Finalmente, eccoti Iara! Io personalmente ho adorato questa nuova stagione. Asia è un personaggio per nulla scontato: non è la bellona o la simpaticona del gruppo, ma come dici tu potremmo davvero incontrare una ragazza così nella vita di tutti i giorni. Nicole Rossi che la interpreta è stato davvero bravissima, mi ha trasmesso tutta la sua sofferenza. Anche Giulio l'ho trovato un personaggio davvero interessante e interpretato davvero con delicatezza. Per me promossa a pieni voti. W Skam!!! 💛 Ora aspetto la tua rece di Heartstopper 💖🌈🍂
Personalmente, ho apprezzato il messaggio sulla body positivity, efficace ma non smaccato né "spiattellato" in maniera didascalica, veicolato dal personaggio di Fiorella, in particolare nel suo rapporto con Jorge (il "bel ragazzo" quintessenziale, che può uscire con chi vuole, ma che con estrema naturalezza afferma la propria attrazione nei confronti della stessa Fiorella, viceversa lontana dai tradizionali - e talora tossici - canoni estetici diffusi). Capitolo Munny/Monny: anche a me ha dato l'idea di una premessa a un futuro approfondimento, perché, così come è stata narrato, il qui pro quo relativo al suo nome resta come minimo enigmatico. A parte la possibile citazione ribaltata di "The Office" (Andy che, appena tornato dal periodo di "anger management rehab", chiede a Jim e al resto dei colleghi della Dunder Mifflin di chiamarlo "Drew", come simbolo della sua volontà di allontanare il passato e ricominciare da zero, per essere però cinicamente deriso pochi secondi dopo, e per continuare a essere chiamato "Andy" per tutto il resto della serie), a oggi, la interpreterei così, con una possibile backstory: Monny, ragazzo originario del Sud-Est asiatico, forse un figlio adottivo, ha vissuto anni e anni di insicurezza, probabilmente caratterizzati anche da episodi di razzismo e bullismo nei suoi confronti (appare come un ragazzo molto timido, a tratti goffo nei movimenti, e non particolarmente di bell'aspetto secondo i già citati canoni estetici tradizionali). Ipotizzando un suo arrivo off-screen ad anno scolastico già iniziato al "Kennedy", nella classe di Elia, lo stesso Elia, trascinatore, belloccio, "figo nel gruppo di fighi" (tra l'altro prima della rivelazione legata all'ipoplasia peniena che lo affligge, dato che li vediamo già amici piuttosto stretti a inizio quinta stagione) stringe amicizia con Monny, prendendolo "sotto l'ala", chiamandolo però "Munny", avendo magari letto la grafia del nome distrattamente (sviluppo che sarebbe pienamente coerente col personaggio di Elia, ragazzo dal grande cuore ma, talvolta, un po' maldestro e facilone. Il tutto, ipoteticamente, sull'eventuale scia di una pronuncia sbagliata da un/un'insegnante lungo i primissimi giorni di Monny al "Kennedy": il/la prof., davanti alla classe, gli si rivolge chiamandolo "Munny", e il ragazzo, non osando contraddire né compagni né insegnanti, sulla scia delle sue profonde insicurezze e delle sue esperienze scolastiche fino a quel momento decisamente intrise di sofferenza e avversità, accetta quel "Munny" come nome da cui ricominciare da zero, come metafora della propria volontà di voltare la pagina, sulla base dell'idea che "se prima, da Monny, mi è andata così male, cambiare nome, identità, e diventare Munny può essere la chiave per essere accettato e benvoluto. Innanzitutto da me stesso". La presa di posizione, prima con la rivelazione allo psicologo della scuola (concordo, narrativamente piuttosto anticlimatica e priva di pathos, ma può essere una strategia di cliffhanging per la Stagione 7), poi con la richiesta ad amiche e amici da cui si è sentito accolto e apprezzato, è la metafora dell'ultimo, decisivo passo di quel percorso che lo ha portato a sentirsi sufficientemente sicuro di sé per schierarsi innanzitutto dalla parte di Giulio - reietto ed emarginato, in quel momento, esattamente come lo era lui fino a poco tempo prima, - e, impresa a dir poco epocale per un ragazzo timido e insicuro come Monny, farsi latore, con decisione e senza dubbi di sorta, del proprio punto di vista al resto del gruppo, finendo per convincere persone dai tratti decisamente più "alpha" (Asia in primis) ad accettare Giulio, e, in questo modo, sentendosi definitivamente accettato anche lui. A quel punto, vissuta questa sezione decisiva del suo "bildungsroman" personale, Monny sente di poter accogliere, questa volta in una dinamica che riguarda esclusivamente se stesso, la propria vera identità, della quale, a differenza di prima, sente di aver assunto, finalmente, il controllo. Dal giorno della sua richiesta al gruppo di amici, dunque, anche se la vita lo porterà altrove, sarà "Monny", una persona sempre più sicura di sé e delle proprie qualità, in contrapposizione a quel "Munny", alter ego che, obtorto collo, aveva adottato per non rischiare di perdere la propria posizione, fino a quel momento al massimo di gregario, di comprimario, nel gruppo delle "persone più fighe di me".
Ripensandoci, una potenziale protagonista per una stagione successiva potrebbe essere anche Fiamma, sorella maggiore di Asia. Esplorare la vita di una giovanissima adulta atleta professionista, e le conseguenze di tale scelta (presumibilmente operata per non scontentare i genitori, in particolare questo papà che, a quanto pare, la accompagna ovunque), tra cui lo stress estremo, la necessità di dover costantemente svolgere performance ai limiti della perfezione, la difficoltà nell'aver tempi e spazi adatti a coltivare i rapporti umani, rappresenterebbe un percorso narrativo abbastanza insolito, e darebbe modo agli autori sia di sperimentare una stagione almeno parzialmente lontana dal "personaggio Roma", sia di raccontare le pressioni esercitate dai genitori nei confronti dei figli, generando, in questo caso, l'enorme complesso di inferiorità vissuto da Asia, accennato in più occasioni lungo la sesta, e le insicurezze e i sensi di colpa a esso correlati.
Proprio in un commento a uno dei tuoi precedenti video, avevo pronosticato Asia come protagonista della 6, e devo dire che, anche se questa stagione non è nemmeno lontanamente al livello di quarta e quinta, le più intense e interessanti di tutta la serie per ampio distacco, la scelta mi è parsa assolutamente valida; non ultima tra le ragioni, il fatto di incentrare la narrazione sul punto di vista di un personaggio politicamente impegnato, in modo sincero, in contrapposizione al qualunquismo imperante che lo (e ci) circonda. Per la prossima prevedo Fiorella, come focus, o, altrimenti, Munny/Monny (anche se quest'ultimo, essendo compagno di classe di Elia, sarà stato in procinto di dare la maturità e diplomarsi, subito dopo il finale di stagione della sesta)
Alla base della questione "Munny/Monny", svolgendo una piccolissima ricerca, ho trovato anche una possibile motivazione di natura linguistico-onomastica: in hindi, il nome "Munny" significa "intelligente, brillante", mentre "Monny", in slang "chav" (britannico di medio-basso ceto socio-culturale), anche se la grafia più ricorrente è "Monnie", ha diversi significati, quasi tutti piuttosto deteriori (tra cui la formula derogatoria per "persona di bassa statura" e "l'atto di urinare da ubriachi in una casa altrui").
@@iaraheide a mio modesto avviso Giancarlo Commare è stato penalizzato dalla sceneggiatura e dal tono generale della Stagione 3 (la peggiore di tutte, per distacco), in cui ha dovuto indossare i panni di "Robert Pattinson epoca Twilight de noàntri". In un contesto narrativo autentico come una banconota da 3 euro, del tutto irrealistico e pieno di cliché da teen drama di bassa lega. Personalmente, credo che la fortuna di Skam Italia sia stata sbarazzarsi dell'arco narrativo di Eleonora ed Edoardo, e di scrivere due stagioni splendide (quarta e quinta) in cui la vicenda romantica era solo uno degli ingredienti, spesso sullo sfondo, che componevano la trama nel suo complesso
Finalmente, eccoti Iara! Io personalmente ho adorato questa nuova stagione. Asia è un personaggio per nulla scontato: non è la bellona o la simpaticona del gruppo, ma come dici tu potremmo davvero incontrare una ragazza così nella vita di tutti i giorni. Nicole Rossi che la interpreta è stato davvero bravissima, mi ha trasmesso tutta la sua sofferenza. Anche Giulio l'ho trovato un personaggio davvero interessante e interpretato davvero con delicatezza. Per me promossa a pieni voti. W Skam!!! 💛
Ora aspetto la tua rece di Heartstopper 💖🌈🍂
Personalmente, ho apprezzato il messaggio sulla body positivity, efficace ma non smaccato né "spiattellato" in maniera didascalica, veicolato dal personaggio di Fiorella, in particolare nel suo rapporto con Jorge (il "bel ragazzo" quintessenziale, che può uscire con chi vuole, ma che con estrema naturalezza afferma la propria attrazione nei confronti della stessa Fiorella, viceversa lontana dai tradizionali - e talora tossici - canoni estetici diffusi). Capitolo Munny/Monny: anche a me ha dato l'idea di una premessa a un futuro approfondimento, perché, così come è stata narrato, il qui pro quo relativo al suo nome resta come minimo enigmatico. A parte la possibile citazione ribaltata di "The Office" (Andy che, appena tornato dal periodo di "anger management rehab", chiede a Jim e al resto dei colleghi della Dunder Mifflin di chiamarlo "Drew", come simbolo della sua volontà di allontanare il passato e ricominciare da zero, per essere però cinicamente deriso pochi secondi dopo, e per continuare a essere chiamato "Andy" per tutto il resto della serie), a oggi, la interpreterei così, con una possibile backstory: Monny, ragazzo originario del Sud-Est asiatico, forse un figlio adottivo, ha vissuto anni e anni di insicurezza, probabilmente caratterizzati anche da episodi di razzismo e bullismo nei suoi confronti (appare come un ragazzo molto timido, a tratti goffo nei movimenti, e non particolarmente di bell'aspetto secondo i già citati canoni estetici tradizionali). Ipotizzando un suo arrivo off-screen ad anno scolastico già iniziato al "Kennedy", nella classe di Elia, lo stesso Elia, trascinatore, belloccio, "figo nel gruppo di fighi" (tra l'altro prima della rivelazione legata all'ipoplasia peniena che lo affligge, dato che li vediamo già amici piuttosto stretti a inizio quinta stagione) stringe amicizia con Monny, prendendolo "sotto l'ala", chiamandolo però "Munny", avendo magari letto la grafia del nome distrattamente (sviluppo che sarebbe pienamente coerente col personaggio di Elia, ragazzo dal grande cuore ma, talvolta, un po' maldestro e facilone. Il tutto, ipoteticamente, sull'eventuale scia di una pronuncia sbagliata da un/un'insegnante lungo i primissimi giorni di Monny al "Kennedy": il/la prof., davanti alla classe, gli si rivolge chiamandolo "Munny", e il ragazzo, non osando contraddire né compagni né insegnanti, sulla scia delle sue profonde insicurezze e delle sue esperienze scolastiche fino a quel momento decisamente intrise di sofferenza e avversità, accetta quel "Munny" come nome da cui ricominciare da zero, come metafora della propria volontà di voltare la pagina, sulla base dell'idea che "se prima, da Monny, mi è andata così male, cambiare nome, identità, e diventare Munny può essere la chiave per essere accettato e benvoluto. Innanzitutto da me stesso". La presa di posizione, prima con la rivelazione allo psicologo della scuola (concordo, narrativamente piuttosto anticlimatica e priva di pathos, ma può essere una strategia di cliffhanging per la Stagione 7), poi con la richiesta ad amiche e amici da cui si è sentito accolto e apprezzato, è la metafora dell'ultimo, decisivo passo di quel percorso che lo ha portato a sentirsi sufficientemente sicuro di sé per schierarsi innanzitutto dalla parte di Giulio - reietto ed emarginato, in quel momento, esattamente come lo era lui fino a poco tempo prima, - e, impresa a dir poco epocale per un ragazzo timido e insicuro come Monny, farsi latore, con decisione e senza dubbi di sorta, del proprio punto di vista al resto del gruppo, finendo per convincere persone dai tratti decisamente più "alpha" (Asia in primis) ad accettare Giulio, e, in questo modo, sentendosi definitivamente accettato anche lui. A quel punto, vissuta questa sezione decisiva del suo "bildungsroman" personale, Monny sente di poter accogliere, questa volta in una dinamica che riguarda esclusivamente se stesso, la propria vera identità, della quale, a differenza di prima, sente di aver assunto, finalmente, il controllo. Dal giorno della sua richiesta al gruppo di amici, dunque, anche se la vita lo porterà altrove, sarà "Monny", una persona sempre più sicura di sé e delle proprie qualità, in contrapposizione a quel "Munny", alter ego che, obtorto collo, aveva adottato per non rischiare di perdere la propria posizione, fino a quel momento al massimo di gregario, di comprimario, nel gruppo delle "persone più fighe di me".
Ripensandoci, una potenziale protagonista per una stagione successiva potrebbe essere anche Fiamma, sorella maggiore di Asia. Esplorare la vita di una giovanissima adulta atleta professionista, e le conseguenze di tale scelta (presumibilmente operata per non scontentare i genitori, in particolare questo papà che, a quanto pare, la accompagna ovunque), tra cui lo stress estremo, la necessità di dover costantemente svolgere performance ai limiti della perfezione, la difficoltà nell'aver tempi e spazi adatti a coltivare i rapporti umani, rappresenterebbe un percorso narrativo abbastanza insolito, e darebbe modo agli autori sia di sperimentare una stagione almeno parzialmente lontana dal "personaggio Roma", sia di raccontare le pressioni esercitate dai genitori nei confronti dei figli, generando, in questo caso, l'enorme complesso di inferiorità vissuto da Asia, accennato in più occasioni lungo la sesta, e le insicurezze e i sensi di colpa a esso correlati.
Proprio in un commento a uno dei tuoi precedenti video, avevo pronosticato Asia come protagonista della 6, e devo dire che, anche se questa stagione non è nemmeno lontanamente al livello di quarta e quinta, le più intense e interessanti di tutta la serie per ampio distacco, la scelta mi è parsa assolutamente valida; non ultima tra le ragioni, il fatto di incentrare la narrazione sul punto di vista di un personaggio politicamente impegnato, in modo sincero, in contrapposizione al qualunquismo imperante che lo (e ci) circonda. Per la prossima prevedo Fiorella, come focus, o, altrimenti, Munny/Monny (anche se quest'ultimo, essendo compagno di classe di Elia, sarà stato in procinto di dare la maturità e diplomarsi, subito dopo il finale di stagione della sesta)
Davvero brava!
Alla base della questione "Munny/Monny", svolgendo una piccolissima ricerca, ho trovato anche una possibile motivazione di natura linguistico-onomastica: in hindi, il nome "Munny" significa "intelligente, brillante", mentre "Monny", in slang "chav" (britannico di medio-basso ceto socio-culturale), anche se la grafia più ricorrente è "Monnie", ha diversi significati, quasi tutti piuttosto deteriori (tra cui la formula derogatoria per "persona di bassa statura" e "l'atto di urinare da ubriachi in una casa altrui").
Accurata ricerca! 👏🏽
@@iaraheide troppo buona ☺
aspettavo la tua recensione
Grazie ❤️
Skam a me piace tantissimo
Quali attori non ti sono piaciuti particolarmente??😂❤❤
😂🤣😂😂 cattiva!! Alla fine me lo hai chiesto!! Non ho mai amato Giancarlo Commare e Rocco Fasano (Edoardo e Niccolò ) 😇
@@iaraheide a mio modesto avviso Giancarlo Commare è stato penalizzato dalla sceneggiatura e dal tono generale della Stagione 3 (la peggiore di tutte, per distacco), in cui ha dovuto indossare i panni di "Robert Pattinson epoca Twilight de noàntri". In un contesto narrativo autentico come una banconota da 3 euro, del tutto irrealistico e pieno di cliché da teen drama di bassa lega. Personalmente, credo che la fortuna di Skam Italia sia stata sbarazzarsi dell'arco narrativo di Eleonora ed Edoardo, e di scrivere due stagioni splendide (quarta e quinta) in cui la vicenda romantica era solo uno degli ingredienti, spesso sullo sfondo, che componevano la trama nel suo complesso