Sono ottimi consigli, grazie! Non suono per professione ma solo per diletto (chitarra e tastiere) e ho sempre subito la 'paralisi da esibizione'! Anche davanti ai miei insegnanti o amici conosciuti da decenni le dita diventano di legno e le note dello spartito si mescolano nella mia testa in una sarabanda senza fine! Proverò a mettere in atto i tuoi consigli e ti farò sapere :-)
cara Giulia, stai diventando una cara Amica (lettera maiuscola) e quante cose giuste! Specialmente in questo video; ti voglio già bene sopratutto perché oltre alla tua indiscutibile competenza e saggezza comunichi tutto il tuo grande Amore (un’altra maiuscola) per la Musica (…) e questo è semplicemente fantastico! Grazie! Sono un flautista amatoriale ( ho 66 anni ma mi ritengo giovane dentro e…forse non li dimostro) e frequento i corsi, giusto per amatori, alla scuola di Fiesole (FI); devo impegnarmi molto per studiare a metronomo e per immobilizzare il piede che, ahime, parte in automatico accipicchia! Ma i tuoi consigli sono preziosi. Per lavoro ho tanto parlato in pubblico ma quando faccio un’esibizione, per quanto piccola, è sempre un problema quindi capisco benissimo quanto dici; la cosa bella è che comunque non demorderò! Grazie ancora!😊
Ciao Andrea! Sono lusingata da questo bellissimo commento ❤ sono felicissima di esserti utile e continuerò a guadagnarmi la stima e l'affetto tuo e degli altri Amici di La Musica con Giulia ✨✨
Cara Giulia. Riconosco tutto quello che dici sulle difficoltà di suonare di fronte ad altri. Io suono diversamente anche solo se mi registro per riascoltarmi o vedermi o anche solo davanti al mio Maestro! E non è che la resa cala da 100 a 60, moolto meno!! In certi momenti è stato molto deprimente soprattutto considerando lo studio e la passione investita x avere un così scarso risultato.. ma sto imparando ad accettare questo fatto e a non farmi coinvolgere così tanto e a lasciar correre e andare avanti senza fissarmi sull'errore o ciò che non è andato bene mentre suono davanti al pubblico. Sto cercando di imparare a suonare "dentro" indipendentemente da ciò che accade fuori. Non facile ma non mollo! E poi mi consola sapere che anche una professionista come te vive questa emozione . Mi fa sentire più "normale" 😀
Ciao Dani! Certo, è una sensazione a cui nessuno è immune ☺️ fai bene a partire da te stessa, ma forse una strategia ancora più efficace contro l’agitazione potrebbe essere quello di concentrarsi sul messaggio musicale che vuoi trasmettere al tuo pubblico. Quando ci provo a volte mi aiuta ❤️
Grande agitazione può suscitare nell'equitazione anche il suono della campanella che decreta l'inizio di un percorso di cui un cavaliere ha potuto solo effettuare una ricognizione a piedi della durata di pochi minuti e poco prima di rimontare in sella al suo cavallo che non avrà mai visto quel campo, la forma e la posizione degli ostacoli e dove lo stesso pubblico con i colori, i movimenti ed i rumori degli spettatori possono rappresentare accidenti disturbanti. Puoi esserti allenato per mesi a casa su percorsi di ostacoli alti uguali e altrettanto tecnici ma oltre a dover gestire la tua agitazione devi esser in grado di trasmettere sicurezza in un animale geneticamente molto più "pauroso" di noi - il cavallo non é come noi un predatore ma una preda - e soprattutto aver la prontezza di reagire con decisione ma sempre senza perdere calma e compostezza - l'equitazione quando è vera equitazione non deve mai prescindere dalla bellezza della prestazione e non ci può essere bellezza in presenza di forza e coercizione - alle risposte sempre imprevedibili di un altro essere vivente la cui prestazione fisica é determinante nel risultato della performance sportiva. Dalla mia esperienza sportiva consiglierei di concentrarsi: uno, sul controllo della respirazione, ancora meglio frequentando un corso di yoga; corpo e mente sono collegati, se il corpo si rilassa si rilassa anche la mente; due sull'abituarsi a semplici esercizi mentali da compiere in qualunque situazione, a cavallo come nel letto o in una piazza gremita di persone, che facciano tabula rasa nella mente, semplicemente non pensare a niente per più secondi possibili, una delle cose più difficili al mondo ma che insegna a controllare i propri pensieri; tre, vedere un ostacolo - chiarissima metafora di qualsiasi altra difficoltà della nostra vita - come un oggetto messo sul nostro cammino per conoscere noi stessi, primo e indispensabile passo verso una crescita interiore, come riconosciuto dalla saggezza presocratica del γνῶθι σεαυτόν fino agli estremi proustiani del "noi non siamo come costruzioni cui si possano aggiungere pietre dall'esterno, ma come alberi che traggono dalla propria Iinfa il nodo successivo del loro fusto, il piano superiore della loro fogliazione". Un caro saluto e grazie per condividere il Tuo tempo e la Tua competenza con i tanti che come me si alzano una mattina e decidono di voler imparare a suonare il pianoforte a 43 anni, suonati... p.s. nonostante abbia un fratello maggiore diplomato in pianoforte e avendo visto ormai quasi tutti i tuoi video non mi sorprenderebbe, contattandoTi in privato, di scoprirTi molto più gentile e disponibile di lui
Wow, che bel commento! Grazie a te per aver condiviso questo pensiero. Anch’io faccio yoga e meditazione quindi capisco benissimo ciò che consigli e condivido il tuo punto di vista. Buona giornata a te e grazie per il tuo apprezzamento, significa moltissimo per chi ha un canale piccolo come il mio ❤️
Piero angela(famoso giornalista di quark) diceva che la musica è una compagna di vita che non ti trAdisce mai anche nei momenti bui che ne pensi grazie
Beh, senza agitazione non c è gusto! Chi affronta il pubblico o una commissione d esame "armato" di sole 4 o 6 corde... è molto coraggioso. Ma quando inizi a suonare devi farti prendere dalla musica e divertirti. Se tutto va bene (deve andare bene!) si vivono poi momenti di beatitudine .
Il problema è quando l’abitazione ti fa stare talmente male fisicamente e mentalmente che non riesci a dare il massimo… fanno molto il carattere personale e l’istinto al controllo 😅 ma sicuramente quando tutto va bene è davvero come dici tu “una beatitudine” 😊
che bella conversazione, grazie
Grazie sempre per i consigli ne farò tesoro. Ciao!
A chi fosse interessato all'argomento consiglio anche questo video dei TwoSetViolin in merito:
ruclips.net/video/dFhSHlNvZlQ/видео.html
Sei stata molto esaustiva. Sono le parole che mi servivano per credere un po' di più in me stesso. Grazie di cuore.
Grazie a te per il commento. Per me è sempre un grande piacere e la gratitudine è merce rara e preziosa ❤️
Sono ottimi consigli, grazie! Non suono per professione ma solo per diletto (chitarra e tastiere) e ho sempre subito la 'paralisi da esibizione'! Anche davanti ai miei insegnanti o amici conosciuti da decenni le dita diventano di legno e le note dello spartito si mescolano nella mia testa in una sarabanda senza fine! Proverò a mettere in atto i tuoi consigli e ti farò sapere :-)
Ottimi consigli e considerazioni. Grazie Giulia, sei un'insegnante formidabile
Grazie a te ❤️
Grazie Giulia, io non ho ancora suonato in pubblico, m quando lo farò terrò presente dei buoni consigli che tu hai sottoposto in questo video 🥰👍
cara Giulia, stai diventando una cara Amica (lettera maiuscola) e quante cose giuste! Specialmente in questo video; ti voglio già bene sopratutto perché oltre alla tua indiscutibile competenza e saggezza comunichi tutto il tuo grande Amore (un’altra maiuscola) per la Musica (…) e questo è semplicemente fantastico! Grazie! Sono un flautista amatoriale ( ho 66 anni ma mi ritengo giovane dentro e…forse non li dimostro) e frequento i corsi, giusto per amatori, alla scuola di Fiesole (FI); devo impegnarmi molto per studiare a metronomo e per immobilizzare il piede che, ahime, parte in automatico accipicchia! Ma i tuoi consigli sono preziosi. Per lavoro ho tanto parlato in pubblico ma quando faccio un’esibizione, per quanto piccola, è sempre un problema quindi capisco benissimo quanto dici; la cosa bella è che comunque non demorderò! Grazie ancora!😊
Ciao Andrea! Sono lusingata da questo bellissimo commento ❤ sono felicissima di esserti utile e continuerò a guadagnarmi la stima e l'affetto tuo e degli altri Amici di La Musica con Giulia ✨✨
Cara Giulia. Riconosco tutto quello che dici sulle difficoltà di suonare di fronte ad altri. Io suono diversamente anche solo se mi registro per riascoltarmi o vedermi o anche solo davanti al mio Maestro! E non è che la resa cala da 100 a 60, moolto meno!! In certi momenti è stato molto deprimente soprattutto considerando lo studio e la passione investita x avere un così scarso risultato.. ma sto imparando ad accettare questo fatto e a non farmi coinvolgere così tanto e a lasciar correre e andare avanti senza fissarmi sull'errore o ciò che non è andato bene mentre suono davanti al pubblico. Sto cercando di imparare a suonare "dentro" indipendentemente da ciò che accade fuori. Non facile ma non mollo! E poi mi consola sapere che anche una professionista come te vive questa emozione . Mi fa sentire più "normale" 😀
Ciao Dani! Certo, è una sensazione a cui nessuno è immune ☺️ fai bene a partire da te stessa, ma forse una strategia ancora più efficace contro l’agitazione potrebbe essere quello di concentrarsi sul messaggio musicale che vuoi trasmettere al tuo pubblico. Quando ci provo a volte mi aiuta ❤️
@@LaMusicaconGiulia ci proverò senz'altro ❤
Basta poco e ci si sente unaltra persona(musicista) 😉😊👏👏👏
Grande agitazione può suscitare nell'equitazione anche il suono della campanella che decreta l'inizio di un percorso di cui un cavaliere ha potuto solo effettuare una ricognizione a piedi della durata di pochi minuti e poco prima di rimontare in sella al suo cavallo che non avrà mai visto quel campo, la forma e la posizione degli ostacoli e dove lo stesso pubblico con i colori, i movimenti ed i rumori degli spettatori possono rappresentare accidenti disturbanti. Puoi esserti allenato per mesi a casa su percorsi di ostacoli alti uguali e altrettanto tecnici ma oltre a dover gestire la tua agitazione devi esser in grado di trasmettere sicurezza in un animale geneticamente molto più "pauroso" di noi - il cavallo non é come noi un predatore ma una preda - e soprattutto aver la prontezza di reagire con decisione ma sempre senza perdere calma e compostezza - l'equitazione quando è vera equitazione non deve mai prescindere dalla bellezza della prestazione e non ci può essere bellezza in presenza di forza e coercizione - alle risposte sempre imprevedibili di un altro essere vivente la cui prestazione fisica é determinante nel risultato della performance sportiva.
Dalla mia esperienza sportiva consiglierei di concentrarsi: uno, sul controllo della respirazione, ancora meglio frequentando un corso di yoga; corpo e mente sono collegati, se il corpo si rilassa si rilassa anche la mente; due sull'abituarsi a semplici esercizi mentali da compiere in qualunque situazione, a cavallo come nel letto o in una piazza gremita di persone, che facciano tabula rasa nella mente, semplicemente non pensare a niente per più secondi possibili, una delle cose più difficili al mondo ma che insegna a controllare i propri pensieri; tre, vedere un ostacolo - chiarissima metafora di qualsiasi altra difficoltà della nostra vita - come un oggetto messo sul nostro cammino per conoscere noi stessi, primo e indispensabile passo verso una crescita interiore, come riconosciuto dalla saggezza presocratica del γνῶθι σεαυτόν fino agli estremi proustiani del "noi non siamo come costruzioni cui si possano aggiungere pietre dall'esterno, ma come alberi che traggono dalla propria Iinfa il nodo successivo del loro fusto, il piano superiore della loro fogliazione".
Un caro saluto e grazie per condividere il Tuo tempo e la Tua competenza con i tanti che come me si alzano una mattina e decidono di voler imparare a suonare il pianoforte a 43 anni, suonati...
p.s. nonostante abbia un fratello maggiore diplomato in pianoforte e avendo visto ormai quasi tutti i tuoi video non mi sorprenderebbe, contattandoTi in privato, di scoprirTi molto più gentile e disponibile di lui
Wow, che bel commento! Grazie a te per aver condiviso questo pensiero. Anch’io faccio yoga e meditazione quindi capisco benissimo ciò che consigli e condivido il tuo punto di vista. Buona giornata a te e grazie per il tuo apprezzamento, significa moltissimo per chi ha un canale piccolo come il mio ❤️
Sottoscrivo ogni virgola!
Grazie Maestro ❤
Stamattina ho suonato in pubblico....tutto come dici tu...
Piero angela(famoso giornalista di quark) diceva che la musica è una compagna di vita che non ti trAdisce mai anche nei momenti bui che ne pensi grazie
...che aveva ragionissima! Angela era davvero un uomo speciale ❤️
Hai una marcia in più 👌
Grazie ✨
Beh, senza agitazione non c è gusto! Chi affronta il pubblico o una commissione d esame "armato" di sole 4 o 6 corde... è molto coraggioso. Ma quando inizi a suonare devi farti prendere dalla musica e divertirti. Se tutto va bene (deve andare bene!) si vivono poi momenti di beatitudine .
Il problema è quando l’abitazione ti fa stare talmente male fisicamente e mentalmente che non riesci a dare il massimo… fanno molto il carattere personale e l’istinto al controllo 😅 ma sicuramente quando tutto va bene è davvero come dici tu “una beatitudine” 😊
Intendevo “agitazione”, non “abitazione” 😂
@@LaMusicaconGiulia in fondo anche l abitazione può essere tanto inadatta allo studio da essere un vero guaio! 🤣🤣🤣
@@emanuelecanepa6312 😂😂😂