MASSIMO BUBOLA - EURIALO E NISO (LIVE)

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  • Опубликовано: 5 фев 2025
  • "Il testo di questa ballata l'ho scritto per una promessa fatta a mio padre, comandante a soli 22 anni della Brigata partigiana "Adige" di Giustizia e Libertà. Visto il suo amore per la cultura classica e per Virgilio in particolare, ho cercato così di collegare idealmente questa storia di amore e di guerra, ambientata nel 1943, con l'episodio dell'Eneide in cui i due soldati troiani Eurialo e Niso vanno a compiere l'azione notturna nel campo dei latini" (Massimo Bubola).
    La vicenda dei due valorosi guerrieri è nota a molti: dopo la caduta di Troia, Niso, figlio di Irtaco e della ninfa Ida, ed Eurialo, giovanissimo figlio di Ofelte, fuggirono con Enea. Quando i Rutuli assalirono il campo troiano, i due amici si offrirono per superare le linee nemiche ed avvertire Enea, che si trovava in una zona lontana. Essi vennero scoperti a causa del riflesso dell'elmo di Eurialo, illuminato dalla luna. Niso riuscì a scappare, mentre Eurialo fu ucciso dai nemici. Il profondo affetto per l'amico spinse Niso a tornare sui suoi passi per cercarlo, ma potè soltanto vendicarlo, e morire a sua volta, soggiogato dai nemici.
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    La notte era chiara, la Luna un grande lume
    Eurialo e Niso uscirono dal campo verso il fiume.
    E scesero dal monte lo zaino sulle spalle,
    Dovevano far saltare il ponte a Serravalle.
    Eurialo era un fornaio e Niso uno studente,
    Scapparono in montagna all'otto di Settembre
    I boschi già dormivano, ma un gufo li avvisava
    C'era un posto di blocco in fondo a quella strada.
    Eurialo disse a Niso asciugandosi la fronte
    "Ci sono due tedeschi di guardia sopra al ponte."
    La neve era caduta e il freddo la induriva
    ma avevan scarpe di feltro, e nessuno li sentiva.
    Le sentinelle erano incantate dalla Luna,
    Fu facile sorprenderle tagliandogli la fortuna,
    Una di loro aveva una spilla sul mantello,
    Eurialo la raccolse e se la mise sul cappello.
    La spilla era d'argento, un'aquila imperiale
    Splendeva nella notte più di un aurora boreale.
    Fu così che lo videro i cani e gli aguzzini
    Che volevan vendicare i camerati uccisi.
    Eurialo fu bloccato in mezzo a una pianura,
    Niso stava nascosto coperto di paura
    Eurialo lo circondarono coprendolo di sputo,
    A lungo ci giocarono come fa il gatto col topo.
    Ma quando vide l'amico legato intorno a un ramo,
    Trafitto dai coltelli come un San Sebastiano
    Niso dovette uscire, troppo era il furore
    Quattro ne fece fuori prima di cadere.
    E cadde sulla neve ai piedi dell'amico,
    E cadde anche la Luna nel bosco insanguinato,
    Due alberi fiorirono vicino al cimitero,
    I fiori erano rossi, sbocciavano d'inverno.
    La notte era chiara, la Luna un grande lume
    Eurialo e Niso uscirono dal campo verso il fiume.

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