Anna, prigioniera in casa per un ascensore troppo piccolo
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- Опубликовано: 17 июл 2016
- Anna ha 72 anni e da quasi 20 è costretta su una sedia a rotelle per un'operazione alla gamba finita male. Vive in una casa popolare del quartiere Torrevecchia, nella periferia nord ovest di Roma.
Abita al terzo piano ed uscire di casa è un'impresa. L'ascensore è troppo stretto e la sedia a rotelle non ci passa, perciò il marito deve tirarla su di peso e girare la carrozzina una volta entrata in ascensore.
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l'aiuto per le persone disabili dovrebbe essere sempre garantito. purtroppo qua si pensa troppo agli stranieri e poco agli italiani
Come al solito un commento che spicca per l'intelligenza di chi lo scrive! Come sempre bisogna trovare il colpevole nello straniero che a quanto pare elemosina, ruba le attenzioni della classe dirigente. Non esistono persone disabili esclusivamente di nazionalità italiana. Se fosse stata moldava o sudamericana, la disabile non avrebbe meritato ugualmente il giusto trattamento? Il tuo commento è totalmente illogico, perché, oltre a cadere nel luogo comune, hai dato per scontato che gli unici disabili sulla Terra sono italiani. Purtroppo qua si pensa troppo a giudicare e poco a valutare ciò che si sta per dire.
+PaulGenesis io intendevo dire che prima bisognerebbe aiutare i disabili italiani e dopo gli altri. mi sembra normale visto che siamo in Italia.
boh io non capisco questi ragionamenti.
Se fossi negli Stati Uniti e se fossi un disabile non meriteresti gli aiuti solo perchè non sei americano?
+Grenigga certo che gli meriterei solo che prima di me dovrebbero essere aiutati gli americani
Neanche dovrei e vorrei rispondere a quest'ultima tua cazzata, matteo tessari. Di fronte a cotanta ignoranza e meschinità mi inchino. Nel qual caso un giorno tu ti trovassi all'estero e avessi un incidente che ti ridurrebbe in condizione di disabilità, probabilmente cambieresti opinione. Non ti auguro di subire un trauma simile per cambiare idea, spero che riuscirai a cambiare da solo, integro fisicamente. E poi perché dovrei augurarti una cosa simile? In fondo non sei molto diverso dalla maggioranza degli italiani e da un cittadino medio di qualsiasi nazionalità. Quasi tutti guardano al proprio orticello, senza pensare che i confini nazionali sono stati creati dall'essere umano, e quindi senza considerare il fatto che siamo tutti uguali in questo mondo di fronte alle difficoltà. Con questo ti saluto e ti auguro di riflettere sull'ultima cazzata che hai detto.
Questa è l'Italia dove una cosa simile finisce in secondo piano , mentre le cazzate più futili finiscono in primo piano
che schifo l'Italia...che vergogna