La riscoperta degli aspetti "rituali" dei momenti importanti della vita e il coinvolgimento di amici e famiglia sono cose SANISSIME! Verissimo: i problemi della scuola sono ben altri...
La verità è che certa gente si attacca a qualsiasi cosa per criticare i giovani (ed è una cosa di ogni tempo). La maturità è una prova difficile, bisogna impegnarsi per farla bene, capita una volta nella vita: che male c'è se festeggio quando è finita? Un po' di gioia non fa mai male
Personalmente mi infastidisce molto girare per l'università o per le scuole e ritrovarmi bottiglie di spumanti, bicchieri, coriandoli, tubi. Non è sbagliato il festeggiamento ma il caos si. È anche vero che ho visto scene allucinanti che più che un diploma sembrava un addio al celibato ma tant'è
Gentile collega, in questi giorni sto svolgendo gli esami di maturità come commissario esterno in una scuola di provincia. Una scuola molto grande, immersa nel verde. Al termine di ogni mattinata, percorrendo il sentiero che conduce al parcheggio esterno, mi capita di vedere a terra e sul prato un po' di tutto: farina, gusci d'uovo, bottiglie di spumante, coriandoli, fogli di appunti stracciati, etc... Nessun problema se i ragazzi festeggiano con i fiori, le corone di alloro (sì, ho visto anche quelle), le foto con parenti e amici. Ma è proprio necessario degenerare nello schifo di cui sopra? Chi pulisce? Di certo non chi sporca.
Io sono un’insegnante e da noi ci sono stati, foto,fiori e genitori, ma io non li ho vissuti negativamente, anzi! I ragazzi erano emozionati, noi per anni ( generalmente io inizio in terza) gli abbiamo parlato dell’importanza dell’esame, mi fa piacere quando li vedo così, perché stanno dando importanza, volere la famiglia e gli affetti vicino è un riconoscere che quel momento è un traguardo rilevante. Tra l’altro io mi sono diplomata nel 95 e mia madre e mia sorella erano con me, perché era un momento importante, ero ansiosa, cresciuta da una madre che il suo esame di maturità se lo sogna ancora e che aveva sofferto quando mia nonna non aveva capito l’importanza del suo, almeno sul momento, poi rivalutato in seguito, ma ormai il danno era fatto, mia nonna riteneva tutta la scuola fondamentale ma non capiva il traguardo in sé. Quando vedo genitori che non partecipano mai ai colloqui e si disinteressano al percorso dei loro figli, mi dispiace e ci vedo una stortura, quando vedo delle famiglie che insieme festeggiano e si sostengono, vedo una società molto più sana, sono valori positivi, ben vengano 💐💐💐💐🌹
Sono insegnante delle superiori pure io e sono anche genitore. Ai colloqui siamo sempre andati, dall'asilo alle superiori, ma non ci siamo mai sognati né di accompagnarli il primo giorno di scuola del liceo né di presenziare all'orale di maturità del nostro primo figlio e la stessa cosa faremo con la seconda. I grandi passi li devono fare da soli, se han bisogno di una parola di incoraggiamento o di un calcio nel sedere ci siamo sempre, ma al momento della prova dovranno essere da soli. Lo dico pure ai miei allievi, "datevi una mossa e zero piagnistei, se avete l'ansia è buon segno"
@@elllieesame di maturità come fosse un giorno normale di scuola (viaggio coi mezzi = treno+ autobus). Saggi musicali con genitori nel pubblico a mia insaputa..
@@elllie Che tristezza, mi dispiace, ma quello è proprio il genere di parole che fa aumentare l'ansia nei ragazzi, lo dico da studentessa universitaria, uscita dal liceo da pochi anni. Con quella frase sta sminuendo quelli che dalla prospettiva dei ragazzi sono probabilmente i problemi e le difficoltà più grandi che si siano mai trovati ad affrontare. Inoltre, avere i genitori accanto non fa altro che farsi sentire amati, tanto il primo giorno si entra comunque in classe da soli e all'esame di certo non potranno suggerire.
@@elllie wow quanta maturità. Sarcasmo a parte, no, troppa ansia non va bene e purtroppo la mia generazione per una serie di fattori che ancora si stanno analizzando, ne soffre particolarmente. È un dato di fatto, inutile ignorarlo o dire di far finta di niente e che star male sia positivo.
Buongiorno professore, non credo siano i giovani il bersaglio della critica, bensì i genitori. Spesso questi ultimi sono gli stessi che non perdono l’occasione di pubblicare le pagelle dei figli nei social, genitori che innescano quella competizione malsana che crea solo che ansia da prestazione.. in sintesi, ostentare il ragazzo trofeo non è sinonimo di partecipazione sentita per una tappa importante. È vero che viviamo immersi nella spettacolarizzazione, ma bisogna riuscire sempre a scindere la vera attenzione e la vera presenza dalla pura smania di ostentazione. Un caro saluto e grazie per i suoi video, che guardo sempre con piacere.
È incredibile come lei/ tu (perché siamo colleghi) riesci sempre a ideologizzare tutto e a dare l’interpretazione marxista che ci manca. In questi giorni nella mia scuola (galfer) ho assistito a delle scene a dir poco penose. Genitori armati di bottiglie di spumante , fiori, coriandoli che vengono ad assistere adoranti alle performace dei loro piccoli geni, accompagnati da tutti i membri della famiglia cani compresi. La cosa mi ha fatto ricordare quando mio papà mi ha insegnato ad andare in bicicletta. Io non lo vedevo ma sentivo la sua presenza dietro pronto ad acchiapparmi se cadevo. È stato così fino al giorno della sua morte, una presenza forte, una roccia a cui sapevo di potermi aggrappare ma che mi ha insegnato a camminare con le mie gambe e trovare la sicurezza anche nelle cadute. La conclusione è che questi poveri ragazzi sono delle vittime, fragili e insicuri perché hanno pochissimi punti di riferimento e quasi nessuno che insegni loro a pedalare da soli. E aggiungo per lei che è così attento alle classi disagiate che i figli degli immigrati, quelli che prendono 100 e passano i test per l’università a occhi chiusi, i cui genitori lavorano per i pirla che sciabolano hanno avuto degli atteggiamenti molto più contenuti.
La tua scuola è famosa per essere super snob, so di gente che evita di iscriverci i figli proprio per quel motivo. Da ciò che hai raccontato vedo che han ragione!
Ho avuto il piacere di avere lei come commissario esterno alla mia Maturità molti anni fa ormai, ma è anche grazie a lei se ho conservato un bellissimo ricordo di quell'orale. Domani avrò la discussione di laurea magistrale proprio sull'argomento che avevo portato proprio all'orale di Maturità. Festeggiare sempre i traguardi. Ad majora!
Il vero problema non sono i fiori", ma il fatto che costoro, con un programma scolastico appena normale (diciamo primi anni sessanta) non riuscirebbero nemmeno a superare le medie, come si chiamavano a quel tempo
Effettivamente allargando un po' il discorso dalla questione dell'esame di maturità,vi è una tendenza ormai più che consolidata nel voler festeggiare per forza tutto. Tra compleanni, fine anno scolastico, lauree triennali e poi le magistrali, fidanzamenti, addio al celibato e nubilato, Halloween, pensionamenti, cambio posto lavoro, cena di Natale, cena fine anno scolastico, san valentino, festa delle donne ecc... è tutto una festa e ora anche la maturità. Anche i matrimoni diventano grandi feste, per poi sappiamo come vanno a finire nella maggior parte dei casi...Pascale lo chiamava divertissement, nel senso di distrazione ,fuga dai problemi esistenziali. Temo che il significato di tutto questo festeggiare costi quel che costi, possa rientrare anche in questa paura di affrontare la realtà della vita.
Vivo a 1 km dal liceo dove mi sono diplomato nel 2019 (ultima maturità pre-covid) e ci passo davanti ogni giorno...al di là della polemica mi ha fatto molto strano vedere come le cose siano effetivamente cambiate in pochissimo tempo (5 anni non sono niente): nel 2019 fuori da scuola c'eravamo solo noi ragazzi e si sbocciava uno spumante, mentre ora c'è letteralmente una folla continua anche di adulti. Non è assolutamente un problema, ma appunto mi ha fatto specie notare come le cose siano cambiate nel giro di poco
Se penso che qui da me i genitori formano file in divieto di fermata (e nessuno gli dice niente) per andare a prendere da un istituto tecnico ragazzi che sono quasi se non proprio maggiorenni, credo che siamo proprio oltre l'infantilismo...
Bruuuuuuutttttaaaaa l'invidia della gioia altruiiiii! 🎉 ..io non ho mai festeggiato alcuna occasione ..quest'anno delle mie amiche mi hanno fatto una festa a sorpresa: sono loro così grata che non avete idea! ps: ho 59 primavere..
Liceo o non liceo è relativo, io ho svolto qualche mese fa un tirocinio in un tecnico e con i ragazzi mi sono trovato benissimo. E quando, anche se per coincidenza, ho dovuto fare lezione da solo di Storia sono stati meravigliosi. Il problema del giudizio negativo su questi ragazzi deriva ahimè, come quasi sempre, dall'ignoranza e dal parlare dal basso della propria ignoranza (nel senso letterale di "ignorare", parlare e giudicare negativamente qualcosa che non si conosce o si fatica a comprendere). Tanto che, finito il tirocinio, è capitato che dessi una mano ai mie "studenti", sarebbe possibile con ragazzi superficiali e svogliati? In realtà, come ha detto lei, è cambiato il mondo... alcuni lo accettano o provano a comprenderlo, altri si chiudono nelle proprie mura di pregiudizi ed ignoranza, riparati da un assedio che esiste solo nella loro testa. Quando feci lezione, parlando di Bismarck, chiesi ai ragazzi se ricordavano Machiavelli e se saprebbero trovare oggi un politico machiavelliano, ne nacque una discussione bellissima. Non saranno perfetti (come nessuna generazione lo è) ma sono ragazzi tutto fuorché maleducati, superficiali e lavativi.
Concordo totalmente con tutto il suo discorso. Aggiungo che secondo me certe critiche dicono più su chi le fa che sull'oggetto delle critiche stesse. Io insegno in un liceo musicale, e personalmente provo tenerezza per questi ragazzi che festeggiano con fiori e spumante, con l'affetto delle famiglie, la fine del percorso liceale. Mediamente passiamo 13 anni della nostra vita sui banchi di scuola... a 18/19 anni è una vita intera... Anche se molti preferiscono fingere che non sia così, è la fine di un periodo della vita e l'inizio di un altro. Per me chi condanna queste cose un po' le invidia e non riesce/non vuole fare i conti col fatto che FORSE era sbagliato l'atteggiamento delle nostre vecchie generazioni, di ridurre tutto a "stai facendo solo il tuo dovere", perché fa male ammettere che forse si è cresciuti con alcune convinzioni, dal punto di vista educativo, sbagliate. Poi si può discutere su quanto sia sgradevole l'odore di alcolici sparsi per strada a fine giornata, ma per me tutte ste critiche sono la prova che un po' di psicoterapia farebbe bene a tutti
matteo, tu sei un bravo insegnante di una grande scuola e hai il polso della situazione. gramellini, come al solito, dall'alto dei suoi centimetri di ricco borghese progressista ma anche conservatore ma anche riformista, ecc. dà i suoi giudizi morali sulla base delle sue reminiscenze, sperando che il caffè non gli vada di traverso.
sono del parere che la cultura non va spettacolarizzata, ma incoraggiata si. se poi una grande percentuale dei giovani non capisce un testo scritto (gravissimo) penso sia dovuto a diversi fattori, tra cui la scuola che è diventata un parcheggio, genitori deficienti, e consumismo esagerato. la frase che sento dire spesso dai raga è: a che serve studiare, i soldi ce l'ho, compro quello che voglio. (aimè)
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio. (Franz Kafka) ❤ GRANDE PROFESSORE
Non so, io sono una donna dello scorso secolo, a suo tempo mia madre mi ha semplicemente chiesto "com'è andata?" Scusi, io faccio la volontaria in oratorio, ormai in qualunque festa di bambini apriti cielo se non c'è un party planner, io la trovo un'esagerazione, é solo la mia opinione, ovviamente, io un po' di infantilismo ce lo vedo, sento che devo scusarmi ma non so il perché...
Grazie mille per condividere le tue riflessioni. Sono tornata dopo 25 anni in Italia e ho notato proprio quanto sia facile giudicare tutto e tutti qui. Non so se è una caratteristica dell’italiano in generale o è un fattore di problema storico, del periodo in cui si trova questo paese. Ho notato che si tende a giudicare i giovani, gli immigrati, le donne, altri paesi, cibi diversi dai soliti e così via. Mi sembra che manchi un’apertura mentale a ciò che non fa parte della vita “normale” così come è stata… ho trovato una chiusura molto stretta. Ne sono dispiaciuta in quanto non me lo aspettavo ma noi immigrati all’estero tendiamo a coltivare amore e nostalgia per il nostro paese…Mi fai riflettere un po’ di più oggi è ti ringrazio.
Abito a San Lorenzo (Roma), dove c'è la facoltà di Psicologia. Qui sono 20-25 anni buoni che c'è la goffa prassi di festeggiare la laurea con amici e parenti che vengono apposta dalla Calabria o dalla Basilicata, colleghi che intonano canzonette goliardiche e via dicendo: prosecchi, pizzette, qualche dolce, qualche razzetto che spara coriandoli. A me ha sempre fatto ridere: che ci posso fare? Per alcuni bar è stato sicuramente un affare per anni e anni. Poi, in seguito alle varie crisi, di è iniziato a festeggiare in piazza dell' Immacolata, a volte due o tre punti di festeggiamento in contemporanea, con l'inconveniente che poi l'intera piazza rimane sporca di coriandoli (ma tanto viviamo nella monnezza, a Roma....). Condannare no, ma mi è sempre parso goffo e vagamente ridicolo. Una volta sono stato persino invitato da una conoscente perché la figlia si laureava: una noia mortale e una forte sensazione di inutilità del tutto; di omologazione (,ogni festa è orribilmente uguale all' altra). E questo processo inizia già dalle atroci feste di compleanno dei bambini, che so essere anche piuttosto stressanti per le famiglie e non mi sembrano così divertenti per i bambini stessi. Ma sono diventate quasi un obbligo; un dovere: se non lo fai anche tu sei un pezzente.... Boh...
Io sarei per ridimensionare questa maturità. Un test con docenti interni senza commissari, presidente ecc. Roba dell 800. Per sentirsi più maturi ci vorrebbe una scuola diversa, meno passiva, e nn tutta teoria e voti.
Ciao meraviglioso prof .È una cosa straordinaria festeggiare un traguardo .Anche io mi sono emozionata a guardare tanta dolcezza dei genitori.Basta giudizi negativi,basta sputare sempre sui nostri preziosi figli.Io amo i miei preziosi ragazzi e ho grande gratitudine per la loro presenza nella mia vita .Sono membro buddista della Soka Gakkai,da oltre 25 anni ,e i giovani devono essere sostenuti e incoraggiati a prendere la loro vita nelle loro mani .Amo vedere queste manifestazioni di gentilezza da parte di genitori e amici .Evviva la gentilezza di cuore ,evviva il sostegno ai nostri figli ,evviva la gioventù!❤❤❤❤❤❤❤
Professore la devo ringraziare, i suoi video mi hanno aiutato moltissimo, la seguo dal terzo anno di scientifico e tutto ciò che ho imparato di filosofia lo devo a lei, non so come avrei fatto senza, ieri ho concluso l esame di stato con l orale e ho avuto la possibilità di parlare di Nietzsche, in particolare il concetto apollineo dionisiaco, che ho visto da lei in una sua lezione all aperto fantastica che ricorderò oer sempre.
Grazie per la condivisione. Anche io, da insegnante impegnato nell'Esame di Stato, non ho visto tutto questo sfarzo e spettacolarizzazione. In compenso mi è capitato di vedere un paio di gavettoni e festeggiamenti con schiuma da barba letteralmente ovunque che molti boomer sostenitori dell'amichevole bullismo per forgiare il carattere avrebbero adorato.
Caro Prof., concordo, perfetto polemica penosa. È possibile che il Corriere di Umberto (edit: Urbano) Cairo abbia gonfiato pochi casi. Per quelli che "i coriandoli sporcano, personale ATA deve rimediare": alle lauree i coriandoli non sporcano ?
Infatti proibirei anche le carovane di laurea. Che poi spesso non c'è niente da festeggiare. A Bologna vedi carovane di amici e parenti per zucche vuote che si laureano con 80 o 90...
Mi sono maturato martedì e onestamente l'unica cosa che mi ha dato fastidio è stato vedere tutto quello spumante a terra hahaha. A parte gli scherzi, io concordo su quello che ha detto, specialmente sulla pressione riguardante l'esame (in quanto ne ho sofferto un pochino in primis). Onestamente proprio per questo non capisco il criticare la scelta di festeggiarlo. Se la conclusione degli esami è davvero una tappa così importante allora merita di essere ricordata in modo positivo. Edit: volevo ringraziarla per i video, mi hanno dato una mano a ripassare gli argomenti per l'orale :]
Buongiorno, Mah, quando è toccato a me queste cose non si facevano. Queste "simil-feste di laurea" sono state introdotte poco dopo. Io lavoro in un piccolo comune con davanti una scuola superiore, un istituto alberghiero. Vedendoli dall'ufficio in queste settimane un po' lo comprendo, perché prendere il diploma non è facile per molti, soprattutto al giorno d'oggi. E questo si collega a tantissimi problemi (che, ammetto, non conosco benissimo) legati alla scuola sia quelli oggettivi sia quelli personali degli studenti (motivazione, comportamento, situazioni familiari, ma anche potenziale). Per di più, all'Esame di Stato c'è sempre quella paura di non ricordare (o non sapere) quello specifico argomento o quel particolare, e quindi il motivo di essere bocciare. Una volta superati gli esami tutto questo viene via. E poi dopo la maturità c'è l'estate più lunga della loro vita, senza grossi impegni come esami universitari o lavori stagionali, quindi per me fanno bene a festeggiare. Magari senza esagerare.
A parte il fatto che concordo, ma voglio coglere l'occasione una volta di più per esprimere la mia simpatia per Barba. Ho quasi sessant'anni, facccio parte della generazione baby boom, e sono convinto, li vedo li sento, ma soprattutto guardandomi dentro, che giovani di oggi sono assolutamente migliori di noi
❤ grazie Matteo, che bello il tuo messaggio. Lo condivido al cento per cento. I ragazzi vanno comunque avanti per la loro strada, ma credo abbiano più bisogno della fiducia di persone come te che di giudizi disfattisti e sentenziosi calati dall'alto...!
Quelli che si lamentano sono tutte persone invidiose di non aver avuto amici e genitori così disponibili e coinvolti nelle loro vite. Giustissimo festeggiare diploma e laurea.
La presenza NELLA STANZA del genitore al colloquio in verità é rarissima, e questo mi sembra in verità un segnale di qualcosa che non va. Quei pochi che vengono origliano da fuori. Probabilmente il ragazzo non li vuole, come a volte non vuole nessuno, o per altri motivi non vengono, o loro non reggono emotivamente. Però il colloquio finale del percorso scolastico dovrebbe essere secondo me un rito bello e significativo a cui assistere, nel quale può avverarsi la coesione scuola famiglia, cultura e società, pubblico e privato. Si filma o si festeggia il dietro le quinte. Io ci vedo riassunta una certa fragilità e tensione di quello che la scuola rappresenta oggi dal punto di vista di tutti gli attori del processo. La festa non é il dialogo che avviene tra lo studente e i professori, con gli sguardi e le orecchie di un pubblico amico, ma la liberazione da questo evento, che, aldilà della bontà della prova su cui c'è da discutere, rimane l'unico onesto momento di vero confronto rituale tra le parti. Un insegnante di liceo.
Della mia maturità mi ricordo tutto, in particolare il giorno dell'orale, dove all'inizio c'erano i miei compagni di classe che mi ascoltavano , ma quando ho finito mi sono girato e se ne sono andati e ed ero rimasto da solo, tornando a casa in treno come se fosse un giorno qualunque. Penso che sia stato uno dei giorni più tristi della mia vita, perché combaciava con la fine della mia carriera scolastica ma senza nessuno con cui condividere questo momento, salvo mio fratello che mi chiesto come è andata. Quindi, ben venga no questi festeggiamenti, così almeno tengano un bellissimo ricordo di questo giorno, affinché possano affrontare al meglio il futuro.
Professione la seguo da tempo e ho molta stima di lei e del suo operato ma, commentare e stupirsi di quanto la visione dei grandi media sia lontanissima dalla realtà vera, sia a mio avviso non solo sterile, ma addirittura rischia di amplificare e avvalorare e di conseguenza digerire la visione distorta della realtà. Meglio è ignorare Grazie
Grazie grazie professore, sono contenta di condividere ogni sua parola. W i giovani pensanti! Invierò il suo video a mio figlio (a cui l'anno scorso non ho portato i fiori né assistito all'esame): apprezzerà tantissimo. Grazie e buon lavoro
Grazie infinite Professore❤❤❤ I problemi della scuola sono ben altri. La gioa e la condivisione per un traguardo sono bellissime ❤ Grazie per il suo grande buon senso e la sua competenza.
Sinceramente dopo aver letto l'articolo ieri mi sono sentita in colpa come genitore di 3 figli che hanno sostenuto gli esami anni fa e ora si sono e stanno laureando, perché ho avuto il dubbio di essere stata magari "invadente" Premetto che non ho assistito all'orale della maturità per rispettare il volere dei miei figli di avere gli amici ma resta comunque l'impressione che anche noi genitori non sappiamo mai come dobbiamo comportarci perché veniamo sempre colpevolizzati o perché troppo presenti o perché troppo assenti. Quindi non si tende solo a giudicare i ragazzi ma anche i genitori. Siamo sempre tutti sotto giudizio ma chi è che ha la ricetta giusta? Siamo sempre pronti a giudicare questo è, e a dare sempre lezioni
A me sembra una cosa normalissima e un tema di polemica sterile e puerile che indica come molte persone e i media (in generale, creator compresi) siano a corto di argomenti sui quali montare casi dai quali trarre qualche vendita in più, invece che affrontare dibattiti più opportuni. I rituali sociali sono antropologicamente inevitabili e sanissimi, come detto dal professore.
Quanto hai ragione.... che noia mortale questi discorsi di vecchi babbioni che sono i primi a non essere credibili, che non hanno mosso un dito per cambiare quello che sta effettivamente affossando la scuola
Un po' mi trovo d'accordo. Maturità e laurea le ho fatte da solo. Sono andato, ho fatto il mio esame finale e me ne sono andato. Ho riservato lo stesso rispetto che scuole e università riservano agli studenti.
Racconto la mia: alla maturità NON VOLLI APPOSITAMENTE i genitori, perchè temevo che mi mettessero ansia e agitazione. Terminato, me ne tornai a casa, sapendo che era andato tutto bene e pensando che i miei genitori, terminato il lavoro, sarebbero tornatia casa e avremmo parlato dell'esame. Neanche a dirlo, mia mamma SI è ARRABBIATA CON ME, perchè non l'avevo chiamata, una volta terminato l'esame. E non scherzo. Si era veramente arrabbiata, perchè pensava che fossi andato da qualche altra parte, seppur le avessi detto il giorno prima che, avendo adempiuto al mio dovere, sarei tornato a casa a riposarmi e a buttare giù l'agitazione. Feci la stessa acosa anche all'esame di laurea triennale, ma questa volta mia mamma non si arrabbiò, e tutto andò come doveva andare. Ero l'unico alla laurea snenza un accompagantore come genitore o nonni. Alla sessione di alurea magistrale, invece, portai sia i genitori che mia nonna. Mio padre, invece, non ha ami criticato queste scelte, perciò non lo ho citato nella discussione. Nessuno a mai detto nulla. Nè a me, nè agli altri. Io, ad esempio, do un grande valore alla famiglia, mooooolto più che all'amicizia. Quindi, una volta che sono stato sicuro di non avere problemi di agitazione, ho invitato chi volevo (nei limiti del quantitativo di ospiti invitabili, perchè vi è un limite). Tra l'latro, ho invitato i familiari prorpio all'esame più importante di tutti: quello di laurea magistrale, il coronamento dello studio. P.S. La cosa più complessa alla fine è stato dire tutto l'essenziale in 15 minuti. Bisogna riuscirci. Non è impossibile, io ce l'ho fatta.
All'esame di maturità io vorrei i miei amici, non i genitori: perché è l'età di passaggi dall'adolescenza al sentirsi aduldi, e trovo che sia importante sentire di aver un'esperienza assieme ai propri pari a chi sta anche lui attraversando quel guado.
@@andrea7935 Sappi che li puoi invitare entrambi, come ha fatto un mio ex compagno di classe. L'uno non eslcude l'altro. I genitori sono solo 2, non danno fastidio e non sono molti. Gli amici veri nella classe saranno max 10 immagino. Dubit ìo che una perosna abbia su una classe di 30 alunni, 29 tutti amici stretti. Però la scelta è personale, io non ho voluto nessuno, tranne chi voleva ascoltarmi per interesse personale, e va bene così. Ogniuno fa come ritiene adatto a sè.
Ho svolto la maturità nel 2019, ma già da qualche anno nel mio liceo c'erano persone che portavano genitori e parenti muniti di fiori all'esame orale. Non era la norma, ma di certo non è un'usanza nata qualche giorno fa. Detto questo, non vedo il senso di accanirsi sul modo in cui una persona decide di festeggiare la conclusione del proprio percorso di studi. Che sia con pochi amici o con l'intero albero genealogico, con mille fiori o una pacca sulla spalla, l'importante è che la persona sia matura, in tutti i sensi
Non ho mai festeggiato la maturità e nessun altro mio traguardo (tranne la laurea). Sono stata sola anche ogni volta che superavo un esame con la lode. Ammetto che avrei tanto apprezzato che un amico o meglio ancora i miei genitori avessero condiviso con me quei momenti di gioia anche con un caffè. Ma non è successo e fanno bene i genitori di adesso a festeggiare i loro figli. Io lo farò con i miei.
Risposta breve: sì Normalizziamo di nuovo il diploma di maturità, non può essere considerato un evento al pari di una laurea, con studenti e studentesse che stappano bottiglie di spumante, si vestono in abito, portano mazzi di fiori. Più che altro appaiono più ridicoli di quanto siano veramente
@@lorenzopippia5257prossimo tuo traguardo. Bottiglia di spumante e fiori per essere riuscito ad ordinare telefonicamente in pizzeria. Te li porto personalmente 😂
Sono d'accordo .... magari quei in diplomati sono in una scuola di ve la preside ha obbligato l' insegnante a valutare i ragazzi in un certo modo per il prestigio della scuola .. oppure i genitori sono andati dai. prof a minacciarli perché non hanno valutato come pensavano loro il figlio.Si festeggiare.....ma un po' di sobrietà....consapevoli che la maggioranza di questi ragazzi non sa usare congiuntivo,e come Sangiuliano crede che l' America è stata scoperta grazie alla teoria di Galileo
@@lorenzopippia5257 risposta da bambino che mi aspettavo e che tutti adesso possono leggere e capire. Sicuramente ci portiamo pochi anni di differenza, ma si denota chi è rimasto fermo con la mente a 10 anni e chi no😂
Io ho fatto la maturità con i sessantesimi, ho preso un ottimo voto e poi ho fatto università e dottorato. Ancora faccio incubi che mi vedono a dover ridare la maturità, tutti avevamo paura, basta ipocrisia.
Nel 1981, il mio allora fidanzato si laureava in medicina, un traguardo davvero importante. Decidemmo di fare una festa, in una specie di scantinato. Avevamo cercato anche in altri locali, e molti che facevano parte del movimento studentesco ci guardavano scuotendo la testa e domandandosi cosa ci fosse da festeggiare....allora, era la festa di laurea a sembrare trasgressiva!
Direi che, sostanzialmente, il mondo sia davvero cambiato in peggio, soppesando gli aspetti migliorativi, che pure sussistiono, e quelli peggiorativi. Si tratta di usare la bilancia: da una parte i miglioramenti e dall' altra i peggioramenti. Pensiero mio e quindi opinabile. Le ragioni vanno ricercate nell' humus sociale in cui tutti, compresi noi adulti, viviamo.. Oggi tutto deve essere spettacolarizzato. Anche la politica come spettacolo ha le sue radici alla fine della Prima Repubblica. È un percorso cominciato decenni fa.
Da insegnante di italiano delle superiori, proprio in virtù di questa importanza dell’esame inculcata e recepita al tempo stesso dai ragazzi, ho notato un cambiamento significativo nel loro atteggiamento, a partire dai dettagli più piccoli. Si presentano ben vestiti (quando andavo a scuola, sentivo di gente che si presentava all’esame con la borsa della piscina pronta in un angolo e il costume visibile sotto alla maglietta e sto parlando di liceo), realizzano presentazioni digitali del pcto molto accurate e sì, festeggiano anche in modo molto formale questo traguardo così sentito. E quindi mi chiedo: non dovremmo essere contenti di questo?! Noi che incolpiamo continuamente i ragazzi di non avere alcuna considerazione della scuola e dell’importanza dello studio, non dovremmo apprezzare come alla fine di un percorso venga riconosciuta la profondità del momento? Detto ciò i problemi della scuola sono altri, indubbiamente e innegabile è il calo culturale delle nuove generazioni, così come il comportamento dei genitori durante il loro percorso di crescita e studio (e qui oltretutto parliamo di adulti e neanche di ragazzi). Ma non è armandosi continuamente di critiche e disprezzo che troveremo un punto di incontro con loro. Sono d’accordo con lei, collega!
Salve di nuovo Professore, sarebbe possibile un video sul perché non si può parlare di politica nelle scuole? Poi ci lamentiamo di ministri che fanno gaffe.
Sono d'accordo che il dialogo con i ragazzi è importante e che il problema non siano affatto i fiori, né l'abbraccio dei familiari. Ma se non si attua un minimo di "paternalismo" - termine su cui non sono d'accordo - e di rigidità almeno nei contenuti scolastici, saranno davvero in grado questi ragazzi di fronteggiare le sfide del futuro? E i meno fortunati, o quelli che non hanno alle spalle qualcuno che li indirizzi, e vengono a scuola senza motivazione, saranno davvero in grado di avere una coscienza sociale o politica adeguata, se i riferimenti maggiori li trovano sul web e sono "facili" e accessibili? Dove sarà il loro senso critico?
Ai miei tempi non venivano i genitori, ma tutti i compagni. Io ricordo dopo il mio orale lle mie compagne nella enorme aula magna, un fragoroso applauso e poi tutte ad abbracciarmi. Poi, nel ponente ligure dove andavo in vacanza, se uscivi col massimo venivi presa per braccia e gambe e buttata in mare a tuffo. Direi che sono meglio i fiori!!! Oggi ho visto uscire dalla maturità i ragazzi del liceo artistico, fiori e champagne. Bellissimo. Siano felici
Ho fatto la maturità quest'anno,i miei genitori non sono venuti,all'ultimo prima di entrare si è presentato un mio amico,tutti i miei compagni hanno ricevuto più bouque di fiori,e una volta finito l'esame le foto con essi eccc, io non ho ricevuto fiori,mio papà non sapeva di questa tradizione e comunque non era lì. Non mi fa differenza avere fiori o no,ma se li hanno tutti,sembra una bella tradizione,io sono pro a questa cosa mi sembra stra bella anche se non c'è n'è per forza bisogno🤷🏻♀️
Ho donato un mazzo fiori a mia figlia sia per l'esame di maturità, alla laurea: non vedo cosa ci sia di male.....i fiori si regalano per le grandi occasioni!!!! Io non ho nessun ricordo della maturità: indifferenza da parte dei miei....dovere e basta!!!(
La scuola avrebbe bisogno di un ministro dell'istruzione come te Matteo, le tue analisi contengono la saggezza di cui è sprovvista la politica, purtroppo...
manco poco che faranno festa anche per il giorno dell'emissione della loro prima flatulenza. Da un lato è un bene perchè almeno fanno girare l'economia e si divertono, dall'altro mi spiace solo vedere quei coriandoli a terra e per i fiori (i fiori li voglio vedere VIVI in una pianta e non strappati dalla terra per soddisfare l'egoismo della vanità umana). Una decina di anni fa (quando mi sono diplomata io) non si usava. Fatto sta che nell'epoca dell'iperesposizione tutto può diventare oggetto di festeggiamenti e esibizionismo.
Io neanche morto avrei voluto i miei accanto alla maturità, allora cercavo di stare il più lontano possibile dalla famiglia ma ognuno fa quello che preferisce. Poi ai miei tempi non si usava.
*Gaudeamus igitur* Inno degli universitari, *perfetto anche per maturandi diplomati.* _Gaudeamus igitur_ _Iuvenes dum sumus_ _Post molestam senectutem_ _Nos habebit humus._ *Godiamo dunque* *finché siamo giovani;* *dopo la scomoda vecchiaia* *ci riceverà la terra.* [...] _Pereat tristitia_ _Pereant osores_ _Pereat diabolus,_ _Quivis Antiburschius_ _Atque irrisores_ *Alla malora la tristezza,* *alla malora chi ci odia,* *alla malora il diavolo,* *chiunque sia contro gli* *studenti* *e i denigratori.* *Gaudeamus Igitur* è l'inno universitario internazionale, adottato ufficialmente in Italia in occasione dei Saecularia octava, Bologna 1888.
La gioia di vivere è il dono meraviglioso della giovinezza, ma essa aumenta esponenzialmente in rapporto alla difficoltà delle prove superate. Per questo ho voluto mettere l'accento sull'insignificanza dei programmi la quale, togliendo il merito, riduce la stessa gioia ad una recita stucchevole e a maschera momentanea della futura disperazione.
@@raulcesari4115 quella giovinezza dispensa momenti di godimento straordinari, irripetibili; emozionalmente vissuti tra responsabilità irresponsabile e irresponsabile responsabiltà. Ancora non sanno - o evitano di saperlo - cosa aspetta loro. Nel frattempo "gaudeamus igitur".
I genitori alla maturità sono il segno dell'inadeguatezza delle famiglie, che accompagnano i figli anche quando non è necessario. Idem i genitori al primo giorno di scuola delle superiori, decisamente patetici. Non trovo invece ci sia nulla di male nella presenza di amici o del partner all'orale. Per quanto riguarda i festeggiamenti, credo che chi non prosegue gli studi sia più indotto a festeggiare perché effettivamente è la fine di un'era, ma chi poi va all'uni non credo dia cosi importanza al diploma. Ad ogni modo oggi c'è la tendenza ad enfatizzare tutto ciò che si fa come se avesse chissà quale importanza, mentre sono cose ordinarie di cui non importa davvero a nessun altro
Beh dovrebbero venire qua in Svezia....finite le superiori ci sono due settimane di feste, con tanto di cortei in giro per le città...(a volte vanno un po' oltre)...certo che lamentarsi per dei fiori non so...nel mio piccolo anche quando i miei figli finiscono la scuola, o un corso (tipo danza), regalo sempre dei fiori... (sulla critica degli adulti sui giovani...è sempre stato cosi...ero criticato io 25 anni fa, e i miei erano criticati negli anni 70...)...consiglio un bel libro, intanto è solo in inglese, di Tim Ingold, The rise and fall of generation now...un libro che parla proprio dell'importanza di collaborazione tra le generazioni...
Più che una critica io la definirei un' analisi dell' attuale società italiana palesemente mutata, scuola-famiglia-figli, che è sicuramente dissimile dalla realtà svedese (modello scolastico europeo). Regalare dei fiori è un gesto apprezzabile, spettacolarizzare ogni situazione è puro esibizionismo. Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet definisce Figliarcato questo nuovo fenomeno italiano.
Ma noi adulti un esame di coscienza lo abbiamo mai fatto? Spesso additiamo i ragazzi per comportamenti un po' sopra alle righe: perché stanno al telefonino e mille altre cose. Noi adulti siamo tanto diversi? Cosa trasmettiamo ai ragazzi? la nostra esperienza legata all'età frutta qualcosa? Ho tanti dubbi...
Ma magari , tanti tanti tanti anni fa, i miei genitori o altro mi avessero festeggiata uscita dall'esame 😂non certo per i social che "allora" non esistevano (e che non frequento neanche oggi) ma chissà.... forse non sognerei ancora gli esami di maturità 😂 Comunque concordo sul fatto che sia una polemica sterile ed oserei carica di invidia verso la gioventù
😅oggi si distribuiscono diplomi anche per il passaggio alla cintura gialla... Alla fine delle elementari.... Apparentemente viene premiata ogni forma di mediocrità.... Forse serve questo a questo tempo
Generalizzare è sempre sbagliato. I maturandi per la gran parte non gradiscono che i genitori assistano agli esami. In certe occasioni è faticoso reperire dei testimoni, specie per il quarto e il quinto candidato della giornata che di solito fanno gli orali all'ora di pranzo. A volte i presidenti delle commissioni sono costretti a invitare come testimone qualcuno del personale ATA. Ci sono tante realtà sconosciute, specie in relazione al rapporto tra genitori e figli.
Io non sono d'accordo con questa nuova usanza e penso che bisognerebbe per l'appunto abolire i vari tik tok, fb, Instagram che a mio avviso sono uno dei mali, forse il principale, dei nostri tempi.
Ma scusate, solo io ho visto a Lauree decine di amici, genitori bouquet... Se è infantilismo alla maturità a 18/19 anni, cosa dovrebbe essere alla Triennale/Magistrale (21-27 anni)?
non è infantilismo è manipolazione affettiva cio è un modello (dis)educativo che induce i genitori a ipersorvegliare le valutazioni scolastiche che in caso siano negative fanno scattare immediatamente la chiamata di protesta contro l'insegnante o spingersi addirittura a deoositare ricorso avverso la bocciatura. La gran parte dei ragazzi vuole la (iper)presenza dei genitori perché ci sono abituati = "manipolazione affettiva" a danno della maturità dei figli.
Ma basta con questi bacchettoni....ognuno festeggi come vuole e il corriere della sera si occupi del problema vero della scuola: qualità insegnamento, percorsi di studi e futuro dei nostri figli...edilizia scolastica...le lingue europee
Ma quanto sono frustrate le persone sotto i commenti di questo video.. non è detto che se nella vostra vita certe cose non le avete fatte dovete dettare leggi ad altra gente che vuole vivere i bei momenti della propria vita. Sembra che voi abbiate vissuto una vita di stenti e che ora siate "forti" e non viziati. E poi cominciate a dire "eh..ma io quando ero giovane...", non frega nulla a nessuno della vostra vita passata, non date nessun buon esempio di niente. Da tempi immemori le vecchie generazioni hanno sempre disprezzato le nuove, quando semplicemente si tratta di "EVOLUZIONE". Non possiamo rimanere tutti negli anni 80 o 90. Sveglia. Anche io non ho festeggiato la mia maturità nel 2021 nonostante tutti gli anni faticosissimi del liceo scientifico e tutta l'ansia accumulata per il carico di compiti e interrogazioni; come minimo avrei dovuto festeggiare per tre giorni di fila. Non festeggio le feste di fine anno, i compleanni e tutto il resto. Odio tutti sti fronzoli. Ma me la sono mai presa con la gente che non fa lo stesso mio stile di vita? No ovviamente.. chissene frega
Non posso che essere d'accordo. La maturità è importantissima, pregiudica l'accesso in alcune Facoltà ad esempio, e personalmente sono stufa di questa visione cattolica per cui "siamo nati per soffrire". I ragazzi sono molto più autonomi di una volta, quando si viveva tutti nella stessa casa e si andava fuori solo per fare il militare, e le donne neanche quello. Aggiungerei anche che questi maturandi si sono fatti la DAD con insegnanti che non sapevano manco accedere il pc, figuriamoci portare avanti un programma.
Ma veramente stiamo facendo? Ma veramente non hanno nulla da fare che prendersi cura dei fiori (da sempre un gesto di gentile che forse ha perso significato proprio per gli adulti) regalati ai ragazzi che vengono premiati dai genitori e/o fidanzati o fidanzate dopo un anno intenso e pieno di impegno, fine di un percorso durato 13 anni di quotidianità e costruzione del sé? Mi sembra un voler distogliere l'attenzione da ben altri problemi che andrebbero affrontati e risolti a scuola
Ma che sciocchezza.. io mi sono laureato a Padova in medicina, i mei genitori ed amici hanno assistito alla mia discussione di laurea, mi hanno applaudito, mi hanno poggiato una corona di alloro in testa, mi fatto indossare una tutina aderente di superman, mi hanno infilato un polpo nelle mutande, mi hanno fatto fare un giro dentro una fontana... devo continuare? Da secoli chi si laurea a Padova e Bologna (le più antiche università d'Italia) viene gratificato con festeggiamenti goliardici... eminenti scienziati sono stati festeggiati così... Immaturi? Che sciocchezze...
Infatti... se queste cose le fanno i laureati (applausi, genitori ed amici che presenziato e supportano, fiori, scherzi etc) a maggior ragione non vedo perché se lo fanno i diplomati si possa parlare di immaturità... veramente sciocchezze senza senso
La riscoperta degli aspetti "rituali" dei momenti importanti della vita e il coinvolgimento di amici e famiglia sono cose SANISSIME! Verissimo: i problemi della scuola sono ben altri...
La verità è che certa gente si attacca a qualsiasi cosa per criticare i giovani (ed è una cosa di ogni tempo). La maturità è una prova difficile, bisogna impegnarsi per farla bene, capita una volta nella vita: che male c'è se festeggio quando è finita? Un po' di gioia non fa mai male
Personalmente mi infastidisce molto girare per l'università o per le scuole e ritrovarmi bottiglie di spumanti, bicchieri, coriandoli, tubi. Non è sbagliato il festeggiamento ma il caos si. È anche vero che ho visto scene allucinanti che più che un diploma sembrava un addio al celibato ma tant'è
Gentile collega, in questi giorni sto svolgendo gli esami di maturità come commissario esterno in una scuola di provincia. Una scuola molto grande, immersa nel verde. Al termine di ogni mattinata, percorrendo il sentiero che conduce al parcheggio esterno, mi capita di vedere a terra e sul prato un po' di tutto: farina, gusci d'uovo, bottiglie di spumante, coriandoli, fogli di appunti stracciati, etc... Nessun problema se i ragazzi festeggiano con i fiori, le corone di alloro (sì, ho visto anche quelle), le foto con parenti e amici. Ma è proprio necessario degenerare nello schifo di cui sopra? Chi pulisce? Di certo non chi sporca.
Io sono un’insegnante e da noi ci sono stati, foto,fiori e genitori, ma io non li ho vissuti negativamente, anzi! I ragazzi erano emozionati, noi per anni ( generalmente io inizio in terza) gli abbiamo parlato dell’importanza dell’esame, mi fa piacere quando li vedo così, perché stanno dando importanza, volere la famiglia e gli affetti vicino è un riconoscere che quel momento è un traguardo rilevante. Tra l’altro io mi sono diplomata nel 95 e mia madre e mia sorella erano con me, perché era un momento importante, ero ansiosa, cresciuta da una madre che il suo esame di maturità se lo sogna ancora e che aveva sofferto quando mia nonna non aveva capito l’importanza del suo, almeno sul momento, poi rivalutato in seguito, ma ormai il danno era fatto, mia nonna riteneva tutta la scuola fondamentale ma non capiva il traguardo in sé. Quando vedo genitori che non partecipano mai ai colloqui e si disinteressano al percorso dei loro figli, mi dispiace e ci vedo una stortura, quando vedo delle famiglie che insieme festeggiano e si sostengono, vedo una società molto più sana, sono valori positivi, ben vengano 💐💐💐💐🌹
Sono insegnante delle superiori pure io e sono anche genitore. Ai colloqui siamo sempre andati, dall'asilo alle superiori, ma non ci siamo mai sognati né di accompagnarli il primo giorno di scuola del liceo né di presenziare all'orale di maturità del nostro primo figlio e la stessa cosa faremo con la seconda. I grandi passi li devono fare da soli, se han bisogno di una parola di incoraggiamento o di un calcio nel sedere ci siamo sempre, ma al momento della prova dovranno essere da soli. Lo dico pure ai miei allievi, "datevi una mossa e zero piagnistei, se avete l'ansia è buon segno"
@@elllieesame di maturità come fosse un giorno normale di scuola (viaggio coi mezzi = treno+ autobus).
Saggi musicali con genitori nel pubblico a mia insaputa..
@@elllie Che tristezza, mi dispiace, ma quello è proprio il genere di parole che fa aumentare l'ansia nei ragazzi, lo dico da studentessa universitaria, uscita dal liceo da pochi anni. Con quella frase sta sminuendo quelli che dalla prospettiva dei ragazzi sono probabilmente i problemi e le difficoltà più grandi che si siano mai trovati ad affrontare. Inoltre, avere i genitori accanto non fa altro che farsi sentire amati, tanto il primo giorno si entra comunque in classe da soli e all'esame di certo non potranno suggerire.
@@ariannabinaghi5222 tranquilla, se hai l'ansia è buon segno
@@elllie wow quanta maturità. Sarcasmo a parte, no, troppa ansia non va bene e purtroppo la mia generazione per una serie di fattori che ancora si stanno analizzando, ne soffre particolarmente. È un dato di fatto, inutile ignorarlo o dire di far finta di niente e che star male sia positivo.
Buongiorno professore, non credo siano i giovani il bersaglio della critica, bensì i genitori. Spesso questi ultimi sono gli stessi che non perdono l’occasione di pubblicare le pagelle dei figli nei social, genitori che innescano quella competizione malsana che crea solo che ansia da prestazione.. in sintesi, ostentare il ragazzo trofeo non è sinonimo di partecipazione sentita per una tappa importante. È vero che viviamo immersi nella spettacolarizzazione, ma bisogna riuscire sempre a scindere la vera attenzione e la vera presenza dalla pura smania di ostentazione. Un caro saluto e grazie per i suoi video, che guardo sempre con piacere.
Infatti 👌.
È incredibile come lei/ tu (perché siamo colleghi) riesci sempre a ideologizzare tutto e a dare l’interpretazione marxista che ci manca. In questi giorni nella mia scuola (galfer) ho assistito a delle scene a dir poco penose. Genitori armati di bottiglie di spumante , fiori, coriandoli che vengono ad assistere adoranti alle performace dei loro piccoli geni, accompagnati da tutti i membri della famiglia cani compresi. La cosa mi ha fatto ricordare quando mio papà mi ha insegnato ad andare in bicicletta. Io non lo vedevo ma sentivo la sua presenza dietro pronto ad acchiapparmi se cadevo. È stato così fino al giorno della sua morte, una presenza forte, una roccia a cui sapevo di potermi aggrappare ma che mi ha insegnato a camminare con le mie gambe e trovare la sicurezza anche nelle cadute. La conclusione è che questi poveri ragazzi sono delle vittime, fragili e insicuri perché hanno pochissimi punti di riferimento e quasi nessuno che insegni loro a pedalare da soli.
E aggiungo per lei che è così attento alle classi disagiate che i figli degli immigrati, quelli che prendono 100 e passano i test per l’università a occhi chiusi, i cui genitori lavorano per i pirla che sciabolano hanno avuto degli atteggiamenti molto più contenuti.
Condivido appieno e concordo in merito a quanto hai espresso.
La tua scuola è famosa per essere super snob, so di gente che evita di iscriverci i figli proprio per quel motivo. Da ciò che hai raccontato vedo che han ragione!
Ho avuto il piacere di avere lei come commissario esterno alla mia Maturità molti anni fa ormai, ma è anche grazie a lei se ho conservato un bellissimo ricordo di quell'orale.
Domani avrò la discussione di laurea magistrale proprio sull'argomento che avevo portato proprio all'orale di Maturità.
Festeggiare sempre i traguardi.
Ad majora!
E poi ci sono quelli che non hanno nessun genitore ad aspettare, nessun amico o fidanzato/a ma dettagli
Il vero problema non sono i fiori", ma il fatto che costoro, con un programma scolastico appena normale (diciamo primi anni sessanta) non riuscirebbero nemmeno a superare le medie, come si chiamavano a quel tempo
Effettivamente allargando un po' il discorso dalla questione dell'esame di maturità,vi è una tendenza ormai più che consolidata nel voler festeggiare per forza tutto. Tra compleanni, fine anno scolastico, lauree triennali e poi le magistrali, fidanzamenti, addio al celibato e nubilato, Halloween, pensionamenti, cambio posto lavoro, cena di Natale, cena fine anno scolastico, san valentino, festa delle donne ecc... è tutto una festa e ora anche la maturità. Anche i matrimoni diventano grandi feste, per poi sappiamo come vanno a finire nella maggior parte dei casi...Pascale lo chiamava divertissement, nel senso di distrazione ,fuga dai problemi esistenziali. Temo che il significato di tutto questo festeggiare costi quel che costi, possa rientrare anche in questa paura di affrontare la realtà della vita.
Sottoscrivo tutto, grazie
Vivo a 1 km dal liceo dove mi sono diplomato nel 2019 (ultima maturità pre-covid) e ci passo davanti ogni giorno...al di là della polemica mi ha fatto molto strano vedere come le cose siano effetivamente cambiate in pochissimo tempo (5 anni non sono niente): nel 2019 fuori da scuola c'eravamo solo noi ragazzi e si sbocciava uno spumante, mentre ora c'è letteralmente una folla continua anche di adulti. Non è assolutamente un problema, ma appunto mi ha fatto specie notare come le cose siano cambiate nel giro di poco
Da me non è successo nulla, penso non sia correlato ai "tempi che cambiano" ma solo alle persone che si diplomano
Se penso che qui da me i genitori formano file in divieto di fermata (e nessuno gli dice niente) per andare a prendere da un istituto tecnico ragazzi che sono quasi se non proprio maggiorenni, credo che siamo proprio oltre l'infantilismo...
Bruuuuuuutttttaaaaa l'invidia della gioia altruiiiii! 🎉 ..io non ho mai festeggiato alcuna occasione ..quest'anno delle mie amiche mi hanno fatto una festa a sorpresa: sono loro così grata che non avete idea! ps: ho 59 primavere..
Liceo o non liceo è relativo, io ho svolto qualche mese fa un tirocinio in un tecnico e con i ragazzi mi sono trovato benissimo.
E quando, anche se per coincidenza, ho dovuto fare lezione da solo di Storia sono stati meravigliosi.
Il problema del giudizio negativo su questi ragazzi deriva ahimè, come quasi sempre, dall'ignoranza e dal parlare dal basso della propria ignoranza (nel senso letterale di "ignorare", parlare e giudicare negativamente qualcosa che non si conosce o si fatica a comprendere).
Tanto che, finito il tirocinio, è capitato che dessi una mano ai mie "studenti", sarebbe possibile con ragazzi superficiali e svogliati?
In realtà, come ha detto lei, è cambiato il mondo... alcuni lo accettano o provano a comprenderlo, altri si chiudono nelle proprie mura di pregiudizi ed ignoranza, riparati da un assedio che esiste solo nella loro testa.
Quando feci lezione, parlando di Bismarck, chiesi ai ragazzi se ricordavano Machiavelli e se saprebbero trovare oggi un politico machiavelliano, ne nacque una discussione bellissima.
Non saranno perfetti (come nessuna generazione lo è) ma sono ragazzi tutto fuorché maleducati, superficiali e lavativi.
Concordo totalmente con tutto il suo discorso. Aggiungo che secondo me certe critiche dicono più su chi le fa che sull'oggetto delle critiche stesse. Io insegno in un liceo musicale, e personalmente provo tenerezza per questi ragazzi che festeggiano con fiori e spumante, con l'affetto delle famiglie, la fine del percorso liceale. Mediamente passiamo 13 anni della nostra vita sui banchi di scuola... a 18/19 anni è una vita intera... Anche se molti preferiscono fingere che non sia così, è la fine di un periodo della vita e l'inizio di un altro. Per me chi condanna queste cose un po' le invidia e non riesce/non vuole fare i conti col fatto che FORSE era sbagliato l'atteggiamento delle nostre vecchie generazioni, di ridurre tutto a "stai facendo solo il tuo dovere", perché fa male ammettere che forse si è cresciuti con alcune convinzioni, dal punto di vista educativo, sbagliate. Poi si può discutere su quanto sia sgradevole l'odore di alcolici sparsi per strada a fine giornata, ma per me tutte ste critiche sono la prova che un po' di psicoterapia farebbe bene a tutti
matteo, tu sei un bravo insegnante di una grande scuola e hai il polso della situazione. gramellini, come al solito, dall'alto dei suoi centimetri di ricco borghese progressista ma anche conservatore ma anche riformista, ecc. dà i suoi giudizi morali sulla base delle sue reminiscenze, sperando che il caffè non gli vada di traverso.
sono del parere che la cultura non va spettacolarizzata, ma incoraggiata si. se poi una grande percentuale dei giovani non capisce un testo scritto (gravissimo) penso sia dovuto a diversi fattori, tra cui la scuola che è diventata un parcheggio, genitori deficienti, e consumismo esagerato. la frase che sento dire spesso dai raga è: a che serve studiare, i soldi ce l'ho, compro quello che voglio. (aimè)
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.
(Franz Kafka) ❤ GRANDE PROFESSORE
Non so, io sono una donna dello scorso secolo, a suo tempo mia madre mi ha semplicemente chiesto "com'è andata?" Scusi, io faccio la volontaria in oratorio, ormai in qualunque festa di bambini apriti cielo se non c'è un party planner, io la trovo un'esagerazione, é solo la mia opinione, ovviamente, io un po' di infantilismo ce lo vedo, sento che devo scusarmi ma non so il perché...
The beauty to celebrate the goals we accomplish!🎉
Grazie mille per condividere le tue riflessioni. Sono tornata dopo 25 anni in Italia e ho notato proprio quanto sia facile giudicare tutto e tutti qui. Non so se è una caratteristica dell’italiano in generale o è un fattore di problema storico, del periodo in cui si trova questo paese. Ho notato che si tende a giudicare i giovani, gli immigrati, le donne, altri paesi, cibi diversi dai soliti e così via. Mi sembra che manchi un’apertura mentale a ciò che non fa parte della vita “normale” così come è stata… ho trovato una chiusura molto stretta. Ne sono dispiaciuta in quanto non me lo aspettavo ma noi immigrati all’estero tendiamo a coltivare amore e nostalgia per il nostro paese…Mi fai riflettere un po’ di più oggi è ti ringrazio.
Abito a San Lorenzo (Roma), dove c'è la facoltà di Psicologia. Qui sono 20-25 anni buoni che c'è la goffa prassi di festeggiare la laurea con amici e parenti che vengono apposta dalla Calabria o dalla Basilicata, colleghi che intonano canzonette goliardiche e via dicendo: prosecchi, pizzette, qualche dolce, qualche razzetto che spara coriandoli. A me ha sempre fatto ridere: che ci posso fare? Per alcuni bar è stato sicuramente un affare per anni e anni. Poi, in seguito alle varie crisi, di è iniziato a festeggiare in piazza dell' Immacolata, a volte due o tre punti di festeggiamento in contemporanea, con l'inconveniente che poi l'intera piazza rimane sporca di coriandoli (ma tanto viviamo nella monnezza, a Roma....). Condannare no, ma mi è sempre parso goffo e vagamente ridicolo. Una volta sono stato persino invitato da una conoscente perché la figlia si laureava: una noia mortale e una forte sensazione di inutilità del tutto; di omologazione (,ogni festa è orribilmente uguale all' altra). E questo processo inizia già dalle atroci feste di compleanno dei bambini, che so essere anche piuttosto stressanti per le famiglie e non mi sembrano così divertenti per i bambini stessi. Ma sono diventate quasi un obbligo; un dovere: se non lo fai anche tu sei un pezzente.... Boh...
Io sarei per ridimensionare questa maturità. Un test con docenti interni senza commissari, presidente ecc. Roba dell 800. Per sentirsi più maturi ci vorrebbe una scuola diversa, meno passiva, e nn tutta teoria e voti.
@Rodja
Condivido
@antonellananni
9950
Indubbiamente una scuola diversa, ma in egual modo delle famiglie diverse da quelle attuali.
Saudino concordo in tutto. Che fortunati i tuoi ragazzi!
Ciao meraviglioso prof .È una cosa straordinaria festeggiare un traguardo .Anche io mi sono emozionata a guardare tanta dolcezza dei genitori.Basta giudizi negativi,basta sputare sempre sui nostri preziosi figli.Io amo i miei preziosi ragazzi e ho grande gratitudine per la loro presenza nella mia vita .Sono membro buddista della Soka Gakkai,da oltre 25 anni ,e i giovani devono essere sostenuti e incoraggiati a prendere la loro vita nelle loro mani .Amo vedere queste manifestazioni di gentilezza da parte di genitori e amici .Evviva la gentilezza di cuore ,evviva il sostegno ai nostri figli ,evviva la gioventù!❤❤❤❤❤❤❤
Professore la devo ringraziare, i suoi video mi hanno aiutato moltissimo, la seguo dal terzo anno di scientifico e tutto ciò che ho imparato di filosofia lo devo a lei, non so come avrei fatto senza, ieri ho concluso l esame di stato con l orale e ho avuto la possibilità di parlare di Nietzsche, in particolare il concetto apollineo dionisiaco, che ho visto da lei in una sua lezione all aperto fantastica che ricorderò oer sempre.
Grazie per la condivisione.
Anche io, da insegnante impegnato nell'Esame di Stato, non ho visto tutto questo sfarzo e spettacolarizzazione.
In compenso mi è capitato di vedere un paio di gavettoni e festeggiamenti con schiuma da barba letteralmente ovunque che molti boomer sostenitori dell'amichevole bullismo per forgiare il carattere avrebbero adorato.
Caro Prof., concordo, perfetto polemica penosa.
È possibile che il Corriere di Umberto (edit: Urbano) Cairo abbia gonfiato pochi casi.
Per quelli che "i coriandoli sporcano, personale ATA deve rimediare": alle lauree i coriandoli non sporcano ?
Infatti proibirei anche le carovane di laurea. Che poi spesso non c'è niente da festeggiare. A Bologna vedi carovane di amici e parenti per zucche vuote che si laureano con 80 o 90...
Mi sono maturato martedì e onestamente l'unica cosa che mi ha dato fastidio è stato vedere tutto quello spumante a terra hahaha.
A parte gli scherzi, io concordo su quello che ha detto, specialmente sulla pressione riguardante l'esame (in quanto ne ho sofferto un pochino in primis).
Onestamente proprio per questo non capisco il criticare la scelta di festeggiarlo.
Se la conclusione degli esami è davvero una tappa così importante allora merita di essere ricordata in modo positivo.
Edit: volevo ringraziarla per i video, mi hanno dato una mano a ripassare gli argomenti per l'orale :]
Buongiorno,
Mah, quando è toccato a me queste cose non si facevano. Queste "simil-feste di laurea" sono state introdotte poco dopo.
Io lavoro in un piccolo comune con davanti una scuola superiore, un istituto alberghiero.
Vedendoli dall'ufficio in queste settimane un po' lo comprendo, perché prendere il diploma non è facile per molti, soprattutto al giorno d'oggi. E questo si collega a tantissimi problemi (che, ammetto, non conosco benissimo) legati alla scuola sia quelli oggettivi sia quelli personali degli studenti (motivazione, comportamento, situazioni familiari, ma anche potenziale).
Per di più, all'Esame di Stato c'è sempre quella paura di non ricordare (o non sapere) quello specifico argomento o quel particolare, e quindi il motivo di essere bocciare. Una volta superati gli esami tutto questo viene via.
E poi dopo la maturità c'è l'estate più lunga della loro vita, senza grossi impegni come esami universitari o lavori stagionali, quindi per me fanno bene a festeggiare.
Magari senza esagerare.
A parte il fatto che concordo, ma voglio coglere l'occasione una volta di più per esprimere la mia simpatia per Barba. Ho quasi sessant'anni, facccio parte della generazione baby boom, e sono convinto, li vedo li sento, ma soprattutto guardandomi dentro, che giovani di oggi sono assolutamente migliori di noi
❤ grazie Matteo, che bello il tuo messaggio. Lo condivido al cento per cento. I ragazzi vanno comunque avanti per la loro strada, ma credo abbiano più bisogno della fiducia di persone come te che di giudizi disfattisti e sentenziosi calati dall'alto...!
Quelli che si lamentano sono tutte persone invidiose di non aver avuto amici e genitori così disponibili e coinvolti nelle loro vite. Giustissimo festeggiare diploma e laurea.
La presenza NELLA STANZA del genitore al colloquio in verità é rarissima, e questo mi sembra in verità un segnale di qualcosa che non va. Quei pochi che vengono origliano da fuori. Probabilmente il ragazzo non li vuole, come a volte non vuole nessuno, o per altri motivi non vengono, o loro non reggono emotivamente. Però il colloquio finale del percorso scolastico dovrebbe essere secondo me un rito bello e significativo a cui assistere, nel quale può avverarsi la coesione scuola famiglia, cultura e società, pubblico e privato. Si filma o si festeggia il dietro le quinte. Io ci vedo riassunta una certa fragilità e tensione di quello che la scuola rappresenta oggi dal punto di vista di tutti gli attori del processo. La festa non é il dialogo che avviene tra lo studente e i professori, con gli sguardi e le orecchie di un pubblico amico, ma la liberazione da questo evento, che, aldilà della bontà della prova su cui c'è da discutere, rimane l'unico onesto momento di vero confronto rituale tra le parti. Un insegnante di liceo.
Della mia maturità mi ricordo tutto, in particolare il giorno dell'orale, dove all'inizio c'erano i miei compagni di classe che mi ascoltavano , ma quando ho finito mi sono girato e se ne sono andati e ed ero rimasto da solo, tornando a casa in treno come se fosse un giorno qualunque. Penso che sia stato uno dei giorni più tristi della mia vita, perché combaciava con la fine della mia carriera scolastica ma senza nessuno con cui condividere questo momento, salvo mio fratello che mi chiesto come è andata. Quindi, ben venga no questi festeggiamenti, così almeno tengano un bellissimo ricordo di questo giorno, affinché possano affrontare al meglio il futuro.
Professione la seguo da tempo e ho molta stima di lei e del suo operato ma, commentare e stupirsi di quanto la visione dei grandi media sia lontanissima dalla realtà vera, sia a mio avviso non solo sterile, ma addirittura rischia di amplificare e avvalorare e di conseguenza digerire la visione distorta della realtà. Meglio è ignorare
Grazie
Grazie grazie professore, sono contenta di condividere ogni sua parola. W i giovani pensanti! Invierò il suo video a mio figlio (a cui l'anno scorso non ho portato i fiori né assistito all'esame): apprezzerà tantissimo. Grazie e buon lavoro
Grazie infinite Professore❤❤❤ I problemi della scuola sono ben altri. La gioa e la condivisione per un traguardo sono bellissime ❤ Grazie per il suo grande buon senso e la sua competenza.
Sinceramente dopo aver letto l'articolo ieri mi sono sentita in colpa come genitore di 3 figli che hanno sostenuto gli esami anni fa e ora si sono e stanno laureando, perché ho avuto il dubbio di essere stata magari "invadente"
Premetto che non ho assistito all'orale della maturità per rispettare il volere dei miei figli di avere gli amici ma resta comunque l'impressione che anche noi genitori non sappiamo mai come dobbiamo comportarci perché veniamo sempre colpevolizzati o perché troppo presenti o perché troppo assenti.
Quindi non si tende solo a giudicare i ragazzi ma anche i genitori.
Siamo sempre tutti sotto giudizio ma chi è che ha la ricetta giusta? Siamo sempre pronti a giudicare questo è, e a dare sempre lezioni
Video da brividi. Come sempre riesci in una narrazione alternativa e luminosa e illuminata. Ti ringrazio per il tuo punto di vista così vero
Bravo prof. Saudino. Concordo in tutto
Condivido in pieno le sue parole. Grazie
Prof. , sentirla è sempre un piacere.
Conhordo perfettamente tutto ciò che dice,grazie prof
A me sembra una cosa normalissima e un tema di polemica sterile e puerile che indica come molte persone e i media (in generale, creator compresi) siano a corto di argomenti sui quali montare casi dai quali trarre qualche vendita in più, invece che affrontare dibattiti più opportuni.
I rituali sociali sono antropologicamente inevitabili e sanissimi, come detto dal professore.
Quanto hai ragione.... che noia mortale questi discorsi di vecchi babbioni che sono i primi a non essere credibili, che non hanno mosso un dito per cambiare quello che sta effettivamente affossando la scuola
Un po' mi trovo d'accordo. Maturità e laurea le ho fatte da solo. Sono andato, ho fatto il mio esame finale e me ne sono andato. Ho riservato lo stesso rispetto che scuole e università riservano agli studenti.
Racconto la mia: alla maturità NON VOLLI APPOSITAMENTE i genitori, perchè temevo che mi mettessero ansia e agitazione. Terminato, me ne tornai a casa, sapendo che era andato tutto bene e pensando che i miei genitori, terminato il lavoro, sarebbero tornatia casa e avremmo parlato dell'esame.
Neanche a dirlo, mia mamma SI è ARRABBIATA CON ME, perchè non l'avevo chiamata, una volta terminato l'esame. E non scherzo. Si era veramente arrabbiata, perchè pensava che fossi andato da qualche altra parte, seppur le avessi detto il giorno prima che, avendo adempiuto al mio dovere, sarei tornato a casa a riposarmi e a buttare giù l'agitazione.
Feci la stessa acosa anche all'esame di laurea triennale, ma questa volta mia mamma non si arrabbiò, e tutto andò come doveva andare. Ero l'unico alla laurea snenza un accompagantore come genitore o nonni.
Alla sessione di alurea magistrale, invece, portai sia i genitori che mia nonna.
Mio padre, invece, non ha ami criticato queste scelte, perciò non lo ho citato nella discussione.
Nessuno a mai detto nulla. Nè a me, nè agli altri. Io, ad esempio, do un grande valore alla famiglia, mooooolto più che all'amicizia. Quindi, una volta che sono stato sicuro di non avere problemi di agitazione, ho invitato chi volevo (nei limiti del quantitativo di ospiti invitabili, perchè vi è un limite). Tra l'latro, ho invitato i familiari prorpio all'esame più importante di tutti: quello di laurea magistrale, il coronamento dello studio.
P.S. La cosa più complessa alla fine è stato dire tutto l'essenziale in 15 minuti. Bisogna riuscirci. Non è impossibile, io ce l'ho fatta.
All'esame di maturità io vorrei i miei amici, non i genitori: perché è l'età di passaggi dall'adolescenza al sentirsi aduldi, e trovo che sia importante sentire di aver un'esperienza assieme ai propri pari a chi sta anche lui attraversando quel guado.
@@andrea7935 Sappi che li puoi invitare entrambi, come ha fatto un mio ex compagno di classe. L'uno non eslcude l'altro. I genitori sono solo 2, non danno fastidio e non sono molti. Gli amici veri nella classe saranno max 10 immagino. Dubit ìo che una perosna abbia su una classe di 30 alunni, 29 tutti amici stretti.
Però la scelta è personale, io non ho voluto nessuno, tranne chi voleva ascoltarmi per interesse personale, e va bene così. Ogniuno fa come ritiene adatto a sè.
Bravissimo, fiori anche per lei Matteo 💐
Ho condiviso al volo! Grazie ❤
Ho svolto la maturità nel 2019, ma già da qualche anno nel mio liceo c'erano persone che portavano genitori e parenti muniti di fiori all'esame orale. Non era la norma, ma di certo non è un'usanza nata qualche giorno fa.
Detto questo, non vedo il senso di accanirsi sul modo in cui una persona decide di festeggiare la conclusione del proprio percorso di studi. Che sia con pochi amici o con l'intero albero genealogico, con mille fiori o una pacca sulla spalla, l'importante è che la persona sia matura, in tutti i sensi
Grazie tante
Grande Prof Saudino!
Hai ragione!
Sono all' estero e non ne sapevo nulla.
Non ho mai festeggiato la maturità e nessun altro mio traguardo (tranne la laurea). Sono stata sola anche ogni volta che superavo un esame con la lode. Ammetto che avrei tanto apprezzato che un amico o meglio ancora i miei genitori avessero condiviso con me quei momenti di gioia anche con un caffè. Ma non è successo e fanno bene i genitori di adesso a festeggiare i loro figli. Io lo farò con i miei.
Condivido il suo pensiero! Grazie
Risposta breve: sì
Normalizziamo di nuovo il diploma di maturità, non può essere considerato un evento al pari di una laurea, con studenti e studentesse che stappano bottiglie di spumante, si vestono in abito, portano mazzi di fiori. Più che altro appaiono più ridicoli di quanto siano veramente
Che vita triste che devi avere. Scommetto che sei solo invidioso per non aver vissuto le stesse esperienze dopo il diploma o la laurea.
@@lorenzopippia5257prossimo tuo traguardo. Bottiglia di spumante e fiori per essere riuscito ad ordinare telefonicamente in pizzeria. Te li porto personalmente 😂
@@BABAG-yj2mg spero che qualcuno ti porti dei fiori al funerale, ma ne dubito. Probabilmente festeggeranno.
Sono d'accordo .... magari quei in diplomati sono in una scuola di ve la preside ha obbligato l' insegnante a valutare i ragazzi in un certo modo per il prestigio della scuola .. oppure i genitori sono andati dai. prof a minacciarli perché non hanno valutato come pensavano loro il figlio.Si festeggiare.....ma un po' di sobrietà....consapevoli che la maggioranza di questi ragazzi non sa usare congiuntivo,e come Sangiuliano crede che l' America è stata scoperta grazie alla teoria di Galileo
@@lorenzopippia5257 risposta da bambino che mi aspettavo e che tutti adesso possono leggere e capire. Sicuramente ci portiamo pochi anni di differenza, ma si denota chi è rimasto fermo con la mente a 10 anni e chi no😂
Grazie Prof, riflessioni profondissime 💚
Io ho fatto la maturità con i sessantesimi, ho preso un ottimo voto e poi ho fatto università e dottorato. Ancora faccio incubi che mi vedono a dover ridare la maturità, tutti avevamo paura, basta ipocrisia.
Nel 1981, il mio allora fidanzato si laureava in medicina, un traguardo davvero importante. Decidemmo di fare una festa, in una specie di scantinato. Avevamo cercato anche in altri locali, e molti che facevano parte del movimento studentesco ci guardavano scuotendo la testa e domandandosi cosa ci fosse da festeggiare....allora, era la festa di laurea a sembrare trasgressiva!
Direi che, sostanzialmente, il mondo sia davvero cambiato in peggio, soppesando gli aspetti migliorativi, che pure sussistiono, e quelli peggiorativi. Si tratta di usare la bilancia: da una parte i miglioramenti e dall' altra i peggioramenti. Pensiero mio e quindi opinabile. Le ragioni vanno ricercate nell' humus sociale in cui tutti, compresi noi adulti, viviamo.. Oggi tutto deve essere spettacolarizzato. Anche la politica come spettacolo ha le sue radici alla fine della Prima Repubblica. È un percorso cominciato decenni fa.
Grazie
Da insegnante di italiano delle superiori, proprio in virtù di questa importanza dell’esame inculcata e recepita al tempo stesso dai ragazzi, ho notato un cambiamento significativo nel loro atteggiamento, a partire dai dettagli più piccoli. Si presentano ben vestiti (quando andavo a scuola, sentivo di gente che si presentava all’esame con la borsa della piscina pronta in un angolo e il costume visibile sotto alla maglietta e sto parlando di liceo), realizzano presentazioni digitali del pcto molto accurate e sì, festeggiano anche in modo molto formale questo traguardo così sentito. E quindi mi chiedo: non dovremmo essere contenti di questo?! Noi che incolpiamo continuamente i ragazzi di non avere alcuna considerazione della scuola e dell’importanza dello studio, non dovremmo apprezzare come alla fine di un percorso venga riconosciuta la profondità del momento? Detto ciò i problemi della scuola sono altri, indubbiamente e innegabile è il calo culturale delle nuove generazioni, così come il comportamento dei genitori durante il loro percorso di crescita e studio (e qui oltretutto parliamo di adulti e neanche di ragazzi). Ma non è armandosi continuamente di critiche e disprezzo che troveremo un punto di incontro con loro. Sono d’accordo con lei, collega!
Mi sembra un discorso onesto e di buon senso
Salve di nuovo Professore, sarebbe possibile un video sul perché non si può parlare di politica nelle scuole?
Poi ci lamentiamo di ministri che fanno gaffe.
Sono d'accordo che il dialogo con i ragazzi è importante e che il problema non siano affatto i fiori, né l'abbraccio dei familiari. Ma se non si attua un minimo di "paternalismo" - termine su cui non sono d'accordo - e di rigidità almeno nei contenuti scolastici, saranno davvero in grado questi ragazzi di fronteggiare le sfide del futuro? E i meno fortunati, o quelli che non hanno alle spalle qualcuno che li indirizzi, e vengono a scuola senza motivazione, saranno davvero in grado di avere una coscienza sociale o politica adeguata, se i riferimenti maggiori li trovano sul web e sono "facili" e accessibili? Dove sarà il loro senso critico?
Purtroppo é da qualche anno che vedo queste scene anche alla scuola media
Anche in quinta elementare
Ai miei tempi non venivano i genitori, ma tutti i compagni. Io ricordo dopo il mio orale lle mie compagne nella enorme aula magna, un fragoroso applauso e poi tutte ad abbracciarmi. Poi, nel ponente ligure dove andavo in vacanza, se uscivi col massimo venivi presa per braccia e gambe e buttata in mare a tuffo. Direi che sono meglio i fiori!!! Oggi ho visto uscire dalla maturità i ragazzi del liceo artistico, fiori e champagne. Bellissimo. Siano felici
Buon giorno, professore,grazie.
Ho fatto la maturità quest'anno,i miei genitori non sono venuti,all'ultimo prima di entrare si è presentato un mio amico,tutti i miei compagni hanno ricevuto più bouque di fiori,e una volta finito l'esame le foto con essi eccc, io non ho ricevuto fiori,mio papà non sapeva di questa tradizione e comunque non era lì. Non mi fa differenza avere fiori o no,ma se li hanno tutti,sembra una bella tradizione,io sono pro a questa cosa mi sembra stra bella anche se non c'è n'è per forza bisogno🤷🏻♀️
Ho donato un mazzo fiori a mia figlia sia per l'esame di maturità, alla laurea: non vedo cosa ci sia di male.....i fiori si regalano per le grandi occasioni!!!! Io non ho nessun ricordo della maturità: indifferenza da parte dei miei....dovere e basta!!!(
Sei unico come sempre
La scuola avrebbe bisogno di un ministro dell'istruzione come te Matteo, le tue analisi contengono la saggezza di cui è sprovvista la politica, purtroppo...
manco poco che faranno festa anche per il giorno dell'emissione della loro prima flatulenza. Da un lato è un bene perchè almeno fanno girare l'economia e si divertono, dall'altro mi spiace solo vedere quei coriandoli a terra e per i fiori (i fiori li voglio vedere VIVI in una pianta e non strappati dalla terra per soddisfare l'egoismo della vanità umana). Una decina di anni fa (quando mi sono diplomata io) non si usava. Fatto sta che nell'epoca dell'iperesposizione tutto può diventare oggetto di festeggiamenti e esibizionismo.
Io neanche morto avrei voluto i miei accanto alla maturità, allora cercavo di stare il più lontano possibile dalla famiglia ma ognuno fa quello che preferisce. Poi ai miei tempi non si usava.
👍
*Gaudeamus igitur*
Inno degli universitari,
*perfetto anche per maturandi diplomati.*
_Gaudeamus igitur_
_Iuvenes dum sumus_
_Post molestam senectutem_
_Nos habebit humus._
*Godiamo dunque*
*finché siamo giovani;*
*dopo la scomoda vecchiaia*
*ci riceverà la terra.*
[...]
_Pereat tristitia_
_Pereant osores_
_Pereat diabolus,_
_Quivis Antiburschius_
_Atque irrisores_
*Alla malora la tristezza,*
*alla malora chi ci odia,*
*alla malora il diavolo,*
*chiunque sia contro gli*
*studenti*
*e i denigratori.*
*Gaudeamus Igitur*
è l'inno universitario internazionale, adottato ufficialmente in Italia in occasione dei Saecularia octava, Bologna 1888.
La gioia di vivere è il dono meraviglioso della giovinezza, ma essa aumenta esponenzialmente in rapporto alla difficoltà delle prove superate. Per questo ho voluto mettere l'accento sull'insignificanza dei programmi la quale, togliendo il merito, riduce la stessa gioia ad una recita stucchevole e a maschera momentanea della futura disperazione.
@@raulcesari4115 quella giovinezza dispensa momenti di godimento straordinari, irripetibili; emozionalmente vissuti tra responsabilità irresponsabile e irresponsabile responsabiltà.
Ancora non sanno - o evitano di saperlo - cosa aspetta loro.
Nel frattempo "gaudeamus igitur".
@@ipazia4287 E così sia.
Lei è una bella persona !! Grazie
I genitori alla maturità sono il segno dell'inadeguatezza delle famiglie, che accompagnano i figli anche quando non è necessario. Idem i genitori al primo giorno di scuola delle superiori, decisamente patetici.
Non trovo invece ci sia nulla di male nella presenza di amici o del partner all'orale. Per quanto riguarda i festeggiamenti, credo che chi non prosegue gli studi sia più indotto a festeggiare perché effettivamente è la fine di un'era, ma chi poi va all'uni non credo dia cosi importanza al diploma. Ad ogni modo oggi c'è la tendenza ad enfatizzare tutto ciò che si fa come se avesse chissà quale importanza, mentre sono cose ordinarie di cui non importa davvero a nessun altro
👍
Beh dovrebbero venire qua in Svezia....finite le superiori ci sono due settimane di feste, con tanto di cortei in giro per le città...(a volte vanno un po' oltre)...certo che lamentarsi per dei fiori non so...nel mio piccolo anche quando i miei figli finiscono la scuola, o un corso (tipo danza), regalo sempre dei fiori... (sulla critica degli adulti sui giovani...è sempre stato cosi...ero criticato io 25 anni fa, e i miei erano criticati negli anni 70...)...consiglio un bel libro, intanto è solo in inglese, di Tim Ingold, The rise and fall of generation now...un libro che parla proprio dell'importanza di collaborazione tra le generazioni...
Più che una critica io la definirei un' analisi dell' attuale società italiana palesemente mutata, scuola-famiglia-figli, che è sicuramente dissimile dalla realtà svedese (modello scolastico europeo).
Regalare dei fiori è un gesto apprezzabile, spettacolarizzare ogni situazione è puro esibizionismo.
Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet definisce Figliarcato questo nuovo fenomeno italiano.
Concordo: il mondo è così grigio che bisogna trovare qualcosa con cui rallegrarsi.
Ma noi adulti un esame di coscienza lo abbiamo mai fatto? Spesso additiamo i ragazzi per comportamenti un po' sopra alle righe: perché stanno al telefonino e mille altre cose. Noi adulti siamo tanto diversi? Cosa trasmettiamo ai ragazzi? la nostra esperienza legata all'età frutta qualcosa? Ho tanti dubbi...
Ma magari , tanti tanti tanti anni fa, i miei genitori o altro mi avessero festeggiata uscita dall'esame 😂non certo per i social che "allora" non esistevano (e che non frequento neanche oggi) ma chissà.... forse non sognerei ancora gli esami di maturità 😂 Comunque concordo sul fatto che sia una polemica sterile ed oserei carica di invidia verso la gioventù
😅oggi si distribuiscono diplomi anche per il passaggio alla cintura gialla... Alla fine delle elementari.... Apparentemente viene premiata ogni forma di mediocrità.... Forse serve questo a questo tempo
A me basterebbe che non lasciassero le bottiglie vuote fuori la scuola...
Se sono infantilismo alla maturità, dovrebbero esserlo anche alla laurea se vogliamo essere coerenti. Comunque i problemi sono ben altri
Io quando ho finito l'esame orale mi sono acceso un cannone enorme
Mi pare che nn sia un appunto ai giovani, ma ai genitori di questi ragazzi...
👍👏👏👏
Generalizzare è sempre sbagliato. I maturandi per la gran parte non gradiscono che i genitori assistano agli esami. In certe occasioni è faticoso reperire dei testimoni, specie per il quarto e il quinto candidato della giornata che di solito fanno gli orali all'ora di pranzo. A volte i presidenti delle commissioni sono costretti a invitare come testimone qualcuno del personale ATA. Ci sono tante realtà sconosciute, specie in relazione al rapporto tra genitori e figli.
Grazie Matteo!!!!
Io non sono d'accordo con questa nuova usanza e penso che bisognerebbe per l'appunto abolire i vari tik tok, fb, Instagram che a mio avviso sono uno dei mali, forse il principale, dei nostri tempi.
Io mi sarei vergognata! Fortuna che quando ho sostenuto l'esame di maturità non c'erano tutte queste sceneggiate.
Bravo professore ha ragione su tutto
Ma scusate, solo io ho visto a Lauree decine di amici, genitori bouquet...
Se è infantilismo alla maturità a 18/19 anni, cosa dovrebbe essere alla Triennale/Magistrale (21-27 anni)?
Lo sa che cos'è infantilismo? Non i fiori ma i genitori che fanno ricorso quando un loro figlio impreparato viene bocciato
Bravo
non è infantilismo è manipolazione affettiva cio è un modello (dis)educativo che induce i genitori a ipersorvegliare le valutazioni scolastiche che in caso siano negative fanno scattare immediatamente la chiamata di protesta contro l'insegnante o spingersi addirittura a deoositare ricorso avverso la bocciatura. La gran parte dei ragazzi vuole la (iper)presenza dei genitori perché ci sono abituati = "manipolazione affettiva" a danno della maturità dei figli.
👏👏👏
Ma basta con questi bacchettoni....ognuno festeggi come vuole e il corriere della sera si occupi del problema vero della scuola: qualità insegnamento, percorsi di studi e futuro dei nostri figli...edilizia scolastica...le lingue europee
Ma quanto sono frustrate le persone sotto i commenti di questo video.. non è detto che se nella vostra vita certe cose non le avete fatte dovete dettare leggi ad altra gente che vuole vivere i bei momenti della propria vita. Sembra che voi abbiate vissuto una vita di stenti e che ora siate "forti" e non viziati. E poi cominciate a dire "eh..ma io quando ero giovane...", non frega nulla a nessuno della vostra vita passata, non date nessun buon esempio di niente. Da tempi immemori le vecchie generazioni hanno sempre disprezzato le nuove, quando semplicemente si tratta di "EVOLUZIONE". Non possiamo rimanere tutti negli anni 80 o 90. Sveglia. Anche io non ho festeggiato la mia maturità nel 2021 nonostante tutti gli anni faticosissimi del liceo scientifico e tutta l'ansia accumulata per il carico di compiti e interrogazioni; come minimo avrei dovuto festeggiare per tre giorni di fila. Non festeggio le feste di fine anno, i compleanni e tutto il resto. Odio tutti sti fronzoli. Ma me la sono mai presa con la gente che non fa lo stesso mio stile di vita? No ovviamente.. chissene frega
Non posso che essere d'accordo. La maturità è importantissima, pregiudica l'accesso in alcune Facoltà ad esempio, e personalmente sono stufa di questa visione cattolica per cui "siamo nati per soffrire". I ragazzi sono molto più autonomi di una volta, quando si viveva tutti nella stessa casa e si andava fuori solo per fare il militare, e le donne neanche quello. Aggiungerei anche che questi maturandi si sono fatti la DAD con insegnanti che non sapevano manco accedere il pc, figuriamoci portare avanti un programma.
Se troviamo da ridire nel festeggiare un momento di gioia, allora non siamo incattiviti. Di più.
Ma veramente stiamo facendo? Ma veramente non hanno nulla da fare che prendersi cura dei fiori (da sempre un gesto di gentile che forse ha perso significato proprio per gli adulti) regalati ai ragazzi che vengono premiati dai genitori e/o fidanzati o fidanzate dopo un anno intenso e pieno di impegno, fine di un percorso durato 13 anni di quotidianità e costruzione del sé? Mi sembra un voler distogliere l'attenzione da ben altri problemi che andrebbero affrontati e risolti a scuola
Ma che sciocchezza.. io mi sono laureato a Padova in medicina, i mei genitori ed amici hanno assistito alla mia discussione di laurea, mi hanno applaudito, mi hanno poggiato una corona di alloro in testa, mi fatto indossare una tutina aderente di superman, mi hanno infilato un polpo nelle mutande, mi hanno fatto fare un giro dentro una fontana... devo continuare? Da secoli chi si laurea a Padova e Bologna (le più antiche università d'Italia) viene gratificato con festeggiamenti goliardici... eminenti scienziati sono stati festeggiati così... Immaturi? Che sciocchezze...
Il dibattito si riferiva al diploma, non alla laurea
Infatti... se queste cose le fanno i laureati (applausi, genitori ed amici che presenziato e supportano, fiori, scherzi etc) a maggior ragione non vedo perché se lo fanno i diplomati si possa parlare di immaturità... veramente sciocchezze senza senso
Ormai si fanno polemiche per le "cavolate" e si ignorano le cose serie, Corriere della sera e Repubblica fanno scuola in questo.
Se dicono questo alla maturità chissà che diranno adesso alle feste di laurea ? Sono proprio curioso di saperlo, lei no Prof ? Che polemiche assurde