🔅Franco Cardini: "INCONTRO CON IL MEDIOEVO" (Laser - RSI)

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  • Опубликовано: 3 июн 2020
  • 🔆TUTTO CARDINI🔆➤ ruclips.net/user/playlist?list...
    “Nomade e cavaliere errante”: così ama definirsi Franco Cardini, una tra le personalità più eccentriche e provocatorie della storiografia italiana. Storico, saggista e romanziere, è professore ordinario di storia medievale all’Università di Firenze e all’Istituto Italiano di scienze Umane/Istituto di Studi umanistici. Fellow della Harward University ha insegnato all’Università di Paris VIII Vincennes ed è stato Directeur de Recherches presso l’Ecole des Hautes Etudes di Parigi. Al Medioevo ha dedicato innumerevoli studi e ricerche. Si è occupato di figure femminili celebri e meno note: di Giovanna d’Arco, la celebre pulzella, e di Gostanza, accusata di stregoneria nella Firenze del ‘400; di sovrani come Federico Barbarossa e Carlomagno, santi (San Francesco e San Bernardo di Chiaravalle), pagani (il feroce Saladino). Naturalmente molti altri temi sono al centro dei suoi numerosi libri tra i quali si ricordano: Il movimento crociato (Sansoni); Magia, stregoneria, superstizioni nell’Occidente medievale (La Nuova Italia); Alle radici della cavalleria medievale (Sansoni e La Nuova Italia); Quell’antica festa crudele (Sansoni) Noi e L’Islam: un incontro possibile? (Laterza); Europa e Islam. Storia di un malinteso (Laterza); Le radici cristiane dell’Europa (Il Cerchio); Il ritmo della storia (Rizzoli); Giovanna D’Arco. La Vergine guerriera (Mondadori); Francesco D’Assisi; Astrea e i Titani. È autore dei romanzi Il giardino d’inverno (Camunia) e L’avventura di un povero crociato (Mondadori).

Комментарии • 2

  • @MortoEContento
    @MortoEContento 4 года назад +4

    Innanzitutto grazie per l'ottima condivisione. Ho il piacere di essere il primo a commentare, pare.
    Mi permetto di dissentire col professore su alcuni punti, principalmente relativamente all'integrazione. Esistono integrazioni forzose, si chiama imperialismo culturale e si è sempre fatto. Non siamo noi a poter definire cosa è fondamentale in un'altra cultura - gli elementi che il professore denota come non essenziali potrebbero esserlo per molti dei nostri ospiti. Non voglio assumermi la colpa delle avventure coloniali, né delle crociate. E' vero che ci siamo arricchiti, ed è vero che ci arricchiamo ancora, ma non è diverso da quanto fatto con le espansioni militari degli arabi ai danni dei popoli confinanti, dei mongoli, dei cinesi... è la natura umana. Quindi non farò finta di essere governato da un principio di equità.
    Fra i tanti imperi quello occidentale è quello che meglio incarna la tutela dell'individuo, i diritti della donna, il rispetto della persona, quindi non ho difficoltà a definirmi imperialista. Sono anche abbastanza assennato da voler lasciare alle altre culture il tempo di cambiare, o il diritto di conservare la propria identità, ma non sulla mia terra. Laicità e diritti dell'uomo sono costati milioni di morti, e non è un prezzo che io voglia pagare di nuovo.
    Dico questo avendo amicizie fra i musulmani moderati, fra i cattolici, fra varie denominazioni cristiane... Ciascuno si senta erede della tradizione che vuole e la intenda a suo modo, ma non penso si possano mettere in pausa quei valori che ci definiscono. Ci ucciderebbe.

  • @giovannimannelli2158
    @giovannimannelli2158 4 года назад +1

    Certo la giornalista pronunciare Sestan come se fosse francese.