Complimenti per il video e per le spiegazioni come sempre 😊😊😊😊😊😊COMPLIMENTI 😊😊😊OTTIMO VIDEO.....I GENERALI CONE CADORNA E BADOGLIO PURTROPPO NON HANNO PAGATO. ........MERITAVANO COME MINIMO LA FUCILAZIONE 😮😮😮COME MINIMO 😢😢😢😢
SEMPRE molto chiaro nel suo racconto interessantissimo l'episodio come sempre professore aspetto il prossimo SEMPRE e grazie e complimenti a tutti Marisa Taffini
Grazie a lei. La invitiamo a guardare anche gli altri episodi della serie attualmente dispobili. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Grazie per la sua cortesia. Speriamo di poter far uscire l'ultimo episodio su Caporetto entro la fine dell'anno ma non sarà facile. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Grazie per il suo commento. Per il museo è fondamentale riuscire a fare una buon lavoro di divulgazione della storia. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Al momento non ce ne sono. Ma è un ottimo suggerimento per argomenti da trattate in futuro. A breve uscirà un video sui bombardamenti aerei effettuati contro le città durante la Grande Guerra e un uno sul generale Badoglio. Poi è in programma l'ultimo episodio della serie dedicata a Caporetto. Lo staff del Museo della Battaglia
@@lalineadellamemoria bene grazie, io sono un appassionato della grande guerra. Un mio lontano parente ci ha lasciato le penne nella zona di doberdò nell'aprile del 17 prima dell'offensiva che portò alla conquista della bainsizza per "scoppio di bombarda".
Purtroppo questi incidenti non erano infrequenti. Per il suo parente può richiedere il diploma di cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto scrivendo a questo indirizzo: memoriale@museobattaglia.it. Ne hanno diritto tutti i combattenti della Grande Guerra che non potero avere la nomina a Cavaliere di Vittorio Veneto essendo caduti in servizio. Lo staff dela Museo della Battaglia.
I chimici tedeschi avevano anche cambiato la miscela chimica, non piu' la classica cloruro-fosgene ma bensi' impiegarono un nuovo letale agente chimico con una miscela composta da difenilcloroarsina e disfogene, che rese del dutto inefficaci la protezione delle nostre maschere antigas.
@@lalineadellamemoria Grazie a voi, ho visto tutta la vostra serie su Caporetto e vi inoltro i miei complimenti, davvero un ottimo lavoro avete svolto, con dedizione , precisione e competenza.Complimenti.
@@micheledeangelis7180. Grazie per il suo cortese commento. La vera sfida è riuscire ad essere comprensibili dalla maggior parte degli utenti possibile. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia.
@@giulianomeneghini8782 Proviamo a ricaricarlo. Premesso che nessuno di noi è un chimico, tutto sembra dipendere dalla concentrazione e dalla quantità inalata. Breda e Boccato, in "Effetti del fosgene: testimonianze di sopravvissuti Monte San Michele (GO), 29 giugno 1916" scrivono che questo gas «È fortemente velenoso e aggressivo (circa 15 volte più venefico del cloro), il suo indice di tossicità Haber è C T = 450 ossia si ha la morte respirando per 10 minuti un’atmosfera che contenga 45 milligrammi di fosgene per metro cubo di aria». Il fogene dunque può uccidere il soli 10 minuti se inalato in quantità sufficiente. In ogni caso, continuano i due autori, anche se inalato in dosi apparentemente non letali, «Il Fosgene è un veleno particolarmente insidioso in quanto in caso di inalazione dopo una iniziale forte irritazione delle fauci con tosse convulsiva, una volta all’aria libera da gas i disturbi spariscono dando l’apparenza di una scomparsa del pericolo. I sintomi gravi si manifestano infatti nel tempo con sensazione di bruciore, tosse, respiro breve e difficoltoso, senso di costrizione al petto e si accentuano se si fanno sforzi fisici. La mancanza di effetti immediati aumenta il pericolo in quanto la lenta reazione con l’acqua presente nei tessuti del tratto respiratorio richiede del tempo che - in funzione della quantità inspirata - può andare dalle 24 sino a 72 ore e oltre. Pertanto individui apparentemente in stato di benessere dopo l’inalazione di fosgene possono morire improvvisamente presentando focolai di bronco-polmonite, bronchite capillare diffusa, polso debole, battito cardiaco frequente e irregolare con conseguente collasso».
Può darsi che si tratti della medaglia che fu data ai combattenti in occasione del 50 anniversario della Vittoria che ricorreva nel 1968. Se manda i dati anagrafici del nonno all'indirizzo: memoriale@museobattaglia.it, possiamo verificare se gli fu concesso il cavalierato di Vittorio Veneto e farle avere la relativa certificazione.
@@lalineadellamemoria credo anch’io che si tratti di quella medaglia , tuttavia per il sottoscritto quella medaglia vale più del suo valore effettivo visto che era di mio nonno , anche perché ho ereditato il suo nome e cognome ☺️ aggiungo che i nipoti eravamo in molti a contendersi quella medaglia ma lui scelse me cioè il più piccolo dei nipoti io sono del 74 lui è deceduto nel 1982 quindi sono stato anche fortunato , certo al più presto vi manderò i dati anagrafici grazie gentilissimi ☺️ .
Complimenti per il video e per tutta la serie. Sono un nuovo iscritto da poco.. Ottima documentazione e ottima narrazione. Se posso, solo una precisazione per errata corrige: al minuto 6:36 e 8:08 il nome del colonello Marchetti è Tullio e non Odoardo. Saluti e complimenti ancora !
Quanto materiale per una produzione cinematografica che, se ben fatta, potrebbe contribuire a costruire una coscienza critica nelle nuove generazioni, utile a guardare in faccia i difetti tipici della nostra classe dirigente, la supponenza, l'alterigia, finanche una malcelata superbia
Grazie del suo commento. Noi teniemo molto alla conservazione della memoria e a far conoscere il lavoro che il nostro Museo sta svolgendo con questo obiettivo.
Scusate..perchè scrivete nel titolo "sesto episodio", quando è il "quinto"?...Si fa fatica a trovarlo in questo modo...Comunque complimenti per questa serie...fatta veramente bene.
Ottimo documentario , non mi stupisce l'inadecuatezza dei nostri ufficiali , a quei tempi il figlio scemo delle famiglie nobili o borghesi si mandava in accademia .
Ho visto tutte e cinque le puntate. Complimenti per la chiarezza e per l'approfondimento..... Praticamente la sconfitta di Caporetto fu data da un' insieme di incompetenza, superficialità, timore reverenziale verso il generale Cadorna..... Un pensiero va alle migliaia di giovani morti o fatti prigionieri per quelle scelte scellerate.
La cavalleria aveva punti di contatto con l'allora nascente aeronautica in quanto si reputava che chi provenisse dalla cavalleria avesse doti di equilibrio molto richieste per dominare il mezzo aereo.
Il nostro obiettivo è quello di presentare i fatti nella maniera più semplice possibile utilizzando come fonti studiosi affermati. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Mi rivolgo alla LINEA DELLA MEMORIA. Sono da poco un nuovo iscritto al vostro meraviglioso canale e vi chiederei se possibile una vostra lista dei migliori ( secondo voi) libri sulla prima guerra mondiale , sia su tutti i fronti europei sia sul fronte Italiano. Grazie, Nicola Buono. 🇮🇹
Noi le consigliamo di leggere soprattutto «Storia politica della Grande Guerra 1915-1918» di Piero Melograni, un testo davvero interessante. Su Caporetto invece, i libri da leggere assolutamente sono «La sorpresa trategica di Caporetto» del Bencivenga e «Caporetto. Le vere cause di una tragedia» di Faldella. Una bella opera a carattere generale sul nostro fronte è «Storia della Grande Guerra sul fronte italiano. 1915-1918» di Gianni Pieropan. Per i fronti non italiani c'è sempre il classicissimo «La grande storia della prima guerra mondiale» di Martin Gilbert. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
@@lalineadellamemoria grazie infinite per i suggerimenti. Mio nonno ha fatto la Prima Guerra Mondiale ed è stato fatto prigioniero dagli austriaci e questi libri mi serviranno per capire anche quello che ha passato lui durante la guerra. GRAZIE.
@@lalineadellamemoria era solo un piccolo appunto, ho aporezzato mokto il vostro lavoro, anche perchè narrato in maniera pacata, senza i sensazionalismi che tanto vanno per la maggiore oggi.
Buongiorno. Scusi volevo chiederle se ha notizie sullo scontro a fuoco al capolinea del San Gottardo,ove trovo la morte il generale Albert Von Better. Le poche notizie che ho reperito parlano del sergente Morini e del caporale Schiesari (era il mio bisnonno Paterno). Grazie
Sul tema le segnaliamo questo interessante articolo pubblicato da Difesa On Line: www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/capolinea-san-gottardo-la-morte-del-generale-albert-von-berrer. Immaginiamo però che le lo abbia già letto. Qui può trovare una fotografia del sergente Morini: archive.lib.msu.edu/DMC/tribune/trib00000000/trib00000000088.pdf
Buonasera volevo chiedervi questo : ho visto il vostro filmati sui "traditorii" e perché furono ritenuti tali. Bellissimo. Ma poi questi soldati furono riabilitati ?
In realtà nei confronti di questi soldati non furono mai presi provvedimenti "ufficiali". Per questoi non ci fu bisogno di una «riabilitazione». Rimasero semplicimente vittime del rancore che l'opinione pubblica provava dopo la sconfitta di Caporetto. Divennero insomma il terminale della rabbia popolare che aveva bisogno di trovare dei ''colpevoli'' per un avvenimento che non riusciva nè a comprendere nè a spiegarsi. Questi ragazzi divennero il calssico capro espiatorio. A livello psicologico, l'opinione pubblica tende infatti a fare propri i successi: «abbiamo vinto!» se la tua squadra trionfa, «hanno perso!» se arriva una sconfitta. Semplicemente, la questione dei «traditori di Caporetto» fu dimentica.... Grazie e cordiali saluti dal Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Chiedo scusa, ma qualcosa non mi quadra. Nel documentario si parla dell'uso del fosgene da parte tedesca: nelle sue memorie Weber descrive i cadaveri dei nostri soldati apparentemente addormentati, morti senza neppure rendersene conto. Ho fatto qualche breve ricerca su questo gas e ho appreso che il fosgene non ha effetti gravi immediati e che la morte per inalazione giunge generalmente fra le 24 e le 72 ore; questo non si accorda con quanto testimoniato dall'ufficiale austriaco.
Buonasera, non dimentichiamo anche le numerose mitragliatrici portatili in uso nelle squadre d'assalto tedesche, capaci letteralmente di inondare con una superiorità di fuoco mai vista sul fronte italiano ogni settore di resistenza
Aggiungo che grazie all'incompetenza di Cadorna,mio nonno e" stato gravemente ferito e per poco non ci lasciava la ghirba. Che omuncolo che era il " famoso" generale!
Calcagno era parte di un sistema che non funzionò. Badoglio fece una carriera molto più luminosa della sua pur con responsabilità maggiori in quella storica sconfitta.
Salve mio nonno fu fatto prigioniero a caporetto lavoro in una fabbrica di zucchero in Germania poi fuggì e torno in italia raccontava di aver visto morire i suoi compagni in trincea .che tristezza avrei voluto sapere qualcosa in piu
Le condizioni di vita nei campi di prigionia austro-tedeschi erano molto difficili anche perchè gli Imperi Cetrali, schiacciati dal bocco dell'Intesa, erano a corto di viveri. La mortalità fra i nosti soldati che vi furono detunuti si rivelò elevata. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Ci scriva a questo indirizzo: memoriale@museobattaglia.it. Le faremo avere il diploma di cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alle memoria di suo nonno
Agli ufficiali tedeschi va dato il merito di aver elaborato tattiche nuovissime, "rivoluzionarie" per i tempi. Ma si sarebbero rivelate inutili se non fossero state accompagnate dalla preparazione di chi doveva poi applicarle sul campo di battaglia. Mi risulta (e chiedo conferma a chi è più esperto) che venne curato moltissimo l'addestramento degli ufficiali subalterni e dei sottufficiali che dovevano comandare le singole squadre d'assalto. Venne concessa loro anche la massima autonomia operativa, confidando nella loro preparazione. Erano tutti dotati di piccole mappe plastificate per poter aver sempre sottomano le direttrici d'attacco da seguire.
Verissimo! Fu accorciata la lunghezza della catena di comando e delegata verso il basso l'autonomia operativa. La responsabilità di un'azione, qualora si rendesse necessario, poteva essere assunta anche da un caporale. Ufficiali subalterni, sottufficiali e anche graduati di trupp,a potevano condurre la squadra all'assalto decidendo in piena automia come raggiungere l'obiettivo prefissato. Esattamente il contrario di ciò che avveniva fra gli Alleati. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Perchè dite che Cadorna non avrebbe fatto niente? Aveva pur ordinato alla II Armata di schierarsi in difesa e di spostare i grossi calibri oltre l' Isonzo. Sua colpa fu di non controllare che i suoi ordini fossero eseguiti. O avrebbe dovuto ordinare preventivamente il ripiegamento?????????? Comunque, video fatto molto bene.
Per capire quanto si dice in questo filmato è necessario vedere anche gli altri che il museo ha realizzato sul medesimo argomento. Non si sostiene che Cadorna "non ha fato niente" ma che è caduto in pieno nella "sorpresa strategica" dell'avversario. Grazie per il commento. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
@@lalineadellamemoria Penso che ci sia stata una serie di circostanze concorrenti: la tendenza "tedesca" di Cadorna di non interferire nei sottoposti (salvo poi silurarli😁), la nefrite di Capello che lasciò la II in mani non proprio competenti, la smania dello stesso di concentrarsi sul contrattacco, la impossibilità di contatto tra Badoglio e Cannoniere, suo comandante artiglieria, la scarsissima difesa in val di Plezzo con la brigata di rinforzo che si perde nella notte. E figuriamoci se non vado a guardarmi gli altri video! Spero che ne facciate millanta di questi video. Bravi. E, da pugliese, dico: viva la Sassari.
Dai tempo al tempo. Guarda che per fare una ricostruzione come questa ci vuole un sacco di lavoro e sicuramente sono tutti volontari che spendono parte del loro tempo libero. Ed oltretutto non hanno a disposizione una mole di documenti come per la II G. M.
Vero. La realizzazione di ogni singolo video della serie dedicata a Caporetto richiede moltissimo tempo. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Cadde in pieno nella sorpresa strategica che gli austro-tedeschi seppero tendergli. Inoltre aveva costruito un sistema che - quand servì - non fu in grado di aiutarlo a comprendere ciò che stava per accadere.
In realtà le difese per una simile evenzienza erano già pronte e Cadorna condusse bene la manovra di ripegamento. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia.
Si tratta di «It's a Long Way to Tipperary»., un brano inglese scrito da Jack Judge nel 1912. Grazie per il commento e cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia.
Complimenti per il video e per le spiegazioni come sempre 😊😊😊😊😊😊COMPLIMENTI 😊😊😊OTTIMO VIDEO.....I GENERALI CONE CADORNA E BADOGLIO PURTROPPO NON HANNO PAGATO. ........MERITAVANO COME MINIMO LA FUCILAZIONE 😮😮😮COME MINIMO 😢😢😢😢
Spettacolare questa serie, la sto guardando tutta d'un fiato. Complimenti!
SEMPRE molto chiaro nel suo racconto interessantissimo l'episodio come sempre professore aspetto il prossimo SEMPRE e grazie e complimenti a tutti Marisa Taffini
Grazie per la sua cortesia e cordiali saluti.
Opera pregevole da tutti i punti di vista! Per organicità ed efficacia espositiva. Complimenti agli autori!
Grazie per il postivo commento. Cordiali saluti dallo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Il migliore video sulla battaglia di Caporetto che esista
È parte di una serie di sei approfondimenti che il museo ha dedicato alla Battaglia di Caporetto.
Bellissimo! Molto chiari e sintetici!
Grazie. Ci fa piacere che abbia pprezzato. Cordiali saluti.
bellissimo documentario. Complimenti!!!!
Grazie e cordiali saluti,
Complimenti, fate bellissimo documentario!
Grazie. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Opera divulgativa di qualità. Complimenti
Grazie e cordiali saluti-
Complimenti, avvincente e documentato come si deve! Grazie.
Grazie a lei. La invitiamo a guardare anche gli altri episodi della serie attualmente dispobili. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
È la legge dei grandi numeri. Dal fronte russo smobilitato sono piovute in Italia ingenti forze germaniche, appunto 5 a 1. Non c'era niente da fare
Concordo sul fatto che sia il miglior documentario su Caporetto che esista. A quando i prossimi episodi?
Grazie per la sua cortesia. Speriamo di poter far uscire l'ultimo episodio su Caporetto entro la fine dell'anno ma non sarà facile. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Ottimo video. BRAVISSIMO!!!
Non lo avevo ancora visto...eccellente
Grazie per il suo commento. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Video molto molto ben fatto e documentato. Complimenti👍
Grazie per il suo commento. Per il museo è fondamentale riuscire a fare una buon lavoro di divulgazione della storia. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
@@lalineadellamemoria sulle battaglie sull'altopiano di Asiago e sul Grappa ci sono altri video?
Al momento non ce ne sono. Ma è un ottimo suggerimento per argomenti da trattate in futuro. A breve uscirà un video sui bombardamenti aerei effettuati contro le città durante la Grande Guerra e un uno sul generale Badoglio. Poi è in programma l'ultimo episodio della serie dedicata a Caporetto. Lo staff del Museo della Battaglia
@@lalineadellamemoria bene grazie, io sono un appassionato della grande guerra. Un mio lontano parente ci ha lasciato le penne nella zona di doberdò nell'aprile del 17 prima dell'offensiva che portò alla conquista della bainsizza per "scoppio di bombarda".
Purtroppo questi incidenti non erano infrequenti. Per il suo parente può richiedere il diploma di cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto scrivendo a questo indirizzo: memoriale@museobattaglia.it. Ne hanno diritto tutti i combattenti della Grande Guerra che non potero avere la nomina a Cavaliere di Vittorio Veneto essendo caduti in servizio. Lo staff dela Museo della Battaglia.
Bellissimo video e fatto molto bene
Grazie! Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Cadorna era già rassegnato alla linea del Piave. Complimenti, ottima ricostruzione. 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Grazie per l'apprezzamento! Lo staff del Museo della Battaglia.
Eloquio espositivo ottimo
Complimenti
Grazie per il commento. Lo staff del Museo della Battagllia di VIttorio Veneto
meraviglioso e chiaissimo
Grazie! Cordiali saluti!
I chimici tedeschi avevano anche cambiato la miscela chimica, non piu' la classica cloruro-fosgene ma bensi' impiegarono un nuovo letale agente chimico con una miscela composta da difenilcloroarsina e disfogene, che rese del dutto inefficaci la protezione delle nostre maschere antigas.
Commento davvero puntuale. Grazie! Lo staff del Museo della Battaglia.
@@lalineadellamemoria Grazie a voi, ho visto tutta la vostra serie su Caporetto e vi inoltro i miei complimenti, davvero un ottimo lavoro avete svolto, con dedizione , precisione e competenza.Complimenti.
@@micheledeangelis7180. Grazie per il suo cortese commento. La vera sfida è riuscire ad essere comprensibili dalla maggior parte degli utenti possibile. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia.
@ Michele De Angelis Mi è giunta la comunicazione di una sua risposta ad un mio commento sul gas fosgene, ma non la vedo...
@@giulianomeneghini8782 Proviamo a ricaricarlo. Premesso che nessuno di noi è un chimico, tutto sembra dipendere dalla concentrazione e dalla quantità inalata. Breda e Boccato, in "Effetti del fosgene: testimonianze di sopravvissuti
Monte San Michele (GO), 29 giugno 1916" scrivono che questo gas «È fortemente velenoso e aggressivo (circa 15 volte più venefico del cloro), il suo indice di tossicità Haber è C T = 450 ossia si ha la morte respirando per 10 minuti un’atmosfera
che contenga 45 milligrammi di fosgene per metro cubo di aria». Il fogene dunque può uccidere il soli 10 minuti se inalato in quantità sufficiente. In ogni caso, continuano i due autori, anche se inalato in dosi apparentemente non letali, «Il Fosgene è un veleno particolarmente insidioso in quanto in caso di inalazione dopo una iniziale forte irritazione delle fauci con tosse convulsiva, una volta all’aria
libera da gas i disturbi spariscono dando l’apparenza di una scomparsa del pericolo.
I sintomi gravi si manifestano infatti nel tempo con sensazione di bruciore,
tosse, respiro breve e difficoltoso, senso di costrizione al petto e si accentuano se si
fanno sforzi fisici. La mancanza di effetti immediati aumenta il pericolo in quanto
la lenta reazione con l’acqua presente nei tessuti del tratto respiratorio richiede del
tempo che - in funzione della quantità inspirata - può andare dalle 24 sino a 72 ore e oltre. Pertanto individui apparentemente in stato di benessere dopo l’inalazione di fosgene possono morire improvvisamente presentando focolai di bronco-polmonite, bronchite capillare diffusa, polso debole, battito cardiaco frequente e irregolare con conseguente collasso».
Complimenti video stupendo
Grazie! Lo staff del Museo della Battaglia
@@lalineadellamemoria ho una medaglia d’oro ereditata da mio nonno che faceva parte dei bersaglieri
Può darsi che si tratti della medaglia che fu data ai combattenti in occasione del 50 anniversario della Vittoria che ricorreva nel 1968. Se manda i dati anagrafici del nonno all'indirizzo: memoriale@museobattaglia.it, possiamo verificare se gli fu concesso il cavalierato di Vittorio Veneto e farle avere la relativa certificazione.
@@lalineadellamemoria credo anch’io che si tratti di quella medaglia , tuttavia per il sottoscritto quella medaglia vale più del suo valore effettivo visto che era di mio nonno , anche perché ho ereditato il suo nome e cognome ☺️ aggiungo che i nipoti eravamo in molti a contendersi quella medaglia ma lui scelse me cioè il più piccolo dei nipoti io sono del 74 lui è deceduto nel 1982 quindi sono stato anche fortunato , certo al più presto vi manderò i dati anagrafici grazie gentilissimi ☺️ .
Complimenti per il video e per tutta la serie. Sono un nuovo iscritto da poco.. Ottima documentazione e ottima narrazione. Se posso, solo una precisazione per errata corrige: al minuto 6:36 e 8:08 il nome del colonello Marchetti è Tullio e non Odoardo. Saluti e complimenti ancora !
La ringraziamo davvero molto per il suo apprezzamento. Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Quanto materiale per una produzione cinematografica che, se ben fatta, potrebbe contribuire a costruire una coscienza critica nelle nuove generazioni, utile a guardare in faccia i difetti tipici della nostra classe dirigente, la supponenza, l'alterigia, finanche una malcelata superbia
Grazie del suo commento. Noi teniemo molto alla conservazione della memoria e a far conoscere il lavoro che il nostro Museo sta svolgendo con questo obiettivo.
Scusate..perchè scrivete nel titolo "sesto episodio", quando è il "quinto"?...Si fa fatica a trovarlo in questo modo...Comunque complimenti per questa serie...fatta veramente bene.
Ottimo documentario , non mi stupisce l'inadecuatezza dei nostri ufficiali , a quei tempi il figlio scemo delle famiglie nobili o borghesi si mandava in accademia .
Grazie! Un cordiale saluto.
Ho visto tutte e cinque le puntate.
Complimenti per la chiarezza e per l'approfondimento.....
Praticamente la sconfitta di Caporetto fu data da un' insieme di incompetenza, superficialità, timore reverenziale verso il generale Cadorna.....
Un pensiero va alle migliaia di giovani morti o fatti prigionieri per quelle scelte scellerate.
Considerazioni molto equilibrate le sue. Grazie e cordiali saluti dallo Staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
La cavalleria aveva punti di contatto con l'allora nascente aeronautica in quanto si reputava che chi provenisse dalla cavalleria avesse doti di equilibrio molto richieste per dominare il mezzo aereo.
Grazie per la sua interessante notazione. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Bellissima ricostruzione complimenti davvero, quanti numeri e nomi... meticoloso lavoro 👍
Il nostro obiettivo è quello di presentare i fatti nella maniera più semplice possibile utilizzando come fonti studiosi affermati. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Mi rivolgo alla LINEA DELLA MEMORIA. Sono da poco un nuovo iscritto al vostro meraviglioso canale e vi chiederei se possibile una vostra lista dei migliori ( secondo voi) libri sulla prima guerra mondiale , sia su tutti i fronti europei sia sul fronte Italiano. Grazie, Nicola Buono. 🇮🇹
Noi le consigliamo di leggere soprattutto «Storia politica della Grande Guerra 1915-1918» di Piero Melograni, un testo davvero interessante. Su Caporetto invece, i libri da leggere assolutamente sono «La sorpresa trategica di Caporetto» del Bencivenga e «Caporetto. Le vere cause di una tragedia» di Faldella. Una bella opera a carattere generale sul nostro fronte è «Storia della Grande Guerra sul fronte italiano. 1915-1918» di Gianni Pieropan. Per i fronti non italiani c'è sempre il classicissimo «La grande storia della prima guerra mondiale» di Martin Gilbert. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
@@lalineadellamemoria grazie infinite per i suggerimenti. Mio nonno ha fatto la Prima Guerra Mondiale ed è stato fatto prigioniero dagli austriaci e questi libri mi serviranno per capire anche quello che ha passato lui durante la guerra. GRAZIE.
👋👋👋🌹
@@lalineadellamemoria grazie della segnalazione e della interessante serie di Caporetto
Fatto bene ed in maniera semplice ed esaustiva per chi della guerra sa poco o niente. Unico appunto la pronuncia sbagliata dei nomi tedeschi.
Purtroppo nessuno di noi parla il tedesco. Grazie! Lo staff del Museo della Battaglia
@@lalineadellamemoria era solo un piccolo appunto, ho aporezzato mokto il vostro lavoro, anche perchè narrato in maniera pacata, senza i sensazionalismi che tanto vanno per la maggiore oggi.
Buongiorno. Scusi volevo chiederle se ha notizie sullo scontro a fuoco al capolinea del San Gottardo,ove trovo la morte il generale Albert Von Better. Le poche notizie che ho reperito parlano del sergente Morini e del caporale Schiesari (era il mio bisnonno Paterno). Grazie
Sul tema le segnaliamo questo interessante articolo pubblicato da Difesa On Line:
www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/capolinea-san-gottardo-la-morte-del-generale-albert-von-berrer.
Immaginiamo però che le lo abbia già letto.
Qui può trovare una fotografia del sergente Morini:
archive.lib.msu.edu/DMC/tribune/trib00000000/trib00000000088.pdf
Buonasera volevo chiedervi questo : ho visto il vostro filmati sui "traditorii" e perché furono ritenuti tali. Bellissimo. Ma poi questi soldati furono riabilitati ?
In realtà nei confronti di questi soldati non furono mai presi provvedimenti "ufficiali". Per questoi non ci fu bisogno di una «riabilitazione». Rimasero semplicimente vittime del rancore che l'opinione pubblica provava dopo la sconfitta di Caporetto. Divennero insomma il terminale della rabbia popolare che aveva bisogno di trovare dei ''colpevoli'' per un avvenimento che non riusciva nè a comprendere nè a spiegarsi. Questi ragazzi divennero il calssico capro espiatorio. A livello psicologico, l'opinione pubblica tende infatti a fare propri i successi: «abbiamo vinto!» se la tua squadra trionfa, «hanno perso!» se arriva una sconfitta. Semplicemente, la questione dei «traditori di Caporetto» fu dimentica.... Grazie e cordiali saluti dal Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Chiedo scusa, ma qualcosa non mi quadra. Nel documentario si parla dell'uso del fosgene da parte tedesca: nelle sue memorie Weber descrive i cadaveri dei nostri soldati apparentemente addormentati, morti senza neppure rendersene conto. Ho fatto qualche breve ricerca su questo gas e ho appreso che il fosgene non ha effetti gravi immediati e che la morte per inalazione giunge generalmente fra le 24 e le 72 ore; questo non si accorda con quanto testimoniato dall'ufficiale austriaco.
Bravissimi
Grazie della sua cortesia e cordiali saluti
Questa é l‘ultima puntata su Caporetto?Grazie.
L'ultima è ancora in lavorazione. Tratterà dello sviluppo della battaglia dentro la valle dell'Isonzo. Cordiali salutil
Domanda: che c'azzecca in sottofondo "It's a long way to Tipperary" con Caporetto e l'esercito italiano?
Niente. È solo la sigla dei video del museo. Cordiali saluti.
Bellissimo
Grazie del commento. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Complimenti video stupendo , anche perché sulla battaglia di caporetto c'è molta ignoranza
Grazie per il suo complimento. Codiali saluti dal Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Buonasera, non dimentichiamo anche le numerose mitragliatrici portatili in uso nelle squadre d'assalto tedesche, capaci letteralmente di inondare con una superiorità di fuoco mai vista sul fronte italiano ogni settore di resistenza
Ma la canzone dell'intro è quella di it's a long way to makumbura
Aggiungo che grazie all'incompetenza di Cadorna,mio nonno e" stato gravemente ferito e per poco non ci lasciava la ghirba.
Che omuncolo che era il " famoso" generale!
Dramma nel dramma, il colonnello Calcagno vedo che è diventato, poi, Generale!!! SOB
Calcagno era parte di un sistema che non funzionò. Badoglio fece una carriera molto più luminosa della sua pur con responsabilità maggiori in quella storica sconfitta.
Salve mio nonno fu fatto prigioniero a caporetto lavoro in una fabbrica di zucchero in Germania poi fuggì e torno in italia raccontava di aver visto morire i suoi compagni in trincea .che tristezza avrei voluto sapere qualcosa in piu
Le condizioni di vita nei campi di prigionia austro-tedeschi erano molto difficili anche perchè gli Imperi Cetrali, schiacciati dal bocco dell'Intesa, erano a corto di viveri. La mortalità fra i nosti soldati che vi furono detunuti si rivelò elevata. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
@@lalineadellamemoriami sono commossa dalla vostra risposta sentomio nonno più vicino grazie
Mio nonno si chiamava RAMPINO PASQUALE ERA NATO nel1898
Fu insignito come cavaliere di Vittorio veneto
Ci scriva a questo indirizzo: memoriale@museobattaglia.it. Le faremo avere il diploma di cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alle memoria di suo nonno
Complimenti. Davvero.
Piccolo refuso: nel titolo dovrebbe correggere e scrivere "QUINTO EPISODIO".
Grazie. Cordiali saluti.
Al min. 20:00 scene della serie tv di Indiana Jones.
Che occhio! È una clip che proviene dall'episodio "Trenches of Hell". Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio veneto
Agli ufficiali tedeschi va dato il merito di aver elaborato tattiche nuovissime, "rivoluzionarie" per i tempi. Ma si sarebbero rivelate inutili se non fossero state accompagnate dalla preparazione di chi doveva poi applicarle sul campo di battaglia. Mi risulta (e chiedo conferma a chi è più esperto) che venne curato moltissimo l'addestramento degli ufficiali subalterni e dei sottufficiali che dovevano comandare le singole squadre d'assalto. Venne concessa loro anche la massima autonomia operativa, confidando nella loro preparazione. Erano tutti dotati di piccole mappe plastificate per poter aver sempre sottomano le direttrici d'attacco da seguire.
Verissimo! Fu accorciata la lunghezza della catena di comando e delegata verso il basso l'autonomia operativa. La responsabilità di un'azione, qualora si rendesse necessario, poteva essere assunta anche da un caporale. Ufficiali subalterni, sottufficiali e anche graduati di trupp,a potevano condurre la squadra all'assalto decidendo in piena automia come raggiungere l'obiettivo prefissato. Esattamente il contrario di ciò che avveniva fra gli Alleati. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
@@lalineadellamemoria Grazie per la tempestività della risposta e per aver confermato che ho ancora un briciolo di memoria...
Può essere paragonato l'attacco di Caporetto alle guerre lampo hitleriane?
Perchè dite che Cadorna non avrebbe fatto niente? Aveva pur ordinato alla II Armata di schierarsi in difesa e di spostare i grossi calibri oltre l' Isonzo. Sua colpa fu di non controllare che i suoi ordini fossero eseguiti. O avrebbe dovuto ordinare preventivamente il ripiegamento?????????? Comunque, video fatto molto bene.
Per capire quanto si dice in questo filmato è necessario vedere anche gli altri che il museo ha realizzato sul medesimo argomento. Non si sostiene che Cadorna "non ha fato niente" ma che è caduto in pieno nella "sorpresa strategica" dell'avversario. Grazie per il commento. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
@@lalineadellamemoria Penso che ci sia stata una serie di circostanze concorrenti: la tendenza "tedesca" di Cadorna di non interferire nei sottoposti (salvo poi silurarli😁), la nefrite di Capello che lasciò la II in mani non proprio competenti, la smania dello stesso di concentrarsi sul contrattacco, la impossibilità di contatto tra Badoglio e Cannoniere, suo comandante artiglieria, la scarsissima difesa in val di Plezzo con la brigata di rinforzo che si perde nella notte. E figuriamoci se non vado a guardarmi gli altri video! Spero che ne facciate millanta di questi video. Bravi. E, da pugliese, dico: viva la Sassari.
Grazie. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
@@eugenolo da pugliese viva la Sassari? Che noia con questa brigata Sassari.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca). Vale anche per i Generali, i leader politici ecc.
Grazie del suo commento e cordiali saluti.
Ma il sesto episodio no c'è?
Non è ancora stato pubblicato. Escono con cadenza mensile.
Dai tempo al tempo. Guarda che per fare una ricostruzione come questa ci vuole un sacco di lavoro e sicuramente sono tutti volontari che spendono parte del loro tempo libero. Ed oltretutto non hanno a disposizione una mole di documenti come per la II G. M.
@@lalineadellamemoriaQuando pubblicate il sesto episodio?
Vero. La realizzazione di ogni singolo video della serie dedicata a Caporetto richiede moltissimo tempo. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Non possiamo darle una risposta certa. Alla gestione del canale possiamo dedicarci solo nel tempo libero. Lo staff del Museo della Battaglia.
un' ulteriore conferma dell' inadeguatezza di Cadorna
Cadde in pieno nella sorpresa strategica che gli austro-tedeschi seppero tendergli. Inoltre aveva costruito un sistema che - quand servì - non fu in grado di aiutarlo a comprendere ciò che stava per accadere.
La battaglia,oggi chi la fa'.?
Italia,
Catastale contro chi.?
Cadorna:come poteva immaginare una simile ritirata.
Sono duecento chilometri.
In realtà le difese per una simile evenzienza erano già pronte e Cadorna condusse bene la manovra di ripegamento. Cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia.
Che cacchio sarebbe la pianura friulano veneta? La pianura è friulana e basta. Il servizio è molto bello ma siate più precisi.
È l'ampio teatro delle operazioni. Lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Bello e interessante, ma cambiate la musica della sigla, perchè noi con gli americani non centriamo per niente
Si tratta di «It's a Long Way to Tipperary»., un brano inglese scrito da Jack Judge nel 1912. Grazie per il commento e cordiali saluti. Lo staff del Museo della Battaglia.
Documentario impagabile.
Scusate ma non trovo la parte 2 del video 6
ruclips.net/video/pUz8M0uG3jM/видео.html