...ma solo di "eseguire".
Cosa c’è di più umile di ammettere di non aver capito una cosa o di non avere la maturità necessaria ad apprezzarla??
Qua il problema non sono i gusti musicali ma la vostra incapacità di comprendere la lingua italiana e la logica di base
@@ClassicarMilano mah.. anche io ho frequentato il conservatorio fino al diploma e oltre, benché a Piacenza e non a Milano, ma non mi ritrovo assolutamente in questa descrizione che fate. Forse è vero che i ragazzini delle scuole medie cominciano nella maggior parte dei casi perché spinti dai genitori e senza motivazione iniziale, ma questo è possibile solo per i primi anni. Senza passione e vera motivazione è veramente impossibile andare avanti ed affrontare un esame come quello di ottavo anno di pianoforte (che comunque non è certo un punto di arrivo nel percorso di un pianista). Inoltre io e altri amici di conservatorio abbiamo sempre frequentato sale da concerto girando tutta l’Italia per seguire i nostri interpreti preferiti. Dopo un certo anno (ma già solo dopo l’esame di quinto anno) chi non era interessato smetteva prendendo come scusa (che scusa poi non è) il dover frequentare un’altra scuola. Anche perché non so dove vedete tutto questo presunto prestigio che oggigiorno dovrebbe, secondo voi, avere un diploma di pianoforte con cui non ci fai assolutamente nulla. Manco parlassimo di un Master negli USA...
Già, il mondo del "è valido tutto e il contrario di tutto".
Il paradosso è che anche le sue esibizioni sono destinate a diventare musica classica.
ma obbligato da chi?
Sig.ina Relli, lei ha un modo molto facile di dare del somaro a tutto e a tutti. Non crede di strapazzare i suoi colleghi, o presunti tali voglio sperare, un po troppo? Devo dirle che Maler rompe i coglioni anche a me. E Puccini fa dire a Rodolfo, nella Boheme, la brevità gran pregio. Nel dubbio che potesse essere una mia carenza di pazienza e competenza musicale, trovandomi a Berlino, dopo essere entrato in un negozio di dischi ho chiesto all'addetto clienti se avesse incisioni di Gustav Mahler dirette da Chelibidache. Signore, mi rispose, non esiste neanche la possibilità che possa esserci una incisione di Mahler diretta da Chelibidache perchè il direttore riteneva Mahler il compositore dei morti. Devo immaginare chelibidache anche idiota? Ora considerato che la perfezione, grazie a Dio, non è degl'umani, rimarrà sempre il piano polemico a farla da padrone, anche perchè sul piano fisiologico, gusto, udito siamo alieni uno all'altro. Bollani ha detto altre cazzate ed esattamente su Mozart. Ma visto che sembra essere bravino, lo si lascia dire perfino delle vere e proprie eresie.
@josquino rossini Lasci perdere, che tanto oramai l'unica critica che da un due secoli a questa parte si volge a Mahler è quella di essere prolisso, segno di vedute poco ampie e incapacità all'ascolto evidentemente, ma non posso imputare la noia visto che ognuno ha il diritto di non apprezzare una composizione tanto quanto il compositore, ma almeno restiamo umili e ammettiamo che si tratta di sensazione di pancia e non facciamola passare come verità oggettiva. Il signore qui sopra mi cita La Bohème di Puccini, ma chi glielo dirà a codesto che Puccini come Mahler attingeva la sua cultura musicale e operistica dal tedesco Wagner? Quando si parla di Mahler tutti a parlare di prolisso, ma quando si ascolta Wagner non un solo fiato di critica, che ha prodotto composizioni dall'insana durata di quattro ore, tutti pronti coi biglietti in mano ad ascoltare un dramma wagneriano di durata spasmodica senza cogliere minimamente la grandezza del compositore, solo per farsi belli e colti agli occhi degli snob. Mahler ha portato la sinfonia al suo massimo splendore, ha rinnovato un linguaggio che lo vincolava gettando le redini per la nuova scuola di Vienna, nemmeno quello gli viene riconosciuto. Che si penda dalle labbra di Celibidache anche peggio, rigettando completamente le altre esaltazioni del compositore da parte di direttori del calibro di: Bernstein, Walter, Klemperer, Furtwangler, Mengelberg, Giulini, Boulez, persino Karajan che non dirigeva tutte la sinfonie di Mahler perché le prove gli costavano troppo tempo in quanto il direttore tedesco era un ricercatore del perfezionismo e del dettaglio. Altri ancora? Abbado, Sinopoli persino, Chailly, addirittura Muti che è un direttore ferrato sull'opera italiana. Senza considerare la fruttuosa carriera del Mahler direttore d'orchestra, considerato persino dai suoi oppositori come uno dei più grandi della storia e tuttora viene considerato tale, ma come vediamo le critiche al Mahler compositore sono sempre le stesse trite e ritrite da un secolo. Ora mi dica, erano per caso stupidi i fondatori della nuova scuola viennese ad esaltare il compositore austriaco? Cosa mi dice di Schönberg? Ha per caso più autorità il parere di Celibidache su Mahler che quello di Schönberg? Le critiche rivolte a Mahler sono puntualmente rivolte sempre da chi non ha ampie vedute musicali, veda Ralph Vaughn-Williams cosa disse di Mahler, eppure Vaughn-Williams non possedeva nemmeno la metà della grandezza e conoscenza sinfonica di Mahler, ma si sa che infangare e criticare senza cognizione di causa è il mestiere degli ignobili.
Perché? Perché non la sapevi suonare, e nemmeno ora.
Esatto
io bollani scusate ma non riesco a sopportarlo. Parere personale...
È un bravissimo musicista... come tanti. Ad ogni modo non è colpa sua ma del fanatismo dei suoi fan, mediamente ignoranti
E pensare che l'avevo scambiato per Eugenio Finardi...
La frase più ignorante detta da Bollani che non ama Mahler perché si possono dire le stesse cose ma in un modo più breve!!
Bisogna vedere quello che aveva da dire e soprattutto scusalo se ai suoi tempi si è arrangiato con quello che poteva! Veramente d'una ignoranza imperdonabile. Se non ti piace va bene ma perché in televisione dare dei giudizi da somaro?
Io ho fatto il Conservatorio a Firenze e credo di avere la stessa età di Bollani, a quei tempi c'erano dei professori veramente somari ma è pure vero che non c'era questo giudizio sul jazz. Non c'era neanche la musica barocca e neppure più antica, questo era scandaloso. Mi sembra piuttosto il classico allievo di quei tempi, bravo a muovere le dita veloci e con poca curiosità, quello che mi sembra ancora oggi ad un'età davvero adulta.
Ha detto veramente una cosa del genere? Se ha tanta fretta bastano gli ultimi 6 minuti dell'8va sinfonia di Mahler (che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo) per cancellare Bollani (e la sua musica asettica) che certamente non rimarrà nella storia della musica. O il devastante, per quanto struggente, ultimo movimento della 9ª sinfonia che, però, per essere compreso veramente necessita di tutta l'ora precedente degli altri 3 movimenti come se si venisse condotti per mano ad esplorare gli aspetti più profondi dell'animo umano. Nello specifico, abbiamo i violini che suonano pianissimo, note lunghissime, bicordi non dissonanti ecc. che ascoltati di fretta, senza tutto quello che c'è prima non direbbero nulla... ma alla fine della sinfonia ci si arriva con uno stato emotivo alterato, come in meditazione, o addirittura in estasi. Serve tutto il tempo, non si possono dire le stesse cose in modo più rapido.
Sig.ra Rita, Sig. Rinaldo.
Bollani (che merita la mia maiuscola) ha in un certo modo dato prova di avere un suo pensiero. Con alcune convinzioni da somaro (quella su Mahler era un pò troppo avventata, quasi patologicamente giovanile direi).
Tuttavia, il fatto di avere un pensiero PROPRIO, lo fa apparire ai miei occhi VIVO. E questo è triste, considerando, che sia Bollani, sia allevi, sono esecutori "asettici" , come qualcuno di voi ha giustamente notato.
Rita Relli Cara Rita, i somari che montano in cattedra sono il vero specchio del mondo di oggi. Considerare bollani un concertista è qualcosa di ridicolo, dopo averlo sentito suonare il secondo tempo del Concerto di Ravel come se fosse musica da pianobar ho smesso di dargli qualsiasi credito. Le uniche cose degne di attenzione sono le sue parodie di Battiato, Paolo Conte, Branduardi eccetera che troverà anche su youtube, perché può giusto parodiare quello che è addirittura inferiore alla sua modesta portata intellettuale e culturale, ossia le canzoni. L'attore Dudley Moore, che era anche un valente pianista, riusciva a parodiare Schubert, Weill e Britten con una conoscenza molto evidente dei loro stili e inevitabilmente si ride non di quei giganti ma di come abbia captato il modo di prenderli in giro con estrema eleganza. L'umorismo da Monteverdi attraverso Haydn fino a Bernstein è una componente essenziale della musica, ma non va confuso con la crassa comicità da trivio. Bollani è un Lino Banfi davanti a Chaplin, ma stia tranquilla, anche se l'apparente vittoria dei totali ignoranti sembra inevitabile, Mahler morto nel 1911 è tuttora presente in ogni sala da concerto mentre le scemenze di costui ai posteri neanche arriveranno come aneddoto.
La vedo giustamente indignato ma non saprei dire quanto ne valga la pena.
Mi è toccato persino vedere in televisione (non per mia volontà) anche Jovanotti parlare - o meglio sproloquiare - a proposito di Rossini, chiamato da chissà chi a partecipare a una trasmissione che ne celebrava il 150mo anniversario della scomparsa, esordendo con un fantasmagorico "Rossini... Minchia, Rossini". Nella pochezza del suo intervento delirante era riuscito a balbettare "io sono un cantautore, lui era un accademico, ha inventato tutto", ma nell'imbecillità almeno era contenuta l'umiltà che sfugge proprio come concetto di base al Bollani. Mi secca citare proprio la Nona Sinfonia anziché una delle 32, dei 16, delle altre composizioni che io e lei conosciamo, ma c'è un passaggio dell'Ode di Schiller che calza a pennello per i Bollani vari che infestano il mondo musicale: "Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott".
Poi lo sa bene che in questi video passano sempre i tizi easy e friendly con la mente aperta, quelli che sanno, si passano la canna e dicono "ma fratello, vuoi mettere quel parruccone di Mozart con Frank Zappa? Dai, Frank sì che era un genio".
Bah! Ascolto volentieri le 10 sifonie di mahler e devo dire che sono per me un vero toccasana per la mia mente, ma screditare una pianista come bollani, il pianista jazz italiano per eccellenza, piu quotato il piu bravo, paragonato ad un somaro e' piu tosto eccessivo da parte sua. Almeno che lei non sia la reincarnazione di Arturo Benedetti Michelangeli. Magari lui non voleva screditare Mahler ma solo dire che oggi le esigenze auditive sono cambiate e forse per chi scrive musica non ha la stessa disponibilita' che si aveva un tempo per raccontarsi. Bollani sa quello che dice forse e' stata interpretata male..
Bollani è un intrattenitore, in questa intervista si sbugiarda da solo, studiava qualcosa nella quale nn credeva, quindi prendeva per i fondelli sé stesso e chi spendeva tempo ed energie per insegnargliela, sarebbe bastato essere coerenti e fare solo jazz, del resto di un diploma inutile per cose che non suonerai mai, non capirai mai, che te ne fai? Però ripensandoci i pezzi di carta possono sempre tornare utili vero? Dire sono diplomato in pianoforte è sempre figo!
Ma tu sei messo malissimo! Ma chi hai distrutto!!?? Ma viva Bollani che ammette umilmente di non capire certa musica classica e quindi di non suonarla. Così bisogna fare, invece oggi ci sono studenti che suonano una musica classica che a loro NON PIACE e che non ascolterebbero mai per conto loro, obbligati dai genitori o dagli insegnanti. Viva Bollani, grandissimo orgoglio Italiano!
Sì ma stai calmo: "taci, verme, sei meno di zero, sei troppo stupido.." Ho provato anche io ad ascoltare la grande fuga e altre composizioni estreme di Ludwig e non mi sono piaciute così come non mi piace il jazz. Ho solo scritto che Bollani ha ragione a dire che la maggior parte degli studenti classici non studia/ascolta musica classica ma la studia per obbligo dei genitori o degli insegnanti. Non l'ascoltano, non la stimano e, ovviamente, non la capiscono...
E' un intrattenitore (non è una brutta parola) ed è anche un grandissimo pianista. Sono certo con tutto il suo modesto "non la capivo e non mi piaceva" capisce la musica classica e si emoziona ad ascoltarla molto più di tanti poveretti frustrati e privi di talento che lo criticano.
Mah non lo so se si emoziona o no, sto a quello che dice lui, non ho la facoltà di leggere nel pensiero. Mi pare che nel suo pensiero ci sia molta contraddizione e anche un po' recriminazione verso un mondo che a sua stessa ammissione non gli appartenga, beh non ha senso provarne fastidio, basta non frequentarlo, bastava mollare il conservatorio e fare ciò che gli piaceva, sarebbe stato semplice eppure per qualche motivo oscuro non l'ha fatto sia faccia lui delle domande e si dia delle risposte sul perché invece di star lì a dire cazzate senza senso che tra l'altro interessano assai poco.
Ha deciso di chiudere un percorso di studi per serietà personale e sfida, ci sono tantissimi che per senso del dovere e per soddisfazione personale finiscono una scuola e poi fanno tutt'altro nella vita. Tra l'altro sicuramente gli è servito per acquisire una base solida di tecnica pianistica. Quello che dice qui, da persona intelligente e dotata di senso dell'umorismo quale inequivocabilmente è, risulta piacevole ed interessante. Tu sei evidentemente animato da antipatia nei suoi confronti derivata da non so che (posso immaginare, invidia o stizza per quello che dice di negativo verso un mondo a cui tu appartieni ma non lo so, non ti conosco) e non so se in buona o cattiva fede non riesci a capirne il valore artistico finendo per sparare, tu si, enormi cazzate senza senso su di lui.
Quanta ignoranza che leggo nei commenti in ogni singolo video di bollani...siete peggio dei talebani, e inoltre non siete in grado di ammettere che questo signore è un musicista sublime a tutto tondo (per quanto vi possa non piacere il jazz, cosa comprensibile). E non accostatelo a sproposito a Michelangeli, paragone inutile tra due diversi nusicisti.
Sitete imbarazzanti signori miei, buona musica
Purtroppo anch'io ma in conservatorio c'hanno soffrire e.... parecchio 😂
*di nascosto*
3:30 per i "compositori" contemporanei ha un suo senso! :-)))
Un idiota.
Invece Thelonious Monk c'ha l'artrite e sbaja tutte le note, 'sto fagiano...
@@Konrad83 ao! Telonio 'un se tocca! è tropp' er mejo!
Questo simpatico e bravo musicista non dovrebbe approfittare della sua popolarità e bravura per dire (mi scusi) delle sciocchezze. E allora La Recherche? e Guerra e Pace? lunghe anche quelle? Ci piace moltissimo anche se non fa l'eccentrico.
Se non lo puo fare lui allora chi lo deve fare? Tu? A dire cazzate( mi scusi)
ma per piacere....
Cosa c'è qui da criticare? I soliti italiani invidiosi e rosiconi
@@heisenberg470 invidiosi di Bollani?...ma per piacere
@@enricopizz Ti pare che enrico pizzati possa essere invidioso di Bollani, d'altronde come carriera siamo lì, basta confrontare le rispettive pagine di Wikipedia
Pianista??
Vorremmo sentire te il fenomeno che sei... ma valà!
Si. Pianista, compositore, jazzista, intrattenitore, conduttore, arrangiatore... potrei andare avanti mezz'ora...
@@heisenberg470 fenomeno? Siamo al circo?
@@tommasostefanini943 si? Ma davvero?
@@angelinodisposti6269 No, se fossimo al circo avresti la meglio tu
poulenc ahaha
Perché la fanno i tarlati
Al Conservatorio (anni '80) non si poteva dire di apprezzare Carosone, o che Carosone fosse un grande pianista, senza rischiare la punizione.
E invece, a me Carosone piaceva davvero tanto ed era un gran pianista!
Bravo Bollani. Non mi sei simpatico per niente, ma apprezzo molto quello che dici. Forse, la tua immagine televisiva non ti rende del tutto giustizia.
perché, scusi, qual è l'immagine televisiva di bollani che non Le va giù? o forse non Le va giù che un musicista vada in tv?
Questi strumentisti che suonano tutto ma, bene niente
Mediocre pianista ma molto ferrato in materia
Sisi mediocre. L unico pianista jazz italiano degli ultimi decenni. Mediocre. Ovviamente quando suona musica " Classica" Fa schifo al cazzo, ma quelle sono casi sporadici
Mediocre ????!!!!!!
Mediocre no, solo molto sopravvalutato, la sua fortuna è nel suo talento comunicativo....cosa che pianisti più interessanti di lui come Danilo Rea e D'Andrea non hanno
E se paragonassimo l'accademia musicale con l'accademia medica? Ahiahiahiahiai!!!!!
In che senso?
@@aspettaaspetta9737 di screditare qualunque forma di dissidenza
Odioso