Straordinaria scoperta archeologica in Valpolicella, a Negrar, in provincia di Verona.Una occasione incredibile di valore culturale e storico che porterà benessere in tutta la Valpolicella, zona già nota per i suoi eccellenti vini e l'ambiente unico e accogliente. Complimenti a tutti coloro che hanno ritrovato questo tesoro incredibile. Sarà mia cura pubblicizzarla adeguatamente per dare valore a questa ottima iniziativa.
Noi camminiamo su di un patrimonio immenso ed unico dobbiamo andarne fieri di più perché il presente è frutto del passato noi a volte lo dimentichiamo bravi continuate così e divulgate il più possibile le menti ne hanno bisogno…❤😊
ho un interrogativo. Poichè il sito fu dunque già portato alla luce ed inesorabilmente ricoperto di terra, mi chiedo se anche in questo caso gli scavi servano esclusivamente a scopo documentaristico ed accademico a beneficio di qualche bravo studioso che potrà scriverne un libro con la conseguenza di reinterrare il tutto o se lo scavo sarà definitivamente reso fruibile così nella sua completezza sottoforma di area archeologica pubblica... Gran quesito il mio.
Il sito fu in effetti portato alla luce nel 1922 ma non integralmente, quindi le indagini archeologiche attuali possono portare (e in effett lo stanno già facendo) molte nuove evidenze. I metodi naturalmente sono radicalmente cambiati a un secolo di distanza, e le informazioni raccolte sono enormemente superiori. L'impegno del pubblico, compreso quello del ministro, sembrano portare verso una conclusione virtuosa sulla valorizzazione dell'area archeologica per il territorio. Quindi vogliamo essere ottimisti questa volta.
Straordinaria scoperta archeologica in Valpolicella, a Negrar, in provincia di Verona.Una occasione incredibile di valore culturale e storico che porterà benessere in tutta la Valpolicella, zona già nota per i suoi eccellenti vini e l'ambiente unico e accogliente. Complimenti a tutti coloro che hanno ritrovato questo tesoro incredibile. Sarà mia cura pubblicizzarla adeguatamente per dare valore a questa ottima iniziativa.
Noi camminiamo su di un patrimonio immenso ed unico dobbiamo andarne fieri di più perché il presente è frutto del passato noi a volte lo dimentichiamo bravi continuate così e divulgate il più possibile le menti ne hanno bisogno…❤😊
ho un interrogativo. Poichè il sito fu dunque già portato alla luce ed inesorabilmente ricoperto di terra, mi chiedo se anche in questo caso gli scavi servano esclusivamente a scopo documentaristico ed accademico a beneficio di qualche bravo studioso che potrà scriverne un libro con la conseguenza di reinterrare il tutto o se lo scavo sarà definitivamente reso fruibile così nella sua completezza sottoforma di area archeologica pubblica... Gran quesito il mio.
Il sito fu in effetti portato alla luce nel 1922 ma non integralmente, quindi le indagini archeologiche attuali possono portare (e in effett lo stanno già facendo) molte nuove evidenze. I metodi naturalmente sono radicalmente cambiati a un secolo di distanza, e le informazioni raccolte sono enormemente superiori. L'impegno del pubblico, compreso quello del ministro, sembrano portare verso una conclusione virtuosa sulla valorizzazione dell'area archeologica per il territorio. Quindi vogliamo essere ottimisti questa volta.