Bene. Forse, per me è arrivato il momento di capire qualcosa di più su ciò che sta accadendo in Afghanistan. Intanto mi riguarderò con calma questo video poi quelli precedenti, aspettando ,con impazienza, che tu pubblichi i prossimi. Grazie
Ottimo lavoro, ma non mi aspettavo di meno. Lunedì prossimo, per sicurezza, terrò gli atlanti (anche quello storico, non si sa mai) a portata di mano! Grazie mille, come sempre.
Bel video.👍👍 Attenzione però. Ultimamente sento tante voci insistere sul fatto che “gruppo etnico” e “tribù” non sono la stessa cosa. In pratica i Pashtun sono un “gruppo etnico”, ma al loro interno suddiviso da numerose tribù in lotta tra loro.
per un mucchio di pietre e poco altro...quanti Re!...Mi viene in mente il Film bellissimo: "L'uomo che volle farsi Re"...con un magnifico Sean Connery...
Come ho scritto nel commento di Nova Lectio, sono da tanti anni una lettrice della rivista Limes, che tratta di geopolitica. Il "male" dell'Afghanistan, ha radici antiche; la sua composizione etnica e la sua società richiedono una conoscenza attenta, per poter affrontare la situazione. Come hai detto in questo video, chi ha il vero potere in Afghanistan, sono i capi tribali; quand'anche ci sia un re o un presidente ed un parlamento eletto, di fatto, devi avere a che fare con una sorta di stato dentro lo stato. L'appartenenza all'etnia è più importante dell'appartenenza allo stato, per questo motivo è impossibile esportare la democrazia, come noi la intendiamo o modernizzare in senso occidentale, il paese. L' Afghanistan è stato definito affossatore di imperi; mi sembra vero, da una parte, assurdo dall'altra, perché in realtà i veri sconfitti sono gli afgani stessi; come coloro che danno fuoco alla propria casa per far dispetto ai vicini. È possibile che anche stavolta l'occidente ed una parte dell'Afghanistan stesso, abbiano fatto l'errore antico di sovvertire ciò che veramente detiene il potere e tira le fila della società di quel paese. Forse Gioele, hai ragione nel dire che la storia non è maestra di vita; però, aggiungo io, aiuta a trovare la via maestra.....Come dice Khaled Hosseini: Non è vero che si può seppellire il passato, come dicono molti; il passato si aggrappa sempre, con i suoi artigli, al presente.
Signora Antonella condivido, per quel che vale la mia opinione, gran parte del suo commento! Il problema etnico e naturalmente, delle divisioni del potere , create dalle tribù , sono un ostacolo insormontabile alla formazione di uno "stato" come lo intendiamo noi occidentali. Ma aggiungerei una mia ulteriore considerazione, la visione profondamente " integrale" della religione islamica. Questa visione non prevede alcuna " democrazia" nello stato ma solo teocrazia . L'unica legge che definisca la costruzione sociale del paese , quella contenuta nel Corano! La democrazia non può essere applicata ed è totalmente estranea al sentimento profondo di queste tribù! ( non mi azzardo a definire gli afghani un popolo) . Infine ritengo che ci sia una sorta di " paura " della modernità , vi è un bel libro di una scrittrice marocchina Fatema Mernissi , intitolato appunto così, che spiega il meccanismo quasi inevitabile, del rifiuto dell'Islam più intransigente alla democrazia e allo stato fondato sui diritti umani come sono concepiti, da noi in " occidente" ( sostantivo che trovo odioso , detto tra noi! ) ! Buona giornata
@@gianantonioarzuffi5078 Direi che è una precisazione giusta; la religione islamica, è un fattore che si inserisce pesantemente nel contesto. D'altro canto, l'Islam nasce in Arabia, e si diffonde in un contesto perfettamente sovrapponibile a quello afgano, antico o moderno che sia. Tutte le società islamiche, sono formate in questo modo. Il re, lo shah, il rais, sono capi supremi di tribù, che hanno in comune la fede islamica ed ogni fattore esterno viene percepito come estraneo e da rigettarsi. Le strade per l'inferno sono lastricate di buone intenzioni..... L' Occidente, (piaccia o no questo termine) ha da tempo una storia diversa, separata dal mondo islamico e forse si sono formati proprio due mondi diversi. Con una parte dell'Islam si può dialogare, ma temo, non con tutto l'Islam.
@@antonellaromano Da quanto ha detto da lei è "vecchia" ( chiedo venia) lettrice di Limes , la rivista citata è in Italia insieme a Ispi, da sempre fieramente avversa alla definizione di scontro di civiltà, tra il nostro mondo e quello islamico! Il dialogo non mi sembra abbia portato molto lontano, nel miglioramento e comprensione reciproca. Inoltre in alcuni casi esiste una specie di ritorno, di alcuni paesi islamici, da situazioni di quasi democrazia , a un governo di forte impronta dittatoriale e quasi o del tutto teocratica , Iran, Egitto , Algeria, Tunisia, Turchia! Purtroppo sono portato a pensare che la situazione non potrà altro che degenerare e lo scontro sarà inevitabile. Ad majora semper .
@@gianantonioarzuffi5078 Infatti, la rivista Limes è avversa allo "scontro" di civiltà; però si può essere contrari quanto si vuole, ma è nei fatti. Anche la fuga di tanti afgani, che non vogliono vivere sotto il regime dei talebani, è scontro di civiltà. Esiste una parte di Islam, che non vuole vivere sotto la Sharia.....l'Islam si sta scontrando anche contro sé stesso. È successo anche nel cristianesimo, secoli fa....oggi sta succedendo all'Islam. Se siamo intelligenti, faremo in modo che chi ritiene di essere una persona creata libera da Dio, abbia modo di affermare la sua libertà, altrimenti....sarà un disastro. Putin dice che la "democrazia è una forma di governo superato"....La Cina, reprime Hong Kong con la violenza.....L' Occidente è bene che si dia una svegliata, perché lo scontro di civiltà si gioca su vari livelli, non solo con l'Islam radicale, ma anche con chi ritiene che la libertà, sia superata. Naturalmente la mia è una posizione personale, ma ritengo che i fatti vadano visti per ciò che sono e le cose, vadano chiamate col loro nome. Non mi piace una certa degenerazione del politically correct, che in realtà nasconde ipocrisia.
@@antonellaromano " chiarissima" signora praticamente concordo pressoché su tutto quanto da lei affermato. Su due punti del suo commento ho un po' di perplessità, primo non penso di poter concordare che esistano paesi islamici " moderati" . Un esempio personale; nel 1975 finito il mio servizio militare, mi regalai un mese di vacanze in Tunisia , allora vi era la bonaria e intelligente dittatura di Burghiba( ex laureato alla Sorbona) . Il paese mi colpì moltissimo esotico, diverso ,affascinante ma anche in qualche modo opprimente . Gigantografie di Abib ovunque, lodi sperticate al grande leader, non riuscivo a capire tutta questa adulazione al capo . Ci sono ritornato con mia moglie, poco prima dell'inizio delle cosiddette, primavere arabe , la nostra guida infervorata, ci parlava di aria nuova, di voglia di cambiamento, due settimane fa il ritorno alla dittatura! Irredimibile L'occidente naturalmente non deve assolutamente, tenere conto di cosa dice in merito alla democrazia, l'ex colonnello del Kgb, lui viene da un paese che ha conosciuto solo governi dittatoriali , prima gli Czar ,poi i segretari del Pccp, ora quella sua. Mentre della Cina di Xijinpig non voglio copiare e avere niente a che fare ! Dominerà il futuro del mondo, ma loro sono veramente l'impero della schiavitù e della arroganza infinita del potere. Ma venendo all'Europa , o facciamo una vera confederazione di stati , altrimenti verremo schiacciati e saremo ininfluenti nelle decisioni importanti del mondo futuro. Magari penserà che la visione e un po' troppo nera? Sono anziano e disilluso, l'umanità mi ha troppe volte mostrato il suo lato peggiore . Buona sera e grazie dello stimolante scambio d'idee. Alla prossima
Bel video. La vicenda del re Amanullah è veramente tragica, un'occasione mancata. Il suo errore fu che egli cercò di cambiare troppe cose e troppo in fretta. Amanullah si ispirava ad Atatürk, ma l'Afghanistan non era la Turchia. Atatürk applicò le sue riforme in un paese che già da un secolo aveva cominciato a riformarsi, in un certo senso premendo l'acceleratore. Amanullah regnava invece su un paese povero, estremamente diviso e che solo allora stava uscendo dal Medioevo. Non poteva funzionare.
Re Amanullah fece lo stesso errore dello Shah di Persia; concordo sul fatto che volle cambiare troppo e troppo in fretta. La Turchia, nonostante sembrasse un paese che oramai fosse laico e moderno, sta piombando nella dittatura teocratica e nazionalista del neottomano Erdogan. Questo significa, che evidentemente la democratizzazione di quel paese in realtà è fallita, nonostante i decenni di apparente status democratico. Che la democrazia non sia nelle "corde" dei turchi, lo dimostra il fatto, che Erdogan continua a vincere regolarmente le elezioni (che gli osservatori internazionali reputano non inficiate da brogli). Si è vista cadere la maschera del paese laico e moderno, quando c'è stato il fallito golpe, quando sono scesi in piazza migliaia di nazionalisti, si è visto il vero volto della Turchia, quando sono stati licenziati migliaia di insegnanti, dipendenti pubblici, militari (Erdogan ha cambiato tutti i vertici dell'esercito); nessuno ha mosso un dito.....La Turchia democratica è un bluff, in cui Erdogan è il padrone assoluto ed il resto lo fanno le madrasse.
@@antonellaromano La Turchia si è riformata sotto Atatürk e i suoi successori, ma non è mai diventata una nazione democratica. Il cambiamento è stato imposto ai turchi senza che si chiedesse la loro opinione, e spesso contro la loro volontà, in modo violento e autoritario. La Turchia passò dalla monarchia assoluta ottomana alla dittatura kemalista, e poi a vari governi sotto la pesante sorveglianza dell'esercito. Quel paese non ha mai conosciuto una democrazia completa.
@@alessandrodelogu7931 Da come ti sei sei espresso, mi era parso di capire, che ritenessi la Turchia un paese democratico.... cosa che in effetti faceva credere una certa vulgata (per dirla come Parabellum). Mi scuso per l'incomprensione, ma purtroppo alcuni veramente hanno creduto alla favoletta.
Una storia interessante, anche perché ci fa capire meglio cosa e perché stanno succedendo quelle cose in Afghanistan, poi è interessante anche la frammentazione etnica di quei territorio, tribù, etnie, è una situazione molto complessa
Spero che un giorno tratterà la rivolta dei sepoy del 1857 (che in India chiamano pomposamente "Prima guerra d'indipendenza indiana"), è un argomento davvero interessante che ha segnato la storia dell'Impero Britannico e che fa da sfondo ad uno dei romanzi di Arthur Conan Doyle su Sherlock Holmes
@@laBibliotecadiAlessandria bell'idea. Ci si può inserire la triste e patetica storia di Bahadur Shah Zafar, l'ultimo imperatore moghul, re poeta e letterato. Egli vide la sua famiglia defraudata di ogni potere e sterminata, il suo regno devastato dalla rivolta e dalla repressione inglese, e infine fu esiliato e morì povero e dimenticato in Birmania.
Proprio come dici alla fine sto guardando queste serie sull'afganistan e altri stati , per capire meglio il presente e cosa succede oggi. Leggere gli articoli di giornalisti o leggere opinionisti non basta o è anche fuorviante perché sono di parte .
Quando sento parlare di scarsa alfabetizzazione, povertà e religione (nella fattispecie quella islamica), ancora mi vengono i brividi, perché questi fattori non hanno mai portato nulla di buono. In Afghanistan, sotto il governo di Taraki, venne impressa una clamorosa svolta laica allo stato e vennero promulgate una serie di riforme di stampo socialista. Reputo cruciale questo periodo e l'istaurazione di una repubblica democratica, perché si cercò di superare tutti i contrasti tra le etnie ed i diversi orientamenti religiosi (anche all'interno della stessa religione islamica), cercando di eliminare una parte dei motivi di attrito tra la popolazione attraverso uno stato laico. Purtroppo questo funzionò solo all'interno dei grandi centri, ma non nelle province, provocando una reazione avversa alle riforme (in pratica, quello che è successo anche negli ultimi vent'anni), il più delle volte armata. Ogni sforzo di modernizzare questo paese, sia sotto la monarchia che sotto la repubblica, si è sempre scontrato con le tradizioni e gli stili di vita delle province tribali. A peggiorare le cose e a rendere ancora più marcate le differenze tra i vari ceti sociali (urbani e rurali) è stato il modo in cui si è sempre conciliato il diritto islamico (Shari'a) con le leggi e le tradizioni dettate dal Pashtunwali (oltre ad altre minori, prerogativa dei territori confinanti, come il Pakistan): in pratica, per non offendere la sensibilità di nessuno, venivano applicati i dettami più rigorosi di ogni orientamento. Se gli USA non fossero intervenuti a rovesciare il governo filo sovietico, pur colpevole di nefandezze inconcepibili, forse oggi l'Afghanistan sarebbe un paese migliore: sono dell'idea che, dal punto di vista sociale e culturale, l'Unione Sovietica abbia fatto almeno quanto la coalizione occidentale. Anche se hai riassunto molto, glissando sui particolari, la pillola è veramente interessante. A proposito, già che sei "in quella zona" e visto che si avvicina l'inverno, più avanti sarebbe interessante sentire qualcosa anche riguardo le guerre indo-pakistane: è allucinante pensare che, durante questo conflitto infinito, abbiano causato più vittime la natura e le malattie di quante ne abbia provocate l'uomo.
Gioele bellissimo, l'Afghanistan ha una storia davvero complicata che si trascina da anni, tutte queste guerre lo portano ad essere ancora uno dei paesi più poveri, il paese con il più alto analfabetismo e il primo paese per le morti infantili... Tante tribù e tante etnie diverse, ogni tribù ha una storia, una religione e una cultura a se...io quello che vorrei capire alla fine è perché tanti anni disperati senza intervanire con fermezza e aiutare seriamente quella parte di popolaziine che subisce angherie...come è possibile permettere a un gruppo di fondamentalisti islamici di imporre cose mai scritte nel Corano solo per imporre il proprio potere e sottomettere le donne...io lanno scorso ho portato l'islam come religione per collegarmi all'afghanistan e ho letto la trilogia di Deborah Ellis Parvana, tanto da capire chi sono i Talebani e cosa impongono...beh la popolazione non li vuole perché non aiutarli, perché oggi dopo tanto tempo gli USA se ne è andata, povera gente Gioele con ste cappere di guerre e niente di concreto....aspettero con ansia la continua Gioele grazie
non è vero che la popolazione non li vuole e non ne accetti la cultura. Altrimenti i talebani non avrebbero ripreso il potere in pochi giorni se la maggioranza della popolazione non li volesse. Di fatto le tribù afgane sono patriarcali e misogine da un millennio anche e sopratutto a causa dell'islam. La segregazione della donna, i diritti negati, i matrimoni forzati, le spose bambine, il burqa, la negazione della loro istruzione, sono tutti fatti culturali presenti da secoli, ben prima della nascita dei talebani, e che hanno trovato pochi decenni di modernizzazione solo grazie all'influenza occidentale, nonostante si voglia sempre e solo trovare aspetti negativi nella colonizzazione. La più deleteria colonizzazione di fatto è senza dubbio quella islamica. Non c'è un solo stato islamico che si possa considerare democratico e che rispetti i diritti civili, sopratutto delle donne
@@Morganstrega non sono d'accordo, credo che ci sia una cultura dietro molto legata a tradizioni antiche vero, ma non è l'islam a parlarne in questi termini, ogni gruppo etnico ne fa delle sue interpretazioni e ci sono tribù in Afghanistan molto più libere e emancipate e Islamiche come religione, voi confondete gli estremisti islamici e credimi che i talebani anche una persona ligia a certi dettami, una mamma dedita alla cura della casa e ai figli non accetterebbe di essere annullata, di non poter andare a fare la spesa o anche peggio, l'islam non impedisce di vedere la tv e ricordo che molti stanno in occidente e anche se con i loro dettami di certo non uccidono per una parolaccia...i talebani hanno fatto esecuzioni in piazza perché alcune donne hanno fissato lo sguardo e poi loro se mai spacciono oppio e violentano ragazzine, non mischiate un libro sacro con quello che invece professano i talebani, nella nostra bibbia ci sono scritte cose orrende dette da Dio...nessuno di noi ha mai interpretato quelle letture come sono scritte, con questo voglio solo dire che tanti non vogliono i talebani anche se sono musulmani...non si sarebbero appesi a un aereo per morire in quel modo disumano Il problema sta nel non aver concluso nulla in questi anni, è bastato tener sotto controllo la guerra (come missione di pace) e più niente. ..il governo ha fatto quello che ha voluto...si doveva intervenire per emancipare la popolazione e rendere il paese più vivibile per i giovani....in questi anni pure la mentalità di quei pochi sarebbe cambiata e si sarebbe evoluta e adeguata ai tempi
@@Morganstrega la donna nella religione musulmana è venerata, vero che la vuole vome figura relegata al focolare domestico ma fatto sta che per loro la donna da la vita, la donna è colei che educa e cresce i figli, è l'amministratrice di tutto, i talebani non ti dico che pensano...in Italia noi abbiamo avuto il delitto d'onore fino agli anno '80 e ti ricordo sentenze sulla violenza alle donne che condannavano non l'aver indossato un jeans....per fortuna ci siamo evoluti...non siamo rimasti a quando dopo la guerra prendevano i contestastori e li impiccavano...in questi anni questo andava fatto, le origini e le culture non si cambiano...si cambiano i contesti allora
Piuttosto voi vi ricordate di Amsicora e suo figlio Junco? E di Tomiride e suo figlio Spargapise oppure Alboino e sua figlia Alpsuinda. Oggi farebbero causa ai genitori per quei nomi davvero inusuali 😆😅😂🤣😆
@@antonellaromano Ma su alcune fonti è chiamato Junco, comunque era un giovane coraggioso ma incauto cadde nella trappola del console Romano, come Spargapise cadde nella trappola di Ciro il Grande e Alpsuinda nella trappola dell'esarca di Ravenna! Come sono ingenui i Giovani.
Sarebbe interessante capire meglio il ruolo strategico dell'Afghanistan. Da un lato sicuramente è fondamentale la posizione geografica. Dall'altro le risorse. Queste ultime (che io sappia) sono di due tipi: il papavero da oppio e alcuni elementi, primo fra tutti il litio - senza il quale bye bye batterie ricaricabili. Quest'ultimo comunque è diventato importante solo di recente, certo non ai tempi dell'invasione sovietica. Nessuno dei due deve essere rilevante per gli USA, che stanno cercando di dileguarsi da lì da almeno un decennio e ora si sono decisi a farlo in fretta e furia, segno che hanno alternative più vantaggiose. Ma le mie sono parole in libertà durante una pausa pranzo 😁 Grazie Gioele! 👍
In realtà trovo che siano sopravvalutate. Le materie rare devi esportarle anche e oggi è complesso. Tra i suoi vicini, quelli a nord sono sussidiari russi, il Pakistan a sud è instabile, l'Iran sotto embargo. Resta il sottile corridoio cinese che porta allo Xinjiang ( quindi territorio instabile) a migliaia di chilometri dal porto più vicino
Curiosità, che fa riflettere: il voto alle donne in Afghanistan fu concesso nel 1919, vengono i brividi a pensare quale è stato invece l'Afghanistan sotto i talebani. In Italia si dovette attendere fino al 1946 per avere il voto femminile. Questo fatto, oltre ad essere imbarazzante in un certo senso, è anche inquietante: significa che le conquiste civili non sono per sempre, non possiamo darle per scontate, vanno preservate; la vicenda afghana dimostra che la storia può anche "scorrere all'indietro".
Le donne svizzere ottennero il diritto di voto e di eleggibilità a livello federale nel 1971. Ma solo nel 1990 la loro partecipazione politica si impose integralmente anche a livello comunale e cantonale.
@ Aldo vero, la democrazia non è non è una cosa che una volta ottenuta, resta automaticamente in eterno. Come una casa, ha bisogno di manutenzione altrimenti si arrugginisce e prima o poi, crolla.
Il Grande Gioco fu essenzialmente una guerra di spie lungo tutto l'800 fra Russia zarista e Inghilterra. Infatti il termine, coniato da Kipling per designare lo spionaggio proprio in relazione alle vicende centro asiatiche, ebbe fortuna e passò a designare per antonomasia lo spionaggio in ambito anglosassone.
Tutti i paesi islamici vivono in famiglie che si combattono. Cioè il senso dello Stato non è nella loro cultura. Che resta legata al gruppo etnico di appartenenza. La mancanza di Stato e quindi democrazia è la vera palla al piede dei paesi mediorientali. Paradossalmente più sono governati e sottomessi da paesi occidentali meno hanno lotte intestine. Vedi Libia Italia Somalia. Col 2011 primavera araba sono venute su le lotte tra famiglie.....è inutile che vogliamo esportare sistemi occidentali della cosiddetta democrazia che si scontrano con retaggi culturali ambientali di famiglie più o meno estese inestirpabili (giustamente per loro). Dopo 20 anni di occupazione occidentale che doveva forgiare le ff.aa, sono bastate due settimane e l’esercito afghano è scomparso.
Non ci potrà mai essere un processo di modernizzazione afghano sul modello di Ataturk. Manca la coesione etnica che i turchi hanno e che ha permesso ad Ataturk di usare il nazionalismo come collante per le sue riforme. Poi i turchi sono musulmani si, ma all'acqua di rose, gli afghani invece sono stati tra i primi ad essere islamizzati e quindi hanno un approccio molto più fondamentalista. Per ultimo la Turchia è sempre stata al centro di una scena politica, militare ed economica dinamica e quindi ha sempre subito l'influenza delle nazioni cattoliche ed ortodosse, mentre l'Afghanistan è a dir poco periferico oltre ad avere un territorio impervio ed in buona parte inospitale. Era quindi una causa persa.
La situazione in Afghanistan è una sorta di caldera vulcanica permanente, il popolo, specialmente le donne e i giovani vogliono un rinnovamento e la fine della sharia con, di conseguenza una laicizzazione dello stato, purtroppo però ci sono Paesi nei quali la tradizione teocratica è estremamente radicata e ciò anche perché questi Paesi sono allo stato in cui era l'Europa 622 anni fa, ovvero in pieno medioevo, dominata dalla religione che non lasciava spazio a niente che non fosse emanazione di Dio. Per chi volesse trovare mende nelle mie teorie faccio presente che ho utilizzato il calendario persiano che è un calendario solare e non quello islamico che è lunare ed è anche, evidentemente, fuori sincrono col pianeta. Non saprei se augurarmi che gli USA non riescano a completare il ritiro entro il 31 prossimo e che i Talebani li attacchino come da recenti minacce oppure no, ma è certo che la bomba è pronta a esplodere, e che il pianeta ha bisogno di pace e non di guerra,
L' Afghanistan per gli USA è come teutoburgo per i Romani o lo stesso Afghanistan per i Russi o per gli Inglesi, il che vuol dire che l'impero Statunitensi è ha metà della sua storia.
Video interessantissimo sicuramente il più chiaro e diretto mai visto. Un insieme di popoli/tribù a dir poco sconvolgente: dal di fuori si ha l'impressione che "stiano bene" solo in guerra le ragioni di donne e bambini sono irrilevanti
@@laBibliotecadiAlessandria Non c'entra niente con questa pillola ma se puoi fai un Ucronia sul Piemonte invece dei Savoia viene infeudato dai Marchesi del Monferrato! Quelli dell'enigmatico motto Leit Leit!
@@laBibliotecadiAlessandria Beh i Marchesi del Monferrato erano piu colti e ben visti nel Decamerone di Boccaccio una delle protagoniste è Griselda una Monferrina! Ed erano più tolleranti e civili dei Savoia, militareschi ed intolleranti! Se vuoi ulteriori informazioni riguardanti i Marchesi per me il meglio del Piemonte!
A tener ben presente la ingestibilita’ afghana avrebbero dovuto essere i russi prima e gli americani poi. E’ il turno della Cina? Complimenti comunque.
Bene. Forse, per me è arrivato il momento di capire qualcosa di più su ciò che sta accadendo in Afghanistan. Intanto mi riguarderò con calma questo video poi quelli precedenti, aspettando ,con impazienza, che tu pubblichi i prossimi. Grazie
Grazie, sei sempre ordinato e piacevole nel racconto. Sei riuscito a disctricarti anche nei meandri della guerra civile afghana!! A presto
Grazie!
Per fortuna che esisti ! Grazie per il tuo impegno !
Un altro capolavoro, Gioele. Bravo!
Grazie
@@laBibliotecadiAlessandria Grazie a te
buongiorno Gioele 😉, storia sempre divisa come la composizione etnica ma comunque interessante
Veramente interessante questa pillola ci voleva proprio. Bravo.
Scoperto da poco il canale. Mi sembra uno spettacolo. Nel dubbio mi iscrivo e ringrazio per il lavoro mastodontico fatto
Grazie a te!
Ciao Giole. Ti conoscevo già ma mi porta definitivamente qui Parabellum. Grande!
ho appena scoperto questo canale. fantastico. grazie
Ottimo lavoro, ma non mi aspettavo di meno. Lunedì prossimo, per sicurezza, terrò gli atlanti (anche quello storico, non si sa mai) a portata di mano! Grazie mille, come sempre.
Come al solito sei bravissimo 👍
Bel video.👍👍
Attenzione però. Ultimamente sento tante voci insistere sul fatto che “gruppo etnico” e “tribù” non sono la stessa cosa. In pratica i Pashtun sono un “gruppo etnico”, ma al loro interno suddiviso da numerose tribù in lotta tra loro.
per un mucchio di pietre e poco altro...quanti Re!...Mi viene in mente il Film bellissimo: "L'uomo che volle farsi Re"...con un magnifico Sean Connery...
Come ho scritto nel commento di Nova Lectio, sono da tanti anni una lettrice della rivista Limes, che tratta di geopolitica. Il "male" dell'Afghanistan, ha radici antiche; la sua composizione etnica e la sua società richiedono una conoscenza attenta, per poter affrontare la situazione. Come hai detto in questo video, chi ha il vero potere in Afghanistan, sono i capi tribali; quand'anche ci sia un re o un presidente ed un parlamento eletto, di fatto, devi avere a che fare con una sorta di stato dentro lo stato. L'appartenenza all'etnia è più importante dell'appartenenza allo stato, per questo motivo è impossibile esportare la democrazia, come noi la intendiamo o modernizzare in senso occidentale, il paese. L' Afghanistan è stato definito affossatore di imperi; mi sembra vero, da una parte, assurdo dall'altra, perché in realtà i veri sconfitti sono gli afgani stessi; come coloro che danno fuoco alla propria casa per far dispetto ai vicini. È possibile che anche stavolta l'occidente ed una parte dell'Afghanistan stesso, abbiano fatto l'errore antico di sovvertire ciò che veramente detiene il potere e tira le fila della società di quel paese. Forse Gioele, hai ragione nel dire che la storia non è maestra di vita; però, aggiungo io, aiuta a trovare la via maestra.....Come dice Khaled Hosseini: Non è vero che si può seppellire il passato, come dicono molti; il passato si aggrappa sempre, con i suoi artigli, al presente.
Signora Antonella condivido, per quel che vale la mia opinione, gran parte del suo commento! Il problema etnico e naturalmente, delle divisioni del potere , create dalle tribù , sono un ostacolo insormontabile alla formazione di uno "stato" come lo intendiamo noi occidentali. Ma aggiungerei una mia ulteriore considerazione, la visione profondamente " integrale" della religione islamica. Questa visione non prevede alcuna " democrazia" nello stato ma solo teocrazia . L'unica legge che definisca la costruzione sociale del paese , quella contenuta nel Corano! La democrazia non può essere applicata ed è totalmente estranea al sentimento profondo di queste tribù! ( non mi azzardo a definire gli afghani un popolo) . Infine ritengo che ci sia una sorta di " paura " della modernità , vi è un bel libro di una scrittrice marocchina Fatema Mernissi , intitolato appunto così, che spiega il meccanismo quasi inevitabile, del rifiuto dell'Islam più intransigente alla democrazia e allo stato fondato sui diritti umani come sono concepiti, da noi in " occidente" ( sostantivo che trovo odioso , detto tra noi! ) ! Buona giornata
@@gianantonioarzuffi5078 Direi che è una precisazione giusta; la religione islamica, è un fattore che si inserisce pesantemente nel contesto. D'altro canto, l'Islam nasce in Arabia, e si diffonde in un contesto perfettamente sovrapponibile a quello afgano, antico o moderno che sia. Tutte le società islamiche, sono formate in questo modo. Il re, lo shah, il rais, sono capi supremi di tribù, che hanno in comune la fede islamica ed ogni fattore esterno viene percepito come estraneo e da rigettarsi. Le strade per l'inferno sono lastricate di buone intenzioni..... L' Occidente, (piaccia o no questo termine) ha da tempo una storia diversa, separata dal mondo islamico e forse si sono formati proprio due mondi diversi. Con una parte dell'Islam si può dialogare, ma temo, non con tutto l'Islam.
@@antonellaromano Da quanto ha detto da lei è "vecchia" ( chiedo venia) lettrice di Limes , la rivista citata è in Italia insieme a Ispi, da sempre fieramente avversa alla definizione di scontro di civiltà, tra il nostro mondo e quello islamico! Il dialogo non mi sembra abbia portato molto lontano, nel miglioramento e comprensione reciproca. Inoltre in alcuni casi esiste una specie di ritorno, di alcuni paesi islamici, da situazioni di quasi democrazia , a un governo di forte impronta dittatoriale e quasi o del tutto teocratica , Iran, Egitto , Algeria, Tunisia, Turchia! Purtroppo sono portato a pensare che la situazione non potrà altro che degenerare e lo scontro sarà inevitabile. Ad majora semper .
@@gianantonioarzuffi5078 Infatti, la rivista Limes è avversa allo "scontro" di civiltà; però si può essere contrari quanto si vuole, ma è nei fatti. Anche la fuga di tanti afgani, che non vogliono vivere sotto il regime dei talebani, è scontro di civiltà. Esiste una parte di Islam, che non vuole vivere sotto la Sharia.....l'Islam si sta scontrando anche contro sé stesso. È successo anche nel cristianesimo, secoli fa....oggi sta succedendo all'Islam. Se siamo intelligenti, faremo in modo che chi ritiene di essere una persona creata libera da Dio, abbia modo di affermare la sua libertà, altrimenti....sarà un disastro. Putin dice che la "democrazia è una forma di governo superato"....La Cina, reprime Hong Kong con la violenza.....L' Occidente è bene che si dia una svegliata, perché lo scontro di civiltà si gioca su vari livelli, non solo con l'Islam radicale, ma anche con chi ritiene che la libertà, sia superata. Naturalmente la mia è una posizione personale, ma ritengo che i fatti vadano visti per ciò che sono e le cose, vadano chiamate col loro nome. Non mi piace una certa degenerazione del politically correct, che in realtà nasconde ipocrisia.
@@antonellaromano " chiarissima" signora praticamente concordo pressoché su tutto quanto da lei affermato. Su due punti del suo commento ho un po' di perplessità, primo non penso di poter concordare che esistano paesi islamici " moderati" . Un esempio personale; nel 1975 finito il mio servizio militare, mi regalai un mese di vacanze in Tunisia , allora vi era la bonaria e intelligente dittatura di Burghiba( ex laureato alla Sorbona) . Il paese mi colpì moltissimo esotico, diverso ,affascinante ma anche in qualche modo opprimente . Gigantografie di Abib ovunque, lodi sperticate al grande leader, non riuscivo a capire tutta questa adulazione al capo . Ci sono ritornato con mia moglie, poco prima dell'inizio delle cosiddette, primavere arabe , la nostra guida infervorata, ci parlava di aria nuova, di voglia di cambiamento, due settimane fa il ritorno alla dittatura! Irredimibile
L'occidente naturalmente non deve assolutamente, tenere conto di cosa dice in merito alla democrazia, l'ex colonnello del Kgb, lui viene da un paese che ha conosciuto solo governi dittatoriali , prima gli Czar ,poi i segretari del Pccp, ora quella sua. Mentre della Cina di Xijinpig non voglio copiare e avere niente a che fare ! Dominerà il futuro del mondo, ma loro sono veramente l'impero della schiavitù e della arroganza infinita del potere. Ma venendo all'Europa , o facciamo una vera confederazione di stati , altrimenti verremo schiacciati e saremo ininfluenti nelle decisioni importanti del mondo futuro. Magari penserà che la visione e un po' troppo nera? Sono anziano e disilluso, l'umanità mi ha troppe volte mostrato il suo lato peggiore . Buona sera e grazie dello stimolante scambio d'idee. Alla prossima
al fratello del re mancavano proprio le basi:
Al gioco del trono si vince o si muore.
A volte si scappa, come Vittorio Emanuele III
Bel video. La vicenda del re Amanullah è veramente tragica, un'occasione mancata. Il suo errore fu che egli cercò di cambiare troppe cose e troppo in fretta. Amanullah si ispirava ad Atatürk, ma l'Afghanistan non era la Turchia. Atatürk applicò le sue riforme in un paese che già da un secolo aveva cominciato a riformarsi, in un certo senso premendo l'acceleratore. Amanullah regnava invece su un paese povero, estremamente diviso e che solo allora stava uscendo dal Medioevo. Non poteva funzionare.
Re Amanullah fece lo stesso errore dello Shah di Persia; concordo sul fatto che volle cambiare troppo e troppo in fretta. La Turchia, nonostante sembrasse un paese che oramai fosse laico e moderno, sta piombando nella dittatura teocratica e nazionalista del neottomano Erdogan. Questo significa, che evidentemente la democratizzazione di quel paese in realtà è fallita, nonostante i decenni di apparente status democratico. Che la democrazia non sia nelle "corde" dei turchi, lo dimostra il fatto, che Erdogan continua a vincere regolarmente le elezioni (che gli osservatori internazionali reputano non inficiate da brogli). Si è vista cadere la maschera del paese laico e moderno, quando c'è stato il fallito golpe, quando sono scesi in piazza migliaia di nazionalisti, si è visto il vero volto della Turchia, quando sono stati licenziati migliaia di insegnanti, dipendenti pubblici, militari (Erdogan ha cambiato tutti i vertici dell'esercito); nessuno ha mosso un dito.....La Turchia democratica è un bluff, in cui Erdogan è il padrone assoluto ed il resto lo fanno le madrasse.
@@antonellaromano La Turchia si è riformata sotto Atatürk e i suoi successori, ma non è mai diventata una nazione democratica. Il cambiamento è stato imposto ai turchi senza che si chiedesse la loro opinione, e spesso contro la loro volontà, in modo violento e autoritario.
La Turchia passò dalla monarchia assoluta ottomana alla dittatura kemalista, e poi a vari governi sotto la pesante sorveglianza dell'esercito. Quel paese non ha mai conosciuto una democrazia completa.
@@alessandrodelogu7931 Da come ti sei sei espresso, mi era parso di capire, che ritenessi la Turchia un paese democratico.... cosa che in effetti faceva credere una certa vulgata (per dirla come Parabellum). Mi scuso per l'incomprensione, ma purtroppo alcuni veramente hanno creduto alla favoletta.
@@antonellaromano è una "democratura".
@@stefanodadamo6809 Si può definire così, lo mettiamo come neologismo, tipo petaloso😂👍
Una storia interessante, anche perché ci fa capire meglio cosa e perché stanno succedendo quelle cose in Afghanistan, poi è interessante anche la frammentazione etnica di quei territorio, tribù, etnie, è una situazione molto complessa
Interessante e attuale...grazie
Che storia complessa e martoriata. Grazie per il video
Spero che un giorno tratterà la rivolta dei sepoy del 1857 (che in India chiamano pomposamente "Prima guerra d'indipendenza indiana"), è un argomento davvero interessante che ha segnato la storia dell'Impero Britannico e che fa da sfondo ad uno dei romanzi di Arthur Conan Doyle su Sherlock Holmes
Pensavo di fare un giorno una serie sul l'India, dall'occupazione britannica ai giorni nostri
@@laBibliotecadiAlessandria bell'idea. Ci si può inserire la triste e patetica storia di Bahadur Shah Zafar, l'ultimo imperatore moghul, re poeta e letterato. Egli vide la sua famiglia defraudata di ogni potere e sterminata, il suo regno devastato dalla rivolta e dalla repressione inglese, e infine fu esiliato e morì povero e dimenticato in Birmania.
Proprio come dici alla fine sto guardando queste serie sull'afganistan e altri stati , per capire meglio il presente e cosa succede oggi. Leggere gli articoli di giornalisti o leggere opinionisti non basta o è anche fuorviante perché sono di parte .
Bravissimo
Ottime informazioni
Quando sento parlare di scarsa alfabetizzazione, povertà e religione (nella fattispecie quella islamica), ancora mi vengono i brividi, perché questi fattori non hanno mai portato nulla di buono.
In Afghanistan, sotto il governo di Taraki, venne impressa una clamorosa svolta laica allo stato e vennero promulgate una serie di riforme di stampo socialista.
Reputo cruciale questo periodo e l'istaurazione di una repubblica democratica, perché si cercò di superare tutti i contrasti tra le etnie ed i diversi orientamenti religiosi (anche all'interno della stessa religione islamica), cercando di eliminare una parte dei motivi di attrito tra la popolazione attraverso uno stato laico.
Purtroppo questo funzionò solo all'interno dei grandi centri, ma non nelle province, provocando una reazione avversa alle riforme (in pratica, quello che è successo anche negli ultimi vent'anni), il più delle volte armata.
Ogni sforzo di modernizzare questo paese, sia sotto la monarchia che sotto la repubblica, si è sempre scontrato con le tradizioni e gli stili di vita delle province tribali.
A peggiorare le cose e a rendere ancora più marcate le differenze tra i vari ceti sociali (urbani e rurali) è stato il modo in cui si è sempre conciliato il diritto islamico (Shari'a) con le leggi e le tradizioni dettate dal Pashtunwali (oltre ad altre minori, prerogativa dei territori confinanti, come il Pakistan): in pratica, per non offendere la sensibilità di nessuno, venivano applicati i dettami più rigorosi di ogni orientamento.
Se gli USA non fossero intervenuti a rovesciare il governo filo sovietico, pur colpevole di nefandezze inconcepibili, forse oggi l'Afghanistan sarebbe un paese migliore: sono dell'idea che, dal punto di vista sociale e culturale, l'Unione Sovietica abbia fatto almeno quanto la coalizione occidentale.
Anche se hai riassunto molto, glissando sui particolari, la pillola è veramente interessante.
A proposito, già che sei "in quella zona" e visto che si avvicina l'inverno, più avanti sarebbe interessante sentire qualcosa anche riguardo le guerre indo-pakistane: è allucinante pensare che, durante questo conflitto infinito, abbiano causato più vittime la natura e le malattie di quante ne abbia provocate l'uomo.
Da tempo volevo parlare di India e Pakistan, però volevo partire dalla colonizzazione inglese
Corsi e ricorsi storici come vediamo :)
grazie
Gioele bellissimo, l'Afghanistan ha una storia davvero complicata che si trascina da anni, tutte queste guerre lo portano ad essere ancora uno dei paesi più poveri, il paese con il più alto analfabetismo e il primo paese per le morti infantili...
Tante tribù e tante etnie diverse, ogni tribù ha una storia, una religione e una cultura a se...io quello che vorrei capire alla fine è perché tanti anni disperati senza intervanire con fermezza e aiutare seriamente quella parte di popolaziine che subisce angherie...come è possibile permettere a un gruppo di fondamentalisti islamici di imporre cose mai scritte nel Corano solo per imporre il proprio potere e sottomettere le donne...io lanno scorso ho portato l'islam come religione per collegarmi all'afghanistan e ho letto la trilogia di Deborah Ellis Parvana, tanto da capire chi sono i Talebani e cosa impongono...beh la popolazione non li vuole perché non aiutarli, perché oggi dopo tanto tempo gli USA se ne è andata, povera gente Gioele con ste cappere di guerre e niente di concreto....aspettero con ansia la continua Gioele grazie
Andrew ☆☆☆
non è vero che la popolazione non li vuole e non ne accetti la cultura.
Altrimenti i talebani non avrebbero ripreso il potere in pochi giorni se la maggioranza della popolazione non li volesse.
Di fatto le tribù afgane sono patriarcali e misogine da un millennio anche e sopratutto a causa dell'islam.
La segregazione della donna, i diritti negati, i matrimoni forzati, le spose bambine, il burqa, la negazione della loro istruzione, sono tutti fatti culturali presenti da secoli, ben prima della nascita dei talebani, e che hanno trovato pochi decenni di modernizzazione solo grazie all'influenza occidentale, nonostante si voglia sempre e solo trovare aspetti negativi nella colonizzazione.
La più deleteria colonizzazione di fatto è senza dubbio quella islamica.
Non c'è un solo stato islamico che si possa considerare democratico e che rispetti i diritti civili, sopratutto delle donne
@@Morganstrega non sono d'accordo, credo che ci sia una cultura dietro molto legata a tradizioni antiche vero, ma non è l'islam a parlarne in questi termini, ogni gruppo etnico ne fa delle sue interpretazioni e ci sono tribù in Afghanistan molto più libere e emancipate e Islamiche come religione, voi confondete gli estremisti islamici e credimi che i talebani anche una persona ligia a certi dettami, una mamma dedita alla cura della casa e ai figli non accetterebbe di essere annullata, di non poter andare a fare la spesa o anche peggio, l'islam non impedisce di vedere la tv e ricordo che molti stanno in occidente e anche se con i loro dettami di certo non uccidono per una parolaccia...i talebani hanno fatto esecuzioni in piazza perché alcune donne hanno fissato lo sguardo e poi loro se mai spacciono oppio e violentano ragazzine, non mischiate un libro sacro con quello che invece professano i talebani, nella nostra bibbia ci sono scritte cose orrende dette da Dio...nessuno di noi ha mai interpretato quelle letture come sono scritte, con questo voglio solo dire che tanti non vogliono i talebani anche se sono musulmani...non si sarebbero appesi a un aereo per morire in quel modo disumano
Il problema sta nel non aver concluso nulla in questi anni, è bastato tener sotto controllo la guerra (come missione di pace) e più niente. ..il governo ha fatto quello che ha voluto...si doveva intervenire per emancipare la popolazione e rendere il paese più vivibile per i giovani....in questi anni pure la mentalità di quei pochi sarebbe cambiata e si sarebbe evoluta e adeguata ai tempi
@@Morganstrega la donna nella religione musulmana è venerata, vero che la vuole vome figura relegata al focolare domestico ma fatto sta che per loro la donna da la vita, la donna è colei che educa e cresce i figli, è l'amministratrice di tutto, i talebani non ti dico che pensano...in Italia noi abbiamo avuto il delitto d'onore fino agli anno '80 e ti ricordo sentenze sulla violenza alle donne che condannavano non l'aver indossato un jeans....per fortuna ci siamo evoluti...non siamo rimasti a quando dopo la guerra prendevano i contestastori e li impiccavano...in questi anni questo andava fatto, le origini e le culture non si cambiano...si cambiano i contesti allora
Gioele, ti devo dire una cosa dopo aver letto i commenti al tuo meraviglioso lavoro: saranno dei gran bei lunedì ❤❤❤❤❤❤❤👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘
Lo spero! Grazie
Piuttosto voi vi ricordate di Amsicora e suo figlio Junco? E di Tomiride e suo figlio Spargapise oppure Alboino e sua figlia Alpsuinda. Oggi farebbero causa ai genitori per quei nomi davvero inusuali 😆😅😂🤣😆
La storia a volte è davvero divertente😀😃😄😁😆😅😂🤣☺😊
@@lorenzolamacchia9944Il figlio di Amsicora si chiamava Josto non Junco. 😁
@@antonellaromano Ma su alcune fonti è chiamato Junco, comunque era un giovane coraggioso ma incauto cadde nella trappola del console Romano, come Spargapise cadde nella trappola di Ciro il Grande e Alpsuinda nella trappola dell'esarca di Ravenna! Come sono ingenui i Giovani.
Sarebbe interessante capire meglio il ruolo strategico dell'Afghanistan. Da un lato sicuramente è fondamentale la posizione geografica. Dall'altro le risorse. Queste ultime (che io sappia) sono di due tipi: il papavero da oppio e alcuni elementi, primo fra tutti il litio - senza il quale bye bye batterie ricaricabili. Quest'ultimo comunque è diventato importante solo di recente, certo non ai tempi dell'invasione sovietica. Nessuno dei due deve essere rilevante per gli USA, che stanno cercando di dileguarsi da lì da almeno un decennio e ora si sono decisi a farlo in fretta e furia, segno che hanno alternative più vantaggiose.
Ma le mie sono parole in libertà durante una pausa pranzo 😁 Grazie Gioele! 👍
In realtà trovo che siano sopravvalutate. Le materie rare devi esportarle anche e oggi è complesso. Tra i suoi vicini, quelli a nord sono sussidiari russi, il Pakistan a sud è instabile, l'Iran sotto embargo. Resta il sottile corridoio cinese che porta allo Xinjiang ( quindi territorio instabile) a migliaia di chilometri dal porto più vicino
Curiosità, che fa riflettere: il voto alle donne in Afghanistan fu concesso nel 1919, vengono i brividi a pensare quale è stato invece l'Afghanistan sotto i talebani. In Italia si dovette attendere fino al 1946 per avere il voto femminile. Questo fatto, oltre ad essere imbarazzante in un certo senso, è anche inquietante: significa che le conquiste civili non sono per sempre, non possiamo darle per scontate, vanno preservate; la vicenda afghana dimostra che la storia può anche "scorrere all'indietro".
Le donne svizzere ottennero il diritto di voto e di eleggibilità a livello federale nel 1971. Ma solo nel 1990 la loro partecipazione politica si impose integralmente anche a livello comunale e cantonale.
@@orsociondolone1237 già. Io ricordavo 1987
@ Aldo vero, la democrazia non è non è una cosa che una volta ottenuta, resta automaticamente in eterno. Come una casa, ha bisogno di manutenzione altrimenti si arrugginisce e prima o poi, crolla.
@@Alex-gn9px per questo io mi preoccupo ogni volta che sento invocare "l'uomo forte"
Verissimo. C'è però da dire che solo a Kabul avevano vere libertà
Ciao Gioele, aspettavo questo video, like ed ora ascolto
buongiorno Andrea 😉
👋👋
@@simonecappiello5209 ciao Simone
@@micheleraffele7582 ciao Michele
@@micheleraffele7582 Micheleeeeeee♡♡♡
Che piacere.Michele, poi ti mando un messaggio in privato, sai della live di Matteo stasera?
Il Grande Gioco fu essenzialmente una guerra di spie lungo tutto l'800 fra Russia zarista e Inghilterra. Infatti il termine, coniato da Kipling per designare lo spionaggio proprio in relazione alle vicende centro asiatiche, ebbe fortuna e passò a designare per antonomasia lo spionaggio in ambito anglosassone.
Novalectio: inizia una serie sull’Afghanistan
Heikudo: riprende la serie sull’Afghanistan
E poi c’è gente che dice che la perfezione non esiste
😸 😸 😸 😸 Credo che il periodo tirasse entrambi a farlo.
Tutti i paesi islamici vivono in famiglie che si combattono. Cioè il senso dello Stato non è nella loro cultura. Che resta legata al gruppo etnico di appartenenza. La mancanza di Stato e quindi democrazia è la vera palla al piede dei paesi mediorientali. Paradossalmente più sono governati e sottomessi da paesi occidentali meno hanno lotte intestine. Vedi Libia Italia Somalia. Col 2011 primavera araba sono venute su le lotte tra famiglie.....è inutile che vogliamo esportare sistemi occidentali della cosiddetta democrazia che si scontrano con retaggi culturali ambientali di famiglie più o meno estese inestirpabili (giustamente per loro). Dopo 20 anni di occupazione occidentale che doveva forgiare le ff.aa, sono bastate due settimane e l’esercito afghano è scomparso.
Un suggerimento per una "pillola" edificante e commovente: i bambini del soldato Martin Adler.
Non ci potrà mai essere un processo di modernizzazione afghano sul modello di Ataturk.
Manca la coesione etnica che i turchi hanno e che ha permesso ad Ataturk di usare il nazionalismo come collante per le sue riforme.
Poi i turchi sono musulmani si, ma all'acqua di rose, gli afghani invece sono stati tra i primi ad essere islamizzati e quindi hanno un approccio molto più fondamentalista.
Per ultimo la Turchia è sempre stata al centro di una scena politica, militare ed economica dinamica e quindi ha sempre subito l'influenza delle nazioni cattoliche ed ortodosse, mentre l'Afghanistan è a dir poco periferico oltre ad avere un territorio impervio ed in buona parte inospitale.
Era quindi una causa persa.
La situazione in Afghanistan è una sorta di caldera vulcanica permanente, il popolo, specialmente le donne e i giovani vogliono un rinnovamento e la fine della sharia con, di conseguenza una laicizzazione dello stato, purtroppo però ci sono Paesi nei quali la tradizione teocratica è estremamente radicata e ciò anche perché questi Paesi sono allo stato in cui era l'Europa 622 anni fa, ovvero in pieno medioevo, dominata dalla religione che non lasciava spazio a niente che non fosse emanazione di Dio.
Per chi volesse trovare mende nelle mie teorie faccio presente che ho utilizzato il calendario persiano che è un calendario solare e non quello islamico che è lunare ed è anche, evidentemente, fuori sincrono col pianeta.
Non saprei se augurarmi che gli USA non riescano a completare il ritiro entro il 31 prossimo e che i Talebani li attacchino come da recenti minacce oppure no, ma è certo che la bomba è pronta a esplodere, e che il pianeta ha bisogno di pace e non di guerra,
"Voi [americani] avete gli orologi, noi abbiamo il tempo". Cit. Mullah Omar, leader storico dei talebani... Frase epica
L' Afghanistan per gli USA è come teutoburgo per i Romani o lo stesso Afghanistan per i Russi o per gli Inglesi, il che vuol dire che l'impero Statunitensi è ha metà della sua storia.
Video interessantissimo sicuramente il più chiaro e diretto mai visto. Un insieme di popoli/tribù a dir poco sconvolgente: dal di fuori si ha l'impressione che "stiano bene" solo in guerra le ragioni di donne e bambini sono irrilevanti
Grazie!
@@laBibliotecadiAlessandria Non c'entra niente con questa pillola ma se puoi fai un Ucronia sul Piemonte invece dei Savoia viene infeudato dai Marchesi del Monferrato! Quelli dell'enigmatico motto Leit Leit!
Quali marchesi? Gli aleramici o i paleologi?
@@laBibliotecadiAlessandria Beh i Marchesi del Monferrato erano piu colti e ben visti nel Decamerone di Boccaccio una delle protagoniste è Griselda una Monferrina! Ed erano più tolleranti e civili dei Savoia, militareschi ed intolleranti! Se vuoi ulteriori informazioni riguardanti i Marchesi per me il meglio del Piemonte!
@@laBibliotecadiAlessandria Comunque ti lascio la scelta erano entrambi migliori dei Savoia!
👏👏👏👏👏
Sintesi: un paese di...
Esatto
chi in casa possiede ancora un atlante cartaceo tiri una riga qui sotto. Io ne ho 3.. datati ma che è sempre un piacere sfogliare.
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Non so tirare una riga, ma fanno sempre bella figura
@@laBibliotecadiAlessandria io ho imparato a leggere sugli atlanti (e sulle storie di Paperino)
A tener ben presente la ingestibilita’ afghana avrebbero dovuto essere i russi prima e gli americani poi.
E’ il turno della Cina?
Complimenti comunque.
Bel lavoro anche questa volta, bel casino eh?
Abbastanza 😸 grazie!
L'afganistan è letteralmente l'impero ittita moderno
In che senso?