Ho aderito all'azione collettiva promossa nel 2014 dallo Studio legale Iacoviello, di Torino, con la partecipazione pure dello Studio legale Avv. Frisani di Firenze, capo staff legale di Rimborso Pensioni quando, nel 2018 facemmo ricorso alla Corte europea di Strasburgo che, come aveva fatto la Corte italiana, salvò la legge Fornero con considerazioni tipo politico-economico oltreché giuridico, come ci venne alla fine riferito. Esiste questo precedente nella storia del Blocco della perequazione
Sì è vero, ma lo scenario politico è diverso: non vi è una crisi conclamata ed il Governo in carica non è un Governo tecnico, come lo era allora. Pertanto la conclusione potrebbe essere differente.
@@robertoabbattista3848 sì è vero ma occorre ricordare che il csm dichiarò il blocco della perequazione, per tre anni 2012-13-14, in un primo momento incostituzionale, ma la corte Italiana diede ragione al governo Monti vedi Fornero; poi il governo Renzi e sg. prolungarono il blocco per altri 4-5 anni con un effetto cumulativo piuttosto pesante.
Ho il sospetto che la Consulta voglia esprimersi al più presto possibilmente per fermare qualsiasi ricorso in modo tale da non far saltare i conti dello Stato. La stranezza della tempistica forse è dettata dal fatto che vi sono moltissimi ricorsi in atto presso le varie Corti dei Conti e per dare un blocco a tutto potrebbero spegnere qualsiasi possibilità. In tal caso si potrebbe optare per la presentazione direttamente alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, visto che verrebbe in tale caso, totalmente negata la possibilità di adeguare le pensioni all'andamento effettivo del costo della vita, cosa che deprimerebbe la condizione del pensionato che non avendo più l'arma dello sciopero non potrebbe in alcun modo far valere i propri diritti. Altrimenti, se dovessero provvedere a dar supporto ai pensionati( cosa che dubito, ma non avendo la palla di cristallo, posso solo ipotizzare) probabilmente la posizione del ricorrente dovrebbe essere trattata come privilegiata rispetto ad un normale avente diritto che non si fosse esposto. Ma prima bisognerà leggere quello che scriverà la Consulta. Manca poco a quanto pare. Sicuramente le udienze prima di detta data avranno il giudizio sospeso in attesa di pronuncia, mi sembra logico.
Ho aderito all'azione collettiva promossa nel 2014 dallo Studio legale Iacoviello, di Torino, con la partecipazione pure dello Studio legale Avv. Frisani di Firenze, capo staff legale di Rimborso Pensioni quando, nel 2018 facemmo ricorso alla Corte europea di Strasburgo che, come aveva fatto la Corte italiana, salvò la legge Fornero con considerazioni tipo politico-economico oltreché giuridico, come ci venne alla fine riferito.
Esiste questo precedente nella storia del Blocco della perequazione
Sì è vero, ma lo scenario politico è diverso: non vi è una crisi conclamata ed il Governo in carica non è un Governo tecnico, come lo era allora. Pertanto la conclusione potrebbe essere differente.
@@robertoabbattista3848 sì è vero ma occorre ricordare che il csm dichiarò il blocco della perequazione, per tre anni 2012-13-14, in un primo momento incostituzionale, ma la corte Italiana diede ragione al governo Monti vedi Fornero; poi il governo Renzi e sg. prolungarono il blocco per altri 4-5 anni con un effetto cumulativo piuttosto pesante.
La consulta pensa alle pensioni, mi chiedo: spariscono miliardi sara mica che diventa pesante risplvere problemi piu importanti e mai risolti?
SONO TUTTI D' ACCORDO!!!
Speriamo perché le pensioni sono basse
Ho il sospetto che la Consulta voglia esprimersi al più presto possibilmente per fermare qualsiasi ricorso in modo tale da non far saltare i conti dello Stato. La stranezza della tempistica forse è dettata dal fatto che vi sono moltissimi ricorsi in atto presso le varie Corti dei Conti e per dare un blocco a tutto potrebbero spegnere qualsiasi possibilità. In tal caso si potrebbe optare per la presentazione direttamente alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, visto che verrebbe in tale caso, totalmente negata la possibilità di adeguare le pensioni all'andamento effettivo del costo della vita, cosa che deprimerebbe la condizione del pensionato che non avendo più l'arma dello sciopero non potrebbe in alcun modo far valere i propri diritti. Altrimenti, se dovessero provvedere a dar supporto ai pensionati( cosa che dubito, ma non avendo la palla di cristallo, posso solo ipotizzare) probabilmente la posizione del ricorrente dovrebbe essere trattata come privilegiata rispetto ad un normale avente diritto che non si fosse esposto. Ma prima bisognerà leggere quello che scriverà la Consulta. Manca poco a quanto pare. Sicuramente le udienze prima di detta data avranno il giudizio sospeso in attesa di pronuncia, mi sembra logico.