il baco da seta. I podcast dell'ecomuseo.

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  • Опубликовано: 7 фев 2025
  • il baco da seta e la bachicoltura a San Lorenzo di Parabiago (MI). Maria Bollati incontra i ragazzi della scuola primaria di via Brescia di Parabiago.
    1. *(00:02) Introduzione*
    Maria, figlia della signora Giulia Musazzi, si presenta e ringrazia per l’interesse verso il libro "Testimonianze e documenti per San Lorenzo di Parabiago", disponibile anche in versione ebook sul sito dell'ecomuseo (ecomuseo.comune... "
    2. *(00:55) Racconti di vita vissuta*
    Maria riporta i dettagli dei racconti della madre sull'allevamento dei bachi da seta prima della Seconda Guerra Mondiale, una pratica svolta in condizioni di vita modeste.
    3. *(01:43) L'origine dei bachi da seta*
    I piccoli bachi venivano ritirati da un consorzio locale. In casa venivano preparati appositi graticci per ospitarli.
    4. *(02:45) Le difficoltà dell'allevamento*
    I bachi necessitavano di calore costante, motivo per cui venivano sistemati nell’unica stanza riscaldata della casa, con gli arredi spostati nel porticato.
    5. *(03:44) Alimentazione dei bachi*
    La famiglia raccoglieva foglie di gelso all’alba, le tagliava finemente, e le somministrava ai bachi che alternavano momenti di nutrimento a riposo.
    6. *(05:38) Preoccupazioni climatiche*
    Un abbassamento di temperatura poteva compromettere l’intero allevamento, causando la morte dei bachi.
    7. *(06:33) La preparazione del "bosco"*
    Quando i bachi erano pronti a filare, venivano preparate fascine di brugo su cui i bachi creavano i bozzoli e una sottile ragnatela.
    8. *(07:31) Raccolta dei bozzoli*
    La raccolta era un momento di comunità: amici e vicini partecipavano in cambio di generi alimentari.
    9. *(08:21) Tradizioni e dialetto*
    I bachi erano chiamati "cavaler" o "galeti", in dialetto, termini che riflettono il loro valore e delicatezza. La raccolta dei bozzoli rappresentava un momento di guadagno e soddisfazione.

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