Scavi alla villa romana di Negrar, dopo i mosaici ecco gli affreschi (parte sesta)

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  • Опубликовано: 24 авг 2021
  • Le scoperte archeologiche alla villa romana di Negrar continuano sia a valorizzare il grande edificio trovato tra le ville dell'amarone, ricco di splendidi mosaici policromi, sia a porre quesiti agli specialisti. Alla conclusione dei lavori nella prima area di scavo, ben 2000 metri quadrati nella proprietà dei viticoltori Benedetti, appare chiaro che un altro edificio aveva preceduto la grande villa in Valpolicella, che noi conosciamo nel suo aspetto tra il terzo e (soprattutto) quarto secolo d.C.. La stratigrafia suggerisce infatti edifici con un diverso asse rispetto a quello tardo imperiale. In particolare risultano molto interessanti alcuni brevi lacerti di pittura parietale ancora in situ, evidentemente al di sotto dei mosaici attuali. C'è poi un nome, che appare in un graffito su una pietra, che gli studiosi hanno identificato a fine campagna di scavo. Il blocco di calcare mostra il nome di Lucius Valerius (la gens Valeria è attestata nel Veronese e in Valpolicella). Troppo presto per trarre delle conclusioni, per esempio sulla proprietà della villa stessa, ma è comunque un particolare interessante. Da settembre 2021 gli scavi insisteranno sui 1.500 metri quadrati (proprietà Franchini) che potranno dare altre indicazioni sia sulla pianta del complesso sia sulle fasi di vita dello stesso
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Комментарии • 4

  • @marcodemartino4130
    @marcodemartino4130 2 года назад +1

    Imprenditore intelligente e sensibile da premiare

  • @hy960
    @hy960 2 года назад +1

    Stupenda villa

  • @dalilacontini6184
    @dalilacontini6184 2 года назад +1

    È giusto ,collaborare il ritrovamento delle sculture i . Giganti nell . Sonia in . Sardegna lo dobbiamo proprio a un proprietario di fondi ,vinicoli ecc

  • @francescolovetere3910
    @francescolovetere3910 2 года назад

    Padova (Patavium) o Verona; i legami storici basati sugli interessi economici, culturali, politici e militari tra i popoli Veneti e Roma antica, sono intensi e datano da prima dell'età imperiale.
    A Padova, per citare solamente una delle numerose vestigia latine specifiche, sotto l'lsola Memmia di Parto della Valle, si celano i resti dell'antico teatro romano.
    Curiosamente, una "costante ornamentale" emerge sia nei manufatti dei popoli veneti del periodo pre romano, che di quelli coevo romano; come nel caso della villa in oggetto: la croce uncinata sinistrorsa.
    La si ritrova nei vasi funerari delle popolazioni "Enete" pre romane, e nei pavimenti a mosaico della Villa di Negrar..
    E non potrebbe essere altrimenti, essendo un simbolo religioso diffusissimo a livello euroasiatico.