Conservatori contro il razzismo e l’antisemitismo - Il settimanale di Marco Invernizzi

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  • Опубликовано: 5 окт 2024
  • L’antisemitismo e il razzismo vanno estirpati all’origine, perché sono ideologie che nulla hanno a che fare con il pensiero conservatore.
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Комментарии • 3

  • @cocripe
    @cocripe 2 месяца назад

    Il conservatorismo dev'essere rivalutato e riscoperto, grazie!

  • @luciana8413
    @luciana8413 2 месяца назад

    Fanpage, se fosse una testata seria, dovrebbe indagare anche sull'antisemitismo presente dentro la sinistra. Vedi tale sedicente scrittrice Cecilia Parodi

  • @alessandro.d
    @alessandro.d 2 месяца назад

    Il termine antisemitismo é fuorviante: anche gli arabi e varie altre popolazioni sono, come gli ebrei, di ceppo semitico. Se io manifestassi con scritto o parole una forte avversione verso gli arabi ma non verso gli ebrei esprimerei comunque una variante di antisemitismo. Non sarebbe piú corretto con riferimento specifico agli ebrei parlare di antigiudaismo?
    C'é poi un altro problema che sorge allorché si trattano queste tematiche: qual é il confine tra razzismo o antisemitismo/antigiudaismo e la critica legittima, ancorché magari espressa con eccessiva durezza o intransigenza o mancanza di carità (cosa quest'ultima evidrentemente non compatibile né tantomeno coerente con la fede cristiana che professiamo). Esistono su questi temi argomenti tabú che affrontare o anche solo accennare potrebbe esporre a gravi conseguenze chi ne fa menzione? Il co-scopritore della doppia elica del DNA James Watsan sostenne in varie sedi che l'arretratezza dell'Africa sub-sahariana era dovuta in parte rilevante a un basso quoziente medio d'intelligenza che caratterizzerebbe i nativi di quelle regioni e i loro discendenti stanziatosi negli altri continenti. Aggiungendo date queste premesse di non nutrire grosse speranze su un ipotetico futuro sviluppo auto-indotto delle popolazioni "di colore" nel loro complesso. Se non erro ora lo scienziato é morto, ma ha dovuto affrontare nel corso degli ultimi anni le pene dell'inferno: é stato isolato e considerato un paria dalla stragrande maggioranza della comunità scientifica, il meritatissimo premio Nobel conquistato insieme a Creek gli venne ritirato (e credo anche il premio in denaro che lo accompagnava), venne reputato dalla stragrande maggioranza dei media, opinioni makers e dei potenti della terra una persona pericolosa se non squilibrata. Chiedo a lei e a chi legge se é un trattamento che meritava. Ma esistono argomenti taboo che riguardano anche gli ebrei, con l'aggravante che essendo tali si diffondono in modo disordinato, tendendo gradualmente a deformarsi e ingigantirsi, parallelamente alle teorie del complotto che la mancanza di una comunicazione chiara sui media cosiddetti mainstream su queste tematiche fa generare in modo quasi automatico. A questo punto non sarebbe meglio farle circolare piú liberamente? Faccio un esempio: gli ebrei costituiscono lo 0,2% della popolazione mondiale ma sono ebrei anche il 20% dei premi Nobel, con una sovra-rappresentazione del 10mila%. Questa costituisce un'evidentissima e oggettivamente abnorme anomalia statistica che merita di essere approfondita in modo adeguato. Perché allorché questo non avviene scatta il meccanismo di cui sopra fatto di pre-giudizi, teorie del complotto, non di rado accompagnate da sentimenti di avversione, disprezzo e rivalsa. Mi chiedo e pongo nuovamente a lei e ai suoi lettori il quesito se tutto questo sia giusto.