La miniera d'oro di Sessa

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  • Опубликовано: 3 июл 2018
  • Produzione Associazione vivere la montagna - Luca Bettosini
    Nella Lisòra, che si getta nella Tresa tra Madonna del Piano e Molinazzo, già nel Settecento era stato trovato un certo quantitativo d’oro e questo aveva incentivato a suo tempo lo scavo di alcuni cunicoli tra le Bolle di Astano e la Costa di Sessa.
    Con la nuova legge del 1853 sulle miniere, si scatena una specie di corsa all’oro e vengono scavate parecchie gallerie un po’ dappertutto nella regione del Malcantone. In pochi anni nel Registro delle Scoperte vengono iscritti più di 90 scopritori d’oro!
    Dopo diversi anni di totale abbandono, nel mese di dicembre del 2015 l’Ufficio Cantonale per lo sviluppo economico autorizzava l’Associazione Acqua Fregia a iniziare i lavori per il recupero della Miniera d’oro di Sessa.
    Visitando la Miniera d’oro di Sessa ci si rende subito conto che non si sta facendo la solita gita turistica domenicale.
    Una miniera abbandonata ha da sempre avuto sull’uomo una certa attrazione causata dal suo innato gusto all’esplorazione. E inoltrandoci in quei cunicoli dalla modesta altezza, si è presi da una certa inquietudine creata dalla presenza delle rotaie, dei vagoncini, della ruggine, dei legni umidi delle vecchie protezioni, dal rumore del gocciolio dell’acqua…

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