La vita di Paolo Villaggio prima di diventare attore (1977)
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- Опубликовано: 27 мар 2024
- La vita di Paolo Villaggio prima di diventare attore (1977)
Rivediamo alcune interviste a Paolo Villaggio, ad alcuni suoi amici del liceo e un servizio televisivo dal titolo "Il vero Fantozzi" del 1977 girato a Genova sulla vita di Paolo Villaggio prima di diventare attore, tratto dalla trasmissione "Tg2 Odeon".
Paolo Villaggio ci accompagna nei luoghi reali dove lavora il ragionier Fantozzi, alla continua ricerca di evasione da una routine alienante e dei trucchi per trovarla, Villaggio/Fantozzi ci svela anche il trucco della "giacca civetta".
Paolo Villaggio (Genova, 30 dicembre 1932 - Roma, 3 luglio 2017) è stato un attore, scrittore, comico e sceneggiatore italiano.
È stato autore e interprete di personaggi legati a una comicità surreale e innovativa come il professor Kranz, il timido Giandomenico Fracchia e soprattutto il ragionier Ugo Fantozzi: creazione letteraria da cui è nata una saga cinematografica di ampio e duraturo successo, tanto da elevare il personaggio a vera e propria maschera formatasi nel solco della commedia dell'arte.
Inventore di una comicità inedita, priva di legami con le tradizioni e i regionalismi del cinema comico popolare, con la sua attività di attore, umorista e uomo di spettacolo è entrato nella cultura di massa di intere generazioni di italiani.
Al percorso di attore ha fatto eco quello di scrittore, iniziato con un libro su Fantozzi e seguito da varie opere di carattere satirico e da altri otto romanzi dedicati al ragioniere; molti di questi sono stati pubblicati e tradotti in più lingue.
Sul piano lessicale ha ideato un tipo di scrittura originale e tagliente fatta di neologismi, aggettivazioni enfatiche, errori morfologici e termini burocratici entrati nel patrimonio comune della lingua italiana.
Nella sua oltre cinquantennale carriera si è cimentato in altri campi espressivi come il giornalismo, la radio e il teatro scrivendo, inoltre, due testi di canzoni per l'amico e cantautore Fabrizio De André (raccolti nel 45 giri Il fannullone/Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers).
In ambito televisivo ha dato contributi di rilievo sia nei panni di presentatore sia in quelli di artista, lanciando sul finire degli anni sessanta programmi dal contenuto sperimentale e avanguardista.
Ricevette nel settembre del 1992, alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il Leone d'oro alla carriera e nell'agosto del 2000 gli fu assegnato il Pardo d'onore al Festival del cinema di Locarno.
Goffredo Fofi, Michele Serra, Enrico Giacovelli e Beppe Grillo lo accostano a comici come Buster Keaton, Charlie Chaplin, Stan Laurel e Oliver Hardy.
Ha recitato in parti più drammatiche, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Ermanno Olmi, Lina Wertmüller, Mario Monicelli, Pupi Avati, Gabriele Salvatores e Marco Ferreri. 
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L' amico Ghebini è esattamente l'iconografia di Filini
Un Mito con la M maiuscola. I suoi libri sono per me come la Bibbia che consulto di volta in volta prendendo versetti e passi a seconda del momento.Bellissimo questo speciale. Riporta in un’altra epoca ed nel vero mondo Fantozziano.
secondo me paolo villaggio è stato un volto si comico.. ma che in realtà una figura intrinseca melodrammatica dove racconta/raccontava lo stereotipo della vita anni 60/70/80 dello stile di vita piccolo borghese italiano, allora della borghesia italiota italiana che di per sè era "casa, lavoro, chiesa" se si vuole una vita monotona, noiosa.. classica. fu il migliore a raccontare la storia dell'italia e degli italiani seppur ovviamente in chiave scherzosa, ironica, ma in lui vedevo sempre quella chiave drammatica, forse intrinseca della sua stessa persona in realtà, va ricordato che quando faceva i film aveva un figlio tossicodipendente, forse magari anche per questo. essendo stato una personalità filo drammatica l avrei visto bene nei film horror o gialli
Casa di proprietà, 13esima, bonus e attività ricreative, nel 1970 Fantozzi era uno schiavo.. ora sarebbe considerato un “fortunato”
Visione di sinistra, pensano tutti così. Fortunato lui che aveva un talento gigantesco. Ma se dovesse lavorare come gli altri per tutta la vita la storia sarebbe altra senza aver studiato e fatto sul serio. Un gran testa di cazzo con un talento incredibile, per fortuna (sua).
Niente sanità, no divorzio, no IVG, inflazione, domeniche a piedi, nessuna tutela sindacale, terrorismo, guerra fredda, ecc. i meravigliosi anni '70
L'ho visto questo speciale su raistoria il giorno che è morto Paolo Villaggio
Condivido personalmente e pienamente questo video iscrivendomi al canale da Appassionato
Gioventù dorata
Oggi sarebbe un sogno. La maggior parte degli italiani con quella vita ci ha costruito famiglie e generazioni. Lui a fare l'attore si è ritrovato con i soldi ma anche una famiglia distrutta
Che Paolo villaggio sia morto non sembra neanche vero perché certi personaggi sono eterni
E poi so arivati i cellulari.....
Magari era un messaggio subliminale
Chissà come saranno adesso le 2 infermieri del video